26.09.2022 Views

GreenPlanner 2023

Vi presentiamo lo sfogliabile della GreenPlanner 2023, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta dell'undicesima edizione (194 pag. - 15€ - Isbn 978-88-946130-4-9). L’Almanacco dei progetti Sostenibili italiani più letto e usato dagli italiani che hanno a cuore la consapevolezza ambientale e sociale è anche l'unica testata giornalistica ambientale che si legge, si usa e si conserva. La GreenPlanner 2023 è una pubblicazione che risponde al 100% ai criteri legati alla Sostenibilità della stampa: carta Fsc certificata, inchiostri a base vegetale, prodotta con energia rinnovabile e plastic free (anche la copertina). Sulla GreenPlanner 2023 parleremo di: - gennaio #rigenerare&riqualificare - febbraio #soluzioniallacrisiclimatica - marzo #elementoH - aprile #ripartiamodallafitoterapia - maggio #ediliziagreen &Nzeb - giugno #economiacircolare - luglio #liberidall’amianto - agosto #ecolifestyle - settembre #mobilitàgreen - ottobre #greentech - novembre #Carbonneutral:chi/come/quando - dicembre #ambienteintavola - appendice: #neologismiverdi Dispinibil eper l'acquisto online su https://www.greenplanner.it/negozio/GreenPlanner-2023-p490287984

Vi presentiamo lo sfogliabile della GreenPlanner 2023, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta dell'undicesima edizione (194 pag. - 15€ - Isbn 978-88-946130-4-9).

L’Almanacco dei progetti Sostenibili italiani più letto e usato dagli italiani che hanno a cuore la consapevolezza ambientale e sociale è anche l'unica testata giornalistica ambientale che si legge, si usa e si conserva.

La GreenPlanner 2023 è una pubblicazione che risponde al 100% ai criteri legati alla Sostenibilità della stampa: carta Fsc certificata, inchiostri a base vegetale, prodotta con energia rinnovabile e plastic free (anche la copertina).

Sulla GreenPlanner 2023 parleremo di:

- gennaio #rigenerare&riqualificare
- febbraio #soluzioniallacrisiclimatica
- marzo #elementoH
- aprile #ripartiamodallafitoterapia
- maggio #ediliziagreen &Nzeb
- giugno #economiacircolare
- luglio #liberidall’amianto
- agosto #ecolifestyle
- settembre #mobilitàgreen
- ottobre #greentech
- novembre #Carbonneutral:chi/come/quando
- dicembre #ambienteintavola
- appendice: #neologismiverdi

Dispinibil eper l'acquisto online su https://www.greenplanner.it/negozio/GreenPlanner-2023-p490287984

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questa

2023

appartiene a

nickname

professione

hobby

cell / tel

indirizzo email

come mi muovo per andare al lavoro •a piedi •bici •treno •auto

ho installato

£ tetto fotovoltaico £ pannelli solari termici

£ impianto geotermico £ pale minieoliche

il mio footprint

giornaliero è

(per calcolarlo:)

la mia produzione annua di energia rinnovabile è pari a

kW

Non farti mai mancare

le buone notizie.

Soprattutto

se sono Sostenibili:

segui ogni giorno

greenplanner.it

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greenplanner 3


In questa parliamo di:

Gennaio

pag.11

Febbraio

pag.27

Marzo

pag.43

Rigenerare l’Italia

La crisi climatica preoccupa

Scopriamo l’idrogeno

FOTO DI: Tiziano Bisogni

FOTO DI: Paola Rossi

FOTO DI: Vanni Monelli

Aprile

pag.57

Maggio

pag.71

Giugno

pag.85

La natura sotto casa

Edilizia Green

Largo all’economia circolare

FOTO DI: Emiro Albiani

FOTO DI: Andrea Salvucci

FOTO DI: Stefano Stefanoni

In collaborazione con la Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche)

focus su Ambiente clima futuro

Istantanee sull’ambiente che viviamo

L’arte si fa denuncia

A

mbiente clima futuro è la prima iniziativa

di documentazione fotografica e analisi

interpretativa del fenomeno della tutela

ambientale nel nostro Paese, promossa da Fiaf

(Federazione italiana associazioni fotografiche)

e Fondazione Censis, e realizzata da fotografi professionisti

e amatoriali. Dodici di questi scatti (oltre

a quello di copertina) accompagnano il lettore della

GreenPlanner 2023, in un percorso artistico unico.

Sin dal 1995 la Fiaf promuove iniziative rivolte a

tutti gli appassionati di fotografia con l’intento di

valorizzare il racconto umano e sociale realizzato

attraverso le immagini, e orchestrare progetti

complessi e corali che possano sfociare in iniziative

unitarie. L’idea della Federazione è che la fotografia

sia principalmente un fatto sociale: l’atto del fotografare

ci mette sempre davanti alla realtà, e ogni

autore registra/interpreta i fenomeni secondo la

sua personale visione.

In questo senso la Fiaf, con il progetto Ambiente

clima futuro, ha voluto essere la prima realtà

ad aver strutturato e lanciato un progetto

fotografico organico riguardante le problematiche

ambientali, che ambisce a essere un valido

spunto per un’ampia riflessione di tipo culturale

e sociologico su una diversa possibilità di convi-

4 greenplanner


Luglio

pag.101

Agosto

pag.113

Settembre

pag.131

Pericolo amianto

Ecolifestyle

La mobilità buona è verde

FOTO DI: Maurizio Ligabue

FOTO DI: Tiziana Fustini

FOTO DI: Giulio Brega

Ottobre

pag.143

Novembre

pag.157

Dicembre

pag.173

Tecnologie verdi avanzano

Green jobs fanno Green company

Ambiente in tavola

FOTO DI: Elena Bacchi

FOTO DI: Tiziano Bisogni

FOTO DI: Silvia Noferini

venza con un mondo che abbiamo in prestito. Il

complesso lavoro che ne è scaturito testimonia

questo particolare momento di passaggio in cui

stiamo vivendo, a cavallo tra un passato segnato

da inquinamento, spreco delle risorse, cattiva

gestione del territorio, problemi dei rifiuti e cambiamenti

climatici, e un presente dove le buone

pratiche, sia a livello pubblico sia privato, vanno

nella direzione di un futuro con una maggiore

attenzione per l’ambiente e per il suo equilibrio.

Ambiente clima futuro è un documento davvero

unico per la profondità e al contempo vastità di

vedute con cui il fenomeno della tutela ambientale

in Italia è stato raccontato. 228 autori, tra

professionisti e fotoamatori, ognuno seguendo la

propria inclinazione e linguaggio, hanno dato vita a

un’opera corale composta da oltre 1.500 immagini

che raccontano, come solo la fotografia riesce a

fare, la percezione collettiva della crisi climatica e

delle condizioni in cui oggi versa il Paese.

Ambiente clima futuro è un grande insegnamento,

un’indicazione chiara, un segnale alle istituzioni,

una riflessione collettiva di una potenza straordinaria

che richiama all’azione.

Un appello che vuole proseguire e amplificarsi

anche attraverso le pagine della GreenPlanner

che, per questa edizione, ha deciso di pubblicare

alcune delle immagini del progetto Ambiente clima

futuro. L’invito all’azione è potente e impellente,

e lo si avverte osservando alcune delle immagini

dove sono evidenti i segni dell’abbandono e

dell’incuria per i territori, feriti profondamente dallo

sfruttamento e dal depauperamento. Non meno

importanti e potenti sono le immagini, riproposte

anche in questa GreenPlanner, dove vengono

raccontati quei progetti ed esperienze di recupero

per un ritorno a un ambiente più naturale, che

infondono speranza con l’idea che i nostri sforzi ci

saranno e non saranno vani.

Speriamo possiate portare con voi, con la Green-

Planner, questo progetto, perché abbiamo un solo

Ambiente clima futuro.

greenplanner 5


Le iniziative dei giovani

I vincitori della seconda edizione del premio Sea Art, il contest tra scienza e arte

Per salvare

il Pianeta blu, la tecnica

da sola non basta

a cura di Francesca Cutrone

PER SAPERNE DI PIÙ

Studenti delle scuole superiori e giovani universitari hanno liberato la

loro creatività, realizzando opere d’arte con l’intento di trasmettere

l’attenzione e il rispetto per il mare. È il risultato della seconda edizione

del Sea Art Camp, il format ideato e coordinato da Edizioni Green Planner.

Il contest ha permesso a ragazze e ragazzi di trasformarsi in artisti di

denuncia, accompagnati nel loro percorso di formazione da specialisti del

settore scientifico e artistico. La premiazione è avvenuta in occasione della

Giornata degli oceani, e la giuria di esperti ha selezionato e premiato a

pari merito le 4 opere che meglio hanno rappresentato la situazione delle

acque, amalgamando tecnica, estetica e documentazione scientifica. Sea

Art Camp prosegue ora con una terza edizione, sempre con l’obiettivo di

sensibilizzare alla tutela dell’ambiente e al bisogno di corsi

di studio che favoriscano il dialogo tra i saperi umanistico,

tecnico e scientifico. Un appello per dimostrare che scienza,

arte e ragazzi devono stare insieme.

Narvalo pulitore

Inside the wave

6 greenplanner


Acqua blu, blu denim

SPAZIO AI GIOVANI

I lavori selezionati

dalla giuria sono

stati esposti presso

l’Acquario di Milano e

nella sede italiana di

Siram Veolia - sponsor

della manifestazione -

dove è stato installato

Urlo Bianco. Come ha

affermato Nicola Cipiciani,

sustainability manager

di Siram Veolia: «Per

dimostrare la necessità

di coniugare tecnica, arte

e Sostenibilità, i ragazzi

interessati avranno

la possibilità di fare

un’esperienza di stage

presso la nostra azienda,

per avere prova tangibile

di questo concetto e capire

se farne una professione».

HANNO VINTO:

Acqua blu, blu denim,

opera di upcycling

realizzata dai giovani

artisti della 2D del Liceo

Artistico indirizzo Design

della Moda/Iss Olga Fiorini

di Busto Arsizio (Va).

Inside the wave,

di Serena Moltani e

Matteo Quistaini, studenti

della 2H del Liceo Ettore

Majorana di Rho (Mi), che

hanno colpito la giuria con

la loro interpretazione di

tecnica e messaggio.

Narvalo pulitore,

curata dalla classe

3C Tecnico Gestione

dell’Istituto scolastico Iis

Agrario Luigi Castiglioni di

Limbiate (Mb), coordinato

da Filippo Borrella.

Urlo Bianco, frutto

del lavoro di Camilla

Lorenzi e Sofia

Pietrogrande, studentesse

dell’Università Statale

di Milano, il cui intento

è sensibilizzare sulla

condizione dei coralli.

Urlo Bianco

greenplanner 7


Editoriale

Prepariamoci

al peggio,

nel migliore

dei modi

(ovvero studiando

come proteggerci)

a cura di M.Cristina Ceresa

U

n aspetto fondamentale lo stiamo capendo

in molti: dal punto di vista climatico le cose si

stanno mettendo male e non possiamo più

fare finta di niente. Dobbiamo prenderne coscienza

e allenarci a proteggerci nel migliore dei modi.

Reagire correttamente

Ci sta rotolando addosso un benessere che credevamo

conquistato: acqua a volontà non ne possiamo

più avere; il caldo e fresco con un click è pura

follia (a meno che l’energia non sia prodotta con un

sistema Rinnovabile e comunque va risparmiata);

i cibi senza un domani non hanno più alcun senso,

anzi fa kitsch; gli spazi e i territori da raggiungere e

conquistare alla nostra mercé sono da dimenticare

(a meno che non si raggiungano con le proprie

gambe o con due ruote spinte dai nostri muscoli).

Vacillano tante abitudini malsane e si fa spazio

l’austerity che però va letta sotto una nuova

luce: la moderazione che invochiamo è fatta di

una nuova politica per l’ambiente, ma anche per

noi tutti.

A doverci guidare su questa buona strada devono

essere i giovani cui si aprono non porte, ma portoni

di nuove professioni.

E a vedere bene gli Atenei italiani stanno organizzandosi

per preparare i nuovi manager

della transizione ecologica. A tutti i livelli. E noi

di GreenPlanner abbiamo proprio questa specializzazione:

accendere i riflettori sulle nuove

opportunità. Senza sprecare un goccio di energia.

PER SAPERNE DI PIÙ

Largo

alle aziende

Green

Non è solo una questione ambientale,

ma anche manageriale. I Green

jobs avranno futuro solo se si

allargherà la diffusione delle Green

company. Le Green company

possono avere un senso solo se

guidate da imprenditori illuminati

da obiettivi di Bene comune e da

manager il cui mandato nei confronti

della Sostenibilità è vissuto

in prima persona.

Noi di Edizioni Green Planner la

chiamiamo coerenza: per questo

siamo Srl benefit, certificati BCorp

e parte di una sempre più crescente

comunità del bene Comune.

8 greenplanner


FIERA MILANO, RHO

22- 23 - 24

FEBBRAIO

2023

FIERA INTERNAZIONALE B2B DEL FLOROVIVAISMO,

DEL GARDEN E DEL PAESAGGIO

Tel. (+39) 02 6889080

info@myplantgarden.com

www.myplantgarden.com


10 greenplanner

appunti del mese

L

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29

5


Tiziano Bisogni

dal portfolio

Punto di non ritorno,

Giardino Viaggio di Ritorno

Arte Contemporanea

di Rodolfo Lacquaniti,

Castiglione della Pescaia

(Gr)

gennaio Rigenerare l’Italia

#ecobuilding #territorigreen #riqualificazione #quartieri

testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui


Rigenerare l’Italia

Il Bel Paese va

rimesso a posto

Borghi, quartieri, fabbriche dismesse.

E poi anche alpeggi,

ex colonie e chiese sconsacrate.

Sono solo alcuni esempi

delle strutture disseminate

nel nostro Paese e che potrebbero

essere riqualificate

secondo nuovi parametri di

Sostenibilità. A che serve tutto

ciò? A creare nuova occupazione,

nuovi alloggi o spazi

di lavoro senza occupare altro

suolo. L’Italia è «piena di spazi

vuoti» - sostiene Roberto

Tognetti, direttore della Fondazione

Riusiamo l’Italia,

soggetto in grado di erogare

servizi tecnico-strategici per il

riuso temporaneo di spazi abbandonati

e per la promozione

di una rigenerazione urbana

che sia effettiva espressione

di progetti di comunità.

«L’Italia è passata, nel giro di

pochi anni, dall’essere un Paese

formato da persone sen-

26 LUNEDÌ

AM

27 MARTEDÌ

AM

PM

PM

28 MERCOLEDÌ

AM

PM

12 greenplanner


settimana 52

29

AM

30

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

dicembre 2022/gennaio 2023

za spazi, a una realtà di spazi

senza più persone», riflette

Tognetti, che di professione è

architetto.

Si consuma suolo a una velocità

di 8 metri quadrati al

secondo, e l’urbanizzazione

è cresciuta tra il Dopoguerra

e il 2000 del 400%, mentre la

popolazione del 27%. L’incremento

dell’offerta sul mercato

ha prodotto un calo dei

prezzi, e la svalutazione dei

beni immobiliari ha causato

una crisi di “sovraproduzione”,

che - come negli Stati Uniti

e in Spagna - ha contribuito

a innescare una

crisi strutturale

nel sistema economico.

PER SAPERNE DI PIÙ

Riqualificare

vuol dire salvare

il suolo

CONSUMO

DI NUOVO SUOLO

EVITATO

SABATO

DOMENICA

31 1

Giornata

mondiale

della pace

15,23 km 2

pari a circa 1/3

della Città del Vaticano

ASSORBIMENTO

EQUIVALENTE

DI CO 2

300.000 kg

pari a circa 1/3

della Città del Vaticano

greenplanner 13


Rigenerare l’Italia

2 LUNEDÌ

AM

PM

Orti urbani:

belli e buoni

La riqualificazione urbana può

partire anche dalla creazione

di un orto. Come quello voluto

dalla Scuola di Management

ed Economia dell’Università

di Torino, un progetto di riqualificazione

urbana dedicato

alla coltivazione di frutta e

verdura, destinato alla comunità

universitaria, ad associazioni,

scuole e cittadinanza.

Il progetto ha l’obiettivo di

incentivare la produzione e il

consumo di alimenti sani in

aree urbane, come strumento

di sensibilizzazione verso

una maggiore Sostenibilità dei

consumi.

Il nuovo orto è stato realizzato

grazie a un finanziamento di Eit

Food all’interno di un asse progettuale

dedicato al concetto

di New European Bauhaus,

definito dalla Commissione

Europea come quell’insieme

di principi che compongono il

Green Deal come un’esperienza

culturale concreta per tutta

l’Europa, specie nel processo di

ripresa rispetto alla crisi indotta

dalla pandemia.

14 greenplanner

3 MARTEDÌ

AM

4 MERCOLEDÌ

AM

PM

Giornata internazionale del braille

PM


settimana 1

5

AM

6

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

SABATO

7 8 DOMENICA

gennaio 2023

Esempi di riuso

di edifici e spazi out

Valdilana Hub: progetto

che sta entrando nel vivo a

Ponzone a due passi dall’Oasi

Zegna,

greenplanner.it/2022/

03/31/valdilanahub-riqualificazione-territoriale-sociale/;

Riconcordia: progetto per la

rinascita del centro storico di

Concordia sulla Secchia (Mo)

colpito dal sisma del 2012,

riconcordia.it;

Il piano di azione per il riuso di

spazi o strutture abbandonate

o sottoutilizzate nel territorio

del Comune di Valdilana (Bi);

Riempiamo il vuoto con il

teatro: concept, web design

e sviluppo della piattaforma

finalizzata al matching tra

spazi vuoti immediatamente

riusabili in Piemonte come

spazi prova per il teatro (generici

e scenografici) e per artisti,

sviluppato per conto di Compagnia

di San Paolo, Torino

spaziteatropiemonte.it;

Riusiamo Verbania!: programma

di riuso temporaneo

di spazi sottoutilizzati per sostenere

l’occupabilità giovanile,

che ha favorito varie operazioni

di riuso e di rigenerazione

tra cui il concorso internazionale

sull’area ‘Ex Acetati’,

europan-italia.eu/EURO-

PAN_15/verbania.html;

Piano di azione per un

esperimento di valorizzazione

integrata a Trento Nord:

percorso condiviso di rigenerazione

urbana

e ‘Risalita’ socio

culturale per la

Cooperativa

Con.Solida.

Scs.

greenplanner 15


Rigenerare l’Italia

Per conoscere

le imprese

9 LUNEDÌ

AM

PM

Pavimentazioni

sostenibili

per le città

Italcementi, storico produttore

di cemento, insieme a

Calcestruzzi, ormai da anni percorre

la strada della Sostenibilità

e dell’economia circolare.

L’impegno è cercare soluzioni

innovative in grado di rispondere

perfettamente alla “voglia

di green”, di contrastare il climate

change, di dare attenzione

all’economia circolare e alla

tutela ambientale. Per vincere

insieme la sfida della decarbonizzazione,

anche la filiera delle

costruzioni si sta orientando

sempre di più verso materiali

affidabili, sostenibili e innovativi.

Un esempio concreto riguarda

le pavimentazioni, che giocano

un ruolo importante nella

costruzione e ristrutturazione

degli spazi verdi, dal giardino

privato ai luoghi dell’accoglienza

e alla riqualificazione nelle

città. Il calcestruzzo, infatti,

rappresenta il materiale ideale

per realizzare una vastissima

gamma di pavimentazioni. Resistenza

alla compressione e

all’usura, lavorabilità, durabilità,

possibilità di texture superficiali

di design: sono solo alcune delle

proprietà che ne consentono

l’impiego in pavimentazioni con

differenti destinazioni d’uso.

10 MARTEDÌ

AM

11 MERCOLEDÌ

AM

PM

PM

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settimana 2

12

AM

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AM

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VENERDÌ

PM

PM

SABATO

14 15 DOMENICA

gennaio 2023

i.build,

un team di tecnici

specializzati

per la posa

di pavimentazioni

“Un interlocutore unico per

soluzione complete”: è questo

il nuovo approccio che

i.build di Calcestruzzi mette

a disposizione di imprese,

progettisti e pubbliche amministrazioni.

In pratica, una

gamma di soluzioni per ogni

tipologia di pavimentazione,

la collaborazione nella

fase progettuale, il supporto

nella scelta dei materiali,

nella finitura superficiale,

sino alla posa in opera in

cantiere, il tutto all’insegna

della Sostenibilità dei

materiali. Dal Ponte San

Giorgio di Genova alle aree

logistiche della Ricicleria di

A2A in provincia di Milano,

passando per campi sportivi,

piste ciclabili, parcheggi

e le promenade del Parco

della Biblioteca degli Alberi

a Milano, sono moltissimi i

progettisti che hanno scelto

queste soluzioni.

© Andrea Cherchi

Per

conoscere

le imprese

www.italcementi.it www. calcestruzzi.it

Italcementi, i.lab (Kilometro Rosso) Via Stezzano, 87 – 24126 Bergamo – Italia

greenplanner 17


Rigenerare l’Italia

I trend in atto

tra le 4 mura

La sovrabbondanza di edifici a

uso ufficio sembra essere ormai

certa, anche se è vero che

potrebbe crescere la richiesta

di locali da adibire alla gestione

della logistica. Insomma, non

è detto che un edificio che è

nato per uno scopo debba per

forza continuare a ‘esercitare’

le stesse funzioni. Creatività è

la parola d’ordine di chi vuole

riqualificare gli edifici, a cominciare

dalla loro destinazione.

La trasformazione nel settore

dei siti commerciali e residenziali

sta avvenendo in un contesto

di cambiamenti anche

dal punto di vista normativo,

di ridefinizione dell’impegno

per la riduzione delle emissioni

e, allo stesso tempo, in un

LUNEDÌ Giornata mondiale della Neve

16

AM

17 MARTEDÌ

AM

PM

PM

18 MERCOLEDÌ

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PM

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settimana 3

gennaio 2023

19

AM

20

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

momento di incertezza economica

dovuta alle conseguenze

della pandemia.

“Settori diversi - afferma una

realtà come Eaton, azienda

che si occupa di distribuzione

elettrica e protezione dei circuiti;

gestione dell’alimentazione

di backup e dell’accumulo di

energia; controllo e automazione;

illuminazione e sicurezza;

soluzioni strutturali e per

ambienti pericolosi - possono

influenzarsi a vicenda, e verrà

incoraggiato sempre di più il

fenomeno del sector coupling,

ovvero la diffusione delle tecnologie

basate sull’elettricità.

Grazie alla digitalizzazione, edifici

commerciali e residenziali

dialogheranno con gli operatori

di rete, mentre i legislatori

implementeranno quadri

normativi pensati per il nuovo

contesto”.

HA

DETTO

SABATO

21 22 DOMENICA

Giornata

mondiale

dell’abbraccio

Bisogna partire dalle scuole:

è necessario portare il tema

dell’efficienza energetica

all’interno delle famiglie,

non soltanto raccontando

la Sostenibilità, ma anche

e soprattutto riqualificando

gli edifici scolastici e facendo

sperimentare quotidianamente

la Sostenibilità agli

studenti. Vivere in un edificio

riqualificato dal punto di

vista energetico significa far

esperienza costante di cosa

vuol dire avere uno stile di

vita sostenibile.

Rosita Romeo

Consulente energetico

CasaClima

greenplanner 19


Rigenerare l’Italia

Professione

rigeneratore

La riconversione e la riqualificazione

sono nuovi orizzonti multidisciplinari

per i professionisti.

Sono un’occasione epocale di

concreto ed effettivo protagonismo

di gruppi, associazioni e

organizzazioni verso processi

di cambiamento e trasformazione

urbana, in cui le competenze

tipiche del progettista,

soprattutto se finalizzate al

perseguimento di obiettivi di

Sostenibilità, qualità, bellezza,

innovazione, tornano a essere

centrali. In particolare, per gli

architetti tutto questo vuol dire

essere in linea con i fabbisogni

e le istanze di aggiornamento

e rafforzamento delle competenze

professionali. Importanti

sono le implicazioni tecnico

progettuali o tecnico urbanistiche,

anche rispetto ai possibili

ruoli attivi che possono essere

sviluppati dalle competenze

integrate in termini di connessione

con altri settori, materie e

ambiti di attività.

23 LUNEDÌ

AM

24 MARTEDÌ

AM

PM

Giornata internazionale dell’educazione

PM

25 MERCOLEDÌ

AM

PM

Scommesse

su cui puntare

Rigenerare vuol dire abbracciare

nuovi approcci di partenariato

pubblico-privato con

gli enti pubblici (si veda l’art.

151 del nuovo Codice degli ap-

20 greenplanner


settimana 4

gennaio 2023

26

AM

GIOVEDÌ

PM

palti e contratti pubblici [Dlgs.

50/2016]) in materia di sponsorizzazioni

(I e II comma) e di

promozione per “forme ulteriori

e analoghe di partenariato” con

altri soggetti pubblici e privati

in materia di beni culturali. Da

considerare anche l’art. 71, c. 3,

del decreto legislativo 3 luglio

2017, n. 117.

LO SAI

CHE...

27

AM

VENERDÌ

Giornata internazionale della memoria

delle vittime dell'Olocausto

PM

La legge 717/1949 prevede

che, per ogni nuovo edificio

pubblico costruito sul territorio

italiano (tribunali, stazioni,

parchi ecc.), una quota

dell’importo complessivo dei

lavori - il 2% - venga destinato

all’abbellimento del nuovo

edificio con opere di artisti

contemporanei, realizzate

ad hoc. Entrata in vigore nel

1949, la legge è tuttora vigente,

e la sua applicazione è

regolata da una serie di criteri,

requisiti e procedure.

28

SABATO

29 DOMENICA

Giornata

della

protezione

dei dati

personali

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 28

greenplanner 21


Rigenerare l’Italia

Alfonsa: un progetto promosso dalle Università dell’Emilia Romagna

a cura di Alessio Malcevschi

ricercatore dipartimento di scienze chimiche, della vita e della sostenibilità

ambientale Università di Parma e Giulia Berni

Il rilancio dell’Appennino italiano

passa dalla corretta formazione

È

noto che i territori montani

delle aree appenniniche

stanno attraversando da

tempo significativi cambiamenti

in termini di riordino organizzativo-economico.

Questi fenomeni

hanno portato a un progressivo

impoverimento in termini di reddito

della popolazione delle aree

interne, penalizzate spesso anche

da una significativa distanza

rispetto ai principali servizi essenziali

(salute, istruzione, mobilità

collettiva). Questa dinamica

ha accentuato lo spopolamento,

come rilevato dai dati presentati

nel censimento della popolazione

e delle abitazioni pubblicato

da Istat nel 2020. Che fare? Occorre

dimostrare che la Sostenibilità

paga non solo a parole ma

nei fatti. Attraverso una serie di

workshop, seminari, incontri e

conferenze organizzati a partire

dal 2020, il progetto Alfonsa

mira a trasmettere agli amministratori

locali, alle imprese

del territorio, ma anche a chi

vi abita e lavora, informazioni

pratiche ed esempi virtuosi da

imitare per avviare progetti di

rete che, integrando in modo

sistemico e sinergico aspetti

economici, demografici e tecnologici,

siano in grado di intercettare

i fondi messi a disposizione

“Alfonsa“ (ALta FOrmazione e iNnovazione per lo Sviluppo sostenibile

dell’Appennino) è un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna

realizzato congiuntamente dalle Università di Modena e Reggio, Parma,

Ferrara, Bologna, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Politecnico

di Milano, che si pone l’obiettivo di rilanciare in modo concreto le

aree interne dell’Appennino a partire dall’applicazione dell’Agenda 2030

delle Nazioni Unite.

dal piano per il lavoro e il clima

della Regione Emilia Romagna

e dal Pnrr. I temi trattati vanno

dalla creazione di comunità

energetiche, all’uso di nuove

tecnologie abilitanti come i droni

per il controllo della qualità

ambientale tramite l’uso del Ict,

all’identificazione di leve finanziarie

per sostenere le aziende

locali, alla valorizzazione del

capitale naturale, sino alla ideazione

di progetti per favorire

nuove residenzialità stanziali e

temporanee. La sfida che si ha

di fronte è di dimensioni epocali,

ma il mondo è cambiato, per cui

la strategia non può essere che

una sola: occorre smettere di

pensare di poter risolvere i problemi

uno alla volta, e capire che

è necessario affrontarli con una

visione sistemica, quella alla

base dello sviluppo sostenibile

del territorio come inteso nello

spirito dell’Agenda 2030 delle

Nazioni Unite. In tutto questo,

la formazione dei giovani, che

sono la base del capitale sociale

di un territorio, inteso come

patrimonio di valori e obiettivi

condivisi dalle comunità locali a

partire dal senso di responsabilità

sociale e fiducia reciproca, è

determinante. Si avrà successo

solo facendo rete

insieme e superando

interessi locali e

particolari.

PER SAPERNE DI PIÙ

22 greenplanner


Per conoscere le imprese

Guida il cambiamento, non subirlo

Diventa Nature Positive

Nel 2022, l’Italia ha terminato le

risorse rinnovabili che la Terra

genera in un anno, in meno della metà

del tempo: il 15 maggio 2022 è stato

il nostro Overshoot Day. In pratica, se

tutti gli Stati si comportassero come noi,

avremmo bisogno di quasi tre pianeti per

soddisfare le esigenze di ognuno.

Quando inizieremo a essere in

debito con la Terra quest’anno?

Stiamo affrontando una crisi senza

precedenti: climate change, perdita

di biodiversità, deforestazione,

desertificazione: sono solo alcuni degli

effetti più evidenti causati dall’utilizzo

indiscriminato delle risorse naturali.

Sappiamo cosa stai pensando: “ecco, il

solito articolo ambientalista”. In realtà,

non è una questione di ambientalismo

né di ideologia. Tutte le crisi della storia

hanno portato - oltre ai danni - anche

numerose opportunità. Opportunità

che solo le persone più visionarie,

innovative e responsabili hanno saputo

cogliere.

Inizia a fare scelte responsabili

unendo scienza e innovazione

con l’approccio M.A.R.C.

MISURA E VERIFICA I TUOI IMPATTI

Conoscere gli impatti in termini

di CO 2

, acqua e biodiversità della

tua azienda è il primo passo per

adottare strategie efficaci.

AVOID

MEASURE

EVITA E RIDUCI GLI IMPATTI

Trovare soluzioni più sostenibili aiuterà

a ridurre gli impatti della tua attività.

RISKS

MITIGA I RISCHI CLIMATICI

Capire i rischi che la tua azienda

potrebbe affrontare per gestirli,

ridurli o eliminarli.

Per questo ti invitiamo a guidare il

cambiamento, non a subirlo.

Come? Etifor, azienda di consulenza

ambientale e spin-off dell’Università di

Padova, ha sviluppato diversi percorsi

rivolti alle organizzazioni che vogliono

diventare Nature Positive e ridare alla

natura più di quello che hanno preso.

CAPTURE & COMMUNICATE

COMPENSA E COMUNICA

Tutelare l’ambiente grazie ai numerosi

progetti WOWnature, dando così la giusta

visibilità ai tuoi sforzi.

Guarda il

video per

scoprire

di più

Etifor | Valuing Nature, etifor.com


Rigenerare l’Italia

Progetto ReLambro

Ridiamo

naturalità

ai fiumi,

per renderli più

sicuri (pure quando

esondano)

Progetti come ReLambro ed Epl sono possibili grazie alla presenza

in Lombardia dei Contratti di Fiume, ovvero degli accordi

tra soggetti coinvolti nella gestione e nell’uso delle acque,

nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente.

Uno “strumento volontario di programmazione strategica e

negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle

risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente

alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo

allo sviluppo locale”.

24 greenplanner

L

e maggiori città sono sorte sui corsi dei

fiumi. La conseguenza, facilmente intuibile,

è la forte antropizzazione dei bacini

idrici. In particolare, i fiumi sono stati imbrigliati,

rettificati, tombinati e, purtroppo, inquinati. Da

risorsa sono diventati luogo di sfruttamento e

costrizione, di cui ci si ricorda spesso soltanto in

caso di alluvioni.

Un esempio in Lombardia è il Lambro, fra i fiumi

italiani che hanno più risentito dell’inquinamento,

dell’industrializzazione e delle trasformazioni urbanistiche

che gli hanno fatto fare un passo indietro.

Il progetto ReLambro (portato avanti da un pool

di entità) s’impegna dal 2012 a restituire qualia

cura di Daniele Federico

tà di paesaggio al fiume, ma anche di

rendere sicure e naturali le sue esondazioni.

L’acqua, il suolo, i prati, i boschi,

le siepi, i filari che caratterizzano

il sistema di spazi aperti sono l’infrastruttura ecologico

ambientale (tipica di una rete ecologica) di

riferimento per il futuro della città: un nuovo asse

verde blu della metropoli milanese che dev’essere

recuperato.

La grande sfida del progetto è dimostrare che è

possibile portare “naturalità” in aree metropolitane,

e che natura e funzioni urbane non sono

in antitesi, ma possono coesistere. ReLambro

promuove il concetto di “fiume più naturale”, che

equivale a un fiume più sicuro: non si tratta di

creare un nuovo parco urbano, ma un cuneo di

ambiente naturale all’interno della città. I benefici

sono evidenti: il fiume è in un miglior stato di salute

e, all’aumentare della naturalità, aumentano il

benessere e la qualità dell’abitare.

Il progetto ReLambro è stato sviluppato attraverso

il coinvolgimento delle realtà locali, sia sociali

sia istituzionali e, soprattutto, dei cittadini che

vivono nei quartieri più prossimi al fiume. Qui i

promotori: Regione Lombardia, Ersaf, Contratti

di Fiume, Comune di Milano, Municipio 3 di Milano,

Legambiente, Parco Media Valle Lambro,

Politecnico di Milano, Cascina Biblioteca. I fondi

che hanno contribuito alla realizzazione si devono

anche al progetto Life Ip Gestire e Fondazione

Cariplo.

Le fasi di ReLambro

Dal 2012 partono le riflessioni che nel

2015 daranno luogo ai primi interventi a

scala locale negli ambiti del Parco Lambro

tra Cascina Gobba, via Rizzoli e il confine

comunale di Segrate, in cui il corridoio

ecologico frammentato presenta ecosistemi

banalizzati che, dopo la riqualificazione,

hanno espresso ottime potenzialità

ecologiche aumentando la biodiversità. Il

percorso è poi proseguito con il miglioramento

dello stato del capitale naturale in

altri cinque Comuni per aumentare l’interconnessione

fra aree naturali e la fornitura

dei servizi ecosistemici.

PER SAPERNE DI PIÙ


Rigenerare l’Italia

L’importanza della riqualificazione al di là degli edifici privati

a cura di Alfredo Agosti

Efficienza energetica al primo posto

anche negli immobili pubblici

La situazione attuale e gli

effetti dei cambiamenti

climatici spingono a un’azione

decisa e rapida: secondo il

rapporto dell’Ipcc, il Comitato Intergovernativo

sul Cambiamento

climatico dell’Onu, infatti, siamo

ancora in tempo per contenere

il riscaldamento globale, ma è

necessario agire ora.

Ovvero, dobbiamo passare il più

rapidamente possibile da un’economia

basata sulle fonti fossili

a quella rinnovabile. Mettendo

anche l’efficienza energetica in

cima alla lista degli obiettivi da

raggiungere, perché un megawatt

non utilizzato, oltre a

essere risparmiato, equivale

anche a emissioni che non sono

immesse in atmosfera.

Va da sé, quindi, che per una

transizione ecologica efficace

(ancora più necessaria con la crisi

del gas di questi ultimi mesi) è

necessario soprattutto un au-

mento dell’efficienza energetica

degli edifici, pubblici in primis,

visto che nel privato, grazie agli

effetti del Superbonus 110%, già

si sta facendo molto.

Secondo un rapporto della Global

Alliance for Buildings and

Construction (GlobalAbc), circa

il 37% delle emissioni di CO 2

e il

36% dei consumi energetici totali

derivano dall’edilizia, a causa di

scadenti prestazioni energetiche

dell’involucro o degli impianti di

climatizzazione.

Questo perché, soprattutto negli

immobili pubblici italiani, oltre la

metà dei quali risalgono a prima

degli anni Settanta (fonte Enea

sull’efficienza energetica), sono

necessari importanti interventi

di riqualificazione energetica e

sismica.

Se in questi immobili pubblici e

sulle strutture sanitarie si mettesse

in pratica un piano di interventi

di efficientamento energetico,

si arriverebbe a ridurre le

emissioni climalteranti e i consumi

energetici fino al 50% negli

edifici più vecchi.

INVESTIMENTI DI LUNGA DURATA

I benefici a livello economico, ambientale e sociale

della riqualificazione degli immobili pubblici

sono forti e quantificabili. Rekeep, società di

gestione ed erogazione di servizi integrati agli

immobili, al territorio e a supporto dell’attività

sanitaria, li ha valutati attraverso numerosi

studi, condotti con il supporto di una società di

ricerca come Nomisma.

Con un investimento pluriennale di circa 39

miliardi di euro si potrebbero ottenere importanti

effetti positivi dal punto di vista economico

– generando un indotto di oltre 140

miliardi di euro e creando almeno 870mila posti

di lavoro –, ambientale – grazie all’efficientamento

e alla riduzione delle emissioni degli

impianti – ma anche sociale – per la messa in

sicurezza sismica di molti edifici, soprattutto

nel Centro Sud.

Inoltre, con un investimento di circa 8,2 miliardi

di euro per attuare il modello di sanità territoriale

delineato dal Pnrr (comprensivo delle spese

per gli impianti tecnologici), Rekeep sottolinea

come sarebbe possibile rafforzare ospedali

di comunità, case di comunità e Rsa, portando

efficienza nell’assistenza sanitaria territoriale

di rete con i relativi benefici economici, sociali

e ambientali.

greenplanner 25


appunti del mese

L

30

M

31

M

1

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4

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5

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19

26

5

26 greenplanner


Paola Rossi dal portfolio Cura-tela

febbraio La crisi climatica preoccupa

#globalwarming #inquinamento #crisisociale #eventiestremi

testi a cura di Camilla Galli Macricè


La crisi climatica preoccupa

I primi a rimetterci

sono i bambini

Come attesta l’Unicef, le aree

più colpite dai cambiamenti

climatici provocati dal riscaldamento

globale sono quelle

del Terzo Mondo. Circa 1 miliardo

di bambini - quasi la

metà dei 2,2 miliardi di quelli

del mondo - vive in uno dei

33 paesi classificati come a

rischio estremamente elevato.

Ma la crisi climatica e l’inquinamento

generato dall’uomo

sono temi che minano la

crescita dei giovani in tutto il

mondo.

Cicloni e uragani sempre più

forti, ondate di calore estremo

e periodi di siccità sempre

più prolungati mettono

infatti a rischio l’erogazione di

servizi essenziali come acqua

30 LUNEDÌ

AM

31 MARTEDÌ

AM

PM

Giornata internazionale della Zebra

PM

1 MERCOLEDÌ

AM

PM

© Tommaso Galli

28 greenplanner


settimana 5 gennaio/febbraio 2023

2

AM

3

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

Giornata mondiale delle zone umide

PM

PM

e servizi igienici, assistenza

sanitaria e istruzione. Preoccupanti

sono anche le inondazioni

costiere e quelle delle

aree fluviali.

Sono 850 milioni i bambini

- circa 1 su 3 in tutto il mondo

- che vivono in aree in cui

si sovrappongono almeno

quattro shock climatici e ambientali.

Addirittura 330 milioni

- 1 su 7 in tutto il mondo

- vivono in aree colpite da

almeno cinque grandi shock.

Un quadro decisamente terribile.

«Gli shock climatici

e quelli ambientali stanno

minando l’intero spettro dei

diritti dei bambini, dall’accesso

all’aria pulita al cibo,

dall’acqua sicura all’istruzione,

dall’alloggio alla libertà

dallo sfruttamento, arrivando

persino a mettere in

discussione il loro diritto di

sopravvivere. Praticamente,

la vita di nessun bambino ne

sarà immune» prevede Henrietta

Fore, direttore generale

dell’Unicef.

SABATO

DOMENICA

4 5

• Giornata

Giornata

mondiale

mondiale

per la lotta

contro lo spreco

contro il

alimentare

cancro

• Giornata

mondiale della

fratellanza

umana

Eppure loro

non inquinano

Va messo bene in chiaro che i

33 paesi considerati a rischio

estremamente elevato per

gli impatti della crisi climatica

emettono collettivamente

solo il 9% delle emissioni

globali di CO 2

. I 10 paesi con

le emissioni più alte producono

insieme quasi il 70% delle

emissioni globali.

Quindi, anche se nessun

bambino è responsabile

dell’aumento delle temperature

globali, saranno loro a

pagare i costi più alti.

greenplanner 29


La crisi climatica preoccupa

Finalmente siamo

consapevoli

Ormai ne siamo consci: i cambiamenti

climatici sono il problema

più grave che il mondo

si trova ad affrontare. Lo dimostra

anche un sondaggio

condotto da Eurobarometro

sulla popolazione europea:

oltre nove persone intervistate

su dieci ritengono che

i cambiamenti climatici siano

un problema grave (93%), e

quasi otto su dieci (78%) lo

ritengono molto grave. Alla

richiesta di individuare il

problema più grave a livello

globale, oltre un quarto (29%)

6

AM

7

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

Giornata mondiale contro l’infibulazione

e le mutilazioni genitali femminili

PM

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo

PM

ha indicato i cambiamenti

climatici, seguiti dal deterioramento

della natura (7%) e

dai problemi di salute causati

dall’inquinamento (4%).

I cittadini, quindi, chiedono di

ridurre al minimo le emissioni

di gas a effetto serra, compensando

allo stesso tempo

le emissioni residue affinché

l’Ue raggiunga la neutralità

climatica entro il 2050.

Dal sondaggio emerge un

forte impegno anche da parte

dei singoli: la maggioranza

(64%) dei cittadini dell’Ue sta

già agendo individualmente

a favore del clima e compie

consapevolmente scelte so-

8

AM

MERCOLEDÌ

Giornata mondiale per la sicurezza in Rete

PM

30 greenplanner


settimana 6

9

AM

10

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

Giornata del ricordo

PM

febbraio 2023

stenibili nella vita quotidiana.

Alla domanda su chi sia

responsabile per affrontare i

cambiamenti climatici, i cittadini

hanno sottolineato l’esigenza

di riforme strutturali

per accompagnare le azioni

individuali, e hanno indicato i

governi nazionali (63%), il settore

commerciale e industriale

(58%) e l’Ue (57%).

Oltre otto europei intervistati

su dieci (81%) concordano sul

fatto che le energie pulite dovrebbero

ricevere un maggiore

sostegno finanziario dal settore

pubblico, anche se questo

comporta una riduzione dei

sussidi per i combustibili fossili.

Quasi nove europei su dieci

(87%) pensano che sia importante

che l’Ue fissi obiettivi

ambiziosi per aumentare il ricorso

alle energie rinnovabili,

e la stessa percentuale crede

che sia importante che l’Ue

fornisca un sostegno per migliorare

l’efficienza energetica.

SABATO

11 12

Giornata

internazionale

per le donne e le

ragazze nella

scienza

DOMENICA

Giornata

internazionale

contro l’uso dei

bambini soldato

Opportunità

anche nel mondo

del lavoro

QUASI 8 EUROPEI

SU 10 (78%)

CONCORDANO SUL FATTO

CHE PROMUOVERE

LA COMPETENZA DELL’UE

IN MATERIA DI ENERGIE PULITE

IN PAESI EXTRAEUROPEI

POSSA CONTRIBUIRE A

CREARE NUOVI POSTI

DI LAVORO NELL’UE.

greenplanner 31


La crisi climatica preoccupa

Anche gli alberi

soffrono

Alberi nostri amici, ma il cambiamento

climatico mette in

‘crisi’ anche loro. In un anno in

Lombardia sono stati al centro

di oltre 7.000 emergenze che

hanno richiesto l’intervento

dei pompieri. Le piante - è il

parere di Coldiretti - cadono

per la scelta di essenze sbagliate

per il clima, il terreno

o la posizione, ma anche per

errori sulle dimensioni e sul

rispetto delle distanze per un

13

AM

14

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

PM

PM

© Bartolomeo Galli

15

AM

MERCOLEDÌ

PM

corretto sviluppo delle radici.

Il riscaldamento globale ha

anche favorito la proliferazione

di parassiti, spesso arrivati

dall’estero, che hanno conseguenze

catastrofiche sul verde,

ma anche sulla sicurezza,

con problemi di stabilità degli

alberi.

32 greenplanner


settimana 7

febbraio 2023

16

GIOVEDÌ

AM

PM

Incendi:

non c’è mai pace

17

AM

VENERDÌ

PM

Non sono solo eventi estivi:

lo spegnimento di incendi

boschivi sta diventando frequente

anche d’inverno. Nei

primi 34 giorni del 2021 si

sono registrati ben 66 episodi,

favoriti anche da un

inverno ‘pazzo’ che lungo la

Penisola ha fatto segnare

una temperatura superiore

di 0,55 °C rispetto alla media,

con punte di +3 °C nel

Nord-Ovest. Fa molto caldo

e piove meno. Un’accoppiata

infernale. (Fonte: Isac Cnr)

SABATO

18 19

Giornata

mondiale

della

sindrome

di Asperger

DOMENICA

Italia tropicale

Il nostro Paese è alle prese con

le conseguenze dei cambiamenti

climatici, con una tendenza

alla tropicalizzazione e il

moltiplicarsi di eventi estremi.

Sempre più elevata la frequenza

di manifestazioni violente,

sfasamenti stagionali, precipitazioni

brevi e intense, siccità,

alluvioni e il rapido passaggio

dal freddo al caldo. Tutti fenomeni

che, in un decennio,

hanno fatto perdere complessivamente

oltre 14 miliardi di

euro, tra cali della produzione

agricola nazionale e danni alle

strutture e alle infrastrutture

nelle campagne italiane.

greenplanner 33


La crisi climatica preoccupa

IL

DATO

20

AM

LUNEDÌ

PM

È sempre più urgente preservare

la biodiversità sul

Pianeta per la stabilità futura

della vita aziendale: secondo

il World Economic Forum,

più della metà della produzione

economica mondiale,

stimata in 44mila miliardi di

dollari, è dipendente dalla

natura. Il che significa che se

i sistemi naturali crollano, la

stessa cosa succederà ai sistemi

economici e finanziari.

E la strada

non c’è più

In assenza di misure, il danno

provocato dai cambiamenti climatici

sulle infrastrutture e la

mobilità potrebbe raggiungere

mezzo punto percentuale di Pil

all’anno al 2050 (praticamente

il 25% delle perdite stimate dal

danno complessivo, che per

l’Italia è intorno ai 2 punti di

Pil). Un problema notevole, di

cui abbiamo già anticipazioni in

giro per l’Italia. Questo l’allarme

di Carlo Carraro, membro

del Comitato Strategico della

Fondazione Cmcc e Ordinario

di Economia Ambientale all’Università

Ca’ Foscari Venezia.

È lui che ha firmato il rapporto

“Cambiamenti Climatici, Infrastrutture

e Mobilità Sostenibili”,

che ha messo in risalto come

proprio le infrastrutture per la

mobilità e la mobilità stessa siano

tra le cause più rilevanti dei

cambiamenti climatici in Italia.

Suggerimenti per risolvere la

situazione? Una strategia di

34 greenplanner

21

AM

22

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

Giornata mondiale delle Balene

PM

Durante la fiera MyPlant&Garden

(in fiera a Rho/Milano fino al

24 febbraio) si terrà un convegno

dedicato alle professioni Green.

Per saperne di più:

PM


settimana 8

febbraio 2023

23

AM

GIOVEDÌ

PM

investimenti in infrastrutture

e mobilità sostenibili - accompagnata

dall’adozione di tecnologie,

strumenti di policy e

pratiche di governance, oltre

che da una politica industriale

mirata - può avere un ruolo

cruciale per lo sviluppo economico

dell’Italia. Che altrimenti

rischia di rimanere a piedi.

24

VENERDÌ

AM

PM

SABATO

25 26

DOMENICA

Cade la neve cade?

Impianti per gli sci dismessi,

abbandonati, ormai vecchi e

obsoleti, oppure strutture per

gli sport invernali chiuse per

mancanza di neve e per problemi

economici. E poi casi

di ‘accanimento terapeutico’,

con impianti che vanno avanti

grazie ai contributi dello

Stato. A questi si affiancano,

per fortuna, storie di riconversione

e buone pratiche di

un turismo soft e più sostenibile

che lascia ben sperare.

È il doppio volto della montagna

che Legambiente Lombardia

ha voluto raccontare

in un viaggio documentario,

“Nevediversa”. Esempi emblematici

di sfruttamento del

territorio e di abbandono. Il

video è disponibile sul canale

YouTube dell’associazione.

greenplanner 35


La crisi climatica preoccupa

Una mano

dalle foreste

Con oltre 11 milioni di ettari

e il 36,5% della superficie

nazionale, le foreste rappresentano

da sempre un patrimonio

inestimabile di diversità

biologica e paesaggistica. Nel

contempo, forniscono servizi

ecosistemici ambientali - fra

cui lo stoccaggio di carbonio,

la difesa del suolo, il contrasto

del dissesto idrogeologico, la

regolazione della qualità di acqua

e di aria, la conservazione

della biodiversità - ma anche

socioculturali e ricreativi, nonché

opportunità occupazionali

nelle filiere produttive del legno

e dei prodotti non legnosi.

27 LUNEDÌ

AM

28 MARTEDÌ

AM

•Giornata internazionale dell’Orso polare

•Giornata mondiale delle Ong

PM

Giornata mondiale delle malattie rare

PM

Neutralità

dai boschi

Le pratiche colturali forestali

(gli imboschimenti, il miglioramento

della gestione forestale,

i sistemi agro-forestali)

possono incrementare significativamente

lo stoccaggio

del carbonio atmosferico

contribuendo all’obiettivo di

centrare la neutralità climatica

entro il 2050. Il Crea

con i suoi centri di Politiche

e Bioeconomia e Foreste e

Legno, su mandato del Mipaaf,

sta elaborando un Sistema

informativo forestale

nazionale (Sifn) per dare un

aggiornamento continuo

delle conoscenze ambientali,

paesaggistiche, climatiche,

energetiche e di sviluppo socioeconomico

relative al settore

forestale.

1 MERCOLEDÌ

AM

Giornata contro la discriminazione

PM

36 greenplanner


settimana 9

febbraio/marzo 2023

2

AM

GIOVEDÌ

PM

IL

DATO

Le attività umane stanno

conducendo il Pianeta

verso la sesta estinzione

di massa, esponendo al rischio

di estinzione un milione

di specie.

→ Tra il 1970 e il 2014 la

fauna selvatica mondiale è

diminuita del 60%.

3

AM

VENERDÌ

Giornata mondiale della fauna selvatica

e della Natura

PM

→ La biodiversità, nel sottosuolo,

nel soprasuolo e

nel mare, sta diminuendo

in ogni area geografica del

mondo a una velocità mai

osservata prima.

→ È una perdita collegata

strettamente al cambiamento

climatico e fa parte

della crisi ecologica generale.

SABATO

4 5 DOMENICA

Giornata mondiale

Giornata nazionale

dell’ingegneria per lo

del ricondizionato

Sviluppo Sostenibile

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 44

greenplanner 37


La crisi climatica preoccupa

Facciamo quattro conti tra perdite e opportunità

Questo caldo

ci costa caro

Quanto ci costa il global

warming? Tanto. Troppo.

Il costante aumento della

temperatura media terrestre e il

livello attuale e prospettico delle

emissioni antropiche impongono

urgenti azioni di adattamento,

le quali però, superata la soglia

di 2 °C, oltre a divenire assai più

costose, perderebbero anche

drasticamente di efficacia.

Una realtà di consulenza come

Deloitte ha anche fatto due conti.

Se non si fa nulla – o poco – contro

il cambiamento climatico, il

conto sull’economia globale potrebbe

essere pari a 178 trilioni

di dollari nei prossimi 50 anni

(Fonte: Global Turning Point Report

2022).

Nel 2070 la perdita media annua

del Pil si assesterebbe sul -7,6%,

rispetto a uno scenario non affetto

dal cambiamento climatico.

Al contrario, accelerando rapidamente

il processo di decarbonizzazione,

l’economia globale

potrebbe guadagnare 43 trilioni

di dollari nei prossimi cinque decenni.

Questa è dunque la buona

notizia: la transizione ecologica

permetterà anche di far prosperare

la nostra civiltà.

È importante però un forte riorientamento

dei flussi di capitale

assieme a un ricorso massiccio

alle nuove tecnologie (vedi mese

di ottobre su questa stessa GreenPlanner).

«Guardando in particolare al

mondo delle imprese – riflette

Franco Amelio, Deloitte sustainability

leader – quelli che all’inizio

possono apparire come costi,

per esempio in nuove tecnologie,

si tradurranno infatti in benefici

economici nel medio periodo, con

impatti positivi che andranno ben

oltre il perimetro dell’organizzazione

stessa».

a cura di M.Cristina Ceresa

La crisi nel

nostro Paese

Già oggi la temperatura

media registrata in Italia

è di +1,5 °C rispetto al livello

preindustriale, contro una

media globale di +1,1 °C. Con

uno scenario di riscaldamento

globale di circa 3 °C si verrebbero

a verificare enormi danni in

termini economici, ambientali e

per la salute umana. Nei prossimi

50 anni - secondo il Report

di Deloitte Italy’s Turning Point

- Accelerating New Growth On

The Path To Net Zero 2021 – tale

scenario potrebbe costare circa

115 miliardi al 2070, l’equivalente

di una caduta del 3,2% del Pil al

2070. La risorsa ‘acqua’ è, e sarà

secondo Deloitte, la più critica

nell’area mediterranea, come

purtroppo testimonia la siccità

che ci sta caratterizzando.

E dunque dove dirigersi?

1

3

Collaborazione tra

settore pubblico

e privato, per la

costruzione di politiche

efficaci volte a guidare

il cambiamento

38 greenplanner

Investimenti da parte delle

imprese e dei governi, per

promuovere cambiamenti

strutturali nell’economia globale

tali da privilegiare le industrie a basse

emissioni e accelerare la transizione verde

Impegno, in ogni area geografica, a gestire i rispettivi “turning

points”, ossia il momento in cui i benefici della transizione verso

la neutralità carbonica superano i corrispondenti costi, guidando

così una crescita regionale positiva

Ecco quattro punti da prendere

in considerazione

Sulla base del relativo

turning point, i sistemi

economici e sociali locali

devono promuovere un

futuro più sostenibile, ovvero

un’economia decarbonizzata

in grado di

crescere a tassi

maggiori rispetto

a una equivalente

economia

carbon-intensive

Fonte: Global Turning Point Report 2022.


La crisi climatica preoccupa

Adattamento e cambio di rotta

a cura di Marirosa Iannelli,

coordinatrice clima e advocacy Italian Climate Network

Azioni percorribili

per limitare la crisi climatica

Èpossibile capire come sta davvero la nostra

Terra? La risposta è sì, perché esiste un gruppo

di scienziati da tutto il mondo che lavora

proprio per questo: tenere monitorata la salute

del Pianeta e aggiornare ciclicamente decisori politici,

giornalisti, cittadini, tutti noi, insomma. Gli

scienziati dell’Ipcc (il gruppo intergovernativo delle

Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) redigono

ogni 7 anni circa dei report dettagliati sulle varie

tematiche legate al clima, e una di queste è l’adattamento,

una soluzione chiave proprio per fronteggiare

i cambiamenti climatici.

Dall’ultimo report pubblicato tra il

2021 e il 2022 non ci sono dubbi

su “l’inequivocabile influenza

umana sul clima” e sul fatto che

“già oggi metà della popolazione

umana vive in zone in pericolo a

causa della crisi climatica. Molti

ecosistemi sono già adesso a un

punto di non ritorno”.

Oggi come non mai infatti siamo

coscienti che l’aumento delle

temperature medie globali ha

conseguenze molteplici: sullo

stato degli ecosistemi e su quello

delle società umane. Per esempio,

un’ondata di calore comporta rischi immediati

per la nostra salute, ma avrà ripercussioni a lungo

termine sulla produzione agricola - e di conseguenza

sulla sicurezza alimentare -, sull’aumento

dei prezzi del cibo e, di conseguenza, avrà un impatto

economico notevole sulla popolazione.

Le città ospitano attualmente la metà della popolazione

terrestre (frazione che ci si aspetta salga ai

2/3 entro il 2050), e offrono enormi opportunità

moltiplicative seppur limitate nel tempo, poiché

potranno essere attuate solo entro un certo livello

di riscaldamento.

Tra le molte soluzioni percorribili, l’agricoltura urbana

e l’aumento di spazi verdi all’interno delle

città aiuteranno a contrastare le ondate di calore e

rafforzeranno le comunità, insieme all’investimento

su sistemi di avviso precoce.

Delle azioni di adattamento efficaci ci sono e si

possono attuare. Come, per esempio, l’accumulo

di acqua piovana in agricoltura, l’utilizzo di tecnologie

per il risparmio idrico e per la conservazione

dell’umidità del suolo, la diversificazione agricola

(aumento della diversità in agricoltura). Sono tutti

fattori che portano benefici a economia, ecosistemi,

salute pubblica e gestione dei disastri.

Cosa fare subito

• Accumulo di acqua

piovana in agricoltura

• Utilizzo di tecnologie

per il risparmio idrico

e per la conservazione

dell’umidità del suolo

• Aumento della diversità

in agricoltura

• Assorbimento CO 2

Dall’altro lato è possibile attuare una mitigazione

del cambiamento climatico, ossia “l’intervento

umano per ridurre le emissioni e potenziare gli

assorbimenti di gas serra”.

Senza azioni di mitigazione urgenti, efficaci ed

eque, il cambiamento climatico minaccerà sempre

più il benessere delle persone in tutto il mondo, gli

ecosistemi e la biodiversità.

Agire per mitigare il cambiamento climatico e porre

solide basi per soluzioni di adattamento, ci offrirebbe

molti benefici per il perseguimento anche di

altri obiettivi di sviluppo sostenibile e soprattutto

per riuscire ad attuare la transizione energetica

sempre più necessaria a livello mondiale.

greenplanner 39


La crisi climatica preoccupa

PER SAPERNE DI PIÙ

Un doppio pericolo da fermare al più presto

Cambio di marcia nella

gestione degli incendi

Siccità, incendi, ondate di calore, piogge intense e inondazioni

costiere sono riconosciuti dall’Ipcc come uno dei cinque motivi di

preoccupazione (“reasons for concern”) relativi ai cambiamenti

climatici fin dal terzo rapporto di valutazione, ovvero dal 2001. Eppure,

le cose sono solo peggiorate, fino all’aggravamento dell’impatto della

siccità sul Mediterraneo.

«Questo mette a rischio funzionalità e salute di foreste e boschi

- spiega Donatella Spano, professoressa all’Università di Sassari

e membro del Comitato Strategico della Fondazione Cmcc - esponendoli

a ulteriori disturbi biotici e abiotici, come gli incendi. Inoltre, si

assiste, anno dopo anno, a un graduale ma inesorabile cambiamento

del regime degli incendi. Aumentano sia la lunghezza delle stagioni

degli incendi sia quelli che vengono definiti Grandi incendi forestali,

eventi cioè di proporzioni catastrofiche, con un altissimo impatto

sociale, economico e ambientale, sempre più difficili da spegnere a

causa delle condizioni meteorologiche estreme che verranno esacerbate

dai cambiamenti climatici in atto e futuri».

Come affrontare al meglio gli incendi? La lotta attiva agli incendi non

basta, proprio a causa delle condizioni meteorologiche estreme che

stiamo vivendo, ondate di calore prolungate e siccità in primis.

Va fatta una nuova e profonda attività di ricognizione, sorveglianza,

avvistamento, allarme e spegnimento con mezzi da terra e aerei.

«In caso di Grandi incendi forestali in condizioni meteorologiche estreme

non esistono mezzi che possano essere dimensionati a questi tipi di

eventi - continua la Spano -. È necessario quindi spostare

l’attenzione dalla gestione dell’emergenza alla gestione e

prevenzione del rischio attraverso approcci che integrino gli

obiettivi a breve termine con quelli a medio-lungo termine».

a cura di Camilla Galli Macricé

Fuoco e

fumi fanno

male anche

all’uomo

Gli incendi fanno

male all’ambiente,

ma anche all’uomo,

come una recente ricerca

condotta dagli scienziati

della McGill University di

Montreal dimostra: l’esposizione

influenza il rischio di

sviluppare il cancro.

Gli scienziati canadesi

hanno rilevato come sia alta

l’incidenza dei tumori al cervello

nelle persone che vivevano

in prossimità - entro

50 chilometri - delle regioni

in cui gli incendi si sviluppano

con frequenza. Nelle

stesse zone, negli ultimi 10

anni, l’incidenza è stata del

10% più alta rispetto alle

persone che vivevano più

lontane, e del 4,9% più alta

per il cancro ai polmoni.

Un nuovo approccio

Nel recente studio Towards a systemic approach to fire risk

management, i ricercatori della Fondazione Cmcc propongono

un nuovo approccio sistemico basato su politiche e

azioni indirizzate alla gestione adattativa forestale e territoriale,

mirate alla riduzione del rischio e del danno da incendi boschivi. Nel

contempo, questo nuovo approccio mira all’adattamento degli ecosistemi

forestali e naturali ai cambiamenti climatici. Eccolo riassunto

nello schema.

Fonte: I pilastri principali del quadro proposto per la gestione degli incendi.

Credits: V. Bacciu

40 greenplanner


settimana 1

La crisi climatica preoccupa

La nuova frontiera dell’arte digitale

Nft a supporto

dell’ambiente

Il progetto di Pulsee

sui luoghi italiani

a rischio

da sempre, veicola

messaggi. Oggi, la sua

L’arte,

urgenza è comunicare

la crisi ambientale per riuscire

a sensibilizzare l’umanità circa

gli effetti dei cambiamenti climatici.

Fusione dei ghiacci, siccità,

temperature in aumento

ed emissioni di CO 2

rischiano

di cancellare luoghi e territori

di grande valore. Per essere più

’diretti’, gli artisti sperimentano

nuove forme di comunicazione.

Nascono così gli Nft (Non fungible

token), certificati digitali

1

3

1. Ghiacciaio dei Forni, la cui superficie si è ridotta dai 20 kmq del

secolo scorso a nemmeno 11 di oggi 2. Laguna di Venezia, che, a

causa dell’aumento progressivo di alghe non autoctone, è destinata a

una grave perdita di biodiversità 3. Fiume Po, simbolo dell’emergenza

siccità con l’avanzamento del cuneo salino per oltre 30 km 4. L’Isola di

Vulcano, di cui qui è riprodotta la sommità, la quale, a causa di valori

anomali registrati nelle emissioni che rendono l’aria irrespirabile,

potrebbe non essere più visitabile.

2

4

a cura di Francesca Cutrone

che attestano l’originalità e la

proprietà di un qualsiasi bene,

anche quelli più difficili da tracciare

o, addirittura, intangibili.

Tuttavia, per crearli è necessaria

la capacità di calcolo di migliaia

di computer, il cui consumo di

energia supera le attività standard

dei server. La soluzione a

questo problema arriva proprio

dai progetti a sostegno dell’ambiente,

come l’Eu Ets: se usati

per certificare attività che contribuiscono

alla salvaguardia del

Pianeta, gli Nft possono rappresentare

un’ottima innovazione

ecosostenibile.

Dalla collaborazione tra Pulsee

- brand digitale per luce e gas di

Axpo Italia - e Giuseppe La Spada,

artista che da sempre si dedica

al rapporto tra ambiente ed

essere umano, è nato il progetto

Nfp (Non fungible place): quattro

opere con forti messaggi (vedi

box). A supporto delle tematiche

ambientali, tutte le attività

preparatorie delle esposizioni

di quest’opera (la prima a Milano

nel 2022 durante la Design

week), compresi i processi di creazione

degli Nft, sono state compensate

in termini di emissioni

di CO 2

. Questo è stato possibile

grazie all’acquisto di certificati

verdi secondo le direttive dell’European

Union Emissions Trading

Scheme (Eu Ets), che prevede,

per tutte le imprese aderenti al

programma, l’utilizzo di un certificato

Eua (Eu allowances) per

tonnellata di CO 2

emessa durante

l’anno di esercizio, permettendone

così il bilanciamento (come

da Direttiva 2003/87 sull’Emission

trading scheme (Ets).

«Obiettivo di questo progetto

è fornire una visione diversa

di luoghi del nostro Paese che

rappresentano la bellezza che rischiamo

di non lasciare alle future

generazioni se non invertiamo

la rotta - afferma Alicia Lubrani,

chief marketing officer di Axpo

Italia -. Lo abbiamo fatto puntando

sul calibro di innovazione

che da sempre caratterizza Pulsee,

e ci auguriamo sia un ulteriore

modo per fare informazione

e sensibilizzazione sui comportamenti

sostenibili e consapevoli

che siamo chiamati con urgenza

ad adottare».

greenplanner 41


appunti del mese

L M M G V S D

27 28 1 2 3 4 5

6

13

7

14

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15

9

16

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17

11

18

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19

20 21 22 23 24 25 26

27 28 29 30 31 1 2

42 greenplanner


Vanni Monelli Trekking, Appennino Reggiano - Emilia Romagna

marzo Scopriamo l’idrogeno

#decarbonizzazione #risorseenergetiche #consumi #CO 2

testi a cura di Paolo Galli / leggi altri contributi qui


Scopriamo l’idrogeno

6

AM

LUNEDÌ

PM

Idrogeno:

dove ce n’è bisogno

Ci sono settori industriali altamente

energivori - pensiamo

alle acciaierie o alla produzione

del vetro - che difficilmente

potranno essere riconvertiti

per l’utilizzo di energia elettrica.

Qui entra in gioco l’idrogeno,

su cui l’Europa punta molto

per differenziare il suo mix

energetico pulito entro il 2030.

Fondamentale è l’impiego

delle energie rinnovabili per la

produzione di idrogeno, vettore

energetico che potrebbe

fornire calore di alta qualità.

L’idrogeno promette bene anche

come carburante per alimentare

il trasporto pesante

delle merci, oltre che in agricoltura

per la produzione di

fertilizzanti.

Oggi, però, l’idrogeno pesa

meno del 2% nella torta dei

consumi dell’Unione Europea,

e viene usato principalmente

per ottenere prodotti chimici,

come la plastica e i fertilizzanti.

Inoltre, il 96% dell’idrogeno

utilizzato in queste situazioni

non viene prodotto in modo

pulito, ma attraverso il gas

naturale, con la conseguen-

44 greenplanner

7

AM

8

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

Giornata mondiale della donna

PM


settimana 10

9

AM

10

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

marzo 2023

te emissione di significative

quantità di CO 2

.

Naturalmente, ed è questo

l’obiettivo della strategia europea

per l’idrogeno, si punta

alla produzione Green, attraverso

processi di elettrolisi

puliti. In questo modo, oltre

a ridurre le emissioni di gas

climalteranti nei processi industriali,

si contribuirebbe alla

transizione energetica e all’indipendenza

energetica del nostro

continente.

L’idrogeno può infatti essere

immagazzinato in celle a

combustibile per essere usato

nell’industria, nei trasporti e

nell’edilizia, senza la discontinuità

tipica delle fonti rinnovabili,

che dipendono anche

dalle condizioni atmosferiche.

Facciamo due conti

FONDI PNRR

3,6 miliardi

ricerca, sperimentazione,

produzione e utilizzo di

idrogeno molecolare (H 2

)

SABATO

11 12

Giornata

mondiale

del sonno

DOMENICA

Anniversario del

World Wide Web

OBIETTIVI UE PER

RAGGIUNGERE LA NEUTRALITÀ

CLIMATICA (2050):

produrre circa

5 Mt

di idrogeno rinnovabile

entro il 2030

raggiungendo una capacità

energetica di almeno

Fonte: Ue

40 GW

greenplanner 45


Scopriamo l’idrogeno

Mettiamolo

nel serbatoio

13

LUNEDÌ

Basso impatto ambientale,

capacità di soddisfare grandi

domande energetiche senza

discontinuità, abbondanza

della risorsa: queste caratteristiche

fanno sperare che

l’idrogeno possa alimentare

la mobilità del futuro.

Tuttavia, dicono gli esperti,

per una mobilità di massa l’uso

dell’idrogeno difficilmente

avrà successo «perché

- spiega Gianni Catalfamo,

Ceo di OneWege ed esperto

di mobilità elettrica – il bilancio

energetico dell’idrogeno è

pesantemente passivo, e la

sua applicazione può essere

presa in considerazione limitatamente

a quelle applicazioni

ove una elettrificazione

pone problemi insormontabili».

Per questo ci si sta concentrando

soprattutto nei trasporti

pesanti, quelli delle

merci, via gomma o nave, ma

anche via rotaia.

AM

14

AM

MARTEDÌ

PM

Giornata internazionale di azione per i fiumi

PM

15

MERCOLEDÌ

Anfisa, l’Agenzia nazionale

per la sicurezza delle Ferrovie

e delle Infrastrutture

Stradali e Autostradali, per

esempio, ha siglato un accordo

congiunto di ricerca

con Enea per svolgere lo

studio, la ricerca e la sperimentazione

per l’utilizzo

dell’idrogeno nel trasporto

ferroviario e stradale.

AM

PM

46 greenplanner


settimana 11

marzo 2023

16

AM

17

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

In campo aeronautico, easyJet

sta lavorando insieme alla

britannica Gkn Aerospace per

lo sviluppo delle tecnologie di

Hydrogen Combustion (H2Jet)

e di Hydrogen Fuel Cell (H2Gear)

da applicare al campo aeronautico,

per sviluppare un

sistema di propulsione a idrogeno

liquido per aerei sub-regionali

che potrebbe essere

poi esteso, in futuro, ad aerei

di più grandi dimensioni.

Navi: la ricerca in questo

campo sarà fondamentale;

Enea ha sviluppato insieme a

Grimaldi Group, per il porto

di Valencia, un trattore per lo

spostamento delle merci interamente

a idrogeno, grazie

ai fondi del progetto europeo

H2Ports, del valore di 4 milioni

di euro.

SABATO

18 19

DOMENICA

Ma arriveranno anche autotreni

elettrici alimentati a

idrogeno: li sta sviluppando

Scania, insieme a Cummins,

per il porto di Rotterdam,

nell’ambito del progetto

HyTrucks: saranno basati sul

propulsore powertrain 100%

elettrico di Scania, alimentato

da celle a combustibile a idrogeno.

L’obiettivo è di portare

su strada i primi 20 esemplari

entro il 2024.

greenplanner 47


Scopriamo l’idrogeno

20

AM

LUNEDÌ

•Giornata mondiale del Passero

•Giornata internazionale della felicità

PM

Così ci

riscalderemo

Il cambiamento climatico impone

di decarbonizzare velocemente

la nostra economia.

Questa preoccupazione, e una

situazione geopolitica sempre

più basata sulla disponibilità

energetica come strumento

di forza, impone lo sviluppo

di tecnologie pulite, anche in

settori diversi dalla mobilità o

dalla produzione energivora.

È il caso dell’edilizia, in cui il

tema dell’efficientamento degli

edifici è stato anticipato dall’Europa

nel programma RePower

Eu, che si innesta nella strategia

Fit for 55 per arrivare, entro il

2030, a potersi svincolare dalla

dipendenza da gas e fonti fossili

di provenienza russa.

Così, il Distretto Tecnologico

per le Costruzioni Sostenibili

Stress di Napoli ha iniziato una

sperimentazione a Benevento,

presso il living lab realizzato con

l’Unisannio, su un edificio nel

quale è utilizzato un sistema

che sfrutta una cella a combu-

48 greenplanner

21

AM

22

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

•Giornata mondiale delle Foreste e dei Boschi

•Giornata mondiale della sindrome di Down

•Giornata internazionale per l’eliminazione della

discriminazione razziale

PM

Giornata mondiale dell’acqua

PM


settimana 12

marzo 2023

23

AM

24

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

•Giornata mondiale della meteorologia

•Giornata nazionale dell’agricoltura negli Usa

PM

•Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi

•Giornata internazionale del diritto alla verità in

relazione con gravi violazioni dei diritti umani e

della dignità delle vittime

PM

stibile a ossidi solidi per generare

energia elettrica a partire

da idrogeno puro.

Sperimentazioni sullo sviluppo

di caldaie per il riscaldamento

domestico alimentate a idrogeno

sono già in fase avanzata:

Vaillant commercializza infatti

le caldaie ecotec plus, che

possono funzionare con una

miscela di idrogeno al 20%. Un

primo passo verso la transizione

energetica che si concretizzerà

grazie all’impiego dell’idrogeno

come fonte primaria

delle caldaie a condensazione.

Anche Baxi, azienda che appartiene

al Gruppo Bdr Thermea,

ha lavorato a una gamma

di caldaie ad alta efficienza

certificate, in grado di utilizzare

una miscela composta

di metano e 20% di idrogeno.

Entro il 2025 l’azienda punta

a proporre caldaie alimentate

interamente a idrogeno con

zero emissioni.

SABATO

25 26

Ora della Terra

DOMENICA

Attendendo la rete

I punti critici per l’affermarsi

dell’idrogeno in ambito residenziale

sono il suo trasporto e

la componentistica di gestione

- valvole e stazioni di immissione.

In Italia, molte aziende

stanno studiando tecnologie

adeguate a gestire la convivenza

tra gas e idrogeno.

Snam, che gestisce una rete

di gasdotti che in Europa si

estende per circa 33.000 chilometri,

ha lavorato per permettere

il trasporto di idrogeno

insieme al gas e a Contursi

Terme, in provincia di Salerno,

si è già riusciti a trasportare

tra il 5 e il 10% di idrogeno insieme

al metano.

greenplanner 49


Scopriamo l’idrogeno

27

AM

LUNEDÌ

PM

L’industria italiana

alla prova

Con il Green Deal saranno allocati

nei prossimi anni fino

a 1.000 miliardi di euro in

progetti che interesseranno

in gran parte il settore dei

trasporti pesanti, il riscaldamento

residenziale e i processi

industriali energivori -

raffinazione e lavorazioni che

richiedono elevate temperature

- in cui già oggi si utilizza

l’idrogeno, ma ricavato dal gas

naturale.

Dall’utilizzo di idrogeno verde

- per lo più prodotto attraverso

processi di elettrolisi

utilizzando le fonti rinnovabili

- potrà arrivare una riduzione

delle emissioni fino al 28% nel

2050, se entro questa data

riuscissimo a soddisfare almeno

il 23% del nostro fabbisogno

energetico (Fonte: The

European House-Ambrosetti).

Ma per procedere con l’innovazione

è necessario prima

fare rete, rafforzando la collaborazione

tra mondo della

ricerca e industria: è questo

l’obiettivo di H2ere Network,

la piattaforma digitale sviluppata

da Assolombarda, H2It –

Associazione italiana idrogeno

e celle a combustibile e Le2C

- Lombardy Energy Cleantech

Cluster, pensata per favorire

collaborazioni e scambio di

competenze.

28

AM

29

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

PM

50 greenplanner


settimana 13

marzo/aprile 2023

30

AM

31

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

Esempi virtuosi

Degno di nota è anche il progetto

Green Farm del dipartimento

di Agraria dell’Università

Federico II di Napoli,

che propone di coniugare produzione,

gestione e utilizzo

dell’energia da sole fonti rinnovabili

nei sistemi colturali e

di trasformazione

degli alimenti con

la valorizzazione

delle biomasse.

Esempi di realizzazioni

sul territorio

per una

produzione ibrida

di energia si

susseguono ogni

giorno; come nel

caso della nuova

centrale di trigenerazione,

realizzata

da Grastim,

installata nello stabilimento

Automotive Oem di Quattordio

(Alessandria), che sarà alimentabile

sia a gas naturale

sia a idrogeno.

SABATO

1 2

DOMENICA

Giornata

mondiale della

consapevolezza

sull’autismo

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 58

greenplanner 51


Scopriamo l’idrogeno

Approfondimenti

L’idrogeno in libreria

a cura di Paolo Galli

punta molte delle sue carte sull’idrogeno come

vettore energetico del futuro, investendo molte risorse

L‘Europa

economiche in progetti che aiutino a svilupparne la filiera e

le applicazioni pratiche.

Non è un argomento semplice, da discutere sui social senza la

giusta preparazione... un esempio? Chi vorrebbe l’idrogeno come

soluzione globale alla mobilità suggerisce che è l’elemento più

diffuso dell’Universo.

Vero, perché è nelle stelle... sulla Terra però lo troviamo nell’acqua,

nei composti organici e negli esseri viventi, e per estrarlo in modo

sostenibile servono energia e acqua.

Ecco alcuni libri che possono chiarirci

le idee a riguardo

Partiamo da Rivoluzione idrogeno. La piccola

molecola che può salvare il mondo (2020,

144 pagine, Mondadori), un testo scritto da

Marco Alverà, ex amministratore delegato

di Snam, che ci spiega come il vettore può

essere un combustibile efficiente, facile da

trasportare, stoccare, distribuire e utilizzare,

anche con le infrastrutture esistenti, permettendo

di decarbonizzare l’industria, il

riscaldamento e il trasporto pesante.

In Economia all’idrogeno. La creazione del

Worldwide Energy Web e la redistribuzione

del potere sulla terra (2003, 348 pagine,

Mondadori) Jeremy Rifkin raccontava come

un nuovo regime energetico basato sull’idrogeno

avrebbe potuto rivoluzionare le

istituzioni politiche e di mercato dell’epoca.

Dopo 20 anni, lo scenario non è cambiato,

ma vale la pena leggere retroattivamente

cosa si sarebbe potuto fare.

In Idrogeno verde (2022, 96

pagine, Edizioni Sapienza) gli

autori ci spiegano come viene

prodotto l’idrogeno verde,

sfruttando l’elettrolisi dell’acqua

con elettricità generata da

fonti di energia a basso contenuto

di carbonio.

Infine, sempre Alverà in un libro

in inglese (The Hydrogen Revolution:

a blueprint for the future

of clean energy, 2021, 304

pagine, Hodder Studio) ci spiega

come l’idrogeno può aiutare

a salvare il mondo e, attraverso

il libro racconta come fare, che

siate politici, imprenditori, attivisti

o semplici curiosi.

SULLO SCAFFALE:

Vale sempre la pena consultare la libreria di documenti

messi a disposizione dall’Unione Europea a sostegno della

sua strategia.

Ci sono tante

informazioni utili

a capirne di più.

52 greenplanner


settimana 1

Il primo passo

per salvare il pianeta?

Informarsi

Abbonati a Materia Rinnovabile,

la rivista internazionale di economia circolare

Edizioni Ambiente

è un marchio di ReteAmbiente s.r.l.

via privata Giovanni Bensi 12/5

20152 Milano (Italy)

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RISPARMIO ENERGETICO IN 20 MOSSE

I CONSIGLI DI ENEA

01 Utilizzare lampadine a risparmio energetico

La tecnologia Led permette un grande risparmio energetico

in quanto, a parità di potenza assorbita, produce

una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche

lampadine a incandescenza e alogene.

La vita di esercizio di un Led a luce bianca è di circa 15.000 ore;

mettendolo a confronto con le lampadine fluorescenti (7.500 ore

di esercizio) e con le lampadine alogene (750 ore), si può notare

anche il risparmio in termini di manutenzione nel tempo.

02 Migliorare la coibentazione dell’abitazione

Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è

un passo molto importante poiché riduce signifcativamente

il fabbisogno energetico. La realizzazione

di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare

la coibentazione della copertura riducono le dispersioni

tra il 40 e il 50%.

Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati

gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno

potente e quindi meno dispendiosa.

L’intervento di installazione del cappotto termico è molto

conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di

manutenzione straordinaria dell’abitazione, come a esempio il

rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata.

Altrimenti l’operazione implica un costo iniziale notevole,

ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede

ulteriori costi di manutenzione.

L’isolamento a cappotto può essere realizzato sia all’esterno

sia all’interno. La seconda opzione è tendenzialmente meno

invasiva, ma prevede la perdita di superfcie interna e non in

tutti i casi è possibile.

03 Isolamento di tetto e soffitto

Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta

energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di

calore verso l’alto.

Un investimento importante, ma che offre notevoli vantaggi.

In ogni caso, è bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli

bene con una giusta controsoffittatura, che può fare risparmiare

fino al 20% di energia.

04 Utilizzare serramenti a doppi vetri

Un altro passo molto importante per la coibentazione

dell’abitazione, oltre alla realizzazione del

cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti,

che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici.

I serramenti dovranno essere realizzati:

• in materiali altamente coibentanti come a esempio Pvc e

legno a taglio termico

• con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e

camera d’aria con argon

• con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al

comfort acustico interno dell’abitazione.

In caso di installazione di tapparelle è bene andare a verificare

che i cassonetti siano ben coibentati in modo da evitare

infiltrazioni d’aria che possono alterare il comfort della casa.

05 Ridurre l’utilizzo di acqua calda

Fare il bagno rispetto a fare una doccia implica un

consumo di acqua di quattro volte superiore.

Infatti, il consumo medio di acqua per fare il bagno

è di 120-160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato

un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri.

Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere

l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti

tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere

installando frangigetto o riduttori di flusso su rubinetti

e doccette.

06 Preferire apparecchi elettronici di classe energetica

superiore

I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili

per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla

sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile

riduzione dei consumi energetici.

Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una

odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia

elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la

sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.

07 Utilizzare le ciabatte multipresa

Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura

elettronica in stand by, cioè con la luce rossa

accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende

da marca e modello).

Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati

consumati tra i 24 e i 96 Wh. Questo dato diventa impressionante

se moltiplicato per l’intero anno, vale a dire cumulando

un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh e,

se presenti in casa non solo il televisore in stand by ma anche

un lettore Dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer, la

situazione risulta essere ancora peggiore. La soluzione a questo

problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine

degli apparecchi elettronici in una ciabatta multipresa con un

interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un

unico gesto se non utilizzati.

08 Non lasciare la luce accesa inutilmente

Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la

luce della stanza che si sta occupando e, man mano

che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre

buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici

che si stavano utilizzando.

Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la

luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente.

Attualmente si stanno sviluppando e cominciano a essere

presenti sul mercato dei sistemi di controllo da remoto, che

permettono di spegnere e accendere le luci con il proprio

smartphone.

Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati

per la gestione non solo di luci ma anche, per esempio, di

tapparelle e tende.

09 Realizzare impianti di generazione di energia

rinnovabile

La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie

rinnovabili è molto utile nella produzione di energia

elettrica o termica.

Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere

alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture

esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.

Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili

come a esempio il sole, il vento, l’acqua o l’energia geotermica.

Uno dei sistemi più diffusi è l’impianto solare fotovoltaico, il

quale è costituito da una serie di pannelli composti a loro volta

da moduli di silicio, che sfruttano l’incidenza della radiazione

solare per produrre energia elettrica.

Il sistema dell’impianto solare termico prevede lo sfruttamento

dell’energia solare secondo un principio analogo a un impianto

fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, ma con l’obiettivo

invece di riscaldare un liquido collocato all’interno di

appositi pannelli, che a sua volta, grazie a uno scambiatore, trasferisce

il calore assorbito all’acqua che può essere utilizzata

per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.

Un’altra tipologia di impianto è il mini eolico, che prevede l’installazione

di una mini pala eolica verticale sul tetto per la produzione

di corrente elettrica.

Un ultimo esempio è il sistema geotermico, il quale, in abbi-

54 greenplanner


namento a una pompa di calore acqua-acqua, sfrutta il calore

rilasciato dal terreno o dall’acqua di falda per riscaldare tramite

uno scambiatore l’acqua all’interno della pompa di calore; questa

a sua volta potrà essere utilizzata per l’acqua calda sanitaria

o il riscaldamento.

10 Effettuare la manutenzione degli impianti

È la regola numero uno in termini di sicurezza,

risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti, un impianto

consuma e inquina meno quando è regolato

correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.

11 Controllare la temperatura degli ambienti

Avere in casa temperature da Sahara nella stagione

più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e

secca nuoce alla salute. La normativa prevede una

temperatura fino a 22 °C, ma 19 °C sono più che sufficienti a

garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta

consumi di energia significativi, con conseguente aggravio

in bolletta.

12 Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti

È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno

e di notte.

In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano

quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente

grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo

massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda

delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo

di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (Nord e zone

montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).

13 Schermare le finestre durante la notte

Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende

pesanti si riducono le dispersioni di calore verso

l’esterno.

14 Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni e

non lasciare le finestre aperte a lungo

Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni

o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi

in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno

inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone,

specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone

spessore e grado di isolamento. Anche un semplice

foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni

verso l’esterno. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente

tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle

troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.

15 Fare il check up dell’immobile

La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza

di un immobile, effettuata tramite la diagnosi

energetica o l’attestato di prestazione energetica

(Ape) consente di determinare gli interventi più convenienti

per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è

generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più

convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo

perduto del “Conto termico”.

È detraibile perfino il costo della consulenza.

16 Dotare il proprio impianto di una centralina di

regolazione della temperatura

È indispensabile dotare il proprio impianto di

una centralina di regolazione automatica della

temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La

possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale

garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche

la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori

di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare

anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura

delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti

di riscaldamento.

17 Utilizzare valvole termostatiche

Queste apparecchiature servono a regolare il flusso

dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di

non superare, negli ambienti dove sono installate,

la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle

stanze esposte a Sud.

18 Utilizzare un sistema di contabilizzazione del

calore

Consente di gestire in autonomia il riscaldamento

del proprio appartamento e permette al singolo

utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo

effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi

di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento

dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato

e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge

ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli

edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.

19 Sostituire la caldaia esistente con una caldaia

a condensazione

Le caldaie a condensazione si distinguono dalle

caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza

più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre

che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.

In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata

tramite il calore della combustione: i gas di scarico risultanti

passano normalmente nella canna fumaria e vengono

espulsi verso l’esterno. Il risultato è che l’energia contenuta

nei fumi del gas di scarico viene persa.

Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto

in questi gas di scarico, che consistono in gran parte

in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore

acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha

il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza

maggiore efficienza energetica rispetto a una caldaia

tradizionale.

Per poter ottenere energia, il vapore acqueo presente nei fumi

deve tuttavia condensare: ciò può essere possibile a una temperatura

inferiore a circa 54 °C. La caldaia a condensazione

raffredda il vapore acqueo presente nei fumi attraverso uno

scambiatore di calore appositamente progettato. L’energia

ottenuta è utilizzata per preriscaldare l’acqua del circuito di riscaldamento

che ritorna in caldaia: l’acqua preriscaldata può

ulteriormente essere riscaldata per raggiungere la temperatura

desiderata passando nello scambiatore di calore primario,

così come avviene in una caldaia tradizionale.

È fondamentale sottolineare come la temperatura di mandata

al circuito di riscaldamento sia importante che dipenda

dalla temperatura dell’aria esterna all’edificio: a esempio,

potrebbe essere inutile mandare acqua a 70 °C ai termosifoni

se fuori ci sono 12 °C.

Questo vuol dire che se mando acqua meno calda al circuito

di riscaldamento (es. 50 °C), ritornerà acqua più fredda

in caldaia (es. 40 °C) sfruttando al massimo il principio di

funzionamento della caldaia a condensazione. Per fare questo

è sufficiente abbinare una sonda di temperatura esterna

alla caldaia a condensazione in modo da poter gestire la

cosiddetta ‘compensazione climatica’ della temperatura di

mandata all’impianto di riscaldamento.

Un’ottima soluzione è tuttavia abbinare una caldaia a condensazione

a impianti di riscaldamento a bassa temperatura

(es. pannelli radianti a pavimento: con temperatura massima

di mandata pari a 35 °C), che hanno temperature di

funzionamento ottimali per sfruttare al massimo il principio

della condensazione del vapore acqueo presente nei fumi.

20 Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori

Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica

maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o

in una stanza calda consuma fino al 10% in più. Il

suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente

frigoriferi e congelatori.

greenplanner 55


appunti del mese

L M M G V S D

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Emiro Albiani dal portfolio Carpe Koi e lombrichi, unitamente a tecniche di biodinamica, Pietrasanta (Lu)

aprile La natura sotto casa

#foraging #salute #Km0 #biodiversità

testi a cura di Maria Anna Esposito / leggi altri contributi qui


La natura sotto casa

3

LUNEDÌ

AM

PM

4

MARTEDÌ

AM

PM

Ode alle erbacce

Le chiamiamo erbacce, malerbe

o con qualsiasi altro epiteto

con tono negativo. Tutto

questo perché la loro estetica

sembra rovinare la bellezza

delle aiuole cittadine o dei

nostri giardini. Oppure perché

pensiamo che siano brutte,

infestanti e non possano avere

alcuna utilità e quindi non

possano procurarci nessun

beneficio, sia a livello salutistico

sia economico. E anzi, le

consideriamo come delle ladre

che si impadroniscono degli

spazi vitali di quei vegetali che

ogni giorno devono soddisfare

le nostre esigenze, sempre più

fameliche.

Eppure, sono esseri viventi

che meritano la nostra attenzione

e ammirazione, perché

si sono evolute per germinare

5

AM

MERCOLEDÌ

PM

58 greenplanner


settimana 14

aprile 2023

6

AM

7

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

Giornata mondiale dello sport

PM

Giornata mondiale della salute

PM

nei luoghi più ostili e a volte

impensabili, dove cercano di

riprendersi quegli spazi che

l’uomo gli ha sottratto indebitamente,

sperando vanamente

di portarle all’estinzione.

Tra le caratteristiche delle

erbacce c’è la resilienza, perché

nascono nelle crepe dei

marciapiedi, fra le fessure dei

muri, tra i binari della ferrovia,

praticamente in tutti quei

luoghi dove l’uomo vuole per

forza addomesticare con il

cemento il mondo circostante.

Proprio quelle erbacce

bistrattate, che ogni giorno

calpestiamo frettolosamente,

sono state le amiche fedeli

dell’uomo e, spesso, ci

hanno salvato dalle carestie

e dalle malattie. Basta solo

imparare a riconoscerle con

grande attenzione, perché

alcune sono molto tossiche.

Ma altre sono assai nutrienti,

oppure curative.

SABATO

8 9

DOMENICA

Italia vip

di alimurgiche

L’Italia è lo stato europeo

più ricco di specie vegetali,

infatti ne possiede la metà

di quelle censite in tutta Europa.

Di queste, la maggior

parte sono commestibili

e fanno bene alla nostra

salute. Queste piante sono

chiamate alimurgiche, ovvero

piante commestibili che

‘tolgono la fame’.

L’abbondanza delle specie alimurgiche

ci fa vivere inconsapevolmente

su una miniera di

nutrienti e composti funzionali,

a chilometro zero e alla

portata di tutti.

greenplanner 59


La natura sotto casa

Cibo a portata

di mano

10

LUNEDÌ

La maggior parte delle piante

spontanee sono commestibili,

e soprattutto ci sfamano in

maniera completa e Sostenibile,

visto che la loro raccolta

non mette a rischio la specie

e sono di facile reperibilità: a

volte basta uscire in giardino

per trovarle.

AM

PM

11

MARTEDÌ

Giornata mondiale del Mare

AM

PM

Oltre a nutrirci, però, fanno

molto di più: sono infatti degli

alimenti funzionali, la cui assunzione

esercita anche una

funzione protettiva e benefica

sul nostro organismo.

Gli alimenti funzionali si dividono

in due tipi: quelli che migliorano

una specifica funzione

fisiologica, come per esempio

il tarassaco o la cicoria che

contengono inulina che serve

a far crescere la flora batterica

intestinale, e quelli che riducono

il rischio di una malattia,

come il licopene contenuto nel

pomodoro che ha un’attività

antiossidante utile per la prevenzione

tumorale.

L’azione terapeutica delle

piante spontanee ha anche

un’altra peculiarità: essendo

stagionali, si adattano perfettamente

alle esigenze del

nostro organismo nelle varie

fasi dell’anno.

12

AM

MERCOLEDÌ

PM

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settimana 15

aprile 2023

13

GIOVEDÌ

I tempi

della natura

AM

14

AM

VENERDÌ

PM

PM

Le erbe amare detossificanti

prosperano in primavera, il

periodo dell’anno dove abbiamo

più bisogno di purificarci

dalle scorie accumulate in inverno,

ma rinascono anche a

fine estate, quando abbiamo

bisogno ancora una volta di

depurarci dalle tossine, e permettere

così al nostro organismo

di assorbire i nutrienti

giusti che lo aiuteranno ad

affrontare gli inverni e le probabili

infezioni.

A fine estate, poi, prosperano

aiuole con bacche colorate

di rosso e blu, ricchissime di

antiossidanti, e tra le fessure

dei marciapiedi continua a districarsi

la portulaca, ricca di

omega 3. Oltre a regalare colore

e vivacità ai nostri paesaggi,

ci daranno la giusta carica per

affrontare i malanni invernali.

LO SAI

CHE...

SABATO

15 16

Giornata

mondiale

dell’arte

DOMENICA

L’unica accortezza quando

si raccolgono le bacche

buone è quella di mangiarle

subito e crude. Certo, in

alcuni casi non avranno un

sapore piacevolissimo, ma

difendono e proteggono la

nostra salute.

greenplanner 61


La natura sotto casa

Attenzione

al foraging

Prima ancora di diventare

agricoltori per lungo tempo

siamo stati raccoglitori, e sapevamo

distinguere le specie

tossiche da quelle commestibili

o medicinali. Questo

patrimonio di conoscenze è

andato perso, e così solo gli

17

AM

LUNEDÌ

PM

18

MARTEDÌ

AM

PM

animali sono oggi capaci di

identificare le erbe ‘buone’ e

quelle ‘cattive’, servendosene

all’occorrenza.

Ultimamente abbiamo però

iniziato a riscoprire la necessità

di avere un contatto

diretto con la natura, ed

è cresciuta la voglia di camminare

tra boschi e sentieri

alla ricerca, magari, di specie

selvatiche commestibili da

cucinare.

Questa attività, chiamata

‘foraging’, se fatta senza cognizione

di causa può essere

19

AM

MERCOLEDÌ

PM

62 greenplanner


settimana 16

20

AM

21

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

•Giornata mondiale della migrazione dei pesci

•Giornata mondiale della creatività e

dell’innovazione

PM

aprile 2023

anche letale. Per questo sarebbe

utile istituire nelle Asl

una figura analoga a quella

del micologo che riconosce i

funghi commestibili: personale

altamente qualificato, in

grado di identificare le specie

tossiche e distinguerle da

quelle edibili.

L’idea migliore sarebbe quella

di istituire enti pubblici o scuole

riconosciute che possano

fornire tutte le basi teoriche

e pratiche per aiutare i potenziali

cercatori di erbe a riconoscere

le spontanee, in modo

da raccoglierle e consumarle

in tutta sicurezza.

Buoni esempi

all’estero

SABATO

22 23

Giornata

internazionale

della Terra

DOMENICA

Giornata mondiale

del libro e del

diritto d’autore

In Germania sono nati dei

parchi tematici (Ewilpa) dove

l’escursionista, oltre a passeggiare

e respirare aria buona,

impara a riconoscere le

specie botaniche. Lungo tutto

il percorso trova infatti disseminati

dei pannelli informativi

con le caratteristiche

delle piante e degli arbusti del

parco. Grazie poi a un libro di

ricette può imparare anche

a cucinare il selvatico che ha

raccolto durante l’escursione,

associando, quindi, alla passeggiata

salutare anche quella

base di conoscenze che gli

permetterà di individuare le

erbe spontanee senza rischi

e pericoli.

greenplanner 63


La natura sotto casa

Sostenibilità

selvatica

24

LUNEDÌ

Giornata mondiale per gli animali da laboratorio

Viviamo in un’epoca paradossale:

un terzo del cibo che

portiamo sulle nostre tavole

viene sprecato, mentre un

miliardo di persone ha il problema

opposto, cioè è senza

cibo. La cattiva o insufficien-

AM

PM

25

MARTEDÌ

•Giornata mondiale del Pinguino

•Giornata mondiale della malaria

•Festa nazionale della Liberazione

AM

PM

te nutrizione, in un senso o

nell’altro, è una minaccia per

un abitante del pianeta su tre.

Pensiamoci: le cosiddette erbacce

continuano a crescere e

prosperare nonostante l’azione

dell’uomo.

Ulteriore paradosso: più un

prodotto è confezionato e

pieno di plastica e più è bello e

attraente, e questo a discapito

di quei prodotti, come le erbe

selvatiche, che sono a impatto

zero e non provengono da

coltivazioni intensive.

26

AM

MERCOLEDÌ

PM

64 greenplanner


settimana 17

aprile 2023

27

AM

GIOVEDÌ

PM

28

AM

VENERDÌ

•Giornata internazionale per la salvaguardia delle rane

•Giornata mondiale delle vittime dell’amianto

•Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro

PM

Lo yoga verde

La meditazione è una tecnica

di rilassamento dove ci si

siede, si fissa un punto nel

vuoto, si svuota la mente da

ogni pensiero e ci si concentra

sul proprio mondo interiore

per provare gratitudine

verso ciò che c’è intorno a

noi, che ci custodisce e che

ci nutre. Queste, però, sono

anche le stesse sensazioni

che si possono provare andando

per campi a cercare

erbe spontanee, dove, prima

concentrandosi nel riconoscimento,

poi nella raccolta delle

piante e infine nel cucinarle,

ci si distrae e ci si rilassa, facendo

bene al corpo e anche

alla mente.

SABATO

29 30

DOMENICA

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 72

greenplanner 65


La natura sotto casa

Usi e saperi di un’erba che si trova ovunque

Il tocco dell’ortica,

detta anche

la carne dei poveri

è conosciuta da tutti

come la pianta che brucia

L’ortica

e che pizzica; la sua estetica

è poco appariscente, quasi

essenziale, ma è uno scrigno

infinito di virtù. Innanzitutto, è

una pianta alimentare, perché

contiene proteine e ferro, tanto

da essere chiamata anche “la

carne dei poveri”. E poi è una

pianta industriale, perché da

essa si ricava una fibra utile

nel tessile. Infine, ha proprietà

medicinali, molte delle quali

confermate dalla scienza, che

ne ha ampiamente studiato

funzionalità e proprietà.

In Italia sono presenti 5 specie,

ma quelle più diffuse sono

principalmente tre: Urtica dioica,

Urtica urens e Urtica pilulifera,

tutte e 3 hanno le stesse proprietà

e tutte hanno proprietà

urticanti. La fama urticante

dell’ortica è dovuta alla presenza

di peli molto “speciali”,

disposti sulle foglie e sui fusti,

dalla forma particolare di capocchia

di spillo, che facilmente si

rompono lasciando una piccola

superficie appuntita che, come

un ago, penetra sotto pelle rilasciando

un liquido irritante che

ci provoca quella fastidiosa sensazione

di bruciore. Le punture

delle ortiche sono molto dolorose,

ma possono essere lenite

con l’utilizzo di un’altra pianta,

molto comune sui nostri muri e

marciapiedi, ovvero la parietaria,

che, sfregata sulla parte arrossata,

ci dona subito sollievo e

allevia il prurito.

Dell’ortica, conosciamo un uso

tradizionale come antireumatico,

che nasce agli albori

della civiltà. Si racconta che un

uomo affetto da reumatismi

alle ginocchia si punse involontariamente,

sfregandosi tra

le sue foglie e, che, dopo un

paio di giorni, non avesse quasi

a cura di Maria Anna Esposito

più dolori reumatici. Questo

aneddoto, nel corso dei secoli

venne largamente raccontato,

e fu di ispirazione per persone

affette dalla stessa patologia

reumatica, che cominciarono

a utilizzare l’ortica sulle parti

doloranti, riscontrando risultati

piuttosto soddisfacenti, a tal

punto che il trattamento antireumatico

sopravvisse a lungo

nella medicina con il nome di

urticazione.

Il medico, che utilizzava tale

rimedio, faceva sfregare al

paziente sulla pelle le foglie

fresche della pianta, il dolore

intenso, provocato dalla puntura

dell’ortica, svolgeva una

funzione antidolorifica.

La pratica dell’urticazione,

quindi, sfruttava la capacità

dell’ortica di creare a livello della

pelle irritazioni e arrossamenti.

Pratica antica e ormai superata,

che però, se ci si pensa, è molto

simile all’azione che svolgono

le creme moderne a base di

canfora e peperoncino, che,

sfruttando le proprietà rubefacenti,

ovvero quelle di creare

irritazioni, aiutano a contrastare

il dolore neuropatico.

L’ortica, in passato, era anche

usata per contrastare le intossicazioni

del fegato e dei reni, e

come rimedio elettivo in caso

di calcoli. Il succo fresco della

pianta, che ha proprietà emostatiche,

ha rappresentato in passato

uno dei migliori rimedi per

arrestare l’epistassi o in caso di

lievi emorragie. Oggi l’ortica non

si usa più contro i reumatismi,

ma in molteplici altre

condizioni patologiche,

anche molto

diverse tra di loro.

PER SAPERNE DI PIÙ

66 greenplanner


La natura sotto casa

Forest bathing, una pratica riconosciuta a livello scientifico

a cura di Francesca Cutrone

Prova a immergerti in un bosco...

A

volte, quando ci sembra

di aver esaurito tutte le

risorse, la soluzione è

più semplice di quanto immaginiamo:

basta immergersi nella

natura. Questa pratica prende il

nome di Forest bathing, attività

multidisciplinare, multisensoriale

e multivalente, che permette

di ritrovare sé stessi vivendo

la natura con tutti i sensi.

Il termine è internazionalmente

riconosciuto ed è la traduzione

del giapponese Shinrin-Yoku,

coniato nel 1982 da Tomohide

Akiyama, allora direttore

dell’ente forestale giapponese.

Fa riferimento a una pratica

nata per sensibilizzare alla cura

dell’ambiente che, presto, ha riconosciuto i benefici

della natura. Facendosi guidare dalla foresta,

infatti, è possibile raggiungere il proprio ikigai, vale

a dire quel guizzo vitale in cui riconoscere il motivo

per alzarsi ogni mattina.

Il benessere psicofisico è assicurato e dimostrato

da più studi scientifici: alcune delle sostanze volatili

emesse da diverse specie di alberi, se inalate in

dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato,

favoriscono la riduzione dello stress e della

pressione sanguigna, oltre a rinforzare il sistema

immunitario. Ma il Forest bathing è anche uno

strumento per la biofilia: come

sostiene Andrea Mariotti, referente

e responsabile settore

nazionale Forest bathing Csen,

porta connessione, consapevolezza

e interazione.

Infatti, oltre ai benefici sulle

persone, ha un effetto molto

importante sull’ambiente. Per

questo motivo, in linea con gli

obiettivi dell’Agenda 2030, lo

Csen e Pefc Italia hanno scelto

di valorizzare la gestione forestale

certificata come buona

pratica per la tutela dei suoi

ecosistemi, e di promuovere

le attività di Forest bathing nei

luoghi più evocativi. È il caso del

Parco del Respiro di Fai della

Paganella, in Trentino, che con 36 ettari di bosco

ne è diventato il punto di riferimento italiano.

Quest’area, facilmente accessibile e ricca di sostanze

benefiche, è stata recentemente nominata

Centro Nazionale di formazione, qualificato per

le prove di conduzione di gruppi in foresta del

Diploma Nazionale Forest bathing Csen. Qui sarà

possibile incentivare la creazione di nuovi percorsi

dedicati ai bambini e alle persone diversamente

abili, e diffondere l’amore

per la natura grazie a esperienza diretta

e formazione.

PER SAPERNE DI PIÙ

LUOGHI PER GUARIRE

Anche la letteratura contemporanea celebra l’immersione nella foresta.

Samantha Walton, autrice e docente specializzata nel legame tra natura

e salute mentale, con il suo libro Luoghi per guarire (2022, 354 pagine,

Ponte alle Grazie) indaga il potere curativo dell’ambiente. Un’analisi dell’esperienza

della natura, un percorso catartico ricco di emozioni destinato

ad arricchire chi lo compie: perché la natura, una volta incontrata, diventa

per sempre parte di noi.

Lo sapevi che la redazione di Greenplanner è anche una reading room?

Vieni a trovarci a Milano in GreenParlor, siediti con noi a leggere i libri che

recensiamo

greenplanner 67


La natura sotto casa

Piante spontanee

Della malva non si butta via niente

a cura di Maria Anna Esposito

La malva è un’erbetta spontanea

che cresce lungo

strade bianche, nei cortili

abbandonati o intorno ai ruderi.

La sua fioritura dura tantissimo,

da maggio fino a ottobre, e

il colore del suo fiore è talmente

bello che nel diciannovesimo

secolo ha ispirato la creazione

di una tinta artificiale chiamata

mauve, amata anche dalla regina

Vittoria di Inghilterra.

Coltivata, mangiata e soprattutto

utilizzata come pianta medicinale

fin dall’epoca romana,

la malva è una vera e propria

panacea per molti disturbi, grazie

alla presenza di vitamine, sali

minerali, antocianine (responsabili

del colore del fiore), ma

soprattutto di mucillagini.

La malva ammorbidisce, lenisce

e toglie l’infiammazione soprattutto

a livello respiratorio e gastrointestinale,

perché contiene

molecole (mucillagini) che, depositandosi

sulla zona lesa, la

proteggono dagli agenti irritanti.

Le mucillagini hanno anche

un’azione lassativa, infatti a

contatto con l’acqua il loro volume

aumenta considerevolmente

e si trasformano in una

sorta di gel che, una volta arrivato

nell’intestino, facilita la

contrazione della muscolatura,

favorendo così l’evacuazione

delle feci, rendendole anche più

morbide.

La malva è efficace in caso di

infiammazioni del cavo orale

(gengiviti, afte e mal di denti),

dell’esofago (esofagiti), dello

stomaco (gastriti e reflusso gastro-esofageo)

e dell’intestino

(colon irritabile e coliti). Inoltre,

ha anche un’azione emolliente e

lenitiva nelle prime vie respiratorie,

ed è quindi utile in caso di

tosse e flogosi alla gola.

Le sue proprietà emollienti sono

apprezzate anche per uso esterno:

può essere impiegata per lenire

ascessi, punture di insetto ed

eritemi solari, e può essere applicata

come impacco direttamente

sul viso, in caso di vampate di

calore in menopausa.

Il decotto della radice può essere

aggiunto a un bagno caldo

oppure al pediluvio per rendere

la pelle più morbida e setosa,

può essere usato anche per

sciacqui in caso di afte, gengive

LA MALVA NEL PIATTO

Se in fitoterapia si usa la malva essiccata,

in cucina foglioline e fiori possono essere

invece raccolti e cucinati. In particolare, i

germogli e le foglie, dal caratteristico sapore

dolce, possono essere aggiunti alle

insalate per controbilanciare il sapore delle

erbette amare, i fiori possono essere fritti

in pastella oppure usati per abbellire piatti,

le foglie più grosse possono essere cotte

e aggiunte a risotti, minestroni, polpette,

frittate e ripieni di ravioli.

sanguinanti o come rimedio per

il mal di denti. In caso di dieta,

l’infuso di foglie e fiori, sorseggiato

tra i pasti, può attenuare

la sensazione di fame aumentando

il senso di sazietà. Bevuto

durante la giornata, farà sentire

meno fame all’avvicinarsi del

pranzo e della cena.

Insomma, della malva non si

butta via niente... infestante,

umile, ma molto utile sia in medicina

sia in cucina.

68 greenplanner


Medicina e ambiente

Società Italiana di Medicina Ambientale

(Sima): chi siamo e cosa facciamo

Medici in prima linea

per la salvaguardia

dell’ambiente

e della salute

è lo spazio che

ci circonda: esso è fatto

L’ambiente

di aria, acqua, terra ma

anche di spazi antropizzati e

di artefatti creati dall’uomo,

come case, industrie, infrastrutture,

edifici di culto, monumenti,

opere d’arte e oggetti

di ogni tipo. Ambiente è anche

ciò che occupa gli spazi vuoti

all’interno del nostro organismo:

pensiamo alla cavità buccale,

all’esofago, allo stomaco

e all’intestino, così come alla

trachea, ai bronchi e ai polmoni.

In quest’ottica, ambiente è

quindi da considerarsi anche il

cibo che mangiamo, l’acqua che

beviamo o l’aria che respiriamo.

Spesso, quando si parla di ambiente,

si crea un immediato

collegamento emotivo con il

concetto di natura, di biodiversità,

di fauna selvatica, ma

anche di inquinamento atmosferico,

di avvelenamento del

terreno o di dissesto idrogeologico.

Tutti questi aspetti fanno

parte dell’ambiente e compito

della Medicina Ambientale

consiste nel preservare la salute

umana, evitando che ciò

che ci circonda possa divenire

“fattore ambientale” determinante

di malattia, infortunio e

morte prematura.

La Medicina Ambientale abbraccia

e coinvolge diverse

discipline, tra cui: le scienze

biomediche, le scienze ambientali,

le scienze giuridiche, le

scienze economiche, le scienze

politiche e sociali, le scienze dei

materiali e le scienze delle costruzioni.

La Medicina Ambien-

Formazione

tale, regolamentata a livello

Oms, è parte della salute pubblica.

Il campo di applicazione

di questa disciplina comporta

lo studio delle interazioni tra

l’ambiente e la salute, e il ruolo

dell’ambiente nel causare o

mediare malattia. Sima, nata a

Milano nel 2015, nota a livello

internazionale per l’impegno

profuso nella ricerca scientifica

sulla qualità dell’aria, dell’acqua,

l’epidemiologia e i costi

delle patologie da esposizioni

ambientali, il rischio Radon

e amianto e la prevenzione

primaria del cancro, specie in

ambito pediatrico, ha stabili

collaborazioni con Oms, Ue,

Osce, Unesco, Parlamento e

Istituzioni italiane, Cnel, Cini,

Ministero della Cultura, Ministero

della Salute, principali

Atenei italiani e internazionali,

Arpa, Enea, Confindustria e

Terzo Settore.

L’impegno di Sima si esprime anche nella formazione attraverso la promozione

e il coordinamento del progetto Sima U4All (University rectors for health

and environment), presentato alla Camera dei Deputati nel 2019, sotto

l’egida dell’Oms e della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane).

Recentemente ha dato vita insieme all’Università Niccolò Cusano al primo

Master universitario italiano di II Livello in Medicina Ambientale.

Sede Legale: Viale di Porta Vercellina 9 - 20123 Milano

Sedi italiane: Roma, Milano, Torino, Trieste, Ancona, Bari,

Catanzaro, Olbia, Napoli, Caserta.

Sedi internazionali (Delegazioni internazionali Sima):

Bruxelles, Madrid, Londra, Vienna, Tirana, Montecarlo,

New York.

www.simaitalia.org


appunti del mese

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Andrea Salvucci dal portfolio Re-Nature, Pollenza (Mc)

maggio Edilizia Green

#immobili #ristrutturazione #città #bioedilizia #efficienzaenergetica

testi a cura di Cristina Molteni / leggi altri contributi qui


Edilizia Green

Ancora tanto lavoro

per i NZeb

1 LUNEDÌ

AM

•Festa del lavoro

•Giornata mondiale della lentezza (vedi pag.128)

PM

2 MARTEDÌ

AM

Giornata mondiale del Tonno

PM

Nearly zero energy building

(NZeb), ovvero edifici a energia

quasi zero: è questo l’acronimo

con cui le direttive

europee, a partire ormai dal

2010, hanno identificato una

nuova categoria di edifici che

rispondono a criteri e parametri

specifici in ambito energetico

e che sono diventati

obbligatori per tutti gli edifici

di nuova costruzione e per

quelli soggetti a una ristrutturazione

importante (art. 5

del D.L. 63/2013, convertito

in Legge n. 90 del 3 agosto

2013).

Da gennaio 2021 costruire

edifici Nzeb è diventato

obbligatorio secondo la normativa

nazionale italiana che

però era stata già anticipata

dalle richieste della normativa

regionale, in alcune regioni

particolarmente virtuose; per

esempio in Lombardia l’obbligo

3 MERCOLEDÌ

AM

Giornata mondiale della libertà di stampa

PM

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settimana 18

maggio 2023

4

AM

GIOVEDÌ

PM

di costruzione di edifici nuovi

che rispondono a queste caratteristiche

è stato introdotto

nel 2016, in Emilia Romagna

dal 2019. La stessa norma

prevedeva che già dal 1° gennaio

2018 l’obbligo

fosse in vigore,

ma solo per gli

edifici pubblici.

PER SAPERNE DI PIÙ

Pronti al 2050?

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AM

VENERDÌ

PM

La stragrande maggioranza

del patrimonio immobiliare

esistente, più dell’80%, è attualmente

ancora classificato

nella fascia più bassa delle

classi energetiche, ovvero si

situa in classe D, E, F e soprattutto

in classe G.

La direttiva 2010/31/UE

sulla prestazione energetica

nell’edilizia o Epbd (Energy

performance of buildings directive)

è il principale strumento

giuridico dell’Unione

Europea, che punta al 2050

con un parco decarbonizzato

in cui tutti gli edifici dovrebbero

essere a energia zero.

SABATO

DOMENICA

6 7

Giornata

mondiale

della risata

PIÙ DELL’80%

del patrimonio immobiliare

esistente è situato ancora

in classe D, E, F e soprattutto

in classe G

Fonti: Enea Siape – Sistema informativo

sugli attestati di prestazione

energetica

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Edilizia Green

8

AM

LUNEDÌ

Giornata mondiale della Croce Rossa

e della Mezzaluna Rossa

PM

PER SAPERNE DI PIÙ

Edilizia high tech

Calcestruzzo autorigenerante,

materiali a cambiamento di

fase, cemento rinforzato con

fibra di carbonio o grafene, ma

anche bio mattoni di canapa

e calce, più paglia e lana: chi

progetta case deve sempre

più prendere in considerazione

i cosiddetti Alternative

building material, un mercato

che secondo Allied Market

Research può valere fino a

330 miliardi al 2030 (+74%). I

centri di ricerca stanno accelerando

gli studi in tema.

Si tratta di materiali per l’edilizia

che partono da ciò che la

natura ci offre e lo uniscono

all’innovazione tecnologica,

cercando nuove soluzioni anche

per una maggiore durabilità.

Interessanti anche i Phase

change material (Pcm), o materiali

a cambiamento di fase,

che modificano le loro proprietà

adattandosi all’ambiente

circostante: i vetri termoregolatori

diventano opachi e

mantengono un ambiente più

fresco all’interno nei periodi

più caldi, mentre in inverno diventano

traslucidi,

permettendo alla

luce e al calore di

entrare.

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MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

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settimana 19

maggio 2023

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AM

GIOVEDÌ

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I 10 MATERIALI

SOSTENIBILI

E LE TECNOLOGIE

che rivoluzioneranno il

futuro del settore delle

costruzioni:

Il calcestruzzo autorigenerante,

che contiene batteri in

grado di riparare le crepe in

autonomia

Il cemento rinforzato con fibre

di carbonio

Il grafene, un materiale dall’ottima

proprietà conduttiva

12

AM

VENERDÌ

PM

Tecnologie di attivazione del

cemento a ridotto impatto

ambientale

I vetri termoregolatori che

reagiscono a stimoli esterni

come luce e temperatura

I bio mattoni di canapa e calce

che resistono agli agenti

atmosferici

La paglia per l’isolamento termoacustico

Anche la lana è un ottimo

isolante e in più assorbe le

sostanze inquinanti presenti

nell’aria

SABATO

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Giornata

mondiale

degli Uccelli

migratori

DOMENICA

Il micelio contenuto nei funghi

preso “a prestito” per la

struttura ermetica degli edifici,

ecologico e biodegradabile

La tecnologia 3D per stampare

blocchi di cemento facilmente

assemblabili e riciclabili

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Edilizia Green

Facciate colorate

per il microclima

urbano

Il colore di una facciata rappresenta

un fattore estetico

molto rilevante. Basta pensare

brevemente all’excursus

storico della nostra architettura

per rendersi conto che,

fin dai secoli passati, le nostre

città sono state composte

anche con i colori che, anche

quando non sono giunti fino

a noi, hanno lasciato però la

traccia di un’esperienza significativa.

Oggi con le nuove tecnologie

e con i bonus energetici che

hanno visto il diffondersi degli

isolamenti a cappotto sulle

facciate dei nostri edifici, costruiti

soprattutto negli anni

60/80, è molto importante

considerare anche l’aspetto

energetico e qualitativo dei

materiali con cui vengono colorate

le facciate.

Il colore determina la quantità

di radiazioni che vengono assorbite

dalla superficie e quindi

anche la prestazione dell’isolamento

termico prescelto.

15

AM

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AM

LUNEDÌ Giornata internazionale della famiglia

PM

MARTEDÌ Giornata internazionale della luce

PM

Gli scarti della coltivazione

del riso finiscono… sul

tetto. Ricehouse è la società

benefit che realizza una

linea di prodotti edili dalla

trasformazione degli scarti

del riso, altrimenti destinati a

essere bruciati, perché inadatti

all’allevamento. Così, per

ogni tonnellata di materiale

Ricehouse impiegato, si

evita che vengano immesse

nell’ambiente 1,47 tonnellate

di CO 2

.

17

AM

MERCOLEDÌ

Giornata internazionale contro l’omofobia

PM

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settimana 20

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GIOVEDÌ

VENERDÌ

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PM

maggio 2023

I colori chiari sono riflettenti, e

quindi più resistenti, più adatti

al rivestimento a cappotto, e

più facili da posare. Il bianco

riflette il 100% della luce, il nero

assorbe tutta la luce e quindi

ha un valore di riflessione pari

a zero: oggi le sfumature di

colore delle vernici per esterno

sono accompagnate da un

coefficiente di riflessione complessiva

della luce solare che,

secondo le norme di buona costruzione,

deve essere superiore

a 25 nel caso di cappotto.

A livello progettuale l’influenza

dei colori sul clima sembra

essere abbastanza sottovalutata,

rispetto ad altri

settori: l’involucro dell’edificio

contribuisce a determinare il

comfort interno, ma per via

dello scambio di calore radiante

e convettivo con l’ambiente

esterno influenza in maniera

non trascurabile anche il microclima

urbano.

SABATO

20 21

Giornata

europea

del Mare

DOMENICA

• Giornata

mondiale

delle Api

• Giornata

internazionale

della diversità

culturale per

il dialogo e lo

sviluppo

E se sono scure?

Va detto che alcune aziende

hanno sviluppato dei particolari

prodotti in grado di riflettere la

luce solare anche con i colori

scuri; per ottenere queste tinte,

anche molto sature, vengono

utilizzati dei particolari pigmenti

termoriflettenti che riescono,

grazie all’utilizzo delle nanotecnologie,

a respingere le radiazioni

solari dirette impedendo

alla facciata di surriscaldarsi.

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Edilizia Green

La vita circolare

tra le 4 mura

22

LUNEDÌ

Giornata internazionale della diversità biologica

Dentro e fuori, i nostri appartamenti

iniziano a rispondere

sempre più alle logiche di

economia circolare. Ecco i 3

punti su cui ragionare.

AM

PM

IN FASE DI COSTRUZIONE:

la tendenza è quella di usare

sempre più materiali derivati

da riuso. Finanche dai detriti.

Quindi, una casa è circolare

quando ricorre sempre meno

a materiali vergini. Validi anche

i principi della bioedilizia

che vuole materiali di scarto

come canapa e paglia. Fondamentale

è anche l’uso di

tecnologie che utilizzano

fonti energetiche rinnovabili

e approvvigionamento di materiali

da fonti locali.

23

AM

MARTEDÌ

Giornata mondiale delle Tartarughe

PM

IN FASE DI RIQUALIFICA-

ZIONE: vanno concepiti spazi

modulari, riadattabili e multifunzionali.

Parola d’ordine:

retrofit di abitazioni esistenti

e rioccupazione di edifici sottoutilizzati

o in disuso.

24

AM

MERCOLEDÌ

PM

NELLA VITA DI TUTTI I GIOR-

NI: è bene pensare anche

all’impatto di elettrodomestici,

componenti di arredo

della propria casa. Lo mette

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settimana 21

maggio 2023

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PM

in chiaro il progetto Circular

Housing cofinanziato da Eit

Climate-Kic e coordinato da

Redo Sgr, Ecodom, Consorzio

Italiano Recupero e Riciclaggio

Elettrodomestici, Politecnico

di Milano e Poliedra

con Bsh Elettrodomestici,

che sta analizzando l’impatto

dei traslochi. Si stima che ogni

trasloco porti con sé oltre 1

tonnellata di rifiuti; una tendenza

in crescita. Il progetto

punta a rimettere in circolo

questi rifiuti grazie al ricondizionamento,

garantendo una

riduzione dell’impatto ambientale

per ogni cittadino di

300 kg CO 2

eq/anno rispetto

ai 600 kg CO 2

eq/anno normalmente

prodotti dall’acquisto

e utilizzo di mobili ed

elettrodomestici.

SABATO

27 28

DOMENICA

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 86

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Edilizia Green

Sempre più presente nella buona edilizia

a cura di Cristina Molteni

Il legno ’magazzino’ di anidride

carbonica

PER SAPERNE DI PIÙ

Il mercato della bioedilizia e

delle costruzioni in legno si

presenta in crescita nel nostro

Paese e, interessando anche la

Toscana, le Marche e l’Umbria,

non sembra più essere esclusivo

appannaggio del Nord Italia: le

tre regioni hanno contato nel

2021 un volume di realizzazioni

paragonabile a quelle delle

regioni del Triveneto. Il Trentino-Alto

Adige però continua a

ospitare le imprese specializzate

più grandi nel settore, seguito

poi da Lombardia e Veneto.

L'edilizia in legno si è sviluppata

su vari fronti e oggi, soprattutto

grazie all’X-Lam - il legno

lamellare strutturale - propone

soluzioni ingegneristiche più

complesse che interessano

anche gli edifici multipiano: in

giro per il mondo si iniziano a

vedere da più parti anche grattacieli

costruiti in legno (noti a

Oslo - il Mjøstårnet - e a Vienna

- l’HoHo) e spiccano le notizie di

nuovi importanti progetti.

Il legno è una tipologia costruttiva

competitiva nei confronti

dei sistemi tradizionali: i vantaggi

che definiscono il profilo

di Sostenibilità dell’edilizia in

legno sono la rapidità delle realizzazioni

e la minore durata dei

cantieri che riducono l’impatto

ambientale degli stessi, oltre al

risparmio energetico

favorito dall’utilizzo

di questo

materiale, sia per

Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento - Rovereto,

palazzina in legno di 9 piani, riqualificazione area ex Marangoni Meccanica

PROIEZIONI

Secondo gli analisti, con tutta

probabilità entro il 2023 la

produzione totale delle

costruzioni nell’area Euro

raggiungerà i 1.733 miliardi

di euro (1,73 trilioni di euro)

superando i livelli 2019

di ben 28 miliardi di euro

(+1,7%). Si prevede un deciso

incremento nei prossimi 30

anni nel consumo globale

di legname (+170%) la cui

disponibilità deve essere

messa in preventivo per

non rischiare speculazioni e

ritardi negli investimenti.

l’uso abitativo sia per quello

produttivo. Gli edifici in legno

sono grandi stoccaggi di CO 2

.

L’X-Lam risolve esigenze di resistenza

meccanica, resistenza

al fuoco, Sostenibilità, velocità

di esecuzione, contenimento

energetico e certezza dei costi

di realizzazione, sopporta carichi

elevati e resiste alle sollecitazioni

esterne e sismiche. Il tradizionale

sistema a telaio invece

prevede una minore quantità di

legno rispetto alla parete X-Lam,

e per questo risulta più leggero:

ma si valuta di caso in caso

quale sistema risulta più idoneo,

e quel che conta è innanzitutto

la prefabbricazione spinta, che

garantisce la qualità e durabilità

dell’edificio in legno, oltre alla

velocità di esecuzione.

80 greenplanner


Per conoscere le imprese

La Green Factory che testa

la ventilazione industriale

Si trova a Suno, in provincia di Novara, l’Expertise &

Technology Center (Etc) di Sintra, azienda leader nelle

tecnologie di ventilazione industriale. Il sito si compone

di un primo edificio di 150m di lunghezza, di 30m

di larghezza e 14m di

altezza. Qui sono stati

creati 800 m² di uffici,

tutti riscaldati da una

pompa di calore di soli

90 kilowatt, alimentata

da pannelli fotovoltaici.

Si deve a Marco Zambolin l’ideazione del Sintra

Expertise & Technology Center. Una Green Factory

unica al mondo, prototipo delle tecnologie

green più avanzate in materia di trattamento

dell’aria, ma anche esempio concreto di una progettazione

integrata in grado di coniugare innovazione,

tecnologia e produttività senza sprechi.

«Un vero e proprio laboratorio - commenta il Ceo

- in scala reale, in grado di mostrare i processi

più innovativi al mondo in termini di trattamento

dell’aria applicato ad alti volumi».

La struttura altamente innovativa dell’edificio recupera

anche l’energia solare per il riscaldamento passivo,

mentre l’indipendenza idrica è garantita dal recupero

dell’acqua piovana e dalla fitodepurazione che parte

dal biolago sulle acque reflue.

Vero e proprio laboratorio di test e analisi delle soluzioni

di ventilazione per grandi impianti, l’Etc di

Sintra ha installato un unico canale MIX-IND® che

con soli 20m di lunghezza è in grado di omogeneizzare

tutte le temperature sui 150m di lunghezza e

14m di altezza dell’edificio, con un’approssimazione

di più o meno un grado. «Un’impresa impossibile

da realizzare con i metodi tradizionali» commenta

Zambolin. Il sito è, inoltre, dotato di un innovativo

sistema di sovraventilazione estiva fino a 2.000.000

m 3 /h, corrispondenti a 50 vol/h, grazie a un dispositivo

di filtrazione dell’aria esterna molto economico e

originale, che si autopulisce con la pioggia.

Sintra Srl Società Benefit, Corso Europa, 24 - 28010 Fontaneto D’Agogna (No)

Il nuovo centro ricerche e produzione MIX-IND® Pilota: Via Novara, 35 - 28019 Suno (No)


Edilizia Green

Su tetti e facciate

Metti il cappotto verde

avrai meno freddo (o caldo)

a cura di M.Cristina Ceresa

Se il tetto, o le pareti, diventano

verdi - grazie a erbe,

piante fiori, orti - si arriva

ad avere una riduzione di temperatura

interna anche di 3 °C.

Lo attesta dopo calcoli dal vivo,

il progetto Infrastrutture verdi di

Enea. Questo perché il verde vivo

consente di abbattere quasi il 50%

del flusso termico tramite l’ombreggiamento

e la traspirazione

di coltri vegetali disposte a protezione

dalla radiazione solare.

Conviene la copertura vegetale

dunque perché agisce tutto

l’anno come isolante termico, con

effetti maggiori nel periodo primavera-estate

quando le piante

agiscono anche come estrattore

naturale di calore dall’ambiente.

In generale, l’effetto benefico di

regolazione termica è dovuto

all’ombreggiamento estivo, all’evapotraspirazione

e alla fotosintesi

clorofilliana delle piante.

Alla luce di quanto sta succedendo

in questi anni nel nostro

Paese, però, conviene studiare

al meglio la vegetazione che

abbiamo intenzione di utilizzare

per il nostro cappotto verde. La

mancanza di acqua (leggi siccità)

e gli sbalzi di temperatura

potrebbero recare danno alle

installazioni vegetative e anche

chiedere alti costi di manutenzione.

Nello specifico per il progetto

di Enea sono state impiegate:

piante grasse del genere

Sedum della famiglia delle Crassulaceae,

ritenute più adatte all’uso

in ambito mediterraneo per il loro

apparato radicale poco profondo,

l’efficiente utilizzo dell’acqua, la

tolleranza a condizioni di estrema

siccità e il tipico metabolismo

Cam (Crassulacean Acid Metabolism)

per fissare il carbonio.

A ciò sono state aggiunte un mix

di piante Festuca e Poa su un

settore dedicato alle Graminaceae

«con risultati che indicano

come il contributo delle essenze

vegetali sia in relazione tanto

alle loro caratteristiche in sé che

alle condizioni microclimatiche

locali», commenta Patrizia De

Rossi, ricercatrice del Dipartimento

Enea Unità per l’Efficienza

Energetica.

Testate anche alcune specie

spontanee e autoctone del

Mediterraneo, come l’Echium

plantagineum e l’Echium vulgare,

piante che favoriscono anche la

biodiversità degli impollinatori.

Inoltre, ha dato il meglio di sé

anche la Parthenocissus quinquefolia,

nota come “vite americana”,

un rampicante resistentissimo

sia al caldo che al freddo (in

autunno le sue foglie diventano

rosso intenso).

Così la parete verde arriva fino

a 13 °C inferiori rispetto alla

facciata non vegetata, con una

riduzione dei flussi termici verso

l’interno di circa 7 kWh/m² e un

abbattimento delle emissioni

fino a 1 kg di CO 2

/

m² per il minore

consumo di energia

elettrica.

RISULTATI ALLA MANO. QUESTA SÌ CHE È EFFICIENZA

Hanno verificato in Enea e ce lo spiega Arianna Latini, ricercatrice

del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica che «le coltri

vegetali messe a copertura del solaio e delle pareti esterni dell’edificio

prototipo presso il Centro Ricerche Enea a Casaccia, sono in

grado di mantenere le temperature superficiali al di sotto dei 30

°C». I dati preliminari fanno supporre che si possa, così, ottenere

una riduzione dei consumi elettrici di circa 2 kWh/m². Ovvero, un risparmio

di energia elettrica di circa 200 kWh per la climatizzazione

estiva di un’abitazione di 100 m², tenuto conto di una temperatura

di comfort dell’ambiente interno non superiore a 26 °C.

PER SAPERNE DI PIÙ

82 greenplanner


Lo sapevi che...

Ogni cittadino italiano per viaggi, mobilità, cibo

e consumi produce circa 12 t di CO 2

l'anno.

Chi autoproduce e consuma 4.500 kWh di

energia solare l'anno risparmia circa

2.2 t di CO 2

riducendo così le sue

emissioni del 20%.

In una calda giornata estiva, con una

produzione media di 50 kWh, utilizzando un

impianto fotovoltaico da 6 kWp, è possibile...

... fare una doccia di circa 16 ore utilizzando

acqua calda a 33° gradi

... navigare in internet per circa 1.190 ore

Con un sistema di accumulo da 10 kWh

completamente carico, è possibile

alimentare per circa 1.800 ore una

luce notturna.

Un'area di 700 Km 2 di pannelli solari installati

nel Sahara potrebbe rifornire il

mondo intero con sola energia

solare.

... preparare circa 2.000 tazzine di caffè

... ricaricare il cellulare circa 4.155 volte

È sufficiente 1 solo metro quadrato di pannelli

solari installati su tetto per

guardare una partita di calcio in TV

utilizzando energia solare.

Raggiungi l'indipendenza energetica

con sonnen

Con le soluzioni sonnen puoi renderti indipendente dai fornitori di energia tradizionale e diventare

protagonista del tuo futuro energetico. Grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico e un

sistema di accumulo sonnenBatterie è possibile autoprodurre e gestire tutta l’energia necessaria per

la tua casa. E anche quando la tua batteria è scarica puoi avere tutta l'energia che ti serve senza costi

aggiuntivi aderendo all'offerta sonnenFlat 1500, con un bonus di 1500 kWh (per un controvalore

massimo di 150 €/anno) in bolletta. L'indipendenza energetica non è mai stata così conveniente.

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Stefano Stefanoni La danza dei gabbiani, Lago Trasimeno, San Feliciano (Pg)

giugno Largo all’economia circolare

#simbiosiindustriale #svilupposostenibile #innovazione #riciclo

testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui


Largo all’economia circolare

L’Economia

circolare

ha il suo perché

Il modello di crescita economica

che ha caratterizzato

l’ultimo secolo si basa su

un’impostazione di tipo lineare,

resa non sostenibile da

un utilizzo delle risorse poco

efficiente, dalla costante crescita

demografica e dall’aumento

dei consumi. L’esigenza

di un modello alternativo

ha portato allo sviluppo di

una nuova forma di economia,

circolare e collaborativa,

che mira a generare plusvalore

e rappresenta l’evoluzione

sostenibile dell’attuale modello

lineare. Per la prima volta

vengono inclusi concetti di

eco-progettazione,

di versatilità e

adattabilità al

cambiamento.

Ci si affida

alle energie

rinnovabili e

si mira a sostituire

le materie prime con

le materie seconde. Il tutto

affiancato da un comportamento

responsabile e da

una maggiore consapevolezza

sul valore che le risorse

rappresentano. L’economia

circolare si riferisce anche al

trattamento di residui che un

tempo venivano considerati

solo materiali da smaltire

e che, invece, hanno iniziato

a essere considerati una

risorsa da valorizzare e da

immettere nuovamente nel

ciclo produttivo.

Tratto da: Icesp, la piattaforma

italiana degli attori per l’economia

circolare.

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Giornata internazionale degli operatori

di pace delle Nazioni Unite

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Giornata mondiale della lotta al fumo

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settimana 22

maggio/giugno 2023

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GIOVEDÌ

Giornata mondiale dei genitori

PM

2

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VENERDÌ

Festa della Repubblica Italiana

PM

I progetti di Ec sono

degni di nota se:

Hanno carattere innovativo,

ovvero la capacità di produrre

soluzioni nuove o che

interpretino in modo creativo

soluzioni già sperimentate

Hanno capacità di trasferibilità

Sono replicabili, danno

cioè la possibilità di riprodurre

alcuni aspetti del modello in

altri contesti o di applicarli alla

risoluzione di altri problemi

pink&green

SABATO

3 4

Giornata

mondiale della

bicicletta

DOMENICA

Giornata

internazionale

dei bambini

innocenti

vittime

d’aggressioni

Le donne italiane al

top della circolarità

Sono tante e operano nei settori

più disparati: sono le donne

dell’economia circolare, che

la rubrica Pink&Green mette

in evidenza con una videointervista

e un approfondimento

sui

loro progetti.

Sono scienziate e

ricercatrici, imprenditrici, manager

e artiste: tutte quante

hanno il comun denominatore

che possiamo riassumere con

la convinzione che dobbiamo

cambiare rotta. E che bisogna

collaborare per ottenere dei

buoni risultati. Che, come dimostrano

le Pink&Green, non

mancano.

PER SAPERNE DI PIÙ

greenplanner 87


Largo all’economia circolare

5

AM

LUNEDÌ

•Giornata mondiale dell’Ambiente

•Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale

PM

Il biometano

ci fa “circolare”

La produzione di biocarburanti,

che potremmo oggi definire

avanzati, punta molto sullo

sfruttamento dei rifiuti. Ciò ci

conduce a ottenere risposte

positive sia per il sistema energetico,

sia per la gestione degli

scarti, consentendo benefici

ambientali netti e margini economici

sufficienti a remunerare

i capitali investiti.

In tutto questo, il biometano la

fa da padrone.

Questo perché consente di

disporre di fonti energetiche

pulite in grado di sostituire

le corrispettive fossili senza

eccessivi problemi tecnici, riducendo

contestualmente la

dipendenza energetica dall’estero

e le emissioni climalteranti

nell’atmosfera. Dall’altro

lato, permette di trovare un’adeguata

valorizzazione per

quantitativi di rifiuti che altrimenti

rischierebbero di finire in

discarica, ottemperando così ai

principi dell’economia circolare.

Il biometano che sembra rispondere

meglio a questi presupposti

è quello ottenuto dagli

scarti della Forsu (Frazione organica

del rifiuto solido urbano),

il compost fatto con gli scarti

della nostra cucina.

88 greenplanner

6

AM

7

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

Giornata mondiale della sicurezza alimentare

PM


settimana 23

giugno 2023

8

AM

GIOVEDÌ

Giornata mondiale delgli Oceani

PM

LO SAI

CHE...

Con la sigla Pngr si intende

il Programma nazionale per

la gestione dei rifiuti, azione

fondamentale all’interno

della Strategia nazionale

per l’economia circolare. Un

tema molto ampio e ben finanziato

anche dal Pnrr.

Il Pnrr e la gestione

del ciclo dei rifiuti

9

VENERDÌ

AM

PM

Strategia Nazionale per

l’Economia Circolare

Programma Nazionale

per la Gestione dei Rifiuti

2,1 miliardi di euro di

investimenti impiantistici

Fonte: Laboratorio Ref Ricerche

SABATO

10 11

DOMENICA

Però si brevetta

ancora troppo poco

I progetti di riciclo dei rifiuti,

riparazione e riutilizzo, tipici

dell’economia circolare, non

mancano nel nostro Paese. Ma

se si va a vedere quanti brevetti

vengono depositati si rimane

con un pugno di mosche (Fonte:

Eurostat). Peccato, perché

l’innovazione svolge un ruolo

chiave nella transizione verso

un’economia circolare. Ci

aspettiamo nuove tecnologie,

processi, servizi e modelli di

business rigenerativi.

greenplanner 89


Largo all’economia circolare

Non buttare:

conferisci

Le misure legate alla ‘circolarità’

favoriscono i Piani nazionali

per l’energia e il clima nell’attuare

il target del taglio del 55%

delle emissioni al 2030. Quindi,

il nostro mantra dovrebbe essere:

non butto, ma riciclo (anche

conferendo correttamente

i ‘nostri scarti’ portandoli alle

piazzole di recupero).

Prendiamo, per esempio, le

Apparecchiature elettriche

ed elettroniche (Aee), ovvero

elettrodomestici di grandi dimensioni

(lavatrici, asciugatrici,

12

AM

13

AM

LUNEDÌ Giornata mondiale contro il lavoro minorile

PM

MARTEDÌ

PM

lavastoviglie), ma anche piccole

apparecchiature (microonde,

fotocamere, altoparlanti,

spazzolini da denti, asciugacapelli),

cui si aggiungono apparecchiature

per lo scambio

termico (frigoriferi, congelatori),

lampade, schermi, monitor,

apparecchiature Ict (stampanti,

telefoni, computer).

Tanta roba. Secondo le stime

del Global E-Waste Monitor

90 greenplanner

14

AM

MERCOLEDÌ

PM


settimana 24

15

AM

16

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

SABATO

17 18

Giornata

mondiale per

la lotta alla

desertificazione

e la siccità

Giornata mondiale del Vento

Giornata

mondiale della

gastronomia

sostenibile

DOMENICA

giugno 2023

la crescita annuale media dei

prodotti immessi sul mercato

è di 2,5 Mt (esclusi i pannelli

fotovoltaici). E la tendenza sarà

quella di aumentare: il World

Economic Forum prevede che

nei prossimi anni saranno realizzati

tra le 25 e le 50 Mt di rifiuti

Aee, tenendo in considerazione

solo i dispositivi connessi

a Internet. Le apparecchiature

elettriche ed elettroniche causano

impatti ambientali diversi

nel loro ciclo di vita, tra i quali

anche le emissioni di gas climalteranti.

Per questo non

vanno assolutamente abbandonati,

come purtroppo succede

assai sovente.

Buone notizie

per noi

Secondo il 3° Rapporto sull’economia

circolare, il Paese con

le migliori performance di gestione

dei rifiuti e utilizzo circolare

di materia è l’Italia, con 32

punti, seguita da Francia (26

punti), Germania (23), Polonia

(21) e Spagna (18). Rispetto

all’anno precedente l’Italia e la

Francia sono stabili al primo e

secondo posto, ma perdono

entrambe un punto rispetto al

2020, a differenza della Germania

e della Spagna che crescono

di 1 e 3 punti. La Polonia,

al contrario, ne perde 2.

1° Italia

2° Francia

3° Germania

4° Polonia

5° Spagna

2021

32

26

23

21

18

Variazione

rispetto

al 2020

,

,

!

"

,

Fonte: 3° Rapporto sull’economia

circolare in Italia

greenplanner 91


Largo all’economia circolare

PER SAPERNE DI PIÙ

Stoffa al gusto

di macedonia

Scarti di cactus e di frutta: le

stoffe del futuro sanno di materie

prime recuperate, magari,

anche dalle nostre tavole. Una

vera e propria macedonia con

cui designer e creativi della

moda devono iniziare a confrontarsi.

Tutto questo è economia

circolare, e il distretto

di Prato ne è maestro. Non da

oggi, per la verità. I cenci sono

sempre passati da qui. E ora,

ai cenci si dà un doppio valore:

bello e sostenibile.

Al Museo del tessuto di Prato

c’è una vera e propria libreria

dedicata ai nuovi materiali tessili.

Non solo come un archivio

di tessuti – dall’abbigliamento

ai tessuti funzionali per sport,

arredamento, ingegneria e architettura

– ma anche di fibre,

filati, accessori e materiali per

la moda, suddivisi in sezioni tematiche,

in continuo aggiornamento.

Il Museo ricerca, studia

e archivia prodotti innovativi

e sperimentali, provenienti

direttamente da

aziende leader internazionali

di ogni

settore, ma anche

19

AM

20

AM

21

AM

LUNEDÌ

PM

MARTEDÌ Giornata mondiale dei rifugiati

PM

MERCOLEDÌ

PM

92 greenplanner


settimana 25

giugno 2023

22

AM

GIOVEDÌ

Giornata mondiale Foresta Pluviale

PM

da start up e da centri di ricerca,

che sono messi disposizione

di designer, professionisti

del settore moda e tessile e

della formazione specializzata,

studenti e aziende.

23

VENERDÌ

AM

PM

SABATO

24 25

DOMENICA

Scarpe fatte

con altre... scarpe

Anche l’industria calzaturiera

sta ragionando, e già con

successo, su come ‘incamminarsi’

sui buoni percorsi dell’economia

circolare.

I principi base

sono legati allo

studio di modelli

prodotti il più possibile

con monomateriali facilmente

disassemblabili. Seguono l’uso

di materiali generati da scarti

e tomaie riparabili anche se

in gomma, come ha deciso di

fare Scarpa. L’azienda di Asolo

ha predisposto una rete

estesa in tutto il mondo di risuolatori

certificati, che usano

materiali originali e che sono

dotati di tutti gli strumenti che

servono per risuolare le scarpe

senza comprometterne le

performance.

IL

DATO

Anche le tue scarpe inquinano.

L’industria globale

delle calzature, infatti, sarebbe

responsabile di poco

più dell’1% delle emissioni

globali di gas serra. Scegliere

scarpe durabili e acquistarne

un solo paio all’anno

potrebbe fare la differenza.

greenplanner 93


Largo all’economia circolare

26

AM

LUNEDÌ

Giornata internazionale contro l’abuso

e il traffico illecito di stupefacenti

PM

© Luce Berta

Gli strumenti

adatti: Epr, Cdr

ed ecotassa

Per ottimizzare il mercato

dell’economia circolare, bisognerebbe

puntare con decisione

sui sistemi Epr (Extended

producer responsibility), ovvero

le norme che affidano al produttore

la gestione del fine vita

della merce prodotta. È questa

una buona strategia secondo

un paper pubblicato da Ref ricerche.

Come recita il Testo Unico Ambientale

(art. 178-bis) le aziende

sono tenute a prevedere

misure che incoraggiano “lo sviluppo,

la produzione e la commercializzazione

di prodotti e

componenti dei prodotti adatti

all’uso multiplo, contenenti

materiali riciclati, tecnicamente

durevoli e facilmente riparabili e

che, dopo essere diventati rifiuti,

sono adatti a essere preparati

per il riutilizzo e riciclati per

favorire la corretta attuazione

della gerarchia dei rifiuti”.

Anche i cosiddetti Certificati

del Riciclo (Cdr) hanno il loro

perché: sono, infatti, strumenti

economici di mercato

che permetterebbero di assolvere

in maniera efficiente

agli obblighi e/o obiettivi di

27

AM

28

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

PM

94 greenplanner


settimana 26

giugno/luglio 2023

29

AM

GIOVEDÌ

Giornata internazionale dei Tropici

PM

riciclaggio, laddove previsti.

Ref ricerche sostiene anche

che una riforma dell’ecotassa

(ovvero il ‘tributo speciale per

il deposito in discarica dei rifiuti’),

servirebbe per rendere

lo smaltimento in discarica

sconveniente.

Incentivi fiscali:

facciamoli

30

AM

VENERDÌ

Asteroid Day

PM

Allo scopo di stimolare la domanda

di prodotti riciclati, agli

strumenti di mercato sarebbe

opportuno affiancare incentivi

fiscali per materiali e prodotti

‘circolari’, che rendano più convenienti

le materie prime seconde

rispetto ai prodotti vergini.

Così facendo, si potrebbe

sfruttare in maniera decisa

la leva fiscale, definendo un

piano di attuazione di incentivi

o disincentivi che possano

orientare i comportamenti

delle imprese e l’andamento

del mercato in chiave circolare.

SABATO

1 2

DOMENICA

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 102

greenplanner 95


Largo all’economia circolare

Esempi virtuosi che partono da studi scientifici

Cresce l’importanza del

Life cycle assessment

Riuso, recupero, riutilizzo:

se li facciamo bene ci

guadagniamo tutti. Meno

rifiuti in giro, meno sfruttamento

del Pianeta, più prodotti efficienti.

Per fortuna, in molte aziende

italiane hanno capito che l’economia

circolare è un trend vantaggioso.

Basta che alle spalle

ci sia uno studio di Life cycle

assessment.

Come ha fatto Conceria Nuvolari,

che ha affidato al Politecnico

di Milano il calcolo dell’Lca dei

propri prodotti che sono anche

metal free, biodegradabili,

compostabili. «La pelle conciata

tradizionalmente ha già una

durabilità importante - spiega

Sara Santori, Ceo dell’azienda

di Monte Urano (Fermo) - ma

applicando attraverso una tecnologia

proprietaria per primi il

grafene alla pelle siamo riusciti a

renderla dieci volte più resistente

ai graffi e alle sollecitazioni,

oltre che antibatterica al 99,99%,

incrementandone la durata e

perciò riducendone l’impatto

ambientale».

Anche la Montecolino, realtà

che produce moquet in quel di

Provaglio d’Iseo (Brescia), ha

attivato una collaborazione con

un ateneo (in questo caso l’Università

degli Studi di Brescia,

a cura di Camilla Galli Macricè

che ha messo in campo il Laboratorio

Rise) per valutare l’impatto

della propria produzione e

trovare soluzioni Sostenibili. Si è

giunti così al progetto montEcolino

recycling carpet, supportato

da risultati scientifici che dimostrano

l’abbassamento del 78%

della concentrazione di kg di CO 2

per mq all’interno dei prodotti.

Ma non solo: la moquet Montecolino

la recupera, soprattutto

quella delle fiere, e la rende personalizzabile

e utilizzabile per le

pareti degli stand.

L’analisi di Montecolino è stata realizzata secondo la metodologia Lca,

regolamentata dalle norme Uni Iso 14040:2021 e Uni Iso 14044:2021,

che consente di analizzare il ciclo di vita di un prodotto valutandone

gli impatti ambientali. «Ci siamo sempre impegnati tanto per ottenere

questo risultato – spiega a greenplanner.it Nico Fontana –. Molti anni

fa pensavamo bastasse la riciclabilità, oggi invece siamo in grado di

trasformare i nostri prodotti in materia prima seconda, cioè in granuli

riciclati di polipropilene, rivenduti a chi estrude o inietta materiali

plastici per produrre manufatti di vario genere».

What next Albini?

Alle porte di Bergamo c’è l’ormai famoso

Kilometro Rosso. Qui ha preso vita da qualche

tempo un laboratorio – Albini Next

- dove si incrociano saperi e professioni e ricerca

(molto con l’Università Bicocca di Milano), a tutto

vantaggio della simbiosi industriale con cui gli

scarti diventano materie di valore.

Così è per una soluzione di finissaggio, priva di

silicone e microplastiche, ottenuta con un olio

vegetale a base di olio di canapa (progetto nato

dalla collaborazione tra Albini Next e Montex

Italia), oppure della tintura ottenuta dalla lavorazione

di un sottoprodotto del riso nero (qui Albini

Next ha lavorato con Riso Gallo), oppure ancora il

cammino intrapreso per recuperare altri scarti e

usarli per tingere i tessuti del Gruppo. È questa la

sintesi di Re-Oxyde, un progetto di upcycling che

prevede l’impiego di pigmenti inorganici a base di

ossidi di ferro, ottenuti tramite riciclo di materiali

ferrosi di scarto provenienti dall’industria degli

elettrodomestici.

96 greenplanner


greenplanner 97


Largo all’economia circolare

Una ricerca in atto per evitare le fonti fossili

a cura di Laura Cipolla

docente di Chimica Organica presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e

Massimiliano D’Arienzo, docente di chimica generale e inorganica presso

iI Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca

L’amido si fa circolare e diventa

biopackaging

Produrre packaging partendo dagli scarti alimentari,

e più precisamente da tutto ciò che

contiene amido: pane, riso e patate invenduti

dall’industria o dai negozi. È questo il presupposto del

progetto Biostar-Pack: On demand BIOdegradable

STARrchderived composites for PACKaging, finanziato

da Fondazione Cariplo (2020-0993) a un team

di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano –

Bicocca, dell’Università di Trento e di Torino.

Il progetto vuole ridurre l’impatto ambientale del

packaging alimentare agendo su tre fronti: riciclo

degli scarti alimentari (da cui si ottiene l’amido) come

fonte di materia prima seconda, biodegradabilità e

riciclo delle materie prime.

Gli scarti alimentari sono, infatti, particolarmente

ricchi di polisaccaridi quali l’amido, ricavabile appunto

dagli scarti di pane, riso e patate. Essendo l’amido

un polisaccaride di origine vegetale, verrà garantita

la biodegradabilità del packaging da esso ottenuto,

rispettando l’ambiente.

Il terzo aspetto rilevante cui il progetto vuol far fronte

BIO-BASED

ottenuta da

materie prime

rinnovabili

BIODEGRADABILE

Può essere

degradata

per azione dei

sistemi biologici

(ambiente)

PLASTICA, QUELLA BUONA

Le bioplastiche maggiormente rispettose

dell’ambiente sono sia bio-based

sia biodegradabili

è il riciclo. Il packaging in materie plastiche è anch’esso

un rifiuto che potrebbe essere valorizzato in un’ottica

di economia circolare. La buona notizia è che a oggi gli

imballaggi di plastica vengono già riciclati per circa il

40%. Tuttavia, non facciamo ancora abbastanza. La

Comunità Europea ha chiesto che per il 2025 si arrivi

al riciclo di almeno il 55% degli imballaggi di plastica.

Le industrie sono alla ricerca di soluzioni che possano

ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi, con lo

sviluppo di materiali sostenibili.

La sfida del team di ricerca del progetto Biostar-Pack

è dunque quella di ottenere materiali da imballaggio

sostenibili basati su fonti rinnovabili, valorizzando gli

scarti alimentari, che siano biodegradabili

e riciclabili.

Per saperne di più sugli sviluppi del

progetto:

LO SAPEVI CHE

Con il termine plastica si intendono

materiali polimerici,

vale a dire costituiti da unità

(monomeri) che si uniscono

tra loro formando lunghe catene

(i polimeri). Le possibilità

che abbiamo a disposizione

per ridurre l’impatto ambientale

nell’ottenimento di questi

polimeri sono diverse: il riciclo,

l’ottenimento dei monomeri

necessari per la sintesi dei

polimeri o del polimero stesso

da fonti rinnovabili, anziché

da fonti fossili (bioplastiche o

plastiche bio-based), polimeri

biodegradabili (polimeri con

caratteristiche chimiche tali

da essere degradati dall’ambiente).

98 greenplanner


Largo all’economia circolare

Azioni positive anche sulla Natura

a cura di Margherita Barbieri

volontaria della sezione Clima e Advocacy di Italian Climate Network

Biodiversità: come l’economia

circolare ci può dare una mano

Fondazione Ellen MacArthur

e Circle Economy,

due delle principali istituzioni

in materia di economia

circolare, affermano che

le Nazioni difficilmente raggiungeranno

gli obiettivi climatici

dell’Accordo di Parigi

(rimanere sotto 1,5 °C) se

non integreranno l’economia

circolare nei loro obiettivi climatici

nazionali, contenuti nei

contributi nazionali determinati,

o National determined

contributions (Ndc). Peraltro,

l’economia circolare ha un potenziale

enorme, dato che l’economia

globale è attualmente

circolare solo per l’8,6%.

L’economia circolare ha anche

un ulteriore ruolo chiave:

è un efficace strumento per

affrontare la perdita di biodiversità

a livello globale. Infatti,

secondo un recente report

di Sitra, il fondo finlandese

per l’innovazione, l’economia

circolare può avere un ruolo

chiave nell’arrestare e invertire

il processo di perdita di

biodiversità, consentendoci di

recuperare gli stessi livelli di

biodiversità del 2000 entro il

2035. Progettando l’eliminazione

dei rifiuti, realizzando

prodotti che durano nel tempo

e mantenendoli in uso il più a

lungo possibile, ridurremmo

la necessità di estrarre nuove

risorse e gli impatti negativi

sulla natura.

EPPUR SI MUOVE

ANCORA POCO...

L’economia circolare ha un

potenziale enorme come

strumento di mitigazione

contro la crisi climatica, ma

attualmente l’economia

globale è circolare solo per

l’8,6%.

Fonte: Circle Economy

Ostacoli in agguato

Purtroppo, a oggi gli impegni

climatici nazionali sono quasi

esclusivamente incentrati sulle

emissioni di gas climalteranti

prodotti dalla transizione

energetica, e non considerano

a sufficienza le emissioni

generate dalla produzione di

beni. Emissioni che potrebbero

essere ridotte notevolmente

grazie all’economia circolare.

Dunque, cosa frena la transizione

verso un sistema economico

circolare?

Le attuali barriere all’accelerazione

di una transizione

circolare sono in primis

la necessità di un approccio

veramente sistemico e

co-creativo. Senza collaborazione

e inclusione di tutti gli

stakeholder e rightholder, non

sarà facilmente traguardabile

la transizione globale da un

sistema produttivo lineare a

uno circolare e rigenerativo.

Un altro argomento fondamentale

è il ruolo della finanza

per supportare la transizione

circolare. Infatti, uno dei principali

ostacoli alla transizione

circolare è la disponibilità e

l’accesso a fondi finanziari che

la supportino.

Inoltre, è essenziale la formazione

e il capacity building sui

temi dell’economia circolare,

come strumento per supportare

un cambio di approccio

sia da parte dei produttori sia

da parte dei consumatori e

della società civile.

greenplanner 99


appunti del mese

L M M G V S D

26 27 28 29 30 1 2

3

10

4

11

5

12

17

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18

25

19

26

6 7 8

13 14 15

20 21 22

9

16

23

27 28 29 30

31 1 2 3 4 5 6

100 greenplanner


Maurizio Ligabue dal portfolio RossoVermiglio, Bologna

luglio Pericolo amianto

#transizioneecologica #bonifica #costruzioni #emergenza

testi a cura dell’avvocato Ezio Bonanni di Ona, Osservatorio nazionale amianto / leggi altri contributi qui


Pericolo amianto

Amianto, il grande

killer per l’uomo

e l’ambiente

Polveri e fibre di amianto o

asbesto che dir si voglia: termini

che identificano quei

minerali fibrosi (serpentini -

crisotilo, anfiboli - crocidolite

e amosite) che sono cancerogeni

perfetti. In sostanza, oltre

ad attivare l’infiammazione e

provocare l’asbestosi e altre

malattie pleuropolmonari,

sono causa di cancro. Il mesotelioma

è il classico cancro

dell’amianto: il tumore sentinella.

L’uso ubiquitario in Italia,

in 3.000 applicazioni (nonostante

i rischi fossero noti fin

dall’inizio del secolo scorso, e

l’asbestosi fosse stata tabellata

con la L. 455/1943), e il

ritardo delle bonifiche, hanno

causato un’epidemia tuttora

in corso, con numeri sempre

più imponenti.

Come chiarito dall’Inail nel VII

rapporto del ReNaM, sono

stati oltre 31.000 i casi di mesotelioma

tra il 1993 e il 2018.

I dati non sono completi, e a

queste vittime bisogna ag-

3

AM

4

AM

5

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LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

PM

PM

102 greenplanner


settimana 27

luglio 2023

6

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7

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

•Giornata internazionale delle cooperative

•Giornata internazionale del bacio

PM

PM

giungere quelle delle malattie

asbesto correlate che sono

molteplici, e tante con esito

purtroppo infausto. Le denunce

non mancano, eppure

il problema non è stato ancora

risolto, nonostante la mobilitazione

delle vittime e dei loro

familiari. Il dramma è costituito

dal fatto che il numero

di casi di mesotelioma è in

continuo aumento, così come

quello delle malattie asbesto

correlate, tra cui anche quelle

multifattoriali. Più di 7.000 decessi

per sole malattie asbesto

correlate nel 2021, come

rimarcato ne “Il

libro bianco delle

morti di amianto

in Italia 2021”.

PER SAPERNE DI PIÙ

SABATO

8 9

Giornata

internazionale

del Mar

Mediterraneo

DOMENICA

L’importanza

delle bonifiche

È necessario che le bonifiche

dell’amianto e di altri cancerogeni

siano completate

in tempi brevi, utilizzando

anche i fondi strutturali europei

e le nuove risorse. Si

avrà così, oltre alla tutela

della salute, in chiave di prevenzione

primaria, anche un

risparmio in termini di spese

sanitarie e previdenziali.

LO SAI

CHE...

Perché a volte l’amianto viene

chiamato Eternit? Eternit

è il nome dell’azienda produttrice

di fibrocemento,

realizzato proprio a base di

amianto. Il marchio registrato

è della società belga Etex.

greenplanner 103


Pericolo amianto

La mappa

del rischio in Italia

Un milione di siti e micrositi

con presenza di amianto e

materiali che lo contengono.

Ci sono anche i siti di interesse

nazionale (i cosiddetti Sin),

dei quali almeno 10 solo per

l’amianto (si veda l’infografica

nella pagina accanto). La loro

bonifica procede con lentezza,

così come per tutti gli altri Sin

(241.756), per i quali i veleni

sono molti e si sommano

all’asbesto.

Anche in questo caso si tratta

della punta dell’iceberg. Certo,

in questi contesti il rischio è

provato dall’elevato numero

10 LUNEDÌ Giornata di Nikola Tesla

AM

PM

11 MARTEDÌ Giornata mondiale della popolazione

© Francesco Scatena

AM

PM

di mesoteliomi, diagnosticati

anche nella popolazione che

ha vissuto e vive in queste città.

Casale Monferrato o Bari,

ne sono il triste, tragico esempio.

Tuttavia, come abbiamo

già evidenziato, il rischio è generalizzato

e non risparmia

nessuno.

È necessario, quindi, affrontare

e risolvere questo problema.

Innanzitutto con l’impegno

di tutti, poi con risorse

e con nuovi strumenti anche

tecnico-normativi, che coinvolgano

anche la leva fiscale

(vedi credito di imposta).

12 MERCOLEDÌ

AM

PM

104 greenplanner


settimana 28

luglio 2023

13

AM

GIOVEDÌ

PM

1

3

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10

14

AM

VENERDÌ

Giornata mondiale dello Squalo e dello Scimpanzé

PM

I 10 SIN PER ESCLUSIVA

PRESENZA DI AMIANTO

1 Emarese – Cave di Pietra (AO)

2 Balangero – Cava Monte

S. Vittore (TO)

3 Casale Monferrato – Eternit

4 Broni – Fibronit (PV)

5 Officina Grande Riparazione

Etr di Bologna

6 Napoli Bagnoli – Eternit*

7 Tito – ex Liquichimica (PO)

8 Bari – Fibronit

9 Biancavilla – Cave Monte

Calvario (CT)

10 Priolo – Eternit Siciliana (SR)

* È in fase di completamento la bonifica

dell’area dell’ex fabbrica, anche

se è stato trovato un quantitativo

di amianto superiore addirittura a

quello previsto.

SABATO

15 16 DOMENICA

Giornata

mondiale

della

capacità

dei giovani

Le norme tecniche

del Mite

Nel 2020 il Ministero della

transizione ecologica (Mite) ha

avviato un aggiornamento delle

norme tecniche in materia di

bonifica di siti contaminati, tra

cui rientrano anche proposte di

modifica relativamente alla tematica

dell’amianto. È sempre il

Mite che ora si sta occupando di

completare la mappatura della

presenza di amianto sul territorio

nazionale.

greenplanner 105


Pericolo amianto

PER SAPERNE DI PIÙ

I pericoli attuali

Siamo in emergenza sanitaria

e giudiziaria. In molti, per

motivi di lavoro o per inquinamento

ambientale, sono

stati già esposti o lo potranno

essere ancora. Non c’è una

soglia al di sotto della quale

il rischio si annulla. Il cancro è

sempre dietro l’angolo, specialmente

il mesotelioma, che

può essere causato anche da

dosi piccole. Ecco che dunque

è necessario bonificare,

bonificare e bonificare, ma

soprattutto evitare il rischio.

L’Ona ha creato l’App amianto,

così che si possa realizzare la

mappatura e allo

stesso tempo conoscere

ed evitare

i siti a rischio.

17 LUNEDÌ

AM

18 MARTEDÌ

AM

PM

Nelson Mandela International Day

PM

La mappa del rischio comprende

anche l’amianto a livello

della Marina Militare Italiana,

tant’è vero che si è dovuta varare

una normativa specifica,

l’art. 20, L.183/10, per poterla

tutelare. È dovuto intervenire

perfino il presidente della Repubblica,

al tempo Giorgio Napolitano,

che nel 2010 rifiutò

di avallare il collegato lavoro,

perché privo di tutela delle vittime

nelle forze armate e nel

comparto sicurezza.

106 greenplanner

19 MERCOLEDÌ

AM

PM


settimana 29

luglio 2023

20

AM

GIOVEDÌ

PM

21

AM

VENERDÌ

PM

SABATO

22 23 DOMENICA

Attenzione

ai lavori in corso

Certe volte responsabile è

l’imprudenza: il Velodromo

dell’Eur a Roma, per esempio,

è stato distrutto con cariche

esplosive che hanno determinato

il rilascio di una nube

di amianto. Non conosceremo

mai il numero di casi di

mesotelioma che tale nuvola

di amianto determinerà nei

prossimi decenni. Per questo

motivo, l’Ona è sempre

al fianco di tutte le amministrazioni,

e disponibile alla

collaborazione.

Ogni richiamo al Ponte Morandi

non è puramente casuale:

in quell’occasione l’intervento

dell’associazione

ha determinato poderose

misure di sicurezza, riducendo

al minimo la dispersione

di fibre.

L’insidia

delle tubature

Nel nostro Paese, il rischio si

annida anche nelle tubature

dell’acqua potabile: 500.000

chilometri, compresi gli allacci.

Il rischio più esteso è

quello nel settore edile, che

cuba il 16,2% delle tubature.

greenplanner 107


Pericolo amianto

24 LUNEDÌ

AM

PM

PER SAPERNE DI PIÙ

PER SAPERNE DI PIÙ

Un’occhiata

alle norme

Nel corso degli anni si sono affastellate

una serie di norme

anche in campo previdenziale

e risarcitorio, che meritano

una sintesi. Fu per questo che

l’allora Ministro dell’Ambiente,

Sergio Costa, costituì la Commissione,

di cui facevo parte. Il

quadro è quello della L. 257/92,

che si è innestata sul complesso

normativo legato alla tutela

dei diritti delle vittime, e delle

disposizioni relative

alla bonifica,

non imposta sempre

e comunque.

Sulla tutela in chiave preventiva

poco si è fatto, a eccezione del

prepensionamento con i benefici

contributivi amianto (art. 13,

comma 8, L. 257/92), anche in

assenza di malattia.

In questo modo, i lavoratori già

esposti ad amianto debbono

essere collocati in prepensionamento,

ed evitare così altre

esposizioni. In caso di malattia

asbesto correlata, sussiste il diritto

sia all’indennizzo Inail, sia

al prepensionamento, sempre e

comunque. Infatti, all’originaria

tutela dell’art. 13, comma 7, L.

257/92, per cui sono aggiunte

contribuzioni pari al 50% dei periodi

di esposizione,

si è aggiunta la

pensione di invalidità

amianto.

108 greenplanner

25 MARTEDÌ

AM

26 MERCOLEDÌ

AM

PM

Giornata internazionale per la conservazione

delle Mangrovie

PM


settimana 30

27

AM

GIOVEDÌ

PM

luglio 2023

Le vittime, infine, possono

ottenere il risarcimento del

danno (erogato agli eredi in

caso di decesso). Sono risarcibili

sia i danni patrimoniali

sia quelli non patrimoniali,

compresi quelli futuri.

28

AM

VENERDÌ

PM

Questione

di... Bonus

Smaltire materiali

in amianto è

costoso e questo

frena le bonifiche.

Ogni anno

l’Inail mette a disposizione

dei fondi per le aziende e, anche

se partecipare al bando

è complicato, possono farlo

tutte le imprese, anche quelle

individuali iscritte alla Camera

di commercio, industria, artigianato

e agricoltura o gli

enti del terzo settore. Gli unici

incentivi per i privati erano

legati al Superbonus 110%

e quindi alla riqualificazione

energetica dell’edificio.

SABATO

29 30 DOMENICA

Giornata mondiale

della Tigre

Giornata mondiale

dell’amicizia

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 114

greenplanner 109


Pericolo amianto

Le bonifiche in pratica

Come e con che cautele intervenire

per rimuovere l’amianto

La pericolosità delle fibre

di amianto impone che

le bonifiche siano effettuate

da professionisti. È la

legge stessa che lo prevede,

per garantire quanto più possia

cura di Ona, Osservatorio nazionale amianto

© Coldiretti

bile la sicurezza sia degli operai

che se ne occupano sia dei

residenti vicini al sito contaminato

(ilgiornaledellambiente.

it/assistenza-tecnica-amianto-bonifica-siti-contaminati/

tecniche-di-bonifica-amianto-strategie-di-prevenzione/

rimozione-bonifica-amianto-vantaggi-incentivi-assistenza-ona/).

Questo vale sia

che si tratti della rimozione di

un piccolo elemento che contiene

asbesto, trovato magari

durante la ristrutturazione di

un appartamento, sia che si

tratti della bonifica di grandi

siti dove è necessario un

vero e proprio team in grado

di gestire interventi complessi.

In quest’ultimo caso, è

necessario seguire l’obiettivo

di una Sostenibilità ambientale,

sociale ed economica. I

responsabili dovranno garantire

la salute dei lavoratori e la

sicurezza in generale, nonché

L’Osservatorio nazionale

amianto: per la vita

e l’ambiente e la tutela

delle vittime

La tragica, triste, storia dell’amianto in Italia

è intrisa di sangue di vittime innocenti. Questa

strage è tuttora in corso e, purtroppo, è

destinata a essere alimentata dai ritardi nelle

bonifiche, giustificati anche dall’ambiguità della

L. 257/92. Per questi motivi, l’Ona (Osservatorio

nazionale amianto) sostiene sia necessario

prima di tutto preservare l’ambiente e la salute,

e con essi la dignità della persona umana, evitando

che si continuino a perpetuare condizioni

di rischio, nei luoghi di vita e di lavoro.

Neghiamo con forza che ci possa essere contrapposizione

tra salute e lavoro. Si tratta, in

realtà, di un falso dilemma, che nasconde la

sete di profitto che prevale sulla libertà e la

dignità della persona, e poi sulla sua salute, e

infine sulla sua vita e su quella dei suoi familiari.

La strage si consuma dopo 20, 30, 40 anni dalle

prime esposizioni. Colpisce anche i familiari, con

casi di mesotelioma, e intere comunità, come

dimostrano il caso di Casale Monferrato e l’Ilva

di Taranto. Quest’ultima è la triste storia di un

disastro ambientale ancora in corso (onanotiziarioamianto.it/ilva-di-taranto-disastro-ambientale/).

Se vogliamo affrontare e risolvere questi drammi,

compresi quelli legati ad altri cancerogeni,

dobbiamo preservare l’ambiente e quindi la

salute. L’Ona, dunque, applicando il principio

di precauzione, sostiene la necessità della cosiddetta

prevenzione primaria, che permette di

inverare concretamente i principi costituzionali,

110 greenplanner


Pericolo amianto

i relativi controlli, un’adeguata

gestione dei rifiuti e di tutti gli

aspetti ambientali.

Una prima disciplina sull’amianto

è stata introdotta in Italia

con la legge 257 del 1992, che

ne ha vietato l’utilizzo. La legge

disciplina anche le modalità di

trattamento, di smaltimento e

di esportazione dell’amianto e

dei prodotti che lo contengono

(normati con i successivi Decreti

Ministeriali del 6 settembre

1994 e del 20 agosto 1999).

Anche il Testo unico sulla salute

e sulla sicurezza nei luoghi di

lavoro (Dlgs 81/2008) disciplina

la materia dell’amianto

sostituendo il Dlgs 257/2006.

All’interno del Tu sulla sicurezza

nei luoghi di lavoro sono indicati

obblighi specifici che devono

essere rispettati dal datore di

lavoro, che deve valutare il

rischio e adottare le misure di

sicurezza conseguenti. Successivamente,

sono seguite altre

numerose normative.

A CHI RIVOLGERSI

Le aziende che possono realizzare questi interventi sono iscritte

all’Albo dei Gestori Ambientali, nelle categorie 10 A e 10 B.

La prima include quelle che si occupano della bonifica di materiali

edili contenenti amianto legato al cemento (eternit). La

seconda, invece, effettua interventi su strutture composte da

altre combinazioni di amianto, come strati isolanti o tubature.

In ogni caso, prima di toccare

qualsiasi materiale contenente

amianto, è necessario valutare

quanto sia deteriorato. Più

è rovinato e più le fibre killer

si disperdono nell’aria, con

il rischio di essere inalate. È

proprio l’inalazione che causa

malattie che hanno spesso

un esito infausto: il mesotelioma

(la patologia sentinella

che indica l’esposizione all’amianto),

e altri tipi di tumore

come quello del polmone.

Generalmente, quando il

materiale non è deteriorato, è

possibile metterlo in sicurezza

senza rimuoverlo, attraverso

tecniche di incapsulamento e

confinamento. Quando invece

viene considerato pericoloso

durante un primo sopralluogo,

allora si rende necessario lo

smaltimento. L’incapsulamento

prevede di ricoprire l’intero

manufatto con prodotti

specifici, che creano una sorta

di pellicola che non consente la

diffusione delle fibre tossiche

dell’amianto. Il confinamento,

invece, prevede la separazione

tra il manufatto di amianto e

gli spazi adiacenti, creando una

sorta di barriera tra i due.

Anche in presenza di dispersione

di fibre nocive, queste non

sono dannose per

chi vive negli spazi

adiacenti perché isolate

fisicamente.

PER SAPERNE DI PIÙ

compresa la nuova formulazione dell’art. 9 di

tutela dell’ambiente, che segna una svolta epocale

da cui non si può prescindere.

Concetti e impegni antichi, i nostri, che l’Ona

ha portato avanti utilizzando l’amianto come

metafora del rischio e delle conseguenze dello

sfruttamento delle classi operaie, ma anche

dell’ambiente e del territorio. Poi, ci sono tutte

le nostre altre attività, quelle della prevenzione

secondaria (ricerca scientifica e terapie), e

ancora la prevenzione terziaria, che ha nell’epidemiologia

e nella tutela dei diritti la sua fondamentale

importanza.

Fino a quando non verrà portata a termine la

bonifica, ed esauriti i tempi di latenza, non si

vincerà la battaglia contro le malattie asbesto

correlate. Ci vorranno decenni, anche ove l’amianto

fosse bonificato oggi. Quindi, a questo

punto, è fondamentale anche la tutela dei diritti.

La consulenza per la bonifica, quella per la sorveglianza

sanitaria, la collaborazione con le

istituzioni del Ssn e la tutela dei diritti debbono

proseguire. Ecco perché abbiamo istituito un

Numero verde (800 034 294), presso il quale

tutti possono chiedere sostegno e ausilio, o

anche semplicemente un supporto morale,

perché tutti insieme dobbiamo affrontare e

risolvere questo problema. Per molto tempo le

vittime sono state lasciate sole, come se fosse

solo un loro problema, mentre invece tutti possiamo

diventare vittime e lo siamo già quando

respiriamo la fibra killer.

L’Ona svolge i suoi servizi gratuitamente. È sufficiente

contattare il Numero verde, oppure può

essere chiesta la consulenza scritta gratuita

compilando il form nella pagina onanotiziarioamianto.it/assistenza-gratuita-vittime-amianto/

greenplanner 111


appunti del mese

L M M G V S D

31 1 2 3 4

7

14

8

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3

112 greenplanner


Tiziana Fustini dal portfolio Accumulo Strong

agosto Ecolifestyle

#swapparty #ricondizionato #locale #green

testi a cura della Redazione


Ecolifestyle

E ora... attenti

all’ombra

Dopo la più famosa impronta

ecologica, arriva l’analisi

della nostra ombra climatica,

nata perché valutare la sola

impronta di carbonio sembrerebbe

essere limitante, o

meglio non darebbe una descrizione

sufficientemente

accurata dell’impatto delle

31 LUNEDÌ

AM

PM

1 MARTEDÌ

AM

PM

scelte individuali sul clima.

Che, invece, sono sempre più

pesanti. La tendenza è ora

quella di analizzare l’ombra

climatica di ognuno di noi partendo

dai consumi (in sostanza

lo stile di vita), dalle scelte

(per esempio il numero di figli,

la professione, gli investimenti)

all’attenzione (che indica il

grado di focalizzazione sulla

crisi climatica e l’impegno a

contrastarla).

Siamo fortemente invitati a

non concentrarci su singoli gesti

– come cambiare la lampadina

o chiudere il rubinetto –,

ma ad andare al sodo e punta-

2 MERCOLEDÌ

AM

PM

114 greenplanner


settimana 31 luglio/agosto 2023

3

AM

4

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

re ad azioni veramente efficaci.

La buona notizia è che si può

vivere bene, e rispettare l’ambiente,

senza grossi sacrifici:

basta solo adottare le nuove

soluzioni tecnologiche, che

per fortuna non mancano.

Esempio lampante di quello

che intendiamo sono i fuochi

d’artificio: il loro inquinamento è

anche acustico. Per fortuna c’è

chi, combinando design e biologia,

ha ideato migliaia di scintille

di luce composte da materiali

biodegradabili e mosse silenziosamente

dal vento. Il progetto

in questione

si chiama Spark ed

è firmato dallo Studio

Roosegaarde.

PER SAPERNE DI PIÙ

AM

PM

Lo dice la

Costituzione

italiana

SABATO

5 6

DOMENICA

Il diritto delle future generazioni

a fruire di un ambiente

sano e integro è

entrato nella Costituzione

italiana: il Parlamento ha

infatti approvato in via definitiva

la riforma che modifica

gli articoli 9 e 41 della

nostra Carta costituzionale.

In particolare, l’articolo 9

della nostra Costituzione

è stato modificato aggiungendo

che “La Repubblica

(...) tutela l’ambiente, la biodiversità

e gli ecosistemi,

anche nell’interesse delle

future generazioni” e la

legge dello Stato disciplina

i modi

e le forme di

tutela degli

animali.

PER SAPERNE DI PIÙ

greenplanner 115


Ecolifestyle

7

AM

LUNEDÌ

PM

Va di moda l’usato

Swap party, mercatini dell’usato,

vintage corner: agli italiani

piace sempre di più non

buttare, ma mettere in qualche

modo in circolo. La cosa bella è

che, dando nuova vita a oggetti,

vestiti e attrezzature, si evita

di inquinare. Come? “Comprando

e vendendo usato, non si

evitano solamente le emissioni

di anidride carbonica, ma anche

l’estrazione e l’utilizzo di

materie prime per produrre

nuovi beni”. È questa la posizione

di Subito.it che presidia

questo mercato online.

Ed è proprio Subito.it a calcolare

che nel 2020 le compravendite

sul proprio sito abbiano

fatto risparmiare oltre 2 milioni

di tonnellate di acciaio, che

corrispondono per esempio a

26.800 km di binari, 3 volte la

lunghezza della Transiberiana.

Ancora, sono state risparmiate

197.000 tonnellate di alluminio,

come non aver prodotto

13 miliardi di lattine di bibite

e, infine, 310.000 tonnellate

116 greenplanner

8

AM

9

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

Giornata internazionale dei popoli indigeni

PM


settimana 32

agosto 2023

10

AM

11

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

Giornata mondiale del Leone

PM

PM

di plastica, quelle che servirebbero

per produrre 44 miliardi

di sacchetti di plastica o 5,8

miliardi di bottiglie di plastica

da 2 litri.

Insomma, acquistare l’usato

significa potenzialmente

non produrre nuovi beni e

non dismetterli in discarica,

allungando così il ciclo di vita

degli oggetti. In questo modo,

le emissioni di CO 2

legate al

processo di produzione e dismissione

di un bene vengono

azzerate, e non vengono consumate

nuove materie prime.

Una forma di economia circolare

sostenibile di per sé, che

porta a un risparmio non solo

economico, ma anche ambientale,

quantificabile con il metodo

Lca (Life cycle assessment).

Ma gli scambi non avvengono

solo online. Anzi, sono sempre

di più gli appuntamenti in giro

per l’Italia che prevedono una

forma di scambio.

SABATO

12 13

• Giornata

internazionale

della gioventù

• Giornata

mondiale

dell’Elefante

DOMENICA

Regali

circolari

Perché un regalo sia veramente

sostenibile deve rispondere

almeno a due di

questi parametri:

• circolare: deriva da un altro

prodotto e può essere adeguatamente

smaltito senza

impatto sull’ambiente;

• locale: nasce da una bottega

a km zero;

• dematerializzato: non ha

una fisicità, ovvero non è

stato prodotto con materie

prime;

• ricondizionato: è stato

aggiustato da qualcuno con

mani esperte.

greenplanner 117


PER SAPERNE DI PIÙ

Ecolifestyle

Il bello del riparare

Elettrodomestici, smartphone,

biciclette: agli europei

piace sempre più aggiustarli.

Secondo un sondaggio di Eurobarometro,

il 77% dei cittadini

dell’Europa è pronto al

cambiamento e considera la

riparazione come opzionabile,

prima di un nuovo acquisto, e il

79% del campione pensa che i

produttori di dispositivi digitali

dovrebbero essere obbligati a

rendere più facile la sostituzione

delle componenti rotte.

Un segnale importante, che

evidenzia il crescente senso

di responsabilità e rispetto dei

cittadini/consumatori

europei nei

confronti dell’ambiente.

14

AM

15

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

PM

PM

16

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MERCOLEDÌ

PM

118 greenplanner


settimana 33

17

AM

18

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

agosto 2023

LO SAI

CHE...

Per raggiungere l’obiettivo

comunitario della neutralità

climatica al 2050, è fondamentale

anche allungare la

vita degli apparecchi tecnologici.

Tenendo conto degli

obiettivi del Green Deal, per

contrastare l’inquinamento

e favorire lo sviluppo dell’economia

circolare, Bruxelles

punta alla regola del Diritto

alla riparazione, come legge

che stabilisce l’obbligo per i

produttori di progettare apparecchi

elettronici che siano

facili da smontare e riparare,

anche da parte degli stessi

consumatori, e di distribuire

i pezzi di ricambio e le istruzioni

per la riparazione.

SABATO

19 20

• Giornata

mondiale

dell’aiuto

umanitario

• Giornata

mondiale

della

fotografia

Il diario continua a pag. 122

DOMENICA

Occhio all’indice

di riparabilità

Dal 1° gennaio 2021, al momento

della scelta di un nuovo

televisore, di uno smartphone,

di un computer portatile,

di un tagliaerba elettrico e di

una nuova lavatrice, i cittadini

italiani – in linea con tutte le

comunità europee – hanno a

disposizione un punteggio tra 1

e 10 per giudicare la facilità con

cui il prodotto esaminato potrà

essere riparato.

I criteri sono 5:

• presenza di documentazione

• smontaggio

•disponibilità e prezzo dei

pezzi di ricambio

• criterio specifico per ciascuna

categoria di prodotti.

Teneteli d’occhio: in fondo valgono

più della variabile prezzo.

greenplanner 119


Ecolyfestyle

L’industria della moda per cui vogliamo lavorare

Il decalogo della moda sostenibile

secondo gli studenti

del Milano Fashion Institute

a cura di Ilaria Amato

Gli studenti del Master in Product sustainability

management del Milano Fashion

Institute amano la moda, e il loro sogno è lavorare

in questo settore, che però - dicono - «sappiamo

essere uno dei più inquinanti al mondo».

Si stima, infatti, che il consumo di vestiti sia destinato

a crescere del 63% entro il 2030, con un

forte impatto sulle persone e il Pianeta. Questo

Manifesto è scritto per promuovere la nostra

visione di un mondo migliore, un luogo in cui ogni

individuo e elemento naturale sono fondamentali

e degni di rispetto. «Noi studenti del Milano

Fashion Institute - affermano - siamo persone

di diversa nazionalità, età e

background, ma la nostra

missione è unica: trasformare

la moda in un sistema

sostenibile, seguendo i valori

in cui crediamo: impegno,

competenza e passione. Ecco

come deve essere l’industria

della moda in cui vogliamo

lavorare».

1. Tracciabile Perché ameremo di più i nostri vestiti se

sapremo che sono stati fatti nel rispetto di luoghi e

persone

2. Equa Con l’obiettivo di garantire l’uguaglianza di salario

per tutte le donne che lavorano nel settore

3. Sicura Proteggendo le condizioni di lavoro lungo

l’intera filiera di produzione e distribuzione

4. Consapevole Con valori condivisi dalle aziende e dai

lavoratori, evitando la trappola del Greenwashing, che

aumenta ancora di più il consumo eccessivo di vestiti

5. Riciclabile Mescolando i tessuti e non le fibre

6. Limitata Favorendo la produzione on demand: l’acquisto

di un capo, se ben ponderato, diventa ancora

più speciale

7. Protetta Il diritto di copyright va tutelato per limitare

la produzione eccessiva di merce contraffatta e favorire

la creatività

8. Circolare Includendo anche collezioni capsule realizzate

con vestiti pre loved e con scorte inutilizzate del

brand, favorendo l’upcycling

9. Inclusiva Aumentando l’offerta di taglie (sfruttiamo la

possibilità di avere campioni e misurazioni virtuali offerta

dalle nuove tecnologie). Nessuno di noi è uno standard

10. Divertente La moda è gioia, creatività, bellezza,

valori che raddoppiano se realizzata in chiave sostenibile

La label Fur of love

Abbiamo a cuore gli animali,

siamo contro gli

allevamenti da pelliccia,

e siamo concordi nel chiederne

la chiusura assoluta,

in Italia come all’estero. Ma

stiamo anche lavorando per

salvare qualsiasi indumento

dalla discarica. Ridargli vita,

farne upcycling, rimodernarlo

è una tendenza in atto. E

crediamo che questo debba

avvenire anche per i capi di

pelliccia che troviamo negli

armadi delle nonne, delle

mamme e delle zie. Capi cui

diamo un valore affettivo, e lo

stesso recuperare è un atto di

pre loved.

Il rispetto per l’ambiente viene

proprio dall’evitare di gettare

in discarica un capo e indossarne

uno che non è stato

prodotto ora, ma in passato.

Si evita così di generare altra

C0 2

e altri gas serra, e si evita

di usare acqua ed energia. In

più, si dà lavoro agli artigiani

che, con le loro sapienti mani,

riescono a creare capi aggiornati.

Per questo

sono nate la label e

la campagna Fur of

Love. (M.C.Cer)

PER SAPERNE DI PIÙ

120 greenplanner


Per conoscere le imprese

Cambiare con Essity

si può: ciclo mestruale

Sostenibile e senza tabù

Il ciclo mestruale tocca nuove

consapevolezze tipiche di

chi si impegna a cambiare stile

di vita e adottare comportamenti

con un minor impatto

ambientale. Sempre più donne

scelgono di provare soluzioni

innovative e sostenibili per le

mestruazioni.

E allora, spazio alle mutandine

mestruali Intimawear by Nuvenia.

Si tratta di biancheria

intima assorbente e lavabile:

queste mutandine sono in

grado di assorbire il sangue e

dare protezione fino a 12 ore,

senza il bisogno di ricorrere a

protezioni aggiuntive. Essity

ha lanciato questa innovativa

gamma di prodotti pensando

all’ambiente e al benessere

delle donne. Queste mutandine

lavabili sono progettate per

soddisfare le necessità delle

donne, assicurando protezione

e comfort per tutta la giornata,

anche durante i giorni di

flusso più abbondante.

Quindi, Nuvenia ha pensato a

una nuova mutandina assorbente

che può essere lavata

insieme alla normale biancheria,

con prestazioni ottimali

fino a un minimo di 50 lavaggi,

producendo così l’82%* in

meno di rifiuti, come dichiara

la stessa Essity.

Grazie alla continua innovazione

tecnologica è possibile

ora fare scelte sostenibili per

il Pianeta.

«In Essity ci impegniamo ogni

giorno per contribuire allo

sviluppo della società e al benessere

delle donne, a partire

da innovazioni di prodotto

che consentano alle persone

di adottare abitudini sempre

più sostenibili» commenta

Michela Marabini, marketing

manager intimate hygiene

Essity Italy.

Intimawear by Nuvenia

Le mutandine mestruali lavabili

Intimawear by Nuvenia sono disponibili

in due modelli e livelli di

assorbimento: Hipster, per flussi

abbondanti, e Bikini, per flussi

moderati, così da assicurare in

ogni occasione la giusta protezione,

perché le mestruazioni

non sono tutte uguali e non

sono sempre uguali. La gamma

Intimawear by Nuvenia è realizzata

con tecnologia TriTech: la

morbida superficie filtra velocemente

il sangue per lasciare la

pelle fresca e asciutta; il nucleo

multistrato assorbe ogni tipo di

flusso per una protezione fino a

12 ore; lo strato esterno evita

le fuoriuscite e lascia traspirare

la pelle.

Mettiamo le Cose in Comune

Ma le mestruazioni hanno ancora tanta strada da fare. Lo sa

Essity che, con il marchio Nuvenia, ha portato nelle scuole il progetto

‘Mettiamo le Cose in Comune’, per abbattere i tabù sul ciclo

mestruale insieme a ragazze e ragazzi delle scuole superiori.

Oltre agli incontri in presenza e online per rispondere alle curiosità

degli studenti, Essity ha promosso la creazione di angoli di

‘Assorbente sospeso’ nei bagni di scuola. Lo scopo? Renderla un

posto accogliente. «Per superare il disagio che ancora riguarda le

mestruazioni e arrivare a parlarne con normalità, senza ricorrere

a perifrasi suggestive, il dialogo è lo strumento adatto», spiega

Diana de Marchi, docente e consigliera del Comune di Milano

per le pari opportunità. L’iniziativa, che per

ora ha coinvolto alcuni Istituti superiori

milanesi, lucchesi e campani, evidenzia il

bisogno di favorire la sensibilizzazione sul

tema e che, per farlo, la scuola e i ragazzi

rappresentano lo spazio giusto per superare

i condizionamenti sociali.

* rispetto all’uso di 100 protezioni assorbenti monouso per l’igiene femminile insieme alla

normale biancheria intima lavata 50 volte.

Essity Italy Spa Via XXV aprile, 2 - 55011 Badia Pozzeveri (Altopascio - Lucca)

www.essity.it


Ecolifestyle

La Green work

culture

Mai come in questo periodo la

felicità in azienda è una richiesta

di base, e pare che il coinvolgimento

dei singoli collaboratori

dipenda dalle iniziative in

tema di Sostenibilità messe in

campo dalle imprese. In poche

parole, dalla green work culture

dell’azienda.

Stando a quanto indicato dal

Green Business Bureau, le iniziative

di questo tipo migliorano

il morale dei dipendenti

che, di conseguenza, risultano

anche più motivati e tendono a

essere anche più fedeli all’impresa

di appartenenza.

Ecco qualche consiglio per rafforzare

la 'Green culture' della

tua azienda:

• promuovi la mobilità dolce;

• lascia spazio al verde (dentro

e fuori l’ufficio);

• promuovi cibi naturali;

• crea spazi rilassanti e ricreativi;

• sviluppa la cultura del non

spreco, compreso il risparmio

energetico;

• organizza eventi green.

21

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22

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

Giornata internazionale del ricordo

e tributo alle vittime del terrorismo

PM

PM

23

AM

MERCOLEDÌ

Giornata internazionale per la commemorazione

del commercio degli schiavi e della sua abolizione

PM

Calendario alla mano,

il Companies that

Care Day si festeggia

(soprattutto negli Usa)

il 18

marzo

122 greenplanner


settimana 34

agosto 2023

24

AM

25

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

Vita sul lavoro

Il lavoro ibrido fa bene agli

italiani. Secondo una ricerca

condotta da Cisco, il 54% è sicuro

che la qualità della propria

vita sia addirittura migliorata,

portando anche a un aumento

della produttività in azienda.

E comunque, il 71,8% pensa

che il proprio lavoro possa essere

svolto con successo sia

da casa sia in ufficio, anche se

purtroppo solo 1 persona su 4

ritiene che la propria azienda

sia organizzata per poter lavorare

efficacemente in maniera

ibrida.

Sono questi i primi dati che

emergono dallo studio di Cisco

'I dipendenti sono pronti per il

lavoro ibrido, e tu?'.

SABATO

26 27

Giornata

mondiale

del Cane

DOMENICA

I BENEFICI

DELL’HYBRID

WORK

il 48%

DELLE PERSONE DEDICA

PIÙ TEMPO ALLA FAMIGLIA,

AGLI AMICI E AGLI ANIMALI

DOMESTICI

L’importanza

di essere benefit

Diventare una società benefit

(dove la Sostenibilità è intrapresa

da statuto aziendale)

porta forti vantaggi. Secondo

recenti dati della Deloitte Millennial

Survey, il 77% di questa

fascia di età afferma che lo

scopo dell’azienda è il motivo

principale per cui scelgono un

certo datore di lavoro.

greenplanner 123


Ecolifestyle

Il fumo fa male

anche all’ambiente

Impegnarsi a smettere di fumare:

è questa la tendenza di

molti italiani che hanno a cuore

la loro salute e l’ambiente. Dati

dell’Oms dimostrano che l’uso

del tabacco è responsabile del

25% di tutti i decessi per cancro

a livello globale. Ogni anno nel

mondo perdono la vita circa 8

milioni di persone a causa del

tabacco. Ormai, purtroppo,

è confermato che il fumo da

sigaretta è il più importante

motivo di morte evitabile nella

nostra società.

Il problema, però, è anche ambientale:

con l’iniziativa ‘Beach

Litter’ di Legambiente si è

constatato che in cento metri

di spiaggia si trovano in media

77 mozziconi di sigaretta. Le

sigarette, infatti, sono tra i rifiuti

più diffusi nell’ambiente,

ovviamente dopo la plastica. La

parte più dannosa sono i filtri,

principalmente fatti di diacetato

di cellulosa, un polimero

lento a decomporsi. Per la

decomposizione si è calcolato

circa due anni, ma dipende da

molti fattori, quindi potrebbe

durare molto di più.

il 31 maggio

è sinonimo di lotta contro

il fumo: è questa infatti la

giornata contro il tabagismo

28

AM

29

AM

30

AM

LUNEDÌ

PM

MARTEDÌ Giornata mondiale contro i test nucleari

PM

MERCOLEDÌ

PM

124 greenplanner


settimana 35

31

AM

GIOVEDÌ

Giornata internazionale della solidarietà

PM

agosto/settembre 2023

1

AM

VENERDÌ

PM

Azioni congiunte

Puntando a un lavoro sinergico

con gli Stati membri

dell’Europa nella concreta

realizzazione di una normativa

uniforme sul tabacco, si

arriverebbe probabilmente a

un impatto sulla vita quotidiana

dei cittadini. Importante

sarebbe anche un’attività

coordinata sui produttori

del mondo del fumo: c’è chi

parla di riuscire a tassare i

prodotti del tabacco e scoraggiare

l’acquisto

di sigarette

e altri prodotti

comparabili.

PER SAPERNE DI PIÙ

SABATO

2 3

DOMENICA

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 132

greenplanner 125


Ecolifestyle

Vivere Green in famiglia

a cura di Valeria Galli, coordinatrice comunicazione e

Marirosa Iannelli, coordinatrice della sezione Clima e Advocacy

di Italian Climate Network

5 passaggi da adottare

per stare in pace con il Pianeta

Cinque semplici buone

azioni individuali che possono

rientrare nella vita di

tutti i giorni.

1. Le creme

solari

La scelta di una

buona crema

solare è importante

non solo per la nostra

pelle ma anche per l’ambiente,

visto che alcuni componenti

chimici in esse contenute sono

altamente inquinanti per il

mare. Non in tutte, però! Basta

leggere le etichette ed evitare

gli ingredienti dannosi come il

BP-2 e il BP-3, scegliendo invece

le creme solari minerali

che contengono, per esempio,

biossido di zinco come filtro solare

principale.

2. Le

vacanze

intermodali

Scegliete di

raggiungere la meta delle vostre

vacanze con mezzi pubblici:

meglio il treno dell’auto,

meglio l’autobus che l’aereo.

Si chiama ‘viaggio slow’, dove

anche lo spostamento diventa

parte integrante della propria

vacanza. Certo, un modo diverso

di concepirla, ma anche

i dati lo dimostrano. Post

pandemia si è tornati, infatti,

126 greenplanner

a riscoprire l’Italia e l’Europa.

Già l’estate 2022 ha visto una

netta maggioranza degli italiani

preferire il nostro Paese

per le proprie vacanze estive.

Tutto ciò a beneficio del nostro

settore turistico, ma anche

dell’ambiente.

3. L’acqua

Ormai tutti abbiamo

una borraccia, ma attenzione

che non serve

utilizzare la borraccia

se poi a casa si riempie

con l’acqua in bottiglia.

L’acqua del rubinetto è buona, è

controllata, è sicura. E quando

è finita la borraccia e siamo in

giro, ricordiamoci di utilizzare le

fontanelle, le ‘case dell’acqua’,

ormai presenti in tante città e

gestite dal Comune con i Consorzi

locali. Ricordiamoci anche

di cercare, fra le varie applicazioni

gratuite per smartphone,

quelle che ci possono indicare

dove fare il cosiddetto “refill” di

acqua in giro. Infine, anche al ristorante

chiedete se disponibile

l’acqua filtrata.

4. La spesa

Facendo la spesa in

un comune supermercato

è sempre

più difficile evitare

di comprare cibi

o altri prodotti confezionati in

imballaggi di plastica. L’alternativa

sono i supermercati in cui

è possibile l’acquisto alla spina

e di prodotti sfusi: non solo alimenti,

ma anche detersivi, bagnoschiuma,

cibo per animali.

Inoltre, questa modalità di acquisto

aiuta anche a ridurre gli

sprechi, imparando a dosare e

ad acquistare solo quello di cui si

ha necessità.

5. L’abbigliamento

Secondo un report

pubblicato

nel 2021 dal

Parlamento europeo,

rispetto

agli anni Novanta

ognuno di noi fa acquisti

per il 40% in più. Il problema

è che l’industria tessile è

responsabile del 10% delle

emissioni globali di gas serra

ogni anno: 654 chili di CO 2

pro

capite. Quindi, prima regola è

“comprare meno e comprare

meglio”, oppure una soluzione

che sta avendo già molto successo

è il second hand. Non

solo vintage, ma anche scambio,

come dimostra la crescita

di interesse verso siti in cui

è possibile vendere i propri

capi di abbigliamento, scarpe,

borse che non ci piacciono o

non usiamo più e tornare così

a dargli una seconda vita, peraltro

guadagnandoci anche.


Ecolifestyle

Riparabilità e ricondizionamento piacciono agli italiani

Refurbished

avanti tutta

alla Sostenibilità ambientale e

alla tutela del Pianeta richiede che la filosofia

delle 3R - riduzione, riuso e riciclo - venga

L’educazione

applicata sempre di più.

Ma, se per i processi di riciclo l’Italia è tra i Paesi

dell’Unione europea più virtuosi, meno bene andiamo

nella riduzione e nel riuso dei prodotti. Secondo

i dati Ispra, sono 120 milioni le tonnellate

di rifiuti riciclati, il 65% del totale.

Ridurre i rifiuti è più difficile, soprattutto per un

problema culturale che, ancora, associa al consumismo

un segnale del benessere e fa fatica a

discostarsene.

a cura di Paolo Galli

Per riusare, invece, è necessario poter riparare i

prodotti. In questo caso, la difficoltà nasce da due

aspetti: il primo è che i prodotti oggi vengono realizzati

con l’idea che vengano sostituiti dopo un

determinato lasso di tempo. Il secondo è che, anche

volendo, risulta difficile ripararli: per motivi legati alle

garanzie, per mancanza di istruzioni e per impossibilità

progettuale a farlo.

Per fortuna, l’Europa sta lavorando al diritto di

riparazione per i prodotti, cosa che consentirà

anche ai comuni cittadini di ripararsi da soli smartphone

e stampanti, avendo a disposizione le

istruzioni e i ricambi per farlo... anche se ci vorrà

del tempo.

La cosa interessante è che il mercato sta anticipando

i tempi: i prodotti refurbished, ovvero ricondizionati,

rimettono sugli scaffali merce usata, che viene

controllata, rigenerata e revisionata, a costi inferiori

ai prodotti nuovi e con prestazioni ancora ottime.

OPERATORI

ALLA CONQUISTA

DEL MERCATO ITALIANO

Da qui al 2024 il mercato dei

prodotti ricondizionati varrà

non meno di 65 miliardi, ed

entro il 2027 crescerà addirittura

del 10,23%. La spiegazione

di questo successo

è che i prodotti ricondizionati

- specialmente in ambito telefonico

- offrono sconti sul

prezzo originale dal 15 al 70%

su diverse piattaforme tecnologiche

di vendita e acquisto

online dell’usato.

Tra queste ci sono Refurbed,

una piattaforma nata in Germania

e poi diffusasi anche

in Italia, che offre prodotti

ricondizionati e di qualità, rigenerati

in modo da garantire

sicurezza d’uso e garanzie ai

consumatori.

Nel nostro Paese un’altra realtà

che offre questo tipo di

prodotti è Back Market, iniziativa

lanciata nel lontano

2014 e che oggi è diffusa in

tutta Europa. L’offerta è focalizzata

su telefoni e computer.

C’è poi Trendevice, la prima

realtà nata in questo settore -

nel 2013 - ad aver introdotto

il concetto di iPhone

Ricondizionato in Italia

e prima a quotarsi

in Borsa, nell’ottobre

2020.

Nel nostro Paese

è sbarcata da poco

anche CertiDeal, definita

la startup degli

smartphone, che dopo

Francia, Belgio e Spagna

è arrivata anche

in Italia proponendo

cellulari e accessori

iPhone e Samsung.

Intanto, anche Oppo

ha istituito un servizio

di vendita di device

ricondizionati sul suo

e-commerce.

Infine, fuori dal settore telefonia

e affini, va segnalata

Sapi, azienda italiana che dal

1993 produce cartucce toner

rigenerate, alle quali si sono

aggiunti negli anni stampanti

e fotocopiatrici ricondizionate.

greenplanner 127


Ecolyfestyle

Consigli per una vita più sana a partire dalla lentezza

Cambiamo ritmo

a cura di Francesca Cutrone

ho tempo», «vado di fretta». Sono

queste le frasi che tutti ci ripetiamo, più

«Non

o meno spesso. Ci lamentiamo di una

società troppo veloce che ci allontana dalla nostra

stessa vita: l’impressione comune è che l’iperconnessione

ci impedisca di fermarci. Proprio da questa

riflessione nasce L’arte del vivere con lentezza,

organizzazione di volontariato portatrice di uno stile

di vita rispettoso per l’individuo e l’ambiente. Ma,

soprattutto, lento. L’obiettivo dell’associazione è

invitare le persone a rallentare per ricercare il senso

della vita.

È nata così la Giornata mondiale della lentezza, che

ogni anno, la prima domenica del mese di maggio,

sensibilizza a una vita più riflessiva attraverso l’organizzazione

di eventi di vario genere, tutti accomunati

da un tratto: ritrovare un ritmo umano.

Ideata nel 2007 con Lentezza Onlus, la giornata

simbolo della lentezza vuole ispirare una rivoluzione

silenziosa che permetta di assaporare la bellezza

delle piccole cose.

Si tratta di una campagna di comunicazione sociale

che suggerisce uno stile di vita più solidale e partecipativo.

Lentezza vuol anche dire tempo per chi ne ha bisogno.

Infatti, l’associazione è attiva nelle Case

circondariali di Pavia, Piacenza e Milano, con un

percorso di educazione permanente finalizzato alla

reintegrazione sociale dei detenuti. Con Leggevamo

5 COMANDAMENTI

• Svegliati 5 minuti prima

per fare le cose con calma

• Non fare più cose

contemporaneamente

• Impara a dire di no

• Concediti una passeggiata

• Smetti di dire: «Non ho tempo»

quattro libri al bar sostiene il valore della lettura

che, quando condivisa, può lasciare spazio a nuove

idee e cambiamenti. Inoltre, L’arte del vivere con

lentezza accompagna bambine e bambini delle bidonville

di Jaipur nel percorso scolastico, per renderli

autonomi e migliorarne la qualità di vita. Ah, dimenticavamo

di dire: si deve a Bruno Contigiani, una vita

nella comunicazione, L’arte del vivere con lentezza.

Io Yolo, e tu?

Sembra ormai ben chiaro:

le scelte professionali

non sono più guidate

dalla retribuzione e dalla possibilità

di fare carriera. Ora, al

primo posto per i dipendenti

c’è il ’work-life balance’.

Lo confermano i dati della ricerca

condotta da Randstad

(Employer brand research): in

Italia, il 21% dei lavoratori lo

scorso anno aveva intenzione

di cambiare professione entro

6 mesi. Una percentuale che

sale al 30% tra chi ha avuto

il Covid. Il fenomeno è noto

come Yolo (acronimo inglese

’you only live once’) e indica

un nuovo approccio verso il

lavoro e, in generale, verso la

qualità della vita. Le motivazioni

principali sono da ricercare

nei bisogni dei dipendenti,

che sempre più richiedono

valorizzazione delle passioni,

ambienti stimolanti e, in modo

particolare, la flessibilità.

Perché la salute psico-fisica

occupa un ruolo centrale.

Dunque, cambia la percezione

della soddisfazione personale

che è strettamente connessa

a quella del tempo: meno frenesia,

più lentezza.

128 greenplanner


ROYAL CANIN ® : L’IMPEGNO PER LA SALUTE DEI

PET PASSA ANCHE DAL RISPETTO PER L’AMBIENTE

ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2025

Cani e gatti rendono la nostra vita migliore, per questo il nostro primo obiettivo in Royal Canin ® è creare

un mondo che sia migliore anche per loro. Come ci riusciamo? Attraverso un approccio che abbiamo

definito Health Through Nutrition, la Salute Attraverso la Nutrizione. Con le nostre formule siamo in grado

di rispondere alle esigenze specifiche di cani e gatti attraverso la nutrizione, garantendo loro salute e

benessere nel tempo, senza dimenticare che, per animali in salute, è necessario un pianeta in salute.

Anche attraverso il nostro approccio nutrizionale, ci impegniamo quindi a limitare l’impatto ambientale e

sociale di ogni singola ricetta che sviluppiamo. È proprio in quest’ottica che, perseguendo un percorso di

sostenibilità che ha l’obiettivo di generare un impatto positivo su animali, pianeta e persone, puntiamo a

raggiungere il traguardo di zero emissioni di anidride carbonica entro il 2025. Già entro la fine del 2022

miriamo a ottenere la certificazione Carbon Neutrality per la nostra prima gamma.

“Fedeli al nostro approccio scientifico, abbiamo valutato l’impronta di carbonio di ciascuna delle nostre 3.000

formule, e l’ambizione di avere un impatto positivo sul nostro pianeta ci ha spinti a intraprendere una delle più

grandi trasformazioni aziendali degli ultimi 10 anni” – Marion Sarteel, Global Sustainability Coordinator.

“La nostra massima priorità è il valore nutrizionale dei nostri alimenti che cerchiamo sempre di combinare con

l’approvvigionamento di materie prime rispettose dell’ambiente. In alcune formule ad esempio sostituiremo l’olio

di pesce con l’olio di alghe per salvaguardare il pesce selvatico” – Camille Usseglio, Europe Strategic Sourcing

Manager.

Sono tre le aree principali su cui ci concentriamo per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il

2025:

1. Passaggio a proteine e a

ingredienti sostenibili e a bassa

intensità di C0 2

, grazie a un

approccio basato sui nutrienti,

invece che sugli ingredienti, che

permette di scegliere materie

prime sostenibili

2. Passaggio all’elettricità 100%

rinnovabile negli stabilimenti

e negli uffici, riducendo

al contempo il consumo

energetico complessivo grazie

al rafforzamento di una cultura

responsabile e consapevole

3. Riduzione dei rifiuti a favore

della circolarità, incrementando

in modo significativo la

riciclabilità, la compostabilità e

l’uso di imballaggi riutilizzabili

Un impegno che è già tangibile e che ha guidato la nascita dei nostri nuovi uffici italiani, parte del progetto

Symbiosis, interamente green e pet friendly, immersi in una zona verde di oltre 13.000mq ed ecologicamente

sostenibili. I nuovi spazi, in condivisione con Mars, sono un complesso di edifici a basso impatto energetico,

pensati per controllare e azzerare le emissioni di CO 2

e progettati per l’utilizzo di energia proveniente al 50%

da fonti rinnovabili interne. Inoltre, il nostro nuovo approccio al lavoro favorisce modalità ibride e flessibili,

consentendoci di ridurre gli spostamenti, e di conseguenza le emissioni, e di aumentare il benessere dei

nostri Associati grazie a un equilibrio su misura tra vita privata e lavorativa.

Specializzata nella produzione di alimenti per cani e gatti, Royal Canin ® ha da sempre a cuore la salute degli

amici a quattro zampe. La scienza ci dice che la salute di cani e gatti passa anche attraverso la nutrizione,

e noi da oltre 50 anni collaboriamo con partner, medici veterinari, allevatori e negozianti specializzati per

fornire soluzioni nutrizionali specifiche e su misura che contribuiscano a mantenere i pet in salute.

Royal Canin ® è presente oggi in oltre 100 Paesi nel mondo e conta 16 stabilimenti produttivi; grazie agli

oltre 8.000 Associati - così sono definiti i dipendenti, a sottolineare la condivisione d’intenti con l’azienda -

sviluppa soluzioni nutrizionali su misura studiando le esigenze specifiche di età, taglia, razza, sensibilità, o

patologia, ponendo qualità nutrizionale e sicurezza alimentare al centro delle proprie innovazioni e scelte

strategiche.

www.royalcanin.com/it


130 greenplanner


Giulio Brega dal portfolio Effetti collaterali, Falconara Marittima (An)

settembre La mobilità buona è verde

#trasporti #carburanteverde #madeinItaly #ibrido

testi a cura della redazione


La mobilità buona è verde

2030: quattro ruote

elettriche, of course

Proviamo a fare un gioco e immaginiamo

di vedere che auto

gireranno sulle strade italiane

fra una decina d’anni. C’è chi

scommette che quelle elettriche

rappresenteranno il 50%.

È quanto emerge dal report La

mobilità elettrica: inevitabile

o no? Analisi dal punto di vista

dei consumatori, realizzato

da Motus-E e Quintegia, con

il sostegno della Fondazione

Europea per il Clima, su dati

acquisiti da Element Energy.

Secondo lo studio, che analizza

anche i dati relativi all’Italia,

“la domanda di auto elettriche

arriverà a superare quella di

ogni altro tipo di alimentazione

entro il 2025, nel 2030

rappresenterà il 50% della domanda

totale e nel 2050 quasi

l’80%”.

4

AM

5

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

PM

PM

6

AM

MERCOLEDÌ

PM

Il report, che riporta l’opinione

di 14.052 consumatori anche

di Germania, Regno Unito,

Francia, assegna invece poche

chance all’idrogeno. Secondo

lo studio, infatti, la domanda

di auto elettriche non diminuirebbe

in maniera significativa

132 greenplanner


settimana 36

settembre 2023

7

AM

8

AM

GIOVEDÌ Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu

PM

VENERDÌ Giornata internazionale dell’alfabetizzazione

PM

né se le auto a idrogeno acquisissero

importanza, né se venissero

introdotti nel mercato i

carburanti sintetici (meno convenienti,

sostiene il report, per i

consumatori in termini di costi

di esercizio e meno efficienti in

termini di consumo di risorse

ambientali).

Per il vero successo della transizione

elettrica della mobilità,

però, un ruolo fondamentale

è quello delle istituzioni, che

dovrebbero prevedere politiche

di supporto che incidano

direttamente sul prezzo di

acquisto.

A oggi

Il 64%

degli intervistati da

Quintegia ha provato

un’auto elettrica,

come guidatore o come

passeggero, giudicandola

una bella esperienza

SABATO

9 10

Giornata

mondiale per

la prevenzione

del suicidio

DOMENICA

HA

DETTO

Oltre ad adottare vetture

elettriche è necessario anche

avere meno veicoli in

circolazione, quindi studiare

una transizione di mobilità

che non solo migliori

il parco auto, ma lo renda

anche più efficiente.

Federico Caleno

Head of e-Mobility Italy, Enel X

greenplanner 133


La mobilità buona è verde

Auto ecologica:

ecco come la vorrei

Gli italiani vorrebbero auto più

ecologiche e tecnologicamente

all’avanguardia. Lo afferma la

società di consulenza Deloitte

dopo aver lanciato un’indagine.

Ben il 69% dei nostri connazionali

preferirebbe un veicolo

elettrico o ibrido rispetto a uno

tradizionale. Una percentuale

molto elevata e che supera tutti

gli altri più importanti paesi

europei (Germania 51%; Francia

52%; UK 53%, Spagna 65%).

“La maggior parte di coloro

che vorrebbe un’auto ibrida o

elettrica è spinto dal desiderio

di diminuire il proprio impatto

ambientale (63%) - dicono

in Deloitte -. Significativa, ma

inferiore, la percentuale di chi

è spinto a questo tipo di consumo

dalle

aspettative di

minori costi

di alimentazione

(55%) e

di manutenzione

(31%)

per il proprio

veicolo”.

La maggioranza

dei consumatori italiani,

inoltre, si dichiara interessata

a una condivisione dei dati che

consenta di ridurre la congestione

del traffico migliorando

la viabilità stradale (63%), nonché

di minimizzare i consumi

e la manutenzione del veicolo

(62%).

Per le case produttrici si tratta

di un fattore di distinzione importante.

L’adozione di tecnologie

4.0 e di connettività (per

esempio intelligenza artificiale,

connessione 5G, IoT, realtà

aumentata) sarà essenziale

134 greenplanner

11

AM

12

AM

13

AM

LUNEDÌ

PM

MARTEDÌ Giornata internazionale senza sacchetti di plastica

PM

MERCOLEDÌ

PM


settimana 37

settembre 2023

14

AM

GIOVEDÌ

PM

per centrare un duplice obiettivo.

Da un lato, ottimizzare le

performance dei veicoli, sfruttando

sensori avanzati di sicurezza

e assistenza alla guida;

dall’altro, precisa sempre

Deloitte, rendere più distintiva

la propria offerta di mercato.

A prova

di connessione

15

AM

VENERDÌ

Giornata mondiale della democrazia

PM

La componente digitale e

tecnologica sulle quattro

ruote sarà sempre più importante

per differenziarsi

dai competitor e conquistare

nuove fette di mercato.

A questo proposito, ancora

la ricerca di Deloitte rileva

che 6 italiani su 10 sarebbero

disposti a pagare un

sovrapprezzo per usufruire

di servizi di infotainment,

ma anche per avere sistemi

digitali per prenotare e

pagare un parcheggio (56%),

ottenere aggiornamenti

software (54%) o beneficiare

di offerte promozionali per

servizi e prodotti connessi

all’itinerario percorso (44%).

SABATO

16 17

• Giornata

mondiale per

la protezione

della fascia

di ozono

• 16/22

settembre:

Settimana

europea della

mobilità

sostenibile

DOMENICA

Che cos’è

la Servitization?

È in corso un macro-trend che

riguarda lo spostamento del

focus dalla tradizionale vendita

di auto all’offerta di un ecosistema

di servizi altamente

flessibili e personalizzati.

Le App multimodali

sono le facilitatrici

della Servitization

(come quelle del

car sharing, bike

sharing, scooter

sharing).

greenplanner 135


La mobilità buona è verde

E domani non

inquineremo più...

A oggi, il 25% delle emissioni

totali dell’Italia sono dovute al

settore dei trasporti: tre volte

le emissioni dell’industria e

seconde solo al contributo del

settore energetico. Il 93% sono

dovute al trasporto su strada.

Di queste, il 69% è prodotto

dalle auto, e purtroppo va detto

che l’Italia è seconda solo a

Lussemburgo in Europa come

tasso di motorizzazione.

Eppure, parte essenziale del

Green Deal della Commissione

Europea è l’abbattimento

delle emissioni dal settore dei

trasporti del 90% entro il 2050.

E per favorire la diffusione di

veicoli più ecologici, dal 2026

i paesi dell’Unione dovranno

differenziare oneri di infrastruttura

e diritti di utenza di camion

e autobus. Si dovrà anche lavorare

sulla tariffazione stradale

per i veicoli a zero o basse

emissioni.

OBIETTIVI

18

AM

19

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

•Giornata mondiale per il monitoraggio delle acque

•Giornata internazionale della parità di retribuzione

PM

PM

Entro il 2030

• sulle strade europee circoleranno

almeno 30 milioni

di auto a zero emissioni

• il traffico ferroviario ad alta

velocità raddoppierà in tutta

Europa

• diffusione su larga scala della

mobilità automatizzata

• entreranno in servizio navi a

zero emissioni

Entro il 2035

• saranno disponibili aerei a

zero emissioni

Entro il 2050

• quasi tutte le auto, i furgoni,

gli autobus e i nuovi veicoli

pesanti saranno a emissioni

zero

• sul versante delle infra-

20

AM

MERCOLEDÌ

PM

136 greenplanner


settimana 38

settembre 2023

21

AM

GIOVEDÌ

•Giornata internazionale della pace

•Giornata mondiale dell’Alzheimer

PM

strutture sarà pienamente

operativo il Trans-European

Transport Network (Ten-T), la

rete di trasporto transeuropea

che combina reti stradali,

autostradali, ferroviarie, aeree

e navali per un trasporto sostenibile

e intelligente.

Città e trasporti

La CleanCities Campaign ha

analizzato 36 città in 16 paesi

europei. Ecco la situazione di 4

città italiane:

22

VENERDÌ

Giornata mondiale senza auto

MILANO

PUNTEGGIO

COMPLESSIVO:

51%

44

54

53

63

AM

PM

44

TORINO

PUNTEGGIO

COMPLESSIVO:

49%

41

57

63

51

33

SABATO

23 24

Giornata

internazionale

delle lingue

dei segni

Giornata

mondiale

del sordo

DOMENICA

ROMA

PUNTEGGIO

COMPLESSIVO:

40%

NAPOLI

PUNTEGGIO

COMPLESSIVO:

38%

23

44

41

56

46

27

51

35

44

46

LEGENDA:

greenplanner 137


La mobilità buona è verde

Due o tre ruote

per grandi carichi

25

LUNEDÌ

E poi ci sono le due ruote che ci

permettono di spostarci senza

inquinare. Anche per lavoro e

per consegne. In questo caso

sono le cargo bike a entrare in

gioco. Costano ancora un po’,

soprattutto se sono elettriche,

ma è anche vero che il loro costo

può essere detratto.

È questa un’agevolazione introdotta

lo scorso anno (pubblicato

in Gazzetta Ufficiale il

28 aprile 2022). Si tratta di un

riconoscimento di un credito

di imposta per l’acquisto di

cargo bike a pedalata assistita

riconosciuto alle microimprese

e alle piccole imprese che

dimostrano di utilizzarle per

la consegna di merci a livello

urbano.

AM

26

AM

MARTEDÌ

PM

•Giornata europea delle lingue

•Giornata mondiale per l’eliminazione

delle armi nucleari

PM

La TrikeGo in prova

Ma quale cargo

bike scegliere?

Ce ne sono da due a tre ruote,

con diverse dimensioni e

diverse portate, cassoni in

legno o in materiale stampato,

con cambio tradizionale e

trasmissione a catena o con

cambio integrato nel mozzo

e trasmissione a cinghia. In

questo momento la trasmissione

a cinghia batte la catena

su molti fronti. Anche i ‘moto-

27

AM

MERCOLEDÌ

Giornata mondiale del turismo

PM

138 greenplanner


settimana 39

settembre/ottobre 2023

28

AM

GIOVEDÌ

Giornata internazionale dell’accesso

universale all’informazione

PM

ri’ di queste cargo bike fanno

la differenza. E la bella notizia

è che c’è anche

una batteria tutta

made in Italy: Oli

eBike Systems.

PER SAPERNE DI PIÙ

29

VENERDÌ

Giornata mondiale del cuore

AM

PM

Certe immagini valgono più di

mille articoli. E con questa foto vi

invitiamo a muovervi anche voi il

più possibile in bici.

SABATO

30 1

Giornata

marittima

mondiale

DOMENICA

Giornata

internazionale

delle persone

anziane

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 144

greenplanner 139


La mobilità buona è verde

Consigli di un esperto

Bici, vantaggi per tutti

L

a Mobilità Sostenibile rappresenta

una delle chiavi di

svolta nell’ottica della riduzione

del nostro impatto sulla

salute della Terra.

Per Mobilità Sostenibile si intende

un sistema leggero di

trasporto (basato sull’utilizzo

soprattutto di mezzi come la

bicicletta e/o il monopattino, e

sulla condivisione di veicoli, possibilmente

elettrici, attraverso il

sistema di trasporto pubblico e

di condivisione come il car sharing)

che consenta da un lato di

liberare le città dal problema del

traffico sempre più impattante

e dall’altro, conseguentemente,

di generare benessere per tutti

i cittadini.

Muoversi in bicicletta, nello

specifico, non solo consente di

ridurre i tempi di spostamento

(in tutti gli studi, infatti, la velocità

media dei veicoli a motore

in ambito urbano oscilla da un

massimo di 15 km/h fino a scendere

a 7 km/h durante le ore di

maggior traffico), ma anche di

generare benessere psicofisico

stimolando l’individuo a compiere

attività motoria quotidiana,

come consigliato dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità.

Se riducessimo l’impatto ambientale,

migliorerebbe di gran

lunga la qualità dell’aria. Infine,

non si possono sottostimare i

grandi vantaggi anche in termini

economici: una città più vivibile,

con spazi maggiori per l’individuo,

porterà lo stesso a vivere

maggiormente tutti quei luoghi

(bar, ristoranti, negozi, attività

commerciali) talvolta inaccessibili

a causa del traffico e delle

problematiche legate al parcheggio.

Basti pensare che, in media,

nello spazio occupato da un’au-

a cura di Omar Di Felice

ultracyclist e ambassador di Italian Climate Network

© @6Stili

tomobile in sosta, sarebbe possibile

parcheggiare circa 25-30

biciclette.

In fondo la bicicletta è il primo

veicolo che tutti noi abbiamo

scoperto sin da bambini e

che ci ha concesso di muovere

i primi passi fuori dalle mura

delle nostre abitazioni: e allora,

nell’ottica di un ritorno a una dimensione

più a misura d’uomo,

la bicicletta rappresenterebbe,

simbolicamente e nella pratica, il

veicolo più importante.

Portabici

anti furto

Progettati per semplificare la vita ai ciclisti e complicare quella

dei ladri. Nasce con questo intento il lungo percorso di ricerca

che ha dato forma a tutti i portabiciclette di AaFc (www.aafc.it):

struttura antifurto, solida e sicura con adeguato deterrente al furto.

I portabiciclette sono realizzati in lamiera di acciaio, tagliata al laser,

piegata a macchina, zincata a caldo e verniciata. Diverse forme innovative,

colori e finiture superficiali che si inseriscono in qualsiasi contesto.

La bicicletta viene posizionata infilando la ruota anteriore nel

sostegno basso e ancorata, tramite lucchetto o catena, all’occhiello

posto nella sommità del braccio verticale.

Dotati di ampie superfici personalizzabili con loghi aziendali o comunali.

In alcuni casi abbinabili a pannelli pubblicitari

intercambiabili. Da fissare al suolo con tasselli oppure in

semplice appoggio per essere compatibili con pavimentazioni

di pregio oppure installazioni temporanee.

PER SAPERNE DI PIÙ

140 greenplanner


La mobilità buona è verde

Tendenze e previsioni

Senza una rete intelligente

non ci muoveremo

a cura di Christoph Erni

Ceo e fondatore di Juice Technology

Con l’aumento del numero di auto elettriche,

sempre più utenti si stanno affacciando sulla

rete e consumano quantità relativamente

elevate di elettricità in brevi periodi di tempo. Si

teme che, quando si passerà definitivamente ai

veicoli elettrici, non ci sia elettricità a sufficienza

per tutti. Un’espansione significativa della capacità

non sembra fattibile nel breve periodo. E, comunque,

risulta inutile tanto quanto lo sarebbe un aumento

della produzione di energia. La sfida, infatti,

consiste nel distribuire l’elettricità già disponibile

nel miglior modo possibile, così da garantire anche

la stabilità della rete.

Già oggi le stazioni di ricarica, in combinazione

con una gestione del carico intelligente, dinamica

e scalabile all’infinito, possono distribuire l’elettricità

disponibile all’interno dei parcheggi o dei

garage in modo uniforme, o riuscendo a garantire

la priorità ai veicoli da caricare. In futuro, tuttavia,

l’infrastruttura di ricarica dovrà essere integrata

in un sistema di gestione dell’energia a livello di

area. Con l’aiuto di componenti di rete intelligenti

e di algoritmi adattivi, sarà possibile determinare

il tempo di ricarica ideale ed elaborare previsioni

per piani di ricarica ottimizzati. Le batterie delle

auto elettriche potranno quindi essere caricate

per servire la rete, utilizzando i picchi di produzione

per la ricarica, per esempio di notte, ed evitando i

picchi di carico a mezzogiorno e la sera. In questo

modo, le auto elettriche diventeranno un elemento

di stabilizzazione della rete elettrica intelligente, la

‘smart grid’.

LA STAZIONE DI RICARICA IN IOT

L’infrastruttura di ricarica, collegata in rete e

controllata in modo intelligente, avrà un ruolo

fondamentale in futuro. Le stazioni collegheranno

tra loro i veicoli, i sistemi di controllo di una

‘smart home’ e i fornitori di energia, diventando

così nodi dell’Internet of things (IoT). Perché ciò

sia possibile servono stazioni di ricarica moderne,

compatibili tra loro e con l’intera rete. Solo

così tutti i soggetti connessi saranno capaci di

dialogare tra loro senza problemi. Tuttavia, una

comunicazione senza limiti rende l’intera infrastruttura

potenzialmente vulnerabile. In particolare,

i settori dei trasporti e dell’energia

fanno parte di quelle infrastrutture critiche

che devono essere assolutamente

protette. Per questo motivo, la sicurezza

informatica deve essere considerata già

in fase di progettazione e sviluppo. La

singola stazione di ricarica deve quindi

essere progettata in modo da avere interfacce

protette di default. Le connessioni

dati criptate garantiscono la protezione

dell’infrastruttura e del veicolo

da accessi indesiderati e manipolazioni

dall’esterno. Sono inoltre indispensabili

aggiornamenti over the air per garantire

che il software sia sempre aggiornato. E poi ci

vuole collaborazione: gli operatori dei punti di

ricarica (Cpo), gli installatori, i gestori di rete, i servizi

pubblici, le società di gestione immobiliare e i

Comuni sono chiamati a collaborare per costruire

in modo coordinato un’infrastruttura di ricarica

che sia a prova di futuro.

greenplanner 141


Il piano d’azione per risolvere

il cambiamento climatico

Cosa dobbiamo fare per

raggiungere zero emissioni nette

prima che sia troppo tardi.

1

2

Elettrificare i trasporti

Decarbonizzare la rete elettrica

PER SAPERNE DI PIÙ

3

Cambiare l’alimentazione

4

Proteggere la natura

5

Rendere pulita l’industria

6

Rimuovere il carbonio

7

8

Politiche vincenti

Trasformare i movimenti in azioni

9

10 Investite!

Agite ora per il nostro pianeta

speedandscale.com

142 greenplanner

Innovate!

Oggi disponibile

Zero

emissioni

con gli

OKR


Elena Bacchi Ultimi pascoli, Pontedera (Pi)

ottobre Tecnologie verdi avanzano

#biotech #Esg #clima #energia

testi a cura di Paolo Galli / leggi altri contributi qui


Tecnologie verdi avanzano

Tecnologie Green

avanti tutta

La transizione ecologica e la

strada verso le emissioni zero

entro il 2050 sono inevitabili:

lo hanno capito bene le imprese

finanziarie che stanno

spostando enormi quantità di

denaro nei mercati Esg compliant.

Chiamando con forza

nel gioco le tecnologie verdi.

Secondo una ricerca di McKinsey,

infatti, quasi il 90% delle

emissioni è in procinto di

venire tagliato sulla base

degli impegni

di riduzione,

tanto che gli

istituti finanziari

- che

gestiscono

attualmente

un capitale

superiore ai

130.000 miliardi

di dollari

- stanno dirottando

i loro

investimenti

verso quelle

attività che

permetteranno

di mantenere

il riscaldamento al di

sotto di 1,5 °C.

Una tendenza che si verifica

anche in Europa, dove gli investimenti

Esg sono raddoppiati,

passando dai 1.688 miliardi di

euro del 2016 ai circa 3.626

miliardi del 2021 (Fonte:

McKinsey; Morningstar), con

un trend che aumenterà enormemente

da qui al 2050.

Se si muove il denaro, l’innovazione

e la ricerca arriveranno

di conseguenza. Infatti,

raggiungere le emissioni nette

zero richiederà uno sfor-

144 greenplanner

2

AM

3

AM

4

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

Giornata internazionale della nonviolenza

PM

PM

•Giornata mondiale dell’habitat

•Giornata mondiale degli animali

PM


settimana 40

ottobre 2023

5

AM

GIOVEDÌ

Giornata mondiale degli insegnanti

PM

zo immenso per inventare,

perfezionare e distribuire le

tecnologie green, espressamente

destinate ad accelerare

la decarbonizzazione.

Sempre secondo McKinsey,

esistono già oggi dieci famiglie

di ‘tecnologie climatiche’

che saranno fondamentali

per raggiungere gli obiettivi

climatici, ma altre ne emergeranno.

6

VENERDÌ Giornata mondiale del sorriso

AM

PM

SABATO

7 8

DOMENICA

LE DIECI TECNOLOGIE

CLIMATICHE CHE

DECARBONIZZERANNO

IL MONDO

1. Energie rinnovabili, solare,

eolico on e offshore,

sistemi di gestione

delle reti intelligenti

2. Batterie e sistemi

di accumulo

3. Economia circolare

4. Tecnologie di costruzione

avanzate degli edifici,

efficienza energetica,

isolamento termico

5. Innovazione dei processi

industriali, elettrificazione

e materiali da costruzione

alternativi

6. Idrogeno,

celle a combustibile,

trasporto delle merci

7. Combustibili biologici,

biogas e biometano,

sfruttamento dei rifiuti

per generare energia

8. Nature based solution

9. Rimozione della CO 2

,

cattura e stoccaggio

10. Agricoltura e cibo

sostenibili

Fonte: McKinsey_Green

Technology

greenplanner 145


Tecnologie verdi avanzano

Biotecnologie

ovunque

Un comparto solido e innovativo,

con una popolazione di

imprese stabile, quando non

in lieve crescita: i numeri del

Biotech italiano raccontano

un’opportunità imperdibile per

l’economia del Paese, grazie

ai fondi del Pnrr. Oggi, però,

a occupare la fetta più grossa

della torta delle biotecnologie

- circa tre quarti del fatturato

totale - sono le imprese attive

nell’ambito della salute

umana (48,5% sul totale delle

imprese biotecnologiche italiane).

Tuttavia, come messo in evidenza

da Assobiotec, è evidente

la progressiva e continua

crescita del numero di imprese

attive nelle biotecnologie industriali

(+29% fra il 2014

e il 2021) e, in particolare

nell’ultimo periodo,

di quelle che si rivolgono

ad applicazioni in agricoltura

e zootecnia (addirittura

+35% nello stesso

arco temporale, con un

fatturato che sfiora gli

800 milioni e poco più di

1.100 occupati).

Biotech al suolo

La qualità del terreno e la sua

gestione oculata sono al centro

di molti studi biotecnologici,

per prevenirne l’impoverimento

e mantenere elevate

le funzionalità dei suoli.

I progetti e gli studi della Fondazione

Edmund Mach partono

dalla bioeconomia circolare

per arrivare alla rigenerazione

del suolo, attraverso il mo-

9

AM

AM

AM

LUNEDÌ

10

11

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

•Giornata mondiale contro la pena di morte

•Giornata mondiale della salute mentale

PM

Giornata internazionale delle bambine

e delle ragazze

PM

146 greenplanner


settimana 41

ottobre 2023

12

AM

GIOVEDÌ

PM

nitoraggio della respirazione

microbica e delle attività enzimatiche.

Il recupero e riciclo dei nutrienti

presenti nei materiali

di scarto e nei rifiuti organici

si conferma quindi un tema

sempre più centrale nella bioeconomia.

High tech

vegetale

13

AM

VENERDÌ

PM

SABATO

14 15

Giornata

mondiale contro

l’incenerimento

dei rifiuti

Giornata internazionale per la riduzione

dei disastri naturali

DOMENICA

Utilizzare tecniche per accelerare

e rendere più efficiente

il miglioramento

genetico vegetale, in modo

da aumentare la resistenza

delle piante alle malattie -

riducendo di conseguenza

i fitofarmaci - e incrementando

la tolleranza delle

colture allo stress idrico e

salino tipico degli sbalzi legati

alla crisi climatica.

Grazie a un progetto Biotech,

Crea e Cia puntano

a ridurre l’uso di pesticidi,

introducendo per via

genetica la resistenza ai

funghi parassiti nella vite,

alle orobanche infestanti

nei pomodori o alla peronospora

nel basilico, così

come a combattere la batteriosi

del kiwi o la ticchiolatura

del melo.

greenplanner 147


Tecnologie verdi avanzano

Per conoscere

le imprese

La forza

dell’eolico

made in Italy

Mai come in questo periodo

storico, caratterizzato da una

forte crisi climatica, pandemica

e geopolitica, investire nelle

rinnovabili è la scelta migliore in

termini di benefici ambientali, di

efficienza energetica, di abbattimento

dei costi e di riduzione

della dipendenza dalle risorse

fossili.

Noi di LEITWIND, unico produttore

italiano di impianti eolici

classe Megawatt e leader

nel mercato nel nostro Paese

nella categoria 200-1.000 kW,

crediamo in una più uniforme

generazione e distribuzione

dell’energia eolica vicino al consumatore

finale, accessibile ai

piccoli e medi investitori. Siamo

specializzati in impianti eolici

di taglia medio-piccola dedicati

principalmente agli utenti locali,

che hanno come obiettivo la

riduzione del costo dell’energia

elettrica, un maggior grado di

autarchia e un maggior impegno

verso l’ambiente.

16

AM

PM

17

AM

PM

18

LUNEDÌ Giornata mondiale dell’alimentazione

MARTEDÌ Giornata mondiale della eradicazione della povertà

MERCOLEDÌ

AM

PM

La nostra visione va di pari passo

con il concetto di ‘Comunità

energetica’, che ora più che mai

148 greenplanner


settimana 42

ottobre 2023

19

AM

GIOVEDÌ

PM

è al centro del dibattito collettivo.

Una Comunità energetica è

un insieme di due o più individui

che producono e consumano

energia rinnovabile prodotta in

loco. Oltre ai numerosi vantaggi

in termini di risparmio sulla bolletta,

le Comunità energetiche

garantiscono benefici sia sociali,

favorendo gli investimenti sul

territorio locale con la creazione

di nuovi posti di lavoro, sia ambientali,

incrementando la costruzione

di impianti rinnovabili.

20

VENERDÌ

AM

PM

SABATO

21 22

DOMENICA

Ideale anche

per zone con

bassa ventosità

Grazie alle ultime evoluzioni

normative, come l’innalzamento

della soglia di potenza

degli impianti fino a 1 MW,

siamo certi che i prodotti

LEITWIND LTW42, LTW80

e LTW90 siano la perfetta

soluzione per le Comunità

energetiche. In particolare

LTW90, grazie a un diametro

di 90 metri, riesce a garantire

un’eccezionale produzione

di energia elettrica

anche in zone con ventosità

medio basse e permette ai

nostri clienti di continuare a

investire con grande soddisfazione:

solo in Italia, negli

ultimi due anni si contano

ben 20 nuove installazioni.

Leitner Ag/Spa - Via Brennero, 34 - 39049 Vipiteno (Bz) Italia

greenplanner 149


Tecnologie verdi avanzano

Fotoni e proteine

per produrre energia

Gli organismi definiti autotrofi,

ovvero che possono alimentarsi

elaborando cibi inorganici

attraverso l’energia, rappresentano

più dell’80% della

massa vivente sul nostro Pianeta

e si nutrono esclusivamente

di fotoni.

Il progetto GrinSun, nato in

seno all’Università di Verona

e coordinato da Roberto

Bassi, docente di Fisiologia

vegetale, vuole trovare il meccanismo

per sfruttare il potenziale

energetico dei fotoni

attraverso questi organismi

capaci di elaborarli.

La riserva di biodiversità genetica,

evolutasi nel corso dei

millenni per permettere alle

piante e alle alghe di sopravvivere

alle condizioni avverse

e riprodursi, non è ancora stata

sfruttata, ma può essere

esplorata per ingegnerizzare

le colture sia per la produttività

sia per la Sostenibilità

ambientale.

Per questo motivo, GrinSun

(finanziato con un Erc Advanced

Grant da 2,5 milioni di

euro) sta studiando il funzionamento

delle proteine verdi

che raccolgono l’energia del

sole e la rendono utilizzabile.

Il solare

industriale

Fornire calore alle industrie

dalla fonte solare per un affrancamento

totale dalle fonti

fossili. Il centro Enea della

Casaccia è concentrato su

questa sfida epocale, e a oggi

23

AM

24

AM

25

AM

LUNEDÌ

PM

MARTEDÌ Giornata delle Nazioni Unite

PM

MERCOLEDÌ Giornata mondiale della pasta

PM

150 greenplanner


settimana 43

ottobre 2023

26

GIOVEDÌ

AM

PM

27

AM

VENERDÌ

Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo

PM

vanta un collettore solare lineare

della lunghezza di 36

metri, costituito da 425 specchi

(62,5x125 cm), per un totale

di circa 330 metri quadrati

di superficie riflettente.

Con una temperatura operativa

massima di 320 °C e una

potenza termica di circa 200

kW, l’impianto si presta allo

studio di applicazioni industriali

di piccola/media taglia

a medio/alta temperatura

(>200 °C), che consumano

circa il 50% dell’energia termica

richiesta dall’industria, per

le quali, a oggi, non esistono

soluzioni tecnologiche Green

consolidate.

SABATO

28 29

DOMENICA

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 158

greenplanner 151


Tecnologie verdi avanzano

La carbon footprint e i venture capital

a cura di Paolo Tacconi

Tecnologie finanziarie

e il loro bell’impatto climatico

C

osa bolle nel pentolone delle

quasi 300 start up che

incrociano finanza, tecnologia

e Sostenibilità censite da

CommerzVenture, ente di ricerca

specializzato? Un po’ di tutto, a

cominciare dai tanti software che

vogliono rendere più efficiente

il lucroso e tradizionale mercato

del cosiddetto ‘carbon offsetting’.

Tematiche per lo più da addetti

ai lavori, ma non mancano applicazioni

interessanti anche per gli

utenti finali che vogliono capire

quanto le loro transizioni online

incidano sul clima. A cominciare

dai sistemi che lavorano con le

piattaforme di e-commerce con

l’obiettivo di fornire ai consumatori

informazioni chiare e neutrali

sull’impatto in termini di risorse

dei propri acquisti. Insomma, a

breve potremo valutarne il costo

ambientale e decidere di

conseguenza. Un esempio di

azienda dedicata a questo è

doconomy.com. Lato investimenti,

sappiamo come molte

istituzioni finanziarie abbiano

creato prodotti che puntano

interamente sul mondo Green,

o su aziende con uno specifico

impegno in questo senso. Questi

prodotti finanziari ‘verticali’

sono senz’altro importanti per

rompere il ghiaccio, ma come per

il consumo il passo più importante

sarà l’applicazione di dati

Il lato oscuro dei bitcoin

E veniamo al tema del cosiddetto

‘mining’ dei bitcoin, quelle operazioni,

costosissime in termini di

energie, necessarie per tenere in

piedi il sistema delle criptovalute.

Come per tante industrie energivore

non possiamo che chiamare

in causa gli Stati - sì, ma quali

Stati? - alle proprie responsabilità.

Insomma, uno squarcio di un

futuro dove il controllo democratico

dei processi industriali sfugge

alle autorità. E qui non c’è tecnologia

che tenga: il richiamo va

alla buona, vecchia democrazia

- e a lei facciamo il nostro appello.

generalizzati e indici a prodotti

già esistenti. Insomma, in un clic

potrò sapere se il mio fondo di investimento

è più o meno green.

Molte startup si stanno indirizzando

proprio verso la definizione

di dati standard, trasparenti e

accertabili sulla vera Sostenibilità

delle attività economiche, per diventare

‘soci’ responsabili. Infine,

i rischi ambientali. Il tema ha inevitabilmente

attivato l’industria

assicurativa specializzata, impegnata

a calcolare e prevedere gli

impatti dei cambiamenti climatici.

Se il primo pensiero va all’agricoltura,

non da meno è il mondo

del turismo e del real estate. Al di

là degli aspetti meramente commerciali,

dobbiamo anche pensare

alla sicurezza ambientale

delle popolazioni più a rischio, più

fragili e marginali, e qui prodotti

assicurativi efficienti e intelligenti

potrebbero distribuire i rischi

in modo più intelligente verso i

soggetti corretti.

PER SAPERNE DI PIÙ

LA MISURAZIONE

E MONETIZZAZIONE

DEL CARBON FOOTPRINT

È L’AREA DI INVESTIMENTO

PRIVILEGIATA

DEI VENTURE CAPITAL

Non c’è solo il bitcoin e il suo

estremo bisogno di energia:

anche i software sono sempre

più energivori. Ma sull’altro

piatto della bilancia troviamo

sistemi virtuosi di scambio e

compensazione e un migliore

accesso a investimenti Green

152 greenplanner


Università degli Studi di Milano – Bicocca

Biotecnologo,

professione del futuro

Il Dipartimento di Biotecnologie

e Bioscienze dell’Università

degli Studi di Milano - Bicocca

offre l’opportunità di diventare

un biotecnologo industriale e

di sviluppare una professione

strategica per il futuro. Il percorso

si sviluppa a partire dal Corso

di Laurea triennale in Biotecnologie

(I livello) in cui si acquisiscono

competenze sui sistemi

biologici e sulle loro applicazioni

tecnologiche attraverso l’opportunità

di svolgere oltre 400

ore di attività di laboratori professionalizzanti.

Durante il triennio, inoltre, si ha

la possibilità di partecipare a

diverse attività utili per l’inserimento

nel mondo del lavoro, tra

cui incontri con esponenti industriali

del settore biotecnologico

e approfondimenti alla scoperta

delle figure professionali.

La collaborazione accademia-industria

La sinergia con il mondo dell’industria e la mobilità internazionale

sono aspetti fondamentali per arrivare a un alto livello di formazione

e per perseguire risultati brillanti. Il Corso di studio è costantemente

impegnato nel potenziamento delle collaborazioni con le aziende

e con le associazioni di settore per consentire ai propri studenti di

acquisire una formazione ad alto livello sia tecnico-scientifica che

in termini di competenze nell’ambito delle soft skills, promuovendo

tirocini in azienda, percorsi di eccellenza con certificazione digitale,

mobilità internazionale.

DATI ACCREDITATI DA ALMALAUREA

Laurea magistrale

Poiché il settore biotecnologico

è altamente innovativo, il

percorso prosegue con il Corso

di Laurea Magistrale (II livello)

in Biotecnologie Industriali.

Il Corso è stato recentemente

potenziato e offre l’opportunità

di modulare il percorso sui

tuoi interessi, con la possibilità

di approfondire le biotecnologie

industriali correlate all’ambito

dello sviluppo di processi e

prodotti sostenibili, della salute

umana, e delle tecnologie bioinformatiche

e sistemiche. L’eccellente

valore della formazione

dei Biotecnologi Industriali di

Bicocca è chiaramente riconosciuto

dal mondo del lavoro: il

tasso di occupazione dei laureati

in Biotecnologie Industriali a 1

anno dalla laurea è vicino al 90%

nell’ultimo triennio.

Tirocini in

azienda 1

Tirocini

all’estero 2

60% 25%

15% media

nazionale

1. Dati del Corso di Studio riferiti agli immatricolati nell’anno accademico 2020/2021 in

percentuale sui tirocini totali

2. Fonte: Indicatori Anvur - 2020 (dati pre-pandemia).

3. Grado di soddisfazione degli studenti su una scala da 0 (nullo) a 10 (eccellente)

Fonte: banca dati di Ateneo

4. Fonte: Profilo e occupazione dei laureati - Rapporto AlmaLaurea 2022, laureati 2021

(www.almalaurea.it)

L’università degli Studi

di Milano – Bicocca

offre anche il Corso

di Laurea Magistrale

in Biotecnologie

Mediche LM-9 Presso

il Dipartimento di

Medicina e Chirurgia

Soddisfazione

dei nostri

studenti 3

Biotecnologie:

8,2/10

Biotecnologie

Industriali:

8,6/10

Tasso

di occupazione

a 1 anno

dalla laurea

magistrale 4

87%

75% media

nazionale

Mesi medi

di ingresso

nel mondo

del lavoro 4

4,3

6,3 media

nazionale

DOTTORATI DI RICERCA

Ai dottorati di ricerca l’Università Bicocca dedica

ampio spazio con il Corso di Dottorato in

Tecnologie Convergenti per i Sistemi Biomolecolari

(TeCSBi), che vede al centro i sistemi

biologici studiati sia per comprenderne i fondamenti,

le proprietà emergenti,

sia per valorizzarne le

potenzialità applicative volte

alla salute ed al benessere

dell’uomo e dell’ambiente.

Per saperne di più:

Università degli Studi Milano - Bicocca Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 - 20126 Milano


Decalogo De

della

Sostenibilità Sos

Digitale

DIGITALE SOSTENIBILE

5 COSE DA FARE PER

INQUINARE MENO CON IL DIGITALE

1

2

3

4

5

Usa con parsimonia la banda internet

Evita allegati grandi o inutili, non lasciare video in streaming se non li stai guardando

e spegni il video in una videoconferenza (se non serve): consente di ridurre le emissioni

di CO2 dei server che fanno funzionare la rete.

Spegni i tuoi dispositivi quando non ti servono

Computer, tablet e smartphone consumano energia anche quando sono in stand by.

Tenerli spenti ne allunga la vita e fa bene all’ambiente.

Non sostituire i tuoi dispositivi ogni anno

Allungare la loro vita abbatte l’impatto ambientale! L’obsolescenza programmata

è una pessima strategia commerciale che dobbiamo combattere.

Quando cambi un dispositivo ricordati

di smaltirlo come RAEE

Gli oggetti “smart” sono pieni di materiali inquinanti che vanno trattati con grande

attenzione. E molti sono anche preziosi e possono essere riciclati.

Elimina i file ormai inutili dai tuoi account cloud

La spazzatura digitale, con il suo consumo energetico, inquina quanto quella materiale!

DIGITALE PER LA SOSTENIBILITÀ

5 COSE DA FARE PER

INQUINARE MENO GRAZIE AL DIGITALE

www.sostenibilitadigitale.it

1

2

3

4

5

Installa uno smart meter per tenere sotto

controllo i consumi elettrici

Consumare meno energia elettrica vuol dire risparmiare, ma anche avere

un minor impatto ambientale!

Controlla il riscaldamento con una app

Le app per la programmazione intelligente del riscaldamento domestico

fanno risparmiare e inquinare meno.

Riduci gli spostamenti grazie alle app

Usa le app per fare pagamenti verso PA ed aziende senza recarti allo sportello,

rispamierai tempo e ridurrai l’impatto ambientale.

Usa le app per differenziare meglio

i tuoi rifiuti

L’economia circolare parte dai comportamenti individuali!

Usa le app per l’economia circolare

Che si tratti di cibo, moda o altri oggetti, scegli le app che permettono di dare

una seconda vita ai prodotti.

154 greenplanner


Per conoscere le imprese

Sempre più facile mettere

il fotovoltaico sul tetto di casa

Installare un impianto Fv è oggi più conveniente che mai e la riduzione dei costi

varia dal 10/15% per arrivare a picchi del 30% nei periodi di maggiore stabilità

meteorologica.

Una casa più efficiente dal punto di vista

energetico significa risparmio e attenzione

all’ambiente. Il primo passo è dotarsi

di un fornitore come Axpo Italia se si è un’azienda

o Pulsee per utenze domestiche,

che possa garantire l’approvvigionamento

da fonti rinnovabili, ma tecnologie e innovazione

hanno migliorato la resa di sistemi di

auto produzione di energia che esistono già

da molti anni e che stanno facendo registrare

una crescita sostenuta.

I sistemi di autoproduzione, affiancati alle

adeguate infrastrutture anche condominiali,

possono essere una risorsa importantissima

anche per la diffusione della mobilità

sostenibile.

È importante sottolineare che auto e mezzi elettrici

sono davvero amici dell’ambiente se l’energia

che li alimenta proviene da fonti rinnovabili.

Negli ultimi anni i bonus residenziali hanno aiutato

l’espandersi di questi sistemi riducendo i consumi di

gas per riscaldamento di più del 30% e aumentando

la presenza di fotovoltaico così come di sistemi di

battery storage - che consentono di conservare

OLD ENERGY VS NEW ENERGY

Efficienza energetica anche nelle Pmi

l’energia prodotta in momenti di picco per rilasciarla

quando serve - e pompe di calore. La Transizione

energetica inizia dalle nostre case e unirsi può rendere

ancora migliore l’efficacia delle nostre azioni.

Un modello innovativo in tal senso, che abbina

alla passività delle utenze il ruolo ‘attivo’ di chi ne

usufruisce, è quello delle comunità energetiche

che permettono di produrre e distribuire energia

rinnovabile in un rapporto di interscambio con la

rete di distribuzione.

Oltre al fotovoltaico, magari

abbinato a un sistema di accumulo,

per le aziende si fanno

sempre più largo altri sistemi

di generazione.

Tra questi, la cogenerazione

permette di produrre in modo

combinato energia elettrica e

termica, recuperando il calore

che andrebbe normalmente

disperso durante un processo

termoelettrico tradizionale.

Un processo che, oltre a

ridurre la quantità di combustibile

utilizzato diminuisce

le emissioni di gas

climalteranti in atmosfera

e gli esborsi per le bollette.

Dunque, l’installazione di un

impianto di cogenerazione

consente un risparmio economico

rispetto ai valori precedenti,

che oscillano tra il

30 e il 40 per cento.

Axpo Energy Solutions, Esco

del Gruppo Axpo Italia, applica

un approccio scalare e

tailor made, potendo garantire

l’esecuzione di questa

gamma di progetti e occupandosi

di tutte le attività

correlate al loro sviluppo e

completamento senza la necessità

di investimenti da

parte del committente. Scopri

come su axpo.it

Axpo Italia S.p.A. Corso Italia, 3 - 20122 Milano - Italia


appunti del mese

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M

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3

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Tiziano Bisogni

dal portfolio Punto

di non ritorno,

Giardino Viaggio

di Ritorno Arte

Contemporanea di

Rodolfo Lacquaniti,

Castiglione della Pescaia

(Gr)

novembre

Green jobs fanno Green company

#studenti #GenZ #digitale #formazione #investimenti testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui


Green jobs fanno Green company

Soluzione

ai problemi:

così nascono

i Green jobs

Ai giovani preoccupa lo stato

di salute del Pianeta, e questo

contribuisce a determinare la

scelta del loro percorso di

studi. Gli ambiti in cui intervenire

con più urgenza sono:

l’inquinamento atmosferico

(52%), il cambiamento climatico

(51%) e la protezione della

biodiversità e degli ecosistemi

(49%), a seguire la tutela delle

acque e l’energia pulita.

Questi dati emergono da

una ricerca di Silvia Figini,

direttore del dipartimento di

Scienze Politiche e Sociali

dell’Università di Pavia,

sulle risposte che i giovani

(studenti italiani delle scuole

superiori, classi IV e V) hanno

dato valutando la loro ansia

rispetto allo stato di salute

del Pianeta.

Tra gli altri temi su cui strutturare

la propria formazione

ci sono il miglioramento

dell’efficienza energetica (per

il 74% degli intervistati), la riduzione

dei rifiuti (per il 68%,

e qui siamo proprio nell’ambito

dell’economia circolare)

e la riduzione degli sprechi

alimentari (per il 60%).

I giovani sono coscienti che lo

sviluppo sostenibile si propone

di soddisfare i bisogni delle

persone presenti e future, diminuendo

le diseguaglianze

e salvaguardando il pianeta

(74,3%).

Così, il concetto di Green

jobs entra direttamente nel

vivo: i problemi ambientali si

fanno opportunità professio-

30

AM

PM

31

AM

PM

1

LUNEDÌ

MARTEDÌ Giornata mondiale del risparmio

MERCOLEDÌ

Giornata mondiale vegan

AM

PM

158 greenplanner


settimana 44 ottobre/novembre 2023

2

AM

3

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

nali. Ma è bene sottolineare

come l’etichetta Green jobs

sia trasversale a tutti i settori.

Prendiamo per esempio

il cibo: grazie alla cultura del

nostro Paese, continua a essere

un valore forte anche per

le giovani generazioni.

Di certo, però, le nuove professioni

legate all’industria

agroalimentare, ma non solo,

hanno a che fare con nuove

conoscenze che limitano l’uso

di risorse (acqua

in primis) e a

valle evitano gli

sprechi.

Sostenibilità come

concetto univoco

Il 97,6% degli studenti interpellati

dalla ricerca dell’Università

di Pavia conosce il tema della

Sostenibilità e utilizza questa

parola in relazione diretta e univoca

all’ambiente, al pianeta, al

futuro e alle risorse.

PER SAPERNE DI PIÙ

SABATO

4 5

Giornata

mondiale

della pace

DOMENICA

Giornata

mondiale della

consapevolezza

degli tsunami

Acqua, cibo energia: la

riduzione degli sprechi

alimentari è un tema

molto sentito e ampiamente

condiviso. Tutto ciò traina gli

addetti ai lavori verso tecnologie

e procedure che limitano gli

sprechi di risorse.

Mobilità sostenibile:

in questo settore, secondo

la ricerca condotta

dall’Università di Pavia,

c’è ancora molto da fare. Poco

usati dai giovani i mezzi alternativi

alla propria macchina

- bici, trasporto pubblico -

mentre il 58% degli intervistati

ha dichiarato di non prendere

mai il treno.

greenplanner 159


Green jobs fanno Green company

Specialisti

cercasi

I lavoratori verdi devono saper

rispondere anche ai bisogni

dell’economia circolare che, a

oggi, sembra ancora una prerogativa

per pochi bravi professionisti.

Secondo Randstad

(multinazionale olandese che

si occupa di ricerca, selezione

e formazione di risorse umane)

si rischia infatti di arrivare

a un ’collo di bottiglia’, a causa

del mismatch tra le richieste

del mercato del lavoro, che

deve soddisfare gli imperativi

6

AM

7

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

Giornata internazionale della protezione dell’ambiente

nella guerra e nei conflitti armati

PM

PM

normativi ed economici della

transizione, e le competenze

oggi disponibili.

Per superare questa strettoia,

che rischia di penalizzare fortemente

il nostro Paese, servono

figure ’ibride’, che a una

solida cultura tecnico-scientifica

sappiano affiancare doti

come l’attitudine a lavorare in

team, la flessibilità e la capacità

di rapportarsi con persone

interne ed esterne all’organizzazione.

160 greenplanner

8

AM

MERCOLEDÌ

PM


settimana 45

novembre 2023

9

AM

10

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

Giornata mondiale per la

scienza, la pace e lo sviluppo

PM

SABATO

11 12

DOMENICA

Le nuove professioni si caratterizzano

proprio per questa

apertura, che rende di fatto

impossibile pensarle isolate

le une dalle altre, e per il fatto

che le competenze del curriculum

di studi di ciascuna

professione vanno integrate

trasversalmente con quelle

relative ai temi della circolarità

e della Sostenibilità. Fondamentale

sarà la creazione

di team composti da diverse

professionalità che, nei vari

ambiti lavorativi, devono affrontare

gli aspetti specifici

della transizione circolare.

Le specialità

più richieste:

• resilienza urbana

• gestori di servizi digitali

• specialisti dell’informazione

certificata

• progettisti per la mappatura

delle filiere

• ingegneri (o designer)

della sostenibilità

• tecnici edili esperti

in efficienza energetica

• esperti di telerilevamento

o Gps

• Web marketing

per la sharing economy

• big data analyst

• mobility manager

• designer Web o scout

per le risorse

greenplanner 161


Green jobs fanno Green company

13

AM

LUNEDÌ

Giornata mondiale della gentilezza

PM

Quelli che di

professione

fanno… Goal

I 17 Sustainable Development

Goal dell’Onu ci accompagnano

da tempo, e in

molti ne hanno fatto anche

una specializzazione professionale

che spesso collima

con quella dei professionisti

degli Esg (Environmental,

social and governance).

Ma c’è ancora qualche problema

di posizionamento da

risolvere. Soprattutto quando

parliamo di aree di riferimento

nelle aziende. Monica

Billio, docente di economia

all’Università Ca’ Foscari

di Venezia, ci ha dato una

mano a capire che gli esperti

di Esg «di certo non possono

competere solo alla divisione

marketing, come troppo

spesso ancora succede (anche

se la divisione marketing

deve rimanere interessata

14

AM

PM

15

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

Giornata mondiale del diabete

AM

PM

162 greenplanner


settimana 46

16

AM

PM

17

GIOVEDÌ

VENERDÌ

Giornata internazionale della tolleranza

Giornata internazionale degli studenti

AM

PM

novembre 2023

perché anche la narrativa

utilizzata sia competente e

non fuorviante o ingannevole).

La divisione marketing

può essere la voce di una visione

strategica legata alle

scelte (o necessità) Esg, che

devono essere prese in carico

dal top management e

dagli stessi consigli di amministrazione.

Si tratta infatti

di aspetti che riguardano la

finanziabilità stessa dell’attività

e le prospettive di crescita

per poter rimanere e/o

entrare in filiere produttive

che sempre più chiedono riscontro

sulle dimensioni Esg

delle aziende».

SABATO

18 19

DOMENICA

• Giornata

internazionale

dell’uomo

• Giornata

mondiale del

ricordo delle

vittime del

traffico stradale

Esg e percorso

di studi

Chi si occupa di Environmental,

social and governance

deve avere competenze trasversali

in tema di Sostenibilità.

Su questa base poi si dovrebbero

aggiungere specializzazioni

in finanza, ma anche

sviluppo prodotto e gestione

clienti/fornitori. Molti atenei si

stanno preparando

per rispondere

alle richieste di

formazione.

PER SAPERNE DI PIÙ

greenplanner 163


Green jobs fanno Green company

Scegli bene

la tua azienda

La Sostenibilità, oltreché necessaria

per affrontare la crisi

climatica, riduce i profili di

rischio per le imprese e per la

società, stimola l’innovazione

e l’imprenditorialità, rende più

competitive le filiere produttive.

È questo il mantra di Fondazione

Symbola, che da anni

pubblica il rapporto ’GreenItaly’

in cui presenta le aziende che si

stanno impegnando fortemente

nella transizione ecologica.

«C’è un’Italia che fa della transizione

verde un’opportunità

per innovare», è il pensiero del

presidente della Fondazione

Symbola, Ermete Realacci.

Nel rapporto ’GreenItaly’ si

coglie un’accelerazione verso

un’economia più a misura

d’uomo, che punta sulla Sostenibilità,

sull’innovazione,

sulle comunità e sui territori.

Aziende che conviene prendere

in considerazione quando

si inviano i curriculum, perché

Symbola afferma che le imprese

green sono quelle che

affrontano meglio la crisi.

20

AM

21

AM

LUNEDÌ

MARTEDÌ

•Giornata mondiale del bambino

•Giornata internazionale della memoria transgender

PM

Arbor Day (Italia)

PM

La verde

Emilia Romagna

L’Emilia Romagna sembrerebbe

una delle Regioni italiane

a maggior densità di imprese

attente al green e agli impatti

ambientali. Il dato emerge

dall’analisi sui trend 2020-

2021 delle certificazioni ambientali.

Il territorio si è posizionato ai

primi posti per quanto riguarda

gli strumenti di qualificazione

ambientale delle organizzazio-

164 greenplanner

22

AM

MERCOLEDÌ

PM


settimana 47

23

AM

24

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

PM

PM

novembre 2023

ni (Emas e Iso14001), gli strumenti

di qualificazione ambientale

dei prodotti (Ecolabel,

Environmental product declaration

o Edp, Forest stewardship

council o Fsc, Programme

for the endorsement of the

forest certification scheme).

Non solo: la sensibilità mostrata

dalle aziende di questa

Regione le ha viste posizionarsi

ai primi posti anche nell’ottenimento

delle certificazioni

energetiche (Iso50001), di

salute e sicurezza nei luoghi

di lavoro (Iso45001) e nella responsabilità

sociale di impresa.

(Sa8000). La Regione spicca

anche per le aziende che si

sono certificate BCorp.

Milano è la capitale

dei Green Jobs

SABATO

25 26

Giornata internazionale

per l’eliminazione

della violenza contro

le donne

DOMENICA

il 43,8%

DEI CONTRATTI ATTIVATI IN

LOMBARDIA (PARI AL 10%

IN ITALIA) NEL 2020 È STATO

SOTTOSCRITTO PROPRIO

DAL CAPOLUOGO LOMBARDO

ancora a Milano

35mila IMPRESE

HANNO INVESTITO (TRA IL 2016

E IL 2019) O INVESTIRANNO

IN ECOINVESTIMENTI

Roma

20mila

Torino

17mila

Milano 35mila

Napoli

12mila

Fonte: Fondazione Symbola

greenplanner 165


Green jobs fanno Green company

27

AM

LUNEDÌ

PM

Sostenibilità

in carriera

Nuove opportunità lavorative

avanzano legate al percorso

di Sostenibilità in azienda. In

particolare sono 6 le posizioni

spesso ricercate dalle aziende.

Al top troviamo l’head of

Sustainability, il professionista

che si occupa di guidare

l’azienda verso il Green. Dalle

persone, alle questioni etiche,

all’ambiente: ogni decisione

presa è di sua responsabilità.

Il suo reddito può variare dai

90 ai 100mila euro annuali

(Fonte: Randstad).

La seconda posizione

è riservata al Sustainability

manager, la figura che, in

cooperazione con lo head of

Sustainability, deve essere in

grado di conciliare la gestione

aziendale ordinaria con le attività

innovative e sostenibili.

Il suo guadagno è compreso

fra i 65 e i 75mila euro annuali.

Un altro importante ruolo

è ricoperto dal vendor &

compliance manager, nonché

il responsabile dei processi,

dell’organizzazione e

degli obiettivi di Sostenibilità

dell’azienda. Questo ha un

reddito che può oscillare tra

i 55 e i 65mila euro annuali.

Troviamo poi il product

compliance & sustainability

supply chain manager, il cui

compito principale è quello di

pianificare il controllo finale

dei canali di vendita e di as-

166 greenplanner

28

AM

29

AM

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

PM

PM


settimana 48

30

AM

PM

1

VENERDÌ

GIOVEDÌ

Giornata mondiale contro l’Aids

AM

PM

novembre/dicembre 2023

sicurare che il tragitto fabbrica-negozio

della materia

prima rispetti il più possibile

i criteri di Sostenibilità. Può

arrivare a guadagnare tra i 50

e i 60mila euro annui.

Un’altra figura ricercata

è il Sustainability manager &

corporate communication, a

tutti gli effetti il responsabile

della comunicazione esterna.

Il suo compito principale è

quello di rendere nota al pubblico

la filosofia sostenibile

perseguita dall’azienda. Il suo

reddito è compreso fra i 45 e i

55mila euro all’anno.

Infine, abbiamo il Csr

coordinator, che all’interno

dell’azienda deve conciliare gli

obiettivi economici con il contributo

che l’impresa può dare

alla comunità, al territorio e

a tutti i portatori di interessi.

Il suo compito è quello di

diffondere, all’interno della filiera,

la cultura della Sostenibilità.

Guadagna annualmente

una cifra compresa fra i 45 e i

55mila euro.

SABATO

2 3

Giornata

internazionale

per l’abolizione

della schiavitù

DOMENICA

Giornata

internazionale

delle persone

con disabilità

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

Il diario continua a pag. 174

greenplanner 167


Green jobs fanno Green company

Come e cosa scegliere nel panorama delle certificazioni

Aziende alle prese con i bollini

a cura di Chiara Guizzetti

Il mercato premia le aziende

che investono in Sostenibilità e

che si adoperano per prendere

una certificazione, o, più in generale,

un ’bollino’, che sancisca

l’impegno assunto nei confronti

delle tematiche Esg. Una maggiore

capacità di attrarre investimenti

e di mantenere i clienti nel

tempo, l’accesso a fonti di finanziamento

e ai bandi indetti dalla

Pa sono i vantaggi esterni più

evidenti; a questi si aggiungono

una migliore capacità di allocare

le risorse interne all’azienda e di

attrarre e trattenere personale e

collaboratori. Certo, senza un’etichetta

riconoscibile il rischio

di Greenwashing è più elevato,

ma bisogna anche fare qualche

considerazione per valutare se

valga davvero la pena adottare

una certificazione e, soprattutto,

quale scegliere.

Per poter decidere in modo

oculato, l’imprenditore e il suo

management devono fare una

riflessione sugli obiettivi che

vogliono raggiungere in un orizzonte

temporale di medio lungo

termine, e sul sistema di valori

presente all’interno della cultura

aziendale; solo così la coerenza

tra mission aziendale, sistema

valoriale e certificazione Esg

può essere davvero premiante.

L’acquisizione di una certificazione

richiede un approccio

progettuale, persone dedicate

e la volontà di intraprendere un

percorso di miglioramento continuo,

elemento essenziale per

poter mantenere la certificazione

in modo costante.

I FONDAMENTALI

DA CONSIDERARE

• Il settore aziendale in cui

l’azienda opera, per capire se

orientarsi verso un’etichetta di

prodotto, una certificazione di

filiera, o verso la “messa in sicurezza”

di un processo rilevante

per l’impresa;

• Le dimensioni dell’azienda,

per valutare il giusto equilibrio

tra l’impegno richiesto dalla certificazione

stessa e il vantaggio

che questa può generare;

• Le esigenze e le aspettative

dei clienti, sia di prodotto/

servizio sia relative alla qualità

della relazione e della customer

experience;

• Il modello organizzativo

dell’azienda, incluso il grado di

intermediazione nei confronti

del cliente e la necessità di

dover far affidamento a terze

parti per servizi di assistenza

post vendita.

Colpo d’occhio sulla responsabilità d’impresa

Normativa/

certificazione

di riferimento

Caratteristiche

A chi è adatto

Ecolabel Ue

Iso 14001

Marchio europeo di qualità volontario che viene apposto a prodotti

e servizi che, oltre ad avere elevati standard di prestazione, generano

un impatto ridotto sull’ambiente durante l’intero ciclo vita del

prodotto/servizio (dall’estrazione delle materie prime, alla fase di

produzione, di imballaggio e trasporto, di utilizzo e di recupero e

smaltimento).

L’impatto ambientale viene certificato da organismi indipendenti

riconosciuti a livello europeo.

Normativa internazionale a cui si può aderire in modo volontario;

essa può inoltre essere integrata agli altri sistemi di gestione (in

particolare, Iso 9001 e Iso 50001) e al Regolamento Emas.

La normativa è impostata sui principi di un sistema di gestione e

prevede la definizione di una politica ambientale, l’identificazione

degli aspetti ambientali rilevanti per le attività di impresa e dei

relativi controlli, la costruzione di un sistema di indicatori di monitoraggio

e la formalizzazione di azioni di miglioramento.

Il sistema viene sottoposto a validazione da parte di un ente

accreditato indipendente.

La certificazione può essere un requisito necessario per potersi

iscrivere all’albo fornitori di grandi aziende.

Principalmente rivolto ad aziende di produzione

di beni e servizi che, per la natura

delle loro attività (per esempio utilizzo di

materie prime rare, consumo energetico,

scarti di produzione e rifiuti), generano

impatti sull’ambiente.

Principalmente rivolto ad aziende che

hanno già sistemi di qualità e che vogliono

operare in una logica di integrazione dei

sistemi.

Adatto anche alle aziende che muovono

i primi passi nel percorso di consapevolezza

degli impatti ambientali.

168 greenplanner


Green jobs fanno Green company

Regolamento

Emas

Reg. CE

1221/2009

Reg. UE

1505/2017

Reg. UE

2026/2018

Epd –

Dichiarazione

ambientale

di prodotto

Certificazione

FSC

Iso

50001:2018

Sistema di Gestione Ambientale a carattere volontario, applicabile

a organizzazioni private e pubbliche.

Il regolamento richiede di definire un processo di raccolta dei

dati ambientali, che vengono resi pubblici a mezzo di una Dichiarazione

Ambientale.

La Dichiarazione viene convalidata da un ente certificato.

Possibilità di apporre il marchio Emas nelle comunicazioni verso

il pubblico e di ottenere incentivi statali e regionali.

La certificazione può essere un requisito necessario per essere

iscritti all’albo fornitori di grandi aziende e per partecipare a

gare pubbliche.

La dichiarazione ambientale di prodotto è un documento che

descrive gli impatti ambientali legati alla produzione di una specifica

quantità di prodotto o di un servizio (per esempio consumi di energia

e materie prime, produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e

scarichi nei corpi idrici).

La dichiarazione è su base volontaria e prevede uno studio di Lca

(Life cycle assessment)

Viene valutata da un ente di certificazione accreditato indipendente.

Certificazione internazionale indipendente e di terza parte specifica

per il settore forestale e i prodotti derivati dalle foreste.

Esistono due tipi di certificazione: la certificazione di gestione

forestale e la certificazione di catena di custodia.

Gli standard di gestione forestale di FSC comprendono la protezione

della qualità dell’acqua, vietano il taglio di foreste antiche,

prevengono la perdita della naturale copertura forestale e proibiscono

l’uso di prodotti chimici altamente tossici.

Normativa internazionale finalizzata all’implementazione e al

miglioramento dei sistemi di gestione dell’energia. Si aderisce in

modo volontario; inoltre, il sistema di gestione che ne deriva può

essere facilmente integrato con altri sistemi di gestione, quali

Iso 9001 e Iso 14001.

Come le altre normative Iso, anche la Iso 50001 richiede di definire

una politica energetica, di misurare e documentare l’utilizzo

e il consumo di energia e di comprendere quali sono i processi e

le risorse che consumano energia, per poter indirizzare così le

azioni di miglioramento.

Il sistema di gestione viene sottoposto a validazione indipendente

da parte di un ente accreditato.

Rivolto a realtà che voglio impegnarsi ancora

di più rispetto al modello proposto dalla Iso

14000. Richiede infatti un maggior coinvolgimento

del personale e una maggiore attenzione

agli aspetti di comunicazione.

Per le organizzazioni che vogliono ottimizzare

i processi produttivi e migliorare le prestazioni

ambientali dei prodotti e dei servizi,

e che vogliono migliorare la relazione con gli

stakeholder in termini di trasparenza.

Per le aziende il cui ciclo produttivo prevede

l’utilizzo di materiali derivanti dalle foreste

(legnosi e non legnosi), non solo nel ciclo

produttivo ma anche nella distribuzione, e

che vogliono garantire ai clienti l’applicazione

di prassi corrette.

Per aziende, di ogni dimensione e settore,

che hanno la necessità di migliorare i propri

livelli di efficienza energetica, di ridurre i

consumi e i costi di gestione e le emissioni

di gas a effetto serra, migliorando così la

performance energetica.

Life cycle

assessment

Iso 17029 e

Iso 17033

(claim etici)

SA 8000

Non si tratta di una certificazione ma di una metodologia analitica

e sistematica che permette di valutare l’impronta ambientale

di un prodotto o di un servizio lungo l’intero ciclo di vita dello

stesso, ovvero dall’estrazione delle materie prime e delle risorse

utilizzate nei processi produttivi, per arrivare alla gestione del

fine vita del prodotto/servizio stesso.

Non si tratta quindi di una vera e propria certificazione, ma di

un’analisi approfondita e mirata che permette alle organizzazioni

di comprendere gli impatti ambientali generati dai processi e

dalle attività e di prendere decisioni consapevoli.

Normativa internazionale che stabilisce i requisiti per definire,

verificare e diffondere asserzioni etiche accurate e credibili,

anche in seguito a una validazione indipendente effettuata da

un ente accreditato.

La normativa copre tutti i claim etici (per esempio commercio

equo e solidale, risparmio energetico, Sostenibilità); il claim

riguarda frasi, simboli, elementi grafici e loghi.

Standard internazionale di carattere volontario, adatto a tutte

le tipologie di organizzazione. È finalizzato a garantire il rispetto

dell’etica, la tutela dei diritti umani e del lavoro. Tra i temi di

interesse, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, l’assenza

di discriminazioni, l’abolizione del lavoro minorile e del lavoro

forzato, la promozione di pratiche di remunerazione del lavoro

corrette.

Il sistema di gestione che ne deriva viene sottoposto a validazione

da parte di un ente accreditato indipendente.

Tabella non esaustiva a cura di Chiara Guizzetti (testi chiusi in redazione a luglio 2022).

Per le aziende che hanno raggiunto un

discreto grado di maturità nella gestione

delle tematiche ambientali, e che hanno

processi di produzione di beni e servizi ad

alto impatto ambientale lungo l’intera filiera

(approvvigionamenti, produzione, distribuzione,

riciclo e riuso).

Per le aziende, di ogni dimensione e settore,

che hanno già intrapreso un percorso

di Sostenibilità e che hanno la necessità di

differenziare i propri prodotti e servizi anche

attraverso una comunicazione trasparente

nei confronti degli stakeholder.

Adatto alle realtà aziendali labour intensive,

con poli produttivi dislocati in aree extra Ue,

dove il rispetto dei principi legati alla dignità

umana è un’area critica.

Adatto anche a realtà che non hanno obblighi

di rendicontazione Esg e che muovono i

primi passi nel mondo della responsabilità

di impresa.

greenplanner 169


Green jobs fanno Green company

Società benefit

Il concetto di ’società benefit’ ha fatto capolino nel nostro

paese a gennaio 2016, grazie all’entrata in vigore della

legge di stabilità n. 208 del 28 dicembre 2015. In questo

modo, per la prima volta è stato possibile introdurre, accanto

alle società ’for profit’ e agli enti non profit, una terza forma,

intermedia, finalizzata sì al raggiungimento di un risultato

positivo di business, ma anche al conseguimento di una

mission di tipo sociale, in modo da bilanciare gli interessi

degli azionisti e quelli degli stakeholder. L’obiettivo di beneficio

sociale deve essere formalmente definito all’interno

dello statuto societario; accanto a questo requisito, la legge

richiede la nomina di un ’benefit director’ a cui spettano specifici

doveri di accountability. Le aziende che in Italia, a oggi,

hanno adottato la forma giuridica di Società benefit sono circa

2.000; questo numero è destinato a crescere, soprattutto

tra le piccole e medie imprese. Per garantire adeguati livelli

di trasparenza la società benefit deve allegare, con cadenza

annuale, una valutazione di impatto relativa ad

aree definite (corporate governance, dipendenti,

stakeholder e ambiente), che si accompagna al

bilancio di esercizio.

Per saperne di più

Economia del Bene Comune

del Bene Comune è un movimento internazionale

che propone un modello socio-economico fondato

L’Economia

su alcuni valori giudicati essenziali: la dignità umana, la

solidarietà, la giustizia sociale, l’ambiente, la trasparenza e la

condivisione democratica. Il modello proposto da Ebc considera

cinque principali categorie di stakeholder: i fornitori, i proprietari

e i partner finanziari, i collaboratori, i clienti e i concorrenti, il

contesto sociale. Lo strumento che permette di conciliare la

dimensione valoriale e le aspettative degli stakeholder è la

matrice, a cui spetta il compito di guidare le aziende (ma anche

i comuni, le famiglie e, in futuro, anche le scuole) in un percorso

di consapevolezza e di miglioramento verso, appunto, un bene

comune rappresentato da una società più inclusiva, collaborativa,

corretta nei comportamenti, rispettosa dell’ambiente

e attenta a non generare sprechi. L’applicazione pratica della

matrice, infatti, consente di redigere il bilancio Ebc e di costruire

un sistema di indicatori, nei confronti dei quali non

solo è possibile misurare i risultati ottenuti ma

anche definire, in modo consapevole, obiettivi di

miglioramento.

a cura di Chiara Guizzetti

B Corp

Con il termine B Corp si

fa riferimento a una

certificazione, lanciata

negli Stati Uniti nel 2006 a

opera di un ente privato non

profit, B Lab, con lo scopo di

diffondere, a livello globale,

un modello organizzativo in

cui, accanto al raggiungimento

di un profitto, le aziende si

pongono l’obiettivo più ampio

di generare un impatto positivo

sul pianeta e le persone.

È nato così un movimento

che, a oggi, conta più di 2.500

realtà certificate in oltre 60

paesi del mondo. Per poter

conseguire la certificazione,

l’azienda deve sottoporsi al B

Impact Assessment, un questionario

di autovalutazione

che permette di investigare

il posizionamento dell’impresa

lungo cinque dimensioni:

governance (con particolare

attenzione agli aspetti di responsabilità

e trasparenza),

collaboratori, community,

ambiente e clienti. Per poter

ottenere la certificazione bisogna

ottenere un punteggio

minimo pari a 80.

La certificazione è però

soggetta ad alcune critiche,

tra cui il fatto che non sono

previsti audit che possano

validare la veridicità delle informazioni

condivise in sede

di assessment. A questo si

aggiunge il costo delle fee

previste, che possono variare

da 1.000 a

50.000 euro, in

funzione del fatturato

generato.

Per saperne di più Per saperne di più

170 greenplanner


Per conoscere le imprese

Facciamo di tutto

per tenere pulito

il Pianeta

(e spiegarlo)

AICA – Associazione internazionale per la

Comunicazione Ambientale ed E.R.I.C.A. soc.

coop., leader nazionale nella progettazione e comunicazione

ambientale, sono da anni impegnate

fianco a fianco nella promozione di campagne

ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche

ambientali, focalizzando la propria attenzione

sulla riduzione dei rifiuti, l’economia circolare e la

lotta al littering e all’abbandono dei rifiuti.

Settimana europea

per la riduzione

dei rifiuti (Serr)

La Settimana Europea per la

Riduzione dei Rifiuti (Serr) nasce

all’interno del Programma

LIFE+ della Commissione Europea

per promuovere la realizzazione

di azioni di sensibilizzazione

sulla riduzione dei rifiuti,

tutte riunite in una settimana

nel mese di novembre. Nella

Serr sono coinvolti enti pubblici,

imprese, istituti scolastici,

associazioni e cittadini, che diventano

protagonisti della riduzione,

del riuso e del riciclo. AICA

si occupa del coordinamento

nazionale della campagna, su

mandato del Comitato Promotore

– composto dal Ministero

della Transizione Ecologica, CNI

Unesco (invitato permanente),

Utilitalia, Anci, Città Metropolitana

di Torino, DAR Regione

Sicilia, Legambiente, Federconsumatori

Lazio ed E.R.I.C.A. soc.

coop. (partner tecnico).

Circonomìa

Nella dimensione circolare, economia

e ambiente diventano due

declinazioni complementari di

una più larga nozione di benessere. Tale principio è il filo conduttore

di Circonomìa, il Festival dell’economia circolare e della transizione

ecologica nato nel 2016 in Piemonte e promosso da E.R.I.C.A. soc.

coop insieme ad AICA, GMI (Greening Marketing Italia) ed EPR Comunicazione.

Il festival si rivolge a un pubblico ampio per mettere in

mostra le idee e le buone pratiche imprenditoriali e amministrative,

i cambiamenti sociali e culturali che hanno in comune l’attenzione

al paradigma ecologico. Nelle prime sette edizioni sono stati innumerevoli

gli eventi (dai convegni agli incontri, dalle presentazioni di

libri, alle proiezioni e i concerti) che hanno visto la partecipazione di

personalità importanti del mondo culturale, politico ed economico.

Wpc/Campionato Mondiale di Plogging

Il littering danneggia il nostro ambiente e i nostri mari e va contrastato.

Per combatterlo sono sufficienti due semplici gesti: evitare di

abbandonare rifiuti a terra e chinarsi per raccogliere quanto sta già

inquinando l’ambiente. Praticato già da molti appassionati di sport

e di natura, è grazie al runner svedese Erik Ahlström che è nato il

termine “plogging”, unione tra “plocka upp”, che in svedere significa

raccogliere, e “jogging”. Tale disciplina ha quindi vissuto rapidamente

un’escalation di interesse e di attenzione che ha portato nell’ottobre

del 2021 all’organizzazione, da parte di AICA – Associazione

Internazionale per la Comunicazione Ambientale e di E.R.I.C.A. soc.

coop., della prima edizione del campionato mondiale di Plogging

che si è svolto in Val Pellice.

E.R.I.C.A. Via Santa Margherita n. 26 - 12051 Alba (Cn) - Italia


appunti del mese

L

27

4

11

18

25

M M G V S D

28 29 30 1 2 3

5

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6

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7

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30

24

31

172 greenplanner


Silvia Noferini Natività, Prato

dicembre Ambiente in tavola

#diete #plantbased #salute #elettrodomesticigreen

testi a cura di Olivia Rabbi


Ambiente in tavola

Cucina green

fra tradizione

e tecnologia

Nutrirsi correttamente aiuta a

salvaguardare salute e benessere.

Farlo in modo sostenibile

fa bene sia a noi sia all’ambiente.

Come ricorda la Fondazione

Veronesi, la dieta mediterranea

è riassunta nella ‘piramide

alimentare’, alla cui base si

trovano i pasti principali con

verdure, frutta e cereali (meglio

se integrali).

4 LUNEDÌ

AM

PM

5 MARTEDÌ

AM

•Giornata mondiale del Suolo

•Giornata internazionale del volontariato

per lo sviluppo economico e sociale

PM

Salendo, troviamo alimenti

di consumo quotidiano come

latte e yogurt, frutta a guscio,

semi, olive, olio extravergine

di oliva, erbe, spezie e aromi.

Consumo settimanale decrescente

per pesce, crostacei e

molluschi, legumi, pollame e

uova, fino a salumi, carne rossa

e dolci, che vanno assunti

in modo attento e controllato.

Più in generale, le diete plant

based rappresentano uno dei

pilastri più interessanti di ricerca

sull’alimentazione e la

Sostenibilità ambientale, ma

non sempre sono facili da gestire.

E per questo si sta ricorrendo

anche all’Intelligenza

artificiale. O, comunque, alla

tecnologia in genere: così gli

elettromestici ci danno una

mano (vedi pag. 184).

6 MERCOLEDÌ

AM

PM

174 greenplanner


settimana 49

dicembre 2023

7

AM

8

AM

GIOVEDÌ

VENERDÌ

Giornata mondiale della pace

PM

PM

Fuori casa

come si fa?

Già, in casa. E fuori? La cucina

salubre e sostenibile

travalica il confine dello

spazio domestico e guarda

al mondo degli eventi e del

banqueting. Sono diverse

le attività imprenditoriali

che hanno fatto del Green

la propria vocazione e integrano

prodotti locali e stagionali

con l’allestimento e

il servizio ecosostenibile,

compostabile e riciclabile,

e con il riuso degli avanzi.

All’interno di questo panorama

in evoluzione c’è

anche un altro obiettivo

comune: la lotta allo spreco

alimentare, basata sul rispetto

- anche e soprattutto

etico - del valore umano,

oltre che salutistico, del

buon cibo nel piatto.

SABATO

DOMENICA

9 10

• Giornata

• Giornata

internazionale

internazionale

contro la

dei diritti degli

corruzione

animali

• Giornata

• Giornata

mondiale per la

mondiale

commemorazione

dei diritti

e per la dignità

dell’uomo

delle vittime di

genocidio e della

prevenzione di

questo crimine

Assaggia prima

di buttare

L’errata comprensione della

differenza tra data di scadenza

(che in etichetta viene

indicata dalla frase “da consumare

entro”) e Tmc (ossia

con la dicitura “da consumarsi

preferibilmente entro”) è una

delle cause che portano a

buttare il cibo in patumeria. Lo

denuncia da tempo Too Good

To Go, l’App contro gli sprechi

alimentari che sta portando

avanti una campagna per fare

chiarezza. È nata con questo

intento l’Etichetta Consapevole

di Too Good To Go, che

invita i consumatori a guardare,

annusare e assaggiare

il prodotto prima di gettarlo.

greenplanner 175


Ambiente in tavola

Più informati,

meglio nutriti

Il consumatore più informato

segue maggiormente i dettami

salutari della dieta mediterranea.

Lo mette nero su bianco lo

studio del Crea Alimenti e Nutrizione.

Lo studio, coordinato

da Laura Rossi e Vittoria Aureli

e basato su un’indagine Swg

Italy 2020 su un campione di

2.869 intervistati, rappresentativo

della popolazione italiana

over 18 anni, ha misurato la

conoscenza nutrizionale (Nk) e

l’aderenza alla dieta mediterranea

della popolazione adulta

italiana (Amd). Al percorso alimentare

aderiscono maggiormente

donne, anziani, persone

con livelli di istruzione elevati e

gli abitanti in aree urbanizzate,

in particolare nelle regioni del

Centro Nord e delle Isole.

Aderisce alla dieta mediterranea

chi ha migliori conoscenze

nutrizionali. Incrociando i dati,

emerge come il 65% di chi ha

un basso valore Nk riporti una

scarsa aderenza allo schema

alimentare mediterraneo, al

contrario del 73% di chi ha Nk

alto e rivela un’alta aderenza.

11 LUNEDÌ

AM

12 MARTEDÌ

AM

Giornata internazionale della montagna

PM

Giornata internazionale della

copertura sanitaria universale

PM

13 MERCOLEDÌ

AM

PM

Aderenza alla

dieta mediterranea:

13% Alta

24% Medio-alta

31% Medio-bassa

32% Bassa

Fonte: Swg Italy

176 greenplanner


SABATO

16 17 DOMENICA da brodo e legumi in scatola.

Ma anche, come spiega Martina

Francia, nutrizionista e

collaboratrice della Emanuele

settimana 50

dicembre 2023

Conoscenze

GIOVEDÌ

nutrizionali

14

AM

PM

di risposte corrette

57% sono legate a:

Relazione fra

60%

alimentazione e salute

60% Raccomandazioni

degli esperti

Scelte alimentari

57%

ed etichette

Nutrienti negli

54%

alimenti

Fonte: Swg Italy

VENERDÌ

Meno sale,

15

più salute

AM

PM

Ridurre il consumo di

sale a tavola (e con

esso i rischi per la salute) si

può, senza rinunciare al gusto.

Basta mettere in atto qualche

trucco e prestare molta attenzione

agli alimenti. Primo,

impariamo a leggere l’etichetta.

Secondo, usiamo insaporitori

naturali come aromi, erbe

e spezie. Attenti ad affettati,

formaggi stagionati, prodotti

confezionati e da forno, dadi

Gnemmi Consulting, alla scadenza

degli alimenti: «I prodotti

confezionati che hanno

scadenze molto lunghe possono

contenere infatti sale e

additivi in quantità elevata, per

garantire una conservazione

prolungata. Meglio allora scegliere

prodotti che

scadono a breve

oppure gli alimenti

cucinati a casa».

greenplanner 177

PER SAPERNE DI PIÙ


Ambiente in tavola

Circolari

dal cucchiaio

alla tartina

L’economia circolare passa

anche dalla tavola delle grandi

occasioni e degli eventi. Lo

dimostra il progetto di Circular

Catering di Bibendum, società

di catering e banqueting con

sede a Modena. Il concept Circular

Economy for Food Catering,

sviluppato con l’Università

di Scienze Gastronomiche

di Pollenzo, punta a innovare

il settore dell’industria alimentare

e della ristorazione

attraverso la valorizzazione

delle materie prime seconde

della filiera agroalimentare. Le

metodologie di preparazione

e conservazione degli alimenti

sono altamente sostenibili dal

punto di vista

ambientale

ed energetico,

grazie

anche a tecniche

di cottura

e preparazione

che

permettono

di ottenere piatti di qualità.

Il menù diventa frutto di una

sinergia virtuosa fra cucina e

filiera, fino al packaging. Il servizio

allarga l’approccio green

dai fornelli alla location, con

l’utilizzo di materiali sostenibili

e riciclabili, lo smaltimento

corretto dei rifiuti, l’impiego

di oggetti e arredi prodotti da

artigiani locali. La dismissione

a fine evento recupera avanzi

e scarti anche con la proposta

di soluzioni take away e il riutilizzo

dei materiali organici

per produrre biogas, compost,

saponi o altre preparazioni.

18 LUNEDÌ Giornata internazionale dei migranti

AM

PM

19 MARTEDÌ

AM

PM

20 MERCOLEDÌ Giornata internazionale della solidarietà umana

AM

PM

178 greenplanner


settimana 51

GIOVEDÌ

21

AM

VENERDÌ

22

AM

SABATO

23

mondiale dello snowboard

PM

PM

24 DOMENICA dicembre 2023

Si parte

dai fornitori

Prima di arrivare nel piatto, il

catering circolare passa dalla

scelta dei fornitori e delle materie

prime. Secondo il “Report

di sostenibilità 2020”, su 519

fornitori 506 sono italiani e

228 hanno sede in Emilia Romagna,

valorizzando i produttori

di prossimità e riducendo i

costi ambientali della logistica.

Le materie prime stagionali

vengono poi lavorate per essere

consumate fuori stagione,

mantenendo le proprietà

nutrizionali e il sapore.

Gli Esg

di Bibendum

Economia circolare:

riduzione al minimo dei rifiuti pre

e post consumo

Menù a impatto ambientale

ridotto:

opzioni di catering vegane e

vegetariane

Prodotti biologici:

uso di ingredienti biologici

certificati

Approvvigionamento locale e

sostenibile:

sostegno ai produttori locali e di

prossimità

Stoviglie riciclabili,

e alternative alla plastica usa e

Giornata

getta

Fonte: Bibendum, “Report di

sostenibilità ambientale 2020”

greenplanner 179


Ambiente in tavola

A tavola

con l’Ia

L’intelligenza artificiale (Ia) si

siede a tavola e inizia a ottimizzare

l’alimentazione. Ne è

un esempio il servizio di meal

planning messo a punto dalla

start up Feat Food, che grazie

ad algoritmi di Machine Learning

permette di ricevere a

casa i pasti pronti personalizzati,

strutturati secondo le diverse

combinazioni alimentari

e le grammature individuate

dal sistema di intelligenza

artificiale. Tutto nella giusta

quantità, evitando gli sprechi.

Ma l’Intelligenza artificiale può

anche aiutare a ‘inventare’, o a

migliorare, alimenti plant-based

di ultima generazione.

L’algoritmo Giuseppe della

start up cilena NotCo funziona

come un vero e proprio generatore

di ricette innovative

per ricercare nuove soluzioni

alimentari che, senza l’utilizzo

di carne o altri derivati

di origine animale,

possano richiamare

le sensazioni degli

alimenti tradizionali

ma in chiave vegan,

integrando salubrità

e gusto con un approccio sostenibile.

E non può mancare

un buon caffè. Per controllare

la miscela in tramoggia e

la sua qualità, Gruppo Cimbali

ha messo a punto con

Nasys-Nano Sensor System

il ‘naso elettronico’, un sensore

inserito all’interno delle

macchine da caffè che cattura

i componenti volatili in forma

di segnali elettrici, che vengono

poi inviati in un cloud per il

confronto con le caratteristiche

di miscele registrate, e ne

180 greenplanner

25 LUNEDÌ Natale

AM

26 MARTEDÌ

AM

27 MERCOLEDÌ

AM

PM

PM

PM


settimana 52

GIOVEDÌ

28

AM

VENERDÌ

29

AM

SABATO

30

PM

PM

31 DOMENICA dicembre 2023

valuta la freschezza, modificando

se serve macinatura,

temperatura e/o pressione di

estrazione.

Diamo un taglio

alle sofisticazioni

È di Enea il laser fotoacustico

SafeFood, che individua le sofisticazioni

alimentari. La gran

parte della luce prodotta dal

fascio laser è modulata a una

frequenza acustica e inviata

alla cella fotoacustica, dove

interagisce con il campione alimentare

generando un’onda

sonora captata da un microfono,

il cui segnale viene successivamente

amplificato. Più

forte è l’onda sonora, maggiore

è l’assorbimento del campione:

la misurazione dello spettro di

assorbimento infrarosso, modulata

con tecniche sofisticate,

consente di discriminare i diversi

composti.

il punto di vista

dei Chinson

a cura di Mario Airaghi

greenplanner 181


Ambiente in tavola

Anche con le nostre azioni quotidiane

Salviamo il clima

a partire dal nostro piatto

D

immi cosa mangi e ti dirò

quanto sei Sostenibile.

È il punto di partenza

per promuovere in modo deciso

il contrasto al cambiamento

climatico limitando l’impatto

ambientale, a partire da ciò che

abbiamo nel piatto: scelto, acquistato,

consumato. Su questo

approccio innovativo si è concentrato

il progetto Su-Eatable

Life, finanziato dal programma

europeo Life, nato con lo scopo

di dimostrare il potenziale di riduzione

delle emissioni di CO 2

e

del consumo idrico connessi al

cibo attraverso l’adozione di diete

sane e sostenibili, in primis da

parte dei cittadini europei.

Attenzione all’impronta

Coordinato da Riccardo Valentini

dell’Università degli Studi

della Tuscia e membro del Comitato

intergovernativo per i

cambiamenti climatici Ipcc, in

collaborazione con la Fondazione

Barilla Center for Food

and Nutrition, la BCorp GreenApes,

la Ong The Sustainable

Restaurant Association e la

Wageningen University, il progetto

ha messo in luce quanto

il sistema alimentare incida sul

cambiamento climatico e sia

responsabile di una quota di

emissioni di CO 2

in atmosfera

pari a circa il 37 per cento

del totale; cui si aggiunge il 92

a cura di Olivia Rabbi

per cento dell’impronta idrica,

con importanti conseguenze su

ambiente, deforestazione, perdita

di biodiversità e produzione

di rifiuti.

Otto i principi guida emersi dal

progetto. Questi dicono sì al

consumo di frutta, verdura e

cereali integrali, ad alimenti di

stagione, locali o della tradizione,

meglio se preparati freschi,

al bere molta acqua (meglio se

del rubinetto) senza sprechi, e al

ridurre gli imballaggi e i materiali

usa e getta privilegiando il riciclo

e il riuso. Da ridurre le carni e gli

insaccati, i latticini in genere e lo

spreco alimentare. Per iniziare

a “sporcarsi le mani” in cucina

e pulire l’ambiente, in mensa

oppure a casa, non

resta che consultare

il ricettario ad hoc disponibile

online.

PER SAPERNE DI PIÙ

L’acqua e le sue infinite differenze

Minerali, termali, potabili o destinate ad altri usi. Sono varie le sfaccettature che possono avere le acque

Per essere definita minerale, l’acqua deve provenire

da sorgenti o falde sotterranee, protette

e incontaminate, batteriologicamente pure

all’origine, con temperature, composizione di

sali minerali e oligoelementi costanti. Arriva in

tavola come imbottigliata alla fonte ed è dotata di

un’etichetta dove vengono indicati

componenti, provenienza

e altre informazioni. Tra cui la

scritta: “Tenere lontano da luce

solare e fonti di calore”, per impedire

le alterazioni delle materie

plastiche e scongiurare ogni

pericolo di contaminazione.

Al contrario, l’acqua potabile,

quella del rubinetto, è

prelevata da laghi, fiumi o

falde sotterranee o superficiali,

poi distribuita dagli

acquedotti: nella gran parte

dei casi è sottoposta a

frequenti trattamenti di

disinfezione antibatterica e

antimicrobica, e a periodiche

valutazioni ed esami da parte

delle autorità sanitarie, per valutare

la qualità e la sicurezza lungo tutto il

ciclo produttivo. (g.m.)

PER SAPERNE DI PIÙ

182 greenplanner


Ambiente in tavola

Entrando nel merito della n. 61 del 17 maggio 2022

Filiera corta e prodotti alimentari

a Km zero: cosa dice la legge

a cura di Elena Tieghi

avvocato in Lexalent

L

e norme per la valorizzazione e la promozione

dei prodotti agricoli e alimentari a

chilometro zero e di quelli provenienti da

filiera corta sono legge (la n. 61 del

17 maggio 2022), con la finalità di

favorirne il consumo e la commercializzazione,

garantendo nel contempo

ai consumatori un’adeguata informazione

sulla loro origine e sulla loro

specificità.

La stessa legge delinea i criteri con

cui un prodotto può essere definito a

chilometro zero o a filiera corta, istituisce

i loghi, indica alcuni strumenti di

valorizzazione e promozione, stabilisce la sanzione

per gli utilizzi illeciti, rimandando però a un

successivo Decreto Ministeriale di specificare

ulteriormente rispetto ai relativi loghi e ai criteri

di attribuzione e verifica.

Così, secondo questa legge, possono essere definiti

a Km zero gli alimenti provenienti da luoghi

di produzione e di trasformazione della materia

prima o delle materie prime agricole primarie

utilizzate, posti a una distanza di massimo 70

Per la violazione

delle norme

qui delineate è

prevista la sanzione

amministrativa

pecuniaria da un

minimo di

1.600

a un massimo

di 9.500 €

Km di raggio dal luogo di vendita o di consumo,

o provenienti dalla stessa provincia del luogo di

vendita o dal luogo di consumo del servizio di

ristorazione (oppure sbarcati entro i

70 km, nel caso del pescato).

Possono invece definirsi provenienti

dalla filiera corta i prodotti che arrivano

al consumatore finale senza

intermediario alcuno, oppure attraverso

al massimo un intermediario.

Per la promozione della vendita la

legge prevede la possibilità di riservare

uno spazio di almeno il 30%

delle aree destinate ai mercati in genere,

oltre che spazi adeguati per la pesca, prospicenti

i punti di sbarco. Regioni ed enti locali,

d’intesa con la grande distribuzione, possono

favorire la creazione di aree dedicate all’interno

dei locali. La legge prevede inoltre che i loghi

non dovranno essere posizionati sui prodotti e

sulle confezioni bensì nei punti di vendita, intesi

come spazi fisici o piattaforme online, oppure

direttamente nei luoghi di consumo degli stessi

prodotti.

greenplanner 183


Ambiente in tavola

La Sostenibilità in cucina inizia dai fornelli

sfizio tecnologico grazie all’utilizzo

di apparecchi sempre più

performanti ed efficienti, che accelerano

in modo significativo la

lavorazione garantendo preparazioni

di alto livello. Un vantaggio

in termini di funzionalità che

si rivolge indistintamente a tutti

gli appassionati ai fornelli, vegan

e no. «L’autoproduzione aveva

dato la spinta alla diffusione di

certi tipi di attrezzature, come la

macchina per le bevande a base

vegetale, l’estrattore, il mulino,

la fioccatrice o il germogliatore

– spiega Balducci –. Ora non abbiamo

più questa necessità, ma

ci è rimasta la scintilla negli occhi

alla vista di un nuovo elettrodomestico.

I vegani amano cucinare

e, con il fatto che all’inizio hanno

lavorato con grande fatica, a

mano a mano hanno imparato a

produrre i propri alimenti e a spea

cura di Olivia Rabbi

Elettromestici e attrezzi del mestiere:

il loro impatto sulla cucina vegana

A

chi abbraccia la scelta etica

di vivere vegan piace cucinare,

e tanto. Ma l’evoluzione

e l’ampliamento dell’offerta

di alimenti vegani certificati e

garantiti, nei negozi specializzati

e nella grande distribuzione, sta

cambiando le abitudini di preparazione

e cottura degli alimenti,

riducendo l’autoproduzione di

cibi e pietanze senza perdere la

passione di stare ai fornelli. Magari

utilizzando elettrodomestici

di ultima generazione, intelligenti

e adatti alle preparazioni che

soddisfano le esigenze vegane

così come quelle di salutisti, flexitariani

e, in generale, dei consumatori

interessati agli alimenti

plant-based. Una tendenza che

sta aprendo la strada, anche, a

una cucina sostenibile per consumi

energetici e riduzione degli

sprechi e dei rifiuti prodotti.

Come spiega Renata Balducci,

presidente dell’associazione AssoVegan.

Meno autoproduzione

Cucinare vegano nasce all’insegna

dell’autoproduzione di

alimenti e bevande a base di

soia e altri vegetali. Oggi però è

possibile trovare in commercio

una vasta gamma di preparati,

certificati VeganOk, biologici e di

qualità, che alleggeriscono il lavoro

in cucina ma non tolgono

la voglia di soddisfare qualche

GLI ELETTRODOMESTICI CHE CI DANNO UNA MANO VEG

Macchina per formaggio

e yogurt anche vegetali

Essiccatore

ARIETE B-cheese per formaggio e yogurt

anche vegan

Oltre ai formaggi freschi come mozzarella, ricotta o stracchino e yogurt,

prodotti utilizzando latte di origine animale, lavora in casa i prodotti

alimentari a base di bevande vegetali, come il tofu, adatti per chi soffre

di intolleranza al lattosio oppure ha scelto l’alimentazione vegana o

vegetariana.

ARIETE Essiccatore B-Dry

La distribuzione uniforme del calore nell’apparecchio disidrata

perfettamente frutta e verdura, ma anche funghi, erbe aromatiche e carne,

eliminando l’acqua e conservando i sali minerali e le vitamine presenti.

I contenitori separati permettono di essiccare nello stesso momento

alimenti diversi.

184 greenplanner


Ambiente in tavola

Il mondo vegan in Italia nel

2021 secondo il Rapporto

Italia Eurispes 2021*

Vegetariani e vegani 8,2%

(8,9% nel 2020)

Vegetariani 5,8%

(6,7% nel 2020)

Vegani 2,4%

(2,2% nel 2020)

+9% i vegani nel 2021

rispetto al 2020**

*Sul totale della popolazione. L’indagine

campionaria Eurispes è stata

realizzata su un campione probabilistico

stratificato in base alla distribuzione

della popolazione per sesso,

classe d’età (18-24 anni; 25-34 anni;

35-44 anni; 45-64 anni; 65 anni e

oltre) e area geografica (Nord-Ovest,

Nord-Est, Centro, Sud e Isole)

risultante dai dati dell’ultimo Censimento

Istat. I questionari sono stati

somministrati tra novembre 2020

e gennaio 2021. **Fonte: VeganOK

rimentare scoperte. L’evoluzione

degli elettrodomestici accompagna

un cambiamento culturale

nei confronti degli ingredienti:

pensiamo alla panna vegetale

liquida, montata perfettamente

grazie al frullatore a immersione,

o alle opportunità d’uso dei robot

di grande potenza, che possono

anche cuocere le pietanze.»

Cottura “furba”

per vegani e non

intelligente che fa tutto da solo ed è capace

di preparare e cuocere alimenti plant-based gustosi

L’elettrodomestico

piace al mondo vegan, così come a tutti coloro che cercano

un’alimentazione salutare e biologica. Ecco quindi gli apparecchi

che producono e preparano in autonomia piatti pronti e alimenti

freschi vegetali. Una tendenza che sta aprendo la strada, anche, a

una cucina sostenibile per consumi energetici e riduzione di sprechi

e rifiuti. Secondo Renata Balducci, presidente di AssoVegan,

«l’evoluzione degli elettrodomestici accompagna un cambiamento

culturale nei confronti degli ingredienti, pensiamo alla panna

vegetale liquida montata perfettamente grazie al frullatore a immersione

o alle opportunità d’uso dei robot di grande potenza, che

possono anche cuocere le pietanze». Se l’utilizzo dell’essiccatore

o dell’estrattore segna una tendenza alla diminuzione, dovuta alla

facilità di reperire in commercio prodotti biologici di qualità, continua

Balducci, la scoperta di nuove opportunità per la cottura dei

legumi freschi o secchi è la novità di rilievo: «La cottura dei legumi

in casa è impegnativa in termini di tempo e di attenzione, con la

pentola elettrica i legumi secchi di qualsiasi qualità e provenienza

cuociono in autonomia in 5-6 ore e ogni giorno sono pronti da

consumare». Soprattutto, senza produrre imballaggi da smaltire.

Chi sale, chi scende

Fra gli apparecchi della vecchia

guardia della cucina vegan resiste

il germogliatore, che conquista

uno spazio crescente anche

nell’alimentazione non vegana.

«All’inizio era un apparecchio

prettamente legato a noi, ma ora

non è più così: vediamo anche

ristoranti nei quali i germogliatori

Macchina per il pane

gluten free

Frullatore che prepara

e cuoce zuppe

Estrattore

PANASONIC Macchina per il pane B2510

Basta utilizzare il programma giusto, aggiungere gli ingredienti e la macchina

impasta, fa lievitare e cuoce da sola diversi tipi di pane, pizza, dolci e altri

impasti, con farine tradizionali oppure gluten free, ottenendo gli alimenti ideali

anche per chi soffre di celiachia, allergie e intolleranze al glutine.

IMETEC Frullatore SM 1000 Soup Maker

Grazie alla dotazione di programmi preimpostati automatici e facili da

gestire anche per i meno esperti, cuoce e frulla in autonomia gli ingredienti

per la preparazione di zuppe, vellutate, sughi e passati di verdure. Ma è

capace anche di produrre il classico frullato e deliziose composte di frutta.

HUROM Estrattore serie H-100

Con il processo di estrazione lenta, che non provoca surriscaldamento, da

frutta e verdura si ottengono succhi ricchi di vitamine e sali minerali e, nel

caso di alcuni modelli, anche frullati e gelati di frutta. Gli scarti possono

essere riutilizzati per zuppe, dolci e altre preparazioni alimentari fatte in

casa.

greenplanner 185


Ambiente in tavola

sono utilizzati per qualsiasi pietanza,

vegana e non». Il discorso

cambia parlando dell’essiccatore,

visto che, secondo Balducci,

occorre forse guardare alla Sostenibilità

e alla riduzione dell’inevitabile

consumo di energia

elettrica dovuto all’uso prolungato

dell’apparecchio, a causa

dei tempi lunghi di essiccazione:

«L’essiccatore resta collegato

alla rete elettrica per molto tempo

e per quanto il consumo orario

sia basso le ore di funzionamento

sono tante».

Se il mulino domestico per la macinazione

dei cereali e legumi è

sempre stato piuttosto elitario

(«Ne avrò visto uno negli ultimi

venti anni», ammette Balducci),

l’estrattore conosce una certa

diffusione sul mercato, non solo

vegan. Eppure, «compravo ogni

giorno una buona quantità di

frutta e verdura biologiche e producevo

uno/due litri di estratto

che bastavano per un giorno, un

giorno e mezzo di consumo, a

fronte di circa tre ore di lavoro. La

scarsità di tempo della vita quotidiana

e la disponibilità di prodotti

pronti mi hanno portata a utilizzare

meno frequentemente anche

questo tipo di apparecchio».

Cottura lenta e sostenibile

L’ultima scoperta in casa vegan

è la pentola elettrica a cottura

lenta che, utilizzata per diverse

preparazioni (come zuppe e minestroni),

diventa preziosa per

la cottura quotidiana dei legumi,

favorendo il consumo di quelli

secchi al posto di quelli in scatola.

Riducendo in prospettiva

sprechi e imballaggi da smaltire.

«Noi vegani consumiamo molti

legumi, ma cuocerli in una pentola

normale ci aveva portato ad

abbandonare il legume secco a

vantaggio di quello in scatola o

in barattolo di vetro - continua

Balducci -. La cottura dei legumi

in casa è impegnativa in termini

di tempo e di attenzione perché

richiedono di essere continuamente

girati con l’asportazione

della schiuma per circa un paio

d’ore. Con la pentola elettrica i

legumi secchi si cuociono in autonomia

in 5-6 ore

e ogni giorno sono

pronti da consumare».

PER SAPERNE DI PIÙ

Risparmiare

con il batch

cooking

Cucinare i piatti in anticipo

e in buona quantità

e poi riporli, ben chiusi

in appositi sacchetti e contenitori,

nel freezer o in frigorifero.

Pronti per essere

consumati nel corso della

settimana. Il batch cooking

è una delle strategie utili in

cucina per utilizzare al meglio

gli elettrodomestici, dai

grandi ai piccoli apparecchi,

riducendo nel contempo i

consumi di tempo e di energia,

preparando in una volta

sola (per esempio nel week

end) le diverse pietanze da

consumare nei giorni successivi.

Si prestano bene

a questa tecnica alimenti

come le zuppe e il minestrone,

i brodi, la pasta al forno,

le polpette e gli hamburger,

meglio se raffreddati rapidamente

con l’abbattitore o

conservati sottovuoto.

Germogliatore

Pentola a cottura lenta

Pentola a cottura lenta

186 greenplanner

BAVICCHI Germogliatore Geo Plus

Permette di coltivare facilmente i germogli grazie alla costante erogazione

dell’acqua, ed è disponibile in due versioni: manuale, con contenitori in plastica

per grandi quantità, in terracotta e in vetro, o elettrico con funzionamento

automatico. In viaggio, il sacchetto germogliatore è pratico e trasportabile.

CROCKPOT Slow Coooker Sizzle & Stew

Cucina e mantiene al caldo zuppe, carne, pesce, verdure, legumi e creme dolci

con una temperatura bassa e costante, aiutando a conservare le proprietà

degli alimenti. È pratica da utilizzare anche di notte o quando si è fuori casa, e il

contenitore interno è adatto anche al fornello a gas per una rosolatura veloce.

VORWERK Bimby

Smart e dal funzionamento intuitivo, basta programmarlo in pochi

passaggi e fa tutto da solo. Secondo i diversi modelli disponibili sul

mercato trita, macina, impasta, frulla, pesa gli ingredienti, prepara lo

yogurt, cuoce ad alta e bassa temperatura e a vapore, con cottura lenta

oppure sottovuoto.

Tabella non esaustiva a cura di Olivia Rabbi – testi chiusi in redazione a luglio 2022


greenplanner 187


Neologismi

Green

a cura di Nicole Bianchi

Action for climate

empowerment

Action for climate empowerment (Ace – Azione per l’empowerment

climatico) è un’espressione che si riferisce all’obiettivo di

fornire a tutti i membri della società gli strumenti per potersi

impegnare nell’azione per il clima attraverso l’istruzione, la formazione,

la sensibilizzazione, la partecipazione pubblica, l’accesso alle

informazioni e la cooperazione internazionale sul tema. I giovani

intendono giocare un ruolo importante verso la transizione al futuro

sostenibile.

Antropocene

Il termine, coniato nel 2000 dal chimico olandese premio Nobel

Paul Crutzen, vuole indicare un’epoca geologica in cui l’essere

umano, con le sue attività, è riuscito con modifiche strutturali,

territoriali e climatiche a incidere sui processi geologici, con particolare

riferimento all’aumento delle concentrazioni di CO 2

e CH 4

nell’atmosfera.

Bio mountain

retreat

Come suggerisce il nome, letteralmente ritiro biologico in montagna,

si tratta di una vacanza benessere in un luogo di montagna,

con anche la possibilità di assaporare piatti preparati con i prodotti

biologici coltivati in loco.

Budget di carbonio

Traducibile in italiano come bilancio di CO 2

, il carbon budget è la

quantità di CO 2

che l’umanità può ancora emettere per avere una

chance e contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 °C rispetto

ai livelli preindustriali, come auspica l’Accordo di Parigi sul Clima.

Attualmente, in termini di numeri, parliamo di un dato approssimativo

quantificato intorno alle 310 Gt di CO 2

.

Carbon capture

and storage

È il termine generale per indicare un insieme di tecnologie e tecniche

che consentono la riduzione delle emissioni in atmosfera di

CO 2

provenienti da grandi sorgenti stazionarie, come per esempio

centrali elettriche alimentate da combustibili fossili.

188 greenplanner


Carbon

footprint

Letteralmente ‘impronta di carbonio’, il termine indica il parametro

che, meglio di qualunque altra variabile, permette di determinare

gli impatti ambientali che le attività di origine antropica hanno sul

climate change e sul surriscaldamento del Pianeta.

Climate

neutrality

Con questo termine si intende il processo di raggiungimento di un

equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas climalteranti in

atmosfera. L’Unione Europea, in linea con gli impegni presi con l’Accordo

di Parigi del 2015 e ribaditi nella recente COP 26 a Glasgow, si

è data l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’ha posta

al centro del Green Deal.

Climate

strategy

Per Climate strategy si intende la definizione di obiettivi basati su

una quantificazione puntuale delle proprie emissioni, per attivare

un percorso virtuoso, e costruire una tabella di marcia per raggiungerli.

Una Climate strategy indica le tappe di un percorso molto

concreto verso la decarbonizzazione e implica la scelta di azioni

e innovazioni da adottare, come il cambiamento dei prodotti e dei

modelli di business.

Carbon tax

di Frontiera

Si tratta del Carbon border adjustment mechanism (Cbam), letteralmente

Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.

Il CBAM è il meccanismo parte del pacchetto clima Ue per tutelare

le imprese europee dai concorrenti che producono in paesi con

legislazioni sul clima meno rigorose dell’Ue. La proposta della Commissione

prevede che gli importatori europei acquistino carbon

credits corrispondenti al prezzo della CO 2

pagato se la produzione

fosse avvenuta nell’Unione.

Eco hotel

Così vengono definiti gli alloggi rispettosi della natura, come un

albergo o una pensione che si impegna fortemente nel minimizzare

il proprio impatto ambientale.

Forest

bathing

Pratica nata in Giappone con il nome di Shinrin-Yoku, consiste nel

fare lunghe passeggiate nei boschi, ritagliandosi uno spazio per sé

stessi, lontano dalla tecnologia e dalle preoccupazioni quotidiane.

Letteralmente “bagno nella foresta”, è un’esperienza immersiva

positiva sia per la mente sia per il corpo. (Vedi pag. 67)

Glamping

Parola macedone nata dalla fusione di due termini inglesi, ‘glamour’

e ‘camping’, è la versione chic del campeggio. Si soggiorna sempre

all’aria aperta, ma in tende più lussuose che offrono tutti servizi di un

classico hotel, quindi letti con materasso, mobili di design, elettricità

e bagno, con la bellezza di vivere nella natura. Una soluzione “detox”

per ridurre l’inquinamento non solo dell’ambiente, ma anche quello

che caratterizza la propria quotidianità.

greenplanner 189


Green Deal

Quando parliamo di Green Deal, facciamo riferimento alla scelta

di un piano strategico che prevede l’adozione di varie misure di

diversa natura, da attuare tramite leggi, decreti e investimenti, al

fine di contrastare l’attuale surriscaldamento globale e il cambiamento

climatico.

Greenwashing

Si tratta di un neologismo composto dalle parole green (ecologico) e

whitewash (insabbiare, nascondere qualcosa). Con questo termine

si indica l’insieme di strategie di comunicazione e di marketing perseguite

dalle aziende che presentano come ecosostenibili le proprie

attività allo scopo di occultarne l’impatto ambientale negativo.

Loss and damage

Questo concetto, traducibile in ‘perdite e danni (climatici)’, è nato in

risposta alle considerazioni circa le conseguenze ambientali e salutari

rilevati negli ultimi anni. I crescenti costi umani ed economici derivanti

dal cambiamento climatico furono inizialmente discussi dalla Nazioni

Unite nel lontano 1991, sotto la spinta del delegato di Vanuatu.

Mindful walking

Si tratta di una tecnica di mindfulness spesso praticata nella natura.

È una camminata consapevole che invita a tenere mantenere la

concentrazione sul momento presente.

Nature based

solution

Tradotto come soluzioni basate sulla natura, il termine si riferisce

alla gestione e all’uso sostenibile della natura per affrontare sfide

socio-ambientali come il cambiamento climatico, il rischio idrico,

l’inquinamento dell’acqua, la sicurezza alimentare, la salute umana

e la gestione del rischio di calamità ambientali.

Planetary

boundarie

Il concetto di ‘confini planetari’, introdotto nel 2009 e ispirato dal libro

‘The limit of Growth’ del Club di Roma (1972), intende definire i limiti

ambientali entro i quali l’umanità può operare in sicurezza. I Planetary

boundarie corrispondono a 9 aree operative che l’umanità dovrebbe

monitorare con regolarità per continuare ad agire nel perimetro di

salvaguardia ambientale e rispetto alle quali sono necessari interventi

mirati al fine di perseguire uno sviluppo rispettoso della sostenibilità.

Queste aree operative sono: il cambiamento climatico, il cambiamento

dell’integrità della biosfera, l’esaurimento stratosferico dell’ozono, l’acidificazione

degli oceani, i flussi biogeochimici (cicli del fosforo e dell’azoto),

i cambiamenti nell’uso dei suoli, la disponibilità di acqua dolce e il

carico di aerosol atmosferico (particelle microscopiche nell’atmosfera

che influiscono sul clima e sugli organismi viventi).

Perception

walking

Si tratta di una passeggiata sensoriale a occhi chiusi nella natura,

in cui partecipante e guida rinunciano alla vista per ampliare gli altri

sensi e sviluppare una diversa relazione con l’ambiente circostante

basata su tatto, olfatto e udito.

190 greenplanner


Plastbanta

Come suggerisce la traduzione ‘dieta della plastica’, questo neologismo

svedese indica la crescente attenzione delle persone nell’evitare

l’utilizzo di tale materiale molto difficile da smaltire.

Solastalgia

Neologismo coniato dal filosofo australiano Glenn Albrecht per

indicare il senso di desolazione che le persone provano, consciamente

o inconsciamente, quando l’ambiente che li circonda viene

radicalmente trasformato dal cambiamento climatico. È una combinazione

del latino sōlācium (conforto) e della radice greca -algia

(dolore).

Ssp, gli scenari

dell’Ipcc

Non si tratta di previsioni, ma della rappresentazione di un futuro

che guarda alle conseguenze di specifici comportamenti e determinate

azioni. Un futuro che viene definito a partire dalle scelte che

compiamo nel presente.

Tree hugging

e barefooting

Rientrano nelle cosiddette pratiche di Earthing o Grounding, ovvero

esperienze che permettono di riconciliarsi con la natura attraverso

la sua energia elettrica per lasciar andare lo stress, aiutando a sentirsi

più calmi e concentrati. Spesso avviene attraverso attività che

prevedono il contatto diretto con gli elementi naturali, per esempio

‘camminare a piedi scalzi’ (il cosiddetto Barefooting) o abbracciare

gli alberi (il cosiddetto Tree hugging).

Treetop walking

Sono passeggiate verticali nella foresta in cui si percorrono passerelle

che conducono sempre più in alto, portando le persone a

camminare tra le cime degli alberi, per vivere e ammirare la natura

da una nuova prospettiva.

Wish cycling

Indica la pratica di gettare oggetti nel bidone del riciclaggio, senza

avere la certezza che questi possano essere effettivamente recuperati.

Questa abitudine andrebbe evitata in quanto mette a rischio

l’intero processo di riciclo.

Wwoof

Sempre più persone scelgono il soggiorno in fattorie o aziende

agricole, generalmente produttrici di prodotti biologici, in cambio

del proprio contributo all’attività. Il termine deriva dall’acronimo

inglese World wide opportunities on organic farms ed è il nome del

movimento mondiale che, da più di quarant’anni, mette in relazione

volontari e progetti rurali naturali, promuovendo esperienze basate

su uno scambio di fiducia per contribuire a costruire una comunità

globale sostenibile.

Fonti varie tra cui: Babel, Quantis.

greenplanner 191


Anno XI

Registrazione presso il Tribunale di Milano

n. 267/9.9.2013

EDITORE

Edizioni Green Planner Srl, Società Benefit

Sede legale: Via Riva di Trento, 17a - 20139 Milano

REDAZIONE:

c/o GreenParlor

Via privata della Braida, 5 - 20121 Milano

Direttore responsabile

M.Cristina Ceresa

cristina@greenplanner.it

COLLABORATORI DI REDAZIONE:

redazione@greenplanner.it

Alfredo Agosti, Mario Airaghi (vignette),

Ilaria Amato, Nicole Bianchi, Francesca Cutrone,

Maria Anna Esposito, Chiara Guizzetti,

Bartolomeo Galli, Paolo Galli, Tommaso Maria

Galli, Camilla Galli Macricé, Giulia Minghetti,

Cristina Molteni, Olivia Rabbi, Elena Tieghi

ALTRE FIRME:

Margherita Barbieri, Giulia Berni, Ezio Bonanni,

Laura Cipolla, Massimiliano D’Arienzo,

Omar di Felice, Christoph Erni, Daniele Federico,

Valeria Galli, Marirosa Iannelli,

Alessio Malcevschi, Paolo Tacconi

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

5.08 di Bianca Milani

ILLUSTRAZIONI

Freepik, Rawpixel

FOTO DI COPERTINA

Stefano Stefanoni, “Plastic sea (elaborazione

digitale sul mare inquinato dalle plastiche)”

per il progetto Ambiente clima futuro

FOTO COPERTINE MESE

a cura del progetto Ambiente clima futuro di Fiaf

(Federazione italiana associazioni fotografiche)

MARKETING

marketing@greenplanner.it

STAMPA

Galli Thierry stampa Srl

Via E. Caviglia, 3 - 20139 Milano

Testi chiusi in redazione il 17 agosto 2022

2023

E tu a quale movimento

trasformativo appartieni?

(noi di Edizioni Green Planner

a tutti e tre)

Sempre più aziende italiane, indipendentemente

dalla loro ‘grandezza’, stanno facendo

il grande passo per sancire, in modo formale,

l’impegno preso nei confronti della Sostenibilità.

Da un’indagine condotta dall’Esg European

Institute è emerso che oltre l’80 per cento

delle società quotate ha interesse a essere

sostenibile da un punto di vista economico,

sociale e ambientale e a dare visibilità di questa

scelta. A questo si aggiunge un’altra considerazione:

più di un quarto delle imprese sta

valutando la possibilità di assumere lo status

di Società Benefit o di acquisire la certificazione

B Corp, oppure ancora quella dell’Economia

del bene comune.

Edizioni Green Planner ha seguito tutti e tre

i percorsi non solo dal punto di vista giornalistico,

ma anche organizzativo e statutario.

Una garanzia per i nostri lettori - quello che

scriviamo lo facciamo - ma anche per la comunità

cui apparteniamo che è quella che si

identifica con la buona transizione ecologica.

Non da oggi, ma dal 2012.

Fondamentale anche la scelta di produrre la

GreenPlanner che state leggendo, in maniera

del tutto ecologica: oltre alla carta Fsc, questa

pubblicazione è realizzata con inchiostro a

base vegetale (il nostro stampatore ha eliminato

dalla sua produzione l’utilizzo di solventi

e additivi contenenti Voc, composti organici

volatili) ed energia rinnovabile. La plastificazione

della copertina è in acetato di cellulosa

ed è quindi un prodotto plastic free. Edizioni

Green Planner ha scelto di stampare presso

uno stampatore dove si compensano le inevitabili

emissioni di CO 2

con un’attività di riforestazione

condotta da ReteClima.

greenplanner 192


appunti

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appunti

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