OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

campusmusica.it
from campusmusica.it More from this publisher
25.12.2012 Views

in collaborazione con

HANS-JÜRG RICKENBACHER tenore URSULA HOLLIGER arpa ROBERT SCHUMANN (1810 - 1856) Dem Helden op. 95/3 (Lord Byron) An den Mond op. 95/2 (Lord Byron) Provenzalisches Lied op. 139/4 (L. Uhland) OTHMAR SCHOECK (1886 - 1957) Ravenna (H. Hesse) Im Kreuzgang von St. Stefano (H. Hesse) Sommerabend (H. Heine) Nachruf (J. Eichendorff) ANDRE’ CAPLET (1878 - 1925) Quand reverrai-je hélas (J. du Bellay) Doux fut le trait (P. de Ronsard) BENJAMIN BRITTEN (1913 - 1976) Suite op. 83 per arpa sola Overture, Toccata, Nocturne, Fugue, Hymm 1177 luglio SABATO ore 21.00 Sermoneta, Castello Caetani RALPH VAUGHAN WILLIAMS (1872 - 1958) Tre canzoni per voce sola secondo William Blake BENJAMIN BRITTEN Canticle V op. 89 The Death of Saint Narcissus (T. S. Eliot) Selezione da Eight Folksongs Arrangements She is like a swallow - Lemady - Bonny at morn - David of the white rock L’arpa è uno strumento di origini antichissime. I primi popoli storici hanno tramandato una copiosissima iconografia dell’arpa, ed essa non ha mai smesso d’essere presente nella tradizione musicale dal Medioevo in poi. La sua evoluzione tecnica è stata molto complessa: oggi si presenta come uno strumento con quarantasette corde, di forma quasi triangolare e con la parte superiore a forma di esse rovesciata. Alla base ci sono sette pedali, che possono essere abbassati e fissati in due tacche successive: attraverso un sistema di tiranti che scorrono lungo la colonna dello strumento, i pedali modificano l’intonazione delle corde. Il suo impiego in orchestra si è stabilizzato a partire dall’Ottocento, anche se vanno ricordati alcuni brani solistici memorabili, come nell’Orfeo di Monteverdi, o nella Lucia di Lammermoor di Donizetti. Il suo repertorio concertistico comprende pochi titoli, mentre nella musica da camera questo strumento è stato valorizzato soprattutto dai compositori francesi del primo Novecento, su tutti Debussy e Ravel. Il concerto di stasera ci presenta l’arpa sotto due aspetti, sia come strumento solista, ma soprattutto come sostegno alla voce, talvolta in sostituzione del pianoforte, mentre in altri casi in composizioni originali. Il ciclo shumanniano Drei Gesänge, per canto e pianoforte, su testi di Byron, fu scritto nel 1849 a Dresda, e i Provenzalisches Lieder nel 1852 a Düsseldorf, in un periodo nel quale Schumann esplorò ogni genere musicale, dimostrando quindi attenzione per la dimensione conviviale e privata, come nel caso dei Lieder, ma anche per un repertorio concertistico più impegnativo. Compositore, direttore d’orchestra e pianista svizzero, Othmar Schoeck (1886 – 1957) è autore di una vasta produzione che comprende opere, lavori sinfonici e cameristici, e un gran numero di lieder, fortemente influenzati dalla grande tradizione tedesca, da Schubert a Schumann, da Brahms, fino a Wolf, in uno stile che è stato definito di “fiero anti-modernismo”, utilizzando testi di grandi letterati, tra i quali Hemann Hesse, al quale lo legava una profonda amicizia. Vissuto tra il 1878 ed il 1925, il francese André Caplet è stato compositore e direttore d’orchestra. La sua produzione, influenzata anche dal suo amico Debussy, è prevalentemente dedicata al repertorio vocale da camera, caratterizzato da una scrittura molto raffinata ed elegante. Osian Ellis, nato nel 1928 è un compositore e arpista gallese, che ha avuto un’importante carriera come solista e in orchestra, al quale molti autori hanno dedicato vari brani come la Suite di Britten, composta nel 1969. Lo stesso Britten nel 1974 ha scritto Canticle, un brano originale per tenore e arpa, per Ellis e per il tenore Peter Pears, e la raccolta degli Eight Folksong Arragements. L’inglese Ralph Vaughan Williams (1872 – 1958) è stato attivo come compositore, insegnante, scrittore e direttore d’orchestra, ed è il più importante compositore inglese della sua generazione, e rappresenta la figura chiave della rinascita musicale inglese all’inizio del Ventesimo secolo. Luca Della Libera

in collaborazione con

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!