AO_NUMERO 01_02_2022
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1<br />
L’Accademia<br />
uno/due<br />
2<strong>02</strong>2<br />
Olimpica<br />
Terzo settore e nuovo Statuto:<br />
due occasioni di riflessione<br />
Quello che la nostra Accademia<br />
sta vivendo in questi<br />
mesi è un periodo particolarmente<br />
importante e ricco<br />
di stimoli nella sua storia<br />
plurisecolare.<br />
Alcuni mesi fa abbiamo<br />
compiuto il primo passo per<br />
l’adeguamento alla nuova<br />
normativa del Terzo settore:<br />
di quel vasto mondo del<br />
no profit in cui l’Accademia<br />
rientra e che ha subito un<br />
profondo rinnovamento sul<br />
fronte legislativo e amministrativo.<br />
Si è trattato di un primo<br />
passaggio necessario e<br />
approvato all’unanimità<br />
dall’assemblea, ma puramente<br />
tecnico, che ha,<br />
come tale, solo sfiorato il<br />
testo del nostro Statuto,<br />
non andando oltre quanto<br />
richiesto per garantire<br />
all’Accademia piena operatività<br />
nel rinnovato quadro<br />
normativo.<br />
Il passaggio successivo va<br />
invece in un’ottica più ampia<br />
e più profonda, che tutti<br />
noi accademici siamo chiamati<br />
a vivere con responsabilità<br />
ed entusiasmo.<br />
Quella di cui siamo protagonisti,<br />
infatti, è una<br />
grande occasione: progettare<br />
l’Accademia che verrà,<br />
Anno XXIV - n. 1/2 - Giugno 2<strong>02</strong>2 L’ Accademia Olimpica - Periodico<br />
Largo Goethe 3 - 36100 Vicenza - tel. 0444 324376 - Alessandra Agosti, Direttore Responsabile<br />
Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1268 del 16/04/2<strong>01</strong>2 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione<br />
in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.<strong>02</strong>.04 n. 46) art 1, comma 2, DCB Vicenza<br />
Stampa Cooperativa Tipografica degli Operai Soc. Coop. - Via G. Corbetta 9 - Vicenza<br />
partendo da quella che è<br />
ed è stata, rispettandone e<br />
rafforzandone lo spirito e<br />
le peculiarità; migliorandone<br />
i meccanismi, laddove<br />
opportuno; e aprendola<br />
all’oggi e al domani, offrendole<br />
nuovi spazi e nuove<br />
opportunità, strumenti in<br />
grado di garantirle azioni e<br />
scelte sempre al passo con<br />
i tempi. Tutto questo nel<br />
rispetto di quello spirito di<br />
lungimiranza e di apertura<br />
che nel Cinquecento animò<br />
i fondatori, dei quali oggi<br />
siamo chiamati ad accrescere<br />
l’eredità, preparandoci<br />
a nostra volta a segnare la<br />
strada per chi verrà dopo di<br />
noi: tracciando il cammino,<br />
ricordandoci da dove veniamo<br />
e chiarendoci le idee su<br />
dove vogliamo andare e su<br />
come vogliamo muoverci.<br />
Offrendo il nostro contributo<br />
di esperienza e di visione,<br />
dovremo essere consci che<br />
con le nostre scelte scriveremo<br />
il futuro dell’Accademia.<br />
Ne parleremo insieme nei<br />
prossimi mesi, partendo dal<br />
grande lavoro che la Commissione<br />
delegata a questo<br />
compito, della quale fanno<br />
parte i presidenti delle tre<br />
Classi, sta compiendo.<br />
Sono certo che la partecipazione<br />
di tutti sarà costruttiva<br />
e preziosa.<br />
Abbiamo un compito non<br />
facile, ma anche un’opportunità<br />
da cogliere.<br />
Partendo dal dialogo e<br />
dalla condivisione potremo<br />
costruire insieme uno<br />
strumento che davvero ci<br />
rappresenti: per come siamo,<br />
per come saremo.<br />
Gaetano Thiene<br />
Presidente
2<br />
L’Accademia Olimpica<br />
I responsabili di Istruzione e di Economia e Finanze hanno esposto le loro riflessioni nell’Odeo dell’Olimpico<br />
I ministri Bianchi e Franco<br />
ospiti dell’Accademia<br />
Due ministri ospiti dell’Accademia,<br />
a distanza di pochi<br />
giorni, nell’Odeo del Teatro<br />
Olimpico: domenica 27<br />
marzo, in occasione dell’assemblea<br />
per l’approvazione<br />
del bilancio consuntivo,<br />
l’appuntamento è stato con<br />
Patrizio Bianchi, accademico<br />
olimpico dal 2<strong>02</strong>0 e dal<br />
2<strong>02</strong>1 responsabile del dicastero<br />
dell’Istruzione; venerdì<br />
1 aprile, invece, incontro<br />
organizzato dalla Classe di<br />
Diritto economia e amministrazione<br />
con Daniele Franco,<br />
alla guida di Economia e<br />
Finanze.<br />
Si è trattato di occasioni<br />
preziose per fare il punto<br />
su due fronti delicati e complessi<br />
della politica italiana.<br />
Entrambi molto partecipati,<br />
gli incontri hanno visto la<br />
presenza anche di numerosi<br />
esponenti dell’amministrazione<br />
pubblica e delle categorie<br />
economiche vicentine.<br />
Il ministro Bianchi, accolto<br />
all’assemblea dal presidente<br />
Gaetano Thiene e dal Consiglio<br />
accademico, dal prefetto<br />
Pietro Signoriello e dal<br />
sindaco di Vicenza, Francesco<br />
Rucco, ha proposto una<br />
lectio magistralis sul tema<br />
La Scuola che stiamo costruendo.<br />
Significativa la sua<br />
riflessione, alla luce di quanto<br />
vissuto su questo fronte<br />
durante la pandemia, sulle<br />
difficoltà incontrate, sulle<br />
strategie messe in atto e<br />
sulle possibili conseguenze<br />
con le quali ci si dovrà confrontare.<br />
Particolare attenzione<br />
è stata dedicata dal<br />
ministro Bianchi alle riforme<br />
che attendono il settore, soprattutto<br />
alla luce del PNRR,<br />
il piano nazionale di ripresa<br />
e resilienza.<br />
Progetto di ampio respiro<br />
e occasione che l‘Italia non<br />
deve perdere, il PNRR è stato<br />
al centro anche della re-<br />
Numerosi gli accademici che, in occasione dell’assemblea del 27 marzo scorso,<br />
hanno assistito alla lectio magistralis del ministro Patrizio Bianchi.<br />
Rappresentanti delle categorie economiche e delle istituzioni hanno accolto<br />
l’invito dell’Accademia ad assistere alla relazione del ministro Daniele Franco.<br />
lazione del ministro Franco.<br />
Accolto anch’egli dal presidente<br />
Thiene e dal presidente<br />
della Classe, Giacomo<br />
Cavalieri, oltre che dal prefetto<br />
vicario, Renata Carletti,<br />
dall’assessore alla Cultura<br />
del Comune, Simona Siotto,<br />
e dalla vicepresidente della<br />
Provincia, Maria Cristina<br />
Franco, il ministro ha tracciato<br />
il quadro dell’attuale<br />
situazione italiana sul fronte<br />
economico e finanziario alla<br />
luce delle dinamiche internazionali<br />
e, in particolare,<br />
delle conseguenze già in<br />
atto e ipotizzabili del conflitto<br />
tra Russia e Ucraina. Una<br />
partita importante, quella<br />
che il nostro Paese gioca<br />
nell’applicazione puntuale<br />
ed efficace del PNRR, e che<br />
non deve subire flessioni o<br />
ritardi, rappresentando non<br />
solo una grande occasione<br />
di rilancio per l’Italia ma anche<br />
un banco di prova per la<br />
sua credibilità a livello internazionale.<br />
Patrizio Bianchi<br />
Daniele Franco<br />
YOUTUBE<br />
SITO<br />
FACEBOOK<br />
Le registrazioni<br />
delle tornate e di altre<br />
iniziative dell’Accademia<br />
sono disponibili<br />
nel canale YouTube<br />
dell’Istituzione, al quale è<br />
possibile iscriversi.<br />
L’Accademia promuove<br />
le proprie attività anche<br />
attraverso il sito internet<br />
www.accademiaolimpica.it<br />
e una pagina<br />
Facebook.<br />
Al termine dell’assemblea, il<br />
ministro Bianchi e la moglie<br />
hanno visitato, con altri accademici<br />
iscrittisi all’iniziativa,<br />
la mostra La Fabbrica del<br />
Rinascimento, allestita nella<br />
Basilica Palladiana. Guida<br />
d’eccezione ne è stato il curatore,<br />
l’accademico Guido<br />
Beltramini. La speciale visita<br />
è stata organizzata dall’Accademia<br />
con la collaborazione<br />
dei Musei civici di Vicenza, diretti<br />
dall’accademico Mauro<br />
Passarin.
L’Accademia Olimpica<br />
3<br />
Alessandro Massaria, Giacomo Zanella e Giuseppe Todeschini sono stati ricordati martedì 9 giugno al Bo<br />
Accademici all’Università di Padova<br />
Ritratti per gli 800 anni dell’Ateneo<br />
Nell’ambito delle celebrazioni<br />
per l’ottavo centenario<br />
dell’Università di Padova,<br />
martedì 7 giugno, nell’Aula<br />
Nievo del Palazzo del Bo, si è<br />
tenuto un incontro promosso<br />
dall’Accademia dal titolo<br />
Accademici olimpici nella storia<br />
dell’Università di Padova:<br />
un ritratto storico del medico<br />
Alessandro Massaria (1524-<br />
1598), del letterato Giacomo<br />
Zanella (1820-1888) e del<br />
giurista Giuseppe Todeschini<br />
(1795-1869), tutti soci dell’Istituzione<br />
vicentina e protagonisti<br />
di uno speciale rapporto<br />
con l’Ateneo patavino.<br />
Di Massaria, che fu tra i ventuno<br />
fondatori dell’Accademia<br />
e insegnò Medicina<br />
pratica a Padova dal 1587 al<br />
Gaetano Thiene Adriana Chemello Giovanni Luigi Fontana<br />
1598, ha parlato il presidente<br />
Gaetano Thiene, anche professore<br />
emerito dell’Ateneo,<br />
affiancato dalla studiosa Daniela<br />
Marrone. Una figura,<br />
quella di Massaria, il cui spessore<br />
scientifico è stato riscoperto<br />
e tramandato attraverso<br />
l’ampio saggio De Peste, di<br />
cui egli fu autore nel 1579,<br />
tradotto dal latino all’italiano<br />
alcuni anni fa, per conto<br />
dell’Accademia, proprio dalla<br />
storica Marrone.<br />
Da sinistra, Innocenzo Cipolletta, Ilvo Diamanti e Giacomo Cavalieri.<br />
Conversazione sull’Europa con Diamanti e Cipolletta<br />
Giovedì 9 giugno, nell’Odeo<br />
del Teatro Olimpico,<br />
l’accademico Ilvo Diamanti<br />
e l’economista Innocenzo<br />
Cipoletta hanno proposto<br />
una conversazione sul<br />
tema della deglobalizzazione<br />
in Europa, soprattutto<br />
alla luce del conflitto in<br />
corso tra Russia e Ucraina.<br />
Dopo un saluto del presidente<br />
della Classe di<br />
Diritto economia e amministrazione,<br />
Giacomo<br />
Cavalieri, le riflessioni dei<br />
due esperti hanno toccato<br />
temi scottanti, quali l’impatto<br />
che la guerra potrà avere<br />
sull’economia dell’Italia e<br />
degli altri Paesi e, più nello<br />
specifico, sulla “deglobalizzazione”<br />
già in atto, soprattutto<br />
come “reshoring”: quel<br />
riavvicinamento produttivo,<br />
cioè, intrapreso anche da<br />
numerose aziende italiane,<br />
impegnate in un progressivo<br />
ritorno della produzione<br />
entro i confini nazionali o<br />
almeno decise ad accorciare<br />
le distanze dopo la forte<br />
spinta alla delocalizzazione<br />
iniziata alcuni decenni fa. Il<br />
conflitto influirà certamente<br />
su questa scelta, peraltro<br />
già avviata, ed essa inciderà<br />
sugli equilibri e i rapporti<br />
internazionali.<br />
Molto interessanti, infine, le<br />
riflessioni sul “senso” stesso<br />
dell’Europa: un’unione basata<br />
su economia e finanza,<br />
ma non altrettanto unita e<br />
sentita sul piano politico e<br />
giuridico.<br />
Su Zanella si è soffermata<br />
Adriana Chemello, accademica<br />
e già docente a Padova.<br />
La studiosa ne ha illustrato,<br />
oltre che l’opera di educatore<br />
e la carriera di insegnante tra<br />
Vicenza e Padova, la meno<br />
nota esperienza maturata<br />
all’Università di Padova come<br />
docente di Lingua e letteratura<br />
italiana, nominato dal<br />
ministro Domenico Berti nel<br />
1866, e come rettore, eletto<br />
il 17 novembre 1871: un impegno<br />
purtroppo di breve<br />
durata, interrotto per motivi<br />
di salute alla fine del 1872.<br />
Successivamente, Zanella fu<br />
presidente dell’Accademia<br />
dal 1883 fino al 1888, anno<br />
della sua morte.<br />
Con Giovanni Luigi Fontana,<br />
vicepresidente vicario<br />
dell’Accademia e professore<br />
onorario dell’Università di<br />
Padova, si è infine riscoperta<br />
la figura del vicentino Giuseppe<br />
Todeschini, vicepresidente<br />
dell’Accademia, prima<br />
docente nel Liceo della sua<br />
città e poi all’Università di<br />
Padova, raffinato studioso e<br />
membro, nel 1848, della Consulta<br />
di Stato del governo<br />
rivoluzionario di Daniele Manin.<br />
Dopo la laurea in Legge<br />
a Bologna, nel 1824 divenne<br />
professore di Diritto naturale<br />
e penale a Padova: una docenza,<br />
la sua, tanto apprezzata<br />
quanto frammentata per<br />
una malattia nervosa che nel<br />
1869 lo condusse alla morte.
4 L’Accademia Olimpica<br />
RITRATTI / Dieci nuovi componenti dell’Accademia, eletti a fine 2<strong>02</strong>1<br />
Profili accademici<br />
Classe di<br />
LETTERE E ARTI<br />
Accademici ordinari<br />
Paolo Puppa<br />
Docente in varie Università<br />
internazionali, da Londra a<br />
Los Angeles, da New York a<br />
Toronto, da Middlebury a Budapest,<br />
da Praga a Lilles, da<br />
Parigi a Barcellona, è stato dal<br />
20<strong>01</strong> professore ordinario di<br />
Storia del teatro e dello spettacolo<br />
all’Università Ca’ Foscari<br />
di Venezia, dove è stato inoltre<br />
direttore di dipartimento delle<br />
arti. Oggi è codirettore di<br />
Archivio d’Annunzio. Conta al<br />
suo attivo numerosi volumi di<br />
storia dello spettacolo, sulla<br />
regia, sul monologo, anche in<br />
inglese, nonché monografie<br />
su Pirandello, Ibsen, Fo, D’Annunzio,<br />
Svevo, Rolland, Goldoni.<br />
Ha redatto molte voci per il<br />
Dizionario biografico degli italiani.<br />
Autore pure di copioni<br />
teatrali, spesso tradotti e allestiti<br />
anche all’estero, vincitore<br />
di premi prestigiosi (Pirandello<br />
’96 per La collina di Euridice;<br />
Bignami-Riccione ’99 per Zio<br />
mio; premio Critici teatro 2006<br />
per Parole di Giuda; Campiglia<br />
2008 per Tim e Tom; Betti 2<strong>01</strong>8<br />
per Scosse in famiglia; Marionetta<br />
d’argento 2<strong>01</strong>9 per<br />
l’opera critica su Rosso di San<br />
Secondo; Carmine Giannella<br />
2<strong>02</strong>1 per l’opera complessiva<br />
di storico e di drammaturgo).<br />
Appena usciti La recita interrotta<br />
e Il teatro della pandemia,<br />
oltre alla ristampa di Venire,<br />
a Venezia. Tra ricerca storica,<br />
scrittura creativa e attività<br />
performativa è oggi in Italia<br />
l’artista-studioso più esperto<br />
nella drammaturgia, attento ai<br />
suoi significati, ai suoi intrecci<br />
e sviluppi contemporanei.<br />
Andrea Rodighiero<br />
Formatosi come studioso<br />
all’Università di Padova, dove<br />
si è laureato e poi dottorato<br />
in Filologia e Letteratura greca,<br />
ha proseguito la carriera<br />
all’Ateneo di Verona, presso la<br />
quale è ordinario di Lingua e<br />
Letteratura greca dal dicembre<br />
2<strong>01</strong>9. I suoi principali interessi<br />
di ricerca si orientano<br />
soprattutto verso la tragedia<br />
attica, la poesia di Sofocle e<br />
gli aspetti di forma, lingua,<br />
metro e stile del dramma antico,<br />
a cui ha dedicato saggi<br />
e studi, abbinandoli ad altri<br />
filoni di indagine riguardanti<br />
la tradizione epica, la poesia<br />
di Omero, la presenza dei lirici<br />
nei generi teatrali del V<br />
secolo a.C. Ha pubblicato varie<br />
monografie, commenti e<br />
traduzioni di tragedie greche<br />
ed è co-editore di volumi sul<br />
coro drammatico, sul mito e<br />
sulla storia delle traduzioni.<br />
Ha recentemente edito, come<br />
responsabile dell’intero progetto<br />
e autore, i tre volumi<br />
di un manuale destinato agli<br />
studenti del Liceo classico<br />
Con parole alate. Autori, testi e<br />
contesti della letteratura greca<br />
(A. Rodighiero, S. Mazzoldi,<br />
D. Piovan, Bologna, Zanichelli<br />
2<strong>02</strong>0).<br />
Accademici corrispondenti<br />
Jean-Jacques Marchand<br />
È professore emerito di Letteratura<br />
italiana all’Università<br />
di Losanna, dove è stato ordinario<br />
per gran parte della sua<br />
carriera di docente. I suoi ambiti<br />
di ricerca, sfociati in una<br />
ventina di volumi, spaziano<br />
dalla storiografia toscana del<br />
XVI secolo, agli studi machiavelliani,<br />
alla poesia delle corti<br />
italiane del XV secolo, alla letteratura<br />
dell’emigrazione italiana<br />
nel mondo, per spingersi<br />
fino all’Ottocento italiano e<br />
alla poesia contemporanea. È<br />
tra i protagonisti della recente<br />
stagione di studi machiavelliani<br />
e del Rinascimento fiorentino,<br />
con contributi fondamentali<br />
al “restauro” dei testi<br />
di Machiavelli (è membro del<br />
relativo Comitato scientifico<br />
per l’Edizione nazionale delle<br />
opere, nell’ambito del quale<br />
ha pubblicato finora cinque<br />
volumi basilari). Per valutare<br />
appieno la ricchezza dei suoi<br />
interessi di studioso e i suoi<br />
legami con la cultura veneta<br />
e vicentina, va ricordata l’attenzione<br />
riservata ai manoscritti<br />
letterari ottocenteschi,<br />
in particolare quelli di Zanella<br />
e Fogazzaro, che raccoglie e<br />
studia. È membro dell’Accademia<br />
della Crusca.<br />
Maria Luisa Meneghetti<br />
Laureata in Lettere all’Università<br />
di Padova, allieva di Gianfranco<br />
Folena, ha insegnato<br />
nelle Università di Padova,<br />
della Tuscia, di Siena e, fino al<br />
novembre 2<strong>02</strong>1, nell’Università<br />
degli Studi di Milano. È<br />
stata visiting professor presso<br />
l’Université Paris IV-Sorbonne<br />
(Chaire Dupront), l’Universidade<br />
de Santiago de Compostela<br />
e l’University of Illinois at<br />
Urbana-Champaign (George<br />
A. Miller visiting professor). È<br />
attualmente presidente della<br />
Società Italiana di Filologia<br />
Romanza (SIFR). Si è occupata<br />
di storiografia anglo-normanna,<br />
della lirica romanza dei<br />
primi secoli (dai trovatori provenzali<br />
ai galego-portoghesi,<br />
dai trovieri ai poeti siciliani e<br />
agli stilnovisti), di epica medievale<br />
e di iconografia letteraria.<br />
È socio corrispondente<br />
dell’Accademia nazionale<br />
dei Lincei, membro effettivo<br />
dell’Istituto Lombardo - Accademia<br />
di Scienze e Lettere,<br />
corresponding fellow della Medieval<br />
Academy of America.<br />
Codirige le riviste Critica del<br />
Testo, Revue critique de Philologie<br />
romane, Rivista di Studi<br />
danteschi e Moderna; fa parte<br />
del Comitato editoriale di Troianalexandrina,<br />
e del Comitato<br />
scientifico di Italia medievale<br />
e umanistica, Perspectives<br />
médiévales, Textus&Musica e<br />
del Bulletin del Groupe «Questes»<br />
(Parigi). È membro del<br />
Scientific Committee del Corpus<br />
des Troubadours (Union<br />
académique Internationale<br />
- Institut d’Estudis catalans,<br />
Barcelona) e socio della Fondazione<br />
«Lorenzo Valla».<br />
Classe di<br />
SCIENZE E TECNICA<br />
Accademici ordinari<br />
Gaetano Maron<br />
Laureato in Fisica all’Università<br />
di Padova nel 1980 con<br />
una tesi sperimentale sull’utilizzo<br />
di tecniche di fisica<br />
nucleare per l’analisi dell’inquinamento<br />
ambientale, ha<br />
successivamente lavorato<br />
presso aziende private di automazione<br />
industriale. Nel<br />
1984 è stato assunto presso<br />
l’Istituto Nazionale di Fisica<br />
Nucleare (INFN), Laboratori<br />
Nazionali di Legnaro (LNL),<br />
raggiungendo nel 1998 il livello<br />
di dirigente tecnologo.<br />
Collabora a vari esperimenti di<br />
fisica nucleare e sub-nucleare<br />
presso i LNL, al Large Hadron<br />
Collider presso il CERN di Ginevra<br />
e, fino al 1995, al Low<br />
Energy Antiproton Ring sempre<br />
al CERN. Dal 2<strong>01</strong>3 al 2<strong>02</strong>1<br />
è stato direttore del CNAF di<br />
Bologna, Centro Nazionale<br />
per la Ricerca e lo Sviluppo<br />
delle Tecnologie Informatiche,<br />
che gestisce il principale computing<br />
center di INFN. È promotore<br />
di numerosi progetti<br />
di trasferimento e supporto<br />
tecnologico rivolti alla sanità<br />
pubblica e alla ricerca biomedica,<br />
inclusa quella riguardante<br />
la pandemia da Covid-19.<br />
Insegna Fisica come professore<br />
a contratto all’Università di<br />
Padova. È autore di oltre 250<br />
pubblicazioni nel settore della<br />
fisica sperimentale e della tecnologia.<br />
Accademici corrispondenti<br />
Xenia Chryssochoou<br />
Laureata in Psicologia all’Università<br />
di Atene, ha conseguito<br />
il dottorato di ricerca in Psicologia<br />
sociale all’Università<br />
Descartes Paris V. Dal 1997 al<br />
2003 è stata lecteur presso l’Università<br />
del Surrey (UK) e dal<br />
2003 al 2<strong>01</strong>0 professore associato<br />
presso l’Università Panteion<br />
di Atene, dove attualmente<br />
ricopre la posizione di<br />
full professor e di direttrice del<br />
laboratorio di Psicologia sociale<br />
e politica. Oltre al greco,<br />
parla inglese, francese e italiano.<br />
I suoi interessi di ricerca<br />
riguardano l’area delle relazioni<br />
e dei conflitti tra gruppi,<br />
con particolare attenzione<br />
alle tematiche della costruzione<br />
dell’identità sociale e<br />
della partecipazione politica,<br />
e allo studio psicosociale dei<br />
processi di mobilità e migrazione<br />
nelle società moderne.<br />
È membro di diverse associazioni<br />
scientifiche nazionali e<br />
internazionali nel settore della<br />
Psicologia sociale; dal 2008 al<br />
2<strong>01</strong>4 è stata componente del<br />
Comitato esecutivo dell’European<br />
Association of social<br />
Psychology. Svolge funzioni<br />
di editor e referee per riviste<br />
scientifiche internazionali. Ha<br />
pubblicato molti capitoli in<br />
lavori collettanei e diversi libri,<br />
tra cui, nel 2004, Cultural<br />
Diversity. Its social Psychology,<br />
tradotto in italiano da Utet.
L’Accademia Olimpica<br />
É presidente del consiglio<br />
scientifico della Fondazione<br />
Hellenica per la Ricerca e l’Innovazione.<br />
Classe di<br />
DIRITTO ECONOMIA<br />
E AMMINISTRAZIONE<br />
Accademici ordinari<br />
Federico Neresini<br />
Laureato in Sociologia presso<br />
l’Università di Trento, dove ha<br />
poi conseguito il Dottorato<br />
di Ricerca, ha lavorato inizialmente<br />
all’Università di Urbino<br />
per poi trasferirsi all’Università<br />
di Padova, a partire dal<br />
1996. Dal 2<strong>01</strong>5 è professore<br />
ordinario. Presso l’Università<br />
di Padova coordina l’Unità di<br />
Ricerca PaSTIS (Padova Science,<br />
Technology and Innovation<br />
Studies) e il progetto TIPS<br />
(Technoscientific Issues in the<br />
Public Sphere). Ha contribuito<br />
come socio-fondatore alla<br />
nascita di STS-Italia (Società<br />
Italiana di Studi Sociali sulla<br />
Scienza e la Tecnologia), di cui<br />
è stato presidente dal 2<strong>01</strong>6<br />
al 2<strong>01</strong>8. Fa parte del Comitato<br />
scientifico della rivista<br />
Tecnoscienza e di quello della<br />
Rassegna Italiana di Sociologia<br />
(che ha diretto dal 2<strong>01</strong>9 al<br />
2<strong>02</strong>1). Il suo principale ambito<br />
di ricerca riguarda gli Science<br />
and Technology Studies, con<br />
particolare attenzione alla comunicazione<br />
pubblica della<br />
scienza; si è occupato soprattutto<br />
di biotecnologie, fecondazione<br />
artificiale, clonazione,<br />
genomica e nanotecnologie.<br />
Da qualche anno lavora anche<br />
sul rapporto fra big-data<br />
e attività di ricerca scientifica,<br />
oltre che sulle implicazioni<br />
per le scienze sociali derivanti<br />
dalla disponibilità di grandi<br />
quantità di dati digitali.<br />
Andrea Valmarana<br />
Laureato in Economia aziendale<br />
all’Università Ca’ Foscari<br />
di Venezia, è iscritto all’Albo<br />
dei Dottori commercialisti,<br />
all’Albo dei Revisori contabili<br />
e al Registro dei Revisori contabili<br />
presso il Ministero delle<br />
Finanze. Dopo aver esercitato<br />
dal 1988 la professione a Venezia,<br />
dal 1996 al 20<strong>02</strong> è stato<br />
associato presso lo Studio Legale<br />
Tributario di Padova, corrispondente<br />
della società di<br />
revisione «Ernst & Young spa».<br />
Dal 20<strong>02</strong> è socio dello Studio<br />
La presentazione sabato 25 giugno<br />
Sabato 25 giugno, al Teatro Olimpico, tradizionale cerimonia<br />
di chiusura dell’anno di attività dell’Accademia, con<br />
presentazione dei nuovi soci, eletti nel dicembre 2<strong>02</strong>1, e<br />
dei giovani vincitori del 16° premio triennale per tesi di<br />
laurea magistrale «Hoc opus».<br />
L’invito a tenere la prolusione è stato rivolto a Giuseppe<br />
Zaccaria, accademico onorario e già rettore dell’Università<br />
di Padova, della quale ricorrono gli 800 anni dalla<br />
fondazione. La sua lectio magistralis verterà sul tema La<br />
crisi del Diritto e il mutamento dei paradigmi giuridici.<br />
Zulli Tabanelli & Associati di<br />
Vicenza. Ha svolto attività di<br />
consulente per problematiche<br />
specifiche di natura fiscale<br />
e societaria in alcuni gruppi e<br />
società per progetti di gestione<br />
e riorganizzazione aziendale,<br />
con impegno prevalente<br />
in Diritto societario e Imposte<br />
dirette. È stato relatore a convegni<br />
di natura fiscale presso<br />
il CUOA di Altavilla Vicentina,<br />
Unindustria Vicenza e Treviso,<br />
Università Ca’ Foscari Venezia<br />
e Ordini dei Dottori commercialisti<br />
di Venezia e Verona.<br />
Dal 2<strong>01</strong>7 al 2<strong>01</strong>8 è stato vicepresidente<br />
della Fondazione<br />
Roi. Pubblica articoli su riviste<br />
specializzate quali Il Fisco, Informatore<br />
Tributi Il Sole 24 Ore<br />
e Dialoghi di Diritto tributario.<br />
zienda paterna, la Mevis SpA<br />
di Rosà (Vicenza) – gruppo<br />
con un fatturato consolidato<br />
superiore ai 160 milioni di<br />
euro e più di 800 dipendenti<br />
– ne ricopre oggi il ruolo di<br />
Presidente e Amministratore<br />
Delegato. Grande l’impulso<br />
decisivo da lui dato alla società,<br />
proiettandola sui mercati<br />
esteri ed estendendo la gamma<br />
produttiva di componenti<br />
metallici anche al settore strategico<br />
dell’automobile, fino<br />
ad ampliare il proprio raggio<br />
d’azione anche al mondo del<br />
trasporto pesante, con l’acquisizione<br />
nel 2<strong>01</strong>9 di Euromeccanica.<br />
Nel 2<strong>01</strong>1, quale presidente<br />
di Risorse di Crescita,<br />
ente di Confindustria Vicenza,<br />
ha promosso la nascita di una<br />
rete associativa dell’alta formazione<br />
aziendale, sfociata<br />
nel 2<strong>01</strong>4, con l’aggregazione<br />
di Forema (Confindustria Padova),<br />
nell’istituzione di Niuko<br />
Innovation and Knowledge.<br />
Nel 2<strong>01</strong>2 è stato nominato<br />
vicepresidente nazionale di<br />
Federmeccanica, con delega<br />
alla formazione; in tale ruolo<br />
ha promosso al Ministero<br />
5<br />
Federico Visentin<br />
Laureato in Economia aziendale<br />
all’Università Bocconi<br />
di Milano, ha avuto modo di<br />
completare le sue conoscenze<br />
dei sistemi organizzativi<br />
aziendali e la sua formazione<br />
attraverso viaggi di istruzione<br />
e di studio in Giappone.<br />
Entrato giovanissimo nell’adell’Istruzione<br />
Universitaria e<br />
della Ricerca il rafforzamento<br />
dell’Alternanza Scuola Lavoro,<br />
poi recepito nella legge<br />
della Buona Scuola. Dal 2<strong>01</strong>2<br />
è membro del CDA di Fondazione<br />
CUOA Business School e<br />
dal 2<strong>01</strong>6 ne è il presidente. Nel<br />
maggio del 2<strong>02</strong>1 è stato nominato<br />
presidente di Federmeccanica.<br />
ACCADEMICO ONORARIO<br />
Giuseppe Zaccaria<br />
Laureato in Giurisprudenza<br />
all’Università di Padova nel<br />
1970, si è perfezionato con<br />
borse e soggiorni di studio<br />
nelle Università di Oxford,<br />
Saarbrücken e Washington.<br />
Allievo di Enrico Opocher, è<br />
stato assistente ordinario di<br />
Filosofia del diritto presso la<br />
Facoltà di Giurisprudenza di<br />
Padova; dal 1990 professore<br />
ordinario; dal 1992 al 20<strong>01</strong> Preside<br />
della Facoltà di Scienze<br />
politiche. Ha insegnato nelle<br />
Università di Sassari, Ferrara e<br />
«Luigi Bocconi» di Milano. Dal<br />
2<strong>01</strong>8 è Professore Emerito di<br />
Teoria generale del diritto. Dal<br />
1996 al 20<strong>02</strong> è stato Prorettore<br />
dell’Università di Padova per i<br />
rapporti con la città e le istituzioni<br />
pubbliche del territorio,<br />
e successivamente Prorettore<br />
alla didattica (20<strong>02</strong>-2003),<br />
alle relazioni internazionali e<br />
ai rapporti con le Università<br />
estere (2003-2004), Prorettore<br />
Vicario (20<strong>02</strong>-2009); dal<br />
2009 al 2<strong>01</strong>5 è stato Rettore<br />
dell’Università di Padova. Dal<br />
2<strong>01</strong>7 è socio dell’Accademia<br />
dei Lincei e dal 2<strong>01</strong>9 fa parte<br />
della sua Commissione Ricerca.<br />
Ha ricevuto lauree honoris<br />
causa nelle Università di Arad<br />
(Romania) e Alicante (Spagna).<br />
È presidente dell’Ente<br />
Nazionale Francesco Petrarca.<br />
È Grande Ufficiale dell’Ordine<br />
al Merito della Repubblica.<br />
Collabora con Il Sole 24 Ore e fa<br />
parte del board delle riviste Rivista<br />
di Filosofia del diritto, Ragion<br />
pratica, Diritto e questioni<br />
pubbliche, Persona y Derecho,<br />
Soft Power. Ha pubblicato<br />
presso Marsilio il volume Lasciare<br />
un’impronta. Sei anni di<br />
rettorato (2009-2<strong>01</strong>5). Attualmente<br />
è docente di Argument<br />
and Interpretation in legal culture<br />
nella Scuola Galileiana di<br />
Studi Superiori di Padova.
6<br />
L’Accademia Olimpica<br />
SCIENZE E TECNICA / L’appuntamento è stato patrocinato dall’Università di Padova per i suoi 800 anni<br />
I progressi scientifici e tecnici<br />
al centro di una giornata divulgativa<br />
Una preziosa occasione di<br />
aggiornamento per il pubblico<br />
e, nel contempo, una<br />
gradevole opportunità di<br />
incontro fra colleghi accademici:<br />
ha avuto questa duplice<br />
veste la giornata divulgativa<br />
dedicata ai progressi scientici<br />
e tecnici nella storia contemporanea<br />
svoltasi sabato 7<br />
maggio, nella sede di palazzo<br />
Cordellina della Biblioteca civica<br />
Bertoliana, per iniziativa<br />
del presidente della Classe<br />
di Scienze e tecnica, Giuliano<br />
Bellieni, e del presidente<br />
dell’Accademia, Gaetano<br />
Thiene. L’appuntamento è<br />
stato realizzato con il patrocinio<br />
dell’Università di Padova,<br />
che quest’anno celebra il suo<br />
ottavo centenario, e con la<br />
collaborazione dell’assessorato<br />
alla Cultura del Comune<br />
di Vicenza, nonché con il sostegno<br />
di ServiceMed.<br />
La giornata ha permesso di<br />
proporre una significativa<br />
panoramica dalla Medicina<br />
alle Scienze della Terra, dalla<br />
Fisica alla Piscologia, dall’Astronomia<br />
alle frontiere più<br />
avanzate dell’Ingegneria e<br />
con uno sguardo speciale<br />
riservato agli importanti risultati<br />
ottenuti dall’Ateneo<br />
patavino.<br />
A guidare il pubblico in un<br />
viaggio intorno all’uomo, fra<br />
corpo e mente, sono stati<br />
la cardiologa e anatomopatologa<br />
Cristina Basso, il<br />
genetista Rodolfo Costa, la<br />
tossicologa forense Donata<br />
Favretto, il cardiochirurgo<br />
Gino Gerosa, gli esperti di<br />
Biochimica Lorenzo Pinna,<br />
Mario Plebani e Maria Ruzzene,<br />
l’ematologo Francesco<br />
Rodeghiero, il nefrologo<br />
Claudio Ronco e la psicologa<br />
sociale Chiara Volpato.<br />
Tra le meraviglie del nostro<br />
pianeta si sono mossi invece<br />
lo stesso Giuliano Bellieni,<br />
petrologo e vulcanologo, gli<br />
esperti in Scienze ambientali<br />
Raffaele Cavalli, Giustino<br />
Mezzalira, Franco Viola<br />
e Daniele Zovi e lo studioso<br />
di Preistoria e Antropologia<br />
Marco Peresani.<br />
Missione universo, dal web<br />
alle stelle, infine, con l’astrofisico<br />
Francesco Bertola, gli<br />
esperti di misure meccaniche<br />
e termiche Stefano Debei e<br />
di costruzioni e strutture aerospaziali<br />
Ugo Galvanetto, il<br />
fisico astroparticellare Antonio<br />
Masiero, l’astronoma e<br />
cosmologa Giulia Rodighiero<br />
e l’informatico Matteo Salin.<br />
Le relazioni sono disponibili<br />
nel canale YouTube dell’Accademia.<br />
I 100 anni di ICM Maltauro, un esempio di imprenditorialità vicentina<br />
Odeo affollato venerdì 27<br />
maggio per l’incontro che<br />
la Classe di Diritto economia<br />
e amministrazione<br />
ha dedicato ai cento anni<br />
dell’Impresa Maltauro,<br />
oggi ICM SpA: una realtà<br />
di assoluto rilievo, con la<br />
sua storia e i successi ottenuti<br />
anche a livello internazionale.<br />
Di questa grande impresa,<br />
che fu fondata nel 1921<br />
a Recoaro da Giuseppe<br />
Maltauro, hanno parlato<br />
nell’Odeo del Teatro Olimpico<br />
il giornalista Paolo<br />
Madron, autore del volume<br />
ICM Maltauro 1921-<br />
2<strong>02</strong>1. La Civiltà del Costruire<br />
(ed. Marsilio Arte), e<br />
l’accademico Gianfranco<br />
Simonetto, presidente di<br />
ICM. Da questa brillante<br />
storia d‘impresa hanno<br />
preso spunto gli altri relatori:<br />
l’accademico Giancarlo<br />
Corò, economista, e<br />
Giovanni Luigi Fontana,<br />
storico dell’Economia e<br />
vicepresidente vicario<br />
dell’Accademia.<br />
L’interessante incontro è<br />
stato aperto dagli inirizzi<br />
di saluto del presidente<br />
Gaetano Thiene e del presidente<br />
della Classe, Giacomo<br />
Cavalieri.
L’Accademia Olimpica<br />
7<br />
Oltre che pittore, fu direttore della Scuola di Disegno e Plastica (poi d’Arte e Mestieri) fondata dall’Accademia<br />
Antonio Dall’Amico, artista e didatta<br />
Un ricordo a 50 anni dalla morte<br />
A cinquant’anni dalla scomparsa,<br />
Antonio Dall’Amico è<br />
stato ricordato dall’Accademia,<br />
di cui è stato socio dal<br />
1941, martedì 14 giugno, a<br />
palazzo Chiericati a Vicenza.<br />
A ripercorrerne la figura e<br />
l’opera di artista e di didatta,<br />
per molti anni insegnante<br />
e poi direttore della Scuola<br />
di Disegno e Plastica fondata<br />
dall’Accademia nel 1858,<br />
sono stati Marianna Rossi<br />
dell’Università di Venezia<br />
(con una relazione dal titolo<br />
Antonio Dall’Amico nel<br />
panorama delle vicende artistiche<br />
vicentine), l’accademico<br />
Gianni A. Cisotto (Dalla<br />
Scuola di Disegno e Plastica<br />
dell’Accademia Olimpica alla<br />
Scuola d’Arte e mestieri) e Dionigi<br />
Tanello, già presidente<br />
del centro di formazione poi<br />
divenuto Scuola d’Arte e Mestieri,<br />
come ha ricordato nel<br />
suo intervento, incentrato<br />
sull’evoluzione dell’istituto<br />
dal 1948 al 2000. Dopo un<br />
saluto del presidente della<br />
Classe, Emilio Franzina, l’incontro<br />
è stato introdotto e<br />
Dall’alto, a sinistra, i relatori Emilio Franzina, Vittorio Bolcato,<br />
Gianni A. Cisotto, Marianna Rossi e Dionigi Tanello.<br />
moderato dall’accademico<br />
Vittorio Bolcato.<br />
Dall’Amico, come hanno sottolineato<br />
i relatori, diede un<br />
apporto significativo all’Istituzione<br />
scolastica vicentina,<br />
che attraverso i suoi corsi<br />
serali e gratuiti preparava i<br />
giovani per il mercato del<br />
lavoro, all’epoca molto vivace,<br />
alimentato soprattutto<br />
dall’artigianato vicentino.<br />
Numerosi i nomi celebri del<br />
panorama vicentino e non<br />
solo che si formarono alla<br />
Scuola: tra loro Angelo Pittarlin,<br />
Ubaldo Oppi, Pierangelo<br />
Stefani, Gueri da Santomio (al<br />
secolo Bortolo Guerino Grendene)<br />
e Giuseppe Zanetti, o i<br />
fratelli Ettore e Attilio Alessi,<br />
Ugo e Neri Pozza, Ernesto e<br />
Otello De Maria.<br />
In occasione della conferenza,<br />
grazie alla collaborazione<br />
della Pinacoteca civica, sono<br />
stati esposti due dipinti di<br />
Dall’Amico.<br />
Due famiglie<br />
nella Shoah<br />
per il Giorno<br />
della Memoria<br />
Vincoli spezzati… Due famiglie<br />
nella Shoah è il titolo<br />
del contributo video<br />
che l’Accademia ha curato<br />
in occasione del Giorno<br />
della Memoria 2<strong>02</strong>2.<br />
Il filmato, disponibile su<br />
YouTube, è aperto dal<br />
presidente Gaetano Thiene<br />
e segue le tracce di due<br />
famiglie: quella di Olga e<br />
Katia Bleier, quest’ultima<br />
dal 1948 moglie di Luigi<br />
Meneghello, con gli interventi<br />
dell’accademico<br />
Luciano Zampese e dello<br />
storico Antonio Spinelli;<br />
e quella di Guido e Alessandro<br />
Dalla Volta, che<br />
fu celebre clinico medico<br />
dell’Università di Padova,<br />
testimoniata dai nipoti<br />
Maurizia e Guido.<br />
Con Renato Calza tra le note dell’Actus tragicus di Johann Sebastian Bach<br />
Bella occasione, giovedì 24<br />
marzo scorso, nell’Odeo del<br />
Teatro Olimpico, per un viaggio<br />
tra le note di Johann Sebastian<br />
Bach, a pochi giorni<br />
dal suo compleanno, celebrato<br />
il 21 marzo. Il grande<br />
compositore tedesco è stato<br />
al centro di una conversazione<br />
condotta dall’accademico<br />
Renato Calza dal titolo Lettura<br />
biblica e interpretazione,<br />
esortazione, affetti e retorica<br />
musicale nella cantata BWV<br />
106. La composizione Gottes<br />
Zeit ist die allerbeste Zeit<br />
(Il tempo di Dio è il miglior<br />
tempo), nota come Actus tragicus<br />
ed eseguita nel 1707 o<br />
1708, è uno dei primi grandi<br />
capolavori di Bach. Il testo è<br />
costituito soprattutto da passi<br />
dell’Antico e del Nuovo Testamento<br />
e propone al fedele<br />
una meditazione sulla morte<br />
devota del cristiano secondo<br />
i princìpi della barocca e luterana<br />
“ars bene moriendi”: una<br />
“buona morte” la cui concezione<br />
si riflette nell’articolazione<br />
della cantata bachiana<br />
che lo studioso ha illustrato<br />
guardando in particolare alle<br />
opere di Johannes Olearius e<br />
David von Schweinitz e agli<br />
strumenti della retorica musicale<br />
barocca.<br />
La relazione è stata accompagnata<br />
dall’ascolto della<br />
cantata, arricchito dalla presentazione<br />
di materiali iconografici<br />
d’epoca correlati al<br />
tema.<br />
La conversazione è stata<br />
aperta da un saluto del presidente<br />
della Classe di Lettere<br />
e arti, Emilio Franzina.<br />
La registrazione della conferenza<br />
è disponibile nel canale<br />
YouTube dell’Accademia.
8 L’Accademia Olimpica<br />
AD MEMORIAM<br />
Antonio Franco Dal Maso<br />
Domenico Toniolo<br />
Si è spento il 12 dicembre<br />
scorso, a 89 anni, Franco Dal<br />
Maso, accademico olimpico<br />
onorario, già primario di<br />
Ostetricia e ginecologia ad<br />
Arzignano. Sempre presente<br />
per le sue pazienti quanto<br />
attivamente impegnato sul<br />
fronte politico e sociale, Dal<br />
Maso ha ricevuto l’estremo<br />
saluto nell’Odeo dell’Olimpico,<br />
per la prima volta reso<br />
disponibile per una cerimonia<br />
funebre dal Comune di<br />
Vicenza, che nel 2006 aveva<br />
insignito Dal Maso della medaglia<br />
d’oro della città.<br />
In quell’occasione, davanti ai<br />
tanti amici giunti a porgergli<br />
l’estremo saluto, il presidente<br />
Gaetano Thiene gli ha dedicato<br />
un commosso ricordo<br />
a nome dell’Accademia, che<br />
lo aveva eletto onorario nel<br />
2<strong>01</strong>9: «Era un uomo coraggioso<br />
e generoso - ha ricordato<br />
-, assiduo frequentatore<br />
delle nostre tornate e di<br />
esemplare umanità, punto<br />
di riferimento per i suoi nipoti<br />
e per i giovani tutti della<br />
sua amata Vicenza».<br />
Angelo Fiori<br />
Il 2 gennaio scorso è scomparso<br />
Angelo Fiori, accademico<br />
olimpico onorario dal<br />
1998, professore emerito di<br />
Medicina legale all’Università<br />
Cattolica di Roma, laurea<br />
honoris causa a Granada e<br />
Coimbra e figura di spicco<br />
della Medicina forense internazionale.<br />
Nato a Valdagno nel 1927,<br />
si laureò e si specializzò a<br />
Padova. Studioso e ricercatore<br />
acuto e brillante, è stato<br />
ricordato con queste parole<br />
dal presidente dell’Accademia,<br />
Gaetano Thiene: «Un<br />
personaggio di tale spicco,<br />
che aveva dato così tanto lustro<br />
alla vicentinità, meritava<br />
un riconoscimento da parte<br />
della nostra Accademia. Ho<br />
riletto le lusinghiere lettere<br />
di presentazione, all’epoca<br />
della sua candidatura, scritte<br />
da molti accademici fra<br />
i quali Ettore Gallo, Mario<br />
Brillante la sua carriera di<br />
medico ospedaliero, prima a<br />
Vicenza e poi, dal 1971 e per<br />
26 anni, ad Arzignano, polo<br />
sanitario che rese un’eccellenza<br />
regionale, tra l’altro<br />
dando l’avvio alla prevenzione<br />
delle neoplasie uterine<br />
con il Pap-test.<br />
Durante la pandemia, volle<br />
partecipare all’iniziativa<br />
online Il quarto d’ora accademico,<br />
condividendo una<br />
sua poesia, accompagnata<br />
da questa introduzione: «In<br />
questi giorni di tristezza è<br />
necessario non lasciarsi travolgere.<br />
A darci una mano,<br />
per fortuna c’è la primavera<br />
che sta scoppiando con tutta<br />
la sua forza, la sua bellezza.<br />
Ho pensato che la mia<br />
partecipazione debba essere<br />
rivolta a esaltare questa<br />
lotta tra la morte (corona<br />
virus) e la vita (primavera). Il<br />
“polemos”, il contrasto, deve<br />
concludersi con il “logos”,<br />
dice Eraclito, e allora abbiamo<br />
una speranza: dalla lotta<br />
tra la vita e la morte nascerà<br />
una nuova armonia».<br />
Bonsembiante, Andrea Drusini<br />
(suo concittadino valdagnese),<br />
Osvaldo Petrella,<br />
Tito Berti, Francesco Busnelli<br />
e io stesso. L’allora presidente<br />
dell’Accademia, Lorenzo<br />
Pellizzari, decise che il ruolo<br />
più adatto per un personaggio<br />
così illustre era quello di<br />
“Onorario” e l’Assemblea lo<br />
votò unanime. Memorabili le<br />
sue letture “La Medicina e le<br />
fasi finali della vita”, del 2 ottobre<br />
1988, e “Lo stato attuale<br />
della Bioetica”, del 2 aprile<br />
2000. Erano con lui, in quel<br />
1988, Enrico Berti e Giovanni<br />
Felice Azzone, loro pure<br />
deceduti a breve distanza da<br />
Fiori. Questo nostro accademico<br />
- ha concluso Thiene -<br />
è quindi stato una figura di<br />
altissimo profilo nel campo<br />
della Medicina legale e della<br />
Bioetica, degno di essere<br />
consegnato alla storia di<br />
queste discipline».<br />
Cordoglio per la scomparsa il 23 maggio scorso, a 87 anni,<br />
di Domenico Toniolo, professore emerito di Fisica all’Università<br />
di Padova. Tra i suoi progetti più significativi, da<br />
ricordare il sistema - elaborato a quattro mani con il matematico<br />
Massimo Fornasier - per consentire tecnicamente<br />
il restauro degli affreschi del Mantegna nella Cappella<br />
Ovetari della chiesa degli Eremitani a Padova, colpiti dai<br />
bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.<br />
Nato a Rossano Veneto nel 1935, Toniolo era stato eletto<br />
accademico nel 2003.<br />
Giuseppe La Greca<br />
Il 19 aprile è venuto a mancare Giuseppe La Greca, accademico<br />
olimpico dal 1996. Ricercatore e clinico, tra i nomi di<br />
spicco della Nefrologia italiana e internazionale, è stato tra<br />
i protagonisti indiscussi dello sviluppo di questo reparto<br />
e dell’ospedale San Bortolo di Vicenza nel suo complesso.<br />
Primario per oltre trent’anni, dal 1968 al 20<strong>02</strong>, guida lungimirante<br />
nella nascente disciplina dei trapianti di rene, era<br />
nato a Campobasso nel 1935. Laureatosi a Parma nel 1960,<br />
iniziò fin da subito a raggiungere prestigiosi risultati sul<br />
fronte della ricerca e dell’attività clinica.<br />
Giunto a Vicenza a 34 anni, costituì un’equipe con altri<br />
giovani brillanti, tra i quali l’accademico Claudio Ronco,<br />
successivamente destinato a lasciare anch’egli un segno<br />
indelebile nella storia di questa disciplina.<br />
Agostino Cacciavillani<br />
È scomparso a 95 anni, il 5 marzo scorso, il cardinale<br />
Agostino Cacciavillan, accademico dal 1990 nella<br />
Classe di Diritto economia e amministrazione.<br />
Valdagnese, per oltre sessant’anni diplomatico per la Santa<br />
Sede, ha operato con sette pontefici, da Pio XII fino a<br />
papa Francesco. Ordinato sacerdote nel 1949, iniziò il suo<br />
mandato alla Nunziatura apostolica delle Filippine, spostandosi<br />
poi in diversi Paesi, dall’Europa all’Africa, dall’Asia<br />
alle Americhe. Fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel<br />
20<strong>01</strong>. Di grande rilievo anche il suo impegno come presidente<br />
dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede<br />
Apostolica.<br />
Tra i messaggi di cordoglio inviato alla famiglia, quello di<br />
papa Francesco: «Nell’apprendere la notizia del decesso<br />
del cardinale Agostino Cacciavillan - ha scritto tra l’altro<br />
il pontefice - desidero esprimere la mia vicinanza e il<br />
mio cordoglio. Penso a questo fratello che, con dedizione<br />
esemplare e acutezza di pensiero, ha generosamente<br />
profuso i tanti talenti ricevuti per il bene della Chiesa. Con<br />
gratitudine faccio memoria del suo ministero, iniziato nella<br />
diocesi natia di Vicenza e proseguito al servizio della<br />
Santa Sede attraverso numerosi incarichi, svolti con grande<br />
competenza, infaticabile abnegazione e gioviale apertura<br />
d’animo, specialmente nell’ambito della diplomazia<br />
pontificia».<br />
Le sue esequie si sono svolte nella basilica di San Pietro a<br />
Roma e nel duomo di Ognissanti ad Arzignano, città sempre<br />
rimasta nel suo cuore.
L’Accademia Olimpica<br />
Coinvolti quattro accademici per uno sguardo aperto su altrettante discipline<br />
Un viaggio intorno alla Filosofia<br />
con il Liceo «Quadri» di Vicenza<br />
Accademia e Liceo scientifico<br />
«Quadri» di Vicenza<br />
hanno collaborato, venerdì<br />
28 febbraio scorso, alla realizzazione<br />
di una giornata di<br />
approfondimento dedicata<br />
alla filosofia e ai legami che<br />
essa intrattiene con altre discipline.<br />
Inserito tra le iniziative di<br />
«Accademia per la scuola»,<br />
l’incontro si è svolto nell’Aula<br />
magna dell’istituto scolastico<br />
vicentino ed è stato aperto a<br />
docenti di ogni istituto, a studenti<br />
del triennio e a tutti gli<br />
interessati.<br />
Dopo un’introduzione della<br />
docente Mary Pilastro a<br />
nome del «Quadri», la parola<br />
è passata a quattro relatori,<br />
tutti accademici: Marcello<br />
Ghilardi, che è stato invitato<br />
a riflettere sui rapporti con<br />
la pittura; Paolo Lanaro su<br />
quelli con la letteratura; Pa-<br />
olo Vidali sugli intrecci con<br />
la scienza; e Giangiorgio<br />
Pasqualotto, che ha chiuso<br />
il programma analizzando le<br />
correlazioni tra filosofie occidentali<br />
e sapienze orientali.<br />
La partecipazione in presenza<br />
è stata aperta fino a esaurimento<br />
dei posti disponibili,<br />
ma è stato possibile seguire<br />
l’evento anche in streaming<br />
attraverso il canale YouTube<br />
del «Quadri».<br />
Ai docenti partecipanti in<br />
presenza è stato consegnato<br />
un attestato.<br />
75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico<br />
Nel sito www.accademiaolimpica.it sono disponibili programma e informazioni sulla nuova stagione<br />
dei Classici in programma all’Olimpico dal 18 settembre al 16 ottobre, con la direzione<br />
artistica di Giancarlo Marinelli. Domani nella battaglia pensa a me è il titolo scelto per questa<br />
edizione, che vedrà tra i protagonisti Moni Ovadia, Marianella Bargilli, Gabriele Vacis, Jane Alexander,<br />
Emilio Solfrizzi, Beatrice Venezi, Drusilla Foer, Sophie Duez e Tema Cultura Academy.<br />
Presentazioni<br />
Giovanna Dalla Pozza:<br />
la storia dei Trissino<br />
e di Villa Cricoli<br />
9<br />
Vivace partecipazione<br />
il 17<br />
marzo a palazzo<br />
Cordellina, sede<br />
della Biblioteca<br />
Bertoliana,<br />
all’incontro con<br />
l’accademica<br />
Giovanna Dalla<br />
Pozza Peruffo<br />
per il ciclo Fiat<br />
‘500: Il passato<br />
proiettato nel<br />
futuro. Rassegna tra Storia,<br />
Parola, Musica, promosso in<br />
collaborazione con l’Accademia.<br />
La studiosa ha presentato<br />
il suo libro I Trissino<br />
del Vello d’oro. Villa Cricoli<br />
nel contesto delle domus rurales<br />
del ‘400 vicentino, edito<br />
dall’Accademia. Con lei,<br />
come relatori, lo storico ed<br />
esperto di araldica Franco<br />
Benucci e, con un contributo<br />
video, l’accademico onorario<br />
Antonio Foscari. L’incontro è<br />
stato introdotto e moderato<br />
dal segretario dell’Accademia,<br />
Maria Elisa Avagnina.<br />
Antonio Fogazzaro<br />
e i suoi editori<br />
a cura di Giulia Brian<br />
Nel giorno della sua nascita,<br />
il 25 marzo, Antonio Fogazzaro<br />
è stato ricordato a palazzo<br />
Cordellina, sede della<br />
Biblioteca civica di Vicenza,<br />
con la presentazione dell’ultimo<br />
volume della Collana<br />
Quaderni Fogazzaro dal titolo<br />
Fogazzaro e i suoi editori<br />
(1874-1911), curato per<br />
l’Accademia da Giulia Brian.<br />
L’incontro ha visto la partecipazione,<br />
oltre che della<br />
stessa autrice, delle accademiche<br />
Rossana Melis e, come<br />
moderatrice, Adriana Chemello,<br />
che ha firmato la nota<br />
introduttiva al volume. Non<br />
hanno voluto mancare, con<br />
contributi registrati, l’accademico<br />
Fabio Finotti, direttore<br />
della collana fogazzariana,<br />
e Franco Contorbia, ordinario<br />
di Letteratura italiana<br />
moderna e contemporanea<br />
all’Università di Genova.
10 L’Accademia Olimpica<br />
Accademici in libreria rubrica di informazione editoriale a cura di marinard<br />
Stimolante viaggio nella letteratura greca<br />
insieme agli accademici Piovan e Rodighiero<br />
Che bello perdersi<br />
tra le “cianfrusaglie”<br />
di Paolo Lanaro<br />
Numerose volte e a lungo ci<br />
siamo interrogati e abbiamo<br />
disquisito se l’Accademia<br />
possa o debba adempiere<br />
anche al compito di rivolgersi<br />
direttamente ai giovani, favorendone<br />
la crescita culturale.<br />
E se sì, quale sia il modo<br />
più appropriato ed efficace.<br />
Le risposte sono state e sono<br />
tante e variegate, ma rischiano<br />
di rimanere nell’area della<br />
teoria e dell’intenzionalità.<br />
Un apporto concreto ed<br />
esemplare è stato fornito,<br />
meno di due anni fa, dall’egregio<br />
lavoro degli accademici<br />
Dino Piovan e Andrea<br />
Rodighiero che, assieme a<br />
Sabina Mazzoldi, hanno elaborato<br />
il manuale scolastico<br />
Con parole alate. Autori, testi<br />
e contesti della letteratura<br />
greca, Bologna, Zanichelli,<br />
Con amabile cadenza ravvicinata<br />
l’accademico Giorgio<br />
Faggin pubblica i suoi volumetti<br />
di traduzioni poetiche,<br />
arricchendo un patrimonio<br />
che, da tempo, è cospicuo.<br />
Trasferire un testo dalla lingua<br />
originale a una lingua<br />
secondaria non è una operazione<br />
semplice e, per così<br />
dire, meccanica. È, piuttosto,<br />
un ri-vivere, un ri-sentire, un<br />
ri-creare. E in questa operazione<br />
delicata di vera e propria<br />
poesia Giorgio Faggin,<br />
non occorre dirlo, è maestro.<br />
Questa volta - sul finire del<br />
2<strong>02</strong>1 - la sua curatela e traduzione<br />
sono state rivolte<br />
a Lirici catalani, proposti in<br />
una sobria edizione della<br />
collana «Parole e mondo»<br />
della Joker di Novi Ligure<br />
(AL).<br />
Ogni autore è introdotto<br />
da una essenziale scheda<br />
di presentazione, che ne<br />
illustra i dati biografici e i<br />
caratteri tematici e stilistici.<br />
Di ogni brano è riportato, a<br />
fronte della traduzione, il te-<br />
2<strong>02</strong>0. L’opera si compone di<br />
tre volumi, per un totale di<br />
oltre 2600 pagine, e abbraccia<br />
un arco temporale che<br />
va dall’VIII secolo a.C. fino al<br />
IV/V d. C.<br />
Chi anche soltanto la sfoglia<br />
non può non rilevare che si<br />
tratta di una autentica summa<br />
della civiltà greca, in cui<br />
i testi letterari hanno la primazìa,<br />
ma sono sorretti e<br />
completati dall’apporto di<br />
una vera e propria serie di<br />
discipline in nobile funzione<br />
ancillare, quali la geografia,<br />
la storia, la medicina, la filosofia,<br />
l’archeologia, la critica<br />
letteraria, l’iconografia antica<br />
e moderna, perfino la filmografia<br />
ecc. Ne deriva un patrimonio<br />
a cui può attingere<br />
la perizia del docente per<br />
proporre variegati itinerari<br />
conoscitivi e da cui può essere<br />
stimolata e saziata la bella<br />
sete di sapere degli studenti.<br />
Insomma… uno strumento<br />
didattico che è, contemporaneamente<br />
ed esemplarmente,<br />
mezzo e fine, e al quale<br />
auguriamo tanta meritata<br />
fortuna.<br />
Lirici catalani da scoprire con Giorgio Faggin<br />
sto originale. È da riconoscere<br />
che la letteratura catalana<br />
non risulta molto nota e frequentata<br />
né, di conseguenza,<br />
gode di particolare apprezzamento.<br />
Eppure, dopo<br />
i fulgori dei secoli XIII-XV e il<br />
successivo annebbiamento,<br />
negli ultimi cent’anni essa<br />
ha espresso personalità di<br />
largo respiro e di autentica<br />
vena artistica. A partire<br />
da Jacint Verdaguer (1845-<br />
19<strong>02</strong>), che ha coniugato produzione<br />
epica e lirica, per arrivare<br />
al disincantato Vicent<br />
Andrés Estellés (1924-1993),<br />
passando per Joan Maragall<br />
(1860-1911), Gueran<br />
de Liost (1878-1933), Josep<br />
Carner (1884-1970) e Salvador<br />
Espriu (1913-1985). L’antologia,<br />
comprendente ben<br />
cinquanta brani, ci introduce<br />
in un mondo di chiaroscuri,<br />
di semitoni, nel quale<br />
il traduttore e poeta Faggin<br />
appare muovere la bacchetta<br />
del direttore d’orchestra<br />
con vigile compostezza e<br />
con pudica forza suasoria.<br />
Lo leggi tutto d’un fiato.<br />
Poi senti il bisogno<br />
di ripartire, perché non<br />
sei sicuro di avere capito<br />
bene, perché hai capito<br />
che occorre fermarsi quasi<br />
su ogni singola parola<br />
o immagine, perché vuoi<br />
confrontarti con quello<br />
che leggi e capire se ti ci<br />
riconosci…<br />
Apparentemente non c’è<br />
un filo conduttore che<br />
unifichi le «cianfrusaglie»<br />
che costituiscono il volumetto<br />
propostoci da<br />
Paolo Lanaro (Magazzino.<br />
Ricordi, note, frammenti,<br />
cianfrusaglie, Sommacampagna,<br />
Cierre, 2<strong>02</strong>1). Sembra<br />
di essere immersi in un<br />
flusso di riflessioni vaganti<br />
e svagate, che spaziano<br />
dalla memoria alla filosofia,<br />
dalla letteratura e dalla<br />
poesia alla satira di costume,<br />
dalla saggezza popolare<br />
all’erudizione, dalla<br />
tenerezza della nostalgia<br />
all’amarezza della delusione<br />
e dell’inquietudine.<br />
Mi pare che, in sostanza,<br />
l’inconsueta silloge possa<br />
essere intesa come l’accorata<br />
ricerca (o rimpianto?)<br />
di un mondo migliore e di<br />
una appagante sicurezza<br />
interiore. Evocati attraverso<br />
la bonarietà disincantata<br />
e sferzante di chi è stufo<br />
di combattere, ma non di<br />
sperare.<br />
Un libro agevole, graziosamente<br />
ameno, in certi<br />
segmenti perfino esilarante,<br />
ma soprattutto da<br />
capire o, più propriamente,<br />
da intellegere.
L’Accademia Olimpica<br />
11<br />
BIBLIOTECA<br />
Pubblicazioni pervenute nel primo semestre del 2<strong>02</strong>1<br />
In dono dalla Regione del<br />
Veneto:<br />
T. Bergamo Rossi, I monumenti<br />
dei dogi: sei secoli di<br />
scultura a Venezia, Venezia<br />
2<strong>02</strong>0. - R. Berveglieri,<br />
Ingegnosi artificij. Serenissima<br />
Repubblica di Venezia:<br />
trecento anni di storia<br />
della scienza, della tecnica<br />
e dell’innovazione (1474-<br />
1788). V. 1, Verona 2<strong>02</strong>0;<br />
in dono o per scambio da<br />
Accademie, Enti e altre<br />
Istituzioni:<br />
1919-1920: i trattati di pace<br />
e l’Europa, cur. P.L. Ballini-<br />
A. Varsori, Venezia 2<strong>02</strong>0.<br />
- Albino Zenatti nella storia<br />
della cultura italiana: atti<br />
del convegno, Rovereto,<br />
26 maggio 2<strong>01</strong>8, cur. A.<br />
Andreolli-Q. Antonelli-F.<br />
Rasera, Brentonico (TN)<br />
2<strong>02</strong>0. - Breganze in cartolina:<br />
storia di un paese veneto<br />
nelle immagini del Novecento,<br />
Fara Vicentino (VI) 2<strong>02</strong>0.<br />
- Elementi di araldica, cur.<br />
P. Renier, Venezia 2<strong>02</strong>1. - Il<br />
fiume nel lago: dieci anni<br />
di ricerche archeologiche<br />
subacquee nel lago Tramonto<br />
a Gambulaga (FE), cur. G.<br />
Bucci, Ferrara 2<strong>02</strong>0. - Guido<br />
Salvini: un figlio d’arte nel<br />
tempo della transizione,<br />
cur. L. Cavaglieri, Milano<br />
2<strong>02</strong>0. - L’inestinguibile sogno<br />
del dominio: Francesco<br />
Morosini, cur. G. Ortalli-G.<br />
Gullino-E. Ivetic, Venezia<br />
2<strong>02</strong>1. - Mantova, 1866-<br />
2<strong>01</strong>6: una storia urbana<br />
dall’Unità ad oggi, cur. E.<br />
Camerlenghi-F. Caprini,<br />
Mantova 2<strong>01</strong>9. - Rethinking<br />
Layard 1817-2<strong>01</strong>7,<br />
cur. S. Ermidoro-C. Riva,<br />
Venezia 2<strong>02</strong>0. - Un ricordo<br />
di Roberto Massalongo nel<br />
centenario della scomparsa:<br />
atti del convegno, Verona,<br />
12 dicembre 2<strong>01</strong>9, cur. G.<br />
Volpato, Verona 2<strong>02</strong>0. - Il<br />
sarcofago medievale di San<br />
Fermo Maggiore a Verona:<br />
tradizione funeraria e<br />
conservazione, cur. F.G.<br />
Romano, M. Vecchiato,<br />
Verona 2<strong>02</strong>1. - Storia in<br />
scatola: eventi, personaggi,<br />
economia, ideologia, cur. F.<br />
Nurchis-L. Ponti, Bergamo<br />
2<strong>02</strong>0. - La tragedia innocente:<br />
apologia di Socrate,<br />
[Vicenza 2<strong>02</strong>0]. - La tragedia<br />
innocente. Dalla parte di<br />
Orfeo, [Vicenza 2<strong>02</strong>0]. - La<br />
tragedia innocente. Ecuba.<br />
Ares il dio della carneficina,<br />
[Vicenza 2<strong>02</strong>0];<br />
minio scaligero nella Marca,<br />
cur. A. Castagnetti-G.M.<br />
Varanini, Verona 1991;<br />
da accademici:<br />
L. ALTISSIMO (aut.): Il<br />
viaggio dell’acqua dall’Altopiano<br />
dei Sette Comuni alle<br />
risorgive di Bressanvido,<br />
2<strong>02</strong>0. - M. KNAPTON (aut.):<br />
Comunità e società nel<br />
Commonwealth veneziano,<br />
a cura di Gherardo Ortalli,<br />
Oliver Jens Schmitt,<br />
Ermanno Orlando; Sergio<br />
Perosa, Il Veneto di Shakespeare<br />
[recensioni] (estr. da:<br />
Archivio Veneto, 20/2<strong>02</strong>0).<br />
da privati:<br />
P. Albanello, Nogarole in<br />
rima: piccola raccolta di<br />
sonetti in occasione della<br />
nuova ristrutturazione<br />
dell’artistico monumento<br />
ossario ai caduti di Nogarole<br />
Vicentino, [sl.] 1995. -<br />
Biografie del Cenedese (sec.<br />
VI-sec. XXI): convegno di<br />
storia locale, Vittorio Veneto,<br />
17 ottobre 2<strong>02</strong>0, Vittorio<br />
Veneto (TV) 2<strong>02</strong>0. - G. Brutto,<br />
Don Luigi Pascoli nella<br />
Resistenza vicentina (1943-<br />
1945): appunti per un profilo<br />
del prete patriota, Fara<br />
Vicentino (VI) 2<strong>02</strong>0. - Id., La<br />
fabbrica dell’arcipretale di<br />
Bolzano Vicentino. Documenti<br />
e aspetti di una comunità<br />
tra il 1916 ed il 1953:<br />
mons. Albano Dovigo e la<br />
sua chiesa a cinquant’anni<br />
(1937-1987) dalla consacrazione,<br />
Bolzano Vicentino<br />
(VI) 1987. - A. Burrini-A.<br />
Scavazza, Giacomo Zanella<br />
uno di noi: la sua famiglia,<br />
le amicizie di Chiampo, i<br />
ricordi della sua fanciullezza,<br />
Chiampo (VI) 2<strong>02</strong>1. - M.<br />
Cenzon, L’ecumenismo in<br />
Veneto: sviluppo e crescita<br />
della ricerca dell’unità della<br />
Chiesa in questa terra. Elaborato<br />
per il baccaleureato<br />
in teologia, Padova 2<strong>02</strong>0. -<br />
V. Nori, Arzignano: religione,<br />
religiosità, 1945-1990,<br />
Arzignano (VI) 1996. - M.<br />
Pavan, Salmodia da Corona<br />
virus, Cercenasco (TO)<br />
2<strong>02</strong>0. - G. Piovene, Articoli<br />
dall’Unione Sovietica (1960),<br />
Venezia 2<strong>02</strong>0. - M. Pozzolo,<br />
Luigi Meneghello: un<br />
intellettuale transnazionale,<br />
Monticello Conte Otto (VI)<br />
2<strong>02</strong>0. - Settembre adriese<br />
2<strong>02</strong>0. Numero unico, Adria<br />
2<strong>02</strong>0. - F.M. von Rosenfranz,<br />
L’uomo che regalava<br />
la musica, [s.l.] 20<strong>01</strong>. - Il<br />
Veneto nel medioevo: dai<br />
comuni cittadini al predo-<br />
Bressanvido (VI) 2<strong>02</strong>0. - M.<br />
BAGNARA (collab.): A.<br />
Nicoletti, Ritratti d’Africa.<br />
Opera dell’Amore, Kenya,<br />
San Giovanni Lupatoto<br />
(VR) 2<strong>02</strong>1. - M. BREGANZE<br />
(aut.): L’adeguamento dei<br />
Comuni allo schema di regolamento<br />
edilizio tipo (R.E.T.)<br />
di fine anno: tra linee guida<br />
della Regione Veneto del<br />
2<strong>01</strong>8 e specificità territoriali<br />
comunali (estr. da: Atti del<br />
convegno di studio Principi<br />
e deroghe della nuova<br />
urbanistica veneta dal<br />
contenimento del consumo<br />
di suolo alla L.R.<br />
14/2<strong>01</strong>9 Veneto 2050,<br />
Castelfranco Veneto, 29<br />
novembre 2<strong>01</strong>9); Diritto del<br />
paesaggio, Padova 2<strong>02</strong>1; La<br />
disciplina del sistema di<br />
crescita socio-culturale:<br />
valorizzazione del patrimonio<br />
culturale negli strumenti<br />
urbanistici locali (estr. da: Il<br />
governo del territorio: le<br />
norme tecniche del nuovo<br />
Piano Territoriale Regionale<br />
di Coordinamento, Padova<br />
2<strong>02</strong>1). - A. BROGLIO<br />
(coaut.): Il ruolo della<br />
piattaforma continentale<br />
nord adriatica nel paleolitico<br />
superiore (estr. da:<br />
Millenni, Firenze 2<strong>02</strong>1). - R.<br />
CALZA (aut.): La musica<br />
vocale di Muzio Clementi.<br />
Clementi, David Thomson e<br />
il mondo musicale inglese:<br />
la Selection from the vocal<br />
compositions of Mozart<br />
(1813-1817) e la Selection<br />
from the melodies of<br />
different nations (1814); con<br />
un’appendice sulle Due<br />
canzonette (1792), Treviso<br />
2<strong>02</strong>0. - DALLA POZZA G.<br />
(donat.): L. Meneghello, Il<br />
dispatrio, Milano 1993. - E.<br />
FRANZINA (prefaz.): A. De<br />
Ruggiero, Settù voi vienire<br />
ora è il tempo: l’emigrazione<br />
toscana in Brasile (1875-<br />
1914), Ospedaletto (PI)<br />
- P. LANARO (aut.): Voglio<br />
pensare a Shakespeare:<br />
monologo, Città del<br />
Messico 2<strong>02</strong>0. - A. LAZZA-<br />
RETTO (coaut.): L’Azione<br />
cattolica italiana nella storia<br />
del Paese e della Chiesa<br />
(1868-2<strong>01</strong>8). Atti del<br />
convegno, 6-7 dicembre<br />
2<strong>01</strong>8, Archivio storico della<br />
Presidenza della Repubblica,<br />
cur. S. Ferrantin-P. Trionfini,<br />
Roma 2<strong>02</strong>1. - A. MINELLI<br />
(aut.): Biology and its<br />
disciplinary partitions:<br />
intellectual and academic<br />
constraints (estr. da:<br />
Scienzaefilosofia.it, n.<br />
24/2<strong>02</strong>0); Il contributo<br />
italiano alla terminologia<br />
biologica e alla nomenclatura<br />
delle specie viventi<br />
(estr. da: Rendiconti.<br />
Memorie e rendiconti di<br />
chimica, fisica, matematica<br />
e scienze naturali,<br />
138/2<strong>02</strong>0); Individuo,<br />
sviluppo, evoluzione: i fatti<br />
della natura e le domande<br />
aperte della biologia (estr.<br />
da: Generazioni: letteratura<br />
e altri saperi, 4/2<strong>02</strong>0); Not<br />
just mammals: epigenetics<br />
in a science of all living<br />
beings (estr. da: Paradigmi,<br />
3/2<strong>02</strong>0); Preface.<br />
Acknowledgements (estr.<br />
da: Understanding development,<br />
Melbourne 2<strong>02</strong>1);<br />
Voglia di biblioteca (estr. da:<br />
La polifora, 12/2<strong>02</strong>1);<br />
Zoologie (estr. da: Manuel<br />
des langues de spécialité,<br />
Berlin-Boston 2<strong>01</strong>6). - ID.<br />
(coaut.): The development<br />
of arthropod segmentation<br />
across the embryonic/<br />
post-embryonic divide: an<br />
evolutionary perspective<br />
(estr. da: Frontiers in<br />
ecology and evolution,<br />
9/2<strong>02</strong>1); Possible epigenetic<br />
origin of a recurrent gynandromorph<br />
pattern in<br />
continua a pagina 12
12 L’Accademia Olimpica<br />
continua da pagina 11<br />
Megachile wild bees (estr.<br />
da: Insects, 12/2<strong>02</strong>1). - G.A.<br />
MURARO (aut.): Alla ricerca<br />
del nostro passato: la donna<br />
ed il lavoro nella realtà di<br />
Marostica tra Ottocento e<br />
Novecento. Spunti per una<br />
futura ricerca (estr. da:<br />
Suggestioni del mondo<br />
rurale: donna lavoro<br />
famiglia, cur. G.F. Rodeghiero,<br />
Vicenza 1997);<br />
Aspetti di vita amministrativa<br />
e politica a Sandrigo<br />
durante l’età del Lombardo-<br />
Veneto (estr. da: Aspetti di<br />
storia di Sandrigo tra XIII e<br />
XX secolo, Vicenza 20<strong>01</strong>);<br />
La battaglia del Brenta del 6<br />
novembre 1796; Un inedito<br />
del 1797 conservato presso il<br />
museo di Bassano (estr. da:<br />
Napoleone a Bassano:<br />
iconografia e testimonianze<br />
dal 1796 al 1813,<br />
Bassano del Grappa (VI)<br />
1997); Breganze nell’età del<br />
Regno Lombardo-Veneto<br />
(estr. da: Quaderni breganzesi,<br />
10/20<strong>01</strong>); Breve profilo<br />
della realtà economica di<br />
Marostica e del suo territorio<br />
dall’età austriaca ai primi<br />
del Novecento (estr. da:<br />
Suggestioni del mondo<br />
rurale: i metalli e l’uomo<br />
nella pedemontana<br />
vicentina, cur. G.F. Rodeghiero,<br />
Monticello Conte<br />
Otto (VI) 2008); La grande<br />
depressione, Roosvelt e il<br />
New Deal: brevi note e<br />
spunti di riflessione (estr. da:<br />
WPA2<strong>01</strong>1: 21 artisti<br />
contemporanei interpretano<br />
l’America, cur. B. Gurriero,<br />
Schio (VI) 2<strong>01</strong>1); Joséphine<br />
de Beauharnais<br />
(1763-1814), l’imperatrice<br />
(estr. da: Le Grazie di<br />
Antonio Canova, cur. M.<br />
Guderzo, Crocetta del<br />
Montello (TV) 2<strong>01</strong>3);<br />
L’istruzione elementare a<br />
Marostica nell’Ottocento<br />
(estr. da: Suggestioni del<br />
mondo rurale: carta penna<br />
calamaio, cur. G.F. Rodeghiero,<br />
Vicenza 20<strong>02</strong>); Un<br />
luogo di incontro con<br />
l’altipiano dei Sette Comuni:<br />
il campo Marzio di Marostica<br />
(estr. da: Dal Bostel di<br />
Rotzo alla Pedemontana:<br />
studi e contributi alla<br />
scoperta di un territorio,<br />
Fara Vicentino (VI) 2<strong>01</strong>6);<br />
Marostica. I castelli, le mura,<br />
il borgo. Origine, struttura,<br />
vicende, Cittadella (PD)<br />
2009; Marostica dall’unità<br />
alla vigilia della prima<br />
guerra mondiale (estr. da:<br />
Bernardino Frescura: tra<br />
geografia economica e<br />
correnti migratorie. Atti del<br />
convegno, Vicenza 20<strong>02</strong>);<br />
Marostica nella Grande<br />
Guerra (estr. da: Marostica e<br />
la Grande Guerra: 24<br />
aprile-2 giugno 2<strong>01</strong>5.<br />
Memorie della città e<br />
testimonianze inedite, [s.l.]<br />
2<strong>01</strong>5); Marostica: storia,<br />
paesaggio, costume,<br />
Bassano del Grappa (VI)<br />
1988; L’oratorio dei Ss.<br />
Filippo e Giacomo di<br />
Pianezze nell’età contemporanea<br />
(estr. da: Atti del<br />
convegno: Oratorio dei Ss.<br />
Filippo e Giacomo la storia<br />
e il restauro, 19 settembre<br />
2003, Marostica (VI) 2004);<br />
Per non dimenticare le<br />
sofferenze, il dolore e i<br />
caduti sul fronte russo: brevi<br />
note, spunti e riflessioni su<br />
CSIR e ARMIR negli anni<br />
1941-1943 (estr. da: Testimonianze<br />
dall’alto vicentino<br />
al Don, Bassano del<br />
Grappa (VI) 2<strong>01</strong>3). - ID.<br />
(collab.): 1915-1918:<br />
Marostica in grigioverde.<br />
Atti del convegno 3 novembre<br />
2<strong>01</strong>8, Castello inferiore,<br />
Marostica, Marostica (VI)<br />
2<strong>01</strong>9; Alpiniana. Studi e<br />
testi: 3, Treviso 2<strong>01</strong>8;<br />
Prospero Alpini: medico e<br />
viaggiatore nel 450° della<br />
nascita: 1553-1616, Marostica<br />
(VI) 2005. - ID. (curat.):<br />
Marostica e la Grande<br />
Guerra: atti del convegno,<br />
cur. P. Pozzato-G.<br />
Nicolli-G.A. Muraro, Nove<br />
(VI) 1999. - ID. (coaut.): 100<br />
anni: un’età giovane. Scuola<br />
dell’Infanzia “Prospero<br />
Alpino” di Marostica in<br />
occasione del centenario<br />
della fondazione, Marostica<br />
(VI) 2<strong>01</strong>4; Atti del convegno<br />
Francesco Filippi e la<br />
promozione turistica di<br />
Marostica, cur. I.<br />
Azzolin-M.A. Cuman,<br />
Marostica (VI) 2<strong>01</strong>2; Il<br />
castello inferiore di Marostica:<br />
storia e recupero. Atti del<br />
convegno: Marostica, 26<br />
settembre 1998, cur. G.<br />
Marcadella, Marostica (VI)<br />
1999; Marostica: profilo<br />
istituzionale di un centro<br />
urbano nell’età della<br />
Serenissima, coord. C.<br />
Povolo, Vicenza 2004;<br />
Quaderni del Liceo Brocchi,<br />
A. 1, n. 0 1995/96, Vicenza<br />
1997; Ricordi del mondo<br />
rurale: saggi e fotografie<br />
d’epoca sul territorio di<br />
Marostica e delle sue<br />
frazioni, cur. E. Bertacco-L.<br />
Chiminello-A. Roversi,<br />
Vicenza 1996. - M. PERESA-<br />
NI (coaut.): The evolution<br />
and changing ecology of the<br />
African hominid oral<br />
microbiome (estr. da: PNAS,<br />
118/2<strong>02</strong>1). - D. PIOVAN<br />
(aut.): Introduction; Liberty<br />
ancient and modern in<br />
twentieth-century Italy:<br />
between classical scholarship<br />
and political theory<br />
(estr. da: Brill’s companion<br />
to the reception of Athenian<br />
democracy: from the<br />
late middle ages to the<br />
contemporary era, Leiden-<br />
Boston 2<strong>01</strong>6). - ID. (coaut.):<br />
Brill’s Companion to the<br />
reception of Athenian<br />
democracy: from the late<br />
Middle Ages to the contemporary<br />
Era, Leiden-Boston<br />
2<strong>02</strong>1; Con parole alate:<br />
autori, testi e contesti della<br />
letteratura greca, 3 voll.,<br />
Bologna 2<strong>02</strong>0. - G. THIENE<br />
(donat.): Andrea Palladio.<br />
Villa Caldogno: guida breve,<br />
cur. G. Cappellato, Bologna<br />
2<strong>02</strong>0; Annuario della<br />
Accademia nazionale dei<br />
Lincei, Roma 2<strong>01</strong>1; Antologia<br />
del gruppo storico di<br />
Monticello Conte Otto.<br />
Quaderno n. 12, Monticello<br />
Conte Otto (VI) 2<strong>01</strong>4; G.<br />
Azzolin, Versi, Fara Vicentino<br />
(VI) 2<strong>02</strong>0; I.F. Baldo,<br />
Dietro il bello van le genti:<br />
Giacomo Zanella e l’arte. Di<br />
Andrea Mantegna o della<br />
imitazione degli antichi:<br />
discorso letto nella R.<br />
Accademia di belle arti in<br />
Venezia il dì 6 agosto 1871,<br />
Giacomo Zanella, Vicenza<br />
2<strong>02</strong>0; Id., Il verso si fa<br />
musica: Giacomo Zanella,<br />
Vicenza 2<strong>01</strong>6; C. Castellani,<br />
Spirito Pelo Anguissola: un<br />
priore generale nell’età della<br />
Riforma, Roma 2<strong>02</strong>0; W.<br />
Dorigo, Venezie sepolte<br />
nella terra del Piave:<br />
duemila anni fra il dolce e il<br />
salso, Roma 1994; Giacomo<br />
Zanella. Per Chiampo<br />
nostalgia e poesia e 1937<br />
Osvaldo Mazzocco e Aurelio<br />
Peretti, cittadini di Chiampo<br />
ricordano Giacomo Zanella<br />
e l’amore per il paese natio,<br />
cur. I.F. Baldo, Vicenza 2<strong>02</strong>0;<br />
G. Giolo, Zanella e Leopardi,<br />
Vicenza 2<strong>01</strong>2; Nancy Genn:<br />
architecture from within,<br />
cur. F. Valente, Milano 2<strong>01</strong>8;<br />
La Regione del Veneto.<br />
Cinquant’anni di storia:<br />
1970-2<strong>02</strong>0, cur. F. Agostini,<br />
Venezia 2<strong>02</strong>0; La regione<br />
del Veneto: il futuro estratto<br />
dai fatti 1970-2<strong>02</strong>0, cur. M.<br />
Bertolissi, Venezia 2<strong>02</strong>0;<br />
Schio artiera e altre poesie.<br />
Opera poetica nel bicentenario<br />
della nascita, Alessandro<br />
Rossi. Il cantuccio<br />
poetico dell’industriale, Italo<br />
Francesco Baldo. Giacomo<br />
Zanella e Alessandro<br />
Pasqualigo per Alessandro<br />
Rossi: poesie di Giacomo<br />
Zanella dedicate al cugino<br />
Alessandro Rossi, Vicenza<br />
2<strong>01</strong>9; Scrigni di fiori e<br />
profumi: le ceramiche di<br />
Nove. Capolavori tra natura<br />
e finzione, cur. K. Brugnolo,<br />
Venezia 2<strong>01</strong>6; W. Wenders-<br />
M. Zournazi, Inventare la<br />
pace: dialogo sulla percezione,<br />
Milano 2<strong>01</strong>4. - L.<br />
TREVISAN (aut.): Il respiro<br />
del bosco: le montagne della<br />
città di Vicenza sull’Altopiano<br />
dei Sette Comuni,<br />
Sommacampagna (VR)<br />
2<strong>02</strong>0.<br />
Orario della biblioteca:<br />
martedì e mercoledì<br />
dalle 8.30 alle 13.00<br />
e dalle 14.00 alle 17.30.<br />
Il catalogo è disponibile<br />
nel sito dell’Accademia:<br />
www.accademiaolimpica. it.