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Copyright © 2020 Erin DoomAll righ
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Prologo1. Una nuova casa2. Favola p
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PrologoAl Grave avevamo tante stori
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1. Una nuova casa“Anche lei aveva
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Il loro affetto era una delle poche
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Rimase così, ammaliata, a fissare
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Era un odore particolare, pieno, qu
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della cucina come vedevo fare alla
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Per tutti noi lui era nato lì. Per
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L’istante dopo, come una nuvola o
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La scuola era uno dei pochissimi pr
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Per poco non trasalii.Rigel era app
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«Girami a largo, falena», mise in
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3. Divergenze di pensiero“Le cose
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La vidi annuire senza entusiasmo, t
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Ebbi uno strano fremito. Ammutolii
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«Noi non siamo parenti», spinsi f
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Eppure, quando si trattava di lui,
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Per la prima volta… volevo provar
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4. Cerotti“«Continua a essere se
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Ero riuscita a liberare una vespa i
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«Oh, sì,» Anna gli lisciò le sp
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Rigel abbassò il mento, fissando l
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Avevo sempre sperato di viverne una
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Aprii il lavandino e mi bagnai i po
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«Per uno così io in punizione ci
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Rallentai fino a fermarmi, e lei co
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viso, agguantai il geco in un lampo
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comportamenti, gli ero sempre stata
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«Klaus!» proruppe lei. «A moment
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La bimba che anni fa sognava di abb
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assicurato che poteva affidarmi un
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cambiassero.Tornai da Anna per rife
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«È un atteggiamento costruito…
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Sfilai il segnalibro, ma su una del
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Rigel era la farfalla rara quando c
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«Oh, andiamo! È il giorno più sd
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raccapricciata.«Dannazione! Ma io
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apprensione non era soffocante: ris
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La derisione gli lampeggiò sulle l
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Casa di Billie non era troppo lonta
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Era stato bello. Lo pensai per tutt
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«Dove hai imparato a cucire?» chi
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8. Così celeste“Forte è chi sa
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Un biscotto mi si spezzò nel latte
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Le rimasi accanto senza capire di c
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Un tono gelido tagliò l’aria, e
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In vetrina c’era un grazioso abit
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Delicato.Luminoso.C’ero io.C’er
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Rigel era fuori, appoggiato a una c
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9. Rose e spine“Lo sai cosa rende
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«So che le ragazze della tua età
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«Buongiorno, Miki», la salutai do
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non è di certo una tonalità che u
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sempre quella scintilla intimidente
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«Uhm… ma secondo te va bene tutt
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fossero i suoi libri sul comodino e
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Rigel era tante cose: insidia, peri
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presenza come se me l’avesse impr
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Guardavo il mondo ancora con gli st
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schiocco secco i guanti; vicino all
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E come se non ci fosse limite alla
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Alle loro spalle, con un pugno abba
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Non c’era niente di normale, fors
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Subito, emozioni incontrollabili mi
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11. Farfalla bianca“Noi siamo l
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«Che…!» avvertii alle mie spall
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«Li tengo», dissi con voce sottil
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Lo cercai per casa senza trovarlo,
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Mi sforzai di ricordare come aveva
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Mi mordicchiai le cuciture dei cero
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trovavamo con l’adozione. Sapevo
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Indietreggiai. Lo osservai con occh
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«Sono ciò che ci rende umani», d
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Parlammo ancora un po’. Anna mi c
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Mi spinse indietro cercando di ragg
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aveva ribaltato le scarpe, cercando
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Oh, lei sorrideva sempre.Anche quan
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tempesta.«Già», aveva sentito cr
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Restare con lei era comunque meglio
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«Sei stato tu a regalarmi questa?
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Aveva spinto indietro il tarlo ment
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«Quando ti sarai levato dai piedi
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“Forse tutto ciò che ci spaventa
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Nel buio della mia stanza mi sentii
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«Anna!» proruppi ancor prima che
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tremendamente minuscola in confront
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Mi ringraziò per la premura con cu
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Avrei solo voluto vedere che c’er
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Gli sembrò quasi di poterla toccar
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Rigel continuò a dormire, perso in
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qualche modo respirare gli stesse c
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risaltavano nella luce del pomerigg
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Le mie dita sfiorarono le sue.Fu qu
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Gli avevo appena detto la verità.N
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D’improvviso, Nica alzò gli occh
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Sapevo che tutte quelle attenzioni
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Fu così improvviso che per un mome
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una mano. «Tieni.»Lionel guardò
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contento; mi illustrò le sue medag
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«È tardi», dissi a un certo punt
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stata disillusa dalla vita.Avrei vo
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capelli infuocati dal tramonto e un
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17. La salsa“Mi hanno chiesto com
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«Non tanto, in realtà», rispose
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Feci un passo verso di lei rivolgen
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Non dovevo guardarlo.Però c’era
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Alzai lo sguardo su Rigel.Lui era r
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«Non puoi fare così», udii. «No
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Labbra, denti e lingua erano lì, a
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Ma non c’era scampo.Loro splendev
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mi accorsi subito dello scricchioli
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solo così avrei avuto una famiglia
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Inoltre erano giorni che non ci riv
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La tempia era appoggiata al pugno s
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Ma qualunque cosa avessi voluto agg
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«Non fare cosa?»«Questo», lei t
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Mi sembrò di non sentire altro che
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occhi. Il modo in cui mi guardò mi
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Mi accorsi che si era avvicinata. N
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tutti quegli odori che sapevano di
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Filai verso camera mia, ma in cima
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spiegano che i mostri esistono… m
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ma sono per pochi di noi. I più ra
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E Rigel lo sapeva il motivo.Il moti
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«È caduta di nuovo la linea», bo
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Miki rimase a osservarmi quando sis
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Tacqui di nuovo, perché forse davv
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Voltai la testa di lato e trovai gl
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Sbattei le palpebre, guardandola ca
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Mi accorsi che forse mi era uscita
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prima di lei?»I miei sensi rimbomb
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«No», sussurrai dura.«Sì…»«
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Dopo un momento dei passi risuonaro
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C’era qualcosa che non andava con
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brivido quando capii che aveva sent
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22. Sarò brava“A volte ci spezzi
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Sono la mia libertà, avrei voluto
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«Volevano farle del male…» la m
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E per la follia di un momento il mo
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Mi rannicchiai frettolosamente cont
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Anna che mi prendeva per mano, e ma
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«Siete stati la cosa migliore che
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«Asia, io non rinuncerò ad Anna.
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Questa volta non gli avrei permesso
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«So che sei stato tu a riportarmi
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Fissai la figura di schiena con occ
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Adeline che baciava Rigel.Raggelata
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«Rigel… io non ti capisco.»«No
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«Come è possibile che nessuno se
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Era adulta. Aveva solo un paio di a
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Ricordavo il suo compleanno perché
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«Ciao», salutai Lionel, che ricam
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Una parte di me riusciva a immagina
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Fu una cena tranquilla.Potei finalm
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La sua lingua calda mi sfiorò l’
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E Rigel pensò che ci fosse una dol
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«Rigel!» lo chiamai, facendo per
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«Mi hai sentito? Vattene, Nica!»
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25. Rotta di collisione“Ho il cuo
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«No!»Mi staccai dal suo corpo e i
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Sentì il tarlo muoversi, spingerlo
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Come avrei fatto a guardarlo d’or
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«Mmh…» mugugnai un po’ impast
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Cercai l’auto della nonna di Bill
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D’improvviso la porta alle nostre
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«I tuoi genitori sono due persone
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«Sì, invece», replicò lei con u
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«Come?» inghiottii.«Avete capito
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«È quello che vuoi!» urlò lei,
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«Non devi stare qui», sussurrò c
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Billie… Più vero di quanto credi
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Rimasi immobile come una statua di
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«Era da infarto!» piagnucolò la
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«Hai detto che avremmo parlato…
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Mi calmai solo quando intravidi lo
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«Vuoi guardare dentro di me? Ti pi
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verità. «Avevi ragione. Noi siamo
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Strinsi la sua mano sul mio viso e
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Per sempre.E sempre.E sempre…«Ni
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Quello che era successo la sera pri
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La mantellina gialla di Billie fu l
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Gyle si era piegato su di me per si
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Il violino rimbombò dentro la cust
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I rari momenti in cui Rigel indossa
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Le due donne se ne andarono, e io s
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28. Un’unica canzone“Io sono un
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Erano giorni ormai che lei e Miki n
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c’erano un paio di quadri astratt
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«È il tuo turno», disse mentre i
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Lui non era come gli altri.Percepì
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«Se io le dicessi che su quelle Ta
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Avrebbe mai aperto quella porta per
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Fargli capire che era splendido.Str
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Deglutì e si ritrovò ad aumentare
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Il suo corpo possente vibrava misur
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«Posso… parlarti un minuto?» gl
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infinita, piena di crepe e gradini
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Voltò pagina, e io mi chiesi che c
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«Affatto», controbatté il ragazz
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Ancor prima di pensarci strinsi l
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Avrei dovuto essere razionale, capi
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avessimo mai abbastanza tempo, o ma
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preziosa come una stellina nella no
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«Così?» la incalzò una voce pro
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prendere un pezzettino di pane anch
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«Cosa provi per lui?»Una sensazio
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Lo guardai con occhi spenti, e ques
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30. Fino alla fine“Non voglio il
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Lo afferrò per i capelli e Peter t
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Fissavo gli operai senza vederli. S
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Lo seppi mentre Norman scendeva le
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Facendomi forza, alzai la mano e bu
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felice così».Una sensazione bolle
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imprimesse in me fino all’ultimo
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Poi mi guardò. Tutta.Le sue pupill
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L’attimo dopo le sue mani raggiun
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Lo fece perché, anche se non aveva
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Rigel aveva l’altro braccio piega
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Rigel guardò il cerottino viola ch
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«A cosa?»«A questo modo che hai
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«Forse lei le voleva le mie fottut
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Non bastò la paura né il nodo che
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32. Le stelle sono soleTutti credon
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Io annuii lentamente, mentre lei pa
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Una sensazione di terrore mi attana
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ogni cosa.Che stava dicendo?Non era
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Rigel nel corridoio, di spalle. Que
- Page 459 and 460: dolore che provava. «C’è dell
- Page 461 and 462: E non c’era stato bisogno di vede
- Page 463 and 464: difetto più di ogni altra debolezz
- Page 465 and 466: E guardandola Rigel si era chiesto
- Page 467 and 468: «Lo sai… Questo non cambia nulla
- Page 469 and 470: Rigel lo aveva sempre saputo. Ma er
- Page 471 and 472: non hai mai fatto del male a nessun
- Page 473 and 474: «Lei si merita… tutto quello che
- Page 475 and 476: 33. Fabbricante di lacrime“E l’
- Page 477 and 478: Billie corse al mio letto. Mi si ge
- Page 479 and 480: qualsiasi suono. Lui si fermò acca
- Page 481 and 482: Alla fine sanno solo andare via sen
- Page 483 and 484: Quella notte, quando l’ospedale d
- Page 485 and 486: «Buongiorno», salutai, prima anco
- Page 487 and 488: Mi guardò, avvolta tra coperte tro
- Page 489 and 490: infondigli la tua forza e trasmetti
- Page 491 and 492: Le ombre sotto le palpebre si infos
- Page 493 and 494: «Oh…» esalai un mattino, vedend
- Page 495 and 496: Un’emozione violenta mi prese all
- Page 497 and 498: «…C’era una volta, in un tempo
- Page 499 and 500: e botte… Ti amo come si ama solta
- Page 501 and 502: Avevo sempre creduto che chi si ris
- Page 503 and 504: 34. Guarire“«Ma di cosa sei fatt
- Page 505 and 506: Avvolto nel sole che illuminava le
- Page 507 and 508: «Sei stato in coma un mese», gli
- Page 509: capelli, e mentre Asia borbottava s
- Page 513 and 514: Sussultai e spalancai gli occhi, sc
- Page 515 and 516: sembrava una luce capace di qualsia
- Page 517 and 518: «Bene», soffiò con un’emozione
- Page 519 and 520: 35. Un nuovo inizio“Solo chi ha d
- Page 521 and 522: E non era l’unica.La stanza era u
- Page 523 and 524: «Beh, anche loro hanno motivo di e
- Page 525 and 526: Miki non era mai stata brava a fars
- Page 527 and 528: Rigel non era di certo la una perso
- Page 529 and 530: Lui non conosceva Rigel. Non aveva
- Page 531 and 532: schermo per stare al passo con la s
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- Page 535 and 536: Come quelle del fabbricante.«Ora v
- Page 537 and 538: 36. Come d’amaranto“Quindi perd
- Page 539 and 540: Gli sollevai il polso, aprendogli l
- Page 541 and 542: Avviai la chiamata e accostai il te
- Page 543 and 544: distorcevano. Generavano risentimen
- Page 545 and 546: Margaret non solo si era macchiata
- Page 547 and 548: raffinato, solenne, con soffitti co
- Page 549 and 550: «Grazie, Vostro Onore. Membri dell
- Page 551 and 552: Avrei voluto dimostrarle che avevo
- Page 553 and 554: Non si rendeva neanche conto del po
- Page 555 and 556: volta, soltanto per una volta, io s
- Page 557 and 558: sensibile. Strinsi gli occhi e una
- Page 559 and 560: Divenne lui.E l’oscurità si tram
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Non era una materia semplice, e ave
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Due nostre compagne ci raggiunsero,
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voce per prevalere.«Dei tizi mi av
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si fusero tutte insieme, creando un
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Tutti mi sorrisero con una consapev
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«Congratulazioni!» esordii, strin
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Miki ricambiò nel suo solito modo,
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riferimento stabili avevano minato
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Peter entrò, cauto, e lasciai che
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Eppure, nonostante sapessi che Pete
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«Cosa avresti voluto sentirti dire
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Una mano si posò sul battente e lo
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preziosa della terra. Mi sollevò t
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«Papà, raccontami qualcosa che no
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La guardai dolcemente negli occhi e
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Fatelo. Non datevi per vinti. Non s