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La Pesca Mosca e Spinning Agosto-Settembre 2022

La Pesca Mosca e Spinning Agosto-Settembre 2022. Preview with Summary, News, four articles' beginning, next issue Contest adv. «La Pesca Mosca e Spinning» is the leading Italian magazine about fly fishing and lure fishing. Published two-monthly since 1997, it concerns techniques, tackles and itineraries in texts and photos of some of the most important fishing specialists.

La Pesca Mosca e Spinning Agosto-Settembre 2022. Preview with Summary, News, four articles' beginning, next issue Contest adv. «La Pesca Mosca e Spinning» is the leading Italian magazine about fly fishing and lure fishing. Published two-monthly since 1997, it concerns techniques, tackles and itineraries in texts and photos of some of the most important fishing specialists.

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www.lapescamoscaespinning.it

AGOSTO-SETTEMBRE 2022 € 6,90

Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – AUT/CENTRO/1291/04.2021 Periodico ROC - anno XXII, n. 34 - Agosto-Settembre 2022

Alta Austria

Barbi a mosca

Lucci e streamer

Un Tenkarashi in Cadore

Intervista a Raul Montanari

Lago del piano, agosto, bass [10 pp.]

Anguillina

Ilha do Sal

Val di Fiemme

Light spinning

Eging dal belly boat

Siccità: fiumi e predatori


I l m o n d o d e l l o S p i n n i n g

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s e g u i c i

s u



Direttore responsabile

Eugenio Ortali

FOTO FRANCESCO LI BIANCHI

12

LUCCI E STREAMER

di Massimo Magliocco

Lanci e tecniche per la pesca del luccio a mosca

in fiume e in lago, a galla e sul fondo. Con

indicazioni sulle stagioni e sul meteo, nonché

consigli sull’attrezzatura e sugli artificiali, a

partire dai dressing di quattro streamer di Roberto

‘Nene’ Furlan, un’autorità nel settore.

28

SICCITÀ: FIUMI E PREDATORI

di Giorgio Montagna

La siccità iniziata già in primavera – e che ha

continuato a protrarsi in estate – è stata responsabile

come è noto di numerosi problemi

ambientali. Per quanto riguarda i predatori,

ogni specie ha reagito in modo diverso: Giorgio

parla di cheppie e barbi, aspi e siluri, cefali.

redazione@lapescamoscaespinning.it

www.lapescamoscaespinning.it

www.facebook.com/MoscaeSpinning

www.instagram.com/moscaespinning

http://twitter.com/lapescaMeS

www.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numero

Moreno Bartoli, Giacomo Capresi,

Renzo Della Valle, Fabio Federighi,

Loris Ferrari, Alberto Edoardo Gargantini,

Massimo Ginanneschi, Roberto Lancia,

Massimo Magliocco, Gianmarco Mondini,

Ivano Mongatti, Giorgio Montagna,

Davide Muccino Zarlenga, Jacopo Piazzi,

Antonino Porretta, Federico Renzi,

Pierdomenico Salotti, Marco Sammicheli

ZONA FRANCA EDITRICE SRL

sede legale:

Via P. Colagrande 1, 67100 L’Aquila

abbonamenti@lapescamoscaespinning.it

tel. 06/42.90.38.54 (lun.-ven. ore 9:30-14:30)

18

LIGHT SPINNING.

UN APPROCCIO PIÙ TECNICO

di Antonino Porretta

L’importanza della sperimentazione nel light

spinning in mare. Ferme restando alcune regole

sugli assetti dell’attrezzatura, fondamentale è

la capacità di spaziare con la fantasia e l’intuito

nell’impiego innovativo degli artificiali.

34

BARBI A MOSCA

di Gianmarco Mondini

Fra i pesci ‘alternativi’ più interessanti per la pesca

a mosca, in questi ultimi anni il barbo si è ritagliato

una sua precisa collocazione. L’autore

ne illustra caratteristiche e abitudini e dà le

proprie indicazioni su tecniche e artificiali per

insidiarlo, in particolare a ninfa.

Pubbliche relazioni e pubblicità

Renzo Della Valle, Giorgio Montagna

renzo.dellavalle@gmail.com, jomontagna@tiscalinet.it

Pubblicazione periodica

Disponibile anche in versione digitale

su www.ezpress.it

Tutti i diritti riservati

LA PESCA MOSCA E SPINNING

ZONA FRANCA EDITRICE srl

Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016

Registrazione presso il Tribunale di Roma

n. 225 del 29.9.2014

Direttore editoriale

Giulio Fascetti

Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola

Distribuzione: Pieroni Distribuzione srl

Via Carlo Cazzaniga 19, 20132 Milano

22

I TESORI DELL’ALTA AUSTRIA

di Alberto Edoardo Gargantini

La necessità di recarsi con continuità, per motivi

familiari, in Oberösterreich ha consentito

ad Alberto di conoscere molto bene le prestigiose

acque di questa zona (alcune un tempo

appannaggio esclusivo della nobiltà) e di apprezzarne

– da gestore – l’ottima gestione.

38

ILHA DO SAL

di Giacomo Capresi

Il racconto di un viaggio estivo a Cabo Verde

per insidiare il Big Eye Trevally. Molti altri, comunque,

i predatori catturati, in un viaggio

breve ma intenso, con albe e tramonti trascorsi

sulle grandi scogliere laviche bagnate dal

mare tempestoso, spazzato da continui alisei.

2 • MOSCA e SPINNING • 4/2022


42

UN TENKARASHI IN CADORE

di Davide Muccino Zarlenga

Il resoconto di quattro giorni trascorsi a maggio

in Cadore, per saggiare a Tenkara le condizioni

del no kill di Perarolo ma anche di altre acque della

zona, dall’ottimo torrente Marenson a un corso

d’acqua – che rimarrà segreto – in grado di regalare

le più consistenti catture della gita.

54

EGING DAL BELLY BOAT

di Roberto Lancia

L’utilizzo del belly rappresenta una nuova frontiera

dell’eging, della quale l’autore illustra qui

le varie declinazioni prima di dare i propri consigli

sulla misura e sul colore degli Egi. Canna, mulinello,

filo, ma so prattutto giubbotto salvagente

e molta cautela, completano l’attrezzatura.

RUBRICHE

4 NOTIZIE

74 SHOW ROOM

80 RECENSIONI

80 MERCATINO

46

FIEMME

di Jacopo Piazzi

L’Associazione Pescatori Val di Fiemme persegue

da anni un progetto di tutela della marmorata.

Nelle acque della zona, dall’Avisio al Travignolo,

dai molti corsi minori fino a sei laghetti

alpini, si pesca al meglio con gli artificiali, sia a

mosca che a spinning. Info e consigli utili.

50

PIÙ GRANDE DI NOI.

INTERVISTA A RAUL MONTANARI

di Ivano Mongatti

Dopo molti successi noir nei quali la pesca a mosca

è sempre stata in qualche modo presente,

Raul Montanari ha ora dedicato all’argomento il

suo nuovo libro. Ivano, che lo segue da anni, lo intervista

nella storica bottega di Sandro Ghilardi.

58

LAGO DEL PIANO, AGOSTO, BASS

di Federico Renzi

Nella pesca del bass nei laghi estivi si possono

usare popper imitanti rane e topolini, libellule,

oppure vermoni e altri artificiali affondanti. Tutti

consentono di divertirsi a insidiare, con un’attrezzatura

maggiorata e in ambienti che spesso

si trovano non distanti da casa, dei forti predatori.

68

ANGUILLINA PER LA SPIGOLA

di Pierdomenico Salotti

L’anguillina, resa nota nelle nostre acque dai

modelli di Moreno Bartoli e di Nunzio Di Stefano,

è un artificiale dal movimento sinuoso e

adescante, ideale nel periodo tra novembre a

febbraio, nel mare mosso, per insidiare le grosse

spigole che si avvicinano alle coste.

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4/2022 • MOSCA e SPINNING • 3


fish factsa cura di Marco Sammicheli

la scadenza a fine anno

COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA

Mi sa che ce lo siamo scordato. Assuefazione da proroghe, che quando

hai ingranato con quelle annuali te ne danno una dose doppia e vai in

bambola. Per farla breve, a fine anno scade la validità della «Comunicazione

obbligatoria per la pesca ricreativa in mare» (vedi il Decreto Direttoriale

5205 del 4 marzo 2020 - Proroga della validità delle comunicazioni

inerenti la pesca sportiva e ricreativa sino al 31 dicembre 2022). Argomento

oggi più che mai futile in questo tempo di emergenze a ripetizione,

ma del resto non è chissà quale preoccupazione. I controlli non ci sono,

la gente sbarca tonni illegali come e dove gli pare, resteranno gli onesti

di turno ad adeguarsi per abitudine e precauzione. Bisogna riconoscere

che la Comunicazione ha solide ragioni, che avrebbero permesso di

raggiungere un qualche risultato utile se il meccanismo fosse stato progettato

e soprattutto usato meglio. Al momento serve a fare statistiche

che sembra siano particolarmente importanti soprattutto quando se ne

ricavano interpretazioni per accusare tutto il settore ricreativo di qualcosa.

Va comunque detto che la politica si dimostra sempre molto sensibile

alle istanze della pesca ricreativa, nel senso che i responsabili di turno invariabilmente

ci capiscono e sono del tutto d’accordo con noi anche se

stiamo ancora aspettando che passino ai fatti nelle sedi opportune. Magari

della Comunicazione qualcuno continua a occuparsi in qualche ufficio

romano, ma sembra più che verosimile che i dati aggiornati sulla base

delle Comunicazioni risultanti al Ministero non siano esattamente tali.

Per stringere a una suggestione quello che richiederebbe molte parole,

colpisce, anche se ormai dovremmo esserci abituati, che non se ne vergognino.

Tempo fa era stata discussa la necessità di rivedere e rinnovare

la procedura, in modo da raccogliere dati di migliore qualità e affidabilità.

Viene da chiedersi se la lunga pausa dalla scorsa proroga sia bastata per

programmare qualcosa per il prossimo anno. Il ricordo di come sono andate

le cose farebbe temere che si possa arrivare alla scadenza senza nessuna

novità se non quella di qualche funzionario improvvisamente chiamato

a evitare un vuoto di regolamento. Il che significherebbe mettere

4 • MOSCA e SPINNING • 4/2022

l’ennesima toppa su un tessuto ormai inservibile. Saremo curiosi di vedere

come andranno le cose, continuando a sperare che il vecchio slogan

«Contiamoci per contare» alla fine riesca a mostrarci qualcosa di concreto.

Tutti sappiamo come è andata e come va nelle acque interne. Al degrado

segue una partecipazione dei pescatori che riescono a recuperare

ottime aree di pesca. Ottime non perché qualcuno ne scrive un panegirico,

ma perché quando ci vai a pesca i risultati sono all’altezza. Lasciamo

stare che in genere c’è da pagare un biglietto aggiuntivo e che molto

spesso i pesci ce li mette qualcuno, ma d’altra parte il biglietto governativo

(licenza di pesca) dimostra come i buorocrati manager pubblici possano

capirne meno di un semplice pescatore che se ne occupa dopo il lavoro

invece che farlo proprio di lavoro. Ok e quindi? Quindi, per tornare al

mare, va bene che non c’è da pagare una tassa di accesso e ci mancherebbe

altro, ma alla resa dei conti i famosi risultati, quel qualcosa di concreto

che ci si aspetta dalla gestione e dalla politica, per il semplice pescatore

sono i risultati delle sue uscite di pesca. Ci tocca sperare per l’ennesima

volta che i professionisti pagati per farlo riescano a girare la frittata,

che magari noi stiamo qui a criticare mentre loro ce la mettono tutta

e sbattono testate nel muro di gomma del Ministero. Spesso funziona

che le novità le veniamo a sapere a cose fatte, ovvero dopo un lungo lavoro

di cui non sapevamo niente...

resilienza e contraddizioni

SICCITÀ

Chissà se poi sarà piovuto. Anche nel caso certo non sarebbe bastato, ma

ormai siamo sempre più spesso al meglio che niente. Magari è una cosa

passeggera o forse no. Certo vedere gli alvei quasi vuotati fa considerare

al pescatore cosa ne sia dei pesci. Onore al lavoro di chi recupera pesci a

rischio di restare a secco. Se i ghiacciai scompaiono e le temperature si

alzano c’è da pensare che i confini degli areali utili alle diverse specie ittiche

si spostino di conseguenza. Il che significa che si potranno restringere

per le specie molto amate che hanno bisogno di acque fredde e allargarsi

per specie a cui piace il caldo. Allargarsi almeno fino a che c’è acqua

utile. Intanto però il problema è che per mandare in crisi le specie attuali

ci vuole poco, ma per ristabilire un qualche diverso equilibrio utile ci vorrà

così tanto tempo che non saremo noi a poterlo vedere realizzato.

Al mare ci sono già stati casi evidenti e tali da influire radicalmente sull’immaginario

dei pescatori, sulle loro tecniche e alla fine sulla produzione

commerciale che ne segue le tendenze. Facile fare ironia sul Trout area

quando le trote sono pesci del freddo; ma ce lo ricordiamo di prima dei

serra e di prima dei barracuda? Allora è meglio? Bel dilemma. Certo non

per le trote, ma i pescatori sono un grande esempio di resilienza. Siluri?

Grande! Quello che è disponibile diventa ovviamente il bersaglio. Mica c’è

da fantasticare che sia possibile tornare indietro. Se i siluri per molti di

palato fine sono uno strazio adatto a chi cerca solo il grosso, non sembrerebbe

lo stesso per i serra o per i barracuda, se non che il loro valore per

la pesca ricreativa è solo un caso fortunato rispetto alla priorità di avere a

disposizione pesci mordaci. Lo scienziato descrive come vanno le cose, il

pescatore si adatta e se non si adatta subito lo fa forzatamente se non

altro con i cambi generazionali. Allora se non piove che succede? A molti

che non stanno vicino alle montagne succede di ricordare che quando al

fiume ce li portava il babbo c’era tanta acqua, pulita, limpida, zeppa di pesci,

mentre ora l’alveo è asciutto o magari la portata è una frazione di

quella che era, l’acqua non è più limpida, ci sono nuove specie di pesci e

sempre meno accessi. Il che evidentemente ha richiesto tempo. Nel mezzo

ci sono stati prelievi che hanno ridotto le portate e sversamenti che

hanno inquinato quelle residue, immissioni scriteriate di specie aliene e

bracconaggio. Zone di pesca perse. Allora meglio il laghetto che almeno ci

si sfoga e il negozio di attrezzature non chiude. Peccato vero? Ed ecco un

altro dilemma all’orizzonte. Si lotta da tanto perché qualsiasi sbarramento

danneggia il fiume e con esso tutto l’ecosistema. Occorre demolire gli

sbarramenti e restituire continuità fisica e biologia ai nostri corsi d’acqua.

Ma non piove, quindi è indispensabile fare l’esatto contrario per trattenere

le acque in riserva per la sempre più lunga stagione secca. Cosa accadrà

nel caso? Semplice, ancora resilienza, bei laghi e qualche fantastica

tailwater! Per quanto ci si possa sbattere, la morale è che in ogni caso ci

tocca prenderla proprio come viene. E per qualcuno le cose andranno meglio,

per altri peggio e per molti di loro è una tendenza consolidata. Intanto,

esclusa qualche mosca bianca, peggio per tutti.


notizie

a Vicenza dal 18 al 20 novembre

PESCARE SHOW 2022

Pesca a mosca, spinning, pesca in mare, ma anche bassfishing e surfcasting,

imbarcazioni, elettronica e tecnologia per la nautica: le anime della

pesca sportiva saranno rappresentate alla nuova edizione di Pescare

Show 2022, il salone firmato Italian Exhibition Group, in programma al

quartiere fieristico IEG di Vicenza dal 18 al 20 novembre prossimi. Tre

giorni all’insegna delle anteprime di mercato e delle novità del settore,

tra innovazioni tecnologiche e itinerari turistici di pesca, workshop, incontri

e approfondimenti in collaborazione con le aziende produttrici di

attrezzature tecniche e nautica da diporto, le associazioni e gli influencer

più amati dal pubblico.

La nuova edizione della kermesse rinnova la collaborazione con FIPSAS,

la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, con il media

partner Italian Fishing TV, e valorizza nuove sinergie con Italy

B.A.S.S. Nation, associazione nata nel 1997 per portare in Italia la pratica

del bassfishing, e H2O, magazine dedicato al FlyFishing e tour operator

specializzato in viaggi di pesca. Per la prima volta in fiera a Vicenza

ASSO.N.A.T. - Associazione Nazionale Approdi e porti Turistici. Il turismo

sarà infatti un tema portante grazie alla nuova area dedicata agli itinerari

di pesca nazionali e internazionali e una dedicata ai bacini di pesca,

location in grado di regalare l’avventura del viaggio sportivo anche a

poca distanza da casa. E poi, presenti in fiera le novità di mercato in termini

di attrezzatura, accessori, abbigliamento e tecnologia, che si affiancheranno

alla spettacolare parte espositiva con i grandi brand della nautica

da diporto. E ancora, largo a workshop, corsi e dimostrazioni di top

player e influencer, attività per bambini, mostre e aree speciali, che permetteranno

a esperti e appassionati di immergersi completamente nel

vasto e variegato mondo della pesca sportiva.

Gli amanti della pesca a mosca avranno solo l’imbarazzo della scelta a

Pescare Show 2022. Tra le casting pool, in cui i visitatori potranno assi-

stere a dimostrazioni o cimentarsi nel lancio, l’area Fly Tying Experience,

in cui sarà possibile apprendere tutti i trucchi e le tendenze del momento

grazie a dimostrazioni dal vivo di costruttori esperti di mosche

artificiali, e il Fly Fishing Film Festival, evento cinematografico internazionale

dedicato al racconto delle storie di pesca a mosca, la manifestazione

darà tantissimi spunti ai pescatori più esperti e a chi si avvicina a

questo mondo per la prima volta.

Il quartiere fieristico di Vicenza sarà anche teatro di competizioni sportive.

Ma prima di arrivare all’appuntamento di novembre, Pescare Show

sarà presente sul territorio nazionale durante le principali gare di settore

in Italia in calendario durante l’anno, come al World Fly Fishing Championship,

dal 18 al 24 luglio a Madonna di Campiglio, alle gare di bassfishing

con Italy B.A.S.S. Nation, il 3 e 4 settembre a Torre del Lago, al

Mondiale di Drifting al fianco di FIPSAS, dal 10 al 17 settembre a Pescara

e, a ottobre, al Mercury Bassmaster Open al Lago di Coghinas.

Per informazioni e aggiornamenti: www.pescareshow.it, Facebook:

www.facebook.com/pescare.show; Instagram: www.instagram.com;

YouTube: www.youtube.com; #pescareshow22

il successo della manifestazione di Castel di Sangro

19° SIM FLY FESTIVAL 2022

Dopo due anni di pandemia da covid in cui il Sim Fly Festival si è svolto

on line, quest’anno si è finalmente tenuto in presenza, a Castel di Sangro

nei giorni 24, 25 e 26 giugno 2022, nella splendida cornice del Convento

della Maddalena e dell’adiacente chiesa, risalenti al 1487, con

preziosi affreschi settecenteschi, il 19° Sim Fly Festival, che quest’anno

costituiva anche l’evento di punta della 2a edizione della Giornata Mondiale

della pesca a mosca - WFF Day, festeggiata in tutto il mondo il 25

giugno. Quest’anno il Sim Fly Festival e la Giornata Mondiale della pesca

a mosca sono stati organizzati dal GAL Abruzzo Italico Alto Sangro, in

collaborazione con la Cooperativa Il Bosso e la Scuola Italiana di pesca a


notizie

mosca, per promuovere lo sviluppo di un turismo legato alla pratica

sportiva outdoor, come la pesca a mosca, che trova sul fiume Sangro lo

scenario ideale per la sua pratica, valorizzando e promuovendo l’Alto

Sangro e i territori dell’Abruzzo, con le sue bellezze artistiche e naturalistiche,

tra i pescatori a mosca sia italiani che stranieri, favorendo in tal

modo un turismo di qualità e di appassionati del settore. Un’attività cofinanziata

dal Fondo Europeo FEASR - PSR 2014/2020 Abruzzo Misura

19 - PSL GAL Abruzzo Italico - Alto Sangro - Sotto intervento 19.2.1.1.3

La manifestazione si è articolata in varie attività esperienziali e di formazione

nella pesca a mosca, dalle tecniche di lancio alla costruzione di

esche artificiali, dalla realizzazione delle canne in bamboo all’arte con la

mostra internazionale “l’arte della pesca … la pesca nell’arte”, che ha visto

la partecipazione in presenza di 18 artisti sia italiani che stranieri,

alcuni dei quali hanno anche tenuto delle ‘estemporanee’ realizzando

opere sul posto, ispirati dalle bellezze naturalistiche e architettoniche

del territorio. La mostra è stata organizzata e curata dal maestro statunitense

Stephen Di Cerbo in collaborazione con Cinzia Mattamira, responsabile

della Pinacoteca Patiniana di Castel di Sangro.

Hanno partecipato alla manifestazione oltre 250 pescatori a mosca e appassionati

provenienti sia dalle regioni limitrofe che dal nord Italia oltre

che dall’estero (Canada, Stati Uniti d’America, Norvegia, Svezia, Olanda,

Belgio, Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Svizzera, Russia). Dal 20

al 24 giugno si è tenuto il 36° corso per istruttori di pesca a mosca e il

214° stage di perfezionamento per istruttori, oltre ai laboratori di costruzione

di esche artificiali cui hanno preso parte 40 costruttori sia italiani

che stranieri; sono stati organizzati laboratori di costruzione di canne in

bamboo tenuti dall’Ibra con i soci Silvano Sanna, Luca Marzi e Luciano De

Feudis, di lancio tecnica Sim a cura degli istruttori Sim (Marino Di Luca, Lorenzo

Longhi, Paolo Ercoli, Luca De Franceschi, Bruno Righetti, Tiziano Racasi,

Cesare Vignoli, Fulvio Ferretti, Cesare Vignoli, Carlo La Rovere, Ottavio

Argenio, Giuseppe Roso), di lancio con canna a due mani e con code

pesanti a cura dei campioni di lancio tecnico inglesi Tracy Thomas e James

Evans, tecnica Tenkara a cura di Davide Muccino Zarlenga.

Altro momento culturale e di attualità è stato rappresentato dalla tavola

rotonda sul tema «Reintroduzione della trota del ceppo mediterraneo

tra problematiche normative e applicative», coordinata dal presidente

Sim Osvaldo Galizia; vi hanno preso parte il vicepresidente della Regione

Abruzzo Emanuele Imprudente, assessore alla pesca, e sette esperti

del settore (Antonella Gabini, Marco Pippi, Marco Carafa, Carla Giansante,

Diego Mattioli, Amilcare D’Orsi ed Enrico Marconato), alcuni presenti,

altri collegati da remoto. È stato anche presentato il libro di entomologia

applicata alla pesca a mosca del maestro e istruttore Sim Alfeo Busilacchio

La storia insegna, realizzato con il patrocinio della Sim. Si tratta

di un testo storico ma attuale, che costituisce un pilastro nella letteratura

italiana della pesca a mosca. Lo si può acquistare nella sezione

eshop del sito www.simfly.it.

Durante la cena di gala organizzata presso l’Hotel Pizzalto di Roccaraso

si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei prestigiosi premi “Claudio

D’Angelo Awards”, riconoscimento che viene attribuito ai migliori fly tier

italiani e stranieri che si sono distinti nel promuovere l’arte della costruzione

in Italia e nel Mondo. Il premio, una scultura del maestro Alberto

Coppini, è stato assegnato dai vincitori del premio 2021: per l’Italia da

Umberto Oreglini al torinese Piero Sistino e per l’estero dallo spagnolo

Marcos Prado all’americana Linda Bachand. Sono state ricordate anche

due persone che sono state vicine alla Sim pesr tantissimi anni e che sono

purtroppo scomparse recentemente: Aldo Bardeggia, storico segretario

della Sim per quasi trent’anni, e Gabriele Gori, fondatore e presidente

della IBRA, che verranno ricordati in futuro con apposite iniziative.

Un ringraziamento particolare va a tutti i soci e istruttori della SIM e

all’amministrazione comunale di Castel di Sangro, in primis al suo sindaco

avv. Angelo Caruso, all’associazione pesca sportivi Sangro e al suo

presidente Gianfilippo De Cesare e all’Archeo Club di Castel di Sangro

che tiene aperto il Museo della pesca a mosca “Stanislao Kuchiewicz”.

La SIM augura un arrivederci al prossimo anno per festeggiare insieme

la 20a edizione del Sim Fly Festival e la giornata mondiale della pesca a

mosca con un programma inclusivo che possa attrarre sia pescatori

esperti, sia soprattutto neofiti, per far conoscere a tutti il meraviglioso

e magico mondo della pesca a mosca.

Il resoconto completo della manifestazione, con le foto e i link ai filmati

Facebook può essere letto qui: http://www.lapescamoscaespinning.it/

mosca-blog-news/eventi-mosca/19-sim-fly-festival

Il ricordo di Ivano Mongatti

PER ANDREA GIUSTI

Da pescatore vero, da uomo vero e altruista qual’eri, avevi un sogno: vedere

di nuovo la nostra Toscana con torrenti cristallini e trote vere, nate

lì. Amavo la tua testardaggine. Andare avanti, perseguire l’obiettivo. Telefonare

una, dieci, venti volte in Provincia o in Regione. Insistere, rompere

le scatole, ma sempre con estremo tatto e garbo. E nel contempo

intessere contatti con tutte le altre associazioni. Anche con coloro che

pensano male delle nostre idee, coloro che ci reputano illusi. Erano loro

quelli che cercavi di più. Anche mentre pescavamo in ciambella ai Saudini

o su per un torrente della Garfagnana, l’anno scorso, discutevamo di

come fare: per far rinascere il Versilia, per la nuova zona del Limentra,

per la legge regionale che fa acqua da tutte le parti. Lavorare per rendere

la pesca più bella e più vera,

per tutti. Farlo gratis, anzi con dispendio

personale di tempo e danaro.

Quante volte sei venuto da

solo a Prato o a Firenze, dopocena,

per le riunioni, caro André!

L’ultimo messaggio che mi hai

mandato era accompagnato da

un articolo di giornale. «Vogliono

asfaltare una zona sul Vezza, per

farci un parcheggio, dobbiamo

opporci!». Poi mi hai detto che

qualcuno voleva fare una zona

turistica nelle vostre zone. Eri

amareggiato, addolorato. Ma volevi

ancora combattere. Contro tutto e tutti. Contro la malattia, contro

tutti quelli che non ci credevano più, che si concedevano il lusso di dichiararsi

stanchi, senza esserlo davvero. Pochi mesi fa hai scritto, salutando

Stelio su questa rivista, che lui ti ha insegnato che la pesca a mosca

in fondo è la vita. Ebbene a tutti noi, al Prato Mosca Club, al tuo club,

il Fly ’90 Versilia, a chi è rimasto del Coordinamento Toscano Pescatori

con la Mosca, di cui hai assunto la presidenza quando era nel momento

peggiore, arricciandoti le maniche fino a riportarlo a nuova vita, a tutti

coloro che ti hanno conosciuto, tu, Andrea, hai insegnato che non si deve

mollare. Mai mollare, sempre lottare, con pacatezza e sorriso. La tua

tenacia e la tua dolcezza ci hanno sempre spronato a fare. E ora che non

ci sei più, continueremo a fare. Che siano acque cristalline e pesci veri,

dappertutto! Grazie per averci insegnato tutto questo. Ivano

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236)

A partire da domenica 7 agosto alle 21 Pesca (Sky canale 236) presenta

Lure Fishing 6: sesta stagione per la serie dedicata interamente alla

pesca a spinning, in acque dolci e salate. Come nelle altre edizioni, il cast

del programma gira l’Italia accompagnato da esperti delle varie località

o conoscitori della disciplina, che aiuteranno a trovare gli spot migliori

nei diversi territori e a conoscere le ultime novità per praticare

uno spinning efficace e moderno. Verranno illustrate le corrette strategie

di pesca, descritte le particolarità della situazione in cui ci trova e

analizzati i temi della scelta degli artificiali più adatti. Strizzando l’occhio

alle ultime novità proposte dal mercato, andremo alla scoperta di

luoghi e pesci magnifici. Da non perdere, per i tanti appassionati di

spinning che popolano il nostro paese.

Martedì 30 agosto alle 22 inizia Passione Artificiale 2022, con i nuovi

episodi per la diciassettesima stagione della serie in cui Matteo De Falco

accompagna lo spettatore in giro per l’Italia alla ricerca degli spot migliori

per praticare la pesca con gli artificiali. Pesca a mosca, spinning,

pesca alla traina: scopriamo quali sono gli approcci più efficaci per insidiare

i predatori negli spot italiani più belli. A condividere l’esperienza

con Matteo ci saranno durante gli episodi alcuni tra i pescatori più

esperti della nostra penisola, una vera miniera di informazioni e segreti

per affrontare i diversi tipi di pesca con gli artificiali.



notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

sul fiume Po a Isola Serafini

RADUNO DI SPINNING ALLA CHEPPIA

Pochi altri pesci italiani sono più iconici della cheppia. Il richiamo a cui

ogni anno risponde lasciando i propri ambienti marini per affrontare il

pericoloso viaggio per raggiungere i siti riproduttivi in acque interne genera

un evento di pesca a cui sono in molti a non saper resistere. Tutto

questo nonostante le condizioni anno dopo anno sempre più ostili che

l’alosa si trova a fronteggiare: non bastavano gli inquinamenti di vario

genere, gli sbarramenti, i nuovi predatori alloctoni, quest’anno ci si è

messa anche una siccità storica. Eppure eccola presentarsi regolare all’appuntamento.

Perché allora pescarla? In primo luogo per conoscerla e

al lago Bilancino

farla conoscere, così da essere tanti ad apprezzarla e volerla difendere,

poi per contribuire a scoprirne la vita biologica (da anni volontari dello RADUNO DI PESCA AL LUCCIO

Spinning Club Italia annotano i dati delle proprie catture per poi trasmetterli

agli ittiologi nell’ambito di un accordo con Regione Lombardia) Lo scorso 8 maggio si è svolto il raduno di pesca al luccio dello Spinning

descrivendola nel tempo. Infine, perché la cheppia consente di riscoprire Club Italia presso il lago Bilancino. L’evento ha preso il via alle 6,30 dalla

uno spinning semplice e quasi atavico ma non per questo non rispettoso

del pesce, giovandosi dell’impiego di artificiali con monoamo senza permessi di pesca giornalieri e usufruire dei servizi del locale: bar, negozio

struttura sul lago, Bahia Cafè, dove i partecipanti hanno potuto ottenere i

ardiglione, guadini gommati

e conseguenti dove-

di tutti gli iscritti al club, ha visto la più cospicua adesione da parte dei soci

di pesca e noleggio di barche e kayak. Il raduno, aperto alla partecipazione

rosi rilasci accurati. Uno di Torino, Ravenna e Arezzo. La pesca si è potuta svolgere da terra, da barca,

kayak o belly boat nel rispetto delle zone di divieto, delle regole del la-

spinning che consente di

condividere un’amicizia go e ovviamente sempre all’insegna del catch and release e del rispetto

schietta e fraterna, dove dell’amato predatore esocide. A dispetto della variabilità meteorologica

il neofita è messo alla pari

dello spinner più esper-

ideali per insidiare il luccio, il giorno del raduno ha prevalso il bel tempo,

che ha caratterizzato i giorni precedenti, lasciando presagire condizioni

to. Un evento che Spinning

Club Italia propone in queste condizioni non ideali gli schivi predatori hanno concesso una,

rendendo le catture più complesse dell’auspicato. Fortunatamente, anche

ormai da decenni e che si seppur breve, finestra di attività che ha regalato ad alcuni dei soci presenti

è rinnovato domenica 26 la gioia della cattura o per lo meno l’emozione di un attacco alla propria

giugno u.s. nelle acque esca. L’evento si è concluso con un pranzo a base di prodotti tipici locali

del Grande Fiume a Isola presso il ristorante del Camping Mugello Verde, posto a pochi chilometri dal

Serafini. Arrivederci al lago. Comunque sia andata la pesca, l’evento ha costituito un’ottima occasione

per far incontrare soci di province diverse, anche lontane, per cono-

prossimo anno, intrepida

amica marina…

scersi, scambiare consigli e opinioni e condividere la comune passione.

8 • MOSCA e SPINNING • 4/2022



notizie

Ricapitoliamo le principali novità comparse

su PIPAM negli ultimi periodi, invitandovi a

leggere gli approfondimenti e novità direttamente

online sul sito www.pipam.it. Se

volete partecipare alla nostra comunità nativa

non dovete far altro che iscrivervi al

FORUM e partecipare attivamente alle discussioni.

Ma PIPAM è anche altro... troverete

articoli di tecnica, di flytying, recensioni,

test, filmati, ... fatti da pescatori a mosca

per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo

online ormai nel mirino crediamo che di

materiale ce ne sia per molto e per tutti i

gusti. Siamo presenti anche su vari social

come Facebook (https://www.facebook.com

/groups/41688482011), Vimeo (https://

www.youtube.com/user/wwwpipam/videos)

e Instagram (https://www.instagram.com/

pipam.it) per cui, anche in questo caso, l’invito

è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!

FLY FISHING MAGAZINE

Lodge della Piquette - Loue - Francia

a cura di Valerio Santagostino (Balboa)

Cinque chilometri di acque che cercano di

aprirsi una strada tra le pareti rocciose di un

canyon inaccessibile, alberi aggrappati alla

montagna che tentano di scalarla, un lodge

di pesca con una cucina che cancella ogni timido

tentativo di dieta, temoli e trote, e sì…

anche cavedani d’oltralpe, che competono

ad armi pari con il pescatore in quanto ad

astuzia. Questa è la Piquette, sulla Loue,

nella regione della Bourgogne-Franche-

Comté, dai nostri cugini francesi.

Easy Zonker

a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne)

Materiali utilizzati:

amo: Hanak H950 BL #6-#8

testa: Conehead XL + bead 4 mm

code: Holographic Flashabou silver

filo: Ultra Thread 104 dark gray

tinsel: Holographic Tinsel silver

zonker: Wapsi Sculpin Zomker

corpo: Vibrant Chenille fluo chartreuse

durata: 3:36

Trout Fly Fishing during a Mayfly Hatch

a cura di Andrea Cuccaro (WM)

Nei primi giorni, durante la fase iniziale della

schiusa di Ephemera danica, ci sono abbastanza

insetti per risvegliare l’interesse

dei pesci mentre l’acqua non è ancora satura

di dun, imago e spent, cosicché le nostre

imitazioni hanno le migliori possibilità di

cattura. EuroFlyAngler, durata: 5:32

Aldo Bardeggia

a cura di Beppe Saglia (Beppe S.)

Ieri mi è arrivata la notizia raggelante della

morte di Aldo Bardeggia. Voglio ricordarlo

come una delle persone più belle che mi è

capitato di incontrare. È stato segretario

della SIM dalla nascita della stessa sino a

pochi anni fa, escluso da squallidi giochi di

potere... L’anima della Scuola. Sempre presente,

sempre disponibile con tutti, preciso,

gentile, efficiente, mai protagonista. Ottimo

pescatore e bravissimo costruttore. Ma sopra

tutto una persona buona, mite, e sempre

disponibile con tutti. Mi mancherai e ci

mancherai tantissimo. Ciao Aldo!

I THREAD PIÙ SEGUITI

Cerchio Conehead + bead

thread aperto da David

Ciao Antonio, buona idea! Un paio di domande,

l’abbinamento è solo una questione di

raggiungere un peso/massa particolarmente

elevato o c’è dell’altro? Quando dici movimento

irresistibile, puoi spiegare meglio

cosa intendi? Grazie 1000. David

Rif Cerchio (Antonio Napolitano): Trovo la

combinazione di conehead in tungsteno +

pallina da 4 mm sempre in tungsteno perfetta

per appesantire in modo semplice e

rapido i miei streamer. Inoltre ottengo un

movimento irresistibile dell’artificiale.

Pike Trophy 2022

thread aperto da Valerio Santagostino (Balboa)

Finito sabato sera il Pike Trophy 2022, l’annuale

appuntamento con i lucci nel lago

Centro Cadore organizzato da Angelo Piller.

10 • MOSCA e SPINNING • 4/2022


Anche quest’anno il luccione ‘over metro’,

che poi dà diritto al nome sulla targa, non si

è fatto prendere. Personalmente navigavo

con mio figlio, che per la prima volta è salito

sul belly... e la cosa ovviamente mi ha fatto

un gran piacere.

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

Nella foto Luca, di nove anni, tenta di catturare

un luccio con canna nove piedi coda 9.

specie ci salvano la vita (ADD Edizioni, Torino

2022); Dave Goulson, Terra silenziosa.

Come possiamo, e perché dobbiamo, evitare

che gli insetti scompaiano (Il Saggiatore,

Milano 2022); Aldo Leopold, Pensare come

una montagna, A Sand County Almanac

(Piano B Edizioni, 2019); Tutto ciò che è libero

e selvaggio (Piano B Edizioni, 2022);

Guido Caroselli, Fiumi. Le arterie della vita

sulla Terra (Il Sole 24 Ore, Milano 2021);

Mark Kurlansky, L’irragionevole virtù della

pesca a mosca (Nutrimenti, Roma 2022).

Resine UV fluo

a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne)

Queste resine sono studiate appositamente

per creare testine e spot fluo degli artificiali.

Il mio colore preferito è il fluo Chartreuse.

Età

a cura di Angelo Piller (Angelo)

A volte mi chiedono quale sia l’età giusta per

iniziare a pescare a mosca. La mia risposta è

sempre la stessa: dipende dalla passione!

Un libro per l’estate

a cura di Beppe Saglia (Beppe S.)

Alcuni consigli di lettura dell’amico Marco

Baltieri: Anne Sverdrup-Thygeson, Nelle

mani della natura. Come dieci milioni di

Doppio guadino

a cura di Valerio Santagostino (Balboa)

Un vecchio adagio, quasi sempre vero, recitava:

«Pesce grande, guadino grande. Pesce

piccolo, guadino piccolo». Ma noi italiani

siamo un popolo di artisti e improvvisatori…

e ce la caviamo sempre! -:)


TECNICA MOSCA

MASSIMO MAGLIOCCO [max@massimomagliocco.it]

FOTO DI ROBERTO FURLAN

LUCCI

E STREAMER

12 • MOSCA e SPINNING • 4/2022


Gli antichi Romani consideravano il luccio

una preda ambita e – cito a memoria da

un testo che lessi molti anni fa – lo indicavano

come un «feroce e spietato nemico

di povere rane e uccelli abitanti stagni,

laghi e fiumi», fotografandone bene il carattere

e la forte indole predatoria, quella

stessa che ha fatto evolvere nel tempo le varie tecniche idonee

a ingannarlo, in modo particolare con le esche artificiali.

Se facessimo una graduatoria dei pesci insidiabili a spinning,

infatti, il luccio dividerebbe con il black bass il primo posto,

ma gli appassionati di mosca sanno bene che anche con

un’appropriata attrezzatura da fly fishing si possono ottenere

costanti catture. I risultati degli stimoli scatenanti l’istinto

predatorio del luccio sono di fatto identici: in relazione alla

strategia di pesca, pescarlo a streamer non si discosta molto

dall’insidiarlo a spinning, tranne che per il tipo di attrezzatura.

Mentre nello spinning è possibile controllare le violente

puntate del ‘coccodrillo’ con l’aiuto di un buon mulinello,

con l’attrezzatura da mosca occorre utilizzare la propria mano

a mo’ di frizione. Nulla di particolare, si intende, anzi:

questo modo di operare regala una soddisfazione in più, dal

momento che si ha la sensazione di un contatto più diretto

con il pesce.

Ho pescato il luccio a mosca in molte occasioni e ne ho presi

diversi esemplari di buona taglia, ma per poter migliorare in

questa tecnica ho dovuto chiedere consiglio a un grande amico

e ‘vecchio’ istruttore della mia scuola, Roberto Furlan, per

gli amici ‘Neno’. Non si nasce imparati, come si diceva una

volta, per cui per fare il salto di qualità è sempre bene chiedere

a chi ne sa di più e Neno è un profondo conoscitore di questa

tecnica di pesca: basta guardare le foto di questo articolo

per rendersene conto. Quanto dirò di seguito, pertanto, riflette

molto i suoi insegnamenti e i suoi consigli.

TIGRE

• amo: doppio 5/0

• sottocorpo: bucktail bianco

• corpo: Slinky fiber bianco colorato con pennarello nero

• dorso: olographic fiber verde

• testa: cinque piume di collo di gallo tinto rosso

• occhi: 3d

SIBBOFLY

• amo: doppio 5/0

• corpo: Slinky fiber giallo, olographic fiber viola

• testa: volpe artica tinta arancione

Tigre

Sibbofly

4/2022 • MOSCA e SPINNING • 13


Un pesce lucertola ingannato dal

nuovo Toto 50 slim di casa DUO.

Un sarago maggiore caduto vittima del

DUO Sperhead Ryuki 45, uno dei minnow

capaci di stimolare il suo attacco.

LIGHT SPINNING

un approccio più tecnico

18 • MOSCA e SPINNING • 4/2022

ANTONINO PORRETTA [antoninoporretta26@gmail.com]

FOTO DI ANTONINO PORRETTA E FRANCESCO LI BIANCHI


passare una vita da pescatore», diceva

il filosofo Thoreau, «senza sapere

che quel che cerchi non è il pesce».

Quando affrontiamo una battuta a

spinning light o ultra light, spesso l’esca

più utilizzata è il jig, nelle sue diverse

varianti; sarà per la sua facilità «Puoi

di utilizzo, la possibilità infinita di recupero o anche per la

sua efficacia, ma il jig rimane per tutti i lighter l’esca cui ricorrono

con maggior fiducia. Provando a esaminare quella che

potrebbe essere una classica pescata estiva, è capitato a tutti

noi che dopo vari cambi di colore e di forma la pesca non sia

proficua come ci si aspettava. È in questi casi che esche come

minnow, pencil, popperini, gommine potrebbero risultare

micidiali e risolutivi. Dopo tanti anni di pesca mi sono reso

conto che ci si fossilizza spesso su una manciata di esche senza

porsi mai la domanda se qualcosa di più eclettico, o se preferite

di ‘atipico’, sia efficace in uno spot con determinate

condizioni. Un errore che si commette spesso in una zona

battuta, per esempio, è quello di insistere con una determinata

hard bait, che magari il nostro ‘collega’ del giorno prima e

chi prima di lui hanno già usato, saturando così la capacità

reattiva della fauna e rendendo inefficace la nostra azione di

pesca. Ed è qui che entra in gioco la nostra immaginazione,

portandoci a sperimentare qualcosa che credevamo poco

adatto, ma che diventa l’arma vincente, permettendoci di catturare

quel pescetto che era ormai diventato un miraggio.

Intendere la pesca a light spinning in questo modo permette

di studiare e imparare a utilizzare esche o colori che consideriamo

non da salt water, ma che in realtà tante volte ci risolvono

la giornata anche con catture non classiche per questa

tecnica. Il mercato oggi permette di scegliere, anche per il light,

fra tutte quelle tipologie di hard bait che prima erano

prerogativa solo dello spinning medio e pesante; saperle usare

con cognizione porta vantaggi sia in termine di piacere durante

l’azione di pesca, sia in termini di risultati pratici al fine

della cattura. La storia, se pur recente, racconta come artificiali

nati per il fresh water, uno per tutti lo Spearhead Ryuki

prodotto dalla DUO, siano diventati un must per un approccio

finesse non solo alla spigola, ma anche per carangidi, pelagici

e in determinati condizioni anche sparidi che non sono

classici predatori.

Dall’alto in basso, a sinistra: Valkein Kuga S,

DUO Toto 48 S e DUO Spearhead Ryuki 45 S;

a destra: DUO Yurameki e DUO Ikakko.

Easy Shiner di Keitech su cerniotto; per

naturalezza dei colori e movenze la gomma

rimane tra le più attrattive tra le esche.

4/2022 • MOSCA e SPINNING • 19


TECNICA SPINNING

SICCITÀ:

FIUMI E PREDATORI

28 • MOSCA e SPINNING • 4/2022


GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it]

Iperiodi di siccità portano sempre i livelli delle acque

sotto la soglia normale del flusso fluviale, ma se capitano

all’inizio della primavera e, come è successo

quest’anno, si protraggono sino all’estate, si va incontro

a problemi che riguardano l’agricoltura e

l’ambiente, nonché di riflesso gli spostamenti della

fauna ittica. Nel Po hanno particolarmente impressionato

quest’anno le sponde e il letto fluviale più bassi, e di

conseguenza anche meno agevoli nella navigazione, specie a

ridosso dei piloni dei ponti: in genere sommersi dal flusso correntizio,

appaiono ora straordinariamente asciutti. Quanto alla

pesca a spinning ai differenti predatori che siamo soliti insidiare

sul Po e sui suoi immissari, il pesce si è prontamente rifugiato,

adeguandosi a trascorrervi il tempo, in buche e avallamenti

magari a corrente meno impetuosa, ma ideali per una

dimora ‘obbligata’. Un vantaggio in tema di spinning, per chi

ama lanciare da riva, è stato costituito dall’opportunità di far

giungere a tiro meglio i propri artificiali, presentandoli con

maggiore cura specie nei confronti di pesci che in genere sostano

sul fondo, come i grossi barbi italici o di provenienza

iberica, i famelici luciperca e ovviamente gli onnipresenti siluri.

Ma andando con ordine in base al carnivoro insidiato, ecco

quel che ho constatato nel periodo di siccità tardo-primaverile,

anche grazie all’aiuto di lanciatori fluviali di differenti regioni,

che mi hanno fornito alcune foto e le loro considerazioni.

cheppie e barbi

Quest’anno la risalita anomala delle cheppie, per esempio sul

Taro, fiume parmense che ogni anno viene visitato da molti

appassionati sia di spinning che di mosca da fine aprile sino a

tutto giugno, è stata caratterizzata da alcune ‘finestre’ temporanee,

nelle quali sono velocemente entrate in fiume e una

volta deposte le uova ritornate più in fretta del solito nelle acque

salate. I pescatori che si sono trovati in zona nel momento

giusto hanno potuto ottenere giornate di gloria con molteplici

catture, mentre altri, che magari non abitano nei pressi del

fiume e vi giungono sporadicamente, si sono dovuti accontentare

di due-tre catture giornaliere al massimo a testa, appunto

per la diminuzione veloce del pesce risalito in fiume. Personalmente,

recatomi in zona verso l’ultima settimana di maggio,

ho constatato poche catture di qualità, con poche femmine di

cheppia ancora rimaste in fiume (sono le più grosse di taglia e

spesso superano il chilogrammo di peso) e comunque poco

reattive alle classiche esche, quali ondulanti di vario peso richiamati

allegramente nelle brevi buche fluviali di passaggio.

Una volta ottenuta qualche abboccata al mattino presto, durante

la giornata si evidenziava un calo di attività.

Al contrario, i grossi barbi, soprattutto alloctoni (di provenienza

iberica), hanno evidenziato una spiccata propensione

Quest’anno, a causa della siccità, le

cheppie sul Taro si sono mosse velocemente

e qualche femmina di taglia

è caduta su ondulanti ben presentati.

Un bel barbo catturato, ancora sul

Taro, con shad siliconico piombato.

4/2022 • MOSCA e SPINNING • 29


TECNICA MOSCA

BARBI

A MOSCA

GIANMARCO MONDINI [mondiniflyfishing@gmail.com]

FOTO DI DAVID GHIRIMOLDI

34 • MOSCA e SPINNING • 4/2022


4/2022 • MOSCA e SPINNING • 35


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adatta alla tecnica del drop shot. È in grado di fronteggiare anche combattimenti impegnativi.


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Squeaky) è un buzzbait in-line innovativo studiato per l’insidia di qualsiasi tipo di predatore e in ogni

condizione. La paletta di taglia XXL conferisce massimo rendimento sin dal primo impatto con l’acqua,

la possibilità di rimanere in superficie anche con un recupero più lento e ovviamente una

grande diffusione di rumore, spruzzi e vibrazioni. L’amo snodato, tenuto in assetto da un anello

di silicone, ha due funzioni principali: facilita la ferrata e soprattutto riduce al massimo le slamature

quando il pesce scuote la testa per liberarsi dell’artificiale. La paletta scorre su un rivetto speciale in

ottone zigrinato che emette un rumore cigolante con tonalità molto attrattiva e udibile dal pesce anche a grande

distanza. Il colore Mud Vein ha diverse applicazioni, fra le quali le acque estremamente sporche o fangose, dove la combinazione

tra la paletta anteriore arancione e quella rame permette al bass di localizzarlo più facilmente. Weight: 14 g

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bilanciato. Efficace nelle presentazioni finesse in mare o alla ricerca dei predatori di media e grossa taglia in acqua

dolce, il Finder Jerk 110 nuota in modo eccellente con un recupero regolare, ma le migliori prestazioni

avvengono con vigorose jerkate.

Slow sinking • Length: 11 cm • Weight: 9 g • Deep Range: 50 to 130 cm

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Le Streamer Fish Heads (art. 667) sono testine studiate appositamente nella forma e nel profilo per montare

streamer filanti molto realistici. Realizzate in materiale plastico trasparente, sono leggere e non influenzano

il lancio. Apposite sedi ricavate lateralmente consentono l'applicazione degli occhi. Gli Holo Lure Eyes (art.

511) sono occhi adesivi lenticolari olografici, ideali per la costruzione e la personalizzazione delle esche

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85

• MOSCA e SPINNING • 6/2021

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recensioni

mercatino

Mark Kurlansky, L’irragionevole

virtù della pesca a

mosca, Nutrimenti, Roma

2022, 14x22 cm, 304 pp.,

19,00 euro.

Ci sono due tipi di persone, dice

Kurlansky: quelli che pescano

e quelli che rimangono

completamente sconcertati da

chi pratica la ‘stupida occupazione’,

come la definì Leone

Tolstoj in Anna Karenina. «Chi

la pratica non riuscirà mai a

spiegare sino in fondo il perché

a chi non la pratica», sostiene,

prima di provarci ardentemente

nelle oltre trecento

pagine che seguono.

Kurlansky è autore di storie

esoteriche, ovvero affrontate

da ogni punto di vista possibile,

su argomenti specifici. Successi internazionali sono stati i suoi libri

con temi come il merluzzo o il latte, o ancora le ostriche o l’anno 1968.

Con questo approccio, è avvezzo a spaziare in lungo e in largo tra fatti

affascinanti, trascurati o sottovalutati, e curiosità varie. Nel suo continuo

spostare l’attenzione, racconta come i pescatori anglosassoni abbiano

trapiantato le loro specie preferite, in particolare la trota fario, nei

fiumi e negli oceani di tutto il mondo. Divertente poi scoprire la ‘lista dei

famosi’ pescatori a mosca. Ci sono presidenti degli Stati Uniti, come Cleveland,

Truman, Roosevelt o Hoover, letterati come John Donne, Montaigne,

George Herbert e Izaak Walton e ancora scienziati come Sir

Francis Bacon e il padre della chimica moderna Sir Humphry Davy. Di

ognuno di loro c’è almeno un aneddoto, se non tutta la loro storia di pescatori

a mosca.

Dice Kurlansky della pesca a mosca: «è un gioco di arguzia e astuzia, di

leggere il fiume e pensare come un pesce». Poi aggiunge: «dato che per

lo più te ne vai a mani vuote, sarebbe un modo stupido per pescare, se

io avessi fame!». L’irrefrenabile amore per questo tipo di pesca lo ha

portato spesso in giro per il mondo: dalle terre selvagge dell’Alaska ai

Paesi Baschi, dall’Irlanda alle Catskills, dall’Oregon alla Norvegia sino alla

Russia e al Giappone. L’irragionevole virtù della pesca a mosca è però

qualcosa in più del solito libro ad ampio respiro di Kurlansky, che in questo

scritto fa i conti con la passione che si porta dentro da una vita intera

e con le convinzioni personali che l’accompagnano. Unisce così aneddoti,

studio e approfondimento della letteratura di genere, assieme alle

proprie personali esperienze, tirando le somme di qualcosa che per lui

dura in pratica da una vita intera.

In fondo al libro si trova, oltre all’indice analitico e alla lista dei fiumi e

luoghi che è possibile ‘pescare’ tra le pagine, una splendida bibliografia

zeppa di letteratura inerente la pesca a mosca: personalmente, ritengo

queste otto pagine un riferimento utilissimo per approfondire autori e

argomenti. Non si può spiegare questa passione a chi non la pratica, si

diceva. Dopo trecento pagine di sforzo opposto, un lettore non pescatore

potrebbe a un certo punto trovarsi frastornato, a causa di tutte le

‘informazioni’ che arrivano insieme. Per certo, invece, chi pesca a mosca

lo leggerà con piacere e con gusto, scoprendo angoli di questa tecnica

magari non ancora del tutto conosciuti. (Ivano Mongatti)

80 • MOSCA e SPINNING • 1/2022

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quasi pari al nuovo. Bellissima per torrenti e riali. Fodero originale,

certificato. Euro 300 + spedizione. Marco, marco.cavicchi@alice.it, tel.

3386504431. (C)

Vendo coda di topo di Terenzio Zandri modello Revolution wf4 colore

Orange bellissima nuova in confezione mai usata compreso grasso e 2

finali. Certificato. Euro 100 più spedizione da concordare. Marco, marco.cavicchi@alice.it,

tel. 3386504431. (C)

Vendo mulinello vintage Pfluger 2 7/8 colore nero con finiture ivory

modello 1492 recupero destro. Bellissimo su bambù o fibra di vetro.

Compresa 1/2 coda dt 4 in seta naturale nuova della famosa società

francese Peche a Soie. Euro 100 più spedizione. Marco, marco.cavicchi@alice.it,

tel. 3386504431. (C)

Cerco Musky Innovations Bulldawg Pro Series, in particolare la SPRING

7'6" 3/4-4 OZ e la REGULAR 7'6" 1 1/4-7 OZ. Canne tenute bene no

botte no graffi. In caso da scambiare con delle G. Loomis Musky Series

vecchia serie (molto rare) una Medium Bucktail 7' 1-3 oz questa più usata

con diversi pesci all'attivo, l'altra una jerkbait 6'6" usata poco niente

senza pesci all'attivo. Unico proprietario, comprate nei primi anni Duemila.

Gianandrea, gbbasshunter@hotmail.com (C)

Cerco G. Loomis Crank Bait series, in particolare la CBR 906 C 7'6" 3/8-1

OZ. (la vecchia serie, quella con il grezzo rosso bordeaux). Canna tenuta

bene, no botte no graffi. Gianandrea, gbbasshunter@hotmail.com (C)

Cerco Quantum Exo 301 L HPT. Mulinello tenuto bene, no botte no graffi,

meccanicamente ok, completo della sua scatola originale, esploso e

istruzioni varie (se possibile dotato di power handle). Gianandrea, gbbasshunter@hotmail.com

(C)

Causa età avanzata, vendo Canna Affinty CTS 7' 6" per coda 4 (coda 3)

tre pezzi 200 €, canna Julia rod by Zanin 7'6" coda 2 (coda 3) due pezzi

pezzi 150 €, canna Zimaski per coda 3/4 8'/8,2' due pezzi, due vette

150€, canna Palù Tornado 7' coda 4 (coda 3) due pezzi 320€, canna Pezon&Michel

bamboo serie PPP 7' 6" coda 4, Bretonwillers due vette

490€, canna Sharp bamboo made in England 7' per coda 4 (coda 3 due

pezzi 270€, stivali Simms a vita misura X-Large in goretex 220€. Spese

di spedizione a parte. Contatto: rudy.tlt@gmail.com. (D)

Vendo borsa multitasche originale Hardy ‘compact’ nuova mai usata al

prezzo di 180.00 euro + spedizione, trattabile, Sergio, tel.

348/29481383, email. sergio.ciullini@gmail.com. (D)

Vendo spettacolare Canna Hardy Angel Smuggler 8.6 #4 in sei pezzi,

nuova completa di tubo copritubo fodero cartellino. Prezzo non trattabile

€ 450 + spese di spedizione. Foto dopo primo contatto telefonico.

Marco, tel. 338/6504431. (B)

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vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi

al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Il testo

viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci

sono riservati ai privati.



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