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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Quando Dalma si voltò, ne approfittai per afferrare il suo polso e tirarlo

via. Mi spostai di lato, le guance che pizzicavano.

Tutti fraintesero il mio rossore.

«Scommetto che è carino…»

«Carino e innamorato!»

«I-Innamorato?» balbettai con un filo di voce.

Anna mi sorrise. «Beh, non si regalano tutti questi fiori alla prima

persona che passa, non trovi? Lionel prova di sicuro qualcosa di molto

profondo per te…»

Avrei voluto dire qualcosa, ma cominciarono a parlare tutti insieme,

frastornandomi. Le voci si accavallarono, i pensieri si mescolarono e non

capii più niente.

«Da quanto lo conosci?»

«Che ragazzo d’oro…»

«Anche noi ci siamo innamorati alla loro età, vero George?»

«Nica,» proruppe Anna, «perché domani pomeriggio non lo inviti da

noi?»

Il rumore secco della sedia mi fece sussultare.

In quell’euforia quasi nessuno fece caso al modo in cui Rigel se ne andò:

svanì oltre la porta, seguito dai miei occhi e quelli di Adeline.

Avevo il cuore compresso e raggelato. Quella sensazione aumentò

nell’accorgermi che Asia era rimasta a fissare il suo posto vuoto.

Lentamente, spostò le pupille su di me.

D’improvviso mi sembrò di essere seduta su un pugno di spilli.

Abbassai il viso e, mormorando una scusa, mi lasciai alle spalle la sala

piena di chiacchiere. Quasi non si accorsero di me, e per la prima volta ne

fui grata.

Cercai Rigel, e d’un tratto sentii il rumore che proveniva dalla stanza in

fondo. Mi affrettai in quella direzione, per poi raggiungere la porta e

spalancare gli occhi: era lì, e stava facendo a pezzi uno ad uno tutti i fiori

che aveva mandato Lionel, lacerandoli furiosamente.

«No! Rigel! Smettila!» cercai di fermarlo. Gli presi un polso e lui si

staccò da me così in fretta che i petali gli turbinarono intorno sprigionando

un vortice muto. I suoi occhi si conficcarono nei miei e io tremai.

«Perché?» domandò rabbioso. «Perché non hai detto una parola?»

Lo fissai con gli occhi spalancati, ma non ebbi il tempo di replicare nulla

che lui fece un passo verso di me.

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