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51 giorni senza scuse (Italian - Rich Gaspari

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GIORNO 6 SPINGI DI PIÙ

Nel mondo del bodybuilding e fitness sono conosciuto come “The Dragon Slayer” [“L’ammazza

draghi”, N. d. T.]. Sono stato tra i pochi nella storia di questo sport a diventare professionista molto

giovane: nel 1984, subito dopo avere vinto i Campionati Mondiali IFBB all’età di 21 anni. Da

professionista fissai un nuovo standard per la condizione di gara e divenni il primo a mostrare le

striature sui glutei.

Magari non sai che il mio successo come bodybuilder non era “previsto”. Perfino quando iniziai

a gareggiare, la gente cercava di farmi capire che non avevo futuro in questo sport. È vero che la mia

genetica era meno che perfetta (anche se lo spiegherò meglio più avanti, in questo libro). Credimi,

non cerco scuse per quello che mi è toccato in sorte alla nascita. Sapevo che nel mio sport ci

sarebbero sempre state persone più grosse, più alte e di struttura fisica più ampia, dotate di genetica

superiore. Non potevo farci niente. Tuttavia, decisi che non importava. Giurai a me stesso di essere il

meglio che potevo e di impegnarmi per riuscirci davvero. Lo desideravo più di chiunque altro e

avrei fatto tutto ciò che occorreva per vincere. Se voleva dire allenarmi più intensamente di ogni

altro sul pianeta, lo avrei fatto. Se significava essere più meticoloso con la dieta rispetto a tutti gli

altri, benissimo: lo avrei fatto. Niente e nessuno mi avrebbe arrestato. Nessuno, tra chi osservavo, si

impegnava più di me in palestra. Lo so di sicuro. Perché se mai vedevo qualcuno particolarmente

concentrato, allora lo usavo come motivazione per superarlo e fare ancora meglio in palestra.

Durante la mia carriera da professionista divenni famoso per due cose: la mia condizione di gara

con una definizione muscolare eccezionale e la mia intensità d’allenamento quasi sovrumana. Sono

orgoglioso che in ogni discussione su chi sia stato il bodybuilder ad allenarsi più intensamente in

ogni tempo, il mio nome compare sempre in cima alla lista insieme a leggende quali Tom Platz e

Dorian Yates. Devi sapere che capii molto presto che il mio impegno in palestra era una delle poche

cose su cui potevo avere pieno controllo. Non avevo paura di lavorare molto e, di sicuro, non mi

tiravo indietro di fronte al dolore e al fastidio. Piuttosto li accettavo e li ricercavo ogni singola volta

che entravo in palestra. Quando le serie diventavano faticose, era lì che iniziavo a contare. Portavo

le mie sessioni a livelli che quasi nessun altro bodybuilder osava o aveva il coraggio di raggiungere.

Nella mia mente ogni allenamento era l’ultimo. Non c’erano “giorni leggeri” e non ho mai

considerato la palestra un ritrovo sociale dove passare il tempo libero chiacchierando. Ci andavo

per un solo motivo: mettermi alla prova contro il freddo ferro e tirare fuori tutto l’impegno di cui

fossi capace.

Puoi sognare di avere un fisico più bello. Alle volte puoi sentirti scoraggiato perché non sai se

avrai mai un corpo di cui andare fiero. Guardi le foto sulle riviste e i campioni ti sembrano alieni.

Cosa ti serve per ottenere un fisico con muscoli densi e spessi, scolpito nel granito? Parlo di muscoli

che non vuoi nascondere (e che non potresti nascondere, anche volendo). Cosa faresti se ti dicessi

che il fattore più importante in assoluto per trasformare in realtà quella visione non è nient’altro che

il tuo atteggiamento mentale? Dopo che hai deciso che ti impegnerai sempre di più giorno dopo

giorno, che dedicherai una concentrazione sempre maggiore di quella che tu pensavi o che qualcun

altro abbia mai pensato possibile, niente potrà fermarti.

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