5 per mille al Politecnico di Milano

donAil
5PERMiLLE
PER SOSTENERE
LA RICERCA AD ALTO
IMPATTO SOCIALE
aLPOLItecnIco
DIMiLaNO
CODICE FISCALE:
800 579 301 50

1 AWARDS 5 PER MILLE 2
5 PER MILLE:
la ricerca responsabile
del Politecnico di Milano
«IL POLITECNICO DI MILANO è una grande comunità che mette formazione e
ricerca a servizio degli altri, della società, dell’impresa, delle nuove generazioni,
e che da questi è premiata, sostenuta e incentivata, a fare sempre di più e
ancora meglio. Per questo voglio dirvi semplicemente “grazie”. Grazie perché
con il vostro contributo siamo al primo posto tra le università italiane in fatto
di donazioni dal 5 per mille. Un primato non trascurabile. Non tanto e non
solo in termini economici, ma anche e soprattutto per il forte valore simbolico.
Questo gesto, il dono, è un riconoscimento al merito del nostro operato,
è un atto di fiducia verso le nostre proposte, è l’espressione di quel senso di
appartenenza e di riconoscenza che rimane e cresce nel tempo con lo sguardo
sempre rivolto in avanti».
Ferruccio Resta
Rettore del Politecnico di Milano

3 5 PER MILLE
5 PER MILLE 4
Sfide globali,
innovazione,
“Esistono sfide globali che toccano la vita di tutti noi: digitale, ambiente,
energia, salute, rigenerazione urbana, sostegno a popolazioni e a territori
fragili… l’elenco potrebbe continuare. Si tratta di temi urgenti che pongono
domande difficili, tra le più critiche del nostro tempo, alle quali la ricerca
scientifica, per prima, è chiamata a rispondere”
Ferruccio Resta
Rettore del Politecnico di Milano
impatto sociale:
la ricerca scientifica a cui partecipiamo
come comunità
Ogni anno, migliaia di donatori scelgono di devolvere il loro 5 per mille
al Politecnico di Milano. Con quasi un milione di euro donato dagli Alumni
nel 2020, il Poli è il primo ateneo in Italia per donazioni ricevute e ai vertici
della classifica dei centri di ricerca italiani
Circa 5 milioni di euro in 9 anni
Solo nel 2020 (ultimo dato disponibile), i contribuenti che hanno
donato al Poli il loro 5 per mille sono stati 7.921, per una
somma complessiva di 985.530 euro: il dato più alto di sempre,
oltre un terzo in più dell’anno precedente. Nella classifica degli
enti ammessi al beneficio della donazione, relativamente
all’importo delle donazioni l’Ateneo si classifica al 1 o posto
tra le università. Dal 2013 (poi vi diciamo perché iniziamo a
contare da lì), sono stati raccolti tramite donazioni del 5 per
mille circa 5 milioni di euro, che il Poli ha investito in progetti
di ricerca ad alto impatto sociale. Questa cifra è accompagnata,
inoltre, da una parte di co-finanziamenti stanziati dall’Ateneo
stesso o da enti pubblici e sponsor, secondo la visione politecnica
di sviluppo sostenibile che promuove azioni di co-design,
coinvolgendo privato, pubblico, società civile, mondo della ricerca
e istituzioni finanziarie.
Verso uno sviluppo sostenibile e responsabile
Iniziamo a contare dal 2013 perché è l’anno di nascita di Polisocial,
il programma di responsabilità sociale del Politecnico
di Milano. Primo in Italia tra le iniziative accademiche di
questo tipo, ha l’obiettivo di mettere a sistema le competenze
politecniche, in modo da affiancare l’impegno sociale e la cooperazione
allo sviluppo ai due tradizionali cardini dell’attività
accademica: la didattica e la ricerca. È uno strumento per mettere
l’Università a contatto con le dinamiche dei cambiamenti
della società, indirizzando lo sviluppo e l’avanzamento della
ricerca scientifica, di base e applicata, verso nuova progettualità
multidisciplinare attenta allo sviluppo umano e sociale.
Le ricadute si estendono a tutta l’attività politecnica: dalle
collaborazioni col territorio alla didattica, rendendo partecipi
anche gli studenti nello sviluppo di un’attitudine responsabile
e consapevole delle sfide etiche.
Come vengono selezionati i progetti da finanziare?
Nel concreto, la selezione avviene attraverso un concorso di
proposte, il Polisocial Award. Circa 50 nuovi progetti di ricerca
ad alto impatto sociale hanno visto la luce grazie a questo programma,
che, tra i vari obiettivi, ha anche quello di immettere
nuove energie nella ricerca politecnica promuovendo giovani
ricercatori. Ogni anno vengono coinvolti tra i 10 e i 15 nuovi
assegnisti e dottorandi, affiancati da docenti e ricercatori provenienti
da tutti i dipartimenti del Poli. I gruppi selezionati
vengono supportati sia economicamente che a livello progettuale,
in un’ottica di sostenibilità nel tempo.
Nelle prossime pagine vi raccontiamo
alcuni dei progetti finanziati con i fondi
provenienti dalle donazioni del 5 per
mille negli ultimi anni.
Seguite tutti i prossimi aggiornamenti
sui canali Alumni Politecnico di Milano:
Facebook
Linkedin
Legenda dei Dipartimenti
del Politecnico di Milano
DASTU:
Dipartimento di
Architettura e Studi
Urbani
DABC:
Dipartimento di
Architettura, Ingegneria
delle Costruzioni
e Ambiente Costruito
DCMC:
Dipartimento di Chimica,
Materiali e Ingegneria
Chimica “Giulio Natta”
DESIGN:
Dipartimento di Design
DEIB:
Dipartimento di
Elettronica, Informazione
e Bioingegneria
DENG:
Dipartimento di Energia
DFIS:
Dipartimento di Fisica
DICA:
Dipartimento
di Ingegneria Civile
e Ambientale
DIG:
Dipartimento
di Ingegneria Gestionale
DMAT:
Dipartimento
di Matematica
DMEC:
Dipartimento
di Meccanica
DAER: Dipartimento
di Scienze e Tecnologie
Aerospaziali

5 5 PER MILLE 5 PER MILLE 6
2021:
5 per mille a Equità e Ripresa
L’importo raccolto nel 2019, di 500.000 euro, andrà a supportare nei prossimi mesi i cinque progetti selezionati
dal Polisocial Award 2021, dedicati al tema «Equità e Ripresa». L’emergenza sanitaria ha contribuito ad acuire
squilibri e marginalità e a rendere concreto il rischio di un aumento delle disparità; per questo, i progetti
finanziati agiranno in una prospettiva di ripresa economica, sociale e culturale, promuovendo lo sviluppo di
metodi, strategie, strumenti e tecnologie tesi a ridurre le disuguaglianze e a favorire l’accesso a risorse e
opportunità da parte di persone, categorie sociali o comunità particolarmente vulnerabili
CoWIN
Cantieri di cooperazione
win-win per la
riqualificazione degli
immobili confiscati
alle mafie
DIPARTIMENTI: DABC, DASTU, DIG
TAG: Legalità, Occupazione,
Recupero di immobili
CONTESTO: Lombardia/area
metropolitana di Milano
Esperienze pilota per la messa a
punto di un modello innovativo
hub and spoke di recupero e
valorizzazione degli immobili
confiscati alla criminalità
organizzata. L’obiettivo è innescare
dinamiche di rigenerazione sociale
basate sulla formazione tecnica e
l’integrazione lavorativa di categorie
fragili, promuovendo la diffusione di
una cultura di equità e legalità.
EQUI_06
Equità e qualità per
l’infanzia. Orientamenti
per realizzare il sistema
integrato 0-6 anni
DIPARTIMENTI:
DASTU, DIG, DESIGN
TAG:
Servizi pre-scolari, Educazione,
Quartieri marginali
CONTESTO: Milano
RESTARTHealth
Renewable Energy
Systems to Activate
Recovery Through the
Health Sector
DIPARTIMENTI: DENG, DIG, DMEC
TAG: Efficienza energetica, Sanità,
Africa
A partire da uno studio pilota, che
aiuterà ad approfondire il complesso
quadro di bisogni e risorse relativi
alla prima infanzia, la ricerca
intende definire orientamenti per
la realizzazione di poli territoriali
integrati di servizi pre-scolari «0-
6». L’ambito di attenzione sono i
contesti urbani, in particolare le aree
a maggiore rischio di esclusione
sociale e povertà educativa.
Il progetto mira a rafforzare le
infrastrutture sanitarie e i servizi alle
comunità nell’Africa subsahariana,
studiando una gestione efficiente
dell’energia elettrica per microreti
ibride. Test e applicazioni
dimostrative in un ospedale, e
in tre centri sanitari in Uganda,
consentiranno di produrre linee
guida di validità generale.
BUDD-e
Blind-assistive
aUtonomous
Droid Device
DIPARTIMENTI: DEIB, DIG,
DESIGN, DABC
TAG: Disabilità visiva,
Accessibilità,
Robot-assistance
CONTESTO: Milano
Il progetto si rivolge alle esigenze di
persone ipovedenti, colpite dalle misure
di contenimento del Coronavirus
e dalle restrizioni poste alla fruizione
quotidiana di spazi e servizi. L’obiettivo
è quello di favorire l’autonomia e
migliorare la sicurezza delle persone
ipovedenti, grazie a un device che
coinvolge design inclusivo, robotica,
automazione e architettura. I ricercatori
prevedono un forte impatto su
applicazioni di wayfinding in strutture
mediche e di cura, centri e spazi
commerciali, centri culturali e centri
sportivi. In particolare, il laboratorio
E4sport supporterà il progetto
BUDD-e nel suo utilizzo all’interno del
centro sportivo Giuriati, per supportare
l’allenamento di utenti ciechi e
ipovedenti durante le attività sportive,
come ad esempio la corsa.
CONTESTO: Distretto di Gulu,
Uganda
SOSpesa
Reti di vicinato per il
recupero, la distribuzione
e la valorizzazione
dell’eccedenza
alimentare
DIPARTIMENTI: DESIGN, DIG,
DEIB
TAG: Recupero alimentare,
Contrasto alla povertà,
Reti di quartiere
CONTESTO: Quartiere Nolo,
Milano
In accordo con il tessuto associativo
del quartiere Nolo a Milano, il
progetto punta alla creazione di
una rete di attori locali solidali
che, mappando i flussi di cibo,
offra prodotti alimentari a prezzi
calmierati, recuperi il cibo in
eccedenza e trasformi l’invenduto a
favore di categorie deboli.

7 5 PER MILLE 5 PER MILLE 8
2020:
5 per mille a Vulnerabilità e Innovazione
I progetti vincitori dell’edizione 2020 di Polisocial sono partiti la scorsa primavera, quando le energie dell’Ateneo
erano in particolar modo tese a sostenere il contesto sociale in un momento ancora molto delicato dal punto di
vista dell’emergenza pandemica. Il Politecnico ha voluto valorizzare gli sforzi dei gruppi di ricerca, dedicando
500 mila euro (donazioni 5 per mille del 2018) al tema «Vulnerabilità e Innovazione», che pone attenzione ai
contesti di fragilità sanitaria e alle conseguenze sociali che si portano dietro
MakingMEV
Prototipazione di un ventilatore
multiplo per emergenze pandemiche
DIPARTIMENTI: DEIB, DMEC, DIG
SAFER
Nuove tecnologie per la sicurezza
e l’efficacia del supporto
respiratorio durante le emergenze
e in contesti con poche risorse
TAG: Ventilazione respiratoria,
Supporto emergenziale, Innovazione clinica
DIPARTIMENTI: DEIB, DMEC, DCMC
HANDS
Health AND urban Space
in Chamanculo, Mozambico
DIPARTIMENTI: DASTU, DCMC, DABC, DENG, DICA
TAG: Salute, Spazio urbano, Slum upgrading
CONTESTO: Maputo, Mozambico
PARTNER: AICS Mozambico; AVSI;
Architetti Senza Frontiere Italia e Spagna;
Universidade Eduardo Mondlane
La recente pandemia ha evidenziato la vulnerabilità
– già preesistente – della popolazione che vive nel
quartiere di Chamanculo a Maputo, causata dalla
mancanza di servizi sanitari, dal sovraffollamento e
dall’inadeguatezza dell’infrastruttura urbana. I ricercatori
del Politecnico, con il progetto HANDS, hanno attivato
un «Laboratorio Sociale» dedicato alla produzione di
Polichina, il liquido igienizzante Made in Politecnico.
Oltre all’immediata utilità pratica, questa iniziativa ha
anche lo scopo di trasferire conoscenze e competenze
agli attori locali, per una migliore gestione dei rifiuti e
per un modello di produzione energetica adatto sia alla
scala urbana sia a quella domestica. «Immaginiamo
un sistema automatizzato poco più grande di una
macchinetta da caffè», spiega l’Alumnus e ricercatore
Mattia Sponchioni, «a cui colleghiamo quattro serbatoi
diversi contenenti gli elementi per produrre la Polichina:
acqua, etanolo, acqua ossigenata e glicerolo. Si imposta
una precisa quantità di ogni componente e il sistema
la produce». Il prototipo sarà testato in alcuni punti
nevralgici di Chamanculo: scuole, piazze, mercati e
stazioni di rifornimento; integrandolo con un sistema
di gestione intelligente dei rifiuti generatosi in seguito
all’emergenza sanitaria. Nel «Laboratorio Sociale» si
sperimenteranno inoltre metodi di produzione di energia
elettrica per l’alimentazione dei distributori di Polichina
e per l’approvvigionamento locale delle materie prime da
fonti rinnovabili in situ. In questa particolare situazione,
l’uso di Polichina ha un impatto positivo anche in
termini di risparmio di acqua. «Riduciamo il consumo
dalla scala dei litri a quella dei millilitri», commenta
Sponchioni, «nel lavaggio delle mani si consumano
litri di acqua potabile, con la Polichina basta una
nebulizzazione di pochi millilitri, andando a risparmiare
oltre il 95% di acqua che, soprattutto nei luoghi più
degradati e dove c’è il pericolo di altre patologie come la
tubercolosi, scarseggia».
Che cos’è
la Polichina?
PARTNER: Alberto Zanella, anestesista e rianimatore
presso Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale
Maggiore Policlinico (Milano) e ricercatore presso
il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-chirurgica
e dei Trapianti, Università degli Studi di Milano
Il sistema MEV (Multiple Emergency Ventilator) – la cui
idea è nata al Politecnico all’esordio della pandemia
da Coronavirus – è una rivisitazione del supporto
emergenziale alla ventilazione respiratoria: un ventilatore
in grado di supportare la respirazione di fino a 10
pazienti contemporaneamente, sicuro e personalizzato
per ciascun soggetto, le macchine attualmente in uso
sono dedicate all’assistenza di un singolo paziente.
MEV offre assistenza respiratoria a più pazienti in
parallelo, modulando la quantità di miscela di ossigeno
in proporzione al loro numero; non è pensato per un uso
prolungato, ma come «anticamera» di un trattamento
più mirato.
Il cuore è un sistema servocontrollato che distribuisce
una miscela di ossigeno a pressione inspiratoria
massima intrinsecamente limitata, per prevenire il danno
da ventilatore meccanico. Il progetto ha l’obiettivo di
realizzare il primo prototipo completamente funzionale
del ventilatore, validarne la funzionalità in laboratorio
e analizzarne la realistica potenzialità di trasferimento
alla clinica.
Scopri di più
TAG: Tecnologie respiratorie, Emergenze,
Aree a scarsità di risorse
CONTESTO: Vietnam, Africa occidentale, Italia
PARTNER: MTTS Asia (impresa sociale); ONG Day One
Health; Società Italiana di Neonatologia; CUAMM ONG;
ASST Bergamo – Dipartimento di Pneumologia; altri
professionisti medici
Nei Paesi a basso e medio reddito la mancanza di
ossigeno e ventilatori per l’assistenza respiratoria
causava migliaia di morti all’anno anche in tempi
pre-pandemia, su patologie prevenibili con una
disponibilità diffusa ed equa di risorse di supporto
respiratorio. SAFER mira a sviluppare un dispositivo
semplice, robusto, portatile e poco costoso per la
somministrazione di supporto respiratorio al di fuori
delle unità di terapia intensiva, in situazioni
a risorse limitate.
Al vaglio nuove tecnologie di produzione e materiali
innovativi che ne facilitano la fornitura nei Paesi
a basso e medio reddito; oltre alla realizzazione
di sistemi di controllo intelligente che adattano la
produzione di ossigeno alle necessità del paziente.
L’adozione di questa tecnologia, e delle competenze
acquisite con il programma di capacity building, ridurrà
la mortalità associata a malattie respiratorie acute,
anche in tempi ordinari.

9 5 PER MILLE 5 PER MILLE 10
2019:
5 per mille a Sport e Inclusione sociale
580 mila euro alla ricerca e al trasferimento tecnologico che contribuiscono a fare dell’attività sportiva una leva
d’inclusione: per contrastare fenomeni di disagio giovanile ed esclusione delle diversità, favorire il dialogo tra
culture, promuovere la riqualificazione sociale e ambientale dei quartieri
ACCEPT
ACTS
SPèS
UNPark
COLTIVARE_SALUTE.COM
Città e Case della Salute
per Comunità resilienti
BAMBI
Balloon Against Maternal BleedIng
DIPARTIMENTI: DCMC, DMEC, DESIGN
DIPARTIMENTI: DASTU, DABC, DIG, DESIGN, DMEC
TAG: Assistenza socio-sanitaria, Cultura della salute,
Innovazione urbana
CONTESTO: Piacenza, Italia
PARTNER: Azienda USL di Piacenza; Comune
di Piacenza; Comitato Consultivo Misto delle
Associazioni; Regione Emilia-Romagna; Associazione
Diabetici Piacenza; Comitato Sportivo Italiano (CSI)
– Comitato Territoriale di Piacenza
L’emergenza legata alla diffusione dei contagi da
Covid-19 ha evidenziato le vulnerabilità del nostro
sistema sanitario nazionale. Al potenziamento della
rete sul territorio, attraverso le Case della Salute della
Comunità (CdS), è rivolto Coltivare_Salute.Com: un
progetto di ricerca multidisciplinare che affianca alle
competenze mediche dell’Azienda USL di Piacenza, le
pratiche dell’architettura, dell’ingegneria gestionale e del
design della comunicazione.
Tali strutture vogliono essere un riferimento per quelle
patologie o eventi meno gravi che non richiedono
un’emergenza da gestire in ospedale. Centrale è il
ruolo socio-sanitario e sociale, si punta alla presa in
carico completa della persona. La ricerca vuol definire
le Linee Guida progettuali, organizzative, comunicative
e di localizzazione delle Case della Salute post-Covid,
in particolare in ambito urbano, anche come occasioni
di rigenerazione, dove «coltivare salute» nei quartieri.
È stato attivato un tavolo di coprogettazione con
l’Azienda USL della città di Piacenza, sede di uno dei poli
territoriali dell’Ateneo: è prevista la realizzazione di una
nuova struttura pilota.
TAG: Emorragia post-partum, Accesso alle cure,
Tecnica CBT, Dispositivi biomedicali
CONTESTO: Africa centrale, Sud America,
Sud-Est asiatico
PARTNER: Dr. Alberto Zanini; CUAMM – Medici
con l’Africa; Soleterre ONLUS
L’emorragia post-partum (EPP) è la principale causa di
mortalità materna al mondo. Un’emergenza ostetrica
globale che registra 140.000 decessi annui, di cui il
99% avviene nei Paesi in via di sviluppo, dove i parti
avvengono per lo più in ambito domestico e, in caso
di EPP, è difficile (se non impossibile) raggiungere in
tempo un ospedale. Lo standard di riferimento per la
gestione della EPP nei Paesi industrializzati, il dispositivo
Bakri®, a causa del suo costo non si presta all’utilizzo
nei Paesi in via di sviluppo. Obiettivo principale del
progetto BAMBI è realizzare quindi un nuovo dispositivo
con un costo inferiore ai 5 dollari per unità. Dopo la
realizzazione del primo prototipo; nel 2021 i ricercatori
si sono concentrati sulla risoluzione di alcuni problemi
tecnici legati alla disponibilità dei materiali, alle
modalità di assemblaggio e all’impossibilità di eseguire
l’operazione in ambiente sterile. È in avvio l’iter di
validazione e di sperimentazione sul campo.
I ricercatori del progetto
ACCEPT studiano come
aiutare i bambini affetti
da paralisi cerebrale a
recuperare parte delle
capacità neuromotorie
con un intenso lavoro di
riabilitazione attraverso
l’arrampicata sportiva.
GIFT
GIFT, enGIneering For
sporT for all, affronta il
problema dell’inclusione
sociale di bambini affetti
da emiplagia, lavorando
allo sviluppo di ortesi
innovative che ne facilitino
l’accesso alle pratiche
sportive.
Con il progetto ACTS,
studenti e ricercatori
entrano nelle carceri di
Milano per studiare come
la pratica sportiva possa
diventare strumento di
crescita, emancipazione e
responsabilità personale.
FIVE
of Olympics’ FLAG
FIVE of Olympics’ FLAG
valuta l’impatto a lungo
termine che le Olimpiadi
invernali di Milano-Cortina
2026 avranno sui territori
coinvolti, le policy di
impegno pubblico verso
progetti di sostenibilità,
occupazione e eredità
culturale.
SPèS analizza il sistema
delle infrastrutture sportive
degli oratori milanesi,
valutandone la distribuzione
dei numerosi oratori sul
territorio e le correlazioni
con infrastrutture sociali e
verde urbano.
TWIN
TWIN si focalizza sull’area
appenninica, ricca
di sentieri ma anche
caratterizzata da fragilità
socioeconomica, con
l’obiettivo di rigenerare
edifici in disuso e metterli
al servizio del turismo
lento, affidandone la
gestione a categorie
socialmente deboli.
UNPark lavora al recupero
e alla rigenerazione
delle infrastrutture legate
alla mobilità in contesti
urbani contraddistinti da
un’alta densità insediativa,
in diverse parti del mondo.
Attrezzature per attività
legate a sport e tempo
libero e installazioni
artistiche diventano,
in questa prospettiva,
strumenti per restituire ai
cittadini lo spazio pubblico
delle infrastrutture,
creando occasioni di
coesione sociale.

11 5 PER MILLE
5 PER MILLE 12
2018: 5 per mille
a Città e Comunità Smart in Africa
530 mila euro sono stati investiti per progetti di ricerca e sviluppo che toccano
importanti temi di mobilità cittadina e territoriale, tutela del patrimonio ambientale
e culturale e sostegno all’imprenditoria locale. I territori coinvolti si trovano soprattutto
in Eritrea, Mozambico e Somalia
Dei
progetti
2019
e 2018
abbiamo
parlato
su MAP 7
2017:
5 per mille alle Periferie Urbane
Ai quartieri periferici sono stati destinati 487.600 euro, con focus sui processi di sviluppo urbano,
ambientale, tecnologico, sociale, culturale ed economico, sulla valorizzazione delle risorse locali
e sul miglioramento della qualità della vita
BECOMe
BOA_MA_NHÃ
LUDOMI
TEEN
WRP West
Road Projects
EnerPOP
BECOMe affronta l’emergenza abitativa in Somalia con
un modello di sviluppo integrato per Mogadiscio, basato
su un ecosistema d’impresa che promuova insediamenti
sostenibili con alloggi, spazi imprenditoriali, servizi sociali
e produzione di energia rinnovabile.
SAFARI NJEMA
Il progetto BOA_MA_NHÃ, MAPUTO studia un’area del
Mozambico molto frammentata dal punto di vista amministrativo,
di cui mancano dati statistici e cartografici. I
ricercatori hanno l’obiettivo di contribuire allo sviluppo
integrato della regione e di diffondere la cultura di un’efficace
pianificazione territoriale, con modelli efficienti di
gestione delle risorse: in particolare, acqua, energia e
risorse alimentari.
EMotion
LUDOMI è una ludoteca
«smart» multisensoriale
per i bambini con disabilità,
locata a Cornaredo, in
provincia di Milano. Qui i
bambini possono vivere situazioni
immersive, personalizzate
e coinvolgenti,
attraverso l’uso di giochi
dotati di sensori che gli
permettono di interagire
in maniera costruttiva con
persone e ambienti.
M.O.S.T.
of Pioltello
TEEN è un progetto di
educazione all’autonomia
indirizzato ad adolescenti
e giovani immigrati ospitati
nelle comunità di accoglienza
di quattro quartieri
di Milano: Giambellino,
Barona, Corvetto e Gratosoglio.
L’obiettivo è insegnare
ai ragazzi la gestione
di problemi comuni della
vita quotidiana attraverso
gli strumenti della logica e
della matematica.
SCaR
WRP West Road Projects
ha avviato un processo di
progettazione partecipata
per riattivare spazi pubblici
marginali nella zona 7
di Milano, con lo scopo di
favorire azioni di trasformazione
concreta dello spazio
pubblico e l’integrazione del
quartiere con le reti urbane.
SIVEQ
EnerPOP parte da un
caso studio: un edificio di
153 alloggi abitati da 501
persone, perlopiù anziani
italiani e famiglie immigrate
nel quartiere periferico
di Rogoredo, a Milano, in
cui esigenze e abitudini
differenti si scontrano sulla
gestione dei servizi condivisi
e sui consumi emergenti
dei nuclei familiari.
In questo caso, gli obiettivi
tecnici di risparmio energetico
si rivelano essere
importanti anche per risolvere
dinamiche di conflitto
sociale.
A partire dai dati di utilizzo dei telefoni cellulari, SAFARI
NJEMA esplora soluzioni per la mobilità nelle grandi città
africane, dove quasi la totalità delle famiglie non ha l’auto
e i sistemi di trasporto pubblico scarseggiano e sono
poco accessibili.
I ricercatori di EMotion studiano come valorizzare 117 km
di una strada a carreggiata unica che attraversa l’asse
Asmara-Massawa, in Eritrea. La strada costeggia una
zona ricca di reperti storici: un patrimonio culturale che
collega siti di importanza architettonica e archeologica
che, se non tutelato, rischia di sparire.
Con M.O.S.T. of Pioltello i
ricercatori hanno lavorato
a politiche di integrazione
dei minori immigrati. Il
gruppo propone lo sviluppo
di un modello di integrazione
orientato alla rigenerazione
urbana e basato
sull’attivazione di processi
innovativi di recupero del
patrimonio abitativo.
SCaR ha coinvolto studenti
e insegnanti delle scuole
dell’obbligo in attività di
didattica alternativa e sul
campo, come percorsi di
conoscenza e interpretazione
dei luoghi abitati
nel quotidiano. Al centro
anche l’educazione all’uso
specifico della tecnologia.
Nel campo della lotta
agli sprechi, SIVEQ è un
progetto di valorizzazione
delle eccedenze alimentari
sperimentato nel Municipio
9 di Milano. Ha anche
l’obiettivo di sviluppare
un’applicazione per l’individuazione
automatica dei
prodotti alimentari prossimi
alla scadenza e una
piattaforma integrata per
la loro pubblicizzazione,
gestione e ridistribuzione.

13 5 PER MILLE
AWARDS 14
Per destinare al Politecnico di Milano il 5 per mille dell’imposta sul reddito
basta apporre la firma nel riquadro «Finanziamento della ricerca scientifica e
dell’Università» che figura sui modelli di dichiarazione dei redditi, specificando
il codice fiscale del Politecnico di Milano: 80057930150. Per maggiori
informazioni potete scriverci all’indirizzo sostieni@polimi.it
DA MOLTO ORGOGLIOSO Presidente degli Alumni del Politecnico
di Milano, mi sento in dovere e ho il piacere di chiudere
questo compendio di progetti di ricerca. Lungi dall’essere
completo ed esaustivo, quanto presentato dà però un’idea
molto concreta dell’impegno del nostro Ateneo per la ricerca
scientifica, ricerca che sia in grado di restituire un impatto
davvero positivo alla nostra società, in Italia e non solo. Le
leve del nostro Poli (metaforiche, non meccaniche!) raggiungono
luoghi remoti del pianeta, per migliorarne le condizioni.
È semplice (e indubbio): i grandi problemi del nostro tempo
(e quali e quanti problemi!) riguardano tutti, e una ricerca
responsabile risponde alle esigenze di tutti, per una sostenibilità
sociale vera.
È un impegno vero quello a cui la comunità degli Alumni
partecipa con convinzione, contribuendo con valore concreto.
I 985.530 euro che voi avete donato con il 5 per mille nel 2020
sono un capitolo molto importante di questa storia. Importante
come lo è la permeabilità tra Politecnico, territorio e
persone, in un circolo virtuoso che vede voi Alumni protagonisti,
attori di un ruolo strategico nella realizzazione delle
missioni politecniche.
Allora andiamo avanti, signore e signori Alumni, a lavorare
insieme per una innovazione tecnologica «umanamente e
globalmente giusta», volta a costruire un futuro veramente
sostenibile per il nostro mondo, a partire dalle «piccole cose»
che abbiamo letto in queste pagine, a partire dal nostro «piccolo»
5 per mille.
È per questo, e con questa convinzione, che anche quest’anno
mi sento di invitarvi a devolverlo al vostro Politecnico
di Milano.
Prof. Enrico Zio
Presidente Alumni Politecnico di Milano
Delegato del Rettore per il Fundraising individuale

RICERCA & INNOVAZIONE
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
dona.polimi.it