10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Voltò pagina, e io mi chiesi che capolavoro dovessero essere le sue

origini per averlo disegnato in quel modo.

Mi avvicinai a lui cercando di non distrarlo. Aggirai il tavolo, e

approfittando di quel momento in cui non c’era nessuno mi piegai su di lui

e gli schioccai un bacio sulla guancia.

Senza preavviso.

Quando mi raddrizzai vidi gli occhi lievemente colpiti con cui si era

bloccato.

Rigel sbatté le palpebre e si voltò verso di me, sorpreso.

«Buongiorno», gli sussurrai, tenera. Gli rivolsi il mio sorriso più dolce e

luminoso, poi presi la caraffa e mi diressi verso la credenza.

Mi sembrò di sentire il suo sguardo bruciarmi addosso.

«Vuoi ancora un po’ di caffè?» domandai prima di provvedere a me.

Rigel mi fissò un momento prima di annuire, e notai che i suoi occhi si

erano fatti più attenti.

Tornai ad avvicinarmi e gli riempii la tazza. Le sue pupille scivolarono

lungo la mia presenza fino al mio viso.

«Ecco», emisi con tono soffice.

Mi voltai e il suo sguardo catturò il riverbero setoso della mia camicia da

notte.

Feci per prendere una tazza dalla credenza, ma il ripiano era vuoto; cercai

così di arrivare a quello sopra, ma era troppo in alto per me.

Fissai la fila di tazze, corrucciata, pensando a qualcosa su cui salire, ma il

rumore di una sedia catturò la mia attenzione.

Rigel si alzò e si avvicinò a me. Afferrò una tazza senza il minimo

sforzo, prendendosi il tempo per osservarmi dall’alto. I suoi occhi

scivolarono sul mio viso, soffermandosi sulla bocca e sulle mie iridi grandi

e splendenti.

«Grazie», sorrisi. Allungai la mano e feci per prenderla, ma d’un tratto

lui sembrò cambiare idea. Con un movimento pigro la sottrasse alle mie dita

e se la portò dietro la schiena.

Lo guardai interdetta.

«Rigel…» mugolai. «Posso averla?»

Seguii il profilo delle sue braccia con le dita, cercando di raggiungere la

tazza, e quando non ci riuscii tornai a guardarlo negli occhi. Forse fu il

riflesso del sole, ma mi sembrò di vedere un velo di divertimento dentro il

suo sguardo.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!