Allure Magazine (2-2022)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto. Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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13.06.2022 Views

018 MERCATO Ancorotti 3. Per voi cosa significa fare ricerca e innovazione? Renato Ancorotti. L’R&D è il nostro core business. Fare ricerca significa dedicare tempo - tanto - alla scoperta di materie prime esistenti, oppure stabilire sinergie con fornitori e centri universitari per partecipare alla creazione di nuovi ingredienti, come per esempio principi attivi. Vuol dire studiare texture mai viste sul mercato, esplorare diverse sensorialità, o ideare categorie di prodotto e metodi di applicazione inediti. Dal punto di vista industriale, innovare significa collaborare allo sviluppo di nuove tecnologie produttive, impiegare soluzioni di automazione industriale e robotica, e implementare sistemi informativi integrati per la gestione e il monitoraggio dell’intero processo. Tutto questo nel rispetto di altissimi standard di qualità e sicurezza per il consumatore finale, certo, ma anche in piena tutela degli addetti coinvolti in ogni operazione, perché l’innovazione dev’essere al servizio delle persone, sempre. Dario Ferrari. Crediamo fortemente nella ricerca e nell’ innovazione e questo significa continuare a investire, stringere collaborazioni con università internazionali, attrarre talenti. Da oltre 50 anni anticipiamo e influenziamo le tendenze del mondo della cosmesi e del beauty. Uno dei valori fondanti che guida le nostre scelte e strategie, riguarda la capacità di soddisfare le esigenze delle aziende partner. I nostri laboratori e i centri di ricerca sono interamente dedicati allo sviluppo di materie prime, principi attivi e formule avanzate per la produzione di cosmetici di innovazione sostenibilità sicurezza alta qualità. Le nuove formulazioni sviluppate, una volta scelte dai nostri clienti, vengono adattate alle loro specifiche esigenze, assicurando l’unicità di ogni prodotto venduto. La presenza globale dei nostri centri di ricerca risulta fondamentale, consentendo di attingere a un know-how di livello internazionale. In questo contesto si inserisce anche l’apertura della filiale Intercos Korea, diventata uno dei principali centri di ricerca del gruppo, a supporto dell’espansione nel mercato asiatico: la Corea è un paese caratterizzato da una cultura e un’innovazione nel segmento skincare unici al mondo. 4. Come sono strutturati i vostri sistemi di sicurezza dell’ambito della ricerca? Renato Ancorotti. Innanzitutto, rendendo i nostri spazi di ricerca ad accesso regolamentato. Per quanto riguarda invece i sistemi di cyber security, abbiamo adottato policy strutturate ad hoc e un sistema di credenziali e segmentazione delle autorizzazioni di gestione e accesso essenziali per l’utilizzo del Laboratory Information Management System (LIMS) che abbiamo implementato, un gestionale verticale e specializzato per le attività di R&D e Regulatory Affairs. Naturalmente ci avvaliamo di sistemi di protezione dati sia a livello hardware che software. 5. Siete visionari e anticipate le tendenze e le richieste del mercato, ma come? Renato Ancorotti. Al di là di un costante monitoraggio del mercato, in quanto operatori a monte della filiera cosmetica abbiamo il vantaggio di conoscere per primi i lanci dei brand di tutto il mondo: questo offre innegabilmente una prospettiva privilegiata, una visione globale sul futuro della cosmesi. I clienti, però, come giusto osserva, ci chiedono di anticipare le tendenze con proposte sempre più innovative. Siamo in grado di farlo avvalendoci del supporto di agenzie di trend forecasting e market intelligence, ma soprattutto grazie alla curiosità e all’intuito che contraddistingue il team marketing e all’instancabile lavoro del nostro centro di ricerca, cuore pulsante della nostra attività. Dario Ferrari. Cambiamento e innovazione sono elementi essenziali che ci permettono di essere un passo in avanti

sul mercato. Attraverso l'Open Innovation, riusciamo a collaborare con aziende esterne per anticipare le tendenze di mercato, nei diversi paesi e nei vari segmenti di prezzo; ci avvaliamo di strumenti all’avanguardia e di ricerca avanzata capaci di identificare possibili trend futuri. Inoltre, attraverso Intercos Intelligence, un sistema di AI, siamo in grado di cogliere le tendenze nella cosmesi attraverso lo studio di dati provenienti da motori di ricerca e dai social networks che, uniti ai dati sviluppati internamente, consentono una visione ampia e completa del nostro mercato di riferimento. Anche le numerose collaborazioni con alcune università internazionali, in Italia e all’estero, rappresentano un elemento molto importante. 6. Un nuovo prodotto nasce sempre da una particolare materia prima o anche da uno spunto di marketing? Renato Ancorotti. Direi entrambe le cose. Sicuramente lo scouting e l’impiego di materie prime innovative e attivi di ultima generazione è una parte fondamentale nella formulazione di nuovi prodotti. Mantenere un alto livello di interazione con i fornitori, di MP ma non solo, anche di packaging e tecnologie industriali, crea una sinergia strategica che è alla base del nostro successo. Spesso però è il team marketing a delineare la direzione sulla quale orientare il lavoro di ricerca. I reparti marketing e R&D collaborano infatti in stretto contatto per realizzare cosmetici innovativi e che rispondano alle esigenze future del mercato. Dario Ferrari. Innovazione e marketing in Intercos lavorano costantemente insieme. Lo scouting di nuovi trend e le innovazioni proposte sono sempre correlati. Nel beauty esistono tendenze che variano da regione a regione e che possono modificarsi nel breve tempo e macro-tendenze che decidono invece l’andamento del mercato e sono più durature. Per fare un esempio, in questo momento, la sostenibilità è un elemento di tendenza capace di guidare anche i valori che un’azienda trasmette, e noi abbiamo abbracciato da molto tempo «Studiare texture mai viste sul mercato, esplorare diverse sensorialità, o ideare categorie di prodotto e metodi di applicazione inediti». questa nuova sfida. La nascita di prodotti ecosostenibili è una diretta conseguenza che prende spunto sia dalla ricerca di materie prime alternative non inquinanti, sia dalle tendenze del mercato e che ormai richiede etichette trasparenti e ingredienti di origine naturale. Oggi siamo sicuramente all’avanguardia nello sviluppo di nuove materie prime. Inizialmente, l’utilizzo di ingredienti sostenibili non garantiva sempre performance soddisfacenti, ma oggi i nostri ricercatori sono stati in grado di creare soluzioni sostenibili per l’ambiente e al contempo altamente performanti. 7. La sensibilità rispetto alla sostenibilità è in continua crescita, qual è la vostra visione? Renato Ancorotti. La sostenibilità è un elemento essenziale del nostro modo di fare business. La transizione ecologica è un traguardo imprescindibile, da perseguire adeguando le policy aziendali, monitorando consumi e implementando soluzioni di smart manufacturing che permettano di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive. Noi abbiamo obiettivi ambiziosi, molti dei quali raggiunti mediante la ristrutturazione del polo industriale ex Olivetti, grazie alla quale abbiamo ampliato la nostra capacità produttiva del 150% senza consumo di suolo: non costruire ex novo è infatti il punto di partenza se si vuole davvero parlare di sostenibilità industriale. In questa fabbrica abbiamo inoltre implementato misure di efficientamento impiantistico e strutturale d’avanguardia, che ci hanno consentito di dimezzare i consumi energetici al m2 e tagliare le emissioni dirette di CO2 e del 65%. Neutralizzare l’impronta di carbonio con la compensazione delle emissioni attraverso il supporto a favore di programmi di salvaguardia ambientale è un altro percorso che abbiamo avviato dall’anno scorso aderendo a DHL Go Green, il programma di DHL che Intercos

sul mercato. Attraverso l'Open Innovation, riusciamo a<br />

collaborare con aziende esterne per anticipare le tendenze<br />

di mercato, nei diversi paesi e nei vari segmenti di<br />

prezzo; ci avvaliamo di strumenti all’avanguardia e di ricerca<br />

avanzata capaci di identificare possibili trend futuri.<br />

Inoltre, attraverso Intercos Intelligence, un sistema di AI,<br />

siamo in grado di cogliere le tendenze nella cosmesi attraverso<br />

lo studio di dati provenienti da motori di ricerca<br />

e dai social networks che, uniti ai dati sviluppati internamente,<br />

consentono una visione ampia e completa del<br />

nostro mercato di riferimento. Anche le numerose collaborazioni<br />

con alcune università internazionali, in Italia e<br />

all’estero, rappresentano un elemento molto importante.<br />

6. Un nuovo prodotto nasce sempre da una particolare<br />

materia prima o anche da uno spunto di marketing?<br />

Renato Ancorotti. Direi entrambe le cose. Sicuramente<br />

lo scouting e l’impiego di materie prime innovative e<br />

attivi di ultima generazione è una parte fondamentale<br />

nella formulazione di nuovi prodotti. Mantenere un alto<br />

livello di interazione con i fornitori, di MP ma non<br />

solo, anche di packaging e tecnologie industriali, crea<br />

una sinergia strategica che è alla base del nostro successo.<br />

Spesso però è il team marketing a delineare la direzione<br />

sulla quale orientare il lavoro di ricerca. I reparti<br />

marketing e R&D collaborano infatti in stretto contatto<br />

per realizzare cosmetici innovativi e che rispondano<br />

alle esigenze future del mercato.<br />

Dario Ferrari. Innovazione e marketing in Intercos lavorano<br />

costantemente insieme. Lo scouting di nuovi trend<br />

e le innovazioni proposte sono sempre correlati.<br />

Nel beauty esistono tendenze che variano da regione<br />

a regione e che possono modificarsi nel breve tempo e<br />

macro-tendenze che decidono invece l’andamento del<br />

mercato e sono più durature. Per fare un esempio, in<br />

questo momento, la sostenibilità è un elemento di tendenza<br />

capace di guidare anche i valori che un’azienda<br />

trasmette, e noi abbiamo abbracciato da molto tempo<br />

«Studiare texture mai viste<br />

sul mercato, esplorare<br />

diverse sensorialità, o ideare<br />

categorie di prodotto<br />

e metodi di applicazione inediti».<br />

questa nuova sfida. La nascita di prodotti ecosostenibili<br />

è una diretta conseguenza che prende spunto sia dalla<br />

ricerca di materie prime alternative non inquinanti, sia<br />

dalle tendenze del mercato e che ormai richiede etichette<br />

trasparenti e ingredienti di origine naturale. Oggi siamo<br />

sicuramente all’avanguardia nello sviluppo di nuove<br />

materie prime. Inizialmente, l’utilizzo di ingredienti<br />

sostenibili non garantiva sempre performance soddisfacenti,<br />

ma oggi i nostri ricercatori sono stati in grado di<br />

creare soluzioni sostenibili per l’ambiente e al contempo<br />

altamente performanti.<br />

7. La sensibilità rispetto alla sostenibilità è in continua<br />

crescita, qual è la vostra visione?<br />

Renato Ancorotti. La sostenibilità è un elemento essenziale<br />

del nostro modo di fare business. La transizione ecologica<br />

è un traguardo imprescindibile, da perseguire<br />

adeguando le policy aziendali, monitorando consumi e<br />

implementando soluzioni di smart manufacturing che<br />

permettano di ridurre l’impatto ambientale delle attività<br />

produttive. Noi abbiamo obiettivi ambiziosi, molti dei<br />

quali raggiunti mediante la ristrutturazione del polo industriale<br />

ex Olivetti, grazie alla quale abbiamo ampliato<br />

la nostra capacità produttiva del 150% senza consumo<br />

di suolo: non costruire ex novo è infatti il punto di partenza<br />

se si vuole davvero parlare di sostenibilità industriale.<br />

In questa fabbrica abbiamo inoltre implementato<br />

misure di efficientamento impiantistico e strutturale<br />

d’avanguardia, che ci hanno consentito di dimezzare<br />

i consumi energetici al m2 e tagliare le emissioni dirette<br />

di CO2 e del 65%. Neutralizzare l’impronta di carbonio<br />

con la compensazione delle emissioni attraverso il supporto<br />

a favore di programmi di salvaguardia ambientale<br />

è un altro percorso che abbiamo avviato dall’anno scorso<br />

aderendo a DHL Go Green, il programma di DHL che<br />

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