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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Dopo un momento dei passi risuonarono sul pavimento.

Lo sconosciuto entrò in casa, e mi sorpresi di sentire Anna balbettare per

la confusione. Norman si alzò in piedi, e con lui anch’io.

Dalla soglia emerse un uomo alto e ben vestito; non lo avevo mai visto

prima. Indossava una giacca che gli squadrava le spalle strette e riuscii a

intravedere un accenno di bretella attraversargli la camicia. Il collo era

libero da cravatte, e sul volto era intagliata un’espressione indecifrabile.

Si trovò addosso gli sguardi di tutti.

«Chiedo scusa per l’interruzione», disse notando che non era l’unico

ospite. Mi accorsi che c’era qualcosa di professionale nel suo modo di

parlare. «Non era mia intenzione disturbarvi in un momento di piacere. Non

vi ruberò troppo tempo.»

«Mi scusi, lei chi sarebbe?»

«Norman,» balbettò Anna, «lui… Il signore…»

«Lei è il signor Milligan?» comprese l’uomo riconoscendolo dal nome.

«Buon pomeriggio. Mi rincresce questa visita, ma non sono qui a

dilungarmi. Chiedo solo qualche minuto di tempo.»

«Del… nostro tempo?»

«No, non del vostro», rettificò l’altro. «Ho delle domande da rivolgere ai

due ragazzi che vivono con voi.»

«Come?»

«I ragazzi in affidamento, signor Milligan.» L’uomo, integerrimo, fece

vagare gli occhi sulle pareti. «Sono in casa?»

Cadde un silenzio pesante. Poi Asia e Dalma si voltarono verso di me.

Ero in piedi, con le spalle rivolte alla cucina e un’espressione talmente

sorpresa che a stento sentivo il suono del mio respiro.

Anche gli occhi dell’uomo ormai erano piantati su di me.

«È lei? La ragazza che abita qui?»

«Ma che cosa vuole da lei?» chiese Anna ergendosi con coraggio; lui la

ignorò, continuando a rivolgersi a me.

«Signorina Dover, avrei alcune domande da farle.»

«Chi è lei? E cosa fa in casa nostra?» sbottò Norman.

L’uomo distolse gli occhi da me. Li puntò su di lui, glaciale, poi si infilò

una mano dentro la tasca.

Lo fissò negli occhi con serietà, e dietro la placca lucente del distintivo

enunciò: «Detective Rothwood, Signor Milligan. Dipartimento di polizia di

Houston».

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