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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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sorridevano abbracciati e circondati da garofani. «È venuta bene», soffiai

felice. «Davvero… grazie.»

«Figurati!» esordì lei, gioiosa. «Non si compiono ventun anni tutti i

giorni! È un traguardo importante… quasi più che diventare maggiorenni!

Ci voleva un regalo come si deve… Per domani allora tutto confermato?

Veniamo a cena da te?»

«Sì, Sarah porta la torta, ha detto, e Miki il vino.»

«Speriamo che Miki si sciolga un po’», confidò speranzosa. «Almeno

domani… Sai, Vincent cerca di piacerle a tutti i costi ma… insomma, Miki

è Miki…»

Sospirai comprensiva.

Ricordai quando eravamo solo ragazzine. Quel momento dopo

l’incidente era stato un nuovo inizio un po’ per tutti.

Non era stato facile inizialmente. Billie era gelosa di tutto quello che

Miki faceva al di fuori di lei. Il suo comportamento confondeva anche me, e

più di una volta mi ero ritrovata a pensare che forse la parte più intima e

affezionata di lei in fondo la ricambiasse. Presto avevo capito che non era

così.

Miki era una parte fondamentale della sua vita, e col tempo Billie aveva

acquisito la maturità necessaria per capire che farsi un po’ da parte non

significava perderla. Aveva compreso che non poteva soffocarla con

l’affetto che nutriva per lei, e quando nella vita di Miki era subentrata Sarah

si era prodigata più di tutti per metterla a suo agio.

Miki aveva conosciuto Sarah a un concerto degli Iron Maiden, due anni

prima; quando si erano messe insieme, a suo padre era caduta la mascella

nel realizzare che tutti quegli avvertimenti sul non lasciare entrare maschi in

casa non erano mai serviti granché.

«Vincent è un bravo ragazzo», tentai di rassicurarla. «Miki ha solo

bisogno di tempo. Lo sai com’è fatta…»

«Già…» bofonchiò lei dall’altra parte.

Vincent era il ragazzo di Billie ormai da diversi mesi. Era un tipo

spontaneo e impacciato, che mi avrebbe ricordato Norman da giovane se

mai lo avessi conosciuto.

Sapeva quanto solido fosse il suo rapporto con Miki, e cercava sempre di

coinvolgerla: le lasciava sempre il posto migliore a tavola e tentava in tutti i

modi di divertirla con le sue battute, forse cercando una sorta di

accettazione che lei però gli faceva sudare parecchio.

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