Agricoltura n.102 - Luglio 2022
Agricoltura > 102LABORATORIOFITOSANITARIOIl “viaggio” verso l’accreditamentoEN ISO/IEC 1702522> A cura di Giovanna Mason,Giulia Molinatto, Mirko Crosetto,Clotilde Gullino –Settore Fitosanitario e servizitecnico-scientifici Regione Piemonte> Fotografie di Silvio Grosso,Giovanni BosioIl Laboratorio Fitosanitario dellaRegione Piemonte vanta un passatoimportante. È a Torino, infatti, cheal termine dell’anno scolastico 1903-1904 nasce, presso il Liceo-GinnasioMassimo d’Azeglio, un Laboratoriodi fitopatologia per iniziativa delprofessor Pietro Voglino. Il Laboratoriodiventerà prima un Osservatorioconsorziale di Fitopatologia(1909) e poi, nel 1914, il primo regioosservatorio regionale di fitopatologiad’Italia, anticipando di tre annila nascita del Servizio fitopatologico(Regio Osservatorio autonomo di fitopatologiadi Torino - Regio Decretodel 3 maggio 1914 n. 421). Da taleistituzione nascerà l’attuale SettoreFitosanitario e servizi tecnico-scientificidella Regione Piemonte, cheè oggi la struttura territorialmentepreposta alle funzioni di controllofitosanitario previste dalla normativavigente. Al suo interno opera ilLaboratorio Fitosanitario, articolatoin aree funzionali che dispongono dilaboratori attrezzati e locali dedicati,suddivise in base alla competenzatecnico-scientifica nell’identificazionee diagnosi di malattie causate davirus, batteri, funghi, fitoplasmi, nematodi,insetti ed acari e che pertantoesegue analisi microbiologiche,sierologiche, di microscopia ottica edi biologia molecolare.A seguito del processo di accreditamento,è stato di recente designatoquale Laboratorio ufficiale del SettoreFitosanitario e Servizi Tecnico-Scientifici della Regione Piemonteai sensi del Reg. (UE) 2017/625 edell’art. 14 del sopracitato D. Lgs.n. 19 del 2 febbraio 2021 (DD 943/A1703B del 2 novembre 2021).L’ACCREDITAMENTOIl Laboratorio Fitosanitario, nellosforzo costante di mantenersi alpasso con i tempi, ha ottenuto, nelmese di aprile 2022, la certificazionedi accreditamento (n°1984L) aisensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 «Requisiti generaliper la competenza dei laboratori diprova e di taratura». La certificazione,rilasciata da ACCREDIA, attestaformalmente la competenza del LaboratorioFitosanitario all’esecuzionedi determinate prove analitiche,nonché la conformità di tutte le proceduregestionali correlate alla propriaattività di analisi.L’accreditamento è richiesto dallanormativa europea e nazionale(Reg. (UE) 2017/625, Reg. (UE)2021/1353 e D. Lgs. n. 19/2021) peri laboratori ufficiali che effettuanoanalisi nell’ambito della protezionedella sanità delle piante dagli organisminocivi, a partire dai campioniprelevati durante controlli e attivitàufficiali. La normativa stabilisceinfatti che, per garantire risultatisolidi e affidabili, tali laboratoridevono essere accreditati per l’utilizzodei metodi di prova secondo lanorma internazionale EN ISO/IEC17025 e la certificazione dev’essererilasciata da un organismo riconosciutoa livello nazionale, operantein conformità del regolamento (CE)n. 765/2008 del Parlamento europeoe del Consiglio.Diagnostica molecolare
Patologiadel sistema qualità operanti pressol’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Valle d’Aosta, Piemonte eLiguria. Si è trattato di un contributoprezioso che ha accompagnato pertutto il percorso di accreditamento ilteam del Laboratorio Fitosanitario,non solo per approfondire la normaEN ISO/IEC 17025 e le altre normeISO ad essa correlate, ma ancheper valutare l’insieme dei processie delle procedure da implementarein un’ottica di sistema qualità, coni mezzi e le risorse umane disponibili.Quest’attività ha posto le basiper la pianificazione del Sistema diGestione per la Qualità (SGQ) attuatodal personale del LaboratorioFitosanitario conformemente aquanto richiesto dalla norma. Contemporaneamenteha permesso ditraguardare costantemente l’obiettivostrategico di fornire un serviziodi diagnostica fitopatologica perla prevenzione e difesa delle piantee più in generale di miglioramentoqualitativo delle produzioni agricoledel territorio piemontese.In sintesi, l’accreditamento è l’attestazione,da parte di un Ente che agiscequale garante super partes, dellacompetenza, indipendenza e imparzialitàdel laboratorio nello svolgimentodi specifiche prove. Quindil’attestazione conseguita dal LaboratorioFitosanitario, in riferimentoalle prove accreditate, ne determinala possibilità di emettere rapportidi prova (certificati di analisi) aventivalore a livello internazionale, inquanto inseriti in un contesto di regolee procedure che ne garantisconola competenza nello svolgimentodelle prove in conformità agli standardinternazionali.Il processo di accreditamento è moltoarticolato e complesso, un viaggiodi cui si conosce la meta, ma che vaprogettato tenendo conto che il percorsodev’essere personalizzato estrutturato considerando l’ambito diattività e competenza del laboratorio,il contesto dell’organizzazione incui esso opera, l’insieme delle risorseumane e materiali a disposizione.Infatti, la norma EN ISO/IEC 17025stabilisce i requisiti che devono esseresoddisfatti dai laboratori di provae taratura che intendono dimostraredi operare in un sistema qualità e diessere competenti a produrre risultativalidi tecnicamente, ma non forniscelinee guida precise né un approcciospecifico, in quanto il campodi applicazione di questa norma internazionaleè molto ampio.L’AVVIO DEL PERCORSOPer la realizzazione del piano di accreditamento,il Laboratorio Fitosanitarioha scelto, come punto dipartenza del proprio percorso, l’attuazionedi un intenso programmadi formazione del personale tecnicocon l’obiettivo di aumentare il livellodi comprensione dei requisiti richiestidalla norma. Per la formazione,il Laboratorio si è avvalso dellacollaborazione di formatori espertiLA PREPARAZIONEDEL SISTEMALa prima attività indispensabile perl’avvio del SGQ ha riguardato la predisposizionedella documentazione,delle procedure e dei relativi moduliL’ACCREDITAMENTOÈ RICHIESTO DALLANORMATIVA EUROPEAE NAZIONALE PER ILABORATORI UFFICIALICHE EFFETTUANOANALISI NELL’AMBITODELLA PROTEZIONEDELLA SANITÀDELLE PIANTE DAGLIORGANISMI NOCIVI23
- Page 1 and 2: 102QUADERNI DELLA REGIONE PIEMONTE
- Page 3 and 4: Agricoltura > 102DALLE FILIERE ALLA
- Page 5 and 6: cui alcune Regioni dispongono di pr
- Page 7 and 8: Tab. 1 - Tipologie di intervento fi
- Page 9 and 10: Il Ministro delle Politiche agricol
- Page 11 and 12: IL LATTE E I FORMAGGI IN PIEMONTE>
- Page 13 and 14: stanze intaccano il loro sistema ne
- Page 15 and 16: Figura 1 - Prezzo internazionale me
- Page 17 and 18: Le aziende piemontesi del settore,n
- Page 19 and 20: tari e dell’acquacoltura convenzi
- Page 21 and 22: ➠BIOLOGICO: IL REGOLAMENTO UE E I
- Page 23: IL DISTRETTO È FRUTTODI UN PROCESS
- Page 27 and 28: di un Sistema LIMS (Laboratory Info
- Page 29 and 30: COSA FACCIO SE LA TROVO...... in co
- Page 31 and 32: tro procede indisturbato malgrado l
- Page 33 and 34: le funzioni legate ad aspetti cultu
- Page 35 and 36: COPASUDIIL PROGETTOAcronimo: CO.P.A
- Page 37 and 38: WAPPFRUITIL PROGETTOAcronimo: WAPPF
- Page 39 and 40: UBO MIRA A PREVENIRELA FORMAZIONEDE
- Page 41 and 42: rilocalizzazione del sistema alimen
- Page 43 and 44: Nelle foto, l’ingresso del padigl
- Page 45 and 46: va, che è piuttosto tardiva. In qu
- Page 47 and 48: PESCA E ACQUACOLTURAUn bilancio del
- Page 49 and 50: PESTE SUINA AFRICANA: IL SOSTEGNO D
- Page 51: REGIONE PIEMONTE - DIREZIONE AGRICO
Agricoltura > 102
LABORATORIO
FITOSANITARIO
Il “viaggio” verso l’accreditamento
EN ISO/IEC 17025
22
> A cura di Giovanna Mason,
Giulia Molinatto, Mirko Crosetto,
Clotilde Gullino –
Settore Fitosanitario e servizi
tecnico-scientifici Regione Piemonte
> Fotografie di Silvio Grosso,
Giovanni Bosio
Il Laboratorio Fitosanitario della
Regione Piemonte vanta un passato
importante. È a Torino, infatti, che
al termine dell’anno scolastico 1903-
1904 nasce, presso il Liceo-Ginnasio
Massimo d’Azeglio, un Laboratorio
di fitopatologia per iniziativa del
professor Pietro Voglino. Il Laboratorio
diventerà prima un Osservatorio
consorziale di Fitopatologia
(1909) e poi, nel 1914, il primo regio
osservatorio regionale di fitopatologia
d’Italia, anticipando di tre anni
la nascita del Servizio fitopatologico
(Regio Osservatorio autonomo di fitopatologia
di Torino - Regio Decreto
del 3 maggio 1914 n. 421). Da tale
istituzione nascerà l’attuale Settore
Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici
della Regione Piemonte, che
è oggi la struttura territorialmente
preposta alle funzioni di controllo
fitosanitario previste dalla normativa
vigente. Al suo interno opera il
Laboratorio Fitosanitario, articolato
in aree funzionali che dispongono di
laboratori attrezzati e locali dedicati,
suddivise in base alla competenza
tecnico-scientifica nell’identificazione
e diagnosi di malattie causate da
virus, batteri, funghi, fitoplasmi, nematodi,
insetti ed acari e che pertanto
esegue analisi microbiologiche,
sierologiche, di microscopia ottica e
di biologia molecolare.
A seguito del processo di accreditamento,
è stato di recente designato
quale Laboratorio ufficiale del Settore
Fitosanitario e Servizi Tecnico-
Scientifici della Regione Piemonte
ai sensi del Reg. (UE) 2017/625 e
dell’art. 14 del sopracitato D. Lgs.
n. 19 del 2 febbraio 2021 (DD 943/
A1703B del 2 novembre 2021).
L’ACCREDITAMENTO
Il Laboratorio Fitosanitario, nello
sforzo costante di mantenersi al
passo con i tempi, ha ottenuto, nel
mese di aprile 2022, la certificazione
di accreditamento (n°1984L) ai
sensi della norma UNI CEI EN ISO/
IEC 17025:2018 «Requisiti generali
per la competenza dei laboratori di
prova e di taratura». La certificazione,
rilasciata da ACCREDIA, attesta
formalmente la competenza del Laboratorio
Fitosanitario all’esecuzione
di determinate prove analitiche,
nonché la conformità di tutte le procedure
gestionali correlate alla propria
attività di analisi.
L’accreditamento è richiesto dalla
normativa europea e nazionale
(Reg. (UE) 2017/625, Reg. (UE)
2021/1353 e D. Lgs. n. 19/2021) per
i laboratori ufficiali che effettuano
analisi nell’ambito della protezione
della sanità delle piante dagli organismi
nocivi, a partire dai campioni
prelevati durante controlli e attività
ufficiali. La normativa stabilisce
infatti che, per garantire risultati
solidi e affidabili, tali laboratori
devono essere accreditati per l’utilizzo
dei metodi di prova secondo la
norma internazionale EN ISO/IEC
17025 e la certificazione dev’essere
rilasciata da un organismo riconosciuto
a livello nazionale, operante
in conformità del regolamento (CE)
n. 765/2008 del Parlamento europeo
e del Consiglio.
Diagnostica molecolare