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Flotte&finanza n. 64 settembre

NOLEGGERESTI una macchina da quest’uomo? La concessionaria sempre più parte in causa nella vendita di noleggio a lungo termine. Per qualcuna è un vero business, per altre un male inevitabile. Ma per il consumatore è davvero un’occasionissima? Connettività Idee in movimento al Forum di OCTO Elettrificazione A che punto siamo? Uno studio del PoliMi Sfide Mercedes-Benz C 220 d, 1.439 km con un pieno

NOLEGGERESTI una macchina da quest’uomo?
La concessionaria sempre più parte in causa nella vendita di noleggio a lungo termine. Per qualcuna è un vero business, per altre un male inevitabile. Ma per il consumatore è davvero un’occasionissima?

Connettività
Idee in movimento al Forum di OCTO

Elettrificazione
A che punto siamo? Uno studio del PoliMi

Sfide
Mercedes-Benz C 220 d, 1.439 km con un pieno

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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>64</strong><br />

<strong>settembre</strong> 2022<br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Connettività<br />

Idee in movimento<br />

al Forum di OCTO<br />

Elettrificazione<br />

A che punto siamo?<br />

Uno studio del PoliMi<br />

Sfide<br />

Mercedes-Benz C 220 d,<br />

1.439 km con un pieno<br />

NOLEGGERESTI<br />

una macchina<br />

da quest’uomo?<br />

La concessionaria sempre più parte in causa nella<br />

vendita di noleggio a lungo termine. Per qualcuna<br />

è un vero business, per altre un male inevitabile.<br />

Ma per il consumatore è davvero un’occasionissima?<br />

ISSN 2037-5719<br />

0 0 0 6 4 ><br />

9<br />

772037 571907


TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

SUVVIA<br />

Oggi nel nostro mirino i costruttori di automobili, che si sono d’un tratto scoperti<br />

paladini della Terra, dell’ambiente e dell’elettrificazione a tutto spiano.<br />

Ma è una passione che puzza lontano un miglio di opportunismo e di ipocrisia<br />

Una volta le pubblicità delle automobili erano un capolavoro<br />

di creatività. Spaziavano su tutti i temi che potessero<br />

solleticare il driver: la passione, la funzionalità,<br />

l’economicità. Sempre l’unicità. Di quegli stimoli l’unico che<br />

è sopravvissuto è proprio l’unicità.<br />

In una piattezza disarmante tutte le Case ci propongono stereotipi<br />

stantii e irreali, ricordandoci che siamo unici, che ci<br />

eleviamo sopra il branco su strade cittadine futuristiche e a<br />

nostro uso esclusivo, con la colonnina di ricarica che aspetta<br />

solo noi. O percorsi off road proprio dietro casa, giusto per<br />

sgranchirci un po’ sulla nostra supercar elettrica. Un mondo<br />

popolato da bellissime donne e uomini (pallido retaggio del<br />

passato, questo, ma vissuto come valore etereo, impalpabile,<br />

senza alcuna voglia o passione).<br />

Insomma, le pubblicità delle auto rispecchiano perfettamente<br />

il vuoto cosmico e la pochezza propulsiva che contraddistinguono<br />

ormai tutti i costruttori, nessuno escluso, privi di<br />

anima, ceduta al diavolo in cambio dell’immortalità ambientale.<br />

Ecco che tutti si riscoprono in piena sintonia con l’ambiente,<br />

colorato e asettico come una sala operatoria.<br />

Quei marchi che fino a ieri spingevano su valori dichiaratamente<br />

maschili (e che piacevano tanto alle donne) oggi devono<br />

anche barcamenarsi in un anonimato di genere che<br />

non dà appigli.<br />

E così tutti verdi, elettrici, futuristici, perfetti.<br />

A svelare questa vomitevole ipocrisia, che duole soprattutto<br />

a loro, i costruttori di automobili, designer in testa, ecco la<br />

più evidente delle contraddizioni: siamo invasi da automobili<br />

a zero impatto ambientale e a consumo energetico minimo,<br />

peccato che siano quasi sempre SUV e versioni, come recitava<br />

una delle ultime, felici intuizioni pubblicitarie, con il<br />

Viagra. Nel frattempo scompaiono le automobili piccole,<br />

che in un processo di economizzazione dovrebbero essere<br />

invece favorite e promosse. Perché consumano meno (anche<br />

elettriche), perché occupano meno spazio, perché noi tutti<br />

ci spostiamo quasi sempre da soli.<br />

Aiutatemi a capire: SUV e crossover e tutte le altre definizioni<br />

mistificanti, macchine da 1.8-2.0 tons a tutta forza, e Smart<br />

e similari destinate all’estinzione, forse ripescate in extremis<br />

come sharing car? Dove sta la logica?<br />

Non qui, questo è certo. Qui siamo nel regno del populismo<br />

e dell’ipocrisia.<br />

Se almeno i fleet manager e le società di noleggio protestassero,<br />

in linea con un reale desiderio di downsizing…<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3


Flotte&<strong>finanza</strong><br />

SOMMARIO<br />

<strong>settembre</strong> 2022 - numero <strong>64</strong> anno 16<br />

Risparmia fino al 15%<br />

di carburante e riduci<br />

la tua C02<br />

12<br />

10 (In)sicurezza stradale<br />

12 Forum OCTO, idee in azione<br />

Scopri Webfleet, la soluzione n.1 in Europa<br />

per la gestione della flotta.<br />

14 Il renting in concessionaria non è per tutte<br />

20 Elettrificazione, lo studio del ‘Poli’ di Milano<br />

22 Acquistare l’auto? Il dealer è punto di riferimento<br />

23 Berline e crossover, le più amate da chi noleggia<br />

Vuoi ridurre i tuoi costi di gestione e migliorare l’efficienza dei consumí?<br />

Con Webfleet puoi risparmiare sul consumo di carburante della tua<br />

flotta senza perdere di vista la sicurezza e la produttività.<br />

Let’s drive business. Further.<br />

24 Alphabet, sostenibilità a misura di driver<br />

26 AMINA, debutta il Mobility Consultant<br />

20<br />

28 In Axxès libertà d’azione fa rima con soddisfazione<br />

29 Ford + ALD = Ford Fleet Management<br />

30 Leasys I-Care, powered by Targa Telematics<br />

AVERAGE FUEL CONSUMPTION<br />

All vehicles | Current month<br />

GREEN SPEED IN %<br />

All vehicles | Current month<br />

32 Webfleet accelera il processo Net Zero<br />

13.9 l/100km<br />

96%<br />

AVERAGE<br />

33 Audi Q3, il Suv compatto che piace alle flotte<br />

34 Il motto di SIXT: progresso, innovazione, libertà<br />

36 Mercedes-Benz C 220 d, 1.439 km con un pieno<br />

38 Ispirazioni australiane per il Nuovo Amarok<br />

WASTED FUEL IN %<br />

All vehicles | Months<br />

2.4<br />

1.5 1.1 2.2<br />

1.5 1.9<br />

1.2<br />

2.4<br />

2.5 1.7 1.7 1.2<br />

40 Piaggio Porter Np6, come lui nessuno<br />

42 Vito alla prova tra Roma e Copenaghen (e ritorno)<br />

Apr 19<br />

May 19<br />

Jun 19<br />

Jul 19<br />

Aug 19<br />

Sep 19<br />

Oct 19<br />

Nov 19<br />

Dec 19<br />

Jan 20<br />

Feb 20<br />

Mar 20<br />

36<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

RUBRICHE<br />

6 Il Pensatore<br />

8 Quote Rosa<br />

46 Hit Parade<br />

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Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

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Questo periodico è associato<br />

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IL PENSATORE<br />

IL PENSATORE<br />

a cura di Roberta Carati<br />

Marzo 2017. Paolo Ghinolfi, che<br />

un anno e mezzo prima ha<br />

tenuto a battesimo la sua SIFÀ<br />

Società Italiana Flotte Aziendali,<br />

inaugura questa rubrica. Cinque anni<br />

dopo, intervistarlo è prima di tutto<br />

chiedergli un riassunto delle precedenti<br />

puntate. “Sono stati i cinque anni più<br />

complessi della storia del NLT in Italia.<br />

Il biennio 2017-18”, entra nei dettagli<br />

l’AD di SIFÀ, “è stato interessante<br />

sebbene caratterizzato da instabilità di<br />

Governo. Il 2019 è proseguito bene, fino<br />

allo scoppio della pandemia che ha<br />

reso il 2020 un anno estremamente<br />

complicato. L’emergenza sanitaria ha<br />

segnato anche il 2021, anno complesso<br />

per motivazioni legate anche alla crisi<br />

dei chip e alla difficoltà di produrre<br />

veicoli nuovi. Nel 2022 è scoppiata la<br />

guerra in Ucraina che ha sconvolto di<br />

nuovo tutti gli equilibri”.<br />

ISPIRAZIONE E VISIONE<br />

Paolo Ghinolfi<br />

In un mercato complesso, attraversato da tendenze di non<br />

facile lettura perché messe in discussione dagli avvenimenti<br />

quotidiani, l’AD di SIFÀ riscrive il concetto di mobilità green<br />

F&F Non ha inventato lei la<br />

Circular Economy, ma in Italia la<br />

Circular Mobility porta la sua<br />

firma. Che cosa manca perché<br />

questo modello virtuoso trovi<br />

reale applicazione?<br />

››‰ È mancata la possibilità di dare<br />

piena completezza al progetto di<br />

Circular Mobility: abbiamo lanciato il<br />

paradigma alla fine del 2019 ma poi la<br />

pandemia ha sconvolto i nostri piani.<br />

Malgrado la crisi sanitaria abbiamo<br />

realizzato importanti iniziative anche nel<br />

2020 e 2021, fino a organizzare il<br />

secondo convegno nazionale Circular<br />

Mobility a Bergamo a fine 2021 insieme<br />

al nostro azionista BPER Banca.<br />

In questo momento ci sono dei tavoli<br />

tecnici e nei prossimi mesi potremo<br />

capire quale indirizzo prenderà il nostro<br />

progetto, soprattutto in un mercato<br />

dirottato verso la mobilità elettrica.<br />

Ma dobbiamo sempre valutare gli<br />

ostacoli attuali: ad oggi l’elettrificazione<br />

delle città italiane non è di facile<br />

sviluppo, considerando anche l’aumento<br />

dei prezzi dell’energia.<br />

F&F Nel mezzo di una crisi<br />

energetica senza precedenti la<br />

transizione ecologica sembra aver<br />

perso un po’ del suo appeal. Siamo<br />

davvero spaventati o stiamo solo<br />

cogliendo la palla al balzo per<br />

rimandare azioni che già oggi<br />

appaiono tardive?<br />

››‰ L’elettrificazione è un tema in<br />

divenire, in primo luogo perché non c’è<br />

una visione chiara sulle strutture di<br />

ricarica ai vari livelli, sia pubblici sia<br />

privati. La burocrazia risulta essere<br />

ancora troppo complessa per garantire<br />

una rete che possa supplire alla<br />

mobilità elettrica. È vero che i produttori<br />

stanno inserendo in gamma veicoli<br />

elettrici, ma è necessario che le auto<br />

arrivino, perché oggi combattiamo con<br />

problemi di fornitura drammatici e i<br />

prezzi della logistica sono diventati<br />

quasi insostenibili.<br />

Oggi molti produttori pretendono che, a<br />

fronte di acquisti importanti, almeno<br />

una quota di veicoli sia elettrica. Ma in<br />

questo modo si droga il mercato già<br />

affaticato da incentivi altalenanti,<br />

sottodimensionati rispetto alle<br />

necessità e che non garantiscono un<br />

accesso equo.<br />

F&F L’innalzamento generalizzato<br />

dei prezzi quanto va a toccare le<br />

car list e car policy aziendali?<br />

››‰ Noi noleggiatori stiamo subendo<br />

un innalzamento impressionante dei<br />

costi della materia prima: sono<br />

aumentati tutti i listini e falcidiate le<br />

scontistiche a noi riservate dai<br />

costruttori. Nella tempesta perfetta,<br />

inoltre, a causa della mancanza di<br />

prodotto non possiamo vendere il<br />

nostro usato, ma dobbiamo tenercelo e<br />

spendere soldi per ripristinarlo e<br />

metterlo in circolo per garantire il<br />

servizio ai nostri clienti, e nella<br />

fattispecie veicoli sostitutivi,<br />

preassegnazioni, rinoleggio dell’usato<br />

per supportare la mobilità di chi non<br />

riesce a reperire un mezzo nuovo.<br />

Questa situazione ha una ricaduta<br />

inevitabile in termini economici che<br />

giorno per giorno impatta sempre di più<br />

su di noi come azienda e sul cliente<br />

finale. D’altra parte, c’è ovviamente una<br />

forte resistenza da parte dei fleet<br />

manager davanti a tutti gli aumenti<br />

proposti. È umano e, professionalmente,<br />

quasi dovuto. Ma nella situazione<br />

attuale non è più pensabile tenere i<br />

prezzi conosciuti fino a 11-18 mesi fa<br />

perché sono completamente cambiati i<br />

parametri di mercato.<br />

F&F Durante il Governo Draghi<br />

Aniasa che aveva stigmatizzato<br />

l’esclusione delle flotte aziendali<br />

dagli ecoincentivi. Poi il<br />

ripensamento ad agosto. Segno<br />

che le istanze imprenditoriali<br />

possono trovare ascolto a Roma?<br />

››‰ Parlare di istanze imprenditoriali a<br />

mio avviso è eccessivo, si tratta solo di<br />

buon senso visto che il NLT<br />

immatricola più del 25% del totale della<br />

flotta circolante. La mancata elargizione<br />

degli incentivi è stata un errore a cui si è<br />

posto in qualche modo rimedio, ma<br />

questo non basta. Il punto è che non<br />

possono essere elargiti incentivi in<br />

modalità ‘stop and go’, va fatta una<br />

pianificazione strutturale che fino ad<br />

oggi è mancata.<br />

F&F Il noleggio gode di ottima<br />

salute. Merito della formula in sé o<br />

della capacità degli operatori del<br />

settore di rendere l’offerta flessibile<br />

e adattabile alle necessità più<br />

diverse, per esempio dei privati?<br />

››‰ Il concetto di ‘società di servizi di<br />

mobilità’ è la vera essenza del nostro<br />

mestiere. L’espressione ‘Noleggio a<br />

Lungo Termine’ è una descrizione<br />

tecnica che identifica in modo molto<br />

‘semplice’ quello che facciamo, perché<br />

si riferisce solo a una modalità di<br />

contratto. La nostra attività consiste in<br />

realtà nell’erogare una varietà di servizi<br />

anche molto eterogenei a migliaia di<br />

veicoli. Questo è il nostro mestiere, che<br />

poi è una somma di tanti mestieri<br />

diversi. Ed è qui che si fa la differenza<br />

tra una società e l’altra: individuare i<br />

servizi, erogarli nel modo dovuto e far<br />

collaborare i vari fornitori per garantire<br />

la massima soddisfazione del cliente.<br />

F&F Sul mercato ci sono quattro top<br />

player - a breve tre con la fusione<br />

tra ALD e LeasePlan - e diversi<br />

operatori piccoli o medio piccoli. La<br />

sua SIFÀ sta bene dove sta?<br />

››‰ La concentrazione tra più aziende<br />

del settore è un fatto evidente e<br />

necessario, per sostenere i costi di<br />

struttura e per l’erogazione dei servizi.<br />

Pertanto risulta pressoché inevitabile<br />

effettuare delle economie di scala.<br />

Per quanto riguarda SIFÀ, potrebbero<br />

delinearsi nuovi scenari di evoluzione,<br />

eventualmente da perseguire con<br />

l’obiettivo di preservare le peculiarità<br />

della nostra azienda, in primis la qualità<br />

dei servizi e l’italianità. È fondamentale<br />

che chi opera in Italia sia in grado di<br />

interpretare le esigenze di questo<br />

Paese. Il nostro payoff è La mobilità ha<br />

nuove regole. Le tue, proprio per<br />

avvalorare la massima<br />

personalizzazione del servizio sulla<br />

base delle specifiche necessità di ogni<br />

singolo cliente. Chi saprà meglio<br />

interpretare le esigenze italiane saprà<br />

eccellere in questo mercato.<br />

F&F Fare e fare bene è principio<br />

ispiratore per SIFÀ. Quali<br />

progetti ha dovuto lasciare nel<br />

cassetto?<br />

››‰ In un modo o nell’altro, non<br />

abbiamo lasciato nessun progetto nel<br />

cassetto. In qualche caso li abbiamo<br />

solo procrastinati o testati come ‘pilota’.<br />

Per esempio, i servizi di car sharing e<br />

car pooling sono stati prima sviluppati<br />

in piccole aree. Ora ci stanno dando<br />

soddisfazioni, quindi saranno pronti per<br />

essere lanciati in futuro anche su scala<br />

nazionale.<br />

F&F Per chiudere la rubrica optò,<br />

allora, per una strofa di Vasco che<br />

anticipava il concetto di resilienza:<br />

“Sembrava la fine del mondo, ma<br />

sono ancora qua”. E oggi?<br />

››‰ Quella frase l’ho fatta mia quando<br />

proponevo SIFÀ su un mercato già<br />

maturo, dominato da multinazionali.<br />

La chiave del successo è stata mettere<br />

insieme un nucleo di persone che ha<br />

saputo lavorare fin da subito in modo<br />

coeso con l’obiettivo di sviluppare<br />

un’azienda capace di raggiungere sul<br />

mercato una posizione rilevante.<br />

Affronteremo il futuro con umiltà e<br />

grinta perché l’abilità senza la modestia<br />

e la capacità di mettersi in discussione<br />

non serve a nulla: l’obiettivo è crescere<br />

ancora e conquistare sempre più nuove<br />

aree di mercato per ritrovarci ancora tra<br />

qualche anno a dire: “Sembrava la fine<br />

del mondo, ma siamo<br />

ancora qua”.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7


QUOTE<br />

ROSA<br />

ELISABETTA II<br />

Una guida per sempre<br />

Le case d’auto rimpiangono The Queen. Un’amante delle<br />

auto, non solo di lusso, e della guida che ha mostrato al<br />

globo che le donne, anche con la corona, sono capaci di tutto<br />

Lo scorso 8 <strong>settembre</strong> si è<br />

concluso il Regno più longevo<br />

della Gran Bretagna. All’età di 96<br />

anni, nel castello di Balmoral, in Scozia,<br />

è morta Elisabetta II. Era sul trono dal 6<br />

febbraio del 1952 (anche se<br />

l’incoronazione avvenne il 2 giugno del<br />

1953), quando succedette al padre Re<br />

Giorgio VI. Messaggi di cordoglio alla<br />

famiglia Reale e, in particolare, al<br />

nuovo Re Carlo III (eh sì, tutti<br />

sognavamo la coppia glamour William<br />

e Kate ma dovremo aspettare ancora<br />

un po’), sono giunti da tutto il mondo.<br />

Da Capi di Stato, comuni cittadini,<br />

associazioni benefiche e... case<br />

automobilistiche. Tra le altre, Jaguar,<br />

Land Rover, Lotus, Morgan, Ferrari,<br />

Bentley e Rolls-Royce hanno espresso<br />

sui social il loro rammarico per la<br />

dipartita di The Queen.<br />

Già perché Elisabetta II nella sua vita<br />

è stata anche un’ottima driver e<br />

un’amante delle quattro ruote. Lei che<br />

certo avrebbe potuto spostarsi da una<br />

parte all’altra del suo Regno<br />

ricorrendo esclusivamente agli<br />

chauffeur, se le circostanze lo<br />

consentivano si metteva al volante.<br />

Non della Rolls Royce Phantom VI,<br />

dell’Aston Martin DB6, della Bentley<br />

Continental Flying Spur o dell’Audi A8<br />

limousine, tutte nei garage dei<br />

Windsor, ma di modelli un po’ più<br />

popolari. La sua preferita era<br />

sicuramente la<br />

Land Rover<br />

Defender<br />

(rigorosamente<br />

con cambio<br />

manuale), utilizzata<br />

per muoversi<br />

all’interno della<br />

Elisabetta II ha<br />

posseduto una<br />

trentina di<br />

Defender. Tutte<br />

rigorosamente<br />

con cambio<br />

manuale<br />

proprietà scozzese dove ha esalato<br />

l’ultimo respiro. Si dice ne abbia<br />

possedute oltre 30: le cambiava ogni<br />

2,3 anni, poco meno di un classico<br />

noleggio. Sir Sherard Cowper-Coles,<br />

ex ambasciatore inglese dell’Arabia<br />

Saudita, raccontò che già ultra<br />

settantenne fece salire a bordo, come<br />

passeggero ovviamente, il re Abdullah<br />

per scorrazzarlo a tutta velocità nei<br />

dintorni del castello con abilità e<br />

sicurezza. Facile immaginare le<br />

espressioni sul suo viso: in Arabia<br />

Saudita, allora come oggi, le donne non<br />

potevano guidare. Insomma, Elisabetta<br />

II era una di noi, o quasi. Lei, infatti, la<br />

patente non l’aveva e nemmeno il<br />

passaporto e la carta d’identità. Che<br />

senso avrebbe avuto? I documenti<br />

venivano emessi a suo nome.<br />

Basta premere l’acceleratore<br />

Una donna in grado di cavarsela in<br />

qualsiasi situazione, di premere il<br />

pedale sull’acceleratore quando le<br />

circostanze lo<br />

richiedevano.<br />

Aveva imparato a<br />

farlo durante la<br />

seconda guerra<br />

mondiale<br />

mettendosi alla<br />

guida delle<br />

ambulanze, non proprio un gioco da<br />

ragazzi. Elisabetta II, insomma, ha<br />

mostrato al mondo che le donne non<br />

devono non cedere solo il passo, ma<br />

nemmeno il volante agli uomini, anche<br />

perché non è detto che siano più<br />

capaci. Lei del resto un caso difficile lo<br />

aveva proprio in famiglia: l’ormai<br />

defunto Re Filippo, suo coniuge - ohimè<br />

per lui sempre un passo indietro per<br />

questioni di etichetta -, negli ultimi anni<br />

della sua vita causò diversi incidenti<br />

che misero in imbarazzo la corte.<br />

8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


ATTUALITÀ<br />

ATTUALITÀ<br />

IL REPORT ACI - ISTAT<br />

Si può fare di più<br />

Grafico 1. Incidenti stradali, morti e feriti - Anni 2000-2021<br />

400.000<br />

320.000<br />

Tabella 1. Incidenti stradali tra veicoli in marcia che hanno coinvolto le autovetture,<br />

morti e feriti (a) - Anno 2021<br />

Categorie dei veicoli coinvolti Incidenti Morti Feriti<br />

Autovetture con:<br />

Autovetture 44.807 407 72.658<br />

Autobus 747 13 1.128<br />

Tram 45 - 57<br />

Autocarri 8.985 224 12.349<br />

Biciclette e monopattini elettrici 12.049 118 12.247<br />

Ciclomotori 5.170 39 5.948<br />

Motocicli 24.818 351 28.830<br />

Motocarri 127 4 166<br />

Quadricicli 228 1 324<br />

Altri veicoli 606 14 762<br />

(a) La tavola riporta il numero degli incidenti tra veicoli prendendo in considerazione soltanto i primi due<br />

interessati, anche se in alcuni casi gli incidenti coinvolgono più di due veicoli; il numero dei morti e dei<br />

feriti si riferisce esclusivamente ai conducenti e ai trasportati dei primi due veicoli.<br />

Tabella 2. Incidenti stradali, morti e feriti per categoria della strada e circostanza<br />

accertata o presunta dell’incidente - Anno 2021<br />

Circostanze accertate Autostrade Altre Strade Totale<br />

o presunte dell’incidente e raccordi strade urbane<br />

Circostanze presunte riferibili al conducente 151 746 662 1.559<br />

per comportamento nella circolazione<br />

Circostanze riferibili ai pedoni 13 22 65 100<br />

Circostanze riferibili alle persone trasportate 3 7 19 29<br />

Circostanze riferibili a ostacoli urtati 9 31 34 74<br />

Circostanze riferibili a ostacoli evitati 3 11 5 19<br />

Caduta di persona per apertura di portiera - - 2 2<br />

Per inconvenienti di circolazione concomitanti 47 361 339 747<br />

Circostanze imprecisate - - - -<br />

Altre circostanze 20 187 138 345<br />

Totale 246 1.365 1.2<strong>64</strong> 2.875<br />

Sono 2.875 le persone che in Italia<br />

nel 2021 hanno perso la vita in<br />

incidenti stradali, costati 16,4 miliardi<br />

di euro ed enormi sofferenze. C’è<br />

ancora parecchio da fare sul fronte<br />

della sicurezza<br />

di Monica Schiller<br />

Dopo le importanti flessioni del 2020, legate alle limitazioni<br />

agli spostamenti dovute all’emergenza<br />

Covid, i numeri relativi agli incidenti stradali con lesioni<br />

in Italia nel 2021 sono tornati a crescere (151.875,<br />

+28,4 per cento sull’anno precedente) e, con loro, i morti<br />

(2.875, +20,0 per cento) e i feriti (204.728, +28,6). Lo rivela<br />

il Report Aci-Istat. Si è poco al di sotto dei livelli 2019 non<br />

perché i driver siano diventati più virtuosi, ma perché i lockdown<br />

di gennaio e febbraio hanno avuto pesanti riflessi<br />

sul traffico, che è poi tornato a crescere a partire da marzo.<br />

Pari a 16,4 miliardi di euro (lo 0,9 per cento del Pil nazionale)<br />

il costo sociale degli incidenti rilevati da Polizia Stradale,<br />

Polizia Locale e Carabinieri, ai quali vanno sommate le<br />

enormi sofferenze delle persone coinvolte.<br />

Guardia alta<br />

Sulle strade italiane nel 2021 hanno perso la vita 2.396<br />

uomini (l’83,3 per cento) e 479 donne (16,7). Ben 2.072<br />

si trovavano al volante, 332 erano passeggeri e 471 pedoni.<br />

Le vittime risultano concentrate nelle classi di età<br />

45-59 anni e 20-24 anni per gli uomini, 70-84 anni e 20-<br />

24 anni per le donne. Rispetto al 2020 sono aumentate<br />

tra tutti gli utenti della strada, mentre si registra una diminuzione<br />

nel confronto con il 2019, fatta eccezione,<br />

purtroppo, per gli occupanti di autocarri/motocarri: 253<br />

decessi indicano un incremento del 44,4 per cento sul<br />

2020 e del 23,4 sul 2019.<br />

Le auto risultano coinvolte in oltre il 70 per cento degli<br />

incidenti stradali con lesioni registrati nell’ultimo anno<br />

in Italia, nel 62 per cento di quelli a veicoli isolati e nel 75<br />

per cento di quelli tra due o più veicoli. Ben 1.532 vittime<br />

240.000<br />

160.000<br />

80.000<br />

0 7.0617.096 6.980 6.563 5.818<br />

6.122 5.669 5.131 4.725 4.237 4.114 3.860 3.401 3.428<br />

3.753 3.381 3.283 3.378 3.334 3.173 2.875<br />

2.395<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021<br />

Tornano a salire nel 2021 in Italia gli incidenti stradali, i morti<br />

e feriti dopo la contrazione del 2020. La serie storica mostra<br />

anche come a partire dal 2013 ci sia stato un rallentamento<br />

della curva con flessioni su tutti e tre i fronti decisamente più<br />

contenute rispetto al decennio passato.<br />

Tabella 3. Morti e feriti per categoria dei veicoli coinvolti - Anno 2021<br />

Categorie dei veicoli coinvolti Veicoli Morti Feriti<br />

Autovetture private 179.958 1.532 122.776<br />

Autovetture pubbliche 718 4 392<br />

Autovetture di soccorso o di polizia 742 1 829<br />

Autobus o filobus in servizio urbano 909 3 781<br />

Tram 98 - 56<br />

Autocarri 14.574 176 5.774<br />

Autotreni con rimorchio 236 2 42<br />

Autosnodati o autoarticolati 2.354 42 509<br />

Veicoli speciali 945 20 546<br />

Trattori stradali o motrici 281 3 59<br />

Trattori agricoli 414 17 143<br />

Biciclette 16.358 210 15.769<br />

Monopattini elettrici 2.114 10 2.107<br />

Biciclette elettriche 697 15 696<br />

Ciclomotori 8.262 69 8.713<br />

Motocicli a solo 35.267 604 33.768<br />

Motocicli con passeggero 4.848 119 8.601<br />

Motocarri o motofurgoni 213 10 173<br />

Veicoli a trazione animale o a braccia 13 - 13<br />

Veicoli ignoti perché datisi alla fuga 1.<strong>64</strong>9 5 472<br />

Quadricicli 496 7 439<br />

Altri veicoli coinvolti 4.221 19 1.388<br />

Totale 276.300 2.875 204.728<br />

della strada del 2021 si trovavano al volante di un’auto<br />

o viaggiavano come passeggeri.<br />

Numeri che evidenziano come sia necessario lavorare<br />

meglio e di più sul fronte della sicurezza stradale.<br />

I sinistri si sono concentrati ancora intorno alle 8.00, e<br />

poi verso le 18.00, quelle da sempre considerate le ore<br />

di punta nonostante una diluizione degli spostamenti nell’arco<br />

del giorno dovuta alla diffusione dello smartworking<br />

e al ricorso intensivo alla didattica a distanza.<br />

Oltre il 73 per cento degli incidenti si è verificato su strade<br />

urbane, il 21,9 su strade extraurbane e solo il 5 in autostrada.<br />

L’indice di mortalità, però, ossia il numero di morti<br />

per 100 incidenti, si attesta a 4,1 sulle strade extraurbane,<br />

quelle da sempre più pericolose, 3,2 sulle autostrade e<br />

1,1 in ambito cittadino.<br />

Il 67,5 per cento degli incidenti stradali è avvenuto tra veicoli<br />

in marcia. Il 91,2 per cento ha coinvolto due veicoli,<br />

il 6,7 tre e il 2,1 quattro o più. Quelli a veicolo isolato rappresentano<br />

un ulteriore 22,2 per cento. Gli investimenti<br />

di pedone sono, infine, il 10,3 per cento del totale.<br />

Distrazione, mancato rispetto della precedenza e velocità<br />

troppo elevata (comportamento<br />

più sanzionato<br />

con oltre 426mila contravvenzioni elevate dalla<br />

Polizia Stradale agli automobilisti) sono stati causa nel<br />

2021 di ben 78.477 sinistri con lesioni. Ci sono poi manovra<br />

irregolare (15.534) e mancanza della distanza di<br />

sicurezza (14.081 casi).<br />

Allargando lo sguardo nella Ue a 27, le vittime sono<br />

state 19.855, il 5,3 per cento in più dell’anno precedente.<br />

Il tasso di mortalità stradale (ossia i morti<br />

per milione di abitanti) si attesta a 45 nell’Unione.<br />

L’Italia con 49 purtroppo è ancora sopra la media.<br />

n Morti<br />

n Incidenti<br />

n Feriti<br />

Fonte: Report Aci-Istat<br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11


EVENTI<br />

EVENTI<br />

di Giorgia Rocca<br />

Firenze, Roma, Varese, Milano, Regione Lombardia,<br />

Modena, Bari. Sono alcune delle realtà locali che<br />

hanno espresso interesse a investigare i 14 progetti<br />

di mobilità sviluppati da OCTO per accelerare la concretizzazione<br />

della via italiana alla mobilità connessa nel quadro<br />

dell’iniziativa sviluppata in partnership con The<br />

European House - Ambrosetti. Il punto a Roma lo scorso<br />

16 <strong>settembre</strong>, durante la seconda edizione dell’OCTO<br />

Connected Forum in cui è stato presentato il volume 2 del<br />

Rapporto Connected Mobilty 2025. Volume frutto del contributo<br />

di 46 tra i principali stakeholder privati e pubblici<br />

dell’ecosistema della mobilità italiana, che durante i sette<br />

tavoli di lavoro sviluppati nel 2022 - Pianificazione urbana,<br />

Sicurezza stradale, Modelli MaaS, Behavioral-based pricing,<br />

Monitoraggio dell’efficienza della flotta, Transition to green,<br />

Mobility Data Space - si sono focalizzati su quattro aree<br />

strategiche per la mobilità nel nostro Paese:<br />

Smart e Connected Mobility come abilitatori per la Smart<br />

City; le nuove forme di interazione fra spazi fisici e digitali<br />

contribuiscono alla ridefinizione del ruolo attivo dei cittadini<br />

come contributori e facilitatori della trasformazione.<br />

Il paradigma Mobility-as-a-Service come integrazione<br />

di diverse modalità di trasporto e diversi operatori, effettuata<br />

attraverso piattaforme condivise per fornire agli<br />

utenti finali una varietà di servizi che vanno dalla pianificazione<br />

del viaggio alla prenotazione, ai pagamenti e<br />

che necessitano della cooperazione di diversi operatori<br />

pubblici e privati.<br />

Mobilità Connessa e gestione delle flotte per la definizione<br />

di un quadro per lo sviluppo integrato del settore che consenta<br />

di individuare elementi per la gestione della transizione<br />

verso la sostenibilità ambientale, favorire lo sviluppo<br />

di nuove tipologie di servizi per ottimizzare il trasporto e il<br />

trasferimento di persone e merci, migliorare gli indicatori<br />

di gestione per ridurre il TCO delle flotte di trasporto pubblico<br />

e privato, ottimizzare l’efficienza globale della mobilità e i<br />

processi operativi abilitati dai dati dei veicoli connessi.<br />

Ecosistemi e spazi-dati per la co-creazione di servizi.<br />

Tutte e tre le aree descritte in precedenza richiedono<br />

lo scambio dei dati generati dai veicoli<br />

connessi e dalle interazioni degli stessi con l’ambiente<br />

circostante. Per questo è necessaria la<br />

creazione di ecosistemi e spazi-dati dove la raccolta, condivisione<br />

ed elaborazione dei dati diventano elementi abilitanti<br />

per la generazione di nuovi servizi di mobilità e di<br />

nuovi modelli di business.<br />

‘Vision Zero’<br />

“Ci eravamo detti che per essere efficaci nella realizzazione<br />

della via italiana alla mobilità connessa sarebbe stato necessario<br />

trasformare le idee in azioni”, ha ricordato Nicola<br />

Veratelli, CEO OCTO Group. “Abbiamo quindi convogliato<br />

il lavoro di diversi attori della mobilità in un ecosistema<br />

che, raccogliendo il necessario know-how e tutte le expertise<br />

correlate, desse vita a un progetto armonico basato su un<br />

approccio alla Smart Mobility come catalizzatore e abilitatore<br />

delle Smart City. Un approccio che facesse sistema<br />

ma che non si limitasse a un generico invito al ‘consociativismo’,<br />

bensì permettesse di definire azioni concrete e<br />

promuovere sinergie ed economie di scala per favorire<br />

una mobilità connessa capace di contribuire al bene comune.<br />

Grazie ai fondi del PNRR”, ha detto ancora Veratelli,<br />

“l’Italia è oggi in una posizione estremamente favorevole<br />

per accelerare un processo di crescita della Smart Mobility<br />

che contribuisca alla Vision Zero di OCTO, vale a dire zero<br />

incidenti, zero traffico, zero inquinamento”.<br />

Un obiettivo a cui concorre The European House -<br />

Ambrosetti con lo sviluppo di una roadmap di azioni concrete<br />

volte a diffondere best practice utili.<br />

“Nell’attuale momento di passaggio di Governo che<br />

sta vivendo l’Italia”, ha aggiunto Valerio De Molli,<br />

Managing Partner & CEO di The European House -<br />

Ambrosetti, “vogliamo mettere a disposizione dei policy<br />

maker uno strumento basato su rigorose analisi quali-quantitative<br />

che possa essere elemento di discussione<br />

e di indirizzo delle azioni che definiranno la mobilità<br />

del futuro. Il Rapporto Connected Mobilty 2025<br />

presenta anche una mappatura di 160 casi nel mondo<br />

in cui l’uso delle tecnologie di mobilità connessa ha<br />

permesso di ottenere importanti benefici, e una dettagliata<br />

disamina dei piani di investimento pubblico a livello<br />

italiano e dei maggiori Paesi europei con l’obiettivo<br />

di individuare gli interventi che possono beneficiare<br />

dell’utilizzo di tecnologie di mobilità connessa”.<br />

Sullo sfondo di<br />

Milano, una delle<br />

città coinvolte<br />

nella fase test,<br />

alcuni scatti<br />

raccontano la<br />

seconda edizione<br />

dell’OCTO<br />

Connected Forum.<br />

Padroni di casa<br />

Nicola Veratelli,<br />

CEO OCTO Group<br />

(qui sotto con l’AD<br />

di Nissan Italia<br />

Marco Toro), e<br />

Valerio De Molli,<br />

Managing Partner<br />

& CEO di The<br />

European House -<br />

Ambrosetti.<br />

OCTO CONNECTED FORUM<br />

Idee in azione<br />

Quattro aree strategiche, quattordici progetti pilota, sette<br />

tavoli di lavoro e altrettante tra città e regioni test. La via<br />

italiana alla mobilità connessa non è più solo sulla carta<br />

Intelligenti, connesse, sostenibili<br />

Con Promessa Nissan la Casa nipponica garantisce<br />

un’esperienza di guida con “mille attenzioni e zero<br />

pensieri”. La vettura di cortesia, punto di forza del<br />

programma di servizi, da oggi è anche intelligente e<br />

connessa. Questo grazie alla digitalizzazione del processo<br />

di comodato gratuito realizzata da Nissan<br />

Italia in collaborazione con OCTO Telematics.<br />

Tramite l’App Mobilità Promessa Nissan, il cliente<br />

conferma i propri dati personali, carica la patente e<br />

il documento di identità, riceve il contratto di comodato.<br />

Sempre con lo smartphone sblocca e blocca<br />

le portiere, mentre il motore si avvia con la Smart Key di OCTO a bordo.<br />

Il concessionario beneficia a sua volta di una serie di vantaggi: può gestire<br />

e monitorare le vetture dall’inizio alla fine del servizio attraverso la nuova<br />

piattaforma web che gli consente, inoltre, di consultare in ogni momento<br />

lo storico di utilizzo di ogni veicolo.<br />

La flotta di courtesy car è completamente<br />

elettrificata e quindi sostenibile.<br />

Ne fanno già parte Nissan LEAF<br />

e Qashqai Mild Hybrid, ma a breve si<br />

aggiungeranno Qashqai e-POWER e<br />

Juke Hybrid.<br />

12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 13


COVER<br />

RENTING & DEALER<br />

COVER<br />

Adolfo De Stefani Cosentino, da marzo<br />

2018 presidente di Federauto.<br />

L’associazione rappresentativa dei<br />

dealer italiani ha preso posizione contro<br />

le Case che vendono ai noleggiatori a<br />

prezzi inferiori rispetto ai concessionari,<br />

reputandola concorrenza sleale.<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong><br />

Un’altra<br />

moda?<br />

Sembrerebbe proprio di sì ma,<br />

a differenza di quella da passerella,<br />

non è destinata a sgonfiarsi.<br />

Abbiamo esaminato i pro e i contro<br />

del NLT venduto in concessionaria<br />

di Roberta Carati<br />

La chiarezza, condita da qualche colorita espressione<br />

in dialetto romagnolo, è la cifra dell’eloquio di Adolfo<br />

De Stefani Cosentino. Il presidente di Federauto ha<br />

molto da dire sull’offerta del prodotto noleggio a lungo termine<br />

in concessionaria, perché se è vero che “è una moda”,<br />

è altrettanto vero che “è una delle proposte che dobbiamo<br />

fare al cliente che viene a comprare una macchina”. Ma<br />

attenzione, di quale cliente stiamo parlando? “Tra i cento<br />

potenziali che varcano la soglia di un autosalone, non più<br />

di due o tre possono avere necessità del noleggio, e non<br />

più di due o tre sui dieci che lo chiedono. Il broker deve spingerlo<br />

come la cosa più bella del mondo perché non ha altro<br />

da proporre, ma quando un privato cittadino entra in concessionaria<br />

il venditore dovrà sincerarsi che sia la soluzione<br />

più adatta: Sicuro che farà 20mila chilometri<br />

all’anno? Sicuro che la vorrà tenere<br />

solo tre anni? Sicuro che alla fine, magari,<br />

non la vorrebbe riscattare? Io, veri privati<br />

con l’auto in noleggio non ne conosco”.<br />

I “veri privati” sono i “veri codici fiscali,<br />

quelli che non hanno anche una partita<br />

Iva che rende il noleggio a lungo termine<br />

interessante dal punto di vista fiscale. Il<br />

commercialista o l’idraulico che della<br />

macchina fa un uso personale oltre che<br />

professionale, scarica una parte dell’Iva,<br />

una parte delle spese di manutenzione...<br />

il privato, invece, non detrae nulla. Infatti,<br />

il vero privato compra con un finanzia-<br />

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mento, mai con un leasing”.<br />

Detto questo, “è chiaro che il<br />

cliente del noleggio è un buon<br />

cliente, perché cambia la macchina<br />

spesso (è costretto), perché<br />

al trentesimo mese è ‘nudo’<br />

e a piedi e ne deve prendere<br />

un’altra. Quindi, sicuramente il<br />

noleggio è dal punto di vista commerciale interessante<br />

per noi concessionari e per le società di noleggio, ma per<br />

il consumatore potrebbe non essere, e secondo me non<br />

è, la migliore soluzione”.<br />

A proposito di società di noleggio, l’ultima stoccata di De<br />

Stefani Cosentino è proprio per “la concorrenza sleale dei<br />

noleggiatori che acquistano dalle Case a un prezzo inferiore<br />

rispetto ai concessionari. Come Federauto abbiamo preso<br />

posizione ma, per ora, vista anche la scarsità di prodotto,<br />

quell’allarme è rientrato”. E allora ecco, in sequenza, i commenti<br />

di chi sul noleggio a lungo termine, obtorto colto o<br />

per convinzione, sta costruendo un business.<br />

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Marco Olcelli<br />

(Fratelli Giacomel):<br />

“Vendiamo il<br />

prodotto noleggio<br />

da vent’anni,<br />

ma negli ultimi<br />

cinque il fenomeno<br />

è esploso”.<br />

F&F Il noleggio come un ‘di cui’ rispetto alla vendita<br />

tradizionale o business con la B maiuscola?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Il noleggio ha senso per le aziende con parco auto, non<br />

per i privati salvo che sia per vetture con un utilizzo particolare<br />

come le elettriche da città. Vendo il noleggio da<br />

quando le Case lo propongono. I risultati dipendono in gran<br />

parte da quanti supporti economici le Case investono sul<br />

noleggio a privati per rendere la rata interessante.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

La seconda che ha detto, tanto che nel <strong>settembre</strong> 2019<br />

abbiamo creato il reparto flotte, per le aziende e per i privati.<br />

Siamo partiti in 5, oggi siamo in 21. Siamo passati da<br />

2.000 (200 privati) contratti anno del 2017 ai 6.500 del<br />

2021, e quest'anno supereremo i 7.000 (1.100 privati).<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

Sicuramente un business con la B maiuscola, considerando<br />

che abbiamo messo in piedi la Maldarizzi Rent, che<br />

offre mobilità su misura e tutti i servizi inclusi in un’unica<br />

rata mensile. Vendiamo il prodotto noleggio da cinque<br />

anni e i risultati sono ottimi: nel 2021, per esempio, abbiamo<br />

registrato 500 noleggi attivi<br />

multibrand.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Siamo operativi in questo settore<br />

dal 2005, se fino a qualche<br />

anno fa rappresentava una piccolissima<br />

fetta della nostra quota<br />

di mercato, ora sfiora il 30 per<br />

cento. In questo momento, su<br />

un immatricolato di 100 vetture,<br />

30 sono noleggi. Parliamo di privato<br />

e di fleet.<br />

Si appoggia a una società<br />

di noleggio in particolare o<br />

propende per più fornitori?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Proponiamo i pacchetti proposti dalle Case auto come<br />

loro captive.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

Storicamente Fratelli Giacomel ha una partnership con<br />

Volkswagen Leasing, ma abbiamo dovuto allargare il<br />

parco fornitori per diversificare le offerte e perché ormai<br />

molti clienti hanno stretto con alcune grandi società di<br />

noleggio un rapporto di fiducia. Inoltre, proponiamo il<br />

nostro noleggio con una formula diretta da noi integralmente<br />

gestita.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

Siamo broker delle sette più importanti società di noleggio<br />

del mercato nazionale. Ognuna ha le sue peculiarità,<br />

in questo modo riusciamo a soddisfare il 90 per cento<br />

delle richieste del cliente.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Principalmente utilizziamo il nostro brand, Volkswagen<br />

Leasing. Siamo ben strutturati, dal momento che offre un<br />

ottimo servizio sia come vendita sia come service che,<br />

nel noleggio, rappresenta una parte molto importante.<br />

Considera le società di noleggio a lungo termine<br />

concorrenti o possibili partner?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Assolutamente concorrenti. Per fortuna la scarsità di<br />

prodotto degli ultimi 18 mesi ha costretto le Case a limitare<br />

fortemente forniture e sconti che prima permettevano<br />

loro di essere un vero e proprio canale alternativo di vendita<br />

senza tutti gli obblighi che invece abbiamo noi concessionari<br />

(standard, processi, personale, qualità).<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

Cento per cento partner, con cui dagli anni 90 stiamo<br />

Francesco Maldarizzi<br />

(Maldarizzi<br />

Automotive):<br />

“Il tasso di<br />

conversione di una<br />

vendita tradizionale<br />

è del 10%, del<br />

noleggio è del 50”.<br />

crescendo anno dopo anno.<br />

Francesco Maldarizzi<br />

(Maldarizzi Automotive)<br />

Decisamente partner. I noleggi<br />

che realizziamo ci permettono<br />

di fare business e di generare<br />

un ricavo che altrimenti non<br />

<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15


COVER<br />

COVER<br />

otterremmo. Allo stesso tempo<br />

sappiamo che sono anche<br />

potenziali concorrenti, una nostra<br />

eventuale inefficacia potrebbe<br />

tradursi in un’opportunità<br />

per loro.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Direi partner, anche perché ci<br />

appoggiamo per il 99,9 per cento dei casi alla società captive<br />

di Gruppo Volkswagen.<br />

Ha dovuto formare i suoi addetti alle vendite? Ha<br />

trovato delle resistenze?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

La formazione non ha incontrato particolare resistenza.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

Un grosso contributo in termini formativi lo abbiamo<br />

avuto dalle Case automobilistiche tramite percorsi ad<br />

hoc, ma tutta la parte di evoluzione della trattativa l'abbiamo<br />

internalizzata, inserendo anche una risorsa dedicata<br />

alla formazione specifica. Qualche resistenza<br />

l’abbiamo incontrata nei venditori da salone, che tipicamente<br />

sono abituati a vendere e non a noleggiare.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

Abbiamo dovuto individuare professionisti del noleggio<br />

capaci di spogliarsi dei panni del dealer e di adeguarsi alle<br />

caratteristiche di un broker di noleggio. E sì, abbiamo trovato<br />

resistenze nei tradizionali venditori di auto che non<br />

hanno ancora scoperto le opportunità del noleggio.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Simone Cadau<br />

(Autocogliati):<br />

“Un consulente non<br />

può vendere<br />

il noleggio se non<br />

è formato e non<br />

conosce pienamente<br />

il prodotto”.<br />

Abbiamo dei consulenti fleet,<br />

quindi dedicati alle aziende,<br />

mentre il noleggio al privato<br />

viene gestito dai consulenti<br />

che sono in salone e che quindi<br />

fanno sia noleggio che retail.<br />

La formazione è la parte principale<br />

di questo lavoro, un venditore<br />

non può vendere un noleggio se non conosce pienamente<br />

il prodotto. Sui 27 distribuiti nelle diverse sedi,<br />

un 10-15 per cento è restio a buttarsi in questo business,<br />

non riesce a vedere altro che la vendita tramite finanziamento<br />

classico e annesso ritiro dell’usato. Non è questione<br />

di età ma di testa.<br />

I privati che nel 2021 hanno optato per il noleggio<br />

a lungo termine sono stati centomila: decisamente,<br />

non è più un target di nicchia…<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Insisto. Dipende da quanti soldi le Case automobilistiche<br />

mettono sul canone per renderlo appetibile. Per il privato<br />

il noleggio non ha senso.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

Direi proprio di no. I privati sono ormai una realtà, tanto<br />

che le Case hanno dedicato loro campagne specifiche<br />

focalizzate sul noleggio. Oggi il noleggio anche per i privati<br />

è una realtà come lo sono i telefonini.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

Non è più un target di nicchia, i numeri parlano chiaro: nel<br />

2021 su 1.632.000 immatricolazioni, quelle per noleggio<br />

Leasys, dal sito alla concessionaria<br />

“Un importante canale di vendita delle nostre<br />

formule di noleggio a lungo termine, perfettamente<br />

integrato nella struttura commerciale<br />

di Leasys”. È la concessionaria secondo Laura<br />

Martini, Marketing & Business Development<br />

Director. Che aggiunge: “La rete dei dealer è<br />

rilevante ai fini dello sviluppo del nostro business<br />

e ci consente di fornire un importante<br />

plus, quello di avvicinarci al cliente finale e di<br />

diventarne il punto di riferimento sul territorio<br />

grazie a una copertura capillare”.<br />

Se in tempi meno recenti il noleggio era una<br />

prerogativa delle grandi aziende, il crescente<br />

interesse di privati e liberi professionisti ha<br />

spinto i player del settore a strutturare proposte<br />

ad hoc. “Per questo tipo di clientela, i prodotti<br />

sono state 387.779, il 24 per cento del totale. Inoltre, tra<br />

gennaio e agosto 2022 il noleggio ha registrato un -6,63<br />

per cento contro un mercato complessivo sceso a -18.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Anche il privato ha cominciato a fare i conti. Magari ha<br />

considerato che la sua macchina ha qualche anno e troppi<br />

problemi, che lavorando in smartworking la usa un quinto<br />

di quando andava in ufficio, che i weekend a sciare si sono<br />

ridotti drasticamente... Prende un’auto in noleggio a lungo<br />

flessibili che offriamo rappresentano<br />

la soluzione ideale nell’attuale<br />

situazione di incertezza, economica<br />

e non solo. Pertanto è evidente<br />

come il noleggio in concessionaria,<br />

essendo rivolto principalmente a questi clienti,<br />

rappresenti una parte molto importante del<br />

nostro business”.<br />

Clienti che trovano nel sito “il modo<br />

più smart per conoscere i prodotti<br />

e le migliori offerte del momento.<br />

Attraverso la piattaforma digitale”,<br />

spiega Martini, “l’utente può accedere<br />

a una proposta personalizzata<br />

e poi scegliere se aderirvi comodamente<br />

da casa, oppure essere ricontattato,<br />

e assistito, dal concessionario<br />

più vicino. Il sito<br />

non si sostituisce quindi alla<br />

rete dei dealer, ma rappresenta<br />

una vetrina grazie alla<br />

quale anche l’utente digitale può trasformarsi<br />

in un potenziale cliente gestito dal concessionario”.<br />

termine con un determinato<br />

chilometraggio, un costo certo e nessuna sorpresa.<br />

Questo è il vantaggio del noleggio. È realistico che<br />

accada e che accada sempre più di frequente.<br />

Il cliente che sceglie il noleggio entra in concessionaria<br />

già con le idee chiare? Quanto ne sa?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Business angel<br />

Opera all’interno di Marketplace, il canale lanciato da Horizon Automotive<br />

per aiutare i dealer ad approcciare il noleggio e le nuove formule di mobilità<br />

Non è una società di noleggio, non<br />

è un broker. Horizon Automotive<br />

sfugge a una definizione “perché<br />

oggi più che mai risulta riduttivo racchiuderci<br />

dentro una categoria”, spiega il CEO<br />

Luca Cantoni. Di una cosa siamo sicuri: è<br />

ancora una start up. Con obiettivi molto,<br />

molto ambiziosi. ”Siamo una realtà unica<br />

nel panorama italiano e stiamo provando<br />

a costruire un modello completamente nuovo<br />

all’interno del mercato automotive legato<br />

ai nuovi servizi di mobilità.<br />

Siamo a tutti gli effetti ancora<br />

una start up - per sua natura in<br />

continuo mutamento - che racchiude<br />

diverse anime e mantiene<br />

le sue radici salde su tre pilastri<br />

fondamentali: verticalità esclusiva<br />

nel mondo del noleggio e<br />

delle nuove forme di mobilità;<br />

centralità e know-how del prodotto e dei<br />

brand auto; tecnologia all’avanguardia.<br />

Cosa diventeremo? L’etichetta di Mobility<br />

Company, che agisce anche come intermediario,<br />

forse ormai ci sta un po' stretta: stiamo<br />

diventando molto di più. Il lancio dei nostri<br />

store a marchio Horizon (oggi presenti in una<br />

decina di città), il nuovo canale Market-place<br />

e - a breve - la creazione di un nostro<br />

primo prodotto proprietario di mobilità,<br />

sono la prova di come ci stiamo<br />

evolvendo per arrivare a diventare<br />

una vera e propria società di<br />

mobilità indipendente: la prima<br />

Mobility Company in Italia nata dai<br />

dealer, per i dealer e con i dealer”.<br />

Horizon nasce con il contributo fondamentale<br />

di due concessionarie, ma non<br />

dialoga solo con le concessionarie…<br />

Le concessionarie sono e resteranno parte<br />

fondamentale del DNA di Horizon, motivo<br />

per cui abbiamo lanciato Marketplace: un<br />

progetto nato per aiutare i concessionari che<br />

credono veramente nel noleggio e in tutte le<br />

nuove formule di mobilità a fare quel salto<br />

che da soli avrebbero fatto con più fatica.<br />

Oggi, a pochi mesi dal lancio, i dealer attivi<br />

nel mondo Horizon (fra soci e partner) sono<br />

già più di 15 e molti ancora sono in ingresso.<br />

E poi, proprio perché siamo molto più di una<br />

concessionaria ‘tradizionale’, dialoghiamo<br />

con interlocutori di estrazioni diverse: da provider<br />

di tecnologia digitale a start up attive<br />

nel mondo della mobilità, passando per i nostri<br />

partner di noleggio per arrivare alle stesse<br />

Case auto che sempre più ci stanno osservando<br />

con interesse (proprio per la nostra<br />

‘ossessione’ nel mantenere intatta la cultura<br />

e i customer journey dei singoli brand).<br />

Il prodotto ‘su misura’ esclude la possibilità<br />

di offrire ‘pacchetti’ o il noleggio da<br />

concessionaria si presta a un’offerta<br />

standardizzata?<br />

I nuovi scenari che riguardano il mondo della<br />

mobilità e del noleggio rendono la customizzazione<br />

del prodotto sempre più importante<br />

e, allo stesso tempo, difficile da<br />

gestire. Dal nostro punto di vista, fornire un<br />

reale approccio su misura rimane l’unico<br />

modo per costruire un prodotto che, in termini<br />

di esigenze e flessibilità, vada veramente<br />

incontro al cliente finale. Per questo<br />

abbiamo deciso di offrire un supporto a<br />

360° ai concessionari, in modo da aiutarli<br />

a gestire ed efficientare tutta questa complessità.<br />

Un supporto che si rivolga direttamente<br />

al mondo del noleggio, dei brand e<br />

a quello della tecnologia digitale.<br />

Abbiamo un team dedicato che fa parte del<br />

canale Marketplace e che ha proprio questo<br />

compito: fare da ‘business angel’ ai dealer,<br />

per aiutarli a replicare il nostro approccio<br />

customizzato.<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> marzo 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 17


COVER<br />

COVER<br />

Più vicini al cliente con Shop a brand Athlon<br />

Insieme ad agenzie, operatori, broker, la concessionaria<br />

è per Athlon Italy uno degli interlocutori<br />

all’interno del canale di vendita indiretto.<br />

“Tutti questi partner”, spiega il direttore commerciale<br />

Federico Caracciolo, “ci consentono di essere<br />

più vicini alle aziende pmi e professionisti<br />

nostri clienti, ai quali offriamo servizi di noleggio<br />

e fleet management di auto e veicoli commerciali<br />

con un servizio premium, altamente personalizzato.<br />

Nel suo insieme, quello di vendita indiretto<br />

è un canale particolarmente importante, sul quale<br />

puntiamo e investiamo risorse, per garantire strumenti<br />

e tool di supporto per gestire agevolmente<br />

il nostro comune portafoglio clienti”.<br />

Rientra in questa strategia di valorizzazione dei partner sul territorio “la<br />

realizzazione di una serie di ‘Shop a brand Athlon’, che ci consentiranno<br />

di essere ancora più vicini alla rete e ai clienti grazie a un’offerta a 360 gradi<br />

che prevede, oltre ovviamente alla proposizione del noleggio a lungo termine<br />

e del fleet management, anche la vendita del nostro usato opportunamente<br />

selezionato, l’assistenza, la manutenzione e i vari servizi di pre e post-vendita”.<br />

Pur facendo parte di Mercedes-Benz Mobility AG Athlon è un operatore<br />

multibrand - la captive del Gruppo è Mercedes-Benz Lease - e dunque<br />

“lavora proficuamente con tutte le case costruttrici e le reti di dealer”, chiosa<br />

Caracciolo, “cercando sempre di offrire la migliore soluzione in risposta<br />

alle esigenze di ogni singolo cliente”.<br />

Le concessionarie subiscono o cavalcano<br />

il business del noleggio?<br />

Visto lo scenario attuale e, in previsione dell’imminente<br />

futuro che porterà a una rivoluzione<br />

nel mondo dei dealer e dei relativi paradigmi<br />

relazionali con le case auto, sempre<br />

più concessionari stanno guardando con un<br />

approccio proattivo al business del noleggio.<br />

Del resto, non è un’eresia affermare che il noleggio<br />

a lungo termine è nato proprio dai concessionari<br />

stessi diversi decenni fa.<br />

Questo è quello che vogliamo fare: riportare<br />

il noleggio dove è nato e dove è realmente<br />

a contatto con il cliente finale e con il territorio,<br />

dimostrando ai dealer che può essere un business<br />

profittevole e, soprattutto, incrementale<br />

e non necessariamente sostitutivo al<br />

loro attuale. Il tutto in perfetta integrazione<br />

con le strutture di post-vendita ufficiali dei<br />

dealer stessi, per offrire un servizio in linea<br />

con le aspettative dei clienti e dei relativi<br />

brand. Non possiamo assolutamente perdere<br />

l’opportunità di valorizzare decenni di<br />

straordinaria cultura automobilistica.<br />

Mauro Pierluigi<br />

Boccanelli<br />

(Autostar Flaminia):<br />

“Salvo casi<br />

particolari, il noleggio<br />

è un regalo al<br />

fornitore e un mal<br />

di testa per il cliente”.<br />

Una piccola parte sì, altri sanno solo del canone perché<br />

lo hanno visto in pubblicità.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

È curioso, ma realmente conosce poco o nulla di questo<br />

prodotto, ne ha sentito parlare in giro e viene a informarsi.<br />

La maggior parte di coloro che oggi hanno scelto un'auto<br />

privata a noleggio sono persone che hanno già avuto<br />

auto a noleggio tramite la loro azienda e quindi replicano<br />

quella formula nella vita privata. Molti sono liberi professionisti<br />

che vogliono dare certezze ai costi delle loro<br />

attività, l’auto fra queste.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

C’è il cliente che conosce bene il mondo del noleggio e<br />

arriva in concessionaria dopo aver già avuto esperienza<br />

con dei broker; si tratta di un cliente preparato e spesso<br />

spaventato da precedenti difficoltà di interazione e che<br />

cerca un punto di riferimento fisico su cui contare.<br />

Poi c’è il cliente che non conosce il mondo del noleggio<br />

e va istruito sugli aspetti fiscali e di utilizzo dell’auto, a cui<br />

vanno spiegate le differenze precise tra il noleggio e il pos-<br />

Sono circa centomila i privati che nel 2021<br />

hanno preso un’auto in NLT, un numero<br />

che non si può ignorare…<br />

Sicuramente questa è una tendenza che si<br />

va consolidando: il noleggio e anche le forme<br />

più flessibili di mobilità rappresentano<br />

una soluzione sempre più apprezzata anche<br />

dai clienti privati. Il concetto di proprietà<br />

dell’auto viene completamente stravolto,<br />

non solo dalle nuove generazioni, ma anche<br />

da chi era abituato ad avere un’auto propria.<br />

La mobilità as a service, l’incertezza economica,<br />

la transizione all’elettrico, sono<br />

tutte tematiche che stanno accelerando<br />

questo cambio di mentalità. Un processo<br />

che, viste le previsioni di mercato, sarà ancora<br />

più rilevante nei prossimi anni. Anche<br />

per questo, il ruolo dei dealer sarà sempre<br />

più centrale: saranno proprio loro a guidare<br />

e accompagnare il cliente privato, fornendogli<br />

un’esperienza unica e completa, supportati<br />

da canali e strumenti digitali e tecnologici<br />

all’avanguardia.<br />

sesso, chiarendo anche le motivazioni del canone.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Quello che sa lo sa da passaparola e siti web. Ha delle<br />

conoscenze basiche che devono essere ampliate dal<br />

consulente, che deve capire se il noleggio fa o meno al<br />

caso suo. Il più delle volte è il venditore che lo indirizza.<br />

La differenza la fa la competenza dell’addetto alle<br />

vendite? O è la formula noleggio in sé che piace?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

L’addetto alle vendite dovrebbe conoscere bene tutte le<br />

formule di acquisto e consigliare al cliente la migliore per<br />

la sua situazione personale. A fronte di un rateale con i<br />

servizi, salvo casi di fiscalità particolare del cliente, il noleggio<br />

è un regalo al fornitore e un mal di testa per il cliente.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

È il canone che fa la vera differenza, se è proporzionato<br />

al potere di spesa del cliente lo rassicura. Chiaramente<br />

l'addetto alle vendite lo deve saper spiegare bene.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

La formula inizia a piacere, soprattutto per il peso che sta<br />

assumendo per i possessori di partita Iva e per le aziende.<br />

Sicuramente restano tanti dubbi da colmare e qui la competenza<br />

del consulente gioca un ruolo determinante. Il<br />

tasso di conversione di un addetto alle vendite tradizionale<br />

è al massimo del 10 per cento, per il noleggio arriva al 50.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

In questo momento il noleggio è un po’ una moda. Alcuni<br />

lo fanno perché l’ha fatto l’amico in gamba, altri perché<br />

sono convinti, altri ancora perché sono stati mal consigliati...<br />

Il noleggio ha tanti vantaggi, ma non è detto che<br />

la soluzione ideale per una persona lo sia per tutte.<br />

Per gestire il noleggio in concessionaria utilizza<br />

un software ad hoc?<br />

››‰ Mauro Pierluigi Boccanelli (Autostar Flaminia)<br />

Utilizziamo i software forniti dalle Case.<br />

Marco Olcelli (Fratelli Giacomel)<br />

Per le società esterne ogni società ha il suo portale, per<br />

la formula di noleggio interna abbiamo sviluppato noi<br />

un portale ad hoc.<br />

Francesco Maldarizzi (Maldarizzi Automotive)<br />

Utilizziamo sistemi di quotazione di tutte le società di<br />

noleggio e stiamo organizzando un software per inserirle<br />

in un unico contenitore software di backoffice.<br />

Simone Cadau (Autocogliati)<br />

Usiamo il gestionale di Volkswagen Leasing, che configura<br />

e fa la quotazione di ogni vettura - che vuol dire<br />

tutte quelle in gamma - proposta in noleggio.<br />

Da prodotto a servizio, tutta un’altra logica<br />

Le concessionarie auto hanno sempre svolto attività di vendita,<br />

sono quindi abituate alla commercializzazione di un ‘prodotto’ e<br />

meno a quella di un ‘servizio’ com’è, appunto, il noleggio.<br />

Un aiuto arriva da iDEAL Rent, piattaforma che permette di proporre<br />

la vendita del noleggio sia ad aziende/ditte individuali che a privati.<br />

“iDEAL Rent”, spiega il Chief Commercial Officer, Raniero Reali, “raggruppa<br />

centinaia di offerte di NLT, e consente la personalizzazione<br />

di anticipo, chilometri e durata del contratto. Un sistema di procedure<br />

semplificate e automatizzate permette al concessionario di caricare<br />

direttamente i documenti del cliente mentre<br />

il nostro back office gestirà tutta la pratica; la dashboard<br />

interattiva terrà traccia di preventivi e pratiche<br />

vinte indicando l’effettivo guadagno. Il grande punto<br />

di forza”, sottolinea Reali anche alla luce di oltre 100<br />

concessionari aderenti, “è la possibilità di essere abilitati<br />

a vendere il servizio del NLT in pochissimo tempo; non<br />

da meno, la facilità di utilizzo della piattaforma e la possibilità<br />

di avere in tempo reale un preventivo con i parametri<br />

richiesti dal cliente e il proprio logo”.<br />

Il software, acceleratore del business<br />

Oltre 250 clienti in Italia di cui il 35 per cento dealer testimoniano a favore del<br />

software MyRent, funzionale allo sviluppo del business. Anzi, come dice Mauro<br />

Chiarugi, CEO di Dogma Systems, “il software è una chiave fondamentale del<br />

successo. Le soluzioni più complete, come lo è ad esempio MyRent, forniscono<br />

già la best practices all'imprenditore che deve avviare il business del rent o vuole<br />

farlo espandere”. Ecco come. “Se stai partendo o hai una piccola flotta, utilizzando<br />

MyRent ti ritrovi implementate tutte le strategie e i processi che ti servono per<br />

gestire bene il business e farlo crescere velocemente. Non devi reinventare la<br />

ruota, hai già tutto: contratti, pagamenti, integrazione con il DMS del concessionario,<br />

rinotifiche dei verbali, addebito danni, archiviazione documentale... Se vuoi espanderti<br />

o hai una grande flotta, puoi trarre beneficio dalle funzionalità più avanzate<br />

come una gestione completamente automatizzata del business (deskless o<br />

keyless), l'integrazione con più di 30 portali web come RentalCars o Expedia per<br />

ricevere tonnellate di prenotazioni o l'integrazione con il tuo sito”.<br />

18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 19


ANALISI<br />

V EDIZIONE DELLO SMART MOBILITY REPORT<br />

Sembra facile<br />

Ricchissima ricerca del Politecnico di Milano,<br />

equilibrata e oggettiva, sull’elettrificazione dei<br />

trasporti. Innumerevoli gli spunti di riflessione.<br />

Eccone alcuni, stimolo a una lettura approfondita<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

L’infografica di questo servizio è tratta dallo studio del Politecnico. Le figure<br />

toroidali sono di uno studio EEA del 2019, le tabelle dell’Energy&Strategic Group<br />

del Politecnico.<br />

Poderoso quanto affascinante, lo Smart Mobility<br />

Report 2021 (V edizione) del Politecnico di Milano<br />

punta lo sguardo sull’elettrificazione dei trasporti<br />

a valle del fenomeno pandemico. Un’analisi obiettiva e<br />

oggettiva, che non può che essere condivisa dai più agguerriti<br />

detrattori dell’elettricazione, come anche dagli<br />

addetti ai lavori più riflessivi che comprendono l’ineluttabilità<br />

del cambiamento ma non il talebanismo dell’elettrico<br />

ora e subito. Qualche remora, però, rimane.<br />

Alla faccia delle classi Euro<br />

Partiamo proprio dai grafici sottostanti, che illustrano,<br />

Mondo e Italia, sia il contributo in gas climalteranti (GHG)<br />

dei vari sistemi di trasporto sia, con un carotaggio efficace,<br />

quali tipi di veicoli (truck, bus, auto, veicoli commerciali...)<br />

sono in valore assoluto (cioè a prescindere<br />

dalla penetrazione sul circolante) più penalizzanti.<br />

Lo studio racconta subito un dato molto interessante e<br />

sorprendente. I trasporti, era noto, sono la seconda fonte<br />

di GHG. Ma quel che scopriamo è che tra il 1990 e il 2018<br />

l’incremento è stato del 79%. Ci chiediamo allora a cosa<br />

siano servite le classi Euro man mano introdotte.<br />

Comunque, l’uomo genera 49 miliardi di tonnellate di ani-<br />

Le emissioni GHG stimate (2028) per tipo di trasporto - Emissioni GHG nel trasporto stradale, Mondo e Italia<br />

Ferroviario 1,0%<br />

Aereo 11,4%<br />

Mondo<br />

Marittimo<br />

10,5%<br />

Altro 2,2%<br />

8.220<br />

MtonCO 2 eq<br />

Stradale<br />

74,9%<br />

Autobus<br />

e truck<br />

37,6%<br />

Aereo 2,3%<br />

Ferroviario 0,2%<br />

Motocicli 3,32% Marittimo 3,9% Altro 0,8%<br />

Autobus<br />

Motocicli 3%<br />

e truck 20%<br />

LCV 6,6%<br />

6.120<br />

MtonCO 2 eq<br />

Auto<br />

52,5%<br />

Italia<br />

Stradale 92,8%<br />

LCV 10%<br />

Auto 67%<br />

Immatricolazione e parco circolante: le auto elettriche al 4% di auto nuove ma ancora lontane dall’1% del circolante. Superata a fine 2021 quota 100K<br />

Tipologie di veicolo Immatricolazioni di Percentuale di immatricolazioni Veicoli elettrici Percentuale veicoli elettrici<br />

veicoli elettrici nel 2020 di veicoli elettrici su circolanti al 2020 circolanti su totale veicoli<br />

immatricolazioni totali nel 2020 circolanti al 2020<br />

Passenger car 59.875 4,3% 99.257 0,25%<br />

LCV 1.139 0,7% 6.413 0,17%<br />

HCV 11 0,07% 39 n.d.<br />

Bus 97 3% 586 0,6%<br />

Motocicli 5.607 2,6% 9.393 0,1%<br />

Ciclomotori 5.053 23,6% n.d. n.d.<br />

Biciclette 280.000 14% n.d. n.d.<br />

dride carbonica, e 8,2 sono a carico del sistema mondiale<br />

dei trasporti, di cui il 75% è stradale (6,1 miliardi di tons di<br />

CO 2<br />

). Un dato positivo viene dai veicoli da lavoro: se nel<br />

mondo contribuiscono alla generazione di GHG/tras porto<br />

per oltre il 44%, in Italia questa percentuale scende al 30.<br />

Altra sorpresa, quindi: ma il nostro non era un parco circolante<br />

tra i più obsoleti? Qualche interrogativo sorge spontaneo.<br />

Sempre riguardo le immatricolazioni, qui a fianco<br />

le previsioni degli analisti. La tabella necessita di una spiegazione:<br />

BAU, POD e DEC sono tre differenti possibili scenari<br />

futuri. Il primo prevede uno sviluppo lineare, senza spinte<br />

e incentivi per boosterizzare l’elettrificazione, il secondo<br />

immagina un certo sostegno in linea con gli obiettivi comunitari,<br />

il terzo è il più drammatico e violento, grazie a<br />

leggi e iniziative volte a esasperare la conversione.<br />

Se e quando. Ecco cosa accadrà<br />

Molto interessanti le due tabelle che chiudono questa rassegna.<br />

I ricercatori hanno immaginato quali saranno i fattori<br />

che influenzeranno sia dal punto di vista tecnologico che<br />

nelle funzionalità l’emancipazione dell’elettrico.<br />

Vediamo insieme la prima tabella. Gli studiosi si son chiesti:<br />

quali saranno gli eventi tecnologico/economici che<br />

influenzeranno la decarbonizzazione? Quante probabilità<br />

hanno di verificarsi? Approccio entusiasmante, il lettore<br />

addetto ai lavori può confrontare le sue convinzioni con<br />

queste risultanze. Ad esempio, il tanto agognato incremento<br />

nelle prestazioni tecniche delle batterie avrà un<br />

discreto impatto sull’autonomia e la durata, ma non sul<br />

prezzo, che sarà invece condizionato dalla riduzione dei<br />

costi industriali. Se per il primo obiettivo ci vorranno dai<br />

5 ai 10 anni, per il secondo ne bastano 5. Per i veicoli a<br />

energia solare, poi, non sarà sufficiente una decade.<br />

Veniamo alla seconda tabella, che prende in considerazione<br />

servizi e funzionalità per il driver. La soluzione più<br />

logica, è quella del battery swap (sostituzione ‘al volo’ della<br />

batteria scarica), gli altri sistemi sono pannicelli, anche in<br />

termini funzionali. La distribuzione dei pallini verdi conferma<br />

che per il momento non ci saranno grandi stravolgimenti<br />

tecnici. Per la comodità di una ricarica wireless,<br />

invece, dobbiamo ancora attendere molto.<br />

Il parco circolante attuale e stimato per tipo di alimentazione<br />

Autovetture circolanti in Italia (milioni)<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

2020<br />

35,9<br />

3,7<br />

0,1<br />

33,0<br />

2025 2030<br />

32,5<br />

4,9<br />

5,0<br />

4,3 4,3 4,3 4,9<br />

1,2 1,7 2,1 3,9 6,0 7,9<br />

BAU POD DEC BAU POD DEC<br />

Gli eventi clou della rivoluzione elettrica: il ‘Poli’ li vede così<br />

Ambito<br />

Batteria<br />

Veicolo<br />

32,1<br />

27,7<br />

25,6<br />

n Auto elettriche n Auto ad alimentazione alternativa n Auto tradizionali<br />

Sono i servizi di ricarica gli acceleratori del cambiamento<br />

Trend<br />

Trend tecnologici<br />

nei veicoli elettrici<br />

Riduzione costi<br />

Miglioramento prestazioni tecniche<br />

Batterie agli ioni di litio<br />

Miglioramento prestazioni tecniche<br />

Batterie allo stato solido<br />

Ottimizzazione della gestione<br />

della batteria<br />

Riduzione della massa del veicolo<br />

‘Solar Powered Vehicles’<br />

Riduzione<br />

dei tempi<br />

di ricarica<br />

Autonomia<br />

(KM)<br />

Aumento<br />

‘semplicità’<br />

del processo di<br />

ricarica<br />

Impatto atteso<br />

Prezzo<br />

(€)<br />

Efficienza<br />

di ricarica<br />

(min/100KM)<br />

Integrazione<br />

sistemi di ricarica<br />

nel contesto<br />

urbano<br />

Vita utile<br />

batteria<br />

(cicli di vita)<br />

Integrazione<br />

dei sistemi<br />

di ricarica<br />

con la rete<br />

23,8<br />

Tempistiche<br />

di accadimento<br />

l 10 anni Impatto molto positivo Impatto positivo Nessun impatto Impatto negativo<br />

Colonnine ‘Energy Storage’<br />

Gestione dinamica della ricarica<br />

Pagamento diretto della ricarica<br />

Colonnine Plug&Charge<br />

(ISO 15118)<br />

Smart charging: ‘V1G’ e ‘V2G’<br />

Integrazione del sistema di ricarica<br />

nell’‘arredo urbano’<br />

Battery swap<br />

Ricarica mobile - van<br />

Ricarica mobile - robot<br />

Ricarica Wireless<br />

Esigenze di mercato delle infrastrutture al fine di aumentare<br />

la capillarità ed efficienza della stessa<br />

l 10 anni lll Impatto minimo lll Impatto medio lll Impatto forte<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

Tempistiche<br />

di<br />

accadimento<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

l<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21


RICERCHE<br />

OSSERVATORIO<br />

FEDERAUTO E I DEALER<br />

Mi fido di te<br />

Mentre molti costruttori si preparano a passare al contratto<br />

di agenzia, i consumatori confermano che i concessionari<br />

per come li conosciamo sono un punto di riferimento<br />

L’UTILIZZATORE DEL NLT<br />

Chi noleggia cosa<br />

Una garanzia. Lo sono i concessionari per chi si<br />

appresta ad acquistare un’auto, nuova o usata,<br />

secondo l’indagine che Federauto ha realizzato<br />

in collaborazione con Format Research e che ha coinvolto<br />

un campione di 1.117 consumatori con età superiore ai<br />

25 anni rappresentativo della popolazione italiana.<br />

ll 28,4 per cento ha acquistato una vettura negli ultimi 5<br />

anni. Poco più della metà - famiglie, persone avanti negli<br />

anni e che risiedono nelle regioni del Centro/Nord nei<br />

pressi delle grandi città - si è appoggiata a un concessionario.<br />

Per la fiducia nel suo ruolo (43,0 per cento), per<br />

l’assistenza e la facilità nella gestione delle pratiche<br />

(29,3), per l’ampiezza della gamma di soluzioni proposte<br />

(25,2). Ben il 90,4 per cento dei consumatori che si sono<br />

rivolti a un dealer consiglierebbe ad altri la propria esperienza,<br />

contro il 78,8 di chi invece ha preferito altri canali<br />

Indice netto di soddisfazione<br />

42,7%<br />

Molto soddisfatti<br />

(9-10)<br />

26,6%<br />

Molto soddisfatti<br />

(9-10)<br />

Concessionario<br />

13,3%<br />

Insoddisfatti<br />

(0-6)<br />

44,3%<br />

Soddisfatti<br />

(7-8)<br />

29,4<br />

Altri canali 11,1<br />

15,5%<br />

Insoddisfatti<br />

(0-6)<br />

57,8%<br />

Soddisfatti<br />

(7-8)<br />

distributivi (rivenditori plurimarca, e-commerce usato e<br />

nuovo, e-commerce case costruttrici, mercato dell’usato<br />

tra privati). I detrattori, invece, sono meno di 1 su 10 nel<br />

primo caso, oltre 2 su 10 nel secondo.<br />

Solo il 17,5 per cento degli intervistati che si sono affidati<br />

ai concessionari ha riscontrato un qualche genere di problema<br />

legato per lo più al ritardo nella consegna dell’auto<br />

e a controversie sull’assicurazione o sull’assistenza. Nel<br />

53 per cento dei casi è però riuscito a superarle con il<br />

supporto del concessionario stesso.<br />

Quasi 1 consumatore su 4 (per l’esattezza il 23,8 per cento)<br />

che si è rivolto ad altri canali - dietro consiglio di un conoscente<br />

(46,1 per cento) o con l’idea di risparmiare (36,6) -<br />

è inciampato in qualche problematica per lo più sul fronte<br />

dell’assistenza o a causa di un prodotto non conforme a<br />

quello ordinato. E più di 1 su 2 (il 55,5 per cento) ha dovuto<br />

‘arrangiarsi’, non essendoci nessuno a cui rivolgersi per ricevere<br />

l’assistenza di cui aveva bisogno.<br />

‘Cortesia e disponibilità’ figura al primo posto tra i driver<br />

di soddisfazione, seguito da ‘Profes sionalità e competenza’<br />

e ‘Assistenza e supporto nella scelta dell’auto’.<br />

Decisamente importante il ruolo del personale della concessionaria:<br />

secondo il 43,3 per cento degli acquirenti<br />

gioca un ruolo chiave nella scelta del modello e per il 32,9<br />

nell’assistenza post-vendita.<br />

Driver di soddisfazione nei confronti del dealer<br />

9,3 46,6 44,0<br />

9,4 53,6 37,0<br />

8,8 48,0 43,2<br />

10,6 49,3 40,1<br />

7,8 51,0 41,2<br />

8,3 46,8 44,9<br />

9,0 47,8 43,2<br />

10,0 48,1 42,0<br />

Come si evince<br />

dal grafico in<br />

basso, chi si è<br />

rivolto ai dealer<br />

ne ha apprezzato<br />

in particolare<br />

cortesia<br />

e disponibilità,<br />

professionalità<br />

e competenza,<br />

assistenza<br />

e supporto per<br />

la scelta dell’auto.<br />

Le torte a sinistra<br />

testimoniano<br />

l’alto grado di<br />

soddisfazione per<br />

l’esperienza in un<br />

autosalone.<br />

Indicatore INS<br />

34,7<br />

27,6<br />

34,4<br />

29,6<br />

33,5<br />

36,6<br />

34,2<br />

32,0<br />

Base campione: 200 casi. Solo coloro che hanno acquistato presso un concessionario. I dati sono riportati all’universo<br />

Berline e crossover, fuoristrada e station wagon, e poi monovolume,<br />

multispazio, coupé, cabrio. Ecco che cosa scelgono gli utilizzatori<br />

del noleggio a lungo termine nell’analisi semestrale Unrae<br />

Focalizzata al suo esordio sui privati, l’analisi semestrale<br />

di Unrae sugli utilizzatori del noleggio a lungo<br />

termine ha preso per la prima volta in esame tutti<br />

e cinque i cluster: privati, società di noleggio a breve termine,<br />

società di noleggio a lungo termine, dealer e costruttori,<br />

aziende non automotive. Nel cumulo dei primi sei mesi<br />

emerge che i contratti stipulati dai privati sono 45.652, il<br />

15,2% del totale in linea con lo stesso periodo 2021; 16.934<br />

(pari al 5,7%) portano la firma delle società di noleggio a<br />

breve termine, in leggera discesa rispetto al primo semestre<br />

dell’anno scorso (6%); quasi raddoppiati i contratti delle<br />

società di noleggio a lungo termine, 14.104 contro i 7.573<br />

della frazione gennaio-giugno 2021 (4,7% VS 2,8%), in forte<br />

crescita grazie alla disponibilità di prodotto e all’accesso<br />

al credito; in lieve aumento l’appeal presso dealer e costruttori,<br />

che firmano 11.789 contratti di NLT per una percentuale<br />

del 3,9 a fronte del 3,3 del primo semestre 2021; la fetta<br />

principale resta in capo alle aziende non automotive, con<br />

211.017 contratti, il 70,5% del totale ma in calo del 2,2 ri-<br />

Privati<br />

NBT<br />

NLT<br />

Dealer e<br />

costruttori<br />

Aziende non<br />

automotive<br />

NLT per carrozzeria<br />

spetto a un anno fa. La durata media dei contratti risulta<br />

in flessione a 23 mesi nel confronto con i 27 del primo semestre<br />

2021.<br />

Le crossover sono il tipo di carrozzeria più richiesto dai privati<br />

(40,3%), mentre per le aziende non automotive berline<br />

e crossover sono a pari quota intorno al 30%. Dealer e costruttori<br />

e noleggiatori a lungo e breve ternine preferiscono<br />

le berline, anche se nel rent-a-car c’è una differenza minima<br />

rispetto ai crossover. Per quanto riguarda i segmenti, il C<br />

è il più amato da privati, NLT e aziende non automotive;<br />

oltre la metà degli utilizzatori NBT ha scelto una utilitaria<br />

del segmento B (con una quota quasi doppia rispetto al<br />

primo semestre 2021); il segmento B è prevalente anche<br />

per dealer e costruttori, che invece un anno fa prediligevano<br />

le vetture medie del segmento C.<br />

Tra gennaio e giugno 2022 i contratti di NLT hanno sfiorato<br />

le 300mila unità, oltre il 15% stipulato dai privati.<br />

Nella scelta della carrozzeria la parte del leone la fanno<br />

berline e crossover.<br />

36,5% 40,3% 16,6% 4,0% 1,7% 0,2%<br />

46,6% 42,1% 2,1% 5,5% 3,2% 0,0%<br />

42,5% 33,7% 11,4% 5,5% 6,6% 0,1%<br />

55,3% 27,4% 9,3% 4,8% 2,0% 0,3%<br />

30,2% 30,0% 17,0% 17,4% 4,2% 0,8%<br />

0% 25% 50% 75% 100%<br />

n Berlina<br />

n Crossover<br />

n Fuoristrada<br />

n Station Wagon<br />

n Monovolume<br />

n Multispazio<br />

n Coupé<br />

n Cabrio<br />

0,3%<br />

0,0%<br />

0,1%<br />

0,4%<br />

0,2%<br />

0,4%<br />

0,4%<br />

0,2%<br />

0,5%<br />

0,2%<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 23


E-MOBILITY<br />

Un approccio ‘zero pensieri’<br />

E-MOBILITY<br />

TRANSIZIONE AMBIENTALE<br />

Sostenibilità nei fatti<br />

Lo sviluppo di soluzioni di mobilità di eccellenza,<br />

sempre più a misura di driver, passa dalla capacità di<br />

“pensare fuori dagli schemi”. Parola di Marco Girelli<br />

Marco Girelli, dal<br />

primo agosto CEO<br />

di Alphabet Italia.<br />

La sostenibilità è il tema dominante del futuro, in<br />

ogni settore, e Alphabet vuole avere un ruolo fondamentale<br />

nel disegnare questo futuro.<br />

In questi anni la transizione ecologica ha visto un crescente<br />

interesse e una forte spinta, stimolando negli<br />

utenti una sempre maggiore attenzione per l’adozione<br />

di soluzioni di mobilità alternative e attente all’ambiente.<br />

Questa estate l’Ue ha annunciato l’obiettivo dell’Europa<br />

di diventare il primo continente climate neutral nel 2050.<br />

L’elettrificazione e quindi la decarbonizzazione delle<br />

flotte è di particolare importanza per poter raggiungere<br />

target climatici, basti pensare che le auto aziendali sono<br />

utilizzate più del doppio rispetto ai veicoli privati e rappresentano<br />

oltre il 60 per cento di tutte le nuove auto immatricolate<br />

in Europa. In questo scenario appare evidente<br />

come il noleggio sia sempre più un volano dell’elettrificazione<br />

e della sostenibilità.<br />

“Prodotti e servizi innovativi”, spiega Marco Girelli, neo<br />

presidente di Alphabet Italia, “sono la risposta migliore<br />

a questo grande cambiamento, e sono al contempo fondamentali<br />

per guidare con maggiore efficacia e rapidità<br />

la transizione ecologica. Soluzioni come AlphaElectric,<br />

sviluppata da Alphabet per consentire un approccio maturo<br />

e consapevole all’elettrificazione, sono indispensabili<br />

per consentire ai fleet manager di affrontare serenamente<br />

un cambio di prospettiva così rilevante”.<br />

La visione che guida oggi sempre più questa transizione<br />

è infatti ‘sistemica’.<br />

“AlphaElectric”, continua Girelli, “è molto più di una semplice<br />

offerta di noleggio a lungo termine per veicoli elettrici:<br />

è un intero ecosistema che comprende ogni aspetto<br />

legato all'elettrificazione della flotta: colonnine di ricarica,<br />

charge card, servizi di add on mobility per poter disporre<br />

di un’auto con motore endotermico quando necessario<br />

e molto altro”.<br />

Nello specifico, quando si tratta di flotte aziendali le imprese<br />

devono combinare esigenze del proprio core business<br />

e sostenibilità ambientale. In questo senso la<br />

consulenza risulta fondamentale.<br />

Lasciatevi consigliare<br />

“Il nostro è un approccio consulenziale che parte dall’analisi<br />

del potenziale di elettrificazione, volto a definire<br />

Strascichi da pandemia, emergenza microchip,<br />

crisi energetica… In questa fase in cui il<br />

settore della mobilità aziendale si trova ad affrontare<br />

sfide per certi aspetti inedite, che rendono<br />

quanto mai necessario il raggiungimento<br />

di un nuovo equilibrio, le imprese hanno bisogno<br />

di flessibilità, di prodotti efficaci ed ‘easy<br />

to use’ con un approccio ‘zero pensieri’.<br />

Alphabet ha quindi arricchito il proprio portafoglio<br />

con soluzioni innovative, in grado<br />

di rispondere anche ad esigenze temporanee<br />

di mobilità. Eccole.<br />

AlphaRent e MINI Subscribe<br />

Con AlphaRent tariffe vantaggiose senza limiti<br />

di percorrenza e che includono tutti i servizi<br />

necessari a garantire una mobilità a 360<br />

gradi, a partire da una settimana fino a un<br />

massimo di 24 mesi. MINI Subscribe, invece,<br />

consente il noleggio di MINI (anche elettrica)<br />

attraverso una formula di ‘abbonamento’ della<br />

durata minima di tre mesi, rinnovabile per<br />

con precisione come le aziende possono ottimizzare<br />

la propria flotta attraverso l’integrazione di veicoli elettrici.<br />

L’analisi”, entra nel dettaglio il presidente di<br />

Alphabet Italia, “si fonda su dati reali dei tragitti: per<br />

un determinato periodo di tempo vengono installati a<br />

bordo dei veicoli della flotta dei Logger GPS mobili<br />

che misurano parametri chiave quali velocità, percorrenza,<br />

stile di guida e soste. Le informazioni raccolte<br />

forniscono metriche sul consumo complessivo di energia<br />

della flotta e sulle emissioni di CO 2 , permettono<br />

di delineare un profilo dello stile di guida e di stabilire<br />

qual è la percentuale di vetture che può essere convertita<br />

in elettriche. Si possono simulare diversi scenari<br />

valutando contemporaneamente tre parametri: grado<br />

di elettrificazione, impatto economico ed ecologico,<br />

uno o più mesi alle stesse condizioni, comprensiva<br />

di 1.000 km al mese, manutenzione,<br />

tasse, assicurazione, dotazioni invernali, driver<br />

aggiuntivi e molto altro.<br />

Alphabet Care<br />

Molto apprezzata in tema di flessibilità è anche<br />

la soluzione contrattuale ‘zero pensieri’<br />

Alphabet Care: a seguito del verificarsi di<br />

eventi che impattano sulla sua vita, per<br />

esempio la perdita del posto di lavoro ma<br />

anche la nascita di un figlio con la conseguente<br />

necessità di dotarsi di un'auto più<br />

grande, permette al cliente di richiedere<br />

l’estinzione anticipata del contratto senza<br />

ricevere l’addebito delle penali.<br />

Alphabet Mobility Services<br />

Gira su iOS e Android la app che semplifica<br />

la gestione dell’auto e garantisce a driver e<br />

fleet manager l’accesso immediato a un<br />

mondo di funzionalità, oltre che a un portale<br />

costantemente aggiornato e a un servizio di<br />

assistenza h24, direttamente fruibile da smartphone<br />

e tablet.<br />

Tra le tante, quella di prendere visione dei dati<br />

relativi al contratto di noleggio a lungo termine,<br />

modificarli o aggiornarli in qualsiasi momento;<br />

e poi si possono scaricare in tempo reale il<br />

certificato assicurativo della vettura in caso<br />

di fermo da parte delle autorità, consultare le<br />

contravvenzioni e tenere sotto controllo i costi.<br />

E ancora: localizzare in un attimo i distributori<br />

di carburante e le colonnine elettriche<br />

più vicine; richiedere il soccorso stradale; denunciare<br />

eventuali danni al veicolo; consultare<br />

l'agenda dei centri di assistenza convenzionati<br />

per fissare un appuntamento e restare aggiornati<br />

sull'avanzamento dei lavori; richiedere<br />

un preventivo se si è interessati ad acquistare<br />

il proprio veicolo Alphabet.<br />

Facilità d’uso, trasparenza, interattività, e il<br />

suo essere una fonte preziosa di informazioni<br />

(faq, news, dati contrattuali...) ne fanno<br />

la best in class sul mercato.<br />

soluzioni di ricarica. Se da un lato guidare gli utenti<br />

nella scelta dei veicoli e delle soluzioni di ricarica è la<br />

chiave per assicurare che la mobilità sia gestita in<br />

modo ottimale, dall’altro anche la consulenza in materia<br />

di car policy e corsi di guida eco-sostenibili può<br />

essere un metodo efficace per sensibilizzare i driver<br />

all’utilizzo consapevole del veicolo”.<br />

Lo sviluppo della mobilità elettrica è una risposta consapevole<br />

a un’esigenza ormai imprescindibile: la transizione<br />

ambientale.<br />

“Nei prossimi anni”, conclude Marco Girelli, “sarà ancora<br />

più importante non solo valorizzare la nostra grande expertise<br />

consulenziale, ma anche continuare a sviluppare<br />

servizi di eccellenza ancora più flessibili e personalizzati<br />

pensando fuori dagli schemi”.<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25


AMINA<br />

PERCORSI FORMATIVI<br />

Broker e consulente<br />

Fornire la cassetta degli attrezzi per affrontare<br />

l’evoluzione del mercato auto. È quanto si propone<br />

il (per)corso di AMINA per Mobility Consultant<br />

di Roberta Carati<br />

Iacopo Chelazzi,<br />

presidente<br />

di AMINA.<br />

Se avete guardato al mobility manager come all’evoluzione,<br />

peraltro incompiuta, del fleet manager,<br />

sappiate che si può andare anche oltre. AMI-<br />

NA - Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto ha<br />

avviato un corso di formazione della durata di 34 ore<br />

che ha già laureato “i primi 50 Mobility Consultant”, riferisce<br />

il presidente Iacopo Chelazzi. “Non siamo per la<br />

vendita del noleggio a lungo termine ‘a scaffale’, chi<br />

opera in questo mercato deve avere competenze tecniche,<br />

etiche e personali. Vogliamo evitare di riprodurre il<br />

mondo spregiudicato che si è creato con il boom della<br />

telefonia, una tempesta di proposte e pochi superstiti.<br />

Crediamo fortemente che la formazione del personale<br />

- che passa per elementi di fiscalità, conoscenze manageriali,<br />

approfondimenti sulle motorizzazioni - sia una<br />

chiave fondamentale per assistere i nostri clienti e guidarli<br />

nelle loro scelte in tema di mobilità”.<br />

L’occasione per presentare l’inedita figura dell’AMINA<br />

Mobility Consultant, l’incontro in sede a Milano in cui<br />

sono stati illustrati i risultati dell’inchiesta realizzata da<br />

Doxa su ‘Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del<br />

futuro’. Per il 41,3 per cento dei mille intervistati a campione<br />

la prossima sarà un’auto ibrida, elettrica per il 29,3<br />

e con motorizzazione tradizionale per il 23,3.<br />

Poco più di 6 italiani su 100 hanno in programma di passare<br />

all’uso di servizi di mobilità in sostituzione dell’auto<br />

in proprietà; in realtà quest’ultima resta la modalità di acquisizione<br />

preferita (65,9%), ma il noleggio a lungo termine<br />

guadagna sempre più consensi tra i privati (28%).<br />

Quanto, davvero, ne sai?<br />

L’inchiesta Doxa delinea una panoramica anche riguardo<br />

al livello di conoscenza, dichiarato, in fatto di nuove<br />

tecnologie disponibili nel settore automobilistico.<br />

Per quanto riguarda il Full Hybrid, la valutazione<br />

è pari a 6.2 in una scala da 1 a 10,<br />

appena sopra la sufficienza; si pone invece<br />

al di sotto, 5.2, il livello di informazioni<br />

sul Mild Hybrid, mentre la tecnologia<br />

Plug-In Hybrid arriva al 5.5. Gli italiani si<br />

sentono un filo più sicuri quando si parla di<br />

trazione elettrica: qui il livello raggiunge il punteggio<br />

di 6.2. Molto più bassa, comprensibilmente,<br />

la conoscenza della trazione a idrogeno, 4.7.<br />

Ottimisti battono pessimisti<br />

Agli interpellati è stato anche chiesto di<br />

dare una valutazione in merito al numero<br />

di anni necessari per completare il<br />

passaggio alla mobilità elettrica: il 40<br />

per cento pensa che ci vorranno da cinque<br />

a dieci anni, il 25 che ce ne vorranno<br />

da dieci a venti. I più ottimisti, che hanno in-<br />

dicato un tempo di due anni, sono solo il 5 per cento,<br />

ma c’è anche un 19 per cento possibilista su una transizione<br />

completa tra i due e i cinque anni. In numero<br />

nettamente inferiore gli italiani che hanno espresso una<br />

visione pessimistica: per il 7 per cento saranno necessari<br />

più di venti anni, per il 4 questo passaggio non si completerà<br />

mai.<br />

L’NLT è uomo<br />

Interessante, infine, la valutazione espressa sulla conoscenza<br />

del servizio di noleggio a lungo termine. Il 74 per<br />

cento delle persone che hanno risposto ne ha fornito<br />

una positiva: sufficiente 36 per cento, buona 32, ottima<br />

6. Di contro, il 26 per cento ha dato una valutazione negativa:<br />

conoscenza mediocre per il 20 per cento, addirittura<br />

nulla per il 6.<br />

L’identikit di chi conosce meglio il noleggio a lungo termine<br />

racconta che è uomo, ha tra i 35 e i 44 anni, un alto<br />

livello di istruzione, risiede al Sud e nelle Isole. Lo stesso<br />

identikit corrisponde al profilo della persona maggiormente<br />

interessata al passaggio ai servizi di mobilità (car<br />

sharing, car pooling, noleggio a lungo e a breve termine,<br />

ecc.) in sostituzione dell’auto in proprietà.<br />

La formula noleggio a lungo termine continua a essere<br />

ritenuta molto più adatta per le grandi e medie aziende<br />

e per gli enti pubblici. Fatica, invece, a sfondare tra i<br />

privati, a dispetto dell'offerta e della massiccia comunicazione<br />

da parte dei noleggiatori.<br />

Motorizzazioni, tutte le opzioni possibili<br />

Veicolo<br />

a combustione<br />

Veicolo ibrido<br />

(non plug-in)<br />

Veicolo ibrido plug-in<br />

parallelo (PHEV)<br />

Una partita tutta da giocare<br />

Veicolo ibrido plug-in<br />

serie (PHEV)<br />

Veicolo elettrico<br />

(BEV)<br />

Il livello di conoscenza dichiarato dai mille intervistati dell’inchiesta Doxa in merito alle nuove tecnologie disponibili<br />

nel settore automobilistico ruota intorno alla sufficienza: Full Hybrid 6.2, Mild Hybrid 5.2, Plug-In Hybrid 5.5.<br />

AMINA<br />

Dato di partenza: la metà dell’offerta di noleggio che raggiunge il cliente<br />

finale è veicolata dai broker, mediatori nella proposizione di servizi di noleggio<br />

che presidiano un mercato di piccole e medie imprese e di privati<br />

(segmento, quest’ultimo, che vale circa il 18 per cento, in crescita di 4-5<br />

punti anno su anno). “Oggi è tutto un canone”, sintetizza il presidente di<br />

AMINA, Iacopo Chelazzi, “il cliente è convinto che sia tu a ‘montargli’ la<br />

macchina. Maxi anticipo, gomme, franchigie... bisogna recuperare la sua<br />

fiducia e capire i suoi bisogni. È una partita tutta da giocare”.<br />

I broker associati ad AMINA vogliono giocare titolari. Per questo già in 50<br />

hanno aderito al percorso formativo culminato con l’ottenimento della certificazione<br />

di ‘AMINA Mobility Consultant’. Tre gli ambiti di competenza:<br />

tecnica (tendenze del comparto auto, motorizzazioni, innovazioni tecnologiche,<br />

aspetto fiscale/tributario), etica green (sostenibilità ambientale,<br />

car pooling, car sharing, bike sharing...), personale/professionale (con percorsi<br />

individuali e di gruppo che lavorano sulle soft skills, quindi motivazione<br />

e gestione dello stress, e sulle hard skills in area informatica di base, quindi<br />

pacchetto office, principi amministrativi fiscali, lingue...).<br />

Il corso ha una durata di 34 ore di formazione in remoto, con incontri bisettimanali<br />

di 2 ore ciascuno per un totale di 17 incontri.<br />

“Continueremo su questo percorso”, ha detto Chelazzi,<br />

“perché crediamo fortemente che la formazione del<br />

personale sia una chiave fondamentale per assistere<br />

i nostri clienti e guidarli nelle loro scelte in tema di mobilità”.<br />

Il presidente di AMINA va oltre: “Inizieremo l’iter di<br />

accreditamento presso il Mise”.<br />

?<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27


DISPOSITIVI<br />

ALLEANZE<br />

CON AXXÈS<br />

Decidi tu<br />

La libertà d’azione concessa al cliente spiega<br />

in parte l’altissimo livello di soddisfazione.<br />

Le caratteristiche di OBU B’moov fanno il resto<br />

Mimmo Genchi,<br />

dal 1° febbraio<br />

responsabile<br />

commerciale<br />

di Axxès in Italia.<br />

Sopra, lo stand<br />

all’IAA di<br />

Hannover e il<br />

dispositivo OBU<br />

B’moov.<br />

Il basso numero di disdette era di per sé rivelatore ma<br />

Axxès, gigante del telepedaggio francese in Italia da<br />

oltre un anno, è andato più in profondità, sondando il<br />

gradimento dei suoi clienti e ottenendo “un ottimo rating:<br />

96 per cento. Nonostante la libertà d’azione concessa”, riflette<br />

il responsabile commerciale Mimmo Genchi, “il soddisfacimento<br />

del cliente c’è”.<br />

Lo abbiamo intercettato al rientro dall’IAA di Hannover.<br />

F&F Axxès aveva un suo stand alla fiera tedesca<br />

dei veicoli commerciali: trasferta interessante?<br />

››‰ Per via della sua natura, prevalentemente destinata<br />

all’azienda di trasporto, l’IAA non ha visto la partecipazione<br />

dei grandi player. Il risvolto positivo, però, è stata l’affluenza<br />

presso il nostro stand di compagnie dalle grandi flotte, interessate<br />

alle nostre soluzioni e con le quali, ovviamente,<br />

si passerà a discutere di eventuali collaborazioni.<br />

Da questi eventi portiamo sempre a casa qualcosa su cui<br />

lavorare, che sia un contatto di un potenziale partner o<br />

cliente o una nuova idea che diventa progetto e novità.<br />

F&F Francese di nascita, Axxès è presente da più<br />

di un anno anche in Italia. È tempo per un bilancio?<br />

››‰ Il numero di Paesi è in continua crescita. Il prossimo<br />

imminente è la Svizzera, che entra a far parte del nostro<br />

già ampio network. Se volessimo fare un bilancio globale,<br />

potremmo e il risultato sarebbe assolutamente positivo.<br />

Relativamente all’Italia, però, è prematuro, è un’operazione<br />

che per raggiungere il livello che ci siamo prefissati richiede<br />

tempo. Preferisco parlare di consensi, e nel mercato dello<br />

Stivale ne stiamo ottenendo diversi e lungimiranti. Sono<br />

fiducioso che i risultati arriveranno.<br />

F&F In che modo chi percorre il nostro sistema autostradale<br />

si giova delle soluzioni Axxès e in particolare<br />

di OBU B’moov?<br />

››‰ Il nostro è un dispositivo moderno, efficace e affidabile.<br />

È completo dal punto di vista tecnologico, tanto da<br />

poter essere usato per scopi che vanno oltre il solo pagamento<br />

del pedaggio. OBU B’moov è anche un GPS locator<br />

con una tecnologia ‘aperta’. Possiamo fornire soluzioni<br />

pronte all’uso di nostra proprietà e sviluppo, ma anche interfacciarci<br />

con quelle già esistenti presso le aziende, magari<br />

già connesse ai sistemi gestionali, garantendo al fleet<br />

management l’utilizzo di una piattaforma all-in-one, senza<br />

dubbio più comoda rispetto all’obbligo del merging di dati<br />

provenienti da più parti.<br />

F&F Qual è l’appeal della vostra soluzione nel settore<br />

degli LCV, anche considerando che oltre il<br />

42% degli oltre 4.180.000 circolanti è ante Euro4?<br />

››‰ La nostra soluzione prescinde dalle classi di emissione<br />

dei veicoli e si adatta facilmente sia al mezzo moderno,<br />

che ha una dashboard evoluta da completare con features<br />

non già presenti, sia al veicolo più datato che, in questo<br />

modo, in un certo senso evolve anch’esso. La sua installazione<br />

è semplicissima e può essere effettuata direttamente<br />

dall’utente, senza addebito di costi da parte di Axxès<br />

e nemmeno di penali in caso di restituzione a seguito di<br />

chiusura di contratto, laddove il mezzo venisse meno.<br />

Peraltro è possibile il trasferimento da un mezzo all’altro<br />

con un semplice aggiornamento OTA che il nostro reparto<br />

di riferimento effettua in tempo reale. Quindi, massima<br />

versatilità e libertà di azione per tutti.<br />

FORD FLEET MANAGEMENT<br />

Non solo Ovale<br />

Dalla partnership tra Ford Credit e ALD Automotive<br />

la nuova Divisione per la gestione delle flotte di auto<br />

e veicoli commerciali. Anche multimarca<br />

Soluzioni integrate di noleggio a lungo termine per<br />

sostenere la crescita del business di aziende e privati,<br />

ottimizzando l'impiego dei veicoli e riducendo<br />

al minimo i tempi di fermo macchina, terza voce di spesa<br />

più alta dopo i costi del carburante e l’ammortamento.<br />

Ecco in sintesi Ford Fleet Management, la Divisione nata<br />

in partnership tra Ford Credit e ALD Automotive, che sbarca<br />

in Italia forte della buona accoglienza nel Regno Unito e<br />

in Francia. Dettaglio non secondario, i servizi acquistabili<br />

attraverso Ford Fleet Management possono essere utilizzati<br />

anche per le flotte multimarca.<br />

Tutto nasce da Ford PRO<br />

Ha dichiarato il direttore della Divisione, Stefano Contini:<br />

“Una mobilità efficiente rappresenta un fattore chiave per<br />

il successo delle aziende e dei loro dipendenti. Per questo<br />

motivo offriamo ai clienti soluzioni di noleggio integrate e<br />

una gamma di servizi e software applications che consentono<br />

una gestione ottimale delle loro flotte, non solo monomarca,<br />

a prescindere dal tipo di veicolo che si utilizza,<br />

sia esso una vettura o un veicolo commerciale".<br />

I prodotti e i servizi in catalogo spaziano dall'ordine e dal<br />

finanziamento del veicolo<br />

all'assistenza e manutenzione<br />

sino alla sua sostituzione a fine ciclo,<br />

e sono integrati nell’ecosistema digitale e<br />

connesso offerto da Ford PRO, il brand globale dell’Ovale<br />

Blu dedicato agli LCV che, attraverso l’assistenza predittiva,<br />

permette di massimizzare l’operatività dei veicoli.<br />

“La nuova business unit ci permette di supportare i nostri<br />

clienti nell'attività di tutti giorni”, ha aggiunto Domenico<br />

Delicato, General Manager di Italia Ford Credit, “offrendo<br />

loro soluzioni realizzate ‘su misura’ per rispondere alle<br />

esigenze dei differenti business, con l'obiettivo di accompagnarli<br />

agevolmente nella transizione verso una mobilità<br />

ecosostenibile che punta su elettrificazione e connettività”.<br />

Per fornire in tempi rapidi veicoli allestititi, Ford Fleet<br />

Management lavora in collaborazione sia con il team Ford<br />

SVO Special Vehicles Operations (divisione che si occupa<br />

di personalizzare i mezzi al di là delle opzioni già a listino),<br />

sia con i partner QVM Qualified Vehicles Modifier (rete di<br />

allestitori certificati in grado di garantire che tutti i requisiti<br />

di personalizzazione richiesti dal cliente siano soddisfatti<br />

da un veicolo della gamma).<br />

I consulenti di Ford<br />

Fleet Management<br />

forniscono al<br />

cliente soluzioni<br />

personalizzate in<br />

base alla specifica<br />

tipologia di<br />

business, dalla<br />

configurazione del<br />

NLT alla gestione<br />

della flotta.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29


INFOMOBILITÀ<br />

SOLUZIONE ESTESA<br />

Targa, I-Care<br />

Web<br />

Dopo l’apprezzamento ottenuto in Italia, Leasys<br />

sbarca anche all’estero con il servizio powered by<br />

Targa Telematics Leasys I-Care<br />

Massimiliano<br />

Balbo di Vinadio<br />

è Vicepresident<br />

Sales Large<br />

Account di Targa<br />

Telematics.<br />

Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda e, prossimamente,<br />

Regno Unito, Francia, Germania e Polonia. Testato<br />

con successo in Italia, Leasys I-Care, sistema di infomobilità<br />

abilitato dalla tecnologia di Targa Telematics,<br />

si sta diffondendo in tutta Europa. Massimiliano Balbo di<br />

Vinadio, Vicepresident Sales Large Account dell’azienda<br />

IT, ci spiega le ragioni di un successo duraturo.<br />

F&F Riavvolgiamo il nastro al 2014?<br />

››‰ L’anno in cui è stato progettato e lanciato dimostrando<br />

da subito la sua efficacia. Leasys I-Care permette di monitorare<br />

lo stato del veicolo da remoto, migliorando la sicurezza<br />

dei driver, l'efficienza dei veicoli e l'ottimizzazione<br />

logistica della flotta. Con questo sistema Leasys amplia<br />

il ventaglio di servizi legati all’auto connessa sui mercati<br />

esteri, offrendo una soluzione altamente performante e<br />

apprezzata tanto dai driver quanto dai fleet manager.<br />

F&F Imprescindibile l’apporto di Targa Telematics?<br />

››‰ Un progetto così ambizioso richiedeva tecnologia,<br />

capacità consulenziale ed esperienza. Leasys le ha trovate<br />

in Targa Telematics, che fornisce servizi dedicati<br />

alla protezione e sicurezza del mezzo come l’SVR (Stolen<br />

Vehicle Recovery) gestito dalle Centrali Operative attive<br />

sull’intero territorio europeo e che rispondono in lingua<br />

24 ore su 24, sette giorni su sette. Il servizio di Claims<br />

Management permette una gestione automatizzata dei<br />

sinistri, con una conseguente riduzione del rischio di<br />

frodi assicurative, tramite una reportistica che valida e<br />

certifica le richieste di danni da parte di terze parti.<br />

In più, la digitalizzazione dei processi interni consente<br />

a Leasys di condividere con il proprio cliente/driver il<br />

flusso chilometrico su base giornaliera, rendendo trasparente<br />

l’informazione che riguarda i chilometri percorsi<br />

rispetto a quelli contrattualizzati, così come le altre informazioni<br />

che riguardano il veicolo.<br />

Anche per i fleet manager i vantaggi derivanti dall’utilizzo<br />

di Leasys I-Care sono importanti: la possibilità di personalizzare<br />

il servizio, infatti, permette di visualizzare, nell'area<br />

riservata My Leasys, i dati del monitoraggio dell’intera<br />

flotta aziendale e accedere a una reportistica<br />

avanzata sulle condizioni di tutti i veicoli.<br />

F&F Quali funzionalità vengono messe a disposizione<br />

del driver tramite l’app UMOVE?<br />

››‰ I driver possono localizzare il proprio veicolo in tempo<br />

reale, avere accesso ai percorsi giornalieri e, grazie<br />

alla funzionalità del ‘garage virtuale’ e speed alert, essere<br />

avvisati nel caso l’auto venga spostata o su peri il limite<br />

massimo di velocità impostato.<br />

F&F Una partnership riuscita, quella con Leasys...<br />

››‰ Una collaborazione di lunga data che ci ha permesso<br />

di mettere più volte al suo servizio le nostre competenze<br />

consulenziali e tecnologiche per realizzare insieme soluzioni<br />

pionieristiche e innovative.<br />

Continuiamo a supportare con entusiasmo Leasys anche<br />

in questo progetto che vede l’estensione del sistema<br />

Leasys I-Care in altri Paesi europei.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

Casa Editrice la fiaccola srl<br />

Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel. 02 89421350 | fax 02 89421484 | www.fiaccola.it


TELEMATICA<br />

LE AUTO<br />

DI F&F<br />

AUDI Q3 MY 2022<br />

SOLUZIONE WEBFLEET<br />

Amata dalle flotte<br />

Net Zero<br />

Per accelerare la transizione verso un trasporto<br />

più sostenibile le aziende possono contare sulle<br />

soluzioni telematiche. Webfleet, per esempio<br />

La piattaforma<br />

Webfleet può<br />

essere integrata<br />

con applicazioni<br />

di terze parti, per<br />

arrivare a una<br />

soluzione tarata<br />

sulle esigenze dei<br />

fleet manager e<br />

dei conducenti, in<br />

particolare di LCV,<br />

che riescono a<br />

pianificare i<br />

percorsi con<br />

accuratezza e<br />

senza stress.<br />

La ‘neutralità climatica’, cioè il raggiungimento di un<br />

equilibrio complessivo tra le emissioni di sostanze<br />

climalteranti prodotte dall’uomo e quelle riassorbite<br />

dagli ecosistemi attraverso meccanismi di compensazione,<br />

non si raggiunge dall’oggi al domani. Esistono però soluzioni<br />

che consentono alle aziende di fare la loro parte e di distribuire,<br />

scalare e migliorare l’impatto delle proprie attività al<br />

fine di accelerare questo processo.<br />

Nel settore automotive sempre più si guarda all’ibrido<br />

e all’elettrico per ridurre i costi e regolare l’impronta carbonica<br />

della flotta. Un passaggio affatto indolore che richiede<br />

un’attenta pianificazione.<br />

Un aiuto dalla telematica<br />

Una soluzione telematica come Webfleet, sviluppata dall’omonima<br />

società del gruppo Bridgestone, supporta le<br />

aziende lungo tutto il processo di elettrificazione, fin dai<br />

primi passi. Grazie al Report sull’Elettrificazione, per esempio,<br />

è possibile stabilire quali siano i mezzi più idonei per<br />

la transizione. Una volta che gli EV saranno stati integrati<br />

nella flotta saranno monitorati insieme agli altri già presenti,<br />

ibridi plug-in e veicoli dotati di motori endotermici.<br />

Webfleet è compatibile con numerosi brand di veicoli<br />

elettrici, tra cui il 100 per cento dei 10 EV per trasporto<br />

passeggeri più venduti in Europa nel 2021.<br />

Con Webfleet, oltre a tenere controllato il livello di carica<br />

della batteria e quindi l’autonomia di guida, si accede a<br />

un report che aiuta a tracciare quando, dove e per quanto<br />

tempo gli EV sono rimasti collegati per la ricarica, ovviamente<br />

alle colonnine segnalate lungo il percorso.<br />

Se introdotti correttamente, i veicoli elettrici portano a risparmi<br />

sostanziali: hanno un costo inferiore per chilometro<br />

e costi di manutenzione più bassi poiché dispongono di<br />

meno parti mobili. Per non dire dei benefici in termini di reputazione:<br />

un parco elettrico o ibrido è sinonimo di azienda<br />

vicina all’ambiente ma, oltre all’immagine, le informazioni<br />

relative ai veicoli elettrici connessi sono cruciali ai fini del<br />

monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità.<br />

La società del gruppo Bridgestone utilizza al meglio i dati<br />

sulla mobilità del parco veicoli dell’azienda cliente, liberando<br />

il vero potenziale delle soluzioni telematiche integrate,<br />

ottimizzando i profitti ed efficientando la gestione<br />

della flotta. Il tutto sempre nel massimo rispetto della privacy<br />

dell’azienda stessa e degli utilizzatori finali.<br />

Il Suv compatto dell’ex Auto Union<br />

si conferma una delle vetture più<br />

apprezzate nel settore delle flotte.<br />

Grazie anche a formule di noleggio<br />

riadattabili alle proprie necessità<br />

La famiglia di Suv compatti Q3 fabbricati in Ungheria<br />

si conferma best seller del marchio premium del<br />

Gruppo Volkswagen, tanto che un’Audi su quattro<br />

appartiene proprio a tale gamma e un’Audi Q su due è<br />

una Q3, normale o Sportback che sia. Un successo che<br />

le deriva, oltre che da un design azzeccato e dalla qualità<br />

indiscussa, dall’ampiezza del portfolio tecnologico e dall’accessibilità<br />

garantita da formule finanziarie dedicate.<br />

Partendo proprio da un noleggio a lungo termine caratterizzato<br />

dalla notevole flessibilità, che consente - a contratto<br />

già in corso - di spaziare tra cinque opzioni di durata<br />

(da 24 a 48 mesi) e nove di percorrenza (da 10mila a<br />

50mila chilometri annui). Pagando un extra di 40 euro,<br />

quanto costa l’opzione del contratto flessibile, il cliente<br />

può muoversi attraverso le combinazioni in funzione del<br />

mutare delle esigenze senza aggravi di spesa.<br />

Motorizzazioni per ogni esigenza<br />

Lanciata nel 2018, la gamma Q3 è stata allargata un<br />

anno dopo con l’introduzione di coupé Sportback e delle<br />

relative versioni prestazionali Rs, caratterizzate da body<br />

kit specifici e carreggiate allargate di 10 millimetri.<br />

Oggi a listino è disponibile con cinematiche buone per<br />

qualsiasi esigenza: diesel, benzina o ibrida plug-in (dotata<br />

di motore 1.4 benzina abbinato a un elettrico alimentato<br />

da una batteria da 13 chilowattora per 245 cavalli totali<br />

e 49 chilometri di marcia a zero emissioni), con potenze<br />

da 150 a 400 cavalli, nonché due soluzioni di trazione<br />

(anteriore o integrale permanente con frizione elettroidraulica<br />

lamellare), fino a tre configurazioni d’assetto e<br />

altrettante varianti di trasmissione. Ricco il coté degli<br />

equipaggiamenti, molti dei quali offerti di serie, come i<br />

gruppi ottici completamente a led e la plancia dotata di<br />

strumentazione digitale, oppure ancora il divanetto regolabile<br />

longitudinalmente corredato di schienali frazionabili<br />

nel rapporto 40/20/40 e inclinabili in sette diverse<br />

posizioni. Al vertice della categoria il volume del bagagliaio,<br />

che spazia da 530 a 1.525 litri con schienali giù.<br />

Nella foto grande<br />

l’intera gamma Q3<br />

e, nel tassello, la<br />

Phev versione<br />

Sportback.<br />

Sotto, da sinistra,<br />

plancia, baule e<br />

sottobaule con<br />

serbatoio benzina,<br />

nonché tasto per<br />

inserire la marca<br />

solo in elettrico<br />

della ibrida plug-in,<br />

preferita dal 40 per<br />

cento delle flotte.<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 33


SIXT<br />

SIXT<br />

L'app SIXT e la piattaforma<br />

SIXT ONE per un utilizzo semplice<br />

e flessibile dei servizi di mobilità<br />

offerti dall'azienda. Con il noleggio<br />

di auto e veicoli commerciali,<br />

il car sharing, il ride hailing e gli<br />

abbonamenti auto, la piattaforma<br />

combina una serie di prodotti che<br />

rendono la mobilità più sostenibile.<br />

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE<br />

La posta in gioco<br />

SIXT si candida ad azienda pionieristica nel settore<br />

della mobilità elettrica. Massicci gli investimenti<br />

nella rete di ricarica, innovativa la app di accesso<br />

di Giacinta Moraschi<br />

Angelo Ghigliano,<br />

Vice President &<br />

Managing Director<br />

di SIXT Italia.<br />

Progresso, innovazione, libertà. Ha la forza del celebre<br />

motto francese l’impegno programmatico<br />

di SIXT, multinazionale con sede a Pullach, nei<br />

pressi di Monaco, e filiali in 110 Paesi nel mondo, che<br />

ha approvato un pacchetto completo di misure per ispirare<br />

sempre più clienti a sperimentare la mobilità green.<br />

Al centro del programma di sostenibilità integrato e olistico<br />

ci sono l’elettrificazione della flotta, la formazione<br />

di una propria infrastruttura di ricarica, l'espansione della<br />

piattaforma di mobilità SIXT ONE accessibile attraverso<br />

un'unica autenticazione per centinaia di migliaia di punti<br />

di ricarica e ancor prima l’impegno per una neutralità climatica<br />

come azienda che SIXT conta di raggiungere<br />

entro la fine del 2023 installando sistemi fotovoltaici su<br />

larga scala e bilanciando con piani di compensazione<br />

quello che non potrà risparmiare localmente.<br />

L'annuncio del nuovo programma è stato fatto in concomitanza<br />

con la ‘Settimana europea della mobilità’, iniziativa<br />

annuale della Commissione europea.<br />

“Crediamo nell'innovazione, nel progresso e nella libertà.<br />

Questo vale anche per il cambiamento climatico”, sottolinea<br />

Alexander Sixt, Co-CEO di SIXT SE, “un problema<br />

urgente e una delle più grandi sfide di questi tempi.<br />

Poiché il noleggio di un'auto elettrica è come un test<br />

drive a pagamento, SIXT cercherà di accelerare e generare<br />

entusiasmo per la mobilità elettrica. Ma la posta in<br />

gioco è molto più alta, desideriamo essere pionieri per<br />

un futuro sostenibile”.<br />

I numeri sono dalla sua. Uno studio condotto con la società<br />

di ricerche TNS rivela che per circa il 70 per cento<br />

dei clienti SIXT intervistati l'utilizzo di un'auto a noleggio<br />

aiuta a diminuire riserve e preconcetti sulla mobilità elettrica<br />

(gamma, infrastruttura e tempi di ricarica). Quasi<br />

due terzi considerano il noleggio come una buona opportunità<br />

per conoscere i veicoli elettrici e per oltre il 55<br />

per cento guidare un'auto elettrica a noleggio favorirebbe<br />

l'acquisto di questo tipo di veicoli.<br />

La stretta collaborazione con gli OEM accelererà il cambiamento<br />

verso una mobilità elettrica rispettosa del clima.<br />

Infrastrutture, una spinta alla ricarica<br />

Come ulteriore spinta al programma di sostenibilità,<br />

SIXT aveva già annunciato lo scorso anno l'investimento<br />

di 50 milioni di euro per la propria infrastruttura di ricarica<br />

all’interno delle branches nei prossimi anni.<br />

L'azienda sta pertanto allestendo le proprie sedi in modo<br />

che possano ricaricare la flotta elettrica una volta che i<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

veicoli vengono restituiti. Insieme ai propri partner, SIXT<br />

offrirà inoltre ai clienti l'accesso a livello nazionale alla<br />

maggior parte delle 300.000 stazioni di ricarica disponibili<br />

al pubblico nei Paesi europei in cui opera. Accesso che<br />

sarà effettuato tramite l'uso del nuovo prodotto SIXT<br />

Charge, che sarà integrato nell'app SIXT e che quindi richiederà<br />

una sola registrazione.<br />

La voce dell’Italia<br />

In Italia la flotta elettrica SIXT copre ad oggi il 20 per<br />

cento (compresi PHEV e MHEV) dell’intera offerta e la<br />

percentuale è destinata a crescere velocemente in linea<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

con la strategia globale SIXT per la sostenibilità ambientale.<br />

Particolarmente significativo è stato il progetto-test<br />

portato avanti in Sardegna nell’estate appena trascorsa<br />

con l’introduzione di una flotta elettrica a marchio BMW<br />

a disposizione del turismo dell’isola.<br />

“SIXT sta investendo in modo importante non solo nella<br />

flotta elettrica”, spiega Angelo Ghigliano, Vice President<br />

& Managing Director di SIXT Italia, Responsabile per<br />

Operation, Fleet, Performance & Skills, Sales e Marketing,<br />

“ma anche nelle infrastrutture, imprescindibili per garantire<br />

all’elettrico di diventare un’alternativa appetibile e sostenibile.<br />

Prevediamo di realizzare l’infrastruttura di ricarica<br />

nella maggior parte delle nostre filiali in Germania entro<br />

la fine del 2022 e nella maggior parte delle filiali dei Paesi<br />

europei, Italia inclusa, entro il primo trimestre del 2023.<br />

Seguirà l’espansione in Nord America”.<br />

Una BMW iX e una Tesla Model Y stazionano davanti<br />

al quartier generale SIXT a Pullach, nel land della Baviera.<br />

Entro la fine del 2022, l’azienda sarà in grado di fornire<br />

ai propri clienti 20 nuovi modelli elettrici e plug-in tra i quali<br />

Audi, Opel, Renault, Peugeot e, appunto, BMW e Tesla.<br />

Con il 2030, il 70-90 per cento dei veicoli sarà elettrificato.<br />

<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 35


LE AUTO<br />

DI F&F<br />

LE AUTO<br />

DI F&F<br />

MERCEDES-BENZ C 220 D 4MATIC ALL-TERRAIN<br />

In vacanza con un pieno<br />

Ci si può dimenticare di rifornire? Sì, abbinando un<br />

motore diesel di ultima generazione a un sistema<br />

mild hybrid integrato direttamente nel basamento<br />

di Gianluca Ventura<br />

Chi pensa che<br />

il motore a gasolio<br />

sia destinato<br />

all’estinzione<br />

resterà deluso<br />

dopo avere visto<br />

i consumi<br />

lillipuziani e letto<br />

la storia di questo<br />

viaggio<br />

sugli Appennini<br />

e non solo.<br />

Sarà la trentennale esperienza nelle prove su strada,<br />

ma ogni volta che vedo qualcuno cimentarsi in<br />

test consumo al limite dell’impossibile mi prudono<br />

le mani a tal punto da volerci provare. A batterlo.<br />

In tempo d’influencer ed espertoni sbucati da chissà<br />

dove chi potrà mai essere l’eroe del giorno se non uno<br />

youtuber? È Joe Achilles - in realtà un Ncc londinese -,<br />

che quest’estate balza agli onori della cronaca perché<br />

va da Londra a Madrid in 22 ore e mezza con la sua Bmw<br />

730d del 2016, trazione posteriore, percorrendo 1.651<br />

chilometri con un pieno, bruciando 4,4 litri di gasolio ogni<br />

100 chilometri.<br />

Io punto a qualcosa in più, poiché, come diceva spesso<br />

un caro amico in gioventù, “dopo certi livelli di professionismo,<br />

cerchi l’assurdo”. Detto, fatto. Opto per una<br />

quattro ruote motrici, con assetto rialzato, perché nell’itinerario<br />

che ho in mente non ci saranno solo autostrade<br />

lisce tutte in piano, ma un sacco di altri handicap. Tra i<br />

quali vanno annoverati anche due passeggeri e un baule<br />

stipato fino all’orlo, oltre che temperature equatoriali,<br />

non proprio ideali (al pari di quelle polari) quando - come<br />

si usa dire tra noi tester - ci sono da ‘fare i consumi’.<br />

Però mi gioco il jolly: un diesel mild hybrid. Tecnologia<br />

che alla fine farà la differenza, su e giù per gli Appennini,<br />

andando da Milano all’Isola del Giglio e ritorno (più sightseeing<br />

dell’intera isola impervia), con una deviazione<br />

verso la Lucchesia e una capatina, dopo essere ripartiti<br />

da Milano, sul Monte Citerna. Dove, 1.296 chilometri<br />

dopo il pieno di gasolio, s’illumina la spia della riserva,<br />

segnalandomi un’autonomia residua di 143, che in totale<br />

fanno 1.439 chilometri senza mai rifornire, cioè 4,5 litri<br />

per 100 chilometri.<br />

Dati che potrebbero far pensare a una sconfitta, ma che<br />

in realtà vanno incrociati, come sempre si fa nelle prove<br />

consumo, con la velocità media: 86 orari la mia, 73 quella<br />

di Joe. Che sarebbe ipoteticamente transitato al confine<br />

tra Francia e Spagna mentre il sottoscritto già si gustava<br />

un ‘chuletón’ con un vaso de cerveza alle porte di Madrid.<br />

Recupera quanto andrebbe sprecato<br />

Sia inteso, il merito non è mio. Ma è di questa ibridazione<br />

‘gentile’ che la Stella sta pian piano introducendo su tutti<br />

i propri modelli con propulsore termico classico, benzina<br />

o diesel che sia. Un motore elettrico direttamente flangiato<br />

all’albero motore adattato (tanto che cambia lievemente<br />

anche la cilindrata rispetto alla versione non<br />

ibridata) e che nel caso di questa C 220 d fornisce 15<br />

chilowatt (20 Cv) di potenza extra, ma soprattutto ben<br />

200 Newtonmetro di coppia in più, che si vanno ad aggiungere<br />

rispettivamente ai 147 chilowatt e 440<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Mercedes-Benz C 220 d<br />

Luogo di nascita<br />

Germania<br />

Alimentazione gasolio mild hybrid<br />

Versione 4Matic All-Terrain<br />

Potenza kW(Cv)/giri 147(200)/3.600<br />

Coppia Nm/giri 440/1.800-2.800<br />

Omologazione<br />

Euro 6d<br />

Cambio/n° marce automatico/9<br />

Consumo combinato l/100km (Wltp) 5,6-4,9<br />

Lunghezza mm 4.755<br />

Passo mm 2.865<br />

Larghezza mm 1.820<br />

Altezza mm 1.494<br />

Capacità bagagliaio dm 3 490 (1.510)<br />

Massa vettura kg 1.875<br />

Prezzo (chiavi in mano) € 59.561<br />

On line<br />

www.mercedes-benz.it<br />

Newtonmetro che già il 1.993 centimetri cubi quattro in<br />

linea fornisce di suo. Ad alimentare la parte elettrica ci<br />

pensa una batteria a 48 Volt ricaricata nelle fasi di rilascio<br />

e che in determinate condizioni - ossia nei tratti percorsi<br />

a motore termico spento - garantisce anche l’alimentazione<br />

dei servizi di bordo più energivori, come l’aria condizionata,<br />

che altrimenti non raffredderebbe.<br />

In alto, da sinistra, gli interni della<br />

classe C All-Terrain, il baule pieno<br />

fino all’orlo e lo schermo tattile<br />

da 10,25 o 12,3 pollici del sistema<br />

Mbux, da cui effettuare anche<br />

i settaggi vettura. Sopra, un<br />

passaggio sterrato nei boschi della<br />

toscana. A lato la power unit ibrida<br />

basata sul motore Om 654 M.<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


I PICK UP<br />

DI F&F<br />

I PICK UP<br />

DI F&F<br />

In apertura il nuovo Volkswagen Amarok<br />

e il profilo laterale.<br />

In basso il cassone lungo 1.544 mm<br />

e largo 1.224 mm (1.206 tra<br />

i passaruota). Può essere protetto con<br />

una rollcover ad azionamento elettrico.<br />

NUOVO VOLKSWAGEN AMAROK<br />

Vi conquisterò<br />

Realizzato su base Ford Ranger la seconda<br />

generazione del pick up. ‘Ispirazioni’ australiane<br />

per combinare robustezza e piacere di guida<br />

di Tiziana Altieri<br />

in collaborazione con<br />

Dopo essere stato venduto in 830mila unità<br />

Amarok si rinnova e lo fa in collaborazione con<br />

Ford. La seconda generazione, progettata tra<br />

Germania e Australia e costruita in Sudafrica nel medesimo<br />

stabilimento del Ranger, è attesa sul mercato entro<br />

la fine dell’anno. L’Europa però dovrà attendere l’inizio<br />

del 2023. Nel Vecchio Continente sarà disponibile solo<br />

con cabina doppia a quattro porte (DoubleCab), mentre<br />

in Sudafrica e Australia sarà commercializzato anche<br />

nella versione cabina singola a due porte (SingleCab).<br />

Tante le novità a partire dalle dimensioni. Con un passo<br />

di 3.270 mm (173 in più della versione precedente) nuovo<br />

Amarok è ora lungo 5.350 mm, a vantaggio soprattutto<br />

della seconda fila di sedili, e largo 1.910. Si riducono gli<br />

sbalzi anteriore e posteriore, aumenta l’angolo di attacco<br />

(29 gradi) e posteriore (21 gradi) per offrire migliori prestazioni<br />

nell’impiego in fuoristrada, e la profondità di<br />

guado di ben 800 mm.<br />

Spazioso il cassone anche del DoubleCab, che permette<br />

di caricare un euro-pallet trasversalmente da fissare tramite<br />

appositi occhielli. Il carico utile è di 1,16 tonnellate.<br />

Espressivo il design grazie al cofano motore imponente,<br />

alla calandra con traverse orizzontali nella cui parte alta<br />

sono integrati gli stretti fari a Led, ai passaruota semicircolari,<br />

ai cerchi in lega leggera (fino a 21 pollici) e ai parafanghi<br />

pronunciati. Quattro gli allestimenti per il pubblico<br />

italiano: in crescendo, Amarok, Life, Style e Aventura.<br />

Più confortevole l’abitacolo caratterizzato da comandi<br />

intuitivi e display digitali.<br />

Un motore per ogni mercato<br />

Articolata l’offerta di motori che si adeguerà ai diversi<br />

mercati. Per il nuovo Amarok sono stati sviluppati quattro<br />

turbodiesel, dal 2.0 TDI da 110 kW (150 Cv) al 3.0 V6 TDI<br />

da 184 kW (250 Cv) e un turbo benzina 2,3 litri da 222 kW<br />

(302 Cv), quest’ultimo non a listino in Italia. I più potenti<br />

sono abbinati di serie a un nuovo cambio automatico a<br />

10 rapporti comandato mediante e-shifter (by wire). In<br />

alcuni Paesi il pick up tedesco verrà fornito con 4Motion<br />

di serie. A seconda della regione e del motore, saranno<br />

disponibili due diversi sistemi: uno con trazione integrale<br />

inseribile in funzione delle situazioni e uno con trazione<br />

integrale permanente.<br />

Grazie a sei diversi profili di guida (Normal, Eco, Slippery,<br />

Snow/Sand, Mud/Rut e Tow/Haul) il driver può ricevere<br />

un supporto in ogni situazione per la massima sicurezza.<br />

Sicurezza incrementata dai sistemi di assistenza: oltre<br />

20 quelli proposti, alcuni di serie, altri in opzione. Si va<br />

dalla regolazione automatica della distanza Acc+ che integra<br />

la segnaletica stradale nel controllo automatico<br />

della velocità, ai fari a Led Matrix IQ.Light, dal Lane Assist<br />

& Lane Change System (assistenti al mantenimento e al<br />

cambio di corsia) fino all’Area View, il monitoraggio dell’area<br />

circostante durante le operazioni di parcheggio.<br />

Alcuni dettagli dell’abitacolo del nuovo Amarok. Da destra, accanto ai fari Led<br />

Matrix IQ.Light, una visione d’insieme della plancia con al centro il touchscreen in<br />

formato tablet, il cockpit digitale, l’e-shifter che comanda il cambio automatico, la<br />

manopola per selezionare la trazione e alcuni regolatori a pressione e rotazione che<br />

caratterizzano la seconda generazione del pick up.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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GLI LCV<br />

DI F&F<br />

Micro-a-Porter<br />

Un veicolo unico. Il microcamion Piaggio è forte<br />

come un toro e ha una portata generosa<br />

in collaborazione con<br />

40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

Anche stavolta non è completamente farina del<br />

loro sacco. Sì perché, pure per questa nuova generazione<br />

del proprio camioncino tuttofare,<br />

Piaggio ha deciso di partire da qualcosa che già c’era e<br />

non da un foglio bianco. Così, se nel lontano 1992 collaborò<br />

coi giapponesi di Daihatsu, prendendo spunto<br />

dal loro piccolo Hijet, quello presentato nel 2021 a<br />

Pontedera (e oggetto della nostra prova) poggia invece<br />

su un veicolo cinese, il Gratour di Foton, da cui derivano<br />

la struttura e buona parte dei componenti, assemblati<br />

poi sulle linee Piaggio di Pontedera (Pi).<br />

Nonostante il muso leggermente più prominente rispetto<br />

alla serie precedente, questo Np6 resta però un cabover,<br />

col motore sotto i sedili, da alzare quando lo si vuole raggiungere<br />

(la cabina non è ribaltabile), il che comporta<br />

inevitabilmente limiti al comfort, sia per quanto riguarda<br />

la rumorosità sia per la gestione termica dell’abitacolo.<br />

Il Porter Np6 è un veicolo unico nel panorama LCV, capace<br />

di stare comodamente nel parcheggio di un’utilitaria<br />

e passare nei centri storici più angusti pur garantendo<br />

una portata da commerciale vero, visto che in questo<br />

caso si sfiora la tonnellata e mezzo.<br />

Non cercate sprint e scatti, ma puntate piuttosto sulla<br />

regolarità. Finita da tempo l’epoca del diesel e in attesa<br />

di un’eventuale versione elettrica, in Piaggio sono rimasti<br />

solo i benzina, che l’azienda toscana fa gassificare dagli<br />

specialisti del settore di casa nostra.<br />

Viaggiando a gas il veicolo del test, in versione gemellata,<br />

archivia sì neanche 7 km/l, che - complice la bassa media<br />

oraria - lo relega in ultima posizione della classifica testati<br />

(popolata solo di diesel), ma in cima quanto a economicità:<br />

per i 13,75 litri di gas più l’1,06 di benzina necessari<br />

a percorrere quasi 103 km si spendono neanche 13 euro.<br />

E non serve nemmeno l’urea, anch’essa ormai costosa.<br />

Il telaio è a longheroni scatolati di sezione rettangolare<br />

in acciaio altoresistenziale, spesso 2,5 mm, con traverse<br />

portanti a sezione circolare.<br />

Il cassone montato sul veicolo in prova è proposto direttamente<br />

da Piaggio con la versione ‘tipper’.<br />

Un po’ di comfort in più<br />

Dentro non cercate comfort eccelsi, la conformazione<br />

di questi veicoli pone dei limiti. Ecco però un<br />

po’ di modernità: vetri e specchi elettrici, regolazione<br />

dello sterzo, basetta smartphone con presa Usb-<br />

A, autoradio Dab con vivavoce bluetooth, aria condizionata,<br />

doppio airbag.<br />

Il sedile di guida ha due<br />

gradi di libertà, con seduta<br />

da alzare e mantenere<br />

in posizione sfruttando le<br />

cinghie se serve accedere<br />

al vano motore. I retrovisori<br />

sono elettrici e si ripiegano<br />

da sé.<br />

Piaggio Porter<br />

nuova versione<br />

e in allestimento<br />

Tipper, con<br />

ribaltabile a 45°<br />

e tre sponde<br />

ribaltabili in<br />

alluminio e una<br />

retrocabina fissa.<br />

Il sollevamento è<br />

elettroidraulico.<br />

Sopra, gli interni,<br />

più ricchi delle<br />

versioni<br />

precedenti.<br />

9 TH EDITION<br />

INTERNATIONAL CONFERENCE AND EXHIBITION<br />

IN COOPERATION WITH<br />

RENEWABLE ENERGIES<br />

FOR SOUTHERN EUROPE AND<br />

THE MEDITERRANEAN COUNTRIES<br />

INTERNATIONAL CONFERENCE AND EXHIBITION<br />

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LE PROVE<br />

DI F&F<br />

MERCEDES-BENZ<br />

Via col Vito<br />

Sulle strade d’Europa il Vito 116 Tourer Selected Extralong<br />

dimostra la sua versatilità: consumi buoni in autostrada,<br />

ottima maneggevolezza in città. Il racconto di 5.600 km<br />

di Giuseppe Cordasco<br />

Paesaggi incantevoli, cantieri stradali e tante, tante<br />

autovetture elettriche. Sono questi gli elementi<br />

che hanno caratterizzato i circa 5.675 chilometri<br />

che ci hanno portato da Roma a Copenaghen e ritorno.<br />

Un’avventura on the road nel cuore dell’Europa, che per<br />

15 giorni ha messo alla prova le capacità del Vito 116<br />

Tourer Select Extralong con cui abbiamo deciso di affrontarla.<br />

E la prova è perfettamente riuscita!<br />

Interni comodi e spaziosi<br />

A partire dagli spazi interni con cui<br />

fin dai primi chilometri abbiamo preso<br />

confidenza. Non solo per il posto<br />

guida che, congegnato in maniera<br />

ergonomica, ci ha permesso di condurre<br />

il mezzo in tutta tranquillità, ma<br />

anche per le condizioni offerte agli ospiti. I nove posti a disposizione,<br />

infatti, hanno garantito agio e sicurezza agli<br />

altri 5 viaggiatori. Una circostanza questa che ha reso rilassanti<br />

e piacevoli i tanti chilometri percorsi.<br />

Le prime tappe<br />

Il nostro piano di viaggio prevede un primo stop a<br />

Rovereto. Sul tratto autostradale il Vito può dare sfogo,<br />

entro i limiti consentiti, ai suoi 163 cavalli di potenza. E<br />

grazie al cambio automatico a 9<br />

marce 9G-Tronic, è stato subito<br />

chiaro quel che avremmo constatato<br />

lungo tutto il percorso: consumi<br />

contenuti. Dopo una visita al<br />

Mart, il Museo di arte moderna e<br />

contemporanea, procediamo in di-<br />

Foglio di viaggio<br />

Tratta Km Tipo strada Traffico T°<br />

Roma-Rovereto 570 Autostrada, extraurbano Intenso - scorrevole 19-35<br />

Rovereto-Norimberga 528 Autostrada, extraurbano, urbano Intenso, incolonnamenti Brennero 21-28<br />

Norimberga-Lipsia 281 Extraurbano Molto intenso, incidente 28-30<br />

Lipsia-Berlino 187 Autostrada, poco urbano Intenso - scorrevole 28-30<br />

Berlino-Amburgo 289 Autostrada, poco extraurbano Intenso, incolonnamenti, lavori in corso 25-28<br />

Amburgo-Billund 279 Autostrada, extraurbano Intenso - scorrevole 25-30<br />

Billund-Copenaghen 285 Autostrada, extraurbano, urbano Scorrevole 28-30<br />

Copenaghen-Kiel 421 Autostrada, extraurbano, urbano Scorrevole 24-28<br />

Kiel-Bema 206 Autostrada, poco extraurbano Intenso, incolonnamenti 23-25<br />

Brema-Göttingen 238 Autostrada, poco extraurbano Intenso - scorrevole 23-25<br />

Göttingen-Strasburgo 442 Autostrada, extraurbano, urbano Molto intenso, incidente 23-25<br />

Strasburgo-Arona 566 Autostrada, extraurbano Intenso, incolonnamenti, lavori in corso 13-25<br />

Arona-Roma 638 Autostrada, poco extraurbano e urbano Scorrevole 24-35<br />

Tabella riassuntiva<br />

Km percorsi: 5.675<br />

Ore di guida: 69:07<br />

Consumo: 519 lt<br />

Media consumo: 8,9 l/100 km<br />

Media consumo autostrada: 8,8/100<br />

Media consumo tratti misti: 9,9/100<br />

Media consumo urbano: 11,8/100<br />

rezione Norimberga con il suo centro storico medioevale<br />

tra i meglio conservati in Germania. Ripartendo poi in direzione<br />

Lipsia, siamo costretti a lasciare per un lungo<br />

tratto l’autostrada a causa di un incidente. Un’occasione<br />

per vedere il Vito in azione su strade extraurbane: grande<br />

agilità di guida, pronta reazione in caso di frenata e ripresa<br />

di grande impulso. La visita a Lipsia è molto breve e già<br />

nel pomeriggio riprendiamo il viaggio verso Berlino.<br />

Nord della Germania<br />

Trascorriamo qualche giorno nella capitale tedesca dove<br />

lasciamo a riposo il nostro Vito, non prima però di aver<br />

testato la sua maneggevolezza in fase di parcheggio.<br />

Nonostante i suoi 5,3 metri di lunghezza e due di larghezza,<br />

le manovre risultano agili e veloci, favorite anche dai<br />

sensori di parcheggio e dalla telecamera posteriore. E la<br />

stessa semplicità di guida si palesa nel traffico cittadino.<br />

Norimberga<br />

La scheda del veicolo in test<br />

Cognome e nome Vito 116 Tourer<br />

Select Extralong<br />

Alimentazione<br />

Gasolio<br />

Versione Euro 6d M1 pack BlueEfficiency<br />

Potenza kW(Cv)/giri 120 (163)/4.200<br />

Coppia Nm/giri 380 Nm/1.200-2.400<br />

Cilindrata cmc 1.950<br />

Cambio<br />

Automatico 9G-Tronic<br />

Trazione<br />

Posteriore<br />

Lunghezza mm 5.370<br />

Passo mm 3.430<br />

Larghezza (specchi chiusi) mm 2.060<br />

Altezza mm 1.916<br />

Capacità bagagliaio dm 3 139/170<br />

Massa vettura kg 2.800<br />

Massa totale ammessa kg 4.800<br />

Prezzo versione test 51.190 euro<br />

On line www.mercedes-benz.it<br />

Arona<br />

Billund<br />

(Legoland)<br />

Brema<br />

Göttingen<br />

Strasburgo<br />

Rovereto<br />

LA STORIA SIAMO NOI Norimberga e Lipsia, due tappe<br />

importanti del tour. A sinistra, le mura della città medioevale<br />

che conserva molte vestigia del suo storico passato.<br />

A destra il Vito in una immagine ‘rubata’ davanti alla stazione<br />

centrale di Lipsia, da snodo ferroviario a centro commerciale.<br />

Kiel<br />

Amburgo<br />

LE PROVE<br />

DI F&F<br />

Lipsia<br />

Norimberga<br />

Rungsted<br />

Roma<br />

Lipsia<br />

Berlino<br />

42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022<br />

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<strong>settembre</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 43


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

LE PROVE<br />

DI F&F<br />

Bagagliaio, arma a doppio taglio<br />

La fatica più grande del viaggio che per 15 giorni ci<br />

ha portato in giro per l’Europa Centrale è stata certo<br />

quella di caricare e scaricare, a ogni stop serale, i rispettivi<br />

bagagli. Colpa della straordinaria capienza<br />

del Vito Extralong, che con circa 1,7 metri cubi di vano<br />

carico ci ha consentito di portare con noi ben più dell’indispensabile.<br />

Ognuno dei sei partecipanti teoricamente ha potuto<br />

munirsi di valigia e zaino. A questi però si sono presto<br />

aggiunte borse di ogni misura, frigo portatile (in bella<br />

mostra nella foto accanto) e, vergogna delle vergogne,<br />

una bella scatola di cibo italiano (non si sa mai). Il risultato?<br />

Un estenuante facchinaggio a ogni tappa.<br />

Amburgo<br />

Roma<br />

I complicati<br />

preparativi<br />

in vista della<br />

partenza da<br />

Roma. L’ampiezza<br />

del vano di carico<br />

ha generato forse<br />

una eccessiva<br />

euforia sui bagagli<br />

al seguito...<br />

Sotto, il Vito<br />

con l’affilata<br />

e corsaiola<br />

MB Coupé, quindi<br />

Strasburgo<br />

e la sede del<br />

Parlamento Eu.<br />

Parcheggi ad alta suspance<br />

Una delle esperienze meno rilassanti per chi viaggia in van è affrontare<br />

discesa e salita in un parcheggio multipiano.<br />

Gli ingegneri spesso, per risparmiare spazio, tarano al centimetro<br />

l’altezza del tunnel che porta ai vari livelli. A poco serve il rassicurante<br />

segnale all’ingresso che indica l’altezza massima consentita, si ha<br />

sempre paura di rimanere incastrati in questi toboga.<br />

Un incubo! Inevitabile, come San Tommaso, la prova visiva, ovvero<br />

sporgendosi dal finestrino per essere certi di non rovinare il tetto del<br />

veicolo.<br />

Berlino<br />

Brema<br />

Lasciamo Berlino dopo aver apprezzato il fascino di luoghi<br />

carichi di storia come la Porta di Brandeburgo,<br />

Alexanderplatz e Potsdamer Platz. Raggiungiamo quindi<br />

Amburgo, facendo i conti con innumerevoli cantieri stradali.<br />

Una veloce visita al centro della grande città portuale<br />

e riprendiamo il nostro viaggio verso Nord.<br />

La Danimarca<br />

Per la gioia dei piccoli, ma anche dei grandi, raggiungiamo<br />

la prima tappa danese: Legoland, in quel di Billund. Il di-<br />

Il Diamante nero di Copenaghen, con la sua forma futuristica<br />

si contrappone alla porta di Brandenburgo (a sinistra). In alto<br />

un altro esempio di architettura moderna, l’Universum.<br />

Copenaghen<br />

vertimento è tanto, ma l’itinerario deve proseguire in direzione<br />

Copenaghen. Ci immergiamo quindi in paesaggi tipicamente<br />

scandinavi: boschi, ma soprattutto campagne<br />

coltivate in maniera accurata. E lungo il tragitto, notiamo<br />

un particolare già emerso in Germania: le strade, urbane<br />

ed extraurbane, pullulano di auto elettriche.<br />

Dal soggiorno a Copenaghen portiamo via il ricordo di<br />

un popolo accogliente, di suggestivi canali e di palazzi<br />

che intrecciano stili antichi e moderni, come il Diamante<br />

Nero, sede della Biblioteca Reale. E una citazione la meritano<br />

anche l’atmosfera bohemien del quartiere di<br />

Christiania e il museo Louisiana, a una trentina di chilometri<br />

dalla capitale danese.<br />

Il ritorno<br />

Il rientro in Italia ha cadenze molto più sostenute. Dopo<br />

un veloce passaggio da Kiel, altra città portuale del Nord<br />

della Germania, facciamo tappa a Universum, il museo<br />

della scienza di Brema: un’esperienza interattiva indimenticabile.<br />

Proseguiamo quindi per Gottinga, rinomata città<br />

universitaria. E nel nostro percorso non poteva mancare<br />

una breve sosta a Strasburgo per onorare le istituzioni comunitarie:<br />

una foto davanti al Parlamento europeo, e via,<br />

riprendiamo la strada verso Sud. Per farlo attraversiamo<br />

la Svizzera e ci inerpichiamo, senza che il nostro Vito faccia<br />

una grinza, fino ai circa 2.000 metri del passo del<br />

Sempione. Il tempo di godere di un po’ d’aria fresca e ripartiamo<br />

verso la bollente Roma, non prima di aver fatto<br />

una pausa ad Arona, sul Lago Maggiore.<br />

Viaggio splendido, che avremmo già voglia di ripetere,<br />

sempre a bordo di un Vito!<br />

Strasburgo<br />

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CURIOSITÀ<br />

LO SAPEVATE CHE...?<br />

HIT<br />

PARADE<br />

Macchine e videogiochi: c’è chi le ha<br />

contate. Personalizzazioni estreme: chi ci<br />

guadagna? Spie che si accendono sui<br />

cruscotti di auto ibride ed elettriche:<br />

siamo sicuri di saperle interpretare?<br />

Se lo chiedono, e si danno una risposta,<br />

gli analisti di Confused.com<br />

Le regine dei videogiochi<br />

Fantasia a briglie sciolte. Gli analisti di Confused.com hanno<br />

censito le quattroruote più utilizzate nell’industria del gaming.<br />

A vincere la classifica delle apparizioni è la Nissan Skyline (1.271),<br />

mentre il brand più citato è Chevrolet (2.328), grazie al secondo<br />

posto della Corvette (1.270) e al quarto della Camaro (1.058).<br />

Sul gradino più basso del podio l’iconica Ford Mustang (1.263).<br />

Poco nota da noi, la Skyline è un<br />

modello del 1957 nella sua prima<br />

edizione, ed è molto popolare negli<br />

Stati Uniti e in Giappone ancora<br />

oggi. È apparsa, tra l’altro, nei giochi<br />

Gran Turismo, Mario Kart e<br />

Theft Auto V.<br />

Le auto più rappresentate nei videogiochi<br />

Posizione Marchio Modello Numero di apparizioni<br />

1 Nissan Skyline 1.271<br />

2 Chevrolet Corvette 1.270<br />

3 Ford Mustang 1.263<br />

4 Chevrolet Camaro 1.058<br />

5 Mitsubishi Lancer 974<br />

Spie, queste sconosciute<br />

Verdi, gialle o rosse, le spie che appaiono sul cruscotto dei veicoli<br />

ibridi ed elettrici ci interrogano sulle nostre conoscenze. E ci<br />

bocciano senza appello. Secondo una ricerca di Confused.com,<br />

il simbolo più frainteso è quello relativo a un guasto generalizzato<br />

nel sistema elettrico dei veicoli BEV; seguono la spia che indica<br />

il ‘veleggiamento’, quella di ‘pronto alla guida’ e, al quarto posto,<br />

il segnale che evidenzia la scelta della modalità elettrica.<br />

Per fortuna i simboli di colore verde, a differenza degli alert rossi,<br />

trasmettono solo informazioni positive...<br />

Le spie sul cruscotto male interpretate<br />

N° Simbolo Significato Alimentazione Risposta<br />

della spia<br />

sbagliata<br />

1 Guasto elettrico Elettrica 80%<br />

2 ‘Veleggiamento’ Ibrida 77%<br />

3 Pronto alla guida Elettrica 68%<br />

4 Modalità elettrica Ibrida 60%<br />

Kim Kardashian non bada a spese<br />

Per promuovere la propria collezione di abbigliamento Skims, caratterizzata<br />

da un particolare tessuto spugnoso chiaro, Kim<br />

Kardashian ha fatto ricoprire la sua Urus con una folta pelliccia di<br />

lana bianca. Una mossa pubblicitaria da oltre 70mila euro, un terzo<br />

del prezzo di listino della Lamborghini e tre volte quanto speso<br />

per la speciale verniciatura grigia<br />

custom della sua Maybach.<br />

Quanto alle sorelle Jenner, Kylie e<br />

Kendall, le personalizzazioni delle<br />

loro Mercedes e Rolls Royce sono<br />

costate poco meno di 40mila euro.<br />

Domanda: cui prodest?<br />

Chi ha ritoccato cosa<br />

Celebrity Auto Descrizione Costo stimato<br />

della modifica dell’intervento<br />

1 Kim Kardashian Lamborghini Urus Skims personalizzato €70.600<br />

con tessuto avvolgente<br />

2 Kim Kardashian Mercedes Benz Verniciatura grigia €20.605<br />

Maybach e finiture monocromatiche<br />

3 Kylie Jenner Rolls Royce Ghost Speciale pelle rosa €18.732<br />

per interni e decorazioni esterne<br />

4 Kendall Jenner Rolls Royce Wraith Motore personalizzato €9.834<br />

5 Kylie Jenner Mercedes Benz Pellicola arancione €9.352<br />

G-Wagon personalizzata<br />

Your mobility.<br />

Made easy.<br />

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Nuova BMW iX3: consumo di corrente in kW/100 km: 18,5 ­ 18,9; consumo di carburante ciclo misto (litri/100km): 0; emissioni CO2 (g/km): 0.<br />

I consumi di carburante e le emissioni di CO2 riportati sono stati determinati sulla base della procedura WLTP di cui al Regolamento UE<br />

2017/1151. I dati indicati potrebbero variare a seconda dell'equipaggiamento scelto e di eventuali accessori aggiuntivi. Ai fini del calcolo di<br />

imposte che si basano sulle emissioni di CO2, potrebbero essere applicati valori diversi da quelli indicati.<br />

46 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

www.alphabet.com/it

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