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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Mi rivolsero sorrisi che riuscirono a scaldarmi.

«Non vediamo spesso nuove amiche», disse sua madre. «Makayla è

sempre molto riservata… È un piacere conoscerti.»

Makayla?

Si voltò verso di lei.

«Ogni tanto mi piacerebbe che si mettesse anche qualche abito nuovo,

ma lei si ostina con quelle felpe ingombranti… Oh, tesoro… Ancora quel

cencio fatiscente?»

Capii che si riferiva alla maglietta che indossava, con il logo degli Iron

Maiden. Realizzai che era la stessa t-shirt che le avevo ricucito io. Il panda

era ancora lì, ricamato sulla stoffa.

Miki non lo aveva mai tolto.

«Ce l’ho da anni», la difese lei. «E non si tocca.»

«Makayla ama quello straccio che si ostina a chiamare maglietta», ci

informò sua mamma. «A volte per paura che glielo faccia sparire se la

mette persino quando dorme…»

«Papà, l’auto può riaccompagnare Nica, dopo? Deve andare in un posto.»

«Ma certo, tutto per la mia paperella», rispose suo padre con fierezza.

Mi sentii ancora più spaesata quando l’uomo che aveva guidato la

macchina comparve in sala con tanto di guanti bianchi e vassoio. Il papà di

Miki cambiò subito espressione e lo accostò con fare cospiratorio.

«Ehi, Edgard…»

«Sì, signore?» chiese il maggiordomo con un incredibile naso adunco.

«Hai controllato che non siano entrati degli uomini?»

«Sì, signore. Nessun esemplare di adolescente maschile è entrato da

quella porta.»

«Sicuro?»

«Assolutamente.»

«Bene», statuì Marcus trionfante. «Nessun uomo deve avvicinarsi alla

mia pulcina!» e fortuna che non la stava guardando, perché l’espressione

sul volto di Miki fu qualcosa di impagabile.

«Noi andiamo di sopra», gracchiò spingendoci su per le scale.

Salutammo i suoi genitori con la mano e loro fecero altrettanto.

La camera di Miki era in completo contrasto con il resto della casa: la

scrivania era stracolma di libri e spartiti di violino, le pareti erano costellate

di poster di band, ritagli di riviste e fotografie. Un peluche a forma di panda

era seduto su una sedia nell’angolo della stanza.

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