Il motivo dominante del Canzoniere non è la visione <strong>di</strong>vina, ma l’evocazione e il ricordo <strong>di</strong> una donna bellissima. Petrarca non è Dante, ma è ugualmente affascinato dalla cultura cristiana che egli tentò <strong>di</strong> unire alla cultura latina, senza mai giungere ad una sintesi che rimase nel poeta un “<strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o” insanabile. La cultura antica e quella cristiana a volte si incontrano e a volte si scontrano nel Petrarca, che è proprio per questo padre della nostra sensibilità moderna. Laura <strong>di</strong> “Chiare fresche e dolci acque “ è sorella della Venere nascente del Botticelli e <strong>di</strong> tutte le rievocazioni mitiche che stavano entusiasmando i nuovi lettori dei classici latini. Il fatto più importante della vita del P. è dunque il suo amore per Laura, conosciuta il 6 aprile del 1327 e morta il 6 aprile del 1348. Cantata in vita e in morte con le più dolci rime <strong>di</strong> cui si vanti la nostra letteratura. La storia <strong>di</strong> questo amore, delle speranze e dei dubbi, delle cortesie e delle ripulse è tutta narrata nel Canzoniere punto per punto, e spesso, giorno per giorno. Né l’amore finisce con la morte, ché quando Laura non è più, il poeta seguita a cantarla e ora la piange, ora s’allegra <strong>di</strong> vederla in sogno, ora si propone <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticarla, ora torna con nuovo vigore a proporne le antiche bellezze. Rerum vulgarium fragmenta (titolo originario del Canzoniere), raccoglie 366 componimenti lirici (365, i giorni dell’anno, più 1), 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali. Quasi tutti per Laura, alcuni, pochi, <strong>di</strong> vario argomento. Raccolti ed or<strong>di</strong>nati dal poeta stesso, questi componimenti, pur senza essere <strong>di</strong>sposti secondo un rigoroso or<strong>di</strong>ne cronologico, vogliono nell’intenzione <strong>di</strong> lui, dare un’idea dello svolgersi e del <strong>di</strong>venire del suo amore, che da sensuale e mondano va via via trasformandosi in un sentimento più puro e celeste. I Trionfi riprendono i temi cari al Petrarca, quali l’amore e il mito <strong>di</strong> Laura, la riflessione filosofico- morale sull’esistenza terrena, la memoria degli uomini illustri, riversate ora in una forma “verticale”, ascendente, ad imitazione agonistica della “Comme<strong>di</strong>a” dantesca, evidente già nella scelta del metro, la terzina. Le otto liriche sono prese da Il Trionfo della morte, ultimo dei sei Trionfi (il numero 6 ha anche qui come nel Canzoniere un significato simbolico), in cui il poeta aretino affronta il tema della morte <strong>di</strong> Laura. La splen<strong>di</strong>da creatura ha chiuso gli occhi e solo “l’avara terra” può possedere quel corpo tanto desiderato. La musica e il canto, scritti dal pianista e compositore Giovanni Monti, imme<strong>di</strong>atamente fanno entrare l’ascoltatore nel clima del Canzoniere petrarchesco, sottolineando il “<strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o” del poeta che continuamente si sente attratto dal desiderio <strong>di</strong> una vita intensamente cristiana e dall’amore per Laura, senza mai trovare quella pace a cui ardentemente aspira. Piergiorgio Ensoli 22 22 luglio GIOVEDÌ ore 21.00 Sperlonga, Torre Truglia DANIELA BARRA voce WALTER MAESTOSI voce GIANNI MONTI tastiere “Francesco Petrarca e la voce della sua poesia” Presentazione Voi ch’ascoltate in rime sparse... Era il giorno che al sol si scolorarono Movesi il vecchierel canuto e bianco... ... Solo e pensoso i più deserti campi... Benedetto sia il giorno il mese e l’anno ... Erano i capei d’oro a l’aura sparsi... Chiare fresche e dolci acque... Pace non trovo e non ho da far guerra... ... Di tempo in tempo... Amor mi manda quel dolce pensero dai “Trionfi: Morte <strong>di</strong> Laura” Quanta invi<strong>di</strong>a ti porto avara terra... ... Zefiro torna e il bel tempo rimena... Tennemi amor anni ventuno ardendo ... I’vo piangendo i miei passati tempi... Pater Noster Preghiera alla Vergine... Altissima Luce in collaborazione con: CONCERTI DEL COMPRENSORIO AURUNCO A CURA DI ROBERTO PROSSEDA
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