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51 giorni senza scuse (Italian - Rich Gaspari

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GIORNO 13 NON FALLIRAI

Ti ho già raccontato che, dopo la fine della mia carriera di bodybuilder professionista, persi

tutto. La palestra di cui ero proprietario. Tutti i miei risparmi. Dopo l’incendio della casa di mia

madre, avevo perso i miei ricordi, le mie scorte di magazzino e perfino il tetto sopra la testa. Ti ho

anche detto che un vincente è chi si rialza dopo essere caduto.

Per me, rialzarsi significò cominciare in un altro scantinato ancora. In qualche maniera sembrava

un destino. Il mio primo allenamento come quattordicenne magrolino che voleva assomigliare ad

Arnold era stato nella cantina dei miei genitori. Come trentacinquenne che aveva perso tutto,

ripartivo dallo scantinato di mia mamma. Dopo l’incendio mi spostai nello scantinato di mio fratello.

Non era carino come quello della mamma, ma mi bastava.

Avevo dubbi su me stesso? Certo. Ero passato da una carriera che mi faceva comparire sugli

schermi TV e le copertine delle riviste, con centinaia di migliaia di fan, a vivere grazie alla

generosità dei familiari. Era l’ora di avere un lavoro “vero” e mettere da parte questa passione che

nutrivo ancora per il bodybuilding?

Mi misi addirittura a lavorare con una compagnia assicurativa, seguii il loro programma di

formazione e vendetti una polizza già la prima volta che provai da solo. Non c’era niente di sbagliato

nel fare l’agente assicurativo, ma io sapevo che non andava bene per me. Non avevo chiuso con il

bodybuilding. Così portai il contratto firmato della polizza venduta al mio superiore (felice che

avessi ottenuto una vendita) e detti le dimissioni. Ci rimase male, ma eravamo diventati amici e

comprese che nutrivo ancora una forte passione per il mondo del bodybuilding. Questo non vuol dire

che lui o i miei familiari non credessero che fossi un po’ pazzo. Forse lo ero. Dopotutto, ero ancora

in debito di 70.000 dollari con il mio fornitore di integratori. Mi pareva una piccola fortuna. Ecco

cosa dissi a me stesso: non fallirai.

È difficile riorganizzare le nuove scorte di magazzino quando non hai pagato per ciò che è

bruciato nell’incendio. Feci una promessa al fornitore. Dissi: “Ti pago qualcosa ogni singola

settimana, anche se non è molto, ma arriverò a ridarti ogni centesimo”. E lo feci. Perché? Perché

credevo in me stesso quando dissi: “Non fallirai”.

Non importa se ti manca il lavoro, se non sei in una relazione sentimentale, se non hai il fisico

che vuoi in questo momento. Anche se hai fallito in passato, anche se al momento sei con la schiena a

terra. Alla fine, non fallirai.

Sollevati. Torna in palestra. Spostati nello scantinato di tuo fratello se è necessario. E, cosa più

importante, guardati allo specchio e ripetiti: “Non fallirai”.

Le parole sono potenti. Accertati che le tue parole piantino semi di successo ed eccellenza nella

tua vita.

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