OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

campusmusica.it
from campusmusica.it More from this publisher
25.12.2012 Views

Il quintetto di fisarmoniche da concerto Accord’Ance, inedita formazione monostrumentale nata nel 1999 dall’incontro di musicisti abruzzesi, propone un “Viaggio musicale” formato sia da brani originali per fisarmonica che da proprie trascrizioni ed orchestrazioni di musiche concepite per altri organici strumentali. L’Irische Suite, che apre il concerto, è stata composta da Mátyás Seiber, compositore, violoncellista e direttore d’orchestra ungherese (1905 – 1960), che nella sua produzione ha spaziato dalla musica classica al jazz, dalla dodecafonia alla musica da film. La coerenza e la forza del pensiero musicale della Suite si innestano su una struttura ed una forma classica, mantenendo il tono emozionale ed evocativo proprio della musica popolare, da cui Seiber ha spesso attinto a piene mani. La Danza Slava n. 8 in sol minore (Presto), originariamente scritta per pianoforte a 4 mani, mostra quella freschezza nativa che è tipica di altre composizioni di Dvorak stesso quali la Dumka, i Furiant, gli otto Valzer e le Mazurke, danze ricche di particolari ritmici ed armonici, piacevoli e vivaci. La versione per quintetto di fisarmoniche enfatizza la Danza Slava, arricchendola di una veste timbrica fascinosa ed elegante. L’ouverture de L’Italiana in Algeri, Opera Comica che appartiene al vertice più alto del genere rossiniano, non ha bisogno di presentazioni. La dinamica e la vivacità ritmica che la caratterizzano è perfettamente resa dall’ensemble. “…Accord’Ance tratta uno strumento particolarmente vivo nell’immaginario popolare, ma scopre potenzialità sonore e timbriche inaspettate, di rara potenza e di forte espressività, con un repertorio…certamente mai udito in tale contesto strumentale”. Wjatscheslaw Solotarijow, compositore contemporaneo sovietico, è il massimo esponente della scuola fisarmonicistica russa. Dopo una breve vita vissuta come dissidente, morì negli anni 70, a soli 33 anni. Nel Rondò Capriccioso egli infonde tutta la sua rabbia, inserendo in successione i temi più significativi di altre sue composizioni. Di carattere estremamente drammatico, la composizione rappresenta sicuramente una delle opere più impegnative scritte per fisarmonica, dando fondo a tutte le possibilità tecniche, sonore e timbriche che questo strumento può offrire. Il brano, sua ultima opera e testamento spirituale dell’autore, culmina in una citazione del Dies Irae di Jacopone da Todi. La produzione del compositore tedesco Wolfgang Jacobi spazia dalla Musica da Camera all’Opera teatrale, dalle composizioni per orchestra alla musica vocale. A partire dal 1965 fino al 1972 (anno della sua morte), l’autore scrisse solo brani per orchestra di fisarmoniche e, Spanisch Impressionen, del 1970, è la sua penultima composizione. “Un pensiero triste che si balla”, così Astor Piazzolla definisce la sua musica, il Nuevo Tango. Un tango non da ballare, ma da ascoltare, musica attraverso la quale l’autore, con ritmi dall’accentuazione violenta, melodie struggenti e armonie modernissime riesce a suscitare emozioni forti. E’ per questo che la musica di Piazzolla è entrata a far parte del repertorio di molti concertisti ed è oggetto di continui adattamenti per le più varie formazioni strumentali. I brani presentati sono annoverati tra i più eseguiti e conosciuti: Oblivion, colonna sonora del film “Enrico IV”, è la milonga più celebre di P. e il quintetto Accord’Ance lo propone affidandone la melodia al bandoneon; il celeberrimo Libertango, nato da un frammento composto dall’autore per uno spot pubblicitario, è divenuto la composizione piazzolliana per antonomasia. Ne Un Mattino, un Pomeriggio una Sera a Vienna di Franz von Suppè, compositore austriaco (1819-1895), è facile avvertire la caratteristica vena melodica dell’autore, a causa della quale spesso fu considerato banale anche perché continuamente paragonato alla “sensualità scintillante” (Bruno Cerchio) di J. Strauss junior, suo grande antagonista. Conclude il Concerto la Czardas di Vittorio Monti (1968-1922), violinista e compositore napoletano, trascrizione della partitura per violino e pianoforte. La Czardas è una danza ungherese in ritmo binario sincopato, divisa in due sezioni una lenta (lassu) e una rapida (friss), la prima eseguita collettivamente in cerchio e la seconda in coppia. Il suo nome ha origine dal termine csarda (osteria), Czardas significa dunque “ballo da osteria”. Piergiorgio Ensoli 29 29 luglio GIOVEDÌ ore 21.00 Sperlonga, Piazza Europa ACCORD’ANCE Cesare Chiacchiaretta - Giancarlo Di Giovanni Alisia Fragassi - Alberto Centorami Rocco Ronca fisarmoniche “Viaggio musicale” MATYAS SEIBER (1905 - 1960) Irische Suite Preludio, Reel, Aria, Giga ANTONIN DVORAK (1841 - 1904) Danza Slava n. 8 in sol min. Presto GIOACHINO ROSSINI (1792 - 1868) L’Italiana in Algeri (Ouverture) WIJATSCHESLAW SOLOTARIJOW Rondò Capriccioso WOLFGANG JACOBI Spanischer Impressionen Canto de ànimas, Soleà und Jota, Alalà, La Tarara ASTOR PIAZZOLLA (1921 - 1992) Oblivion Libertango FRANZ VON SUPPE’ (1819 - 1895) Un Mattino, un Pomeriggio, una Sera a Vienna VITTORIO MONTI (1868 - 1922) Czardas CONCERTI DEL COMPRENSORIO AURUNCO A CURA DI ROBERTO PROSSEDA

in collaborazione con

in collaborazione con

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!