10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ero troppo frastornata per capire cosa intendesse. Solo in quel momento

mi accorsi della strana sensibilità che sentivo a un piede, come di qualcosa

di gonfio. Lui però mi aveva già raddrizzato il mento con un dito.

«Ora segui il mio indice.»

Mi puntò una lucina in un occhio, ma quando lo fece con l’altro il

bruciore mi infastidì tanto da farmelo serrare. Robertson mi disse che

andava tutto bene, e io mi sforzai in quell’esercizio finché lui non ne

sembrò tranquillo.

Spense la lucina e si piegò su di me.

«Quanti anni hai, Nica?» mi domandò, fissandomi in volto.

«Diciassette», risposi piano.

«Che giorno sei nata?»

«…Il sedici aprile.»

Il dottore controllò la mia cartellina, poi tornò a osservarmi.

«E questa signora,» indicò Anna, «sai dirmi chi è?»

«È… Anna. Lei è la mia mamma… Cioè… la mia futura mamma

adottiva», farfugliai, e gli occhi di Anna si piegarono dalla tenerezza. Mi

portò i capelli indietro, carezzandomi le tempie come se fossi la cosa più

fragile e preziosa del mondo.

«D’accordo», convenne il dottore. «Nessun trauma a livello psicologico.

Sta bene», enunciò, riportando il sollievo generale.

«Che cosa… è successo?» domandai finalmente.

Da qualche parte la mia coscienza lo sapeva, perché il mio corpo era un

disastro malandato e tutto si accaniva lì, in una confusione violenta. Eppure,

mentre le lacrime mi chiudevano la gola, faticai a trovare la risposta.

Incrociai lo sguardo di Anna e assorbii quel tormento angosciato che le

percorreva il viso.

«Il ponte, Nica», mi aiutò a ricordare. «La rete dei lavori si è rotta e sei…

sei caduta giù… nel fiume…» faticò a dire, distrutta. «Qualcuno vi ha visti,

hanno chiamato subito i soccorsi… Ci hanno informati dall’ospedale…»

«Hai due costole incrinate», intervenne il dottore. «E quando ti hanno

trovata ti era uscita la spalla. L’abbiamo rimessa a posto, ma dovrai tenere il

tutore per almeno tre settimane. Hai anche una caviglia slogata,» aggiunse,

«sicuramente dovuta al contraccolpo dell’impatto. Per quello che hai

passato, sei praticamente illesa.»

Esitò, serio. «Non credo che tu ti renda conto di quanto sei stata

fortunata», aggiunse, ma io non lo stavo ascoltando più.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!