STORIA VINO SUL CARSO DI SAGRADO
I primi documenti storici sull'acquisto di " Vitis Vitifera" da impiantare a Sagrado nelle terre di proprietà dei Della Torre Valsassina, risalgono al 1578...quindi circa 500 anni fa. Lo storico dei Della Torre, l'Abbè Rudolf Pikler, citando il vino Pucinum dell'imperatrice Livia, in Historie Naturalis, diceva che anche Lui beveva di quel "nettare" alla tavola della Serenissima Teresa Della Torre Valsassina-Hofer, che proveniva da un loro vigneto da un "trar d'arco di là nascosto". Deduciamo che di queste terre vocate per vino ed olio, si parlava già dal 70 d.c. con Plinio il Vecchio.
I primi documenti storici sull'acquisto di " Vitis Vitifera" da impiantare a Sagrado nelle terre di proprietà dei Della Torre Valsassina, risalgono al 1578...quindi circa 500 anni fa.
Lo storico dei Della Torre, l'Abbè Rudolf Pikler, citando il vino Pucinum dell'imperatrice Livia, in Historie Naturalis, diceva che anche Lui beveva di quel "nettare" alla tavola della Serenissima Teresa Della Torre Valsassina-Hofer, che proveniva da un loro vigneto da un "trar d'arco di là nascosto". Deduciamo che di queste terre vocate per vino ed olio, si parlava già dal 70 d.c. con Plinio il Vecchio.
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A pagina 4
Filari di una delle vigne della
tenuta Castelvecchio.
A fronte
Veduta aerea di Castelnuovo;
alle spalle della villa i vigneti
della tenuta agricola.
La coltivazione della vite e la produzione del vino a Sagrado hanno
origini molto antiche e una tradizione che perdura, documentata,
almeno dal XVI secolo.
Il territorio coltivato è oggi adagiato sul declivio carsico salubre e
soleggiato che scende alla pianura alluvionale della sponda sinistra
dell’Isonzo. Su un’altura rivolta ad occidente si erge solitaria, ben
visibile da lontano per l’elegante candore che spicca nel verde intenso, la
bella villa settecentesca edificata dai conti Della Torre. Un luogo ricco di
storia, ancora riconoscibilmente legato alla dinastia comitale, una delle
più influenti nel Friuli orientale e nelle terre carsiche limitrofe, dapprima
fedele al Patriarcato di Aquileia e in seguito alla Contea di Gorizia e alla
Casa imperiale d’Austria.
I documenti amministrativi del casato, oggi conservati in gran parte
nel fondo Della Torre e Tasso presso l’Archivio di Stato di Trieste, e
gli elaborati catastali del XIX secolo, conservati presso l’Archivio di
Stato di Gorizia 1 , sono preziosi strumenti per ricostruire la storia della
coltivazione della vite e della produzione del vino nel territorio.
Questo breve saggio si propone di offrire una rapida panoramica di
quanto è possibile scoprire e documentare, in relazione all’appassionante
tema, a partire dalla seconda metà del XVI secolo e più precisamente
dal 1556, anno in cui Francesco III Della Torre acquistò il feudo di
Sagrado dai nobili Strassoldo 2 . L’iniziativa del conte fu decisamente
lungimirante, infatti trent’anni dopo essa si rivelò di fondamentale
importanza: Francesco, ambasciatore cesareo alle corti di Venezia e di
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