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OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

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Le due Sonate per violoncello e pianoforte op. 5 furono composte<br />

nel 1795 e pubblicate l’anno successivo e de<strong>di</strong>cate al re Federico<br />

Guglielmo II <strong>di</strong> Prussia. Lo stesso compositore le eseguì con il<br />

violoncellista <strong>di</strong> corte, Jean Luis Duport. Questi brani rappresentano<br />

un importante punto <strong>di</strong> svolta nella letteratura cameristica<br />

de<strong>di</strong>cata al violoncello. Sebbene Mozart avesse stabilizzato<br />

la ricca tra<strong>di</strong>zione classica della sonata accompagnata per violino<br />

negli anni 80, nessuna delle sonate per violoncello scritte fino<br />

allora è comparabile con quelle <strong>di</strong> Beethoven, neanche il repertorio<br />

<strong>di</strong> Boccherini, che era un gran virtuoso e favorito <strong>di</strong><br />

Guglielmo Federico II, e fertile compositore <strong>di</strong> sonate stereotipate,<br />

quintetti, concerti e altri lavori. Il fatto è che non c’era nessun<br />

precedente a quello <strong>di</strong> Beethoven, nel quale il violoncello assume<br />

una relazione reciproca con il pianoforte.<br />

L’Op. 5 è importante, perché rappresenta il primo gra<strong>di</strong>no nel<br />

progetto <strong>di</strong> liberazione, da parte <strong>di</strong> Beethoven, del violoncello<br />

dal suo ruolo subor<strong>di</strong>nato. In questo fu importante l’incontro<br />

con Duport, che era anche un <strong>di</strong>datta famoso, e che sviluppò<br />

sullo strumento importanti innovazioni tecniche.<br />

La Sonata n. 2 è uno dei lavori più estesi ed ambiziosi <strong>di</strong> quel<br />

periodo. C’è una lenta introduzione, lunga e complessa, con luci<br />

ed ombre, motivi lirici e, verso la fine, con silenzi sorprendenti e<br />

pause, che preparano l’inizio dell’Allegro seguente, nel quale il<br />

principio dell’organizzazione è l’esatto contrario della reciprocità<br />

tematica: i due strumenti hanno ciascuno il proprio materiale.<br />

Il pianoforte esegue terzine per tutto il tempo, uno dei più<br />

lunghi mai scritti, mentre il violoncello sostiene lunghe linee in<br />

contrasto con l’incessante ritmo pianistico. Ciò esalta le possibilità<br />

del violoncello <strong>di</strong> realizzare lunghe frasi legate. La Sonata si<br />

conclude con un piacevole Rondò (in maggiore), che evoca lo<br />

stile <strong>di</strong> corte, nella sua luminosità <strong>di</strong> maniera ed umorismo.<br />

La Sonata in la maggiore <strong>di</strong> Cesar Franck, compositore ed organista<br />

francese d’origine belga vissuto tra il 1822 ed il 1890, scritta<br />

originalmente per violino, fu composta nel 1886 e rappresenta<br />

un esempio significativo delle sue scelte stilistiche, vale a <strong>di</strong>re<br />

un grande equilibrio tra le urgenze emotive, <strong>di</strong> matrice romantica<br />

e la preoccupazione per il mantenimento <strong>di</strong> una cornice classica,<br />

anche attraverso una particolare maestria nel contrappunto.<br />

Il ciclo dei Wesendonk-Lieder, composto da Wagner tra il 1857 ed<br />

il 1862 e originariamente concepito per un organico cameristico,<br />

occupa una posizione particolare nella produzione del musicista<br />

tedesco. Essi nacquero dalla passione del compositore per<br />

Mathilde Wesendonck, poetessa e drammaturga austriaca per la<br />

quale Wagner scrisse, tra il 1857 ed il 1859, Tristano e Isotta.<br />

Donna colta e intelligente, Mathilde <strong>di</strong>mostrò <strong>di</strong> comprendere<br />

l’arte <strong>di</strong> Wagner, e lo ospitò nella propria villa a Zurigo, dove il<br />

compositore stese il testo e la prima parte della partitura del<br />

Tristano. Nel terzo e nel quinto Lieder, che ascolteremo in una<br />

trascrizione per violoncello e pianoforte, troviamo temi e motivi<br />

che poi confluiranno nel Tristano.<br />

Luca Della Libera<br />

18 18 luglio<br />

DOMENICA ore 19.30<br />

Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

ROCCO FILIPPINI violoncello<br />

BRUNO CANINO pianoforte<br />

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770 - 1827)<br />

Sonata in sol min. op. 5 n. 2<br />

Adagio sostenuto ed espressivo<br />

Allegro<br />

Rondò: allegro<br />

RICHARD WAGNER (1813 - 1883)<br />

Wesendonk-Lieder<br />

BRUNO CANINO (1935)<br />

Impromptu n. 4<br />

CESAR-AUGUSTE FRANCK (1822 - 1890)<br />

Sonata in la magg. (vers. per violoncello e pianoforte)<br />

Allegretto moderato<br />

Allegro<br />

Recitativo fantasia<br />

Allegretto poco mosso

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