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Allure Magazine (2-2022)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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ci ha permesso di calcolare e compensare le emissioni<br />

di CO2 delle nostre spedizioni attraverso il finanziamento<br />

di iniziative per la salvaguardia ambientale. Dal 2020,<br />

poi, utilizziamo esclusivamente energia derivante da<br />

fonti rinnovabili. Parallelamente, esploriamo senza sosta<br />

nuove soluzioni per rendere i nostri prodotti più green,<br />

dalla formula al packaging. La scelta di quest’ultimo è infatti<br />

imprescindibile per ottenere un prodotto sostenibile:<br />

si deve anzitutto sviluppare il packaging in un’ottica<br />

di eco-design. Il materiale che compone primario e<br />

secondario può essere riciclato o riciclabile, monomateriale<br />

o facilmente disassemblabile per favorirne uno<br />

smaltimento differenziato. Anche a livello formulistico<br />

siamo sempre più attenti che le nostre formulazioni siano<br />

compatibili con queste tipologie di packaging; ci stiamo<br />

inoltre concentrando sul concetto di upcycling e più<br />

in generale sull’utilizzo di ingredienti sostenibili.<br />

Dario Ferrari. Sul fronte della sostenibilità, abbiamo abbracciato<br />

una strategia di sviluppo in linea con i principi<br />

ESG (environment, social e governance), sostanziata da<br />

un preciso piano di sostenibilità di gruppo che prevede<br />

specifici obiettivi e piani di azione fino al 2025. Per<br />

quanto riguarda la sfera sociale, da anni siamo impegnati<br />

nell’integrazione e nel supporto delle comunità locali attraverso<br />

un piano di assunzione che prevede l’integrazione<br />

di lavoratori svantaggiati. Per quanto concerne l’ambiente,<br />

la sostenibilità è integrata nelle scelte di business<br />

e nell’approvvigionamento responsabile dei materiali,<br />

unitamente alla creazione di prodotti qualificati dal<br />

punto di vista etico, caratteristica di rilevanza strategica<br />

nel settore cosmetico. Il nostro impegno prosegue anche<br />

attraverso la riduzione delle emissioni, nel rispetto<br />

dell’ambiente e nella tutela dei lavoratori, e questo ha<br />

portato l’azienda a ottenere dei riconoscimenti, come<br />

per esempio l’EcoVadis Platinum Medal nel 2021, che ha<br />

posto Intercos tra le top 1% aziende cosmetiche più virtuose<br />

in termini di ESG. La politica di sostenibilità mira<br />

«Responsible sourcing,<br />

sustainable procurement<br />

ed ethical purchaising<br />

sono oggi parole d’ordine<br />

nell’industria del beauty».<br />

a promuovere la trasparenza, i valori, la tutela e la sicurezza<br />

dei consumatori, il benessere dei dipendenti sul posto<br />

di lavoro, e migliorare la produzione seguendo una filosofia<br />

di rispetto e tutela dell’ambiente. Tra gli obiettivi da<br />

realizzare entro il 2025 abbiamo l’utilizzo di materie prime<br />

certificate RSPO nei nostri prodotti, la riduzione delle<br />

emissioni di gas serra, la produzione di cosmetici che<br />

rispetti sempre più l’ambiente e la costante riduzione degli<br />

infortuni in tutte le società del gruppo. Crediamo nella<br />

cosmetica sostenibile e abbiamo a cuore i nostri valori che<br />

prevedono in primis la salute di dipendenti e consumatori.<br />

8. Quali saranno le materie prime del futuro?<br />

Renato Ancorotti. La natura è da sempre fonte di ispirazione<br />

e offre infinite opportunità. Un po’ come avviene nel<br />

mondo del food, la naturalità, il biologico e l’organico<br />

rispondono al macro-trend del “green”, sul quale si stanno<br />

concentrando i ricercatori. I cosmetici a connotazione<br />

naturale vantano attivi efficaci e al contempo molto suggestivi<br />

in termini di storytelling. Proprio come i superfood,<br />

gli hero ingredient del beauty derivati da piante e<br />

fiori nutrono la pelle grazie ai loro riconosciuti principi<br />

funzionali. Un altro trend che prende spunto dal settore<br />

alimentare è quello della fermentazione, processo di<br />

trasformazione di fitocomplessi vegetali che ne potenzia<br />

l’azione antiossidante, la frazione amminoacidico-proteica,<br />

le vitamine. Fiori, foglie, frutti, radici... i cosmetici<br />

fermentati sono una famiglia variegata dalle svariate<br />

possibilità a livello formulistico. Come anche i probiotici,<br />

che riequilibrano la microflora batterica della pelle, o<br />

ancora le acque biologiche estratte dalla frutta che, oltre a<br />

ereditarne gli effetti benefici, costituiscono un’alternativa<br />

all’acqua demineralizzata.La crescente sensibilità verso<br />

la salvaguardia delle risorse idriche ha inoltre portato alla<br />

ribalta le formulazioni waterless, come per esempio gli<br />

anidri e i cosmetici solidi. Per questo, al fianco di Green<br />

Beauty, si sente parlare sempre di più di Blue Beauty,<br />

la bellezza che salva gli oceani, caratterizzata dall’impiego<br />

cosmetico di risorse sostenibili provenienti da ambienti<br />

acquatici: grazie alla Blue Biotechnology si possono<br />

Ancorotti

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