10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Questa volta non gli avrei permesso di andarsene.

La febbre mi mandò brividi lungo la spina dorsale, tuttavia gli andai

dietro. Ero a piedi nudi e mi pentii di non essermi infilata dei calzini. I miei

passi batterono le assi del parquet.

Ancor prima che potessi rendermene conto, la mia mano si tese in avanti

e afferrò il lembo della sua maglietta.

Lo trattenni con le poche forze che avevo.

«Rigel…»

Una contrazione impercettibile gli tirò i pugni chiusi.

Rimase voltato, alto e rigido, eppure la vicinanza del suo corpo mi iniettò

una strana sensazione di sicurezza.

«Perché?» domandai. «Perché ti sei preso quello schiaffo al posto mio?»

Non sentivo altro al di fuori di lui. Tutti i miei sensi erano tesi verso il

suo respiro.

«Vai a riposare, Nica», fu il tono basso e misurato che provenne dalle sue

spalle. «Ti reggi a stento in piedi.»

«Perché?» insistetti.

«Volevi prendertelo tu?» replicò, e la sua voce si indurì.

Mi morsi le labbra, e questa volta tacqui. Strinsi la presa, e con gli occhi

abbassati e quelle mani un po’ da bambina dissi: «Grazie. Hai parlato con il

detective… Anna mi ha detto che gli hai raccontato tutto».

Ancora non ci credevo.

Anna mi aveva rassicurata che non dovevo più rispondere a nessuna

domanda, perché Rigel lo aveva già fatto al posto mio.

Gli aveva raccontato ogni cosa: le urla, gli schiaffi, le botte, le occasioni

in cui per punizione Lei non ci dava da mangiare. Le volte in cui ci legava

in cantina, e quando aveva schiacciato le dita di Peter nello stipite della

porta solo perché la notte aveva bagnato ancora il letto.

Gli aveva riportato tutto senza tralasciare nulla. Dopo, il detective gli

aveva domandato se la tutrice avesse mai riservato simili trattamenti anche

a lui.

Rigel aveva negato.

Allora Rothwood gli aveva chiesto se lei lo avesse mai toccato in modi

diversi da quelli che riservava agli altri, modi non adatti a un bambino.

Rigel, ancora una volta, aveva negato.

E io sapevo che era la verità.

Perché il detective non poteva capire.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!