10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«È tardi», dissi a un certo punto, guardando fuori. Ricordai che avevo

ancora uno stuolo di compiti da fare.

Uscimmo dallo studio e Lionel insistette per riaccompagnarmi a casa.

«Se vuoi rinfrescarti un attimo prima di andare, lì c’è il bagno…»

Mi bloccai.

Lionel seguì il mio sguardo, e quando vide che mi ero fermata modulò un

sorriso.

«Mia mamma tiene qui la sua roba», spiegò, appoggiando una mano alla

porta di una stanza; la aprì del tutto, e sotto i miei occhi spuntarono lunghe

bacchette con appese dei nastri lucenti.

«È un’insegnante di ginnastica ritmica», lo sentii dire mentre io entravo

con occhi rapiti.

Un grande specchio riempiva la parete di fondo, accanto a degli strani

birilli, fin troppo sottili.

«Sono clavette», mi illuminò Lionel. «A suo tempo ha vinto molte

medaglie… Era brava. Ora però insegna soltanto.»

Osservai le foto con occhi lucenti e vivaci; quanti colori, quanta grazia!

Sembrava un cigno variopinto, sprigionava un’armonia morbida e

ammaliante.

«È una cosa bellissima», dissi, raggiante e sincera, illuminandomi di un

sorriso caldo.

Lionel rimase a fissarmi con un lieve trasporto.

Poi… sorrise di riflesso. Negli occhi gli brillò lo stesso luccicore che

avevo visto nelle sue foto mentre stringeva una coppa.

Lo vidi prendere una bacchetta e subito un lungo nastro serpeggiò

nell’aria mandando bagliori rosati; seguii ammirata quella striscia

guizzante, e risi quando Lionel me la fece volteggiare intorno, creando

spirali sopra la mia testa.

Ruotai più volte su me stessa, cercando di catturare il nastro con gli

occhi, di inseguirlo in qualche modo - e Lionel era solo un sorriso sfocato

oltre la seta.

Poi, ad un certo punto, il nastro cominciò ad avvolgersi addosso a me.

Lo sentii improvvisamente aderirmi al corpo, e il mio sorriso si incrinò.

«Lionel…» mi scappò dalla bocca.

Le mie labbra tremarono e subito venni assalita da un senso

insopportabile di scomodità, come se non stessi più a mio agio dentro la

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!