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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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non hai mai fatto del male a nessuno di noi! La malattia non è una

scappatoia, semmai un motivo per tenerti!»

«Oh, avanti», aveva masticato con un sorriso sarcastico. «Mi hai sempre

voluto solo perché ti ricordavo tuo figlio.»

Anna si era irrigidita.

«Questo non è vero.»

«Sì, invece. Non è forse quello che hai pensato quando mi hai visto lì, a

suonare quel pianoforte? Non fingere che non sia così. Non siete mai stati lì

per me.»

«Tu non…»

«Io non sono Alan», aveva sibilato, facendola trasalire. «Non lo sono mai

stato. E non lo sarò mai.»

Ecco che lo faceva ancora. Guardando quegli occhi ora svuotati, Rigel

aveva avuto l’ennesima conferma che nulla gli riuscisse meglio di mordere

e fare del male.

Per un momento Anna non era riuscita a fare altro che assimilare la

durezza delle sue parole. Quando poi aveva abbassato il viso, lui era stato

certo di vederle tremare le mani.

«Non sei mai stato il suo rimpiazzo. Mai. Ci siamo affezionati a te… per

la persona che sei. Solo per ciò che sei.» Un sorriso amaro le aveva

macchiato le labbra mentre scuoteva la testa. «Vorrei almeno credere… che

tu ti sia affezionato a noi allo stesso modo.»

Lui non aveva risposto. La verità era che si era accorto di saper amare

disperatamente, o di non provare nulla, e in quell’abisso che c’era in mezzo

non esisteva l’affetto.

Riceverlo dalla tutrice lo aveva spinto troppe volte a rifiutare qualunque

attaccamento spontaneo cercasse di nascere in lui.

«Non posso appoggiare questa richiesta. Nonostante sia la tua volontà…

Non posso farti tornare là.»

Anna aveva alzato il viso, gli occhi feriti ma vividi. «Come puoi voler

tornare indietro? In quel posto orribile? No», l’aveva anticipato prima che

lui la interrompesse. «Pensi che non abbia capito che razza di istituto sia? È

davvero così forte il tuo bisogno di andartene?»

Rigel aveva serrato i pugni. Il tarlo aveva morso dappertutto, strappando

e graffiando, e lui lo aveva sentito gridare come una condanna disperata.

«Ci deve essere un’altra soluzione. Di qualunque cosa si tratti possiamo

trovarla insieme, possiamo…»

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