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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Eppure, nonostante sapessi che Peter aveva sempre disprezzato Rigel,

sembrava più geloso di lui che dello stesso Carl.

«Ti sbagli», ritrattai con tono soffice e sincero. «Adeline gli vuole bene.

Ci tiene… come a un fratello.»

«Oh, però non si è fatto problemi a scoparsela», sibilò acido.

Il mio respirò si bloccò.

Fissai Peter, immobile, come se il mio cuore si fosse fermato.

«…Cosa?»

«Che c’è? Non lo sapevi?»

Lo guardai raggelata, e d’istinto lo sguardo mi si calamitò su Adeline. La

vidi là, sorridente, felice, follemente innamorata del ragazzo che avrebbe

sposato, eppure quelle parole mi masticarono il cervello.

«Io sono stato in camera con lui per un periodo», mi ricordò Peter. «So

bene di cosa parlo. Dovevo alzarmi e andarmene quando lei arrivava…

Ogni dannata volta… Non guardava altro che lui. Sempre e solo lui. Come

se non avesse già l’attenzione di tutti», fece saettare lo sguardo verso Rigel

con odio. «Non mi stupisce vederlo qui, vorrà ricordarle l’effetto che le

faceva. O che le fa ancora…»

«Rigel è qui con me», buttai fuori quasi meccanicamente. Avevo il

cervello in subbuglio, una strana sensazione al petto, ma quelle parole

trovarono comunque la strada per uscire dalle mie labbra. «Noi… stiamo

insieme.»

Non avrei mai saputo immaginare Peter con quell’espressione, come gli

avessi appena detto qualcosa di abominevole. Lo sgomento creò un

contrasto strano sui suoi lineamenti: erano gli occhi di un bambino, ma la

furia incredula era quella di un adulto.

«State… insieme?» ripeté, come se fossi impazzita. «Tu stai con lui? Hai

forse dimenticato come ti trattava? Lui ti odiava, Nica!»

«Non mi odiava, Peter», sussurrai, perché anche se Rigel era un racconto

che gli altri non potevano capire, Peter faceva parte del nostro passato, e

sentivo il bisogno di cambiare le sue convinzioni. «Tutto il contrario…»

«Certo», scoccò lui con sarcasmo snaturato. «Era innamorato di te ma

scopava ripetutamente con un’altra.»

Sussultai. Quelle parole mi colpirono dritte sul cuore, come un calcio ben

assestato. Mi indussero al silenzio, e Peter scosse la testa, ora con una punta

di compassione.

«Sei sempre stata troppo ingenua, Nica.»

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