REVISTA CONNESSIONE EDIÇÃO DE SETEMBRO N° 22 ANO 2022
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ALESSANDRITE
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L’alessandrite è una rara varietà di crisoberillo, che
presenta frequentemente cangianza mostrando colore
rosso se illuminata con luce artificiale e colore verde
quando illuminata con luce naturale.
L’effetto è dovuto alla sostituzione, in piccola parte,
dell’alluminio con il cromo. Le stesse impurità di cromo
sono presenti anche nel corindone (varietà rubino)
e nello smeraldo. Anche in quest’ultimo caso il
cromo è causa di un effetto di cangianza : alla luce lo
smeraldo appare verde, mentre alla luce UV appare
rosso per fluorescenza.
L’alessandrite può essere tagliata in varie forme, e gli
esemplari che mostrano maggiore cangianza possono
avere prezzi molto elevati. In casi rarissimi può presentare
il fenomeno del gatteggiamento (nella varietà
cosiddetta “occhio di gatto”).
L’alessandrite è al 5º posto fra le dieci gemme più rare
e più costose al mondo. A seconda del grado di qualità
e purezza il suo prezzo può oscillare fra i 5.000 e i
12.000 euro al carato.
Venne scoperta nel 1833 in una miniera di smeraldi
(Izumrudnye Kopi) sui monti Urali, nei pressi del fiume
Tokovaya, dal mineralogista finlandese Nils Gustaf
Nordenskjöld, che la chiamò originariamente diafanite.
Il nome di alessandrite le fu dato l’anno seguente
dal conte L. A. Perovskij, che offrì la gemma al futuro
zar Alessandro II di Russia, nel giorno del suo sedicesimo
compleanno. Nel 1842 Nordenskjöld pubblicò il
primo rapporto scientifico su questa gemma, annunciando
nello stesso tempo la scoperta di uno dei granati
verdi più pregiati, da lui denominato demantoide.
L’alessandrite presenta il fenomeno del tricroismo,
per cui ogni cristallo contiene tre colori: verde, rosso
e giallo, la cui intensità muta a seconda del punto
di osservazione. Ciò comunque non è connesso con il
suddetto fenomeno della cangianza, la quale, più precisamente,
dipende dalla qualità della fonte luminosa
e dal modo in cui il cromo assorbe e riflette la luce.
Ai nostri giorni l’originaria miniera russa è ormai
quasi del tutto esaurita. Attualmente l’alessandrite si
estrae in Brasile, Burma, Madagascar, Mozambico, Sri
Lanka, Tanzania e Zimbabwe. Il maggiore e più importante
produttore resta comunque l’India.