51 giorni senza scuse (Italian - Rich Gaspari
GIORNO 12 TENERE UN DIARIOSappiamo che la mente gioca brutti scherzi a ciascuno di noi, soprattutto quando si tratta dellamemoria. L’altra sera ho avuto una “discussione” divertente con un amico riguardo uno dei nostriprimi incontri d’affari. Ero sicuro di esserci incontrati in un preciso ristorante e lui era altrettantosicuro che fosse un posto differente. Era una cosa da niente ma dimostra come i ricordi si distorconocol tempo, perfino quando siamo assolutamente certi di avere ragione.La maniera migliore di conservare accuratamente le nostre esperienze è un diario. Vai in unalibreria, una cartoleria, un grosso supermercato e troverai un’ampia gamma di diari. Ci sono diariper mamme, adolescenti, amanti del vino o della lettura o dei viaggi, per dirigenti, per insegnanti e,sì, anche per chi vuole tenere traccia dei propri allenamenti. Esistono perfino programmi online eapplicazioni per smartphone in grado di fare la stessa cosa.Cosa uso io ora? Io sono una personalità autonoma e diretta. Mi piace avere un semplice diario arighe. Non voglio suggerimenti su cosa scrivere. I miei diari, negli ultimi trent’anni, sono statisoprattutto orientati al raggiungimento di un obiettivo.Cosa scrivo? Semplice.L’unica parte imprevedibile del mio diario è la sezione dei risultati. Se sei un bodybuilderprofessionista, prendi le misure ogni tanto. Sai che ti vedi allo specchio, ma devi controllare ancheattraverso numeri oggettivi. A quei tempi non lasciavo spazio a ipotesi. Ricordo ancora la primavolta che misurai la circonferenza del mio bicipite ed era 53 cm. Lo annotai. Sapevo con precisionequali parti rispondevano correttamente al mio programma e dove era necessario dedicare del lavoroin più. Praticavo questo sport da abbastanza tempo per conSappiamo che la mente gioca brutti scherzi a ciascuno di noi, soprattutto quando si tratta dellamemoria. L’altra sera ho avuto una “discussione” divertente con un amico riguardo uno dei nostriprimi incontri d’affari. Ero sicuro di esserci incontrati in un preciso ristorante e lui era altrettantosicuro che fosse un posto differente. Era una cosa da niente ma dimostra come i ricordi si distorconocol tempo, perfino quando siamo assolutamente certi di avere ragione.La maniera migliore di conservare accuratamente le nostre esperienze è un diario. Vai in unalibreria, una cartoleria, un grosso supermercato e troverai un’ampia gamma di diari. Ci sono diariper mamme, adolescenti, amanti del vino o della lettura o dei viaggi, per dirigenti, per insegnanti e,sì, anche per chi vuole tenere traccia dei propri allenamenti. Esistono perfino programmi online eapplicazioni per smartphone in grado di fare la stessa cosa.Cosa uso io ora? Io sono una personalità autonoma e diretta. Mi piace avere un semplice diario arighe. Non voglio suggerimenti su cosa scrivere. I miei diari, negli ultimi trent’anni, sono statisoprattutto orientati al raggiungimento di un obiettivo.Cosa scrivo? Semplice.data
pastiintegratoriallenamentoriposorisultatiL’unica parte imprevedibile del mio diario è la sezione dei risultati. Se sei un bodybuilderprofessionista, prendi le misure ogni tanto. Sai che ti vedi allo specchio, ma devi controllare ancheattraverso numeri oggettivi. A quei tempi non lasciavo spazio a ipotesi. Ricordo ancora la primavolta che misurai la circonferenza del mio bicipite ed era 53 cm. Lo annotai. Sapevo con precisionequali parti rispondevano correttamente al mio programma e dove era necessario dedicare del lavoroin più. Praticavo questo sport da abbastanza tempo per controllare la mia performance da quello chevedevo allo specchio e da come mi sentivo.Magari tu pensi: “Rich, non sono sicuro di essere così fissato. Mi sembra troppo incasinato”.Nessun problema. Ho detto fin dall’inizio che questo programma è per te: i tuoi sogni, i tuoi obiettivi,le tue esigenze. Ti incoraggio però a provare e tenere il diario almeno per una settimana. Dopo settegiorni, leggi cosa hai scritto. So che non è un tempo sufficiente per capire bene cosa funziona e cosanon funziona nel lungo termine. Potresti comunque scoprire qualcosa di utile e, forse, capire cheannotare il tuo impegno e i tuoi progressi ti piace quanto piace a me.Come minimo, il diario ti dimostra che è importante ciò che fai ogni singolo giorno. Tutto conta.Tutto merita di essere scritto nero su bianco. Perciò, scrivi per te stesso in modo da rileggere infuturo e capire quanto sei arrivato lontano dopo che hai preso la decisione di essere nella miglioreforma possibile!
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GIORNO 12 TENERE UN DIARIO
Sappiamo che la mente gioca brutti scherzi a ciascuno di noi, soprattutto quando si tratta della
memoria. L’altra sera ho avuto una “discussione” divertente con un amico riguardo uno dei nostri
primi incontri d’affari. Ero sicuro di esserci incontrati in un preciso ristorante e lui era altrettanto
sicuro che fosse un posto differente. Era una cosa da niente ma dimostra come i ricordi si distorcono
col tempo, perfino quando siamo assolutamente certi di avere ragione.
La maniera migliore di conservare accuratamente le nostre esperienze è un diario. Vai in una
libreria, una cartoleria, un grosso supermercato e troverai un’ampia gamma di diari. Ci sono diari
per mamme, adolescenti, amanti del vino o della lettura o dei viaggi, per dirigenti, per insegnanti e,
sì, anche per chi vuole tenere traccia dei propri allenamenti. Esistono perfino programmi online e
applicazioni per smartphone in grado di fare la stessa cosa.
Cosa uso io ora? Io sono una personalità autonoma e diretta. Mi piace avere un semplice diario a
righe. Non voglio suggerimenti su cosa scrivere. I miei diari, negli ultimi trent’anni, sono stati
soprattutto orientati al raggiungimento di un obiettivo.
Cosa scrivo? Semplice.
L’unica parte imprevedibile del mio diario è la sezione dei risultati. Se sei un bodybuilder
professionista, prendi le misure ogni tanto. Sai che ti vedi allo specchio, ma devi controllare anche
attraverso numeri oggettivi. A quei tempi non lasciavo spazio a ipotesi. Ricordo ancora la prima
volta che misurai la circonferenza del mio bicipite ed era 53 cm. Lo annotai. Sapevo con precisione
quali parti rispondevano correttamente al mio programma e dove era necessario dedicare del lavoro
in più. Praticavo questo sport da abbastanza tempo per con
Sappiamo che la mente gioca brutti scherzi a ciascuno di noi, soprattutto quando si tratta della
memoria. L’altra sera ho avuto una “discussione” divertente con un amico riguardo uno dei nostri
primi incontri d’affari. Ero sicuro di esserci incontrati in un preciso ristorante e lui era altrettanto
sicuro che fosse un posto differente. Era una cosa da niente ma dimostra come i ricordi si distorcono
col tempo, perfino quando siamo assolutamente certi di avere ragione.
La maniera migliore di conservare accuratamente le nostre esperienze è un diario. Vai in una
libreria, una cartoleria, un grosso supermercato e troverai un’ampia gamma di diari. Ci sono diari
per mamme, adolescenti, amanti del vino o della lettura o dei viaggi, per dirigenti, per insegnanti e,
sì, anche per chi vuole tenere traccia dei propri allenamenti. Esistono perfino programmi online e
applicazioni per smartphone in grado di fare la stessa cosa.
Cosa uso io ora? Io sono una personalità autonoma e diretta. Mi piace avere un semplice diario a
righe. Non voglio suggerimenti su cosa scrivere. I miei diari, negli ultimi trent’anni, sono stati
soprattutto orientati al raggiungimento di un obiettivo.
Cosa scrivo? Semplice.
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