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51 giorni senza scuse (Italian - Rich Gaspari

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GIORNO 37 COSTI QUEL CHE COSTI

La mia carriera nel bodybuilding coincise quasi perfettamente con quella giornalistica di Lonnie

Teper, forse lo scrittore più prolifico nella storia del nostro sport. Se sei mai stato a un evento

professionistico IFBB o dilettantistico NPC, è assai probabile che tu lo abbia visto dal vivo perché

ha presentato oltre 250 competizioni di bodybuilding. Possiede un’eccellente formazione come

giornalista sportivo, redattore specializzato in sport ed è perfino direttore dell’ufficio stampa per lo

sport presso un’università. Ha vinto molti premi come scrittore e io mi trovo sempre bene durante le

sue interviste. Una delle ragioni è che possiede una memoria incredibile. Circa un anno fa mi ha

intervistato per la rivista Iron Man e la prima cosa che mi ha detto è stata: “Rich, mi ricordo quando

hai iniziato con la tua azienda. Ti presentavi agli eventi e affittavi un tavolo da 180 cm e due sedie.

Incredibile quanto sei arrivato lontano”.

Ho già raccontato come non fossi pronto per la transizione da atleta professionista al “mondo

reale”. Avevo completato un paio d’anni al college ma dedicando tutte le mie energie alla mia

passione sportiva. Mi ero immaginato che sarebbe stato facile creare una palestra di successo e un

servizio di personal training nel natio New Jersey. Non fu così. Impiegai appena un anno per perdere

tutto. Comunque contrattaccai e fui determinato a fare tutto il necessario per costruire un’azienda di

successo.

In quei primi giorni, ciò significava affittare lo spazio più piccolo ed economico nelle expo degli

eventi di bodybuilding.

Non avevo un bello stand da allestire. Avevo la mia tovaglia da stendere sul tavolo e un piccolo

cartello. Di solito il mio stand era nel retro del padiglione, così se volevo fare affari non potevo

stare seduto e aspettare che la gente si avvicinasse. Occorreva che stessi nel corridoio sorridendo e

stringendo la mano per parlare con quante più persone possibile nella speranza che avrebbero dato

un’occhiata alla mia linea di prodotti per l’integrazione.

Fu un’esperienza umiliante. Ero passato dal centro del palco con migliaia di persone che mi

acclamavano e le macchine fotografiche che catturavano ogni mio movimento alla parte meno visitata

dei padiglioni delle expo. So che alcune persone provavano pena per me. Non posso dirti quante

volte sentivo cose come: “Povero Rich. Guarda cosa deve fare”.

Ora non ho intenzione di mentirti e fare finta che fossero tutte rose e fiori. Ma posso dirti, in tutta

onestà, che non ho mai sprecato un secondo per compiangermi. Alle volte mi posso essere sentito un

po’ disperato, annaspando per rimanere a galla, ma non la consideravo una gravissima catastrofe. Era

un lavoro onesto. Era qualcosa di mia proprietà. Ed ero sicuro che sarebbe stato un successo. Mi

conoscevo. E sapevo che ero la medesima persona che un paio d’anni prima aveva avuto successo al

centro del palco.

Lonnie è una persona schietta e ha ammesso che, dapprima, non era sicuro che ce la potessi fare.

Lo sorprese alquanto scoprire quante cose di nutrizione avessi studiato agli inizi della carriera. Mi

ricordava forse come il più grande “lavoratore” nella storia del bodybuilding, ma non conosceva

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