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2007 - <strong>2022</strong><br />
Prima che il vento ci porti via tutto<br />
e che settembre ci porti una strana felicità<br />
pensando a cieli infuocati e a brevi amori infiniti<br />
respira questa libertà...<br />
L’ estate addosso - Jovanotti
BENVENUTO AUTUNNO<br />
e i suoi cambiamenti<br />
In autunno il paesaggio ha colori più tenui,<br />
ma non meno brillanti, le giornate cominciano<br />
ad accorciarsi, la natura cambia e anche<br />
noi, si torna ai doveri quotidiani, tra lavoro famiglia<br />
figli.<br />
Con la ripresa della scuola, si ha proprio la<br />
sensazione, dovuta principalmente al caos<br />
sulle strade, che l’estate insieme alle sue frivolezze<br />
sia finita, come il riaprire l'armadio e<br />
il famigerato cambio di stagione, con quella<br />
2
sensazione quasi confortante nel<br />
ritrovare quel maglione e quei capi<br />
a maniche lunghe più pesanti,<br />
che quasi avevi dimenticato<br />
di avere e che come un flash<br />
ti ricordi di averli<br />
riposti mesi prima,<br />
con quella soddisfazione<br />
nel pensare che per un po' non<br />
ne avresti avuto bisogno ma che<br />
ora ritrovi come fossero vecchi amici.<br />
L’aria pungente del mattino dà una rinnovata<br />
energia, ci si arma di buoni<br />
propositi, come il continuare a dedicare<br />
tempo e spazio solo a noi<br />
stessi e alle nostre passioni, ma la<br />
quotidianità ci porta a far posto alle<br />
vecchie abitudini, allora si cerca di<br />
averne altre quelle che come nella<br />
maggior parte delle volte hanno il tempo di<br />
una folata di vento.<br />
Ma non a tutti il cambio di clima porta benessere,<br />
non dimentichiamo che la stagione<br />
autunnale rappresenta quel passaggio intermedio<br />
che ci porterà dritti all’inverno, ai primi<br />
freddi coi suoi grigiori e i suoi malanni, ci si<br />
p u ò<br />
ritrova-<br />
r e<br />
più malinconici<br />
ed avere una<br />
naturale tendenza alla solitudine,<br />
impigrimento del corpo e della<br />
mente.<br />
E’ risaputo che in più persone affrontare<br />
questa stagione diventa pesante, si corre il<br />
rischio, di cadere in un lento letargo, a differenza<br />
dell’estate, nella quale siamo più<br />
portati alla vita sociale e al divertimento, aggrappandosi<br />
ai bei ricordi di una stagione<br />
delle più solari non solo dal punto di vista<br />
meteorologico, rischiando di appesantire le<br />
giornate con la malinconia.<br />
Dobbiamo riuscire a lasciarcela alle spalle,<br />
per affrontare le nuove stagioni vivendo quella<br />
magia che sprigiona l’autunno con i suoi<br />
colori che ci affascinano e ci avvolgono in<br />
una coperta di nostalgia per l'estate lontana,<br />
cercando di trovare piacere anche nel caos<br />
quotidiano rispettando in primis noi stessi,<br />
le nostre energie e i nostri tempi.<br />
Buon autunno!<br />
Manuela<br />
3
SET<br />
TEM<br />
BRE<br />
06<br />
06<br />
12<br />
14<br />
18<br />
20<br />
24<br />
28<br />
31<br />
34<br />
38<br />
40<br />
42<br />
44<br />
48<br />
50<br />
54<br />
60<br />
62<br />
BARBARA VISTARINI<br />
Cover Story<br />
IGINIO MASSARI<br />
80 anni di dolcezza<br />
PALLACANESTRO BRESCIA<br />
RipartiAmo<br />
I 18 ANNI DI CARLOTTA<br />
Happy birthday<br />
STEFANO MOREO<br />
premio Rondinella D'oro<br />
PASSAGE - Atelier Dejoma<br />
I 5 sensi<br />
MODELLIAMO - terza edizione<br />
modelle overanta<br />
CASTING D'AUTO D'EPOCA<br />
di Barucco Roberto<br />
YOUR PET - nuova apertura<br />
Clinica veterinaria<br />
GARDA FASHION WEEK<br />
Il sestino beach<br />
WE LOVE CASTELLO<br />
chiusura estiva<br />
MAURIZIO ANTONINI - ACTIVE DISABILI<br />
CAPO NORD - Un sogno realizzato<br />
ECONOMIA E FINANZA<br />
GUADAGNARE IL 10% - di R. Cappiello<br />
46 SOSTENIBILITÀ<br />
E ECCELLENZA - I. Di Modrone<br />
ARTE E CREATIVITÀ<br />
VIBE - L'ARTE CI SALVERÀ - di E. Baresi<br />
DUE CHIACCHIERE CON...<br />
INTERVISTA AD ANNA FENDI- di R. Giambelli<br />
BRESCIA E DINTORNI<br />
BAGOLINO - di M. Saraiva<br />
ON THE ROAD<br />
LAGO DI LEDRO di S. Mor<br />
MODELLA DEL MESE<br />
SIMONA PAVIA<br />
64 PSICOLOGIA<br />
SPORT A RISCHIO? di E. Simeoni<br />
66<br />
BUONE NOTIZIE DAL COMMERCIALISTA<br />
CARTELLE ESATTORIALI - di M. Passantino<br />
68 MOVIDA<br />
FINE ESTATE DA SOGNO di R. Tiezzi<br />
70<br />
LOVE & SEX<br />
BDSM - SESSUALITÀ di M. Mori<br />
73 LEGGI-AMO<br />
e lo sport coaching empatico<br />
74<br />
76<br />
TOUR DEL GUSTO<br />
CHILI CON CARNE - By Escondido<br />
COCKTAIL DEL MESE<br />
DAIQUIRI AL CACAO - By Honky Tonk<br />
79 OROSCOPO
IDEATO DA EMANUELE ZARCONE<br />
BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />
LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />
N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007<br />
12<br />
EDITORE ESSEZETA ADV<br />
Manuela Prestini | info@essezetaadv.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Renata Sortino<br />
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MARKETING SPECIALIST<br />
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20<br />
REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />
Antonio Russo | info@bresciaup.it<br />
CREATIVE & ART DIRECTOR<br />
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COLLABORATORI<br />
Massimo Lucidi | Maria Verderio | Sara Zanetti | Francesca<br />
<br />
Roberto Cappiello | Emanuele Lumini | Simone Mor | Laura<br />
Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi<br />
| Alessandro Arrighini | Roberta Colico | Stefano Bertazzoni<br />
| Tully Sigalini | Emanuele dall’Asta | Ricky Modena | Elisa<br />
Simeoni | Sabina Moro | Cesare Palazzo | Monica Saraiva |<br />
Massimiliano Mori | Monica Guiscardi<br />
50<br />
PHOTOGRAPHERS<br />
Selene Zarcone | Attilio Feder | Cesare Palazzo<br />
Riccardo Guerini | Studio<strong>Up</strong> | Aldo Pagani<br />
Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni<br />
STAMPA<br />
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immagini e dei contenuti presenti in questa edizione di<br />
“<strong>Brescia</strong><strong>Up</strong>”, ivi inclusa la memorizzzione, riproduzione,<br />
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senza un esplicito permesso scritto da parte dell’editore.
Cover story<br />
MI ALLENO PER L’INCLUSIONE E SOGNO UN MONDO<br />
MIGLIORE PARTENDO DALL’ATLETICA<br />
Ex cestista, velocista ai Campionati studenteschi,<br />
attualmente master mezzofondista. Tante<br />
vite in una, quelle di Barbara, sempre coinvolta<br />
in progetti per il benessere della comunità, a<br />
partire dal lavoro svolto agli Spedali Civili di <strong>Brescia</strong><br />
con l’arteterapia fino ad arrivare al mondo<br />
dello Sport Paralimpico. Proprio in quest’ultimo<br />
campo, Barbara si è prodigata in un importante<br />
progetto inclusivo e nella costituzione del primo<br />
settore Paralimpico dell’atletica leggera al CUS<br />
<strong>Brescia</strong>. Partito con la presentazione alla cittadinanza<br />
nel novembre 2017 nell’aula magna della<br />
facoltà di Medicina dell’Università di <strong>Brescia</strong>, il<br />
progetto si è affermato con risultati di importanza<br />
nazionale.<br />
• Ciao Barbara. Con la prima domanda cominciamo<br />
da te: come si svolge la tua vita di<br />
atleta?<br />
“Attualmente mi alleno per l’inclusione. Fare la<br />
dirigente e l’istruttrice di un team paralimpico mi<br />
sembra il miglior modo per mettere a servizio la<br />
mia esperienza di atleta e rendere così il team<br />
Paralimpico del CUS, composto da bambini e<br />
ragazzi di età compresa fra i 9 e i 30 anni con<br />
disabilità mentali, fisiche e sensoriali, sempre più<br />
forte e strutturato nel percorso di preparazione<br />
atletica. Naturalmente non sono da sola, ma sulla<br />
nuova pista di atletica CUS Tartaglia, sono affiancata<br />
dai nostri istruttori e dagli atleti-guida<br />
che affiancano costantemente i nostri paratleti.<br />
Il martedì e il giovedì dalle ore 18 ci troviamo alla<br />
pista del Centro Sportivo del CUS <strong>Brescia</strong> in Via<br />
Tirandi per la preparazione atletica, un percorso<br />
di crescita personale ed agonistica che ha come<br />
obiettivo principale la salute dei nostri paratleti,<br />
la socialità ed il divertimento. Di recente ho proposto<br />
l’introduzione di una base musicale in fase<br />
di riscaldamento e defaticamento che è stata accolta<br />
con grande entusiasmo.<br />
Oltre ad essere un programma di attività sportive<br />
quello del nostro settore paralimpico è un<br />
programma educativo. io lo intendo così e credo<br />
6
Barbara si allena<br />
per i campionati italiani<br />
Master 10 Km su strada,<br />
del 25 <strong>Settembre</strong> <strong>2022</strong> Martinengo - BG
Cover story<br />
di essere sulla buona strada.<br />
La proposta formativa parte dagli schemi motori<br />
di base (correre, saltare e lanciare) adattati alle<br />
varie abilità del singolo paratleta, accompagnato<br />
individualmente da un atleta guida. Una figura<br />
tecnica di affiancamento indispensabile.<br />
Per costruire un percorso di allenamento non<br />
partiamo mai dalle “mancanze” ma da ciò che il<br />
paratleta sa fare (abilità residua) e desidera fare.<br />
Il nostro più grande obiettivo è formare atleti in<br />
senso globale: insegnare loro a sapersi muovere<br />
secondo le regole della disciplina sportiva scelta,<br />
aiutarli ad alimentare autostima, migliorare lo stile<br />
di vita e la socialità con attività di allenamento<br />
e ludico- motorie.<br />
Sul versante agonistico l’obiettivo è formare dei<br />
futuri atleti azzurri, ed alcuni ne hanno tutte le caratteristiche!<br />
E a proposito di sfide, l’anno sportivo 2021/<strong>2022</strong><br />
ci ha dato tante soddisfazioni, a partire dai titoli<br />
nazionali sugli 800 m e 1500 m ai Campionati<br />
Italiani Paralimpici Indoor ad Ancona, organizzati<br />
da FISPES. Il nostro atleta Qadeer Asghar, atleta<br />
categoria assoluti T12 non vedente, ha raggiunto<br />
un ottimo traguardo con questi due titoli. Anche<br />
le due medaglie di bronzo guadagnate con tanto<br />
impegno e determinazione dal nostro Matteo<br />
Chiarlone, cadetto 14 anni - categoria T12 ipovisione<br />
- nel lancio del peso e nel giavellotto, sono<br />
state un grandissimo risultato, considerata la<br />
giovane età del nostro atleta che ha gareggiato<br />
per la prima volta distinguendosi in un mondo di<br />
paratleti rodati, con anni di esperienza alle spalle.<br />
Gli Interregionali Special Olimpycs a Codogno<br />
hanno visto protagonisti i nostri paratleti Carloalberto<br />
Mendogni, Irene Finazzi e Matteo Serluca,<br />
premiati per le specialità dei lanci e della corsa su<br />
pista sulle distanze 400 e 800 metri piani. Puntiamo<br />
a prepararci per I Mondiali 2023 a Berlino.<br />
• Quali sono le tue proposte per <strong>Brescia</strong> Bergamo<br />
Capitali della cultura?<br />
Il mio impegno quest’anno è dare tempo e visibilità<br />
alla comunità sportiva, al “ponte virtuoso”<br />
che si è dimostrato in grado di costruire nonostante<br />
i tempi difficili a causa della pandemia da<br />
COVID-19.<br />
L’unire persone di ogni età, abilità/disabilità, etnia<br />
e sogni è l’arrivo che sta ispirando la programmazione<br />
della Sezione Atletica del CUS <strong>Brescia</strong> per il<br />
<strong>2022</strong>/2023, nonostante le distanze che abbiamo<br />
sofferto e che tuttavia hanno alimentato il desiderio<br />
di un futuro più solidale.<br />
Soprattutto in un anno così importante come il<br />
2023 in cui <strong>Brescia</strong> e Bergamo sono Capitali della<br />
cultura, grazie al sostegno dell’Assessore alle politiche<br />
giovanili e pari opportunità, Roberta Morelli,<br />
stiamo lanciando un’iniziativa che promuove<br />
un corso di formazione rivolto ai docenti delle<br />
scuole, per essere più inclusivi grazie allo sport:<br />
una proposta che ho ideato e costruito insieme<br />
al CUS, per un anno importante in cui rilanciare<br />
la Cultura dello Sport Inclusivo, lo sport per tutti.<br />
• Raccontaci le tue modalità di lavoro al CUS<br />
<strong>Brescia</strong>.<br />
Barbara con i due campioni paralimpici<br />
Arjola Dedaj ed Emanuele Di Marino<br />
“Credo fortemente nel lavoro in team e al CUS<br />
<strong>Brescia</strong> siamo una unica grande famiglia composta<br />
da 14 discipline.<br />
Ho sempre avuto un approccio sinergico nel mio<br />
8
percorso professionale, costruendo nel tempo<br />
un rapporto di stima con la direzione e collaborazioni<br />
non solo con le altre sezioni, come ad<br />
esempio il Basket ed il Fitness, ma anche con il<br />
Cusi, il Centro Universitario Sportivo Nazionale.<br />
A questo proposito abbiamo aderito al “ Progetto<br />
Sponc” del Cusi, che promuove in particolare gli<br />
sport non convenzionali e non agonistici, dall’alto<br />
contenuto innovativo e ad alta accessibilità per<br />
ogni fascia d’età e abilità. Il CUS <strong>Brescia</strong> propone<br />
presso il palazzetto di scienze motorie, la pista<br />
CUS Tartaglia ed altri spazi dedicati alle disabilità<br />
intellettivo-relazionali, l’iniziativa “Crescere<br />
insieme sportiva-mente CUS” che arricchisce<br />
le sinergie tra il centro universitario sportivo e il<br />
territorio, ampliando l’offerta dei servizi sportivi a<br />
tutte le fasce di utenza.<br />
Inoltre la squadra master e giovanile del settore<br />
paralimpico hanno una funzione particolare in<br />
questo progetto, in termini di collaborazione e<br />
messa a disposizione di risorse in tempo reale. I<br />
risultati di queste sezioni dell’atletica sono già di<br />
per sé eccellenti, e il valore aggiunto apportato è<br />
la sensibilità rispetto ai temi sociali e la partecipazione<br />
ed il coinvolgimento immediati.<br />
Insomma, fare rete è un mio principio assoluto<br />
dal quale credo non si possa prescindere se si<br />
vogliono raggiungere i risultati sperati.<br />
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità<br />
riguardo l’importanza di portare avanti la cultura<br />
dell’inclusione a partire dall’età scolare, creando<br />
un dialogo stabile tra territorio, scuole e realtà<br />
sportive”.<br />
• Qual è stata la tua fonte di ispirazione?<br />
Mi ha ispirato in questo percorso un appello del<br />
2017 lanciato su web dalla campionessa paralimpica<br />
non vedente Arjola Dedaj (in foto con me),<br />
“Cercasi guide per ciechi”. La mancanza di guide<br />
che affianchino i paratleti negli allenamenti e durante<br />
le competizioni di atletica leggera mette a<br />
rischio la partecipazione ai grandi eventi sportivi.<br />
Il loro è un mestiere quasi invisibile ma che ha<br />
un compito fondamentale e molti atleti azzurri<br />
devono i loro successi ai loro partner di gara.<br />
È a questo proposito che lancio un appello personale<br />
ma anche corale e condiviso con FISPES,<br />
riguardo al bisogno di atleti guida per L’Atletica<br />
paralimpica, nella speranza di fare breccia nel<br />
cuore dei lettori di <strong>Brescia</strong> <strong>Up</strong> per la diffusione<br />
del messaggio.<br />
•In ambito inclusivo, vuoi parlarci del libro che<br />
hai in cantiere?<br />
E’ un libro a cui ho molto pensato prima di intraprenderne<br />
la stesura. Volevo scrivere qualcosa<br />
che recuperasse tutte le mie esperienze sia in<br />
ambito artistico che sportivo, rileggendole però<br />
sotto la lente del mio attuale impegno verso la<br />
disabilità e l’inclusività. Ho quindi intessuto un<br />
percorso che “giustifica” quello che per me ora<br />
è importante, ripercorrendo la biografia del mio<br />
vissuto di creativa nell’ambito dell’arte contemporanea<br />
e di sportiva a 360 gradi.<br />
www.cusbrescia.it<br />
Atleticus <strong>Brescia</strong><br />
@babivistasport<br />
La formazione del team paralimpico<br />
dell’Atletica Cus <strong>Brescia</strong><br />
Reportage fotografico e intervista a cura di:<br />
Francesco Florenzano<br />
Cover story
10
11
IGINIO MASSARI<br />
80 ANNI DI DOLCEZZA<br />
“Il cibo non dev’essere solo buono,<br />
ma dev’essere bello, elegante e coinvolgente.”<br />
“Fino ad oggi ho vissuto come un ragazzino, da domani comincio a vivere come un ragazzo”,<br />
questa è la frase utilizzata dal neo-ottuagenario Iginio Massari per la cena organizzata in occasione<br />
del suo compleanno, il 29 Agosto’22, quando oltre 200 invitati si sono recati al Castello<br />
Malvezzi per festeggiare gli 80 anni del Maestro.<br />
Questo slogan lascia intendere che dietro l’aspetto di giudice severo che tiene nelle trasmissioni<br />
Tv, in realtà ci sia un artista con un forte senso d’ironia.<br />
12
Nato a <strong>Brescia</strong> da genitori che lavoravano<br />
nel settore alimentare (mamma cuoca e<br />
papà direttore di mensa), è cresciuto nel<br />
quartiere Lamarmora, ma molto presto<br />
ha deciso di spiccare il volo per seguire la<br />
sua sete d’imparare e la sua propensione<br />
istintiva verso dolci e cioccolato.<br />
Così decide di recarsi in Svizzera per apprendere<br />
nuove tecniche di lavorazione;<br />
rientrato in Italia, dopo 4 anni inizia la sua<br />
collaborativa con importanti aziende nazionali<br />
che gli affidano il compito di ricerca<br />
ed innovazione qualitativa.<br />
Nel 1971 la moglie Maria Damiani, originaria<br />
della Val Camonica, gioca un ruolo<br />
fondamentale, perchè convince Iginio ad<br />
aprire in città la pasticceria Veneto, andando<br />
così a confermare il proverbio che<br />
dice “ dietro un grande uomo c’è spesso<br />
una grande donna”. Questo consente al Maestro, oltre a proporre<br />
e vendere direttamente al pubblico le sue specialità, di<br />
avere un laboratorio tutto suo dove poter meglio sperimentare<br />
e studiare le sue creazioni dolciarie.<br />
In poco tempo la pasticceria Veneto conquista un ruolo di primaria<br />
importanza nazionale così da ricevere innumerevoli riconoscimenti<br />
in Italia e da vincere molti concorsi così che, dopo<br />
l’ennesima vittoria delle “tre torte” anche nell’edizione <strong>2022</strong>,<br />
massimo riconoscimento dovuto, il Gambero Rosso ha espresso<br />
queste parole: per il Maestro dei Maestri, Iginio Massari, un<br />
pasticcere “che ha reso onore alla pasticceria Italiana nel mondo<br />
ed esempio per tutti coloro che vogliano avvicinarsi all’arte<br />
bianca” e che d’ora in avanti viene considerato apertamente<br />
“fuori classifica”.<br />
Sull’onda quindi del successo della pasticceria Veneto di <strong>Brescia</strong><br />
dal 2018 sono nate nuove sedi: la prima in piazza Diaz a<br />
Milano, 2019 a Torino in piazza dal Cin 232, la terza il 15 dicembre<br />
2020, in corso Santa Anastasia a Verona<br />
e l’ultima a Firenze nel 2021 in via de’ Vecchietti.<br />
Ma la notorietà di Iginio Massari decolla letteralmente<br />
in concomitanza delle sue partecipazioni<br />
Tv che lo consacrano come “personaggio<br />
televisivo” grazie alla sua innata<br />
capacità comunicativa che gli consente di<br />
dispensare pillole di saggezza culinaria ed<br />
ironia, unite al suo carattere schietto e una<br />
personalità spesso graffiante, ma che fanno<br />
però tanto audience.<br />
Così da Masterchef a Rai 2, da Cielo a Youtube<br />
fino a Sky 1, sfornano in continuazione<br />
programmi (anche su misura) in un susseguirsi<br />
di record d’ascolti e notorietà che, assieme<br />
ai numerosi premi e riconoscimenti<br />
Internazionali vinti, fa sì che per noi <strong>Brescia</strong>ni,<br />
avere un nostro concittadino da decine<br />
di anni ai vertici dell’alta pasticceria mondiale<br />
diventa motivo d’orgoglio e grande<br />
soddisfazione.<br />
13<br />
testo di Enrico Bonera
Pallacanestro <strong>Brescia</strong><br />
ripartiAmo<br />
Passione,<br />
senso di appartenenza,<br />
orgoglio<br />
Sono queste le parole chiave dell’importante<br />
giornata vissuta dalla nuova Germani <strong>Brescia</strong>,<br />
che nella cornice del Salone Vanvitelliano di<br />
Palazzo della Loggia, sempre affascinante, si<br />
è presentata alle Istituzioni e alla città. Pronta<br />
a disputare il massimo campionato italiano<br />
per il settimo anno consecutivo e a cimentarsi<br />
con l’EuroCup per la quarta volta nella<br />
propria storia, la Germani ha ricevuto il saluto<br />
del sindaco di <strong>Brescia</strong>, Emilio Del Bono,<br />
che è intervenuto assieme a Mauro Ferrari,<br />
amministratore delegato di Germani Spa, e<br />
di coach Alessandro Magro. Presenti in sala<br />
tutti i giocatori, i dirigenti, i membri dello staff<br />
tecnico e degli uffici di Pallacanestro <strong>Brescia</strong>,<br />
al lavoro da settimane per permettere ai tifosi<br />
biancoblu di vivere un’altra esaltante stagione.<br />
"Sono contento che abbiate scelto ancora<br />
una volta la Loggia come luogo simbolico in<br />
cui presentare la squadra - il saluto del sindaco<br />
di <strong>Brescia</strong>, Emilio Del Bono -. Il legame<br />
tra la squadra e la città è forte ed è quello<br />
che ha permesso la nascita del PalaLeonessa<br />
A2A, dove questa estate abbiamo ospi-<br />
14
"Innanzitutto, voglio ringraziare il sindaco<br />
Del Bono, perché per noi è un vero onore poter<br />
essere qui - il pensiero di Mauro Ferrari,<br />
amministratore delegato di Germani Spa -. Il<br />
mio grazie va anche a Graziella Bragaglio e<br />
Matteo Bonetti, perché non dimentichiamo<br />
che senza di loro non ci sarebbe la società,<br />
la squadra e il palasport. Questo non sarà<br />
un anno facile, mantenere la squadra nella<br />
massima divisione sarà il nostro primo e più<br />
importante obiettivo. Lavoreremo con umiltà,<br />
con il gruppo di giocatori che erano qui anche<br />
nella scorsa stagione e con quelli nuovi,<br />
che sono stati scelti prima come uomini e poi<br />
come atleti. Cercheremo di fare bene, sapendo<br />
di rappresentare i colori della nostra città<br />
non solo in Italia, ma anche in Europa".<br />
tato la Nazionale e dove presto ospiteremo<br />
la Supercoppa italiana. Il fatto di avere una<br />
squadra nella massima serie per <strong>Brescia</strong> è<br />
importantissimo, perché, al di là degli obiettivi<br />
sportivi, per una città come la nostra che<br />
ama il basket è fondamentale potersi godere<br />
il campionato del livello più alto".<br />
"Lo scorso anno la squadra<br />
ha disputato un bellissimo<br />
campionato di<br />
cui siamo tutti orgogliosi:<br />
all’interno della squadra<br />
e della società c’era<br />
una bellissima chimica,<br />
una grande energia, che<br />
è stata trasmessa al<br />
pubblico e alla città -<br />
conclude il primo cittadino di <strong>Brescia</strong> -.<br />
E io sono convinto che la felicità di una città<br />
passa anche dallo sport, che permette di<br />
raggiungere importanti traguardi collettivi.<br />
Per questo, nel salutare la squadra e nel porgerle<br />
il mio più grande in bocca al lupo, ritengo<br />
sia importantissimo il lavoro che fate sui<br />
ragazzi e le ragazze: lo sport è fatto anche di<br />
orientamento dei ragazzi alla disciplina sportiva.<br />
Sono convinto che quest’anno il PalaLeonessa<br />
sarà pieno e, anche per questo, voglio<br />
trasmettere a nome della città l’orgoglio<br />
di avere una squadra così solida e un clima<br />
così positivo attorno ad essa".<br />
"Oggi Pallacanestro <strong>Brescia</strong> è una società<br />
organizzata a tutti gli effetti - prosegue Ferrari<br />
-, abbiamo un gruppo di 35 persone che<br />
lavorano ogni giorno per la prima squadra<br />
e il Settore giovanile. Abbiamo attivato delle<br />
procedure per permettere ai nostri atleti<br />
possano lavorare senza problemi e siamo<br />
circondati dall’affetto e dall’attenzione dei<br />
nostri sponsor e dei nostri abbonati, che a<br />
oggi sono più di 1.500. Confido molto in questo<br />
nucleo di persone e nel lavoro che potranno<br />
fare durante la stagione, anche in giro<br />
per l’Europa: è attraverso queste competizioni<br />
che Pallacanestro <strong>Brescia</strong> permette di<br />
crescere e diventare uomini, formando tutti<br />
coloro che fanno parte della squadra".<br />
"La vicinanza tra la squadra e le Istituzioni<br />
della città si sente e fa enormemente la differenza<br />
- le parole di coach Alessandro Magro,<br />
coach della Germani <strong>Brescia</strong> -. Se dovessi<br />
descrivere in poche parole la stagione che<br />
ci aspetta direi che è quella della conferma:<br />
15
siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto lo<br />
scorso anno e siamo contenti di aver confermato<br />
lo zoccolo duro del roster. Ancora una volta,<br />
abbiamo scelto le persone prima dei giocatori<br />
e abbiamo riacceso un enorme entusiasmo attorno<br />
alla squadra, tornando a riempire il palazzetto.<br />
Se penso alla festa di fine anno che ha<br />
incoronato la stagione, mi rendo conto che abbiamo<br />
trasmesso tanto alla comunità che ci circonda.<br />
Dobbiamo continuare a non dobbiamo<br />
disperdere i valori umani: insieme possiamo<br />
fare cose importanti, partendo dalla qualità del<br />
lavoro e trasmettendo ai nuovi arrivati l’enorme<br />
coinvolgimento di tutta la città di <strong>Brescia</strong>".<br />
"Sarebbe sminuente pensare che dobbiamo<br />
per forza vincere qualcosa - conclude Magro<br />
-: il mio sogno è far sì che <strong>Brescia</strong> diventi un<br />
brand a livello internazionale. Il che non vuole<br />
dire necessariamente vincere dei titoli, ma<br />
fare in modo che in Italia e in Europa nel medio<br />
periodo possiamo essere riconosciuti per l’organizzazione<br />
e qualità del lavoro dentro e fuori<br />
la palestra. Se riusciremo a fare questo, i trofei<br />
si alzeranno di conseguenza. Nel frattempo,<br />
la voglia di competere sarà sempre costante e<br />
lotteremo ogni giorno: essere umili e lavorare,<br />
ecco quello che ho imparato negli anni in cui<br />
ho avuto modo di vivere nella città di <strong>Brescia</strong>".<br />
testo di Alessandro Pedigoni - Addetto stampa<br />
<br />
<br />
16
17
I 18 anni di<br />
CARLOTTA<br />
CASTELLINO<br />
Tra decorazioni fluorescenti, ottima musica e<br />
cibo, in una stupenda location, Villa Calciati ha<br />
fatto da scenario alla festa del 18esimo compleanno<br />
di Carlotta Castellino, studentessa<br />
all’ultimo anno del Liceo Scientifico Aselli di<br />
Cremona.<br />
Divertimento è stata la parola d’ordine nella<br />
serata del 9 settembre, organizzata da Giampy<br />
Compiani ed il suo staff.<br />
Gli scatti che immortalano la felicità così evidente<br />
e rendono l’evento memorabile nel tempo<br />
sono stati realizzati dalla studentessa Carla<br />
Singh.<br />
Tanti auguri da<br />
<strong>Brescia</strong><strong>Up</strong><br />
La postazione Barman della serata è stata realizzata in collaborazione con:<br />
Stars Eventi e Piero Dry Gin Location: Villa Calciati<br />
18
19
STEFANO MOREO<br />
PREMIO RONDINELLA D'ORO<br />
Martedì 13 settembre l’Oratorio San Giacinto<br />
a <strong>Brescia</strong> ha ospitato la grande festa delle<br />
premiazioni della Rondinella d’Oro <strong>2022</strong>. Un<br />
riconoscimento molto ambito, che negli anni<br />
passati ha assunto grande prestigio e che è<br />
stato ripresentato, dopo un periodo di “sosta”,<br />
dall’Associazione Giorgio Zanolli Editore (in<br />
collaborazione con l’Oratorio San Giacinto<br />
e con il patrocinio della<br />
Regione Lombardia<br />
e del Comune di <strong>Brescia</strong>).<br />
Il premio, assegnato<br />
grazie al voto dei<br />
tifosi, è andato a Stefano<br />
Moreo, che nella<br />
scorsa stagione, con i<br />
suoi gol e la sua continuità<br />
di rendimento, è<br />
stato determinante per<br />
condurre il <strong>Brescia</strong> sino ai play off. Il bomber<br />
biancazzurro, che anche nel torneo in corso<br />
è un punto di riferimento della squadra allenata<br />
da Pep Clotet, oltre che un beniamino<br />
della tifoseria bresciana, non è stato il solo<br />
protagonista a salire sul palco. In effetti gli<br />
organizzatori hanno voluto affiancare a Moreo<br />
il riconoscimento per campioni e protagonisti<br />
dello sport bresciano<br />
di ieri e di oggi,<br />
un’illustre passerella di<br />
personaggi che, tra una<br />
sorpresa e i numerosi<br />
ospiti illustri, ha reso<br />
assolutamente imperdibile<br />
la serata che si<br />
è tenuta nella zona di<br />
<strong>Brescia</strong> Due. In questo<br />
senso una figura sen-<br />
20
za tempo per gli amanti delle Rondinelle<br />
come Egidio Salvi è stata insignita quale<br />
Rondinella d’Oro ad honorem, mentre<br />
Osvaldo Vigliani, altro super calciofilo<br />
dalla passione immutabile, ha ricevuto la<br />
Leonessa d’Oro <strong>2022</strong>.<br />
Oltre ai premi individuali, l’intensa serata<br />
organizzata dall’Associazione Giorgio<br />
Zanolli Editore, che con il suo impegno<br />
si prefigge innanzitutto di favorire<br />
la socializzazione e di promuovere<br />
l’identità e le tradizioni locali,<br />
ha dedicato la targa Leonessa d’Oro<br />
al merito sportivo a società della<br />
nostra provincia che si distinguono<br />
per la voglia di fare e la particolare<br />
filosofia con la quale portano avanti<br />
la loro attività.<br />
Hanno così ricevuto il meritato plauso per il cammino percorso<br />
i rappresentanti della Brixia, un nome che è sinonimo di grandi<br />
campionesse nel panorama nazionale ed internazionale della<br />
ginnastica artistica femminile, della Millenium, volley femminile<br />
con un occhio di riguardo al settore giovanile, della Brixia<br />
Basket approdata per la prima volta nella massima divisione<br />
della pallacanestro femminile, del <strong>Brescia</strong> Calcio femminile, del<br />
Ciliverghe Calcio, del Football Club Lumezzane portando sul<br />
palco il nuovo presidente Andrea Caracciolo, ultima Rondinella<br />
d’Oro nell’edizione 2014 passando il testimone ad un altro<br />
attaccante biancazzurro come Stefano Moreo dell’Asd <strong>Brescia</strong><br />
Lotta.<br />
La cerimonia ha posto in bella evidenza anche la consegna<br />
della targa Leonessa d’Oro a figure che si sono distinte per il<br />
loro modo<br />
del tutto<br />
speciale di<br />
vivere lo<br />
sport come<br />
E d o a r d o<br />
Lazzaroni<br />
e Franco Pasquetti e alla Polisportiva G.S.O.<br />
San Giacinto, che pone da sempre alla base<br />
di tutta la sua attività sportiva (e non) un intento<br />
formativo ed educativo. Prima di calare<br />
il sipario, l’iniziativa voluta dall’Associazione<br />
Giorgio Zanolli editore ha voluto attribuire<br />
un riconoscimento che ha posto al centro
dell’attenzione l’aspetto sociale. In effetti è<br />
stato celebrato il benemerito progetto che<br />
porta avanti ormai da diversi anni la Cooperativa<br />
La Mongolfiera, alla quale è stato<br />
attribuito il “Broletto d’Oro <strong>2022</strong>”.<br />
La serata è stata presentata da Luisa Bondoni<br />
e Luca Marinoni ed è stata poi impreziosita<br />
dalla partecipazione di diversi ospiti<br />
illustri del mondo dello sport dai Bengals <strong>Brescia</strong><br />
all’Olympia Athletic Team e dell’attualità bresciana<br />
da alcuni amministratori del Comune di <strong>Brescia</strong> ai<br />
rappresentanti della Regione Lombardia che sono<br />
saliti sul palco per accompagnare le premiazioni e<br />
che, proprio con la loro presenza, hanno contribuito<br />
a rendere così positivo il bilancio finale della<br />
“Rondinella d’Oro <strong>2022</strong>” ed hanno spinto gli organizzatori<br />
ad anticipare fin d’ora l’intenzione di proporre<br />
un nuovo appuntamento per il 2023.<br />
testo di Luca Marinoni<br />
22
23
PASSAGE ®<br />
Vista, tatto, udito,<br />
olfatto e gusto<br />
Passage è un vero e proprio viaggio di bellezza<br />
attraverso i 5 sensi, ideato e realizzato da<br />
Antonio Dejoma in collaborazione con ClaraperClara,<br />
Zero&Zero, Luca Mannucci, Viola’s<br />
Charme, Rail Boutique e Medavita. .<br />
La bellezza è un’attitudine, uno stato mentale e<br />
un modo di sentire tutto ciò che ci sta intorno.<br />
Il 18 <strong>Settembre</strong>, presso l'Atelier Dejoma in Piazza<br />
Mercato a <strong>Brescia</strong>, si è celebrata la bellezza<br />
a 360 gradi, partendo dalla convivialità e dal<br />
legame emotivo che si è generato tra le persone.<br />
La piazza si è fatta trasportare dall’atmosfera<br />
gioviale che la musica ha creato. Ci siamo<br />
fatti ammaliare dal profumo e dai colori delle<br />
24
composizioni artistiche di Antonio dell'Atelier Dejoma<br />
che si possono definire a tutti gli effetti delle vere<br />
e proprie opere d'arte.<br />
Abbiamo contemplato le linee armoniose ed eleganti<br />
di Luca Mannucci, capolavori di make up, realizzato<br />
sui volti delle nostre muse, che prendendoci per<br />
mano, ci hanno guidato attraverso questo viaggio di<br />
bellezza, impreziosite dagli abiti di Rail Boutique e<br />
dagli iconici gioielli di Viola’s Charme.<br />
Abbiamo gustato le bontà culinarie di Zero&Zero,<br />
esperienze gourmet che hanno fatto sognare i nostri<br />
palati e siamo stati testimoni dei prestigiosi risultati<br />
di stile che il salone ClaraperClara ha condiviso con<br />
il pubblico. Creatività e professionalità contraddistinguono<br />
questo salone che dedica la sua vita alla<br />
bellezza e alla donna. Siamo tornati a casa con le<br />
menti piene di selfconfidence e un meraviglioso cadeaux<br />
offerto da Medavita.<br />
Si è festeggiata la bellezza in ogni suo aspetto, dalla<br />
sua unicità alla sua risonanza e per questo Antonio<br />
ringrazia i parteners di questa giornata che<br />
come lui con dedizione, trasmettono questa filosofia<br />
al mondo.<br />
25
Dejoma Flower Designer<br />
www.dejoma.it<br />
ClaraperClara Hair & Beauty<br />
www.claraperclara.it<br />
Rail Boutique<br />
www.railso.com<br />
Zero&Zero Pasticceria<br />
www.zeroezero.eu<br />
Viola's Charme Gioielli<br />
www.violascharme.it<br />
Luca Mannucci Makeup artist<br />
Medavita<br />
Professional hair products<br />
www.medavita.it<br />
26
27
A <strong>Brescia</strong> la terza edizione di<br />
MODELLIAMO<br />
Si è tenuta a <strong>Brescia</strong> la terza edizione di<br />
“Modelliamo”, il primo corso per aspiranti<br />
modelle overanta (che hanno superato i<br />
quarant’anni).<br />
Ideato da Valeria Sechi, vulcanica sarda (ma<br />
bresciana di adozione), che all’età di 50 anni<br />
ha rivoluzionato la propria vita reinventandosi<br />
come modella, Modelliamo nasce per<br />
dare un’opportunità alle tante donne che<br />
superati gli “anta” desiderano rimettersi in<br />
gioco, uscire dalla propria comfort zone e<br />
guardarsi con occhi nuovi.<br />
Valeria condivide la propria esperienza e la<br />
mette a disposizione delle corsiste, fornendo<br />
loro gli strumenti base per provare a muovere<br />
i primi passi come modelle.<br />
L’esperienza che Valeria vanta è di tutto rispetto:<br />
partendo da zero e da autodidatta è<br />
riuscita in soli sei anni a realizzare il suo sogno,<br />
facendolo diventare una vera e propria<br />
professione.<br />
Ha al suo attivo spot nazionali e internazionali<br />
e collaborazioni con marchi prestigiosi:<br />
Poltrone e Sofà, Goovi, Matinée, N.A.E., Testa<br />
Nera, Clio Makeup, Mulac e QVC, per citarne<br />
solo alcuni.<br />
La sua storia di rinascita come modella dai<br />
capelli grigi ha avuto risonanza sulle emittenti<br />
nazionali, con interviste su RAI 1, RAI<br />
2 e RAI 3, e su prestigiose riviste di settore<br />
come Grazia.<br />
Modelliamo è la risposta che Valeria ha deciso<br />
di dare alle numerose donne che le scrivono<br />
sui social network e la contattano via<br />
email chiedendo consigli su come intraprendere<br />
questa carriera. “Io avrei voluto che<br />
sei anni fa qualcuno mi dicesse cosa fare,<br />
e soprattutto cosa non fare” spiega Valeria.<br />
“Ecco perché ora che ho maturato una certa<br />
esperienza, sento di volerla mettere a disposizione<br />
di altre donne che potrebbero essere<br />
la me di allora”.<br />
Modelliamo è un progetto ambizioso, che si<br />
prefigge di risvegliare nelle donne la consapevolezza<br />
della propria unicità e le invita ad<br />
28
investire su di essa per realizzarsi. Non è solo un corso di formazione, è un vero e proprio evento<br />
di empowerment femminile, in cui le donne si confrontano e si misurano con storie differenti, che<br />
hanno spesso una matrice comune, una trama che le lega col filo invisibile e forte della sorellanza.<br />
In virtù del grande interesse suscitato e delle numerose richieste, sono già in programma<br />
nuove date.<br />
Per informazioni: www.valeriasechi.it/modelliamo @vale_greymodel<br />
29
PRESENTA<br />
I MAGAZINE PIÙ ALLA MODA DELLA CITTÀ<br />
IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO<br />
30
A BRESCIA IL CASTING<br />
D'AUTO D'EPOCA<br />
un viaggio negli anni cinquanta per il film dedicato a<br />
Enzo Ferrari con Penelope Cruz e Adam Driver<br />
Raduno per la selezione di<br />
veicoli per il Film MM Ferrari<br />
13 settembre <strong>2022</strong> <strong>Brescia</strong><br />
Proseguono le riprese del<br />
film diretto dal regista Michael<br />
Mann, con Penelope Cruz<br />
e Adam Driver dedicato alla<br />
vita privata e professionale<br />
di Enzo Ferrari. Al lavoro tecnici<br />
e operai per ricreare luoghi<br />
più iconici della vita del<br />
Drake.<br />
Intanto la produzione è costantemente<br />
alla ricerca di<br />
auto storiche. Ad occuparsi<br />
del “reclutamento”, a Modena,<br />
è stato il Circolo della Biella:<br />
“Siamo estremamente coinvolti<br />
in quanto la produzione<br />
sta scritturando un sempre<br />
crescente numero di auto antecedenti<br />
il 1958 – spiega<br />
Marzio Cavazzuti, consigliere<br />
del Circolo della Biella<br />
- sia che si tratti di auto<br />
sportive, sia da corsa, ma<br />
anche vetture popolari proprio<br />
perché l’ambientazione<br />
necessita di tutti quei veicoli<br />
che si osservavano per<br />
le strade in quegli anni".<br />
Il Centro Culturale Franzoni<br />
Auto Divisione Classic, si è<br />
messo a disposizione per<br />
le riprese che dal 10 Ottobre<br />
circa, si sposteranno a<br />
<strong>Brescia</strong>, e come supporto di<br />
comunicazione alla realizzazione<br />
di questa produzione<br />
cinematografica.<br />
Il 13 settembre nella sede<br />
del Centro Culturale, in Via<br />
Val del Caffaro 19, 25132
<strong>Brescia</strong>, con il patrocinio dell’Associazione<br />
Amatori Veicoli Storici (A.A.V.S - federata<br />
FIVA dal 2000), c'è stato il raduno di reclutamento<br />
per i veicoli che vorranno e potranno<br />
partecipare a questa importante produzione.<br />
Commenta Carlo Carugati, direttore Artistico<br />
del Centro Culturale: “Quante volte si sono<br />
osservate in film, fiction, errori storici sui veicoli<br />
utilizzati? A quanti piacerebbe partecipare<br />
ad un Film su Enzo Ferrari con la propria<br />
vettura?".<br />
I collezionisti bresciani hanno risposto davvero<br />
in tanti all'appello, oltre settanta splendide<br />
vetture cariche di storia e fascino. Prossimo<br />
appuntamento, sul set.<br />
©Roberto Barucco Editoria&Comunicazione<br />
Carlo Carugati<br />
Direttore Artistico Centro Culturale Franzoni<br />
Auto Divisione Classic.<br />
Marzio Cavazzuti consigliere del Circolo della Biella -<br />
Modena<br />
Danny Triphook coreografo del film dedicato a Enzo<br />
Ferrari e coreografo di Star Wars<br />
Grazie a: Questa<strong>Brescia</strong> - Impresabresciana<br />
- <strong>Brescia</strong>2061<br />
Carlo Carugati Direttore Artistico, Centro Culturale Franzoni<br />
Auto Divisione Classic<br />
Carlo Carugati Direttore Artistico, Centro Culturale Franzoni<br />
Auto Divisione Classic<br />
32
MARIA IELPO GIOIELLI<br />
Via Albera, 18 25047 Darfo Boario Terme - BS- www.mariaielpo.com<br />
info@mariaielpo.com mariaielpogioielli mariaielpogioielli<br />
33
Nuova apertura: YOUR PET<br />
CLINICA VETERINARIA<br />
Giovedì 15 settembre, al Centro Direzionale Tre<br />
Torri di <strong>Brescia</strong> ha inaugurato la Clinica Veterinaria<br />
YourPet capitanata dal Dottor Roberto Bertoletti e<br />
dalla Dott.ssa Michela Pichetto che insieme a un<br />
team di medici veterinari e tecnici sono in costante<br />
aggiornamento per fornire ai nostri amici a quattro<br />
zampe (e non solo) attrezzature e conoscenze moderne<br />
che garantiscano cure sicure, precise e meno<br />
dolorose, in un ambiente familiare.<br />
Al loro fianco le Dottoresse Elena Zubani e Chiara<br />
Tosini, per integrare nei servizi anche la cura degli<br />
animali esotici.<br />
Dalle 16 alle 20 gli spazi della clinica hanno aperto<br />
al pubblico per condividere il momento inaugurale<br />
dell'attività .<br />
www.clinicayourpet.it<br />
34
STUDIO DENTISTICO DR. AMEDEO<br />
ZIRILLI<br />
SERVIZI DENTISTICI DI<br />
GRANDE ESPERIENZA E<br />
PROFESSIONALITÀ<br />
- Implantologia<br />
- ortodonzia<br />
- endodonzia<br />
- estetica dentale<br />
- igiene orale<br />
- protesi dentale<br />
- parontologia<br />
www.centrodentalezirilli.com<br />
Via Giuseppe Garibaldi, 50 - 25086 Rezzato (BS) Tel 030 2792590 - Cell 351 992 2288<br />
35
La vignetta del mese<br />
Riky<br />
Modena<br />
36
DOMENICA<br />
19:00 - 24:00<br />
NON<br />
SOLO<br />
VENERDI<br />
E SABATO<br />
<br />
<br />
<br />
37
GARDA<br />
FASHION<br />
WEEK<br />
Tutto pronto per la “Settimana della moda”<br />
del lago di Garda.<br />
Non a caso si chiama “Garda Fashion Week”,<br />
organizzata dal Sestino Beach di Desenzano<br />
e in scena due venerdì consecutivi, il 23 ed il<br />
30 settembre.<br />
Garda Fashion Week nasce con l’intento di<br />
dare visibilità ai tanti stilisti emergenti presenti<br />
sul territorio, con un occhio di riguardo<br />
al nostro Lago.<br />
Finalmente, e per la prima volta, sul lago di<br />
Garda si potrà respirare l’aria delle Sfilate<br />
Milanesi. La manifestazione verrà trasmessa<br />
su Radio Studio Più e sarà seguita da Social,<br />
Media e Televisioni.<br />
Garda Fashion Week: un punto d’incontro<br />
per la MODA su tutto il Garda!<br />
Garda Fashion Week:<br />
La Settimana della Moda del Lago di<br />
Garda. Due Venerdì consecutivi al Sestino<br />
Beach con:<br />
Maria Daniela Lostia - Benedictus Omnia<br />
Roberta Le Particulier - Chaymae Rossi<br />
Loredana Consoli - Michela Prandelli<br />
Presenta<br />
Giulia Piscina<br />
Backstage<br />
Angela Cannata, Anna Daverio,<br />
Carolina Bagossi<br />
Make up<br />
Barbara Cortese, Stella Cadei,<br />
Marco Restyle<br />
Hair Style<br />
Claudio e Max Diffusion<br />
Sestino Beach a DESENZANO DEL GARDA,<br />
l’unico e inconfondibile Salotto del Lago è<br />
aperto venerdì e sabato.<br />
Dinner Show dalle ore 21:00 alle 3:00.<br />
Cena Spettacolo con i grandi nomi della musica<br />
e dello spettacolo Italiano.<br />
Le prossime imperdibili date:<br />
14 OTTOBRE a cena con ENZO IACCHETTI<br />
21 OTTOBRE MAURIZIO MATTIOLI e<br />
ALBERTO LAURENTI - Concerto in Tributo al<br />
Maestro Califano.<br />
Info +39 329 2472452<br />
38
39
WE LOVE CASTELLO:<br />
IL CASTELLO chiude l'ESTATE<br />
con numeri da record<br />
Si è conclusa domenica 11 settembre la stagione<br />
di We Love Castello, il palinsesto di<br />
eventi che, per il terzo anno consecutivo,<br />
ha animato l’estate bresciana nei suggestivi<br />
spazi del Castello.<br />
Un programma molto ricco e vario quello<br />
che è stato offerto al pubblico, organizzato<br />
da Associazione Palcogiovani, Kitchen e 94<br />
Investimenti, con il coordinamento e il supporto<br />
di Fondazione <strong>Brescia</strong> Musei e Comune<br />
di <strong>Brescia</strong> e con il coinvolgimento di numerose<br />
realtà associative bresciane.<br />
Il <strong>2022</strong> ha registrato una partecipazione di<br />
oltre 100.000 mila persone che hanno frequentato<br />
una delle zone più suggestive della<br />
città fino a domenica 11 quando, sulle note<br />
dell’Epicentro Music Festival, si è conclusa<br />
una stagione indimenticabile.<br />
Adulti, famiglie, bambini, giovani, il Castello<br />
ha ospitato tutte le tipologie di pubblico<br />
grazie ad un’offerta “a tutto tondo” e senza<br />
limitazioni: dai concerti, ai party a tema, dalle<br />
visite guidate allo sport, dalle degustazioni<br />
alle cene etniche.<br />
Un insieme di attività, ricreative e ristorative,<br />
non occasionali, ma strutturali per la costante<br />
e progressiva trasformazione del Castello,<br />
40
su cui Comune di <strong>Brescia</strong> e Fondazione <strong>Brescia</strong><br />
Musei stanno investendo sempre più: in<br />
parallelo ai lavori di riqualificazione degli edifici<br />
storici e dei monumenti, dalla Strada del<br />
Soccorso, alla Palazzina Ufficiali, agli edifici<br />
del Piccolo e Grande Miglio dove sarà ospitato<br />
il nuovo Museo del Risorgimento - Leonessa<br />
d’Italia.<br />
Le attività proposte sono state in tutto 62 per<br />
un totale di circa 25.000 partecipanti.<br />
Successo riscontrato anche dalle attività<br />
ludico didattiche ideate e sviluppate da Fondazione<br />
<strong>Brescia</strong> Musei in sinergia con diverse<br />
realtà territoriali.<br />
Molto apprezzata l’offerta enogastronomica,<br />
quest’anno rinnovata nella tipologia di foodtruck<br />
e arricchita con il Festival dei Sapori,<br />
che ha regalato momenti di alta cucina, spaziando<br />
dalla tradizione all’innovazione.<br />
Moltissimi anche i turisti che hanno trascorso<br />
parte del loro tempo in Castello, a testimonianza<br />
ulteriore del fatto che la città come<br />
meta turistica ha acquisito importanza quanto<br />
quella più classica di mare o montagna.<br />
L'estate di <strong>Brescia</strong> non è mai stata così viva<br />
e partecipata come quest'anno, grazie alle<br />
molte proposte culturali e di animazione presenti<br />
su tutta la città e più che mai in Castello,<br />
luogo del cuore dei bresciani ma anche di<br />
tantissimi turisti.<br />
www.welovecastello.it<br />
41
CAPO NORD<br />
un sogno realizzato<br />
Ci sono voluti 39 giorni di impegno e fatica,<br />
lungo i circa 4.000 chilometri che dividono <strong>Brescia</strong><br />
da Capo Nord, ma Maurizio Antonini ha<br />
coronato il suo sogno. Partito giovedì 23 giugno<br />
da Piazza della Loggia a bordo della sua<br />
handbike, il 56enne<br />
di Castegnato è arrivato<br />
al punto più a<br />
nord d’Europa nella<br />
serata di domenica<br />
31 luglio. Un’impresa,<br />
realizzata solo con la<br />
forza delle sue braccia,<br />
dai mille significati:<br />
umani, sociali ma<br />
anche sportivi, dove<br />
lo stesso sport viene<br />
interpretato come un<br />
mezzo per dimostrare<br />
– come da mission<br />
di Active Sport, di cui<br />
Antonini è socio fondatore<br />
– che a volte la<br />
disabilità si può sconfiggere.<br />
“I primi giorni – racconta Antonini dalla<br />
Norvegia – sono stati i più duri: a livello fisico<br />
facevo fatica e psicologicamente ho pensato<br />
di non farcela, ma mi sono detto di continuare<br />
a provarci, augurandomi che la situazione potesse<br />
migliorare”. È stato così, attraverso Italia,<br />
Austria, Germania, Danimarca, Svezia e quindi<br />
Norvegia, combattendo con qualche tappa bagnata<br />
dalla pioggia fino al famoso globo che<br />
simboleggia l’arrivo. “L’ultima salita è volata in<br />
un secondo: l’emozione di arrivare era così forte<br />
che non me ne sono nemmeno accorto”. E<br />
l’arrivo è stato degno di una star, visto che – per<br />
puro caso, dato l’anticipo sulla tabella di marcia<br />
– Antonini ha completato il percorso nell’unico<br />
giorno dell’anno senza tramonto, quindi<br />
Capo Nord era affollatissimo di turisti in attesa<br />
del sole di mezzanotte. Scoperta la sua storia<br />
grazie all’amica Liliana, che l’ha accompagnato<br />
nel viaggio con un furgone camperizzato e l’ha<br />
atteso all’arrivo, tutti i presenti hanno voluto<br />
tributargli un grande applauso, e poi l’hanno<br />
trattenuto a lungo per foto e chiacchiere.<br />
“All’arrivo – dice ancora il bresciano – non è stato<br />
facile realizzare di avercela fatta. Ho vissuto<br />
un vortice di emozioni fortissime, tutte insieme.<br />
Solo ora, piano piano, le sto riassaporando una<br />
per una. È una sensazione che mi riempie di<br />
gioia”. I presenti l’hanno anche aiutato, sollevandolo,<br />
a salire sulla piattaforma che ospita il<br />
globo, così da regalargli una foto da conserva-
e nell’album dei ricordi. Solo lui, la sua handbike,<br />
l’orizzonte e una soddisfazione immensa.<br />
“Il messaggio che passa da questa esperienza?<br />
Prima di partire per l’ultima tappa ho conosciuto<br />
Thomas, un ragazzo tedesco che ha percorso<br />
una parte del tragitto insieme a me, segnalando<br />
alle auto la mia presenza in una galleria buia<br />
e ricca di buche. All’arrivo mi ha raccontato<br />
che era rimasto privo di forze, ma vedendo me,<br />
partito dall’Italia su<br />
una handbike, ha ritrovato<br />
un’energia incredibile,<br />
che gli ha<br />
permesso di tenere<br />
duro fino alla fine. Eccolo<br />
qui il messaggio:<br />
a volte ci arrendiamo<br />
per dei limiti che<br />
esistono solo dentro<br />
la nostra testa”.<br />
Antonini rientrerà<br />
in Italia nei prossimi<br />
giorni, a bordo del<br />
furgone camperizzato,<br />
non prima di fare<br />
una tappa a Lienz (Austria) da<br />
Sergio Balduchelli, capitano dell’Active Team La<br />
Leonessa che proprio in questi giorni vanta due<br />
atleti (Simona Canipari e Mirko Testa) ai mondiali<br />
di handbike in Canada. Dopo l’incidente<br />
che li ha obbligati alla sedia a rotelle, entrambi<br />
hanno riscoperto lo sport grazie anche ad Antonini,<br />
e all’impegno di Active Sport alla Domus<br />
Salutis di <strong>Brescia</strong>. Loro adesso sognano la medaglia<br />
d’oro, mentre<br />
lui progetta nuove<br />
imprese. “Realizzare<br />
un sogno – chiude<br />
– mi ha aiutato a<br />
capire di poterne inseguire<br />
tanti altri”. Il<br />
meglio deve ancora<br />
arrivare.<br />
testo: ufficio stampa<br />
Active Sport
ECONOMIA & FINANZA<br />
GUADAGNARE IL 10%<br />
al mese ‘sicuro’ non si può,<br />
eppure ci si casca e ci si cascherà ancora<br />
Cambiano i tempi e cambia di conseguenza<br />
il vestito, ma sotto le piramidi finanziarie<br />
sono sempre uguali. Scoprirle è semplicissimo,<br />
eppure frotte di investitori proseguono a<br />
cadere nella trappola.<br />
Il caso della trevigiana New Financial Technology,<br />
Nft sta facendo molto scalpore. Oltre<br />
seimila persone hanno<br />
investito un importo minimo<br />
di 10.000 euro in<br />
quella che era un’evidentissima<br />
piramide finanziaria<br />
e non -come millantato-<br />
un sistema che<br />
tramite l’utilizzo di un<br />
algoritmo era in grado di<br />
fare arbitraggi tra i prezzi<br />
delle crypto-valute in<br />
sessanta piattaforme di<br />
scambio (exchange). Un<br />
algoritmo matematico è<br />
una serie di regole predefinite,<br />
oggi facilmente<br />
applicabili tramite dei<br />
software. Il punto è che<br />
in questo caso l’algoritmo<br />
non esisteva, come<br />
non esistevano gli investimenti<br />
nelle crypto-valute.<br />
L’ultima moda<br />
finanziaria è infatti quella<br />
crypto e, al suo interno,<br />
quella degli Nft, Non<br />
Fungible Token, cui furbescamente la Nft si<br />
riconduceva nel proprio acronimo.<br />
In precedenza, la moda delle piramidi finanziarie<br />
sul web era stata quella del forex, il<br />
mercato dei cambi. Ha fatto epoca, per la sua<br />
estensione a livello mondiale e l’importo del<br />
crack, la messicana Finanzas Forex che prometteva<br />
pure il 10% al mese.<br />
Al di là delle panzane sempre uguali, raccontate<br />
dagli spacciatori del sistema, simili<br />
rendimenti (ma anche molto più bassi) non<br />
possono essere realistici eppure, nonostante<br />
il buon senso suggerisca che “i soldi non<br />
crescono sugli alberi” e nonostante le tante<br />
truffe emerse nel tempo, le piramidi finanziarie<br />
si propagano rapidamente tramite il web<br />
e i social network.<br />
Lo schema è sempre lo<br />
stesso e nella sostanza<br />
agevole da scoprire,<br />
ma agli organizzatori è<br />
sufficiente cambiare il<br />
“vestito” per riuscire ad<br />
attirare non poche persone<br />
allettate da facili<br />
guadagni.<br />
Quasi sempre, poi, nella<br />
vendita viene utilizzato il<br />
multi-livello, e chi investe<br />
viene spinto a cercare<br />
nuovi clienti. Se così<br />
non fosse, la struttura<br />
collasserebbe in fretta<br />
perché i guadagni versati<br />
a coloro che sono<br />
già dentro vengono pagati<br />
col danaro investito<br />
dai nuovi ingressi. Questi<br />
schemi fanno tutti<br />
la stessa fine: quando i<br />
nuovi non apportano più<br />
danaro sufficiente a pagare chi è già dentro,<br />
la piramide collassa e tutti i partecipanti si<br />
trovano a secco.<br />
Le piramidi finanziarie non si esauriranno<br />
mai perché sfruttano la natura e le debolezze<br />
dell’essere umano. Eppure, scoprirle è facilissimo<br />
ponendosi due domande.<br />
La prima: perché qualcuno capace di generare<br />
questi rendimenti lo racconta in giro e<br />
44
perde pure tempo a proporre l’affare ad altri?<br />
La seconda: cosa succederebbe se si potesse<br />
guadagnare il 10% al mese e si reinvestissero<br />
di mese in mese anche i guadagni?<br />
Ebbene, in quindici anni, un investimento di<br />
appena mille euro garantirebbe oltre ventotto<br />
miliardi e duecento milioni di euro!<br />
Ma anche in soli cinque anni si arriverebbe<br />
ad oltre trecentomila euro. Analogo discorso<br />
per rendimenti inferiori, anche solo il 5%<br />
mensile è impensabile.<br />
Cifre del genere renderebbero impossibile<br />
applicare il sistema su vasta scala, poiché ad<br />
un certo punto non ci sarebbero sul mercato<br />
volumi di scambi sufficienti ad assorbirne le<br />
operazioni!<br />
Passa il tempo e le truffe sono sempre le<br />
stesse. Cambia solo il modo di proporle. Per<br />
evitarle, basta porsi le due semplici domande.<br />
di Roberto Cappiello<br />
delegato Aduc per <strong>Brescia</strong><br />
45
SOSTENIBILITA’<br />
Da sinistra: Ugo di Tullio di Cinematografo Rai Uno<br />
Massimo Lucidi direttore editoriale di The Map Report<br />
gli imprenditori Romano Solai e Giuseppe Caruso,<br />
chiude l'architetto Egidio Raimondi<br />
Nel segno dell'eccellenza<br />
e della sostenibilità<br />
Che bella ripresa a settembre: torniamo a<br />
lavoro passando da Venezia dove con il nostro<br />
collega e concittadino Massimo Lucidi<br />
siamo coinvolti nel ricco programma della<br />
Famiglia del Premio Eccellenza Italiana.<br />
Venezia città icona della sostenibilità ospita<br />
la 79esima edizione del Festival del Cinema<br />
e questo diventa occasione per un cenacolo<br />
culturale e imprenditoriale, #cinemaeweb,<br />
ideato dal nostro Massimo per raccontare<br />
storie del Merito e del Talento di Italiani che<br />
nel mondo si distinguono per stile e visione,<br />
impegno e partecipazione. In altri termini<br />
che bello ritrovarsi sul palco dell'hotel Excelsior<br />
al Lido di Venezia a parlare del proprio<br />
lavoro fatto bene, del proprio impegno a crescere<br />
in modo responsabile e sostenibile.<br />
Con il prossimo.<br />
Romano Solai
Condividendo gli stessi spazi con i<br />
protagonisti dell'industria cinematografica,<br />
alla ricerca di storie emozionanti.<br />
Una sfida quella del racconto<br />
emozionale che Massimo Lucidi porta<br />
avanti da tempo anche col Premio<br />
Eccellenza Italiana che da 9 anni realizza<br />
a Washington DC e a Roma in un<br />
Palazzo della Santa Sede che ha consentito<br />
di non fermarsi mai anche superando<br />
le difficoltà del Covid. "Sono<br />
occasioni che creano speranza, gli fa<br />
eco l'imprenditore Romano Solai e che vanno<br />
sostenute perchè realizzano un beneficio<br />
di sistema portando al singolo partecipante<br />
un'occasione unica di crescita del marchio e<br />
di relazioni". Per dirla con i titoli di alcuni libri<br />
di Massimo Lucidi, che è pure scrittore, si tratta<br />
di Networking e Netreputation.<br />
Testo a cura di Isabella di Modrone<br />
Da sinistra Massimo Lucidi, in piedi: Maura Gentile<br />
del Club per l'Unesco di Roma, Simone Poccia attore,<br />
Pietro Tagliavini giornalista e filosofo, seduti: Valeria Vaiano<br />
attrice, Alessandra Monasta formatrice e Carlotta Del Bianco<br />
presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco<br />
Regista Mario Martone<br />
Presidente dei David di Donatello, Piera De Tassis
ARTE & CREATIVITA’<br />
PERCHE’<br />
L’ARTE<br />
CI SALVERA’<br />
Scopriamo cosa rende<br />
VIBE<br />
una delle realtà bresciane<br />
più creative e interessanti<br />
intervista a cura di<br />
Elicia Baresi di Radio Bruno<br />
-Viviana ti conoscono come la customizzatrice<br />
di <strong>Brescia</strong> ma tu sei soprattutto una<br />
creativa, ti va di raccontarci perché?<br />
Si, negli ultimi due anni mi sono fatta conoscere<br />
nel campo della personalizzazione di<br />
capi e accessori ma io nasco come creativa.<br />
Dipingo su vari supporti, faccio quadri a olio,<br />
decorazioni di pareti e mobili e do vita oltre<br />
che alle mie ispirazioni alle ispirazioni di altre<br />
persone.<br />
-Ad esempio?<br />
Ad esempio se una persona decide di creare<br />
una collezione d’abbigliamento, di accessori<br />
o un oggetto oltre a disegnarli seguo tutta la<br />
fase di progettazione fino alla realizzazione.<br />
-Fin da bambina hai avuto modo di conoscere<br />
l’arte da vicino, essendo figlia d’arte,<br />
sia tua madre che tuo padre ti hanno fatto<br />
conoscere il mondo della creatività e ti<br />
hanno dato modo di scoprire e prendere<br />
contatto con la tua attitudine artistica…ti<br />
va di raccontarci le tue origini?<br />
Ho avuto la grande fortuna di avere due genitori<br />
appassionati d’arte, entrambi dipingevano<br />
quindi mi è stato facile capire da subito<br />
quale fosse la mia attitudine perché tele,<br />
colori e pennelli in casa erano alla portata di<br />
tutta la famiglia.<br />
Sono cresciuta nell’atelier d’arte e moda di<br />
mia mamma Vivi L’arte atelier di Borgosatollo<br />
e dopo il diploma al liceo artistico ho lavorato<br />
lì per quasi vent’anni nutrendo e affinando<br />
le mie competenze.<br />
-Ad un certo punto della tua vita hai avuto<br />
un momento molto difficile che ti aveva<br />
portata addirittura a smettere di disegnare…è<br />
stata l’arte stessa che in quel momento<br />
ti ha salvata, come?<br />
Ho vissuto una storia tossica con una persona<br />
abusante e durante quel periodo ho avuto<br />
un totale blackout.<br />
Non ero più in grado di creare e nemmeno di<br />
pensare di poterlo fare.<br />
Per quasi due anni non sono stata in grado di<br />
48
svolgere il mio lavoro.<br />
Ma proprio l’arte mi ha salvato.<br />
Il lockdown per me ha rappresentato l’inizio<br />
della mia rinascita.<br />
A inizio 2020 quando tutto si è fermato ho<br />
pensato che l’unica cosa che avrebbe permesso<br />
a me e mio figlio di vivere sarebbe<br />
stato ricominciare a dipingere e spingere sui<br />
social e così ho fatto.<br />
Ricominciare a dipingere mi ha ricordato chi<br />
ero e mi ha fatto prendere consapevolezza<br />
del disagio che stavo vivendo.<br />
Il primo disegno che ho fatto dopo due<br />
anni mi ha messa davanti all’abuso.<br />
Le figure e le parole che ne sono uscite<br />
mi hanno fatto da specchio.<br />
-Questo momento “buio” ti ha<br />
portata ad approfondire anche l’arte<br />
terapia e a collaborare con studi<br />
olistici, oltre a realtà che aiutano<br />
a ritrovare se stessi… perché<br />
hai sentito di dover prendere<br />
anche questa via?<br />
Sono sempre stata attratta da<br />
questo aspetto infatti già in<br />
passato avevo approfondito questi<br />
temi partecipando a vari corsi di arteterapia<br />
ma dopo aver provato su di me quanto prendere<br />
contatto con i propri disagi trasformandoli<br />
in risorse attraverso l’arte e l’ascolto di<br />
sé può essere d’aiuto mi ha portata a volermi<br />
specializzare ancor di più e a collaborare con<br />
terapisti sia nel campo medico che nel campo<br />
olistico.<br />
-Come ci si può rivolgere a te e dove ti si<br />
può contattare?<br />
Sulle mie pagine social fb e instagram ,per<br />
quel che riguarda la customizzazione personalizzo<br />
abiti e accessori che le persone (privati)<br />
o negozi mi danno.<br />
È questo che piace molto a chi si rivolge a<br />
me.<br />
Il fatto che io dia nuova vita e renda unici oggetti<br />
che appartengono già a loro.<br />
vibe_customize<br />
vibe customize<br />
-Su Instagram ti troviamo come VIBE<br />
Customize, nonché il tuo marchio… da qui<br />
i tuoi follower che non chiami seguaci, appunto,<br />
ma Viberini, perché?<br />
Il nome che ho scelto Vibe rappresenta ciò in<br />
cui credo da sempre.<br />
Credo che siamo circondati da vibrazioni<br />
(sia positive che negative) che<br />
noi non vediamo ma che<br />
se ci prestiamo<br />
attenzione<br />
possiamo<br />
sentire.<br />
Vibe racchiude<br />
il mio<br />
nome e quello<br />
di mio padre<br />
che è mancato<br />
quando ero una<br />
ragazzina...una<br />
vibrazione potentissima<br />
che non si<br />
vede ma che io sento,<br />
come quella che<br />
mi regalano ogni giorno<br />
le persone che mi<br />
seguono e mi scelgono.<br />
Ecco perché...per me<br />
n o n<br />
sono numeri, ma sono<br />
p e r s o n e , ognuna con la sua energia<br />
che incontra e smuove la mia.<br />
Le mie splendide vibrazioni, i miei preziosi<br />
viberini.<br />
-Cosa ami di più del tuo lavoro?<br />
Amo il fatto che mi permette di non rimanere<br />
in superficie con chi si rivolge a me.<br />
Le persone mi regalano un pezzo del loro<br />
mondo permettendomi di crearlo per loro.<br />
Mi danno fiducia perché di fatto non sanno<br />
come uscirà ciò che mi stanno commissionando.<br />
Si fidano della mia capacità di entrare in<br />
empatia con loro, di ascoltarle di unire i loro<br />
gusti, le loro emozioni alle mie...io creo ma<br />
sono loro la mia grande ispirazione.<br />
È questo che amo più di tutto, lo<br />
scambio di energia che mi permette<br />
di creare.<br />
49
ANNA FENDI<br />
premiata alla 79a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA,<br />
dal direttore Alberto Barbera<br />
insieme ad una delle produttrici e ideatrici del premio<br />
“WOMEN IN CINEMA AWARD” Claudia Conte<br />
Con il piacere ed onore di essere stato invitato<br />
personalmente da Anna Fendi, la stilista e<br />
imprenditrice italiana che, insieme alle sorelle<br />
Alda, Carla, Franca e Paola, ha reso celebre<br />
nel mondo il marchio Fendi, alla sua premiazione,<br />
per la lunga e splendida carriera<br />
“creativa” con il “Women in Cinema Award”<br />
conferitole dal Direttore della Mostra Arte Cinematografica<br />
di Venezia, Alberto Barbera,<br />
in una sala gremita dell’Hotel Excelsior, cerco<br />
di riassumere in poche righe la fantastica<br />
intervista che, con grande generosità ed<br />
entusiasmo, Anna Fendi, mi ha gentilmente<br />
concesso.<br />
Nella straordinaria epopea Fendi, Anna, la secondogenita<br />
delle cinque sorelle più famose<br />
del mondo, ha sempre svolto con passione<br />
il ruolo della “creativa”. Instancabile e tenace,<br />
storica collaboratrice di Karl Lagerfeld, per<br />
quasi trent’anni, è stata la diretta responsabile<br />
e coordinatrice della progettazione di tutte<br />
le collezioni Fendi, della linea “pret à porter”<br />
e delle numerose licenze legate al marchio e<br />
designer degli accessori e della linea Fendi<br />
Casa.<br />
Nel 1925, mamma Adele con il marito<br />
Edoardo Fendi, aprono una piccola boutique<br />
di accessori in pelle e guarnizioni in pelliccia,<br />
in via del Plebiscito – a cui faranno seguito<br />
altri quattro punti vendita aperti a Roma negli<br />
anni ’50. E da allora, anno dopo anno, fino ad<br />
arrivare a far parte del mitico gruppo LVMH,<br />
leader mondiale dei prodotti di alta qualità, il<br />
nome FENDI si è oggi diffuso in tutto il mon-<br />
50
DUE CHIACCHIERE CON...<br />
do, con oltre 300 punti vendita!<br />
Ricorda Anna, con grande serenità, che suo<br />
padre Edoardo era preoccupato che il nome<br />
di famiglia Fendi finisse e non fosse più tramandato,<br />
avendo avuto solo cinque femmine!<br />
Oggi Edoardo Fendi, sarebbe, invece,<br />
molto contento proprio perchè l’eccellente<br />
lavoro svolto dalla Famiglia “unita” ha reso<br />
immortale il nome FENDI anche negli anni<br />
a venire.<br />
Dice Anna: “La forza del nome FENDI è anche<br />
dovuta al fatto che noi sorelle abbiamo sempre<br />
lavorato senza protagonismi, tutte unite,<br />
come le cinque dita di una mano: diverse ma<br />
complementari.” tenendo il solo marchio con<br />
le due F come unico protagonista.<br />
Siamo così arrivati alla 4a generazione: da<br />
mia mamma Adele con 5 figlie e poi da mia<br />
figlia Silvia che si occupa dell’Ufficio Stile<br />
e con sua figlia e mia cara nipote, Delfina,<br />
attualmente direttrice creativa del reparto<br />
gioielli!<br />
In seguito, la mostra fu lungamente prorogata<br />
per il grande interesse suscitato nei<br />
giovani che facevano lunghe file per visitarla,<br />
ricevendo i consensi di prestigiosi critici<br />
quali Achile Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi ed<br />
altri illustri nomi della Cultura e dell’Arte.<br />
Anna aggiunge: “La cosa che mi colpisce<br />
molto e mi rallegra, quando giro per conferenze,<br />
è che i giovani dimostrano molto<br />
interesse per la storia della nostra azienda e<br />
vogliono conoscere, sognare, e toccare con<br />
mano la leggenda del Marchio Fendi.<br />
Anna Fendi è molto orgogliosa dell’inatteso<br />
premio alla Mostra del Cinema, il<br />
“Women in Cinema Award”, nato da un’idea<br />
di Angela Prudenzi, Claudia Conte e Cristina<br />
Scognamillo, proprio perché Fendi ha lavorato<br />
nel mondo del cinema con tantissimi registi<br />
per film memorabili che ricordiamo, da:<br />
Gruppo di famiglia in un interno, 1974 regia di<br />
Luchino Visconti con Silvana Mangano, a<br />
C’era una volta in America, 1983 regia di<br />
“Nel 2025 sarà celebrato il 100° anniversario<br />
di fondazione di Fendi”, ricorda Anna,” e<br />
in tutti questi anni abbiamo ottenuto grandi<br />
riconoscimenti in tutto il mondo! Nel<br />
1988 fu allestita a Roma alla Galleria d’Arte<br />
Moderna una grande mostra che illustra il<br />
percorso di FENDI con Karl Lagerfeld che<br />
fu contestata con la frase “La Moda non è<br />
arte”.<br />
Sergio Leone, da E la nave va, 1983 regia di<br />
Federico Fellini, a Il Padrino, 1990 regia di<br />
Francis Ford Coppola, da Evita,1996<br />
e regia di Alan Parker con Madonna,<br />
a Io sono l’amore, 2009 regia di Luca<br />
Guadagnino e... tantissimi altri!<br />
Avrei ancora tanto, ma tanto ancora di<br />
bello da raccontare di Anna Fendi, una<br />
donna straordinaria, che ha saputo contaminare<br />
la “Moda” con la musica, la<br />
cultura e lo spettacolo e, sapendo del<br />
suo appassionato interesse, anche per<br />
i favolosi Beatles e la loro storia, da lei<br />
condiviso con il compagno di vita e di<br />
51
lavoro, Pino Tedesco, le ho conferito<br />
con gioia l’associazione onoraria<br />
al nostro sodalizio dei Beatlesiani<br />
d’Italia Associati, che Anna ha accettato<br />
con grande entusiasmo, proprio ricordando<br />
che, come le 5 sorelle Fendi hanno lavorato<br />
sodo, sempre insieme, per raggiungere<br />
il loro fantastico obbiettivo, nello stesso<br />
modo anche i 4 Beatles si sono impegnati<br />
“tutti insieme” per raggiungere il risultato di<br />
rendere il loro magico nome “immortale!”<br />
Grazie Anna Fendi!<br />
di Rolando Giambelli<br />
IL TUO<br />
INTEGRATORE<br />
CONTRO LA<br />
STANCHEZZA<br />
FISICA E MENTALE<br />
WWW. ARGIVIT.IT<br />
BRESCIAUP 57<br />
52
53
<strong>Brescia</strong><br />
&<br />
dintorni<br />
BAGOLINO<br />
Anche se a malincuore abbiamo eliminato<br />
la pagina di agosto dal nostro calendario,<br />
le miti giornate di settembre ci invitano alle<br />
gite fuori porta.<br />
È senza dubbio il mese ideale per rimetterci<br />
in viaggio, seppur breve, alla scoperta dei<br />
bellissimi borghi che il territorio bresciano<br />
ha da offrire.<br />
In quest’articolo, vi propongo di trascorrere<br />
una giornata a Bagolino: affascinante borgo<br />
medievale risalente all’età romana, caratterizzato<br />
da un insieme di case addossate e<br />
vie tortuose a picco sul fiume Caffaro, lungo<br />
la strada che collega il lago d’Idro con il<br />
monte Maniva.<br />
terra del Bagoss<br />
di Monica Saraiva<br />
Le contrade Cävril e Ösnà<br />
Bagolino è da sempre divisa in due contrade,<br />
ed è questo il motivo per cui potresti trovare<br />
le strade addobbate da bandierine e striscioni<br />
di colori diversi:<br />
Il quartiere posizionato a ovest/nord-ovest<br />
viene identificato con il nome Cävril, l’abbinamento<br />
di colori che lo rappresenta sono<br />
il bianco e il rosso e lo stemma ha come immagine<br />
una capra. S’ipotizza che l’origine<br />
del nome si riferisca ai recinti per le capre<br />
(capraio), avendo la zona, all’epoca, innumerevoli<br />
spazi dove radunarle in caso di pericolo.<br />
Ösnà è il quartiere a est, gli striscioni portano<br />
i colori giallo e azzurro e sullo stemma il<br />
disegno di un drago. Il termine Ösnà deriva<br />
da Visnà (vicina), che si riferisce al fatto che<br />
il primitivo quartiere residenziale avesse un<br />
maggior numero di abitazioni, vicine une alle<br />
altre. Per quanto riguarda il drago, probabilmente<br />
si riferisce a San Giorgio, santo protettore<br />
di Bagolino.<br />
Cattedrale di San Giorgio Martire<br />
La cattedrale dedicata a San Giorgio, domina<br />
il centro abitato come un’acropoli. Costruita<br />
tra il 1624 e il 1632 su progetto dell’architetto<br />
Giovanbattista Lantara - artefice del duomo<br />
nuovo di <strong>Brescia</strong> - viene soprannominata<br />
“Cattedrale in Montagna” ed è la terza chiesa<br />
più grande della Provincia di <strong>Brescia</strong>.<br />
Al suo interno, ad aula unica con volta a botte,<br />
si possono ammirare alcune interessanti<br />
opere artistiche di Tintoretto, Francesco Tor-<br />
54
BRESCIA & DINTORNI<br />
bido e Pietro Marone; nonché il maestoso Altare<br />
maggiore, opera dell’abate Gaspare Turbini,<br />
progettato inizialmente per il Duomo nuovo<br />
di <strong>Brescia</strong>.<br />
Per sottolineare l’importanza delle due contrade,<br />
la porta principale non viene quasi mai<br />
aperta: si accede soltanto tramite le due porte<br />
laterali, aperte ognuna verso una delle due<br />
contrade, permettendo così un accesso distinto<br />
e privilegiato.<br />
Chiesa di San Rocco<br />
L’attuale chiesa è il risultato dell’ampliamento<br />
di un edificio precedente che, si presume, sia<br />
stato costruito dopo la peste del 1478, edificato<br />
a sua volta, sulla base di un antico tempietto<br />
romano, innalzato intorno all’anno 6 a.C.,<br />
quando Augusto fece costruire la strada per il<br />
Gaver, per poter così scender in Valle Camonica,<br />
attraverso il passo di Crocedomini, onde<br />
debellare i Camuni.<br />
I magnifici affreschi, precedentemente ricoperti<br />
di calce, vennero recuperati nel corso<br />
dell’importante lavoro di restauro, eseguito nel<br />
1958.<br />
L’Antica Via dei Portici<br />
Nel medioevo, era la via principale, nonché<br />
l’unica via di accesso al borgo. Era anche la<br />
via dei commercianti, dove potevano allestire<br />
le loro bancherelle a riparo di eventuali piogge,<br />
grazie ai numerosi portici, da cui prende il<br />
nome.<br />
Cimitero Vecchio<br />
Luogo contemplativo e mistico, creato dopo<br />
l’editto di Saint Cloud emanato da Napoleone<br />
a Saint-Cloud il 12 giugno 1808, che vietava le<br />
sepolture all’interno dei centri abitati.<br />
Un piccolo cimitero in stile neogotico, dove<br />
bellissime croci in ferro battuto, piantate sul<br />
terreno erboso, sostituiscono le lapidi marmoree<br />
alle quali siamo abituati, ma che sono<br />
esempio dell’abilità bagossa nella lavorazione<br />
del ferro.<br />
Formaggio Bagòss<br />
Prima di lasciare Bagolino, dovete assolutamente<br />
acquistare o, quanto meno, assaggiare<br />
il formaggio Bagòss!<br />
Il Bagòss è un formaggio a pasta semicotta<br />
prodotto esclusivamente da aziende agricole<br />
locali. La sua origine risale probabilmente al<br />
XVI sec. quando Bagolino si trovava al confine<br />
con la Repubblica di Venezia e da cui riceveva<br />
lo zafferano, che caratterizza questo prodotto<br />
caseario con il suo colore giallo paglierino.<br />
La realizzazione di questo prodotto eccellente<br />
55
non è semplice, in quanto il latte impiegato<br />
per la sua produzione proviene esclusivamente<br />
da vacche di razza Bruna “residenti”<br />
a Bagolino, nutrite con fieno locale, ragion<br />
per cui, i produttori devono farle pascolare in<br />
terreni di loro proprietà e portarle all’alpeggio<br />
su altitudini maggiori, durante la stagione<br />
estiva.<br />
Inoltre, il latte utilizzato per la produzione del<br />
Bagòss, viene prima filtrato utilizzando rametti<br />
e aghi di abete il che, oltre a svolgere<br />
una perfetta funzione filtrante, cedono al latte<br />
sapore e alcuni dei loro principi.<br />
56
57
Il benessere si divide in due....<br />
Beauty Queen<br />
Corso magenta 31,<br />
25121 <strong>Brescia</strong><br />
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58
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Centro Benessere “Il Santellone”<br />
(All’interno del resort del Santellone)<br />
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ON THE ROAD<br />
FERRAGOSTO<br />
AL LAGO<br />
DI LEDRO<br />
a cura di SIMONE MOR<br />
Ferragosto, chissà poi perché si chiama proprio<br />
così. Internet arriva subito in aiuto e trovo la seguente<br />
spiegazione: “Il nome della festa di Ferragosto<br />
deriva dal latino feriae Augusti (riposo di<br />
Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo<br />
imperatore romano, da cui prende il nome il mese<br />
di Agosto.”<br />
Ahh!!! Ecco spiegato l’arcano. I romani si sa erano<br />
molto inclini a fare festa e non lo era di meno manco<br />
l’Imperatore.<br />
Come vuole quindi la tradizione, a Ferragosto bisogna<br />
fare una vacanza, e se deve essere tale bisogna<br />
uscire e recarsi nei luoghi che più ci aggradano.<br />
L’importante è non rimanere a casa, tassativo.<br />
Pensando al Ferragosto, lo collego sempre ad un<br />
film capolavoro del 1962 diretto da Dino Risi che<br />
aveva protagonista un grande Vittorio Gassman: IL<br />
SORPASSO. Per chi non l’avesse ancora visto (grave<br />
mancanza) consiglio, anzi segnatevelo come<br />
compito per la prossima volta, è una delle migliori<br />
pellicole girate negl’anni 60, in cui i due protagonisti<br />
Gassman e Trintignan, si trovano a passare la<br />
giornata di Ferragosto in giro per l’Italia centrale a<br />
bordo di una favolosa Lancia Aurelia. Il finale non<br />
ve lo dico, anche perchè il film va visto fino alla<br />
fine. Chiusa parentesi filmografica e torniamo al<br />
nostro ferragosto <strong>2022</strong>.<br />
La meta da noi prescelta è quella del lago di Ledro,<br />
uno dei primi laghi del Trentino per chi come noi si<br />
muove dalla bassa bresciana.<br />
Partiamo presto, perchè chissà che traffico ci<br />
sarà… invece, tutto nella norma. Sarà forse che su<br />
due ruote, con la dovuta cautela, il traffico si può<br />
oltrepassare, sarà forse che la maggior parte delle<br />
persone è già in vacanza.<br />
Percorriamo la SS45 Bis, quella che porta a Madonna<br />
di Campiglio, per intenderci, e una volta<br />
arrivata a Storo (ve ne accorgete perchè sentite<br />
nell’aria profumi di polenta) giriamo per la SS240<br />
seguendo le indicazioni per il lago di Ledro.<br />
Nei pressi della località Bezzecca ci fermiamo in un<br />
supermercato per acquistare il pranzo, ed usciamo<br />
con prodotti tipici del posto…focaccia Genovese e<br />
pizza capricciosa….tipici del posto era per dire.<br />
Il primo paese che si va ad incontrare è Pieve di<br />
Ledro e qui decidiamo di fermarci.<br />
Posto stracolmo di persone e quindi anche di auto,<br />
ma per due moto il parcheggio si trova sempre.<br />
Ne approfittiamo per fare due passi a piedi lungo il<br />
sentiero che costeggia il lago. L’aria che si respira<br />
è davvero estasiante, nel vero senso della parola.<br />
Dopo due mesi di calura ed afa, sentire la leggerezza<br />
di questa brezza, è una sensazione davvero<br />
60
igenerante. Lo specchio del lago regala infiniti<br />
colori delle montagne attorno, e le imbarcazioni<br />
ormeggiate ai moli sono i dettagli che completano<br />
questo quadro naturale di infinita bellezza.<br />
Durante il percorso a piedi, troviamo anche un<br />
posto dove fermarci per degustare le nostre<br />
provviste e scegliamo come campo base le scalinate<br />
di un piccolo porticciolo.<br />
Silenzio. A parte qualche brusio di alcuni passanti,<br />
la quiete alleggerisce ancora di più la mente<br />
dai pensieri.<br />
Lasciatemi qui!!!! Provo a chiudere gli occhi per<br />
cercare un po’ di riposo, ma ecco che dopo 10<br />
minuti, scatta la richiesta: “ Caffè ? “<br />
Ok va bene. Andiamo quindi a piedi verso il bar<br />
ristorante che si trova dopo i camping e la spiaggetta.<br />
Sul lato della strada sono parcheggiate numerose<br />
moto di tutti i tipi, quasi fosse un motoraduno.<br />
Rientrando verso le nostre dueruote, passiamo<br />
sopra un ponticello dove sono stati appesi alcuni<br />
lucchetti a dichiarare e siglare amori eterni. Chissà<br />
quanti di questi lucchetti sono riusciti a tenere<br />
stretti i rapporti o chissà quanti di essi si sono<br />
aperti facilmente e poi richiusi in altri luoghi, con<br />
altre persone...<br />
Bene; però noi dobbiamo ripartire, perchè il traffico<br />
del rientro potrebbe sorprenderci.<br />
Ancora solo un breve giro fino all’altra località<br />
più frequentata del lago, Molina di Ledro, Il posto<br />
mi sembra più attrezzato con strutture ricettive<br />
per vacanze di più giorni... Riprendiamo la strada<br />
per continuare il periplo del lago.<br />
Gira, gira, gira, sali, sali, sali, scendi, scendi scendi,<br />
ritorniamo quindi a Pieve di Ledro e quindi<br />
imbocchiamo la strada del rientro.<br />
Appena prima di ripassare da Storo, scorgo alcune<br />
moto ferme sopra un ponte.<br />
Mi fermo incuriosito e noto che gli avventori<br />
stanno ammirando una bellissima cascata che<br />
prende il nome dalla zona: Cascata d’Ampola.<br />
Scendo per il sentiero che porta alla cascata e<br />
vedo che si getta in una piscina naturale con tanto<br />
di bagnanti che si godono la frescura e l’energia<br />
di quell’acqua. Peccato non avere il costume.<br />
Comunque come diceva Troisi: “mo me lo segno“<br />
questo posto e appena possibile ci ritornerò,<br />
Lamps!!!<br />
61
Modella del mese<br />
SIMONA PAVIA<br />
62
PHOTOGRAPHER<br />
CESARE PALAZZO<br />
MODELLA<br />
SIMONA PAVIA<br />
AGENZIA PUBBLICITARIA<br />
INFO@ESSEZETAADV.IT<br />
SPONSOR<br />
VITA BRESCIA<br />
VITA_BRESCIA<br />
HTTPS://WWW.VITABRESCIA.IT/<br />
63
COSA SI CELA DIETRO<br />
LA SCELTA DI UNO<br />
SPORT A RISCHIO?<br />
di Elisa Simeoni<br />
Gli sport estremi:Un fenomeno<br />
in crescita<br />
Il termine “sport estremi” indica<br />
quelle attività sportive (come il<br />
parkour, il base jumping o il bungee<br />
jumping...) che possono essere definite<br />
da tre caratteristiche principali: l’individualità,<br />
l’espressione creativa e l’assunzione di<br />
rischi.<br />
Sempre di più sono infatti quelle persone,<br />
soprattutto tra i giovani, che addentrandosi<br />
nella pratica dello sport estremo, hanno una<br />
marcata tendenza a ricercare il rischio, incorrendo<br />
spesso in incidenti mortali. Nel mondo<br />
odierno, si può notare come la sfida non sia<br />
più con l’avversario, ma con sé stessi e con<br />
gli elementi naturali (siano essi il vento, l’acqua,<br />
la pendenza di una parete o una curva<br />
di una pista). Alla prestazione e al risultato si<br />
sostituisce ora il piacere del vissuto corporeo,<br />
dato dalla sperimentazione di sensazioni<br />
forti e inusuali e dal confronto con sé stessi.<br />
“In un mondo che attribuisce all’autocontrollo<br />
e all’autoregolazione un grande valore, la partecipazione<br />
ad attività culturalmente considerate<br />
“rischiose”, consente al Sé e al corpo, di<br />
godere, almeno temporaneamente, dei piaceri<br />
del corpo “grotte-sco” o “primitivo” (Lupton,<br />
2003, pp. 180).<br />
Lo studio di Ferrero Camoletto (2005) spiega<br />
bene come il corpo diventa, in questi particolari<br />
sport, un “contenitore del Sè” che permette<br />
di definire i chiari confini della propria<br />
identità, in un contesto sociale sempre più incerto<br />
e frammentato. L’assunzione deliberata<br />
del rischio nelle persone adulte apparirebbe<br />
come un modo per ricordarsi il prezzo della<br />
propria esistenza e come una valorizzazione<br />
della leggerezza contro i vincoli della pesantezza<br />
della società odierna. Nei giovani, invece,<br />
come un modo estremo di costruire il<br />
senso della propria vita e come una scorciatoia<br />
per cercar di fronteggiare il dubbio ed il<br />
caos nel quale, l’adolescente tipico, è immerso.<br />
Differenti studi psicologici a confronto<br />
Analizzando alcuni studi che hanno cercato<br />
di dare una spiegazione psico-sociologica<br />
degli sport estremi, ci si accorge come nella<br />
maggior parte dei casi, il fattore personalità<br />
sia stato considerato il principale movente<br />
che spinge le persone a praticare le attività<br />
estreme e a ricercare il rischio all’interno<br />
di esse: per lo più adolescenti, affascinati<br />
dall’individualità e dalla pericolosità intrinseca<br />
allo sport.<br />
Altre ricerche con uno sfondo più psicoanalitico<br />
hanno invece considerato la partecipazione<br />
agli sport estremi come una malsana<br />
tendenza narcisistica. Gli individui narcisisti<br />
sarebbero spinti in questa direzione per via<br />
di alcune loro caratteristiche di personalità<br />
riconducibili ad esempio alla propensione<br />
a razionalizzare i comportamenti ed i senti-
PSICOLOGIA<br />
menti ritenuti inaccettabili, a sopravvalutare<br />
le proprie capacità e a negare i propri limiti,<br />
come la propria vulnerabilità. L’esempio concreto<br />
di uno sportivo appartenente a questa<br />
tipologia di personalità narcisistica è quello<br />
di Pipin Ferreras, famoso apneista cubano<br />
che nel suo scritto autobiografico “Nel blu<br />
profondo - Una storia di amore e ossessione”,<br />
parla della sua carriera e in particolare<br />
della morte della compagna Audrey Mestre,<br />
l’apneista francese, morta nel 2002 durante<br />
un tentativo di record “No Limits” in apnea,<br />
nelle acque della Repubblica Domenicana. In<br />
Ferreras si possono osservare le preoccupazioni<br />
relative alle fantasie di successo e l’invidia<br />
provata nei confronti degli altri sportivi<br />
famosi, che adora se gli sono utili ma svaluta<br />
rapidamente, passando a mettere in risalto i<br />
loro difetti, se capisce di non poter trarre da<br />
loro alcun vantaggio (Manca, 2009).<br />
Infine, gli studi di Zuckerman (2000) hanno<br />
fatto riferimento ad uno specifico tratto di<br />
personalità geneticamente determinato definito<br />
nel termine di “sensation seeking”, che,<br />
se presente in maniera forte, condurrebbe<br />
alla ricerca costante del rischio. Le persone<br />
con alti livelli di sensation-seeking preferiscono<br />
esperienze nuove ed intense ed hanno<br />
una maggiore probabilità di attuare comportamenti<br />
a rischio come l’assunzione di droghe,<br />
alcol, guidare in maniera pericolosa, o<br />
in questo caso, la pratica degli sport estremi.<br />
Di contro, studi recenti hanno voluto invece<br />
dare rilevanza agli aspetti positivi dello<br />
sport estremo, dimostrando come gli individui<br />
sarebbero motivati anche da qualcosa<br />
di diverso rispetto alla semplice ricerca del<br />
rischio. Ad esempio, il tenace raggiungimento<br />
della vetta del Monte Everest da parte di<br />
George Mallory che ha portato alla sua morte<br />
nel 1924, non può essere considerato un<br />
evento perseguito da un Sensation Seeker, in<br />
quanto l’impresa comporta più fatica e concentrazione<br />
che adrenalina.<br />
Negli studi più recenti viene dimostrato come<br />
gli individui impegnati in attività sportive, ad<br />
esempio il canottaggio e l’alpinismo, dispongono<br />
di una maggiore difficoltà a descrivere<br />
le proprie emozioni e ad entrare in relazione<br />
con gli altri (specialmente con il proprio<br />
partner). Il che, condurrebbe entrambe le<br />
categorie di sportivi ad impegnarsi in sport<br />
ad alto rischio per fronteggiare le proprie difficoltà<br />
emotive piuttosto che a ricercare il rischio.<br />
Si potrebbe dire che la persona che se<br />
si è sentita “un agente” delle proprie emozioni<br />
all’interno di un contesto di alta tensione<br />
per un prolungato periodo di tempo (come lo<br />
sport estremo), riuscirà ad affrontare anche<br />
gli stress prolungati incontrati nella propria<br />
quotidianità (ad esempio, nella relazione di<br />
coppia).<br />
In conclusione, sono state rilevate altre possibili<br />
spiegazioni rispetto alla pratica degli<br />
sport estremi. Molte persone hanno ad<br />
esempio dichiarato la loro propensione ad<br />
impegnarsi in essi per il raggiungimento di<br />
obiettivi (come il diventare un insegnante), la<br />
motivazione sociale (come l’interazione con<br />
gli altri atleti), la ricerca della libertà, la fuga<br />
dalla noia, la connessione con l’ambiente<br />
naturale e, ancora, l’ottenimento di piacevoli<br />
sensazioni corporee cinestetiche (come il<br />
muoversi in aria o in acqua).<br />
Dunque, cosa dedurne? Che non tutte le<br />
motivazioni che spingono una persona a<br />
praticare degli sport “ad alto rischio” sono<br />
patologiche! Dall’analisi delle due prospettive<br />
teoriche si può notare come gli studi realizzati<br />
più recentemente abbiano favorito il<br />
passaggio da una concezione patologica e<br />
negativa della persona e dello sport estremo,<br />
ad una concezione più adattiva e positiva. Lo<br />
sport estremo potrebbe così portare ad esiti<br />
psicologici ed emotivi positivi, come la trasformazione<br />
della paura in coraggio, lo sviluppo<br />
dell’umiltà o semplicemente la trasformazione<br />
di un’ansia aspecifica vissuta nella<br />
propria quotidianità, in adrenalina specifica<br />
da utilizzare come forza motrice nella pratica<br />
di quegli sport che si collocano un pò sopra<br />
alle righe.<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />
Tel: 320 7011095<br />
@psicologia_benessere_<br />
Email: elisasimeoni@hotmail.com<br />
65
COMMERCIALISTA<br />
Buone notizie dal commercialista<br />
CARTELLE ESATTORIALI DA<br />
RATEIZZARE?<br />
DAL 16 LUGLIO TANTE NUOVE AGEVOLAZIONI<br />
a cura di Marco Passantino Negroni<br />
Con il” Decreto Aiuti” l’Agenzia delle Entrate –<br />
Riscossione ha pubblicato, sul proprio portale,<br />
i nuovi modelli per richiedere la rateizzazione<br />
delle cartelle di pagamento in modo semplificato.<br />
A partire dal 16 luglio <strong>2022</strong>, i contribuenti in<br />
difficoltà possono saldare il proprio debito con<br />
il Fisco in modo autonomo, rapido e semplice.<br />
Prima agevolazione: innalzamento soglie<br />
Innanzitutto, la soglia per ottenere la dilazione<br />
senza dover documentare la situazione di difficoltà<br />
economica è stata innalzata da 60.000<br />
a 120.000 euro. Di conseguenza, qualsiasi sia il<br />
tipo di contribuente, se gli importi delle cartelle<br />
sono pari o inferiori a 120.000 sarà possibile<br />
ottenere la rateazione fino ad un massimo di 72<br />
rate senza fornire alcuna documentazione.<br />
Qualora, invece, l’importo delle cartelle sia superiore<br />
a 120.000 euro, la dilazione è concessa<br />
fino ad un massimo di 72 rate solo se il contribuente<br />
documenta la temporanea situazione di<br />
obiettiva difficoltà economica. In casi straordinari<br />
è possibile richiedere la rateazione fino a<br />
120 rate.<br />
Seconda agevolazione: possibilità di presentare<br />
rateazioni “singole”<br />
Le nuove istanze di dilazione non devono necessariamente<br />
riguardare la totalità debito, ma<br />
possono avere ad oggetto, separatamente, le<br />
singole partite a ruolo.<br />
Ad esempio, se ad un contribuente sono stati<br />
notificati quattro diversi carichi, ciascuno da<br />
100.000 euro, sarà possibile proporre quattro<br />
istanze diverse, senza necessità di allegare documentazione.<br />
Questo porta un ulteriore vantaggio, ovvero che<br />
la decadenza da uno dei piani di rientro non<br />
pregiudica né la conservazione degli altri né la<br />
possibilità di chiedere una nuova rateazione per<br />
cartelle diverse da quelle “decadute”.<br />
Terza agevolazione: innalzamento soglia di<br />
tolleranza delle rate insolute<br />
La causa di decadenza dal piano di rateazione<br />
diventa più “tollerante”: ora il piano decade<br />
dopo il mancato pagamento di 8 rate - in luogo<br />
delle precedenti 5 – anche non consecutive.<br />
Come si effettua la richiesta?<br />
Fino a 120.000 euro, la dilazione per debiti iscritti<br />
a ruolo compresi in ciascuna richiesta è possibile<br />
accedendo al servizio “Rateizza adesso”,<br />
tramite credenziali SPID, CIE e CNS.<br />
Dott. Marco Passantino Negroni<br />
SEGUITECI PER ESSERE<br />
SEMPRE AGGIORNATI<br />
studiopassantino.it<br />
@studiopassantino<br />
Studio Passantino<br />
66
Le grandi cose nel business<br />
non vengono mai fatte da una sola persona.<br />
Sono fatte da un team di persone<br />
- Steve Jobs<br />
Ecco perché una sinergia come questa, un “patto”<br />
tra realtà consolidate, può rivelarsi vincente.<br />
Il “grazie” più sincero va ai nostri team...<br />
67 67
Domina - The Beach<br />
FINE ESTATE da sogno<br />
Al Fam, al Domina / The Beach, a Venezia con Mirko Negri o a Bergamo al Costez?<br />
di LORENZO TIEZZI<br />
L’estate sta finendo, è vero, ma non è certo una<br />
scelta logica farsi prendere dalla malinconia.<br />
E allora, perché no, partiamo da MiMa, Milano<br />
Marittima, forse la zona più hot & up dell’intera<br />
riviera Adriatica.<br />
La spiaggia perfetta per perder tempo con stile è<br />
senz’altro Papeete Beach, che è celeberrima per<br />
i suoi beach party... ma propone anche colazioni<br />
deluxe sotto l’ombrellone e pranzi gourmet al ristorante<br />
La Pluma.<br />
A Cervia e non solo, ecco il sound eclettico di<br />
Mitch B., artista romagnolo molto affermato che<br />
spesso si fa sentire al White Beach. Sono decisamente<br />
da non perdere anche i suoi dj set al<br />
Donna Rosa e al BBK, a Marina di Ravenna (RA).<br />
“Papeete Beach”<br />
Che combina invece l’organizzatore e deus ex<br />
machina della Dolce Vita Mirko Negri?<br />
Dopo un ritorno deluxe al Cone Club, in Costa<br />
Smeralda, eccolo a Venezia, non lontano da <strong>Brescia</strong>.<br />
Qui Presenta un evento che unisce il meglio<br />
del meglio di una città unica: la Biennale d’Arte, il<br />
Premio letterario Campiello e, ovviamente, il Festival<br />
del Cinema.<br />
Palazzo Donà dalle Rose, la location, parla da<br />
sola: molte scene di The New Pope, la serie di<br />
Paolo Sorrentino, sono state girate qui.<br />
<strong>Settembre</strong> è poi perfetto per un weekend lungo<br />
in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo): al Domina<br />
Zagarella il mare è splendido, i servizi sono deluxe<br />
e le piscine perfette per rilassarsi.<br />
68
MOVIDA<br />
Sopra: Mirko Negri con Elisabetta Canalis<br />
Al The Beach Luxury Club, poi, vanno in scena<br />
dinner show e dj set che fanno sognare.<br />
Chi invece vuol restare in zona <strong>Brescia</strong> ha a disposizione<br />
due laghi splendidi: sul lago d’Iseo un<br />
aperitivo o una cena a Darsena 21 a Sulzano, è da<br />
non perdere. Sul Garda si conferma il successo<br />
assoluto di Fam - Family Lifestyle, a Desenzano.<br />
E’ un hot spot perfetto<br />
per guardare<br />
e farsi guardare e<br />
mette d’accordo gli<br />
appassionati di carne<br />
e chi preferisce il<br />
pesce. Dalla griglia<br />
arrivano fiorentine,<br />
costate, cube roll<br />
e galletti da sogno,<br />
mentre molti scelgono<br />
il pescato del<br />
giorno al forno.<br />
Tutto il menu è disponibile<br />
sul sito ufficiale, come capita sempre<br />
nei ristoranti di riferimento. E a Bergamo? Si continua<br />
a ballare forte al #Costez di Telgate, che<br />
ogni weekend mette in fila party da non perdere,<br />
ogni venerdì e sabato. Il mood di questa estate<br />
‘22 al #Costez è semplice come una delle canzoni<br />
simbolo dei Daft Punk: “Harder, better, faster,<br />
stronger”. Ovvero<br />
più forte, meglio,<br />
più veloce, ancora<br />
più forte. Le<br />
sale in cui ballare<br />
per tutta l’estate<br />
‘22 con gli amici<br />
sono addirittura<br />
tre: Gold Room,<br />
Green Room e Red<br />
Room, così ognuno<br />
scegliere il proprio<br />
sound di riferimento.<br />
Fam - Desenzano<br />
69
BRESCIA<br />
Love & Sex<br />
BDSM<br />
Fortunatamente non esiste un solo e unico modo<br />
di vivere e sperimentare la sessualità. Gusti, fantasie<br />
e preferenze s’intrecciano creando un’infinità<br />
di sfumature che rappresentano la vita sessuale<br />
di tutte le persone. Il BDSM è una di queste.<br />
Cosa è, quindi, il BDSM?<br />
Il BDSM è un modo alternativo di vedere, vivere e<br />
sperimentare il sesso e l’erotismo. Al suo interno<br />
si possono trovare moltissime pratiche categorizzate<br />
molto spesso come “estreme”. In linea di<br />
massima queste pratiche si basano su fantasie<br />
e giochi erotici in cui sono presenti ruoli di dominazione<br />
e sottomissione. Chi pratica il BDSM<br />
sperimenta una sessualità slegata dalla visione<br />
comune del rapporto sessuale, sperimenta sensazioni<br />
che prendono in considerazione non solo<br />
il corpo, ma anche la mente. Per comprendere<br />
meglio questo mondo, il primo passo è scoprire i<br />
termini che compongono il suo acronimo.<br />
Un altro modo di vivere<br />
LA SESSUALITÀ<br />
B di Bondage<br />
Dall’inglese “legame”, rappresenta tutte quelle<br />
“attività” che prevedono l’utilizzo di corde, lacci e<br />
nodi. In questo termine rientra anche il concetto<br />
di schiavitù, intesa come l’accettare di farsi fare<br />
dal partner tutto quello che desidera. I legami<br />
quindi non sono solo fisici ma anche relazionali.<br />
D di Dominazione/Disciplina<br />
Da un lato si trova il concetto del “potere” dove<br />
la persona che riveste il ruolo dominante ha il<br />
pieno controllo sulla persona che ha un ruolo<br />
sottomesso. Il sottomesso quindi si lascia guidare<br />
dalla volontà del dominante nella scoperta di<br />
sensazioni ed emozioni. Il termine Disciplina acquista<br />
significato quando entra in gioco “l’imposizione”<br />
di certe regole e delle relative punizioni<br />
in caso non siano rispettate.<br />
70
LOVE & SEX<br />
S di Sadismo/Sottomissione<br />
È ben lontano dal concetto di sofferenza. Il sadismo<br />
nel BDSM si riferisce a quelle pratiche legate<br />
al far sperimentare sensazioni estreme, a volte<br />
anche legate al dolore, al partner rispettandone<br />
sempre la persona. Sottomissione riprende il<br />
concetto del totale abbandono alla volontà della<br />
persona dominante.<br />
M di Masochismo<br />
Intesa come la capacità, imparata dalla persona,<br />
di provare piacere attraverso stimoli intensi e<br />
sensazioni di dolore.<br />
Se a una prima lettura queste parole possono<br />
preoccupare e/o spaventare, per comprendere a<br />
pieno il BDSM bisogna tenere sempre a mente i<br />
suoi principi base.<br />
Per chiamarsi tale il BDSM deve essere: SANO,<br />
SICURO, CONSENSUALE e INFORMATO. Nessuna<br />
persona deve essere messa in pericolo durante<br />
queste pratiche, non esiste nessun tipo di<br />
obbligo fuori dalla situazione e ogni persona si<br />
avvicina senza nessun tipo di costrizione, né fisica<br />
né psicologica. L’istituzione di una safeword<br />
(parola di sicurezza) permette in qualunque momento<br />
di interrompere l’attività. Ogni pratica<br />
poi deve essere conosciuta in ogni dettaglio, bisogna<br />
essere sempre informati sui rischi che si<br />
potrebbero verificare. Non si può improvvisare<br />
nulla! Un altro aspetto da non sottovalutare è la<br />
COLLABORAZIONE, tra i partner non c’è nessun<br />
tipo di competizione o gara, tutto è sempre fatto<br />
nel rispetto e nello sviluppo della reciprocità.<br />
Ultima cosa fondamentale da precisare: chi si<br />
avvicina al BDSM non ha nessun tipo di disturbo.<br />
Non è una persona malata, disturbata, matta<br />
o deviata; è semplicemente una persona che decide<br />
di sperimentare un nuovo modo di vivere e<br />
percepire sé stessa e la sessualità, sempre nei<br />
modi e alle intensità che preferisce.<br />
dottmassimilianomori<br />
massimilianomoridott<br />
+ 39 320 7521466<br />
71
La caricatura del mese<br />
Alessandro<br />
Arrighini<br />
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IL MAGAZINE DEL BRESCIA CALCIO<br />
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72
LEGGI-AMO<br />
USCIRE DA MATRIX<br />
di Claudio Mario Cherubini<br />
recensione a cura di Laura Gorini<br />
E’ un uomo profondo, intelligente e decisamente<br />
assai acuto Claudio Mario Cherubini<br />
ma è anche molto positivo e fiducioso nei<br />
confronti sia del presente che del futuro al<br />
quale dobbiamo necessariamente rivolgerci,<br />
senza farci mai e poi mai travolgere dal passato<br />
in quanto tale. Ma questo non significa<br />
affatto rinnegarlo, solo vederlo per come è e<br />
cercare di non farsi condizionare da esso.<br />
In “Uscire da Matrix”, il suo secondo affascinante<br />
manuale, l’autore riprende gli argomenti<br />
già trattati in “Tutto ciò di cui ho bisogno<br />
è già dentro me!”, il suo primo libro, che<br />
è uscito un paio di anni prima e che è stato<br />
un gran successo, come si sta rivelando anche<br />
il secondo che può essere visto come il<br />
suo degno sequel.<br />
Quest’ultimo è un testo rivolto a tutti dal momento<br />
che la sua stesura ha alla sua base<br />
un’esigenza umana che sotto sotto ognuno<br />
di noi ha, ovvero quella di superare i propri<br />
limiti che sovente non ci permettono di vivere<br />
pienamente la nostra vita che è un dono<br />
meraviglioso e che, pertanto, non solo andrebbe<br />
maggiormente apprezzata, custodita<br />
e amata nel profondo, ma anche vissuta con<br />
maggior intensità fino all’ultimo giorno che ci<br />
è concesso su questa terra. Senza rimandare<br />
al dopo e al domani quello che possiamo<br />
fare oggi. Ma per vivere davvero bene dobbiamo<br />
necessariamente avere ben in mente<br />
alcuni punti sui quali è bene riflettere. Quali?<br />
Chi siamo? Che cosa vogliamo da noi stessi<br />
e dagli altri? E poi dobbiamo cercare di comprendere<br />
come sia la Realtà e puntare alla<br />
Verità che è una mentre le menzogne sono<br />
davvero tante, o meglio troppe. E noi dobbiamo<br />
allontanarle, così come dobbiamo cacciare<br />
dalla nostra mente, dal nostro cuore e<br />
dalla nostra anima tutte quelle numerose e<br />
complesse debolezze e quelle infinite paure<br />
che ci tolgono il respiro e che ci inducono a<br />
stare fermi, mentre il tempo scorre e noi rimaniamo<br />
solo dei blandi spettatori del film<br />
della nostra vita quando invece dovremmo<br />
esserne i registi. Illuminante e coraggioso.<br />
di Laura Gorini<br />
73
Piatto del mese<br />
Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi<br />
sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.<br />
TOUR del<br />
Chili con carne<br />
Ingredienti per 6 persone:<br />
• macinato di manzo (ma se ti piace, puoi<br />
mettere anche un po’ di macinato di<br />
maiale)<br />
• Spezie: Paprika dolce e paprika forte,<br />
cumino, curcuma, pepe, dragoncello e<br />
ovviamente del peperoncino<br />
• fagioli neri e borlotti<br />
• peperone rosso e giallo<br />
PREPARAZIONE:<br />
In una pentola ampia mettiamo un pò di olio a coprire il fondo della stessa, rosoliamo uno spicchio<br />
d’aglio che togliamo dopo qualche minuto e successivamente mettiamo la carne a rosolare.<br />
Il macinato va sgranato con una forchetta dopo aver aggiunto tutte le spezie. Uno degli ingredienti<br />
più importanti entra in gioco adesso, tenete d’occhio la carne, deve rosolare bene e non attaccarsi<br />
alla pentola, quando la carne è rosolata sfumiamo con un bicchiere di vino e lasciamo evaporare.<br />
Teniamo sempre d’occhio la pentola e verifichiamo che il vino sia evaporato del tutto, a questo<br />
punto aggiungiamo la passata di pomodoro e un pochino di acqua.<br />
È il momento dell’altro ingrediente fondamentale: adesso dovete lasciar andare la carne coperta a<br />
fuoco basso per almeno un’ora.<br />
Quando l’ora sarà trascorsa aggiungete i fagioli già cotti e il peperone a cubetti, lasciate cuocere<br />
un’altra mezz’ora almeno.<br />
Il chili è pronto per essere gustato!<br />
È ottimo insieme alla crema di fagioli e all’arroz (il riso cotto alla maniera messicana) ma per quelli<br />
non vi ho dato la ricetta...venite a provarlo direttamente da noi...tutte le sere dalle 19!<br />
Viale Italia 1, 25126 <strong>Brescia</strong> Tel 030 / 375 6854<br />
Mail info@ristoranteescondido.com<br />
Escondido-<strong>Brescia</strong><br />
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Cocktail del mese<br />
DAIQUIRI AL CACAO<br />
PREPARAZIONE<br />
Tecnica Shake & Strain:<br />
Mettere gli ingredienti in uno Shaker e<br />
riempire per 3/4 di Ghiaccio.<br />
<br />
Coppetta precedentemente raffreddata.<br />
INGREDIENTI<br />
• Rum cacao 45 ml<br />
• Succo lime 20 ml<br />
• Sciroppo zucchero di canna 15 ml<br />
CURIOSITÀ<br />
Il Rum Copalli Cacao è 100% Bio,<br />
proveniente dal Belize, è un Rum Agricolo<br />
Single Estate, cioè creato tutto all'interno<br />
della stessa azienda, fermentazione<br />
spontanea, utilizzo di acqua piovana.<br />
Le Fave di Cacao vengono messe<br />
a macerare nel Rum per poi essere<br />
ridisstillato, donando note amaricanti e<br />
fruttate tipiche del Cacao.<br />
Potete gustare questo buonissimo cocktail da<br />
HONKY TONK<br />
Via Crotte, 2/E, 25127 <strong>Brescia</strong> (BS)<br />
Contact 347 497 3866 @honky_tonk_brescia<br />
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AUDIO, VIDEO, LIGHT DESIGN, WEDDING, CORPORATE EVENT<br />
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OROSCOPO<br />
Mese di <strong>Settembre</strong><br />
ARIETE<br />
il mese di <strong>Settembre</strong> non sarà proprio una passeggiata<br />
per te. Tutti questi pianeti in opposizione<br />
non ti piacciono e, come se non bastasse, si<br />
aggiunge anche Mercurio Retrogrado. Potrebbero<br />
esserci fraintendimenti (tieni a bada quella<br />
linguaccia), intoppi e cambi di programma<br />
dell’ultimo minuto. Potresti sentirti molto irritatə<br />
e come se il mondo intero ce l’avesse con te,<br />
soprattutto nella giornata del 25 con la Luna<br />
Nuova in opposizione. Non demordere, rispondi<br />
a questi segnali dell’universo con calma e pazienza,<br />
ce la puoi fare.<br />
CANCRO<br />
che mese pieno di cambiamenti! Si respira<br />
un’aria nuova, più leggera e fresca, rendendoti<br />
prontə per affrontare una nuova fase di vita. Il<br />
focus del mese sarà sulle tue relazioni - amorose<br />
e non - e sul modo in cui ti poni con gli altri.<br />
Spesso sei troppo remissivə e per non creare<br />
situazioni che per te sarebbero fastidiose, non<br />
esprimi le tue idee per timore di litigare. Spoiler:<br />
con Marte in Gemelli sicuramente discuterai<br />
con qualcuno e va bene così! Impara a mostrare<br />
anche questo tuo lato, le persone ti accetteranno<br />
così come sei, te lo posso assicurare.<br />
TORO<br />
<strong>Settembre</strong> è in assoluto l’inizio degli inizi per te.<br />
To do list, nuovi propositi, nuovi obiettivi e un<br />
piano dettagliato da seguire da qui fino a fine<br />
anno: ma chi sta meglio di te? Anche l’amore<br />
ti sorride, con Venere a favore da inizio mese<br />
il tuo cuore si scalda e accogli ogni emozione<br />
a braccia aperte. nPer quanto riguarda il lavoro<br />
o università è un momento di grande revisione,<br />
complice anche Urano retrogrado nel tuo<br />
segno. Sei sicura di sentirti appagata dalla tua<br />
situazione attuale? O ci sono dei cambiamenti -<br />
anche piccoli - che potresti attuare per vivere<br />
meglio alcune dinamiche? Pensaci su.<br />
LEONE<br />
che mese intenso è stato lo scorso? Agosto rimarrà<br />
per sempre nel tuo cuore grazie a tutte le<br />
fantastiche esperienze che hai vissuto. <strong>Settembre</strong>,<br />
invece, sarà più un periodo di revisione e<br />
analisi, soprattutto nella prima metà del mese.<br />
Gli astri ti chiedono di ripensare il modo in cui<br />
gestisci le tue finanze (mani bucate? chi, tu?!?)<br />
facendoti sentire un po’ di pressione in questo<br />
ambito. Dal 23 con l’inizio della Libra Season le<br />
cose si fanno decisamente più divertenti e leggere.<br />
Il Sole illumina la tua sfera della creatività:<br />
dai il meglio di te in un progetto che ti sta a<br />
cuore.<br />
GEMELLI<br />
Marte nel tuo segno per molto tempo ti rende<br />
comunicativə e con tanta voglia di discutere.<br />
Questo agli occhi degli altri, specialmente i più<br />
sensibili, potrebbe farti apparire polemicə e litigiosə.<br />
Diciamo anche che Mercurio Retrogrado<br />
non aiuta, anche le frasi più leggere possono<br />
venir prese sul personale. Non rimanerci male<br />
se gli altri non capiscono le tue intenzioni, forse<br />
parlando con più calma e diplomazia la comunicazione<br />
potrebbe migliorare.<br />
VERGINE<br />
buon compleanno! <strong>Settembre</strong> è in assoluto il<br />
tuo mese preferito dell’anno perché accadono<br />
sempre tante cose che ti danno la carica per<br />
iniziare al meglio e non pensare con nostalgia<br />
all’estate e alle vacanze. Venere nel segno per<br />
quasi tutto il mese ti fa vedere il mondo con gli<br />
occhi dell’amore. Attirerai tutte le good vibes<br />
dell’universo con il tuo mood sereno e rilassato<br />
e probabilmente vivrai delle situazioni da commedia<br />
di Woody Allen. Neanche Mercurio Retrogrado<br />
potrà scalfire le tue giornate, ottimo!<br />
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OROSCOPO<br />
Mese di <strong>Settembre</strong><br />
BILANCIA<br />
il mese di <strong>Settembre</strong> sarà specialissimo, soprattutto<br />
a partire dal 23, quando il Sole entrerà<br />
nel tuo segno inaugurando la Libra Season. La<br />
prima parte del mese sarà necessaria per pensare<br />
a te stessə e ad interrogarti sul modo in<br />
cui vivi determinate situazioni, in particolare il<br />
tuo modo di comunicare e di prendere decisioni.<br />
Durante la tua stagione astrologica però<br />
assaporerai le prime conseguenze del tuo cambiamento<br />
interiore. Comincerai a sentire quanto<br />
possono cambiare le prospettive quando sei<br />
tu che modifichi il tuo atteggiamento rispetto a<br />
quello che succede.<br />
CAPRICORNO<br />
<strong>Settembre</strong> si prospetta un mese pieno di emozioni<br />
altalenanti. Se dall’inizio del mese le cose<br />
sembrano partire per il verso giusto e il tuo<br />
mood è pieno di positività, dal 23 alcune situazioni<br />
potrebbero prendere una piega diversa.<br />
Mercurio Retrogrado (per gran parte del mese<br />
pure in opposizione, ahia) ti farà capire quanto<br />
sarà necessario pensare step by step e non fare<br />
sempre piani per il futuro. Impara a vivere alla<br />
giornata così da poter reagire ai contrattempi<br />
che ci saranno uno per volta. Organizzandoti<br />
giorno per giorno non darai la possibilità a niente<br />
e nessuno di distruggere i tuoi piani sul lungo<br />
termine, gioca d’astuzia.<br />
SCORPIONE<br />
Il cielo di <strong>Settembre</strong> si prospetta molto interessante.<br />
Non è un mese che richiede una particolare<br />
azione da parte tua, ma più cercare dentro<br />
di te un nuova consapevolezza. Nell’ultimo periodo<br />
non ti sei fermato un attimo, direi che è<br />
arrivato il momento di staccare le pile e riposare<br />
il corpo e la mente. Anche perché Mercurio in<br />
moto retrogrado potrebbe farti sentire particolarmente<br />
provato con ogni piccolo fastidio che<br />
lascia sulla tua strada.<br />
ACQUARIO<br />
dimentica la pesantezza di Agosto perché <strong>Settembre</strong><br />
porta una nuova ondata di pura leggerezza.<br />
Grazie ai transiti favorevoli, questo periodo<br />
sarà più chill e rilassato. Finalmente potrai<br />
concentrarti sulle tue passioni e sui tuoi affetti<br />
senza sensi di colpa. Molto interessante la seconda<br />
metà del mese che porterà tanti piccoli<br />
cambiamenti nella tua vita, così da renderti<br />
sempre più vicino ai tuoi obiettivi. Dal 29 Venere<br />
in una posizione bellissima porta tanta voglia di<br />
amare, assecondala.<br />
SAGITTARIO<br />
Il cielo di <strong>Settembre</strong> ti prepara a tanti nuovi inizi.<br />
Certo, non mancheranno la fatica e le giornate<br />
no, ma entro la fine del mese ti sentirai più<br />
realizzato di quando sei partitə. In alcuni momenti<br />
le vibes potrebbero farsi pesanti: Mercurio<br />
retrogrado, Marte in opposizione, Venere e il<br />
Sole in posizione poco fortunata non ti lasciano<br />
scampo. Sta a te liberare tutta la tua presa bene<br />
per affrontare con ottimismo anche le situazioni<br />
più stressanti (specialmente lavoro e amore<br />
*cough cough*) e rinascere come una farfalla il<br />
25 con una Luna Nuova tanto speciale.<br />
PESCI<br />
l’amore è nell’aria ma tu non ne vuoi proprio sapere.<br />
Forse non senti quella spinta romantica<br />
e sognante che sempre ti accompagna. Sarà<br />
colpa di Mercurio Retrogrado che crea comunicazioni<br />
disturbate e poco chiare oppure della<br />
Luna Piena proprio nel tuo segno che porta a<br />
galla alcune tematiche da affrontare che in realtà<br />
vorresti lasciare nel dimenticatoio.<br />
Diciamo che non è proprio il momento giusto<br />
per lanciarsi in una nuova avventura d’amore.<br />
Hai prima bisogno di serenità e spensieratezza.<br />
Pensa a coltivare più amor proprio durante<br />
questo mese, al resto ci penseremo ad Ottobre.<br />
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