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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Avrebbe mai aperto quella porta per me?

Abbassai lo sguardo, vinta dai miei timori. Nonostante ci fossimo

avvicinati, c’erano momenti in cui eravamo ancora troppo distanti per

capirci.

Mi voltai per tornare di là e lasciarlo un po’ da solo, ma qualcosa mi

fermò dall’andare via.

Una mano attorno al mio polso.

Alzò lentamente il viso. I suoi occhi incrociarono i miei e, dopo un

momento, esaudii quella richiesta silenziosa: tornai ad avvicinarmi e mi

sedetti accanto a lui sul panchetto.

Senza darmi il tempo di capire, Rigel mi passò una mano sotto le

ginocchia e mi trascinò in braccio a lui.

Il suo corpo contro il mio mandò un brivido sbalordito lungo la mia spina

dorsale. L’istante dopo, il suo calore mi avvolse e provai una felicità così

vibrante e intensa da farmi girare la testa.

Non mi ero ancora abituata a poterlo toccare. Era una sensazione strana e

bellissima, sempre nuova, sempre potente, una scarica di vertigini.

Incastrai la testa nell’incavo del suo collo, abbandonandomi contro il suo

torace pulsante. Quando mi accoccolai nel suo calore lui sospirò piano,

rilassandosi.

Per un momento pensai che forse, se fossimo stati fatti della stessa

tenerezza, avrebbe piegato il viso e appoggiato la guancia sulla mia testa.

«A cosa pensi quando suoni?» domandai dopo un po’, tra le melodie di

quegli accordi lenti.

«Sono i momenti in cui cerco di non pensare.»

«E ci riesci?»

«Mai.»

Avevo sempre voluto chiederglielo. Non lo avevo mai sentito suonare

qualcosa di felice. Le sue mani generavano melodie splendide, angeliche,

ma che spezzavano il cuore.

«Se ti rende triste… perché lo fai?» mi ritrovai a chiedere, col viso un po’

sollevato. Mi incantai a fissargli le labbra quando le schiuse per parlare.

«Ci sono cose che prescindono da noi», rispose enigmatico. «Cose che…

ci appartengono senza poter essere rimosse. Nemmeno se lo vogliamo.»

Un presentimento si fece strada in me.

Fissai le sue dita che scivolavano lentamente sui tasti, improvvisamente

consapevole.

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