10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tutti cominciarono a tremare.

Margaret lasciò andare Adeline. Poi, con movimenti meccanici, si sfilò la

cintura di cuoio dai pantaloni.

Rigel vide Nica, in fondo, tremare più di tutti gli altri. Sapeva che le

cinture la terrificavano. Qualcosa gli graffiò dentro mentre la guardava,

come un’unghia che grattava sulla pelle. Si accorse di avere il cuore in

apnea e i palmi sudati.

«Lo chiederò ancora», stava dicendo la tutrice, camminando lentamente

lungo la fila. «Chi. È. Stato?»

Li vide rabbrividire. Avrebbe potuto dire che era stato lui, in fondo altre

volte si era preso la colpa per qualcosa che non aveva fatto, ma questa

volta non sarebbe servito. Era stato con lei tutto il giorno.

Per di più Margaret era troppo arrabbiata. E quando era così

arrabbiata, qualcuno ne pagava sempre le conseguenze.

Lei voleva fare del male.

Lei voleva picchiarli.

Non lo faceva perché era malata. O disturbata.

Lo faceva perché voleva farlo.

E Rigel non poteva esporsi, addossarsi tutte le colpe, o lei avrebbe

smesso di fidarsi di lui, di dargli più libertà degli altri, e lui non avrebbe

più potuto proteggere Nica.

«Sei stata tu?»

La vide fermarsi davanti a una bambina con le ginocchia tremolanti. Lei

scosse frettolosamente la testa a viso basso. Stringeva le mani tra loro così

forte che le dita erano diventate bianche.

«E tu, Peter?» chiese al piccolo bambino con i capelli rossicci.

«No», rispose lui in un filo di voce. Quel pigolio spaventato era sempre

stato la sua condanna. Il cuoio tra le mani della tutrice scricchiolò.

Rigel sapeva che non era stato Peter. Era troppo terrorizzato per fare

qualunque cosa.

Ma Peter era tenero, delicato e sensibile. E questa era la sua unica

colpa.

«Sei stato tu?»

«No», ripeté.

«No?»

Peter cominciò a piangere perché lo sentiva. Lo sentivano tutti. Lei

voleva sfogarsi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!