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OPUSCOLO FESTIVAL 2004 - Campus Internazionale di Musica

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RICHARD STOLTZMAN clarinetto<br />

LINDA DI CARLO pianoforte<br />

PETER-JOHN STOLTZMAN pianoforte<br />

1100 luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

SERGEJ PROKOF’EV (1891 - 1953)<br />

Sonata in re magg. op. 94 per flauto e pianoforte (arr. K. Kennan)<br />

Moderato, Scherzo, Andante, Allegro con brio<br />

FRANCIS POULENC (1899 - 1963)<br />

Sonata<br />

Allegro tristamente, allegretto<br />

Romanza, trés calme<br />

Allegro con fuoco, très animé<br />

CLAUDE DEBUSSY (1862 - 1918)<br />

Première Rhapso<strong>di</strong>e<br />

WITOLD LUTOSLAWSKI (1913 - 1994)<br />

Dance Preludes<br />

Allegro molto, Andantino, Allegro giocoso, Andante,<br />

Allegro molto<br />

GEORGE GERSHWIN (1898 - 1937)<br />

Three Preludes (arr. J. Gach)<br />

Allegro ben ritmato e deciso<br />

Andante con moto e poco rubato<br />

Allegro ben ritmo e deciso<br />

PETER-JOHN STOLTZMAN (1977)<br />

Lullaby - Travelers (Music composed at Sermoneta)<br />

DAVID BRUBECK (1920)<br />

The Duke - Blue Rondo à la Turk<br />

Così come per altri strumenti musicali a fiato, le <strong>di</strong>fficoltà tecniche<br />

per esecutori sono cresciute notevolmente nel ventesimo<br />

secolo anche per il clarinetto, prima <strong>di</strong> tutto nelle parti orchestrali,<br />

poi nel repertorio solistico e in quello cameristico. Il talento<br />

d’alcuni gran<strong>di</strong> interpreti ha continuato ad incoraggiare i<br />

compositori ad estendere la tecnica dello strumento. Uno dei<br />

casi più noti è quello <strong>di</strong> Benny Godmann, per il quale scrissero<br />

pagine memorabili Bartók, Hindemith e Copland.<br />

Kent Kennan, vissuto tra il 1913 ed il 2003, è stato un importante<br />

compositore e <strong>di</strong>datta statunitense, attivo in modo particolare<br />

nel campo dell’orchestrazione, ed autore <strong>di</strong> molte trascrizioni. E’<br />

il caso della Sonata in re maggiore op. 94 <strong>di</strong> Prokoviev, un brano<br />

composto nel 1943 originariamente per flauto e pianoforte, del<br />

quale esiste anche una versione violinistica, realizzata dallo stesso<br />

compositore russo l’anno successivo con l’aiuto del grande<br />

violinista David Ojstrak.<br />

Il francese Francis Poulenc (vissuto tra il 1889 ed il 1963) nella<br />

prima parte della sua vita ha subito numerose critiche per la<br />

semplicità e l’imme<strong>di</strong>atezza della sua musica, ma con il tempo è<br />

stato chiaro che l’assenza <strong>di</strong> complessità linguistica non significava<br />

assenza <strong>di</strong> espressività e <strong>di</strong> capacità tecniche. La Sonata per<br />

clarinetto risale al 1962.<br />

Claude Debussy compose la Premiere rapso<strong>di</strong>e per clarinetto tra il<br />

1909 ed il 1910 come brano <strong>di</strong> concorso per il Conservatorio <strong>di</strong><br />

Parigi. L’autore stesso lo considerava uno dei suoi brani più riusciti,<br />

e, in effetti, vi troviamo alcuni dei tratti salienti della sua<br />

personalità compositiva: la capacità d’invenzione applicata<br />

all’armonia, alla forma e al timbro, ed una concezione del tutto<br />

nuova del tempo musicale.<br />

Il compositore polacco Witold Lutoslawski è vissuto tra il 1913<br />

ed il 1994, le Dance preludes risalgono al 1954, in un periodo nel<br />

quale l’autore seguiva varie strade: la musica funzionale, d’ampio<br />

consumo, la produzione concertistica, basata su materiale<br />

folklorico, e infine un’investigazione “privata”, alla ricerca <strong>di</strong><br />

nuovi aspetti del linguaggio musicale. Va ricordato che in<br />

Polonia, tra la fine degli anni Quaranta e gli inizi Cinquanta, ci<br />

fu un pesante con<strong>di</strong>zionamento culturale con l’avvento del “realismo<br />

socialista”, e alcuni lavori <strong>di</strong> Lutoslawski furono tacciati<br />

<strong>di</strong> “formalismo”. La sua attenzione per il folklore <strong>di</strong> quegli anni<br />

non aveva certo la profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> Bartók, ma gli serviva come<br />

spunto compositivo da piegare poi alle sue esigenze espressive.<br />

Vissuto tra il 1898 ed il 1937, il pianista, <strong>di</strong>rettore d’orchestra e<br />

compositore statunitense George Gershwin, ha iniziato la sua<br />

carriera come pianista, per poi <strong>di</strong>ventare in pochi anni il più<br />

popolare musicista americano <strong>di</strong> Broadway ma anche nella<br />

musica da concerto. I Preludes risalgono agli anni 1923-26.<br />

Jazzista tra i più noti della scena statunitense, Dave Brubeck<br />

(1920) è compositore, pianista e leader <strong>di</strong> numerose band, che lo<br />

hanno visto operare con musicisti del calibro <strong>di</strong> Paul Desmond e<br />

Gerry Mulligan. Il Rondò è il suo brano più popolare ed è<br />

costruito su un’irregolare successione ritmica.<br />

Luca Della Libera

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