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BSKT #12

Il numero di maggio 2022 di BSKT, la rivista ufficiale di Aquila Basket Trento

Il numero di maggio 2022 di BSKT, la rivista ufficiale di Aquila Basket Trento

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SPECIALE<br />

AQUILA<br />

BASKET<br />

EARTH DAY<br />

2022<br />

MAGGIO 2022


<strong>BSKT</strong> – Il magazine di Aquila Basket<br />

Numero 12 / Maggio 2022<br />

5 I EDITORIALE<br />

6 I AMARCORD<br />

29 I BIANCONERI IN VETTA<br />

Luca Lechthaler e Lele Molin<br />

Registrazione Tribunale di Trento n° 1275<br />

del 10 gennaio 2006<br />

Direttore Responsabile:<br />

Luigi Longhi<br />

Redazione:<br />

Francesco Costantino Ciampa e Marcello Oberosler<br />

Direttore Artistico:<br />

Daniele Montigiani<br />

Grafica e impaginazione:<br />

Lorenzo Manfredi<br />

Hanno collaborato:<br />

Martina Quintarelli, Cristian Ferrari<br />

Fotografie:<br />

Daniele Montigiani, Cristian Ferrari – SAT,<br />

Federico Modica, Matteo Pavana<br />

Redazione:<br />

Piazzetta Lunelli, 8 -12 – 38122 Trento Tel. 0461<br />

931035, e-mail: bskt@aquilabasket.it<br />

Spazi pubblicitari:<br />

marketing@aquilabasket.it<br />

Tipografia:<br />

Grafiche Dalpiaz - Via Stella, 11/B, 38123 Ravina TN<br />

© Copyright Aquila Basket Trento srl<br />

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa rivista<br />

può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici,<br />

elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita<br />

a norma di legge.<br />

Numero chiuso alle ore 23 di lunedì 2 maggio 2022.<br />

8 I BEST OF SEASON<br />

10 I HELLO MY NAME IS<br />

Marco Albanesi<br />

12 I LA COPERTINA<br />

Aquila Basket Earth Day<br />

16 I IL PARTNER<br />

La commissione glaciologica SAT<br />

18 I LA SCUOLA<br />

Gli studenti del Martino Martini<br />

21 I LA TESTIMONIAL<br />

Tamara Lunger<br />

26 I IL PERSONAGGIO<br />

Lele Molin in vetta<br />

30 I IL PERSONAGGIO<br />

Federico Modica<br />

34 I I PARTNER<br />

38 I MONDO STATISTICHE<br />

40 I CINEMA&AMBIENTE<br />

41 I LIBRI&AMBIENTE<br />

43 | IL SETTORE GIOVANILE<br />

Noi siamo i giovani<br />

44 I APPUNTI SPARSI<br />

Scegli Cavit, bevi responsabilmente.


05 | EDITORIALE<br />

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Liberare le energie positive per creare un futuro migliore.<br />

Non è certo facile, in questi mesi, essere ottimisti: prima la pandemia<br />

e ora la guerra ci proiettano in un periodo storico complicato.<br />

Tuttavia questo non deve essere un alibi per abbassare il nostro livello<br />

di impegno e di partecipazione. Tra i temi fondamentali che proprio<br />

la pandemia e la guerra mettono in crisi, c’è l’ambiente a 360 gradi.<br />

Ambiente significa il nostro vivere e il rapporto con tutto quello che<br />

ci circonda. Possiamo fare qualcosa? Certo, possiamo fare molto.<br />

Ognuno di noi. Un Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente<br />

evidenzia come un ambiente sano in Europa svolga un ruolo chiave nel<br />

determinare la salute e il benessere dei suoi cittadini. L’inquinamento<br />

atmosferico e acustico, gli impatti dei cambiamenti climatici come<br />

le ondate di calore e l’esposizione a sostanze chimiche pericolose<br />

contribuiscono al 13% dei decessi, e sono i più vulnerabili a subirne gli<br />

effetti più pesanti. L’inquinamento atmosferico rimane la principale<br />

minaccia ambientale europea per la salute, con oltre 400.000 morti<br />

premature dovute all’inquinamento atmosferico ogni anno nell’UE.<br />

L’inquinamento acustico è al secondo posto, contribuendo a 12.000<br />

morti premature, seguito dagli impatti dei cambiamenti climatici,<br />

in particolare dalle ondate di calore.Il peso dell’inquinamento e del<br />

cambiamento climatico varia in Europa, con chiare differenze tra<br />

i Paesi dell’Europa orientale e occidentale. La percentuale più alta<br />

di morti nazionali (27%) è attribuibile all’ambiente in Bosnia ed<br />

Erzegovina e la più bassa in Islanda e Norvegia (9%).<br />

Nella ricerca si sottolinea come sia necessario un approccio integrato<br />

delle politiche ambientali e sanitarie per affrontare i rischi ambientali,<br />

proteggere i più vulnerabili e realizzare appieno i benefici che la<br />

natura offre a sostegno della salute e del benessere. Come Aquila<br />

Basket abbiamo a cuore questo tema e da tempo abbiamo realizzato<br />

e condiviso alcune iniziative non solo per l’Earth Day, che vengono<br />

illustrate in questo numero della rivista. Per noi l’ambiente è una<br />

scelta fondamentale per garantire il benessere dei nostri associati in un<br />

virtuoso rapporto che sappia coniugare il rispetto della natura con il<br />

rispetto di sé stessi. Non esiste, a mio avviso, un ambiente pulito<br />

e positivo senza un sano stile di vita. Le due cose devono andare di pari<br />

passo ed è per questo importante cominciare fin dalla tenerà età.<br />

E noi vogliamo partire dal minibasket.<br />

Il Pres


6 | AMARCORD<br />

7 Maggio 2021, Trento<br />

Dolomiti Energia Trentino<br />

VS Happy Casa Brindisi<br />

Nella foto: Kelvin Martin attacca<br />

il canestro, i giocatori di Trento<br />

hanno indossato la maglia<br />

celebrativa di colore Verde.<br />

Daniele Montigiani


8 | BEST OF SEASON<br />

23 Aprile 2022, Trento<br />

Dolomiti Energia Trentino<br />

VS Prosciutto Carpegna VL Pesaro<br />

Nella foto: L’esultanza di Cameron<br />

Reynolds, dopo una Tripla, davanti<br />

al pubblico esultante di Trento.<br />

Spicca la divisa realizzata per<br />

celebrare l’EARTHDAY2022.<br />

Daniele Montigiani


10 | HELLO MY NAME IS<br />

Hello<br />

my name is<br />

G R U P P O K O N I G P R I N T<br />

NOME:<br />

MARCO ALBANESI<br />

.....................................................................................................<br />

IN AQUILA DA:<br />

2019<br />

..................................................................................................<br />

TI OCCUPI DI:<br />

RESPONSABILE SETTORE GIOVANILE<br />

..................................................................................<br />

GIOCATORE AQUILA PREFERITO:<br />

MAX LADURNER<br />

..................................................................................<br />

SPORT PREFERITO:<br />

CICLISMO E ATLETICA LEGGERA<br />

..................................................................................<br />

IG, FB O TW:<br />

FACEBOOK<br />

..................................................................................<br />

PRINCIPALE PREGIO:<br />

PAZIENZA<br />

.....................................................<br />

PRINCIPALE DIFETTO:<br />

NOSTALGICO<br />

..............................................<br />

MATERIA PREFERITA:<br />

LETTERATURA<br />

..........................................<br />

ANIMALE PREFERITO:<br />

SQUALO BIANCO<br />

.......................................<br />

VACANZA<br />

PREFERITA:<br />

OVUNQUE LONTANO<br />

DAL CAOS E SENZA<br />

TELEFONO<br />

.......................................<br />

HOBBY:<br />

IL CINEMA,<br />

PRIMA DI TUTTO<br />

...........................................<br />

CITTÀ DOVE VIVERE:<br />

MILANO O MADRID<br />

HOBBY:<br />

ACQUARIOLOGIA<br />

...................................................................................................<br />

PIATTO PREFERITO:<br />

VITELLO TONNATO<br />

................................................................................<br />

VINO O BIRRA:<br />

BIRRA<br />

.............................................................................<br />

LIBRO O FILM:<br />

FILM<br />

.............................................................................<br />

SERIE TV PREFERITA:<br />

TWIN PEAKS<br />

...............................................................................<br />

ATTORE E ATTRICE PREFERITI:<br />

ROBERT DE NIRO E MICHELLE PFEIFFER<br />

................................................................................<br />

CANZONE PREFERITA:<br />

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI<br />

.................................................<br />

BICICLETTA O<br />

MONOPATTINO?<br />

CHOPPER<br />

............................................<br />

CANI O GATTI?<br />

GATTI<br />

.........................................<br />

TIRO DA TRE O<br />

SCHIACCIATA?<br />

SCHIACCIATA<br />

.........................................<br />

ESTATE O INVERNO?<br />

ESTATE<br />

..........................................<br />

IDOLO SPORTIVO:<br />

MARCO PANTANI<br />

............................................<br />

IL TUO SALUTO<br />

AI LETTORI:<br />

WE DIE HARD, OR AT LEAST<br />

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12 | LA COPERTINA<br />

Aquila Basket<br />

Earth Day<br />

2022<br />

DI MARCELLO OBEROSLER<br />

FOTO DI DANIELE MONTIGIANI<br />

La Dolomiti Energia Basket Trentino è da<br />

sempre una società legata in maniera profonda<br />

al proprio territorio: dal settore giovanile,<br />

passando per le società dell’Academy,<br />

al mondo delle associazioni e delle<br />

collaborazioni con le scuole, la società<br />

bianconera negli anni è riuscita a trasmettere<br />

valori importanti e significativi, legati allo<br />

sport ma non solo.<br />

L’Aquila Basket Earth Day 2022 non ha fatto<br />

eccezione, anzi: è stato un appuntamento<br />

coinvolgente e sentito, che non si è limitato<br />

alle parole ma che ha saputo anche passare<br />

ai fatti, nonostante la complessità del tema<br />

scelto per la sua edizione di quest’anno,<br />

i ghiacciai del Trentino.


“La sostenibilità<br />

è stata la parola chiave<br />

anche dell’incontro<br />

andato in scena<br />

nell’aula magna del<br />

Martino Martini<br />

proprio il 22 aprile,<br />

la data in cui a livello<br />

internazionale<br />

si celebra la giornata<br />

della Terra”<br />

I GHIACCIAI<br />

I ghiacciai hanno plasmato il<br />

territorio trentino nel corso dei secoli<br />

e dei millenni: non si tratta solo di<br />

ghiaccio, ma di un elemento che fa<br />

parte del DNA stesso del territorio<br />

di cui Trento è il capoluogo. Oggi i<br />

cambiamenti climatici ci impongono<br />

di affrontare continuamente nuove<br />

sfide e di farlo in maniera sempre più<br />

consapevole e proiettata al futuro,<br />

con l’obiettivo di fare di tutto per non<br />

disperdere questi tesori di ghiaccio:<br />

si parte dalla sensibilizzazione<br />

sulla conoscenza e sulla fusione dei<br />

ghiacciai, e a come preservarli.<br />

Forte del supporto di partner<br />

importanti come la SAT, Aquila<br />

Basket ha voluto coinvolgere il<br />

più possibile i giovani e le scuole,<br />

partendo dalle elementari fino ai<br />

licei del territorio: con gli alunni<br />

delle scuole primarie che hanno<br />

aderito durante l’anno al progetto<br />

Eagle Chicks per avvicinare i piccoli<br />

al mondo dello sport e del tifo pulito<br />

si sono messi in campo in prima<br />

linea gli esperti della Commissione<br />

Scuola e Formazione della SAT, e in<br />

particolare Claudio Bassetti. Nelle<br />

classi sono state proposte lezioni<br />

e attività interattive, coinvolgendo i<br />

giovanissimi alunni con video e foto<br />

alla scoperta delle nostre montagne,<br />

degli elementi del territorio quali<br />

ghiaccio e acqua, dei cambiamenti<br />

climatici e di come stiano cambiando<br />

l’ambiente che ci circonda.<br />

Dal mese di febbraio è stato inoltre<br />

avviato un progetto di alternanza<br />

scuola-lavoro in collaborazione<br />

con l’Istituto “Martino Martini” di<br />

Mezzolombardo: i ragazzi della<br />

classe III sono stati coinvolti in<br />

un’attività di progettazione di un<br />

evento di marketing e comunicazione<br />

con lo staff della Dolomiti Energia<br />

Basket Trentino, per mettere a punto<br />

l’Aquila Basket Earth Day 2022.<br />

Durante le due settimane di attività<br />

di alternanza scuola-lavoro con<br />

Aquila Basket sono uscite molte idee<br />

interessanti, frutto dell’inventiva<br />

e dell’intraprendenza dei ragazzi,<br />

che si sono dimostrati entusiasti e<br />

propositivi fin dal primo momento:<br />

non sono mancati anche con loro gli<br />

incontri con il glaciologo, in questo<br />

caso Cristian Ferrari, che ha posto<br />

di fronte agli studenti le grandi<br />

tematiche ambientali che tutti siamo<br />

chiamati a fronteggiare.<br />

22 APRILE, Giornata della Terra:<br />

L’INCONTRO AL MARTINO MARTINI<br />

La sostenibilità, con le sue varie<br />

declinazioni, è stata la parola chiave<br />

anche dell’incontro andato in scena<br />

nell’aula magna del Martino Martini<br />

proprio il 22 aprile, la data in cui<br />

a livello internazionale si celebra<br />

la giornata della Terra. Studenti,<br />

esperti e aziende si sono confrontati<br />

sul tema dei ghiacciai andando<br />

oltre al “semplice” problema e<br />

sviluppandone gli aspetti e le<br />

ricadute sulla vita di tutti giorni<br />

e le attività delle imprese locali.<br />

Il momento più emozionante e<br />

coinvolgente però è stato l’intervento<br />

di Tamara Lunger, testimonial<br />

dell’evento al Martino Martini:<br />

la grande scialpinista e climber<br />

altoatesina ha rapito l’attenzione<br />

di tutti con i racconti delle sue<br />

avventure ed esperienze sui più<br />

alti ghiacciai del pianeta, con foto e<br />

video mozzafiato, mostrando il lato<br />

anche più tragico e doloroso della<br />

montagna.<br />

GAME DAY<br />

L’Aquila Basket Earth Day 2022 è<br />

proseguito anche oltre la giornata del<br />

22 aprile, culminando nella partita<br />

casalinga del giorno successivo, il 23<br />

aprile contro la Carpegna Prosciutto<br />

Pesaro. Il brutto tempo ha imposto il<br />

rinvio della camminata di tutti i tifosi<br />

e delle associazioni legate al progetto<br />

Dolomiti Energia For No Profit dal<br />

centro città fino al palazzetto, ma<br />

tutto sommato potrebbe aver fatto<br />

bene alla terra trentina visto il<br />

lungo periodo di siccità invernale.<br />

Vediamola così.<br />

In una partita combattutissima e<br />

risolta a fil di sirena da una tripla di<br />

Lamb, la Dolomiti Energia è scesa<br />

in campo con uno speciale completo<br />

biancoblù prodotto in edizione<br />

limitata: un colore che ispirasse<br />

proprio quello dei ghiacciai, e un<br />

layout che oltre al profilo di una<br />

montagna prevedesse l’aggiunta<br />

del nome di un ghiacciaio per ogni<br />

giocatore, oltre ai loghi dei partner<br />

dell’iniziativa, la SAT e La Sportiva.<br />

Le divise indossate dai giocatori<br />

della Dolomiti Energia Trentino<br />

durante l’Aquila Basket Earth Day<br />

e autografate dai protagonisti sono<br />

poi state acquistate online nei giorni<br />

successivi alla partita attraverso<br />

un’asta di beneficenza sulla<br />

piattaforma Charity Stars. I proventi<br />

dell’asta sono stati devoluti proprio<br />

alla SAT per dare un contributo<br />

all’ammodernamento del centro<br />

studi Julius Payer.


16 | IL PARTNER<br />

SAT,<br />

competenza<br />

e conoscenza<br />

DI MARCELLO OBEROSLER<br />

FOTO CRISTIAN FERRARI – SAT, DANIELE MONTIGIANI<br />

“Il centro Payer<br />

nasceva nei primi<br />

anni ’90 dall’idea di<br />

creare un presidio<br />

permanente in alta<br />

montagna per portare<br />

avanti studi sulla<br />

glaciologia<br />

e allo stesso tempo<br />

sensibilizzare<br />

e informare i<br />

visitatori”<br />

I<br />

ghiacciai. Una risorsa preziosa, un<br />

elemento che è parte integrante del<br />

DNA del nostro territorio. Hanno<br />

scavato le nostre valli, definito le<br />

pareti delle nostre montagne, creato<br />

laghi e cascate. I ghiacciai sono una<br />

cosa viva.<br />

Lo ripete più volte Cristian Ferrari,<br />

Presidente della Commissione<br />

Glaciologica della SAT, incontrando<br />

gli studenti: pensare al ghiacciaio<br />

come un essere vivente cambia<br />

la percezione che abbiamo<br />

di questa risorsa preziosa<br />

e in pericolo.<br />

La Società degli Alpinisti Tridentini<br />

che quest’anno compie i suoi 150<br />

dalla fondazione è stato uno dei<br />

partner decisivi dell’Aquila Basket<br />

Earth Day 2022, una collaborazione<br />

che si è concretizzata in tante forme:<br />

dalla presenza degli esperti nelle<br />

scuole al logo sulle maglie da gioco,<br />

dalla scelta del tema dell’edizione<br />

dell’Earth Day alla destinazione dei<br />

proventi dell’asta di beneficenza.<br />

E in prima linea fin dall’inizio<br />

c’è stato anche Cristin Ferrari,<br />

Presidente della commissione<br />

glaciologica della SAT: «Siamo una<br />

commissione tecnico-consultiva –<br />

racconta Cristian -, tracciamo linee<br />

guida e portiamo avanti attività di<br />

studio, tutela e valorizzazione dei<br />

ghiacciai. Curiosamente la SAT parlò<br />

proprio di ghiacciai nel giorno della<br />

sua fondazione a Campiglio, nel<br />

1872: venivano visti come una cosa<br />

molto lontana, come un ostacolo.<br />

Ma si cominciava già a percepire<br />

il loro valore alpinistico, turistico<br />

e ambientale. Dal 1990 esiste il<br />

comitato glaciologico trentino,<br />

oggi per studiare i ghiacciai abbiamo<br />

fatto grandi passi in avanti anche<br />

grazie alle tecnologie che<br />

ci aiutano come droni e laser».<br />

E all’interno del vasto panorama di<br />

enti e associazioni che studiano e<br />

analizzano costantemente lo stato dei<br />

ghiacciai trentini c’è un’eccellenza<br />

del territorio individuata dalla SAT<br />

e da Aquila Basket come la perfetta<br />

destinataria dei proventi dell’asta<br />

di beneficenza dei completi Earth<br />

Day: il centro studi Julius Payer,<br />

in Val Genova. «Il centro Payer<br />

nasceva nei primi anni ’90 dall’idea<br />

di creare un presidio permanente<br />

in alta montagna per portare avanti<br />

studi sulla glaciologia e allo stesso<br />

tempo, con una sua parte più<br />

museale, sensibilizzare e informare i<br />

visitatori: oggi vogliamo rilanciarlo e<br />

ammodernarlo. Una volta dal centro<br />

studi, posto a un’altitudine di circa<br />

2.400 metri, si vedevano attorno tutti i<br />

ghiacciai dell’Adamello, ora quasi non<br />

si vede più ghiaccio perché si sono<br />

ritirati di centinaia di metri».<br />

Sensibilizzare e informare: le due<br />

parole chiave degli interventi degli<br />

esperti della SAT che hanno portato<br />

le loro lezioni alle superiori ma anche<br />

nelle scuole elementari, nelle classi<br />

della città già coinvolte nel progetto<br />

Eagle Chicks di Aquila Basket. E’ stata<br />

in quel caso la commissione scuola<br />

della SAT,<br />

e in particolare Claudio Bassetti,<br />

a raccontare agli alunni cosa sia<br />

il ghiaccio come elemento, come<br />

e perché si trasformi, quali siano<br />

le conseguenze del cambiamento<br />

climatico che il pianeta sta<br />

affrontando.<br />

Con un messaggio finale che vale per<br />

tutti, grandi e piccini: «Prendetevi<br />

il tempo e andate a vederli, i nostri<br />

ghiacciai. Ne abbiamo tanti sulle<br />

nostre montagne: salite in alto e<br />

osservateli».


18| LA SCUOLA<br />

Alternanza<br />

scuola-Aquila<br />

DI STEFANO TRAINOTTI<br />

FOTO DANIELE MONTIGIANI<br />

“Aquila Basket,<br />

la sua mission,<br />

gli eventi sviluppati<br />

sul territorio<br />

e in particolare<br />

quanto fatto nelle<br />

precedenti edizioni<br />

dell’Earth Day”<br />

L’alternanza scuola-lavoro è<br />

una metodologia didattica che<br />

permette agli studenti e alle<br />

studentesse di<br />

mettersi alla prova con compiti di<br />

realtà, acquisendo competenze utili<br />

per il proprio percorso grazie alla<br />

presenza di tutor che li seguono nelle<br />

loro attività. Aquila Basket Trento<br />

collabora con le scuole su questi<br />

temi fin dal 2016 ospitando studenti<br />

presso i propri uffici o collaborando<br />

con le scuole nell’organizzare<br />

attività presso le aule degli istituti<br />

scolastici. Nel mese di febbraio<br />

Aquila Basket, in collaborazione con<br />

la Commissione glaciologica della<br />

SAT, ha supportato la classe III del<br />

Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo<br />

dell’istituto “Martino Martini” in<br />

un’attività di alternanza scuola-lavoro<br />

legata all’Earth Day con grande<br />

soddisfazione sia di Aquila che di<br />

studenti e docenti.<br />

L’attività è durata due settimane,<br />

durante le quali la classe III<br />

ha interrotto le proprie lezioni<br />

proprio per sviluppare attività di<br />

progettazione e organizzazione<br />

di eventi sportivi: nella prima<br />

settimana gli studenti hanno ricevuto<br />

una formazione sui temi della<br />

comunicazione e del marketing di<br />

eventi sportivi da parte di esperti del<br />

CONI trentino e contestualmente<br />

hanno conosciuto la struttura di<br />

Aquila Basket, la sua mission,<br />

gli eventi sviluppati sul territorio<br />

e in particolare quanto fatto nelle<br />

precedenti edizioni dell’Earth Day.<br />

Così, nei primi giorni si sono alternati<br />

nell’aula del Martino Martini diverse<br />

voci di Aquila Basket per raccontare<br />

ai ragazzi il mondo Aquila Basket:<br />

da Massimo Komatz, Francesco<br />

Ciampa, Martina Quintarelli, Sara<br />

Biasioni e Andrea Bonetti hanno<br />

offerto stimolato nei ragazzi interesse<br />

verso la progettazione di eventi<br />

sportivi, condividendo con loro le<br />

proprie esperienze e le proprie<br />

strategie. A questi si è aggiunto anche<br />

Cristian Ferrari, presidente della<br />

commissione glaciologica della SAT,<br />

che ha spiegato le problematiche<br />

relative al ritiro dei ghiacciai che sta<br />

caratterizzando questi ultimi decenni.<br />

Dopo questa prima settimana di<br />

formazione, la classe si è divisa in due<br />

gruppi per iniziare a lavorare sugli<br />

obiettivi previsti dalle attività<br />

proposte da CONI e Aquila Basket.<br />

In particolare, otto studenti della<br />

classe, seguiti da Martina Quintarelli,<br />

hanno provato a ragionare su come<br />

sfruttare l’occasione dell’Earth Day<br />

per fare comunicazione su questo<br />

tema ai tanti appassionati sportivi<br />

che avrebbero seguito tale evento.<br />

E così i ragazzi hanno provato a<br />

realizzare una serie di proposte legate<br />

soprattutto ai social con ipotesi di<br />

post, reel e altri suggerimenti su<br />

come impostare l’informazione<br />

relativa al tema dei ghiacciai sia<br />

presso il Martino Martino che nelle<br />

altre scuole. Il percorso di alternanza<br />

per loro però non si ferma qui: perché<br />

per giugno è prevista un’uscita sul<br />

territorio proprio presso uno dei<br />

ghiacciai del Trentino di cui hanno<br />

potuto approfondire la conoscenza<br />

durante il percorso di alternanza<br />

scuola lavoro.<br />

“La classe<br />

si è divisa<br />

in due gruppi<br />

per iniziare<br />

a lavorare sugli<br />

obiettivi previsti dalle<br />

attivitàproposte<br />

da CONI<br />

e Aquila Basket”


21 | LA TESTIMONIAL<br />

Tamara<br />

Lunger,<br />

cuore di ghiaccio<br />

DI MARCELLO OBEROSLER<br />

FOTO MATTEO PAVANA<br />

“Il ghiaccio è uno<br />

degli elementi<br />

chiave della vita da<br />

alpinista di Tamara,<br />

e anche una parte<br />

fondamentale del<br />

territorio in cui<br />

viviamo: ecco perché<br />

il tema dell’Aquila<br />

Basket Earth Day<br />

2022 è così caro alla<br />

bolzanina classe ’86”<br />

Tamara Lunger si definisce<br />

come il ghiaccio che conosce<br />

bene, che ha affrontato sulle<br />

vette più alte del pianeta:<br />

fragile e forte.<br />

Fragile perché la Natura e la<br />

montagna, a quelle altitudini,<br />

sa farti sentire piccolo e indifeso. Ti<br />

mette di fronte a sconfinate bellezze<br />

e drammatiche tragedie. Forte,<br />

perché dalle tragiche vicende cha<br />

ha vissuto e sperimentato, Tamara<br />

ha saputo continuamente rinascere.<br />

Il suo sorriso e la sua passione per<br />

la vita mettono i brividi tanto sono<br />

intensi e autentici.<br />

Non poteva esserci un testimonial<br />

più appropriato per l’evento<br />

organizzato con gli studenti il 22<br />

aprile, la giornata mondiale della<br />

Terra. Perché in pochi hanno<br />

la montagna nel cuore come la<br />

straordinaria alpinista altoatesina:<br />

«La montagna è la mia maestra.<br />

Spesso a causa della tecnologia<br />

tendiamo ad allontanarci dalla<br />

Natura, e invece solo quando siamo<br />

capaci di riconnetterci con questa<br />

Madre scopriamo noi stessi<br />

e diventiamo persone più positive<br />

e serene».<br />

Un messaggio che a una platea<br />

di oltre 80 studenti delle Superiori<br />

arriva diretto, forte e chiaro.<br />

Ed è proprio a loro che Tamara<br />

si rivolge, in tutto quello che dice<br />

e che fa. Una donna che sa ispirare<br />

gli adulti di domani con la potenza<br />

delle cose che dice e che fa.<br />

«Credo che quello che dobbiamo fare<br />

capire alle nuove generazioni<br />

e a tutti sia che ognuno di noi conta,<br />

in questa difficile e lunga battaglia:<br />

e non è una questione solo di<br />

conoscenza e di sensibilizzazione,<br />

ma anche e soprattutto di<br />

responsabilità individuale, nelle<br />

piccole e grandi azioni quotidiane<br />

su cui possiamo fare una scelta.<br />

C’è chi lavora per un mondo<br />

migliore mettendosi in prima linea,<br />

attivandosi “ad alto livello”;<br />

c’è chi invece si ricorda di chiudere il<br />

rubinetto mentre si lava i denti.<br />

Nella gestione dei rifiuti di casa,<br />

nel riciclo, nel risparmio dell’acqua o<br />

nell’abbassare il riscaldamento:<br />

i comportamenti di ognuno fanno<br />

la differenza. Sentire la<br />

responsabilità individuale di queste<br />

azioni è decisivo per riuscire a fare<br />

il meglio possibile».<br />

Il ghiaccio è uno degli elementi<br />

chiave della vita da alpinista<br />

di Tamara, e anche una parte<br />

fondamentale del territorio<br />

in cui viviamo: ecco perché il tema<br />

dell’Aquila Basket Earth Day 2022<br />

è così caro alla bolzanina classe ’86.<br />

«Magari sulle vette degli Ottomila<br />

che ho scalato non si nota,<br />

ma è molto triste vedere sulle nostre<br />

montagne i ghiacciai che<br />

si ritirano a questi ritmi: fa<br />

impressione pensare che nel<br />

giro di qualche anno potremmo


“Quella tra l’Aquila<br />

e la Sportiva<br />

nell’Earth Day<br />

è una partnership<br />

molto importante,<br />

un esempio di come<br />

due realtà di alto<br />

livello possano<br />

aggregarsi<br />

e fare squadra”<br />

addirittura perderli, sarebbe davvero<br />

un disastro, soprattutto per le<br />

generazioni future».<br />

Tamara è testimonial de La Sportiva,<br />

outdoor partner di Aquila Basket:<br />

due brand in sinergia da anni, con<br />

sensibilità affini verso temi che vanno<br />

anche al di là delle rispettive sfere<br />

di azione.<br />

«Quella tra l’Aquila e La Sportiva<br />

nell’Earth Day è una partnership<br />

molto importante, un esempio di<br />

come due realtà di alto livello che<br />

operano nel territorio in ambiti<br />

diversi possano aggregarsi e fare<br />

squadra, unite da valori e progetti<br />

forti e autentici.<br />

La Sportiva è una grande azienda,<br />

di respiro internazionale, e l’Aquila<br />

Basket è un’eccellenza nel campo<br />

della pallacanestro e come club.<br />

La visibilità e il bacino di persone<br />

raggiunte da questi due soggetti<br />

credo che possa essere di stimolo<br />

a persone, aziende, club per portare<br />

avanti queste iniziative<br />

e per combattere assieme il global<br />

warming e le cause<br />

del cambiamento climatico».<br />

L’evento al Martino Martini dimostra<br />

come le tematiche ambientali<br />

abbiano un impatto su tante realtà<br />

diverse: «Mi è piaciuto molto<br />

ascoltare le esperienze e le idee<br />

di tante persone e tanti esperti,<br />

affrontando a 360 gradi il tema della<br />

sostenibilità. Ho imparato tanto<br />

anche io!».


26 | BIANCONERI IN VETTA<br />

Lele Molin,<br />

coach<br />

tra le vette<br />

DI MARCELLO OBEROSLER<br />

FOTO DANIELE MONTIGIANI<br />

Poche persone in Aquila<br />

Basket sono genuinamente<br />

appassionate di montagna<br />

quanto coach Lele Molin.<br />

Lele, da dove nasce questo amore?<br />

Beh, è una passione nata fin da<br />

piccolo, imparando a conoscere<br />

e ammirare le bellezze dell’area<br />

dolomitica in particolare. Avendole<br />

vissute fin da giocane, e con una<br />

frequentazione continua, le montagne<br />

sono fonte di ricordi di momenti<br />

intensi in cui esplorare il mondo<br />

e raggiungere le vette. C’è tanta<br />

soddisfazione, tanta gratificazione,<br />

in quello sforzo condiviso. Poi con<br />

il passare del tempo ho alimentato<br />

questa passione leggendo tanti libri,<br />

biografie e guide sulle montagne e sui<br />

personaggi che le hanno affrontate e<br />

vissute in tutto il mondo. Le emozioni<br />

di quei libri e di quelle persone mi<br />

hanno coinvolto ulteriormente.<br />

Cos’è per te la montagna?<br />

Per chi come me vive ogni anno<br />

tra palestre, viaggi, stress e<br />

pallacanestro, la montagna è lo<br />

spazio in cui d’estate e d’inverno,<br />

quando si può, fuggo per ritrovarmi.<br />

In quegli ambienti naturali ritrovo<br />

posti, amicizie, e la magia è che<br />

anche i posti che si conoscono meglio<br />

regalanmo ogni volta nuove emozioni<br />

e nuove sensazioni. Interpreto la<br />

montagna come cultura, come un<br />

modo di vivere e affrontare la vita.<br />

La montagna è anche una preziosa<br />

maestra di vita.<br />

Sì, insegna veramente tantissime<br />

cose. Per raggiungere la vetta devi<br />

essere preparato, armarti di pazienza,<br />

essere consapevole<br />

dei tuoi limiti. E quando vissuta<br />

in compagnia, trasmette tantissimo<br />

per il modo in cui si condividono le<br />

fatiche e i limiti e ci si dà una mano<br />

a vicenda per superare le difficoltà.<br />

È una vera e propria palestra di<br />

solidarietà. Sono lezioni che non solo<br />

provo a mettere nel mondo dello sport<br />

che ho vissuto per tanti anni e che vivo<br />

ancora giorno dopo giorno, ma che<br />

provo a mettere anche nella mia vita.<br />

A proposito di libri e di montagna, chi<br />

sono i tuoi riferimenti<br />

in materia?<br />

Tra fine aprile e inizio maggio<br />

sono riuscito a prendere parte da<br />

spettatore ad alcuni eventi legati<br />

al Film Festival della Montagna di<br />

Trento, mi ha colpito molto il racconto<br />

di Messner che ha parlato dai suoi 70<br />

anni di alpinismo collegandolo alle 70<br />

edizioni del Film Festival.<br />

Lui è una vera e propria icona del<br />

vivere la montagna a 360 gradi.<br />

Uno degli ultimi libri che ho letto<br />

invece è “Cervino”, di Hervé<br />

Barmasse: è affascinante il modo in<br />

cui alcuni alpinisti e autori riescano<br />

a comunicare la passione e le<br />

emozioni del vivere la montagna,<br />

e Barmasse lo fa in maniera<br />

straordinaria sia per i conoscitori<br />

più esigenti che per chi invece non è<br />

particolarmente dentro<br />

a questo mondo.


27 | BIANCONERI IN VETTA<br />

Luca<br />

Lechthaler,<br />

basket altitude<br />

DI MARCELLO OBEROSLER<br />

FOTO DANIELE MONTIGIANI<br />

La pallacanestro nel cuore,<br />

la montagna nel sangue.<br />

Luca Lechthaler a basket<br />

ha giocato per una vita intera,<br />

inseguendo un sogno, andando via<br />

di casa giovanissimo con il coraggio<br />

di chi vuole investire su se stesso,<br />

vincendo alla fine tutto da atleta<br />

professionista esemplare.<br />

Oggi è il volto della Dolomiti Energia<br />

Basketball Academy, e chiusa la<br />

carriera da giocatore può dedicarsi<br />

a coltivare la sua sconfinata passione<br />

per il territorio, per la natura,<br />

per la montagna.<br />

«Una passione nata un po’ per<br />

caso – racconta il gigante di<br />

Mezzocorona -, che mi è stata<br />

trasmessa all’interno della famiglia:<br />

poi ho cominciato ad andare<br />

ai campi estivi in montagna,<br />

a fare gite alle malghe, alle cime.<br />

All’inizio era un bel modo di stare<br />

con i miei compagni, poi ha prevalso<br />

quel senso di libertà che ti pervade<br />

salendo di quota ed entrando in<br />

contatto con la natura.<br />

Ogni volta si vivono emozioni diverse<br />

e sempre nuove».<br />

E chissà che dopo l’Aquila Basket<br />

Earth Day il Lech non punti ad<br />

attaccare anche le superfici<br />

ghiacciate delle vette trentine…<br />

«Ho un po’ di sogni nel cassetto<br />

che riguardano i ghiacciai in effetti:<br />

mi hanno sempre affascinato,<br />

e devo dire che il progetto Earth<br />

Day di quest’anno ha permesso<br />

anche a me di imparare tante cose<br />

sull’argomento che non avrei masi<br />

saputo e andare a fondo sulle cause<br />

di tante problematiche.<br />

La conoscenza poi ti fa vivere con più<br />

rispetto e consapevolezza<br />

quegli ambienti».<br />

«La montagna punta verso l’alto,<br />

come il basket».<br />

E’ la frase che ama ripete Luca<br />

quando gli si chiede cosa unisca le<br />

sue grandi passioni.<br />

«Cosa insegna la montagna?<br />

A me in questi anni ha insegnato a<br />

vivere, a conoscere me stesso fino in<br />

fondo. È una straordinaria maestra<br />

che ti porta a riconoscere i propri<br />

limiti, a saperli in qualche modo<br />

controllare. E poi trasmette quella<br />

tanto affascinante forma semplice<br />

della vita, in cui la felicità e la<br />

bellezza non sono negli oggetti<br />

o nelle comodità della nostra<br />

vita quotidiana».


30 | IL PERSONAGGIO<br />

Federico Modica,<br />

raccontare<br />

il ghiaccio<br />

DI ANDREA ORSOLIN<br />

FOTO FEDERICO MODICA<br />

La sua casa è la Val di Fiemme,<br />

ma Federico Modica è un<br />

professionista costantemente<br />

“on the road”. Ispirato e incuriosito<br />

dal mondo, dalla natura, dalle<br />

persone, Federico ormai da anni<br />

lavora per raccontare storie, luoghi,<br />

volti. Lo fa da fotografo, videomaker,<br />

regista, esploratore: è difficile<br />

definire con una parola il 32enne<br />

fiemmazzo, che ha l’entusiasmo di<br />

un ragazzino e l’esperienza di un<br />

veterano.<br />

Come è nata la tua passione per la<br />

fotografia?<br />

La prendo larga: da ragazzino facevo<br />

atletica a livelli abbastanza alti, a 18<br />

anni però mi sono infortunato. Un<br />

infortunio che poi non si è rivelato<br />

così grave, ma che tra una cosa e<br />

l’altra mi ha fatto perdere un intero<br />

anno di preparazione e allenamenti.<br />

A quel punto, pur continuando a<br />

praticare tantissimi tipi di sport<br />

all’aperto, volendo rimanere<br />

comunque nel mondo dello sport e<br />

avendo conosciuto un fotografo che<br />

seguiva i nostri eventi ho cominciato<br />

a scattare fotografie. Ho avuto<br />

la fortuna di trovare subito due<br />

figure che mi hanno incoraggiato<br />

e avviato a questa professione:<br />

Bruno Felicetti, che mi ha dato la<br />

possibilità di lavorare con l’APT della<br />

Val di Fiemme; e Matteo Lunelli,<br />

giornalista del quotidiano l’Adige,<br />

che mi ha aperto le porte del fotogiornalismo.<br />

In quella prima fase ho<br />

iniziato a capire la fortuna di vivere<br />

in un posto come la Val di Fiemme,<br />

che ho cominciato a scoprire proprio<br />

da dietro l’obiettivo. A quel punto<br />

ho preso la decisione di fare della<br />

fotografia la mia vita professionale.<br />

Fotografia, ma non solo.<br />

No, è vero. Mi piace molto cambiare<br />

prospettiva, seguire anche gli<br />

sviluppi tecnologici e i nuovi modi<br />

di comunicare che cambiano<br />

giorno dopo giorno anche grazie<br />

ai social network: nel 2015 è stata<br />

la pubblicità di una nuova Go-Pro<br />

a ispirare uno dei grandi progetti<br />

a cui ho lavorato in questi anni,<br />

assieme all’amico Mattia Felicetti<br />

di Moena, il video-documentario<br />

Between Heaven & Ice. Nello spot<br />

c’erano due climber molto famosi<br />

che arrampicavano un iceberg, è<br />

stata la scintilla che ha dato vita alla<br />

nostra idea di raccontare proprio<br />

l’arrampicata sui ghiacci della<br />

Groenlandia. Un documentario che<br />

è piaciuto, che ha vinto anche alcuni<br />

premi a livello internazionale, e ci<br />

ha dato la spinta a continuare ad<br />

investire in questo tipo di racconti,<br />

molto potenti per emozioni e<br />

immagini.<br />

Ti senti più fotografo o più<br />

videomaker?<br />

Nel cuore io mi sento un fotografo.<br />

Ma in ogni caso, il mio lavoro<br />

non è produrre set di immagini.<br />

Le fotografie che scatto voglio<br />

che vadano dietro alla semplice


“Non facciamo i nostri<br />

lavori per vincere<br />

l’Oscar, ma per<br />

affascinare la gente,<br />

per rendere tutti<br />

quelli che guardano<br />

i nostri documentati<br />

più consapevoli di ciò<br />

che ci circonda e ciò<br />

che stiamo vivendo”<br />

immagine, che raccontino una<br />

storia. Non è una questione di<br />

occhio, è una questione di cuore.<br />

Ecco perché per me è importante<br />

anche vivere in prima persona<br />

certi ambienti e certi elementi. È<br />

fondamentale conoscere, imparare,<br />

studiare, vivere esperienze, per poi<br />

avere gli elementi per raccontare:<br />

è quello che spinge me e Nuranak<br />

Film, la casa di produzione che<br />

ho fondato. Non facciamo i nostri<br />

lavori per vincere l’Oscar, ma per<br />

affascinare la gente, per rendere<br />

tutti quelli che guardano i nostri<br />

documentati più consapevoli di ciò<br />

che ci circonda e ciò che stiamo<br />

vivendo.<br />

Ad esempio i cambiamenti<br />

climatici.<br />

Credo che la conoscenza generi<br />

rispetto, e questo vale a maggior<br />

ragione per la natura e per<br />

l’ambiente. Anche per questo è<br />

sempre importante puntare ad<br />

avere grande qualità nelle immagini.<br />

Il problema dei cambiamenti<br />

climatici è lungo e complesso, ma<br />

in questi anni è indubbio che al di<br />

là dei singoli episodi o delle singole<br />

stagioni il panorama delle nostre<br />

montagne stia cambiando.<br />

Di sport ti occupi anche e<br />

soprattutto nelle discipline<br />

invernali: sci di fondo, e non solo,<br />

con collaborazioni che ti hanno<br />

portato anche a vivere l’atmosfera<br />

dei Giochi Olimpici Invernali di<br />

Pyeongchang e Pechino.<br />

Seguo durante tutta la stagione<br />

della coppa del mondo le gare di<br />

sci di fondo, ma sono un grande<br />

appassionato di tanti altri sport<br />

invernali. Il più spettacolare per un<br />

fotografo? Direi il salto con gli sci. Il<br />

basket? Mi appassiona molto, anche<br />

se non lo conosco bene come altri<br />

sport. Sono però sempre gasato<br />

dalle società trentine che riescono<br />

a portare in giro, grazie allo sport,<br />

iniziative di cultura ed essere<br />

presenti nel benessere<br />

per la società e le persone.


34| I PARTNER<br />

Anche in questa<br />

edizione dell’Earth<br />

Day, Aquila Basket<br />

ha potuto contare<br />

sul sostegno e la<br />

collaborazione<br />

di molti partner,<br />

coinvolti nelle varie<br />

attività del progetto<br />

e nelle campagne<br />

social e di<br />

comunicazione<br />

degli eventi.<br />

Un grazie di<br />

cuore a chi ci ha<br />

accompagnati in<br />

questo percorso!<br />

DOLOMITI ENERGIA<br />

La sostenibilità è un gioco di<br />

squadra<br />

Sostenibilità significa costruire<br />

insieme un mondo migliore.<br />

Abbiamo scelto di farlo rendendo<br />

accessibili ai nostri clienti forniture<br />

energetiche che si prendono cura<br />

dell’ambiente, delle persone e del<br />

futuro delle prossime generazioni.<br />

La sostenibilità è da sempre al<br />

centro della nostra strategia<br />

aziendale, una parola che racchiude<br />

azioni quotidiane che vanno oltre<br />

i buoni propositi: sostenibile per<br />

natura, sostenibile per scelta<br />

è la sintesi di un impulso al<br />

cambiamento positivo. Con questa<br />

visione ben chiara, il nostro impegno<br />

si fa concreto ogni giorno: fornire<br />

e utilizzare energia 100% pulita,<br />

compensare le emissioni di anidride<br />

carbonica dovute all’uso di gas<br />

naturale, fare cultura su un uso<br />

consapevole delle risorse, offrire<br />

servizi di efficienza energetica,<br />

investire sulla mobilità sostenibile,<br />

creare e ridistribuire valore alla<br />

comunità e sostenere progetti<br />

solidali.<br />

È così che, insieme ai nostri clienti,<br />

vogliamo tutelare il pianeta e<br />

garantire una vita di qualità per tutti.<br />

LA SPORTIVA<br />

“For your mountain, For our planet”<br />

è per La Sportiva molto più di un<br />

pay-off, è la base di un pensiero<br />

che si percepisce in un approccio<br />

evolutivo e produttivo sempre più<br />

sostenibile. Questo modus operandi<br />

si concretizza nel termine Ecolution<br />

dove il rispetto del Pianeta e la<br />

sostenibilità ambientale sono<br />

centrali, ma soprattutto sono parte<br />

della storia dell’azienda trentina<br />

e di un percorso che ha portato<br />

nel tempo ad innovare sempre di<br />

più le collezioni. La nuova linea<br />

X-Cursion ha così l’intento di<br />

raccontare la montagna con uno<br />

spirito più consapevole, valorizzando<br />

ciò che ci circonda e insegnandoci<br />

a prendercene cura. La maggior<br />

parte dei capi d’abbigliamento è<br />

realizzata, infatti, con l’utilizzo di<br />

cotone organico, tessuti sintetici<br />

riciclati o bio-degradabili. La<br />

categoria footwear è parte di questo<br />

processo di trasformazione e gli<br />

accorgimenti tecnici per impattare<br />

meno sul pianeta prevedono<br />

l’utilizzo del 65% di materiali<br />

riciclati, come nella nuova linea da<br />

Hiking TX HIKE.<br />

L’eco-sostenibilità è per La Sportiva<br />

uno dei cinque driver aziendali che<br />

si traduce in scelte di ottimizzazione<br />

della produzione e riduzione<br />

al minor l’impatto ambientale<br />

possibile.<br />

AGRIDUEMILA HUB INNOVATION<br />

Nel DNA di Agriduemila Hub<br />

Innovation c’è l’innovazione e da<br />

sempre è “fornitore” di idee di<br />

frontiera e suggestive espressioni di<br />

diverse visioni. Diversi punti di vista<br />

necessari per ampliare il proprio<br />

bagaglio e le proprie conoscenze.<br />

Agriduemila Hub Innnovation è<br />

una Società con un forte focus sui<br />

servizi a favore di imprenditori<br />

agricoli singoli o associati, nonché<br />

da sempre braccio operativo di<br />

Co.Di.Pr.A. La Società si occupa di<br />

servizi editoriali, servizi informatici<br />

sviluppo delle attività di innovazione<br />

dei servizi e l’organizzazione di<br />

eventi. Ci occupiamo anche di servizi<br />

di assistenza e consulenza in campo<br />

informatico compresa l’ideazione, la<br />

realizzazione, l’implementazione e<br />

lo sviluppo di programmi e pacchetti<br />

applicativi. Il tutto sempre con un<br />

occhio di riguardo alla sostenibilità<br />

a 360 gradi! Innovare per essere<br />

sostenibili.<br />

AGRIRISK<br />

L’agricoltura è un fattore di<br />

ricchezza e valore aggiunto per il<br />

nostro Paese. Il legame indissolubile<br />

di questa attività con il territorio<br />

ne fa un elemento indispensabile,<br />

che pertanto dobbiamo difendere<br />

e salvaguardare con tutti gli<br />

strumenti disponibili. Come tutti<br />

gli imprenditori, anche chi svolge<br />

attività agricola ha l’obiettivo di<br />

produrre reddito, ma in agricoltura<br />

il rischio biologico e atmosferico<br />

incide in modo sempre più grave e<br />

imprevedibile. In questo contesto si<br />

inserisce la Gestione del rischio, con<br />

importanti strumenti a disposizione<br />

dell’imprenditore agricolo per<br />

salvaguardare il proprio reddito.<br />

AgriRisk, società del gruppo Co.Di.<br />

Pr.A., si occupa proprio di rendere<br />

sostenibili le soluzioni di Gestione<br />

del Rischio attraverso attività di<br />

analisi dei dati e servizi connessi,<br />

inoltre si occupa di intermediazione<br />

assicurativa.<br />

VETRI SPECIALI, LA NATURA IN<br />

UNA BOTTIGLIA<br />

Fin dall’antichità l’uomo ha<br />

costruito il suo futuro insieme<br />

alla natura. Con la rivoluzione<br />

industriale qualcosa è cambiato:<br />

l’equilibrio mantenuto per secoli<br />

è mutato con conseguenze<br />

ormai insostenibili per il pianeta.<br />

Vetri Speciali ha interpretato<br />

la necessità di ripristinare tale<br />

equilibrio costruendo una cultura<br />

imprenditoriale che abbia come<br />

obiettivo la produzione di vetro ad<br />

impatto minimo per le generazioni<br />

future. Tra i materiali il vetro<br />

rappresenta una delle più virtuose<br />

economie circolari: può essere<br />

riciclato all’infinito. L’utilizzo di<br />

vetro riciclato consente al processo<br />

produttivo di minimizzare l’impiego<br />

di risorse energetiche e le emissioni<br />

in atmosfera. Mediamente ciascuna<br />

bottiglia in commercio è costituita<br />

per l’80% da vetro riciclato.<br />

Vetri Speciali ha voluto spingersi<br />

oltre, implementando un innovativo<br />

processo per produrre bottiglie<br />

massimizzando l’utilizzo di vetro<br />

riciclato, vicino al 100%. Nasce così<br />

il vetro denominato Wild Glass,<br />

che rappresenta oggi il prodotto<br />

più innovativo nella gamma Vetri<br />

Speciali. Alla direzione intrapresa<br />

da Vetri Speciali con Wild Glass<br />

possiamo contribuire tutti quanti<br />

mediante una corretta ed efficace<br />

differenziazione dei rifiuti in vetro<br />

che parte dalle nostre case.


MAIN SPONSOR<br />

TOP SPONSOR<br />

GOLD SPONSOR<br />

PREMIUM SPONSOR<br />

AUTOMOTIVE PARTNER<br />

C.A.S.T. - CONSORZIO AQUILA SPORT TRENTINO<br />

ECOOPERA<br />

SERVIZI AMBIENTALI ED ECOLOGICI<br />

A 360°<br />

Il Gruppo Ecoopera fornisce<br />

un’ampia gamma di servizi ecologici<br />

seguendo rigorosamente le norme<br />

ambientali e le procedure di<br />

qualità. Ci occupiamo di ecologia<br />

intesa anche come strumento di<br />

cultura, innovazione e rispetto<br />

dell’ambiente: per noi questo tema<br />

è una vera e propria linea guida<br />

che ci permette di attuare scelte<br />

sostenibili e durature. Utilizziamo<br />

tecnologie innovative che tengono<br />

in considerazione prima di tutto la<br />

salvaguardia della natura e della<br />

biodiversità. Il nostro ampio knowhow<br />

è in continua evoluzione, per<br />

questo riusciamo a soddisfare ogni<br />

esigenza relativa ai servizi ecologici<br />

e ambientali.<br />

NETAFIM<br />

Ogni giorno, possiamo scrivere<br />

insieme il nostro futuro, a partire<br />

dall’utilizzo consapevole dell’acqua.<br />

La storia di Netafim inizia nel 1965,<br />

nel deserto del Negev in Israele:<br />

osservando la crescita rigogliosa<br />

diun grande albero grazie a una<br />

minima perdita di acqua di una<br />

tubazione vicina, l’ingegnere<br />

Simcha Blass ebbe l’intuizione<br />

che portò all’invenzione<br />

dell’irrigazione a goccia,<br />

metodo che permette maggiore<br />

efficienza e risparmio idrico rispetto<br />

alle tecniche tradizionali.<br />

Da allora promuoviamo la ricerca<br />

e lo sviluppo di nuove tecnologie<br />

irrigue applicate all’agricoltura<br />

e incentiviamo l’adozione di massa<br />

di soluzioni di irrigazione intelligenti<br />

per fronteggiare la scarsità di<br />

cibo, acqua e terre coltivabili.<br />

“Crediamo sia davvero possibile<br />

ottenere di più, con meno.<br />

L’impegno per la sostenibilità<br />

e lasalvaguardia dell’ambiente è<br />

essenziale per permettere alle<br />

nuove generazioni di diventare<br />

protagoniste<br />

del cambiamento” afferma Stefano<br />

Ballerini, Country Manager di<br />

Netafim Italia.<br />

Co.Di.Pr.A.<br />

Co.Di.Pr.A., Consorzio di difesa<br />

dei produttori agricoli di Trento,<br />

si occupa di trovare e fornire<br />

soluzioni ampie e diversificate agli<br />

agricoltori associati che permettano<br />

di difendere le produzioni e, quindi,<br />

il reddito aziendale. Da oltre 45 anni<br />

siamo al servizio del territorio per<br />

tutelare gli agricoltori dalle bizze<br />

del clima e del mercato investendo<br />

costantemente in innovazione.<br />

Abbiamo sviluppato importanti<br />

strumenti di gestione del rischio che<br />

permettono di tutelare l’impresa<br />

agricola, consentendo ai nostri<br />

associati di pensare al futuro con<br />

serenità. Con questo spirito il<br />

Consorzio è da sempre attivo per<br />

tutelare la sostenibilità del nostro<br />

territorio, con particolare attenzione<br />

al tema dell’acqua. Acqua che per<br />

le produzioni agricole riveste un<br />

doppio ruolo: fonte imprescindibile<br />

di sviluppo e “arma” per proteggere<br />

le piante dal rischio delle gelate.<br />

Proprio sulla multifunzionalità<br />

della risorsa “ Acqua” Co.Di.Pr.A.<br />

ha attivato un progetto di ricerca,<br />

con numerosi partner scientifici<br />

e tecnici ed il mondo agricolo<br />

trentino, per sviluppare un sistema<br />

antibrina che utilizzi in maniera<br />

sostenibile l’acqua al fine di formare<br />

un sottile strato di ghiaccio che,<br />

mantenendo ad una temperatura<br />

costante fiori e germogli, li protegga<br />

dall’abbassamento termico.<br />

Innovazione quindi che punta alla<br />

sostenibilità dal punto di vista<br />

economico, ambientale e sociale.<br />

MEDICAL PARTNER<br />

EDUCATIONAL<br />

PARTNER<br />

FOOD<br />

PARTNER<br />

FORNITORI<br />

EARTH DAY PARTNER<br />

MEDIA PARTNER<br />

SPONSOR<br />

OUTDOOR<br />

distributori<br />

automatici<br />

ristoro<br />

www.eurovending.info<br />

SPONSOR<br />

TECNICO<br />

PASTA<br />

PARTNER<br />

DRESS<br />

PARTNER<br />

OFFICIAL SPONSOR<br />

WATER<br />

PARTNER<br />

SUPPORTERS<br />

BROKER<br />

PARTNER<br />

fogarolli s.r.l.<br />

WINTER<br />

PARTNER<br />

WELLNESS<br />

PARTNER


38 | MONDO STATISTICHE<br />

Mondo<br />

statistiche<br />

DI BASKET DATA SCOUTING<br />

TRENTO IN SERIE A: ANALISI DELLA STAGIONE<br />

Arrivati ormai alla fine della regular season della serie A è tempo<br />

di fare un bilancio della stagione. Il grafico qua a fianco rappresenta<br />

ciascuna squadra di LBA di questa stagione e le proprie prestazioni in<br />

campo, rispetto alla qualità della fase offensiva e di quella difensiva.<br />

A questo scopo utilizziamo due variabili di efficienza quali l’Offensive<br />

e il Defensive Rating. L’Offensive Rating esprime quanti punti segna la<br />

squadra su cento possessi giocati, mentre il Defensive Rating quanti<br />

punti subisce la squadra per cento possessi degli avversari. L’analisi<br />

viene condotta su statistiche normalizzate a cento possessi in quanto<br />

alcune squadre giocano una pallacanestro ad alto ritmo e quindi con<br />

tanti possessi, altre invece esprimono il proprio basket ad un ritmo<br />

più lento. Prendendo la media del campionato delle due statistiche<br />

in esame (109 per entrambe le variabili in quanto la media della<br />

differenza tra i due rating deve essere pari a 0) possiamo dividere il<br />

grafico in quattro quadranti, ognuno rappresentato da un buono o un<br />

cattivo utilizzo di entrambe le fasi di gioco. Nell’angolo in alto a destra<br />

troveremo le squadre che esprimono meglio entrambe le fasi (non a<br />

caso le prime tre in classifica: Virtus, Milano e Brescia). Nell’angolo<br />

in basso a sinistra invece le squadre che risultano meno efficienti in<br />

entrambi i fondamentali. Nei restanti due quadranti infine troveremo<br />

squadre che fanno bene una fase ma non l’altra. Trento risulta in media<br />

per il defensive Rating ma tra le peggiori per Offensive.<br />

LA FASE OFFENSIVA<br />

Andiamo ora ad osservare più nel dettaglio le singole fasi di gioco<br />

dell’Aquila. Partiamo da quella offensiva che, come visto già<br />

nel precedente grafico, è sicuramente stata sotto la media del<br />

campionato. In questo grafico sono stati individuati sei indici di<br />

efficienza per ciascuna parte fondamentale di un gioco di attacco.<br />

Ogni indice contiene sia variabili di quantità che di qualità al fine<br />

di rendere in un’unica informazione entrambe le sfaccettature di<br />

quella parte del gioco. Scoring rappresenta l’abilità nel realizzare<br />

canestri, playmaking l’abilità nel servire i compagni, e Rebounding<br />

quella di catturare rimbalzi. I rimanenti tre indici sono rappresentativi<br />

delle tre differenti tipologie di tiro: tiri liberi (FT), tiri da due punti<br />

(2PT), e tiri da tre punti (3PT). Trento risulta ultima per Scoring e<br />

playmaking a conferma delle difficoltà offensive, mentre è settima in<br />

Rebounding. Per quanto riguarda le abilità al tiro, è quattordicesima<br />

e tredicesima per tiri dietro l’arco dei tre punti e per tiri liberi, mentre<br />

è quarta nei tiri da due punti (anche se lontana delle prime tre in<br />

questo fondamentale). In conclusione, l’attacco concentra tanto<br />

della sua efficienza nei tiri da due punti e rafforzato dalla lotta a<br />

rimbalzo che garantisce all’Aquila possessi extra da giocare. Negli<br />

altri fondamentali, invece, Trento risulta tra le peggiori in serie A,<br />

offensivamente parlando.<br />

LA FASE DIFENSIVA<br />

La salvezza di Trento è passata sicuramente dalla fase difensiva dove è<br />

stata capace di esprimere al meglio le proprie qualità. Come avevamo<br />

osservato nel primo grafico, in questa fase di gioco è in media rispetto<br />

alle altre partecipanti al campionato. In questo caso, per approfondire<br />

seguiamo lo stesso ragionamento fatto in precedenza e ritroviamo i<br />

nostri sei indici di efficienza per ciascuna parte fondamentale del un<br />

gioco ma dal lato difensivo, quindi associati alla fase offensiva degli<br />

avversari. Defense rappresenta l’abilità nell’impedire canestri agli<br />

avversari, Playmaking l’abilità nel contrastare il gioco degli avversari<br />

e la loro abilità nel servire i compagni, e Rebounding quella di lasciar<br />

catturare meno rimbalzi possibili agli sfidanti. I rimanenti tre indici sono<br />

rappresentativi delle tre differenti tipologie di tiro e quindi dell’abilità<br />

di difendere su ciascuno di essi: sui tiri liberi (OPP FT), sui tiri da due<br />

punti (OPP 2PT), e sui tiri da tre punti (OPP 3PT). Trento è settima per<br />

Defense, undicesima per difesa sulla gestione dei possessi avversari,<br />

e dodicesima per rimbalzi concessi Per quanto riguarda la difesa sul<br />

tiro, è tredicesima per tiri da due punti concessi, mentre dietro l’arco<br />

dei tre punti la sua è la settima miglior difesa del campionato, in ultimo<br />

è tra le migliori difese per quanto riguarda i tiri liberi concessi ai propri<br />

avversari. In conclusione, l’attacco sotto media è stato contrastato da<br />

una fase difensiva sopra media che ha consentito all’Aquila di salvarsi e<br />

guadagnarsi così la nona stagione consecutiva in serie A.<br />

CHI SIAMO<br />

MIGLIOR GIOCATORE DI TRENTO IN SERIE A 2021/22<br />

A nostro avviso le statistiche parlano chiaro e il miglior giocatore di<br />

Trento in questa LBA 2021/22 è Diego Flaccadori. La sua stagione<br />

realizzativa è stata tra le più prolifiche dell’intero campionato. Infatti,<br />

il Flacca è, a due giornate dal termine, il sesto miglior marcatore e<br />

il terzo miglior marcatore italiano di questa stagione. Ha realizzato<br />

433 punti (15.5 di media a partita) che è la quarta miglior stagione<br />

realizzativa nella storia in serie A di Trento. Mancando ancora due<br />

partite può raggiungere e superare le performance di Julian Wright del<br />

2015/16 (445 punti totali) e Jacorey Williams dell’anno scorso (473 punti<br />

totali). Rimane al primo posto la stagione di Tony Mitchell del 2014/15<br />

in cui segnò ben 601 punti. La stagione di Flaccadori è però già ad oggi<br />

la miglior stagione in termini di realizzazioni di un italiano di Trento in<br />

Serie A, superando il precedente primato di Davide Pascolo del 2015/16<br />

(402 punti totali). Nelle sei stagioni disputate in Serie A con l’Aquila<br />

(cinque consecutive dal 2014 al 2019 prima del ritorno quest’anno),<br />

il Flacca ha collezionato 1447 punti in serie A (8.6 di media a partita),<br />

diventando così anche il secondo miglior marcatore di sempre dei<br />

trentini in serie A, dietro soltanto a Forray che però dista solo 4 punti.<br />

Infatti, sono 1451 i punti segnati per Toto e può essere superato da<br />

Flaccadori già al termine di questa stagione.<br />

Siamo una StartUp innovativa che studia, progetta e sviluppa soluzioni digitali per la pallacanestro. Uniamo<br />

informatica e statistica al servizio della palla a spicchi. In quest’articolo tutti i dati forniti provengono dal<br />

nostro database, creato appositamente tramite il nostro strumento di scouting e analisi statistica. Vieni a<br />

trovarci sui nostri canali!<br />

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40 | CINEMA E SPORT<br />

41 | LIBRI E SPORT<br />

Una<br />

scomoda<br />

verità<br />

La storia<br />

del<br />

clima<br />

IL DOCUMENTARIO A TEMA AMBIENTE<br />

DI CRISTIAN FERRARI, SAT<br />

IL LIBRO SULL’AMBIENTE<br />

DI CRISTIAN FERRARI, SAT<br />

Regia di Davis Guggenheim. Un film con Al Gore. Sceneggiatura<br />

al Gore. Usa 2006, durata 118 minuti. Uscita 26 maggio 2006<br />

New York e Los Angeles. Distribuito da Paramount Pictures<br />

Premio Oscar 2007 come miglior documentario, Premio Oscar<br />

2007 come miglior musica.<br />

Autore: Pascal Acot<br />

Editore: Donzelli<br />

Anno edizione: 2001<br />

In commercio dal: 2001<br />

Pagine: 265, brossura<br />

La trama<br />

“Il fiume scorre dolcemente ti accorgi delle foglie, agitate dal<br />

vento, ascolti gli uccelli agitate del vento ascolti gli uccelli, le rane<br />

arboricole che gracidano e in lontananza senti una mucca, l’erba<br />

ti sfiora, lungo gli argini dei fiumi si forma del fango, c’è pace e<br />

all’improvviso qualcosa si muove dentro di te vedi di respirare<br />

profondamente per riuscire a dire: tutto questo sparirà..”<br />

La prima frase del film apre ad una bellissima storia della terra,<br />

da quando l’uomo ha potuto fotografarla dallo spazio nel 1968,<br />

e da quando studiandola ha potuto comprendere come nei<br />

ghiacci siano nascoste informazioni sul suo stato passato. Un<br />

grido d’allarme supportato da dati scientifici, su come l’effetto<br />

antropico stia incidendo sul riscaldamento del pianeta e sulle<br />

possibili conseguenze qualora non si intervenga a livello globale.<br />

Perché guardarlo<br />

Un documentario quantomai attuale, con delle previsioni che<br />

se non sono state rispettate è solo perché le condizioni sono<br />

addirittura peggiorate. Nel documentario Al Gore spinge per<br />

azioni di cooperazione a livello globale, le uniche in grado<br />

di rallentare gli effetti del riscaldamento globale, ma che<br />

suggerisce anche una serie di buone abitudini che possono<br />

essere intraprese a livello personale per ridurre il problema.<br />

La scena cult<br />

Il documentario passa attraverso scene reali di convegni dove<br />

al Gore sotto gli occhi stupiti ed attenti del pubblico alterna<br />

sapientemente grafici con risultati scientifici, ad immagini e<br />

video di luoghi iconici o luoghi compromessi o ecosistemi che<br />

rischieremo di perdere.<br />

Forse la parte più cult del film rimangono alcune frasi celebri:<br />

“Oggi sento che potremo perdere tutto. Che quello che per noi è<br />

scontato potrebbe non esserlo per i nostri figli”<br />

“Ci sarà un momento, in cui le generazioni future si chiederanno:<br />

a cosa pensavano i nostri genitori? Perché non si sono svegliati<br />

quando ne avevano la possibilità? Prepariamoci sin d’ora a<br />

rispondere a questa domanda..”.<br />

Un film molto potente, reale, allarmante per i dati<br />

scientifici e la cruda realtà dei fatti che vengono mostrati:<br />

nonostante sia ormai di 16 anni fa, questo documentario<br />

è ancora straordinariamente attuale, anzi, forse lo è a<br />

maggior ragione visto che ciò che viene previsto nel film<br />

in parte è già successo o si sta verificando.<br />

REGIA<br />

DCDCDCCDCC<br />

SCENEGGIATURA<br />

DCDCDCCDCC<br />

MUSICA<br />

DCDCDCCDCC<br />

FOTOGRAFIA<br />

DCDCDCCDCC<br />

MEDIA:<br />

7,75<br />

I VOTI<br />

I cambiamenti climatici come motore che spinge la<br />

storia e i grandi passaggi epocali della civiltà mondiale:<br />

affascinante il libro di Acot, che dà una nuova chiave di<br />

lettura alla narrazione dei momenti chiave della storia<br />

remota e recente in funzione del clima del Pianeta.<br />

LESSICO<br />

DCDCDCCDCC<br />

STILE<br />

DCDCDCCDCC<br />

GIUDIZIO<br />

DCDCDCCDCC<br />

MEDIA:<br />

8,00<br />

I VOTI<br />

La trama<br />

È possibile rileggere la storia dell’umanità sulla base della storia<br />

del clima? L’autore, Pascal Acot sulla base di interessanti dati<br />

ed evidenze scientifiche dimostra come le circostanze climatiche<br />

abbiano plasmato la vita sulla superficie del nostro pianeta.<br />

Approfondisce inoltre come alcuni passaggi storici controversi<br />

della civiltà umana, come il medioevo e le sue carestie, il declino<br />

dell’impero romano, le disfatti militari durante il “Generale<br />

inverno” in Russia prima con Napoleone Bonaparte, secoli dopo<br />

con le truppe tedesche di Adolf Hitler, siano legati agli importanti<br />

cambiamenti climatici. L’analisi dell’autore rimane sempre<br />

prudente dimostrando come il nesso tra clima e storia sia in realtà<br />

molto più articolato di quello che sembra e che l’umanità in realtà si<br />

è saputa adattare ai vincoli imposti dal contesto ambientale via via<br />

mutato. Il cambiamento delle condizioni climatiche ha richiesto di<br />

inventare ed applicare soluzioni nuove, così per esempio durante<br />

la Glaciazione del Riss “l’addomesticamento” del fuoco è acquisito<br />

dalle società umane. L’autore osserva però come nella fase più<br />

recente dell’era industriale, i rapporti di forza si siano invertiti e<br />

sia stato l’uomo ad influenzare direttamente il clima con una fase<br />

spinta di riscaldamento globale.<br />

Perché leggerlo<br />

Il libro è pieno di richiami multidisciplinari, passando dalla<br />

paleontologia, alla storia, alla metereologia alla geografia, con<br />

un testo sempre facilmente leggibile anche per i non addetti<br />

del mestiere. Un viaggio nel tempo dove il lettore assume la<br />

forte consapevolezza di come il clima sia riuscito ad influenzare<br />

miliardi di anni di vita del pianeta e come in pochi decenni gli<br />

abitanti del pianeta abbiano fatto la stessa cosa, dando al lettore<br />

una importante riflessione politica del destino del nostro pianeta<br />

qualora non venga invertita questa tendenza. Un messaggio<br />

quantomai attuale anche quello di Acot in chiusura al suo libro:<br />

“Sarebbe illusorio pretendere di cambiare i rapporti distruttivi<br />

degli uomini con la biosfera senza cambiare contemporaneamente<br />

i rapporti distruttivi degli esseri umani tra di loro: è un’ecologia<br />

della liberazione umana che resta da edificare. Ma ci stiamo<br />

avviando su questa strada?”


43 | IL SETTORE GIOVANILE<br />

2021|22:<br />

noi siamo<br />

i giovani!<br />

01 06<br />

07<br />

02<br />

03<br />

08<br />

09<br />

01: Il settore giovanile e minibasket Aquila in campo durante l’intervallo della<br />

partita contro Reggio Emilia;<br />

02: il gruppo U14 regionale, Elite, U15 regionale;<br />

03: il gruppo U15 Eccellenza qualificato per le finali nazionali;<br />

04: il gruppo Under 17 Eccellenza;<br />

05: il gruppo Under 19 Eccellenza;<br />

06: il gruppo aquilotti del PalaBocchi;<br />

07: il gruppo U13 regionale, U14 regionale;<br />

08: il gruppo U15 e U17 regionale;<br />

09: il gruppo aquillotti/esordienti del PalaBocchi;<br />

10: il gruppo esordienti e U13 del PalaBocchi.<br />

04<br />

05<br />

10


44 | APPUNTI SPARSI<br />

La montagna<br />

come un rum<br />

d’annata<br />

DI FRANCESCO COSTANTINO CIAMPA<br />

La prendo da lontano. Mi sono sposato il 24 luglio del 2013. Credo. Il mio addio al celibato l’ho fatto il giorno prima a Trento, al Briamasco.<br />

Hellas Verona – Feyenoord: 1-0, gol di Luca Toni. Dopo la partita siamo andati alla Forst e del resto ricordo poco. Quando sono arrivato<br />

in comune, l’allora sindaco Tosi mi disse: «Avendoti visto allo stadio non credevo saresti mai venuto». E, invece, sono arrivato pure<br />

puntuale. Giusto perché nelle situazioni complicate trovo risorse inaspettate. Ma, in realtà, la vera festa l’ho fatta nella mia amata<br />

Valsabbia il successivo 25 agosto (Verona-Milan, doppietta di Toni e tutti i miei sodali veronesi esentati dal presenziare alla suddetta<br />

festa) con un relativo addio al celibato BIS consumato una settimana prima sulle Bocchette del Brenta. Perché dovete sapere che<br />

per noi bresciani quella montagna è un po’ nostra, anche se notoriamente trentina. Resta il fatto che ho passato tre giorni con i miei<br />

migliori amici beandomi di un ambiente (e di una compagnia) fantasmagorica. La notte prima della salita alle Bocchette Alte abbiamo<br />

dormito al Tuckett, un rifugio dedicato anche a Quintino Sella e non solo all’inglese Francis Fox. Eravamo guidati da Martino, detto<br />

The Good Shepard, un elegantissimo (nei modi e nei fatti) avvocato di alto lignaggio che da sempre cerca di spiegarci la bellezza della<br />

montagna. Il gruppo era veramente eterogeneo, il Duca Bianco (oggi fresco di corso d’alpinismo tenuto proprio dal già citato Avvocato) e<br />

l’anarcoinsurrezionalistatrotzkista Apo (anche lui corsato dal Buon Pastore e, ormai, maniaco dell’arrampicata). A questi stambecchi di<br />

comprovata fede montana si era poi aggiunto il famigerato Dottor Lova Lova che, totalmente digiuno in materia, aveva tentato di mettersi<br />

i ramponcini da nevaio nel parcheggio del Vallesinella. ATTENZIONE SPOILER: siamo tutti tornati interi. Anche il sottoscritto e, l’ormai<br />

noto ai miei fedeli lettori, Giaci. Ecco, nello specifico, io e lui siamo entrati nudi nelle stanze del rifugio con le sole calze ai piedi e lo zaino<br />

in spalle tra lo sconcerto di tutti i presenti. Raramente credo di aver riso così tanto. E raramente credo di aver visto, la sera, un cielo così<br />

stellato. Giuro, è stata una di quelle selezionate volte in cui mi sono sentito al posto giusto nel momento giusto. La montagna può fare<br />

questo effetto, specie a chi, come il sottoscritto, la gusta come un rum d’annata: a piccoli sorsi e in compagni di amici fidati.


Per i nati dal 2008 al 2015<br />

Per i nati dal 2008 al 2015<br />

DATE<br />

DATE<br />

4 SETTIMANE<br />

13 GIUGNO<br />

4 SETTIMANE<br />

DAL<br />

LUGLIO<br />

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