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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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aveva teso i nervi del collo. Ci misi un attimo a capire che forse quella

reazione gliela avevo causata io.

«Già…» Peter si sforzò di sorridere, ma l’angolo della bocca gli tremò

con uno scatto strano. L’estremità del suo labbro sembrava pervasa da un

formicolio costante, e il mio cuore appassì nella confusione, fino alla

consapevolezza: lo avevo spaventato.

Non avevo messo in conto una cosa fondamentale: Peter era come me.

Ma molto di più.

Anche lui aveva smesso di crescere.

Eppure Adeline me lo aveva detto tempo fa: lui non si era mai ripreso.

«Mi ha invitato Adeline», mi informò deglutendo, e vidi che pian piano

si stava rilassando. «Sapeva che ero qui… per il processo. Ti ho vista quel

giorno», confessò. «Vi ho viste entrambe. Ero lì anch’io. Ti ho ascoltata al

banco dei testimoni, Nica. Avrei voluto salutarti ma non sono più riuscito a

trovarti, dopo.»

Ero scappata via, ecco perché.

Sorrisi, un sorriso tremulo che sperai gli trasmettesse tutto.

«Se avessi saputo che eri lì, avrei trovato la forza di rimanere.»

Gli occhi di Peter scattarono convulsamente di lato per la frazione di un

secondo, e io intuii che fosse il suo modo di mostrare disagio e imbarazzo,

così ammorbidii la voce.

«È stato molto coraggioso, quello che hai fatto. Senza di te… Lei non

sarebbe mai stata condannata.»

Margaret non avrebbe più tormentato le nostre realtà.

Con le varie testimonianze, le prove schiaccianti e i referti dei disturbi

psicologici permanenti che aveva causato, la corte non solo l’aveva

dichiarata colpevole, ma aveva anche stabilito per lei una pena che non le

avrebbe più permesso di nuocere a nessuno.

Non avrebbe più infestato il nostro futuro.

Soltanto il passato.

Mi chiesi cosa avesse pensato, nel realizzare che era stato proprio Peter a

innescare quel meccanismo. Proprio l’unico che non aveva mai avuto la

forza di reagire, l’unico che era sempre stato troppo piccolo e terrorizzato

da lei per fare qualcosa.

«Vieni», lo invitai con voce calda, facendomi da parte per lasciarlo

passare. Restai a una distanza accettabile e sperai di fargli capire che non

avrei più invaso i suoi spazi senza consenso.

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