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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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nonostante il passare degli anni, ancora mi serrava lo stomaco. Cercai di

ricordarmi perché ero lì, il motivo per cui lo stavo facendo, e tentai di darmi

coraggio.

Quando entrammo in aula, mi sorpresi del silenzio rispettoso che vigeva

nell’aria nonostante la moltitudine di persone. Alcuni giornalisti, da una

parte, attendevano l’arrivo del giudice con la speranza di pubblicare tutta la

storia nell’edizione della sera.

Anna si voltò verso di noi, lanciandoci un’occhiata d’incoraggiamento a

cui mi aggrappai con tutta me stessa. Poi andò a sedersi in tribuna. La

seguii con lo sguardo mentre noi invece ci accomodavamo sulle sedie

vicino al muro.

In quel momento desiderai che una presenza alta e rassicurante, dagli

inconfondibili occhi neri, fosse lì accanto a me.

A guardarmi in quel modo profondo che aveva solo lui.

A stringermi la mano con le sue dita setose.

A sfidare tutti con lo sguardo, perché ero nervosa e spaventata.

A ricordarmi che non importava quanto oscuri fossero i miei incubi. Io ci

potevo vedere le stelle…

No, decretò la mia anima. No, lui non doveva esserci.

Lui doveva restare lontano.

All’oscuro.

E al sicuro.

Il giudice entrò, annunciato dall’ufficiale giudiziario, e tutti ci alzammo

in piedi. Quando tornammo a sederci, la voce del cancelliere proclamò: «Lo

Stato dell’Alabama contro Margaret Stoker».

Un’improvvisa consapevolezza mi chiuse la gola.

Lei era lì.

D’improvviso non mi sentii più a mio agio nella mia pelle. Iniziai a

sudare. Cominciai a raschiarmi nervosamente il polso con l’indice,

graffiando l’incarnato fino ad arrossarlo, e mi sentii di nuovo appiccicosa,

rigida e grondante.

Desiderai grattarmi fino a sanguinare, fino a farmi venire le croste e poi

strappare anche quelle, ma Asia mi prese la mano con cui mi stavo

scorticando la pelle e se la trascinò in grembo, stringendola in una morsa

salda. Non ebbi la forza di voltarmi a lanciarle uno sguardo: Adeline mi

strinse l’altra mano, aggrappandosi a me, e io ricambiai fino a farle male.

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