10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Dentro era un disastro.

Aveva imparato a rifiutare i legami, gli affetti, tutto. E aveva provato a

rifiutare anche lei, l’aveva respinta, graffiata, strappata, aveva cercato di

scollarsela di dosso, ma dentro di sé Nica gli aveva preso tutto. Con quel

sorriso splendido e la sua delicatezza. Con la sua diversità e quella luce che

lui non aveva mai capito.

E aveva sempre pregato che lei lo guardasse, perché nei suoi occhi anche

il mondo sembrava risplendere.

Negli occhi di Nica, persino lui non sembrava più così sbagliato.

Ma ora che lei finalmente lo guardava… la paura lo dilaniava.

Aveva paura che vedesse quanto era storto. Quanto era logoro, guasto e

irrecuperabile. Aveva paura di non essere capito, di essere rifiutato, di

vederla accorgersi che poteva avere di meglio.

Aveva paura di essere abbandonato di nuovo.

Ecco perché non poteva farla entrare.

Una parte di lui l’avrebbe voluta per sempre con sé. L’altra, quella che la

amava più di se stesso, non riusciva a chiuderla in quella gabbia di rovi.

Nica abbassò il viso, triste.

E Rigel tacque perché, anche se lei non lo sapeva, il silenzio gli costava

più di qualsiasi parola.

La stava deludendo ancora una volta. Perché più cercava di proteggerla

da se stesso più finiva per farle del male?

Nica se ne andò, portando con sé qualsiasi altra luce. E guardandola

scomparire Rigel avvertì una morsa stringergli il cuore e imprimergli

addosso, uno per uno, tutti i suoi rovi di rimpianti.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!