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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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«Mi hai sentito? Vattene, Nica!» Mi sbraitò addosso con quel tono che

avrebbe terrificato chiunque, e per la prima volta, io seguii il cuore invece

della ragione.

Allungai le braccia e gli circondai il capo, poi lo tirai verso di me.

Lo strinsi.

Lo strinsi per spezzarmi con lui, senza capire perché anche io stessi

andando in pezzi.

Lo strinsi con tutte le forze che avevo, e le sue mani si avvinghiarono al

mio vestito come nell’atto di spingermi via.

«Non sarai più solo…» sussurrai nel suo orecchio. «Io… non ti lascerò,

Rigel. Te lo prometto.» Percepii contro la pancia il suo respiro affannato.

«Non ti sentirai solo mai più. Mai più…»

E nel momento in cui pronunciai quelle parole… le sue dita stritolarono

la stoffa del mio vestito, la deformarono con forza. E poi… Poi mi tirarono

verso di lui.

Rigel si aggrappò a me. Spinse la fronte contro la mia pancia.

Il suo respiro si spezzò e mi stropicciò l’anima come se quella

confessione fosse tutto ciò che aveva bisogno di sentire.

Un terremoto mi attraversò. I miei occhi si allargarono e le mie mani

affondarono nei suoi capelli come se mi stesse sradicando da me stessa.

E mentre lui mi stringeva disperatamente a sé come se fossi ciò che più

desiderava al mondo… il mio cuore esplose.

Scoppiò come una galassia.

La mia anima si dilatò e si avvolse attorno a Rigel fino a fondersi col suo

respiro: sentii tutto il bisogno di averlo lì, stretto a me, uniti come pezzi di

un unico spirito. Uniti per il cuore, come frammenti che si erano rincorsi

per tutta la vita.

Tremai mentre i miei occhi spalancati si riempivano di lacrime. Mi

aggrappai a lui, sconvolta, realizzando una volta per tutte la verità.

Era troppo tardi.

Dentro ero piena di lui. Mi aveva lasciato le sue impronte dappertutto.

Tutto ciò che volevo, tutto ciò che disperatamente desideravo… era quel

ragazzo complicato che ora mi stringeva tra le braccia come se servisse a

salvare il mondo.

Come se servisse a salvare lui…

Quel ragazzo che conoscevo da tutta la vita, il bambino del Grave con gli

occhi neri e lo sguardo spento - Rigel, urlò ogni particella di me, Rigel e

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