10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«No», sussurrai dura.

«Sì…»

«Lei ti amava!»

La gola mi bruciò per lo sforzo. Avevo alzato la voce. Mi resi conto di

avere i pugni stretti e i capelli che mi coprivano il viso.

Quella reazione mi stonò così tanto addosso che mi chiesi come potesse

appartenere a un animo docile come il mio. Proprio io, che vivevo di

delicatezza, cedevo sotto il peso della paura in un modo spaventoso.

Era colpa di quei ricordi. Era colpa di Lei. Era colpa delle crepe con cui

aveva segnato la mia infanzia e quella di molti altri. L’infanzia che aveva

donato a Rigel, il figlio delle stelle, a discapito di tutti noi.

«Tu non hai mai potuto capire.»

In quel momento avrei voluto odiare il modo in cui mi sentivo legata a

lui. Il modo in cui mi infestava i pensieri. Quel senso di dolce agonia.

Avrei voluto odiare il modo in cui mi lasciavo guardare da lui come da

nessun altro, così fragile e piena di graffi che agli occhi degli altri restavano

sempre dietro un cerotto.

Lui non avrebbe mai capito.

Entrai nella mia camera e chiusi la porta come speravo di chiudere fuori

tutto il mio dolore.

Come speravo di poter fare ancora, e ancora.

Nascondendo e celando.

Coprendo con un sorriso.

Ancora non sapevo che l’indomani… il giorno seguente…

Ogni mio scudo sarebbe definitivamente crollato in pezzi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!