09.09.2022 Views

Il Giornale dell'Handball - Settembre 2022

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rivista mensile telematica a cura della FIGH - Federazione Italiana Giuoco Handball

CACCIA AI CAMPIONI

Si apre la stagione di Serie A

Gold e Serie A1: Conversano e

Brixen difendono il tricolore

ESTATE AZZURRE

L’estate in chiaroscuro delle

Nazionali azzurre, fra Europei,

Mondiali e beach handball

RIFORMA

Serie A Gold e Serie A2 verso

il nuovo format: dal 2023/24

nasce la Serie A Silver



Tutta la Pallamano Che Vuoi.

Il Giornale dell’Handball - Settembre 2022

Proprietà

Federazione Italiana

Giuoco Handball

Stadio Olimpico

00135 Roma

Tel: 06-87975901

Fax: 06-87975913

Pubblicazione

Telematica Mensile

Iscrizione Tribunale Civile

di Roma 30/2012

del 13.02.2012

Direttore Responsabile

Marcello Festa

Redazione

Matteo Aldamonte

Sabrina Alessio

Consiglio Federale

Pasquale Loria

Stefano Podini

Gianni Cenzi

Flavio Bientinesi

Vincenza Fanelli

Onofrio Fiorino

Giuseppa Napoletano

Massimo Petazzi

Giovanni Sorrenti

Lucia Verticelli

Marcello Visconti

SOMMARIO

Segretario Generale

Adriano Ruocco

Vice Segretario Generale

Daniele Sonego

04 Caccia aperta ai

Campioni

06 Attacco al potere

08 Italian invasors

10 Estate in chiaroscuro

12 La grande riforma

Collegio Revisori dei Conti

Michele Turato

Paolo Spernanzoni

Paola Scialanga

Fotografie:

Isabella Gandolfii

Vanni Caputo

Fabrizia Petrini

Elke Niederwieser

Claudio Atzori

Archivio FIGH

Archivio EHF

3


CACCIA APERTA AI

CAMPIONI

di Marcello Festa

E’ già crollato il fattore

campo con l’unica eccezione

rappresentata dai Campioni

d’Italia del Conversano, la

sola squadra ad aver ben

protetto la propria roccaforte.

In totale sei successi

esterni ed una sola affermazione

casalinga all’alba del

Serie A Gold 22/23, quella

che, alla fine di un percorso

lungo e tortuoso, assegnerà

il 54mo titolo tricolore. In totale

si giocherà per 26 giornate

di regular season, fino

al 15 aprile, poi spazio ai

4

play-off cui parteciperanno le

squadre classificate dal 1°

al 4° posto ed ai play-out

che vedranno impegnate le

ultime quattro della classifica.

La grande novità sarà

rappresentata dal nuovo format

dei campionati che,

nella stagione 2023/24, prevede

la introduzione della

nuova Serie A Silver a girone

unico, sorella minore della

attuale Serie A Gold. La

squadra che uscirà sconfitta

all'esito dei play-out, perciò,

giocherà la prossima Silver.

Si è già ripartiti avendo ben

impresso l’esito della scorsa

stagione e soprattutto l’andamento

di una campagna

rafforzamenti estiva quanto

mai scoppiettante. All’una e

all’altra voce si iscrive di diritto

al primo posto il Conversano

che, assorbiti i ritiri

del capitano Umberto Giannoccaro

e dell'ala Demis Radovcic,

ha investito su Pablo

Marrochi, rivoluzionando e

migliorando anche la batteria

estera. L’altra finalista dell'anno

scorso, la Junior Fasano

ha dato l’addio alla

bandiera Vito Fovio, tra i migliori

portieri di sempre della

pallamano italiana, puntando

forte sulla linea verde: Alessandro

Leban, Daniele Vinci e


Marco Sibilio. Sono arrivati

anche l'ala sinistra italo-argentina

Pablo Cantore e il

pivot svedese Erik Östling,

quest'ultimo per rimpiazzare

il partente Emiliano Franceschetti.

Attesa ad un ulteriore

passo in avanti è la

Raimond Sassari Sassari,

l'unica squadra che nell'ultimo

biennio è riuscita a

strappare un titolo al Conversano.

Movimenti in entrata

pochi ma ben calibrati per il

team guidato da Passino: i

bosniaci Josip Grbavac

e Srđan Mijatović, giunto in

Sardegna dai finlandesi del

Cocks ed Enrico Aldini prelevato

dal Trieste. Sassari che,

nel match più equilibrato ed

attesa della giornata inaugurale,

ha violato il sempre

ostico campo di Merano dove

si aspettava con interesse

(ben ripagato ndr) l’esordio

tra i Diavoli Neri di due talenti

del calibro di Andrea

Colleluori e Nicola Fadanelli.

In Alto Adige non si è badato

a spese pur di provare ad interrompere

il predominio pugliese.

A fare la voce grossa

sul mercato ci ha pensato in

modo particolare il Brixen allenato

da Cutura. Con il ritorno

in Italia di Davide

Bulzamini gli altoatesini si

sono garantiti un terzino con

esperienza internazionale e

con attitudini difensive eccellenti,

gli affidabilissimi

Lukas Stricker, Martin Sonnerer,

il pivot greco Kostantinos

Mimikos, il mancino

ucraino Stanislav Kholodiuk

e il centrale lettone Maris

Veršakovs: una corazzata. Un

po' quello che per molto

tempo è stato il Bolzano che

prosegue, invece, nel suo

programma di rilancio e che

ha attinto dalla vicina Bressanone

Andrea Basic e Marco

Fantinato e guardato ai Balcani

con il terzino

sinistro Marko Pandžić e

l'ala Tim Topolovec. Ed a proposito

di ritorni. Merita un

particolare plauso il Cassano

Magnago, da quest’anno affidato

alle cure di Matteo Bellotti,

bravo a riportare tra i

nostri confini il talento di

Jack Savini. Curiosità anche

per verificare i margini di

crescita del rinnovato Pressano

di Fusina che ha pescato

in Scandinavia Nicklas

Andreasson, classe '93 prelevato

dall'Hammarby, il

Carpi protagonista di un mercato

ricco (Lorenzo Nocelli, il

pivot Francesco Cascone, i

terzini Alex Coppola e Amar

Korkarić, oltre al mancino

Sebastian Carabulea), il Rubiera

di coach Galluccio rinforzatosi

con il mancino

5

ucraino Seyed Naghavialhosseini

ed il gigante italo-brasiliano

Allan Pereira arrivato

dal Sassari. E se la Teamnetwork

Albatro, chiusa con

la salvezza ottenuta l’anno

passato, l’epopea Vinci ha

scommesso forte su Lorenzo

Martelli, il pivot David Gligić

ed terzini Jan Gorela e Julián

Cueto, meritano di essere

seguite con attenzione e

simpatia le matricole Fondi,

Romagna e Campus Italia.

Matricole di stagione ma

club di accertato pedigree le

prime due proveranno a centrare

la salvezza puntando

forte sull’entusiasmo e la

qualità di pochi ma necessari

innesti. Per il Campus,

invece, ci sarà soltanto da

correre, lottare e imparare.

Buona pallamano a Tutti!


ATTACCO AL POTERE

di Sabrina Alessio

Riuscirà il Brixen Südtirol a confermarsi

sul tetto d’Italia? Potrà la detronizzata

Jomi Salerno ritornare sul gradino più

alto del podio o ci sarà spazio per una

new entry? Sono questi gli interrogativi

che accompagnano il campionato

2022/23, quello che nelle premesse generali

e nelle aspettative di tutti si presenta

come il più equilibrato e incerto

degli ultimi anni. Interrotto il predominio

delle campane, salutato il ritorno al

tricolore del Bressanone, dopo tanti di

attesa, la nuova stagione si preannuncia

di grande interesse e straordinario equilibrio.

Perché? Intanto perché entrambe

le protagoniste della scorsa stagione (finaliste

sia in Coppa Italia che nei playoff

Scudetto) hanno cambiato

tantissimo nei rispettivi roster, poi perché

le terze incomode si sono ulteriormente

rinforzate, infine perché il livello

medio si è generalmente innalzato. A

detta di tutti, addetti ai lavori e non, difficilmente

si assisterà come negli anni

passati a filotti consecutivi di vittorie, a

predomini incontrastati, in generale a

molte partite senza storia. Ci sarà da lottare

sempre e su ogni campo e il mantra

varrà per tutti, nessuno escluso, nonostante

una griglia di partenza comunque

già ipotizzata. La detentrice del titolo, il

Brixen Südtirol di Hubi Nossing, centrato

il tricolore a margine di una stagione

trionfale, ha resettato il roster

salutando molte delle protagoniste dello

splendido double: molti addii, molte

new entry. Spiccano, in particolare, le

rinunce (per motivi diversi) a Duran e

Ghilardi avvicendate da Put e Muratovic.

E se il monumento Monika Pruenster

garantirà un impegno ridotto, a

guardia dei pali ci sarà l’erede (anche in

Nazionale) Luchin. Cambiamenti nella


batteria straniera anche a Salerno dove

la colonia balcanica della passata stagione

(Krnic-Ilic-Tanasckovic) è stata

avvicendata in toto da giocatrici alla

prima esperienza italiana, provenienti

da campionato solitamente poco battuti:

la slovacca Bajciova, la portoghese Pereira,

la spagnola Calzado. A completare

i nuovi ingressi le ex del Pontinia, Di

Giugno e Squizziato. A proposito del

team laziale, a conferma di una acclarata

voglia di ben figurare, di alzare

sempre più in alto l’asticella, il sodalizio

laziale non ha lesinato gli investimenti

pur di consegnare al tandem Nasta –

Laera un organico di prima scelta, tra i

cui nomi spicca quello dell’ex stella di

Salerno, la cubana Gomez. Dopo un

anno di stop, la fuoriclasse caraibica ha

riallacciato gli scarpini votandosi ad una

nuova ed emozionante sfida. Con lei la

montenegrina Saranovic, le italiane

Crosta, Notorianni e Sitzia, che si aggiungono

ad un organico già di prima

scelta. Non rappresenta una novità, in

quanto ad investimenti, anche l’ambizioso

Erice. Nuovo lo staff tecnico con

l’esperto Kokuca in prima fila, rinnovato

e rinforzato il roster che garantirà

ampie rotazioni e piacevoli problemi

d’abbondanza. Confermate le straniere

della passata stagione, Mrkikj su tutte, la

batteria delle tiratrici si è ulteriormente

arricchita con gli ingaggi dell’ucraina

Storoshuk e dell’oriunda Visentin. Da

seguire con interesse il ritorno all’attività

agonistica di Valentina Landri, una

bella notizia a prescindere dai contenuti

tecnici. Aria di grande novità anche a

Mestrino dove la “rivoluzione” tecnica è

partita dalle fondamenta. A guidare le

venete dopo uno straordinario percorso

di crescita non ci sarà più il veterano

Lucarini avvicendato dalla cilena Flores

Huerta, un tocco d’internazionalità che

non potrà che arricchire le qualità di un

roster in gran parte rinnovato e che ha

attinto a piene mani dalla vicina Malo.

Lecito attendersi un considerevole miglioramento

anche da quelle squadre

che, in linea teorica, partono dalla seconda

fila ma che non nascondono, comunque,

ambizioni e velleità: il Ferrara

dell’eterna Soglietti, il Casalgrande con

il neo acquisto Marquez, il Padova delle

sorelle Eghinaruwa e Djiogap, il Cassano

della rientrante Barbosu, il Mezzocorona

degli astri emergenti Girlanda e

Gislimberti per finire alle matricole

Prato e Teramo. Proprio questo lotto di

sette squadre potrà rappresentare un

elemento di straordinaria novità, probabilmente

l’ago della bilancia di un torneo

che si preannuncia interessante e

combattuto come mai nelle ultime stagioni

e chissà mai che per una volta il

campo possa anche stravolgere la griglia

di partenza costruita a tavolino nel

corso di un’estate torrida come poche se

ne ricordano.

7


ITALIANS INVASORS

dalla redazione

Una partecipazione senza molti precedenti, un

dato assolutamente (e piacevolmente) in controtendenza

rispetto al recente passato. Le

competizioni europee non rappresentano più un

fastidio per i team italiani, bensì una splendida

opportunità. A rendere, poi, tutto un po' più

semplice anche l’incentivo deciso dalla FIGH e

corrisposto direttamente ai quei club che supereranno

il turno. Ben 8 squadre italiane (4 maschili

e 4 femminili) prenderanno parte alla EHF

European Cup 2022/23. Non mancheranno gli

spunti d’interesse a partire dal derby “fratricida”

che metterà subito di fronte

Sassari e Bressanone un perfetto antipasto,

dalla posta in palio già elevata, di ciò che seguirà

nella caccia alla Coppa Italia e al nuovo

tricolore. Conversano e Fasano entreranno in

scena nel round 2 affrontando, rispettivamente,la

vincente tra i lituani del Draguna Klaipeda

e i serbi della Dinamo Pancevo, e gli

israeliani dell’Hapoel Ashdod. “La partecipazione

alla European Cup rappresenta un input ulteriore,

uno stimolo: dà la possibilità ai giocatori

di misurarsi con club forti, strutturati ed è un

valore aggiunto notevole”. Alessandro Tarafino,

tecnico dei campioni d’Italia del Conversano, va

dritto al sodo plaudendo alla massiccia partecipazione

delle squadre italiane. “E’ un ottimo segnale:

c’è voglia di fare bene e di crescere.

Serve tanto lavoro da parte di tutti, ma tocca a

noi, società, allenatori e staff, cercare di alzare


il livello più possibile. Credo che la strada intrapresa,

seppure con grandi sforzi, sia quella giusta

per aumentare l’appeal della nostra

pallamano”. Ad ottobre, poi, entreranno in scena

anche le squadre femminili. L’altra metà del

cielo della pallamano italiana, in verità, già da

anni rispondeva con maggiore entusiasmo alla

chiamata europea. Il 4/4 di questa stagione rappresenta,

solo, una piacevole riconferma. Date

cerchiate in rosso: 8-9 (andata) e 15-16 ottobre

(ritorno) per Brixen Südtirol, Jomi Salerno,

Alì-Best Espresso Mestrino e Cassa Rurale Pontinia,

tutte impegnate nel round 2 di European

Nella foto in alto, la gioia delle giocatrici del

Madeira - prossime avversarie del Brixen

Südtirol - da 15 anni campionesse del Portogallo.In

basso, il duello italiano tra Raimond

Sassari e Brixen.

Cup femminile. Le campionesse d’Italia sfideranno

le portoghesi del Madeira, avversaria

turca per la Jomi Salerno, messa dal sorteggio

di fronte allo Yenimahalle Ankara, l’Alì-Best

Espresso Mestrino affronterà invece il Gijon,

mentre il debutto europeo della Cassa Rurale

Pontinia avverrà contro le svizzere dello Zug.

“Per quanto mi riguarda quello internazionale è

un appuntamento irrinunciabile”. Senza mezzi

termini, Hubi Nossing, tecnico campione d’Italia

del Brixen, chiarisce un concetto non sempre

recepito dal movimento. “Se una squadra conquista

la possibilità di giocare una competizione

internazionale deve poi partecipare anche

perchè rappresenta una straordinaria opportunità

di confronto e crescita a tutti i livelli. Giocare

contro squadre straniere offre la

possibilità di apprendere, migliorare e migliorarsi.

Si cresce sia a livello umano che professionale

ed il fatto che le squadre italiane

partecipino così numerose è la dimostrazione di

quanto il movimento, sia maschile che femminile,

abbia voglia di crescere e migliorarsi”.


di Matteo Aldamonte

Un po’ dolce e un po’ amara. Calda, a tratti rovente

a giudicare dal calendario, ma a volte

anche tiepida per esiti e bocconi da digerire.

L’estate azzurra della pallamano ha portato con

sé analisi, spunti e un dato, primo fra tutti, dalla

natura incontrovertibile: l’Italia, mai come prima

di oggi, si è misurata con le migliori nazioni del

pianeta. In alcuni casi ha saputo farsi valere, in

altri ha evidenziato dei limiti. Scenario inevitabile,

questo, per chi si affaccia nel panorama

della grande pallamano come new entry. Prima

di tutto, però, l’Italia c’era e, alla luce del passato

più o meno recente, questo punto di partenza

è tutt’altro che scontato.

Volendo sostanziare il tutto, il trimestre estivo

ha messo in fila, almeno nell’indoor, i Giochi del

Mediterraneo della Nazionale senior maschile, i

Mondiali U20 femminili chiusi al 29° posto, gli

M20 EHF EURO in Portogallo terminati in

12esima posizione e la 16esima piazza agli

M18 EHF EURO in Montenegro, sinonimo della

partecipazione, nel 2024, agli Europei di 2^ Divisione

per la futura U20. Questo dentro il palasport:

fuori, sulla spiaggia, l’Italia ha centrato

una doppia – e ambita – qualificazione ai prossimi

EHF EURO di beach handball, rientrando,

con donne e uomini, fra le migliori compagini

del vecchio continente.

Insomma, l’Italia, soprattutto quella dei giovani,

c’era e ci sarà. Su più fronti, in più ambiti, senza

timori. E ci sarà anche in futuro, seppure cosciente,

ora più di prima, della concorrenza

spietata che l'Europa della pallamano (ma

anche del beach handball) sanno proporre, ai

massimi livelli e anche tra i giovanissimi.

Certo, lo sport è fatto di meriti, demeriti e anche

di buona o cattiva sorte. È il caso della Nazionale

U20 femminili, volata ai Mondiali di categoria

grazie ad una wild card conseguenza della

vittoria agli EHF Championships U19 dell’anno

precedente, ma finita al 29° posto pur lottando

alla pari con Danimarca, Montenegro, Brasile e

Corea del Sud. In un torneo che annovera 32

Estate in

squadre gli abbinamenti, fra prima e seconda

fase, fanno la differenza: per le giovani allenate

da Giuseppe Tedesco è stata una differenza in

negativo nonostante le buone prestazioni. Non

ingannino i piazzamenti migliori di avversarie

chiaroscuro


come Kazakistan, Cile, India o Guinea, mai affrontate

dalle azzurrine durante il torneo e agevolate,

piuttosto, da una formula che non può,

per forza di cose, prevedere tutti gli incroci e

che per questo rischia di creare una classifica

finale dalla lettura quantomeno fraintedibile.

Non può generare confusione alcuna, invece, il

12° posto dell’Italia U20 agli Europei in terra lusitana.

Non sarebbe una novità, a dirla tutta:

stessa posizione anche l’anno scorso in Croazia.

Il che vuol dire tributare alla generazione di

Thomas Bortoli, Nicola Fadanelli, Giacomo Hrovatin

e dei loro compagni l’onore di chi, diciamola

tutta, consegna all’Italia un piazzamento

certamente superiore alla dimensione complessiva

e attuale – e speriamo non definitiva – del

suo movimento. Poi, chiaro, arrivare a un passo

dai Mondiali U21 e salutarli, almeno per ora,

perdendo con le Isole Faroe lascia l’amaro in

bocca. Ma tutto è ancora aperto: a gennaio si

giocano le qualificazioni e l’Italia, prima fra le

escluse, ha le armi per giocarsela.

Discorso a parte per l’Italia U18, reduce dal

16esimo posto agli Europei U18. È stata una

stagione lunga e particolare, quella degli azzurrini.

Per certi versi, anzi, è stata storica: mai

prima d’ora, infatti, la Federazione aveva avviato

un percorso, al maschile, come quello del

Campus Italia. C’era tanta attesa, inutile negarlo,

ma c’era anche, ad aspettare l’Italia in

Montenegro, uno degli Europei più difficili della

storia recente. Per una nazione entrata da pochissimo

nel novero delle big – promozione raggiunta

nel 2018 – rientrare fra le prime 13,

obiettivo minimo per la salvezza, era faccenda

tutt’altro che semplice e affatto scontata. Si

sono viste ottime cose, a partire dal talento indiscusso

di Tommaso De Angelis, considerato

all’unanimità fra le migliori ali sinistre d’Europa,

ma sono emersi anche tanti limiti che hanno negato

all’Italia la gioia della vittoria e costretto

tutti a fare i conti con la 2^ divisione da affrontare

nel 2024. Precisazione: sarà uno step che

affronteranno esclusivamente gli U20, mentre

per i prossimi U18 – la generazione dei 2006/07

che intanto già assapora il 40x20 de «La Casa

della Pallamano» di Chieti – la strada verso gli

Europei di gruppo A passerà per delle più canoniche

qualificazioni da giocare sempre tra due

anni.

E il beach handball? Non era semplice andare

agli Europei. Azzurre e azzurri ce l’hanno fatta e

nel corso della prossima estate voleranno in

Portogallo. Non era scontato, soprattutto alla

luce del crescente interesse attorno al beach in

vista di un probabile ingresso nel novero delle

discipline olimpiche. Si sa: il feeling tra l’Italia e

il beach handball rimane indissolubile. Il futuro

non potrà che tenerne conto, soprattutto con il

fine, a questo punto generale ed esteso anche

all’indoor, di regalare agli appassionati

un’estate, anche in futuro, che sia sempre più

azzurra.


La GRANDE r

Dalla prossima stagione, immutata la composizione della Serie A

la Serie A Silver che raggrupperà 12 squadre e la Bronze che ri

seconda Serie nazionale maschile. Allo studio novità di rilievo a

dalla redazione

Sono 35 le formazioni che prendono parte al

campionato di Serie A2 maschile. Immutato, almeno

per questa stagione, il format del campionato

che prevede la suddivisione delle

compagini tra Girone A e Girone B, entrambi a

14 squadre, e già regolarmente scattato, cui si

aggiunge il Girone C dove saranno invece solo

sette le formazioni ai nastri di partenza e al via

il prossimo 22 ottobre. I primi due raggruppamenti

prevedono la formula di andata\ritorno

dal 3 settembre, per il terzo gruppo regular

season con andata\ritorno e successiva fase a

orologio. Dalla prossima stagione, però, cambierà

tutto grazie all’introduzione della Serie A

Silver. Sulla base della composizione dei gironi,

è stata, così, rideterminata la conformazione

della post-season che determinerà due promozioni

in Serie A Gold e a quattro promozioni dirette

nella nuova Serie A Silver che entrerà in

vigore dalla stagione 2023/24. Per stabilire gli

accessi al campionato di serie superiore previste

due Final8. Dalla prossima stagione, immutata

la composizione della Serie A Gold a 14

squadre, sarà varata, così, la Serie A Silver,

un girone unico composto dalle sei squadre

che mancheranno la promozione in Serie A Gold

nella prima Final8, dalle quattro promosse

nella apposita Final8 dedicata proprio alla Silver,

dal Campus Italia e dalla compagine retrocessa

dalla attuale stagione della Gold. Tutte

le altre squadre dell’attuale campionato di A2

che non avranno centrato l’obiettivo dell’accesso

alla serie superiore saranno poi, raggruppate

nella Serie A Bronze cui accederanno

anche le squadre che quest’anno saranno promosse

dalla Serie B.

Aria di novità, non ancora però certificata dal

Consiglio Federale, anche per il campionato di

A2 femminile che varia nella sua composizione

rispetto alla scorsa stagione. È stata, infatti,

approvata una formula basata sulla composizione

di cinque gironi che suddividono 34 squadre.

Nel caso dei Gironi A, B e C -

rispettivamente da sette, nove e otto formazioni

- è stato previsto un format

con andata\ritorno. I rimanenti due raggruppa-

12


iforma

Gold a 14 squadre, sarà varata

calcherà l’attuale format della

nche per la Serie A2 femminile

menti – Gironi D ed E – saranno articolati in

una prima fase distinta con andata\ritorno, necessaria

per individuare i piazzamenti di classifica

e i successivi abbinamenti. A seguire

una successiva fase a orologio con due ulteriori

gruppi, nel corso della quale le prime tre

del Girone D affronteranno le ultime due dell’altro

gruppo e viceversa. Le promozioni in Serie

A1 restano due e verranno assegnate mediante

la ormai tradizionale Final8 che, nel contempo,

metterà in palio anche la Coppa Italia di categoria.


Naming partner FIGH

Abbatti definitivamente le tue bollette.

Scopri

per Ville, con il Kit Fotovoltaico

Semplice in Bundle SUPERBONUS 110%

Scansiona il QR Code o chiama il

Numero Verde 800 587362


Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!