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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Lo seppi mentre Norman scendeva le scale, dicendomi con un sorriso

impacciato che mi avrebbe accompagnato lui; Rigel non si sentiva bene, il

mal di testa del giorno precedente non gli era ancora passato.

Non riuscii a seguire bene le lezioni, quel giorno. La mia mente

continuava a viaggiare al pomeriggio prima, quelle poche parole che lui

aveva sussurrato mentre credeva che dormissi.

Quando uscii, all’ombra di un cielo gocciolante, mi lanciai un’occhiata

intorno, desiderando di non incrociare Lionel. Fino a quel momento ero

riuscita ad evitarlo persino alle lezioni di laboratorio, mettendomi nel tavolo

più lontano dal suo.

«Vai a casa?»

Billie mi guardò da sotto la nuvola di ricci. Incrociai il suo sguardo lento

e opaco e increspai le sopracciglia in un sorriso contrito.

«Sì…» mormorai addolcendo la voce. Lei annuì in silenzio; le occhiaie

che le macchiavano il viso erano visibili anche all’ombra del cappuccio.

«Okay», sussurrò.

In quel momento realizzai che provava la mia stessa solitudine.

Billie aveva bisogno di me.

Aveva bisogno di un’amica…

Prima che si voltasse le afferrai un lembo della felpa.

«Aspetta», la fermai. Lei tornò a incrociare i miei occhi. «Ti va di…

andare a mangiare qualcosa insieme?»

La vidi esitare. «Adesso?»

«Sì… C’è un bar oltre l’incrocio, a pochi passi dal ponte. Hai voglia di

mangiare qualcosa con me?»

Billie mi guardò un momento, incerta. Poi abbassò il viso e prese il

cellulare tra dita tremanti.

«Di… Dico a nonna che resto fuori…»

Le sorrisi, soffice. «Okay. Allora andiamo.»

Passai con lei tutto il pomeriggio.

Pranzammo con due panini imbottiti e poi restammo sui divanetti del bar

mentre fuori pioveva, sorseggiando frappè al cioccolato tra i cuscini.

Billie mi parlò di tante cose. Mi raccontò che i suoi genitori forse

sarebbero tornati entro la fine del mese, ma ormai aveva smesso di sperarci

davvero.

La ascoltai per tutto il tempo, senza interromperla mai. Credevo che

volesse sfogarsi, ma capii che le bastava solo un po’ di compagnia.

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