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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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«Penso che questa volta lo espelleranno», mormorò Billie mentre lui

spariva in fondo al corridoio.

«Sarebbe anche ora», ribatté Miki. «Dopo l’accaduto con le ragazzine

del primo anno si meritava di essere rinchiuso in un porcile.»

La maniglia scattò di nuovo.

Billie e Miki tacquero quando Rigel uscì dalla porta. Le vene gli

percorrevano i polsi come un groviglio d’avorio, e la sua presenza

calamitante bastò a catturare il silenzio. Tutto, nel suo aspetto, creava una

suggestione difficile da ignorare.

Solo in quel momento lui si accorse di noi.

No. Non di noi.

I suoi occhi scesero su di me, e si fermò.

«Che ci fai tu qui?» Non mi sfuggì la punta di stupore nel suo timbro

marcato. Mi ritrovai di nuovo sotto i suoi occhi e in quel momento realizzai

di non sapere che cosa rispondere. Non sapevo nemmeno che ci stessi

facendo io lì, ad aspettarlo come se davvero fossi preoccupata per lui.

Rigel me lo aveva detto di stargli lontano, me lo aveva ringhiato talmente

vicino al cervello che ancora sentivo la sua voce riecheggiare tra un

pensiero e l’altro. Eppure… eccomi davanti a lui, con le dita intrecciate e lo

sguardo sfuggente.

«Nica voleva accertarsi che stessi bene», intervenne Billie. Sorrise

impacciata, alzando una mano.

«Ciao…»

Lui non rispose, e Billie sembrò intimidirsi sotto il suo sguardo. Arrossì

sulle guance, tingendosi subito di imbarazzo per il fascino crudo dei suoi

occhi neri.

E Rigel se ne accorse. Oh, se ne accorse eccome.

Lui sapeva perfettamente. Sapeva quanto attraente fosse la maschera che

indossava, il modo in cui la indossava, ciò che scatenava negli altri. La

ostentava con sfida e arroganza, come se il solo fatto di possedere quel

fascino sinistro lo facesse brillare di una luce maliarda, ambigua, tutta sua.

Sorrise all’angolo della bocca, incantevole e meschino, e Billie sembrò

quasi rimpicciolire.

«Volevi… accertarti…» celiò irrisorio, facendo scivolare gli occhi su di

me. «Che stessi… bene?»

«Nica, non ci presenti tuo fratello?» pigolò Billie, e io distolsi lo sguardo.

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