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Domm Erin - Fabbricante di lacrime

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Lui non mi sentì; continuò a dormire profondamente, il volto affondato

sotto al mio.

Gli appoggiai una mano sulla spalla, delicata, cercando di allentare la

presa con cui le sue braccia mi avvolgevano, ma fu inutile.

«Rigel…» cercai di raggiungere il cellulare. «Devo rispondere!»

La chiamata cessò d’improvviso.

Con un piccolo sospiro tornai ad appoggiarmi sul cuscino.

Era Anna, lo sentivo; forse voleva avvertirmi che stava arrivando. Cielo,

doveva essere così preoccupata…

Mi girai nuovamente verso l’interno del letto; il respiro di Rigel era una

carezza calda sulla mia pelle, e nemmeno mi accorsi di avergli appoggiato

una mano sui capelli quando con voce chiara ma delicata dissi: «Rigel, devo

alzarmi ora».

Una parte di me aveva paura di svegliarlo.

Aveva paura della sua reazione.

Aveva paura di vederlo di nuovo spingermi via…

«Rigel…» mormorai mio malgrado. «Rigel, lasciami andare… Per

favore…»

Gli parlai vicino all’orecchio con delicatezza e sperai che quel tono così

soffice lo raggiungesse in qualche modo.

Successe qualcosa.

La mia voce sembrò mischiarsi ai suoi sogni. Rigel espirò contro la mia

gola ed emise un mugolio basso, dopodiché si strinse di più a me. Il suo

profumo mi avvolse come un guanto seducente.

«Rigel», ripetei in un filo di voce mentre i suoi muscoli slittavano e

scivolavano in un fruscio di lenzuola; la sua presa si fece più solida e il

calore del suo corpo aumentò.

Fui certa di sentirlo strofinare il naso sulla mia pelle.

Sentii la pancia stringersi e le guance bruciare. Pensai che stesse

sognando qualcosa, perché si muoveva con un lento trasporto che me lo

strinse addosso ancora di più.

Forse dovevo fare ancora più piano. Con delicatezza…

Portai le labbra ancor più vicino; con le dita gli scostai le ciocche

dall’orecchio, tenendole dolcemente indietro, e più piano di un respiro

sussurrai morbida: «Rigel…»

Ma mi sembrò di peggiorare le cose, perché Rigel schiuse le labbra e il

suo respiro si approfondì. Divenne lungo, lento, quasi intimo, come se in

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