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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Si era reso conto che parlare non era mai stato così faticoso. E doloroso.

Il suo cuore si rifiutava di separarsi da lei.

«È… un qualche scherzo?» Anna aveva abbozzato un sorriso ma le era

uscita soltanto una smorfia pallida. «Un gioco di cui non sono a

conoscenza?»

L’aveva guardata in viso perché, anche senza parlare, Rigel sapeva che i

suoi occhi esprimevano tutta la fermezza di quella scelta. E lei non aveva

potuto fare altro che capire.

Lentamente, dal suo viso adulto era colata via ogni traccia di colore.

«Rigel… Che stai dicendo?» Anna lo aveva guardato con occhi

sconfortati. «Non puoi dire sul serio. Non…» Si era aggrappata al suo

sguardo mano a mano che la delusione le assottigliava la voce. «Credevo

che tu stessi bene, che fossi felice… Perché mi dici questo? Abbiamo fatto

qualcosa? Io e Norman…» si era interrotta, prima di sussurrare: «È per la

malattia? Se…»

«La malattia non c’entra niente», aveva sibilato lui, sempre troppo

sensibile a quel nervo scoperto. «È una mia scelta.»

Anna lo aveva guardato angosciata e Rigel aveva sostenuto il suo

sguardo con tutta la risolutezza che aveva.

«Chiedi di interrompere l’adozione.»

«No… Non puoi dire sul serio…»

«Non sono mai stato più serio in vita mia. Chiedila. Fallo oggi.»

Anna aveva scosso la testa. Nei suoi occhi brillava un’ostinazione

materna che lui non avrebbe mai capito.

«Pensi che me la daranno così? Senza una motivazione? È una cosa seria.

Non funziona in questo modo, ci vogliono ragioni specifiche…»

Ma lui l’aveva interrotta.

«C’è la nota.»

La confusione si era fatta strada sul volto di lei.

«La nota?» aveva ripetuto, eppure Rigel sapeva che lei la conosceva.

Quella riga incancellabile nel decreto di affidamento era un privilegio

riservato soltanto a lui.

«Quella che riguarda me. Se le mie crisi interferiscono con la serenità

familiare e degenerano in episodi di violenza, il processo adottivo può

essere interrotto.»

«Quella nota è aberrante!» aveva sputato Anna. «Non ho intenzione di

usarla! Gli episodi di violenza si riferiscono alla tua famiglia adottiva e tu

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