Voci di Moda N.48 - Marzo-Aprile 2022
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ANNI
Editore: Sergio Manzoni - Periodico quadrimestrale - Registrazione Tribunale di Milano n.29 del 16/01/2006 - Numero 48 (Anno 17) Marzo/Aprile 2022
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Gli occhi della pace
Cultura alimentare
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TEL. 02 9551229
Officina Dell’occhiale
OMMARIO
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Numero 48 (Anno 17) - Marzo/Aprile 2022
Gli occhi della pace
L’opinione di Angela Magnani
Cultura alimentare
Voci di Moda in TV
Il Salotto di Tiziana
Intervista a Yassine Laskad
Questa rivista la potrete sfogliare anche su
vocidimoda
Invito alla lettura
Editore Sergio Manzoni
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Direzione e Redazione
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Direttore Responsabile Angela Magnani
Direttore Editoriale Sergio Manzoni
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Progetto grafico Drive Promotion Design
Art Director Eleonora Valtolina
Fotografo Emanuele Bonetti
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Periodico quadrimestrale
Registrazione Tribunale di Milano n. 29 del 16/01/2006
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Distribuzione gratuita in esercizi commerciali e pubblici, associazioni
e privati. Altri punti di distribuzione a cura dell’Editore.
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vocidimoda
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Editoriale
Gli occhi
della pace
Come il Covid19 due anni fa ha colpito
il mondo in modo inaspettato, anche la
guerra in Ucraina ci ha visti quest’anno tutti
sgomenti di fronte a tanta violenza e atrocità.
Ci ha ricordato quanto la pace è un
bene prezioso che interessa tutti, e, come
la libertà, non deve mai essere data per
scontata, perché il male, rappresentato in
ogni forma, umana e non, è sempre presente
e, come un piccolissimo fuocherello,
cova sotto la cenere. La cenere dell’indifferenza,
la cenere dell’ignoranza, la cenere
del potere. A questo proposito è d’obbligo
citare una storica frase di Gandhi, “il giorno
in cui il potere dell’amore supererà l’amore
del potere il mondo potrà scoprire la
pace”.
Non possiamo rimanere indifferenti di
fronte agli eccidi, non esiste in nessun regolamento
di guerra che donne e bambini
possano essere falciati mentre scappano dalle loro case, col
terrore negli occhi, disarmate, unica arma nelle loro mani una
gabbietta con il gatto, preso al volo prima di fuggire. Purtroppo
ognuno di noi può fare poco per fermare i mandanti di
questi massacri, possiamo urlare il nostro dissenso o, come
sto facendo io, scrivere articoli per sensibilizzare l’opinione
pubblica. Possiamo fare invece molto aiutando questi veri profughi
della guerra con la solidarietà, accogliendoli e tendendo
loro la mano, cercando di ridar loro una speranza, quella di
ritornare presto nella loro terra a ricostruire
ciò che è stato distrutto, ma soprattutto
ridar loro la speranza di poter vivere liberi
in un mondo di pace, quella pace che in
questi giorni più di ogni cosa ci piace. Perché
nel 2022 parlare di guerra fa ancora
molto paura, ricordiamo cosa disse Albert
Einstein, “io non so con quali armi sarà
combattuta la terza guerra mondiale, ma so
che la quarta sarà combattuta con pietre e
bastoni”. Combattiamo tutti, ogni giorno,
per una società migliore, iniziamo a guardare
il nostro prossimo con gli occhi della
pace, ognuno nel suo piccolo può essere
un tassello di quell’enorme mosaico che è
la vita, quella vita che senza motivo è stata
invasa, bombardata ed annullata. Di fronte
alla guerra sfoderiamo le armi della fede,
personalmente penso che i re della guerra
possano essere vinti solo dalla Regina della
Pace, quella madre che oltre 2000 anni fa ha accolto in un
sudario il cadavere del figlio, senza colpa umiliato e massacrato,
proprio come tanti cittadini ucraini. Mai come quest’anno
ha un senso la colomba che vola col ramo d’ulivo nel becco,
mai come quest’anno la Santa Pasqua è una gemma preziosa,
un’occasione per guardarci allo specchio e vedere, con tutta
sincerità, se gli occhi che ci guardano sono occhi di pace.
Sergio Manzoni
CONSULENTI e ASSICURATORI
MONTI ROBERTO, MONTI MARCO - Agenti Generali di Melzo
SUBAGENZIE:
GORGONZOLA Responsabile Monti Marco
Via Matteotti, 31 - Tel./fax 02.9510190
mail: info@unipolsaimelzo.it
SETTALA
Responsabile Monti Roberto
Via Trieste, 30 - Tel./fax 02.95770332
mail: info@unipolsaimelzo.it
INZAGO
Responsabile Benini Giuliano
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VIGNATE Responsabile Cavagnoli Massimiliano
Via L. Da Vinci, 20 - Tel./fax 02.95360626
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L’opinione di...
Angela Magnani
Avere trent’anni:
analisi di una generazione
tutt’altro che realizzata
Avere trent’anni oggi significa non sapere esattamente cosa
ci aspetta in futuro. Avere trent’anni oggi significa aver voglia
ed energia per poter conquistare i propri sogni ma, molte
volte, non avere le possibilità per farlo. Avere trent’anni
oggi significa aver visto fermarsi il mondo quando ancora ne
avevamo ventotto e tutto ci sembrava così lontano e risvegliarci
oggi, trentenni, con poche sicurezze e tante paure. Il
mondo del lavoro negli ultimi anni non è altro che un susseguirsi
di “Le faremo sapere”, “La assumiamo ma…”, “Cerchiamo
persone qualificate con almeno tre anni di esperienza
ma solo sotto i ventisei anni”, “Tutto ciò che le possiamo
offrire è uno stage…”.
Essere giovani oggi è tutto fuorché facile, la serenità di chi ha
avuto la fortuna di vivere gli anni d’oro dell’economia italiana
è un sogno per noi Millenials, la nostra generazione altro
non è che un frullatore di aspettative deluse e obiettivi da
raggiungere. Siamo gli invisibili per la politica, i bamboccioni
per gli altri stati, gli svogliati per le precedenti generazioni e
gli eterni ragazzini per i nostri genitori. Siamo la via di mezzo
per le generazioni a noi successive, siamo gli sfigati che
hanno fatto l’università quando il futuro ora è tutto social,
siamo…
Tutti ci incasellano ma chi si è mai davvero preoccupato di
ascoltarci, di capirci e di aiutarci?
Più mi guardo intorno
più vedo una generazione abbandonata a sé che ha ancora
troppa voglia di farcela per mollare la valigia dei propri
desideri in un angolo buio di casa. Vedo ragazzi e ragazze
scendere a compromessi per poter costruire un futuro, vedo
famiglie crearsi e altri che preferiscono una strada diversa. Alcuni
dicono che i trenta sono i nuovi venti, che a trent’anni
si ha il mondo in mano e che è la decade più divertente della
vita, forse, chi lo dice, ha avuto trent’anni ai tempi d’oro, o
forse, se li ricorda con molta nostalgia che si sa, a volte porta
a rendere i ricordi più dolci. Essere trentenni oggi è tutt’altro
che una passeggiata in riva al mare con un bel tramonto e la
brezza che ti scompiglia i capelli, lo paragonerei più a un viaggio
sulle montagne russe con l’adrenalina a mille e la paura
che ti fa tremare le gambe. Intanto il tempo scorre, le prime
rughe compaiono, le domande aumentano e la sensazione di
inadeguatezza dilaga a macchia d’olio ma, al tempo stesso,
cresce la nostra voglia di farcela, di realizzarci, di essere felici
e perché no completi.
Avere trent’anni, citando Concita De Gregorio, è come essere
un soldato di una guerra invisibile ma si sa, il lieto fine
appartiene alle favole, ma al termine di ogni guerra c’è pur
sempre un armistizio.
Angela Magnani
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dove si respira il senso profondo dello stare bene.
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Cultura alimentare:
come la società influenza ciò che mangiamo
“Non c’è amore più sincero dell’amore per il cibo” diceva George
Bernard Shaw. E noi italiani non avremmo mai potuto
dargli torto.
Il mangiare bene, infatti, fa da sempre parte della nostra cultura;
la cucina italiana è famosa ed imitata in tutto il mondo
e - a discapito dell’affermazione dello stesso Shaw secondo
cui “le cose più belle della vita o sono immorali o sono illegali
o fanno ingrassare” - sa essere anche estremamente salubre.
Insomma, la dieta mediterranea sa cogliere il meglio dei due
mondi, utilizzando alimenti al contempo gustosi e salutari.
Purtroppo però anche in questo ambito ci stiamo lasciando
influenzare, importando cattive abitudini e perdendo giorno
dopo giorno le nostre.
Ma come si sviluppano le abitudini alimentari?
I genitori compiono delle scelte in cucina per i propri figli sin
da quando questi sono neonati e lo fanno su base di ciò che
ritengono più sano o per qualche ragione migliore. Così dei
genitori vegetariani, ad esempio, tenderanno a proporre al
proprio figlio una dieta vegetariana.
Le opinioni su quali alimenti siano migliori, però sono forgiate
come ogni altra cosa dalla società e di conseguenza influenzano
il tipo di nutrizione che scegliamo di avere e di trasmettere
ai nostri figli.
I bambini osservano ed apprendono i comportamenti alimentari
dagli altri, in primo luogo a casa. Per questa ragione è fondamentale
che i genitori diano il buon esempio, evitando di imporre
semplicemente regole ma impegnandosi anche ad essere
dei modelli. Riuscire a creare le giuste abitudini alimentari nei
bambini è importante per la loro salute perché, nella maggior
parte dei casi, tenderanno a mantenerle per sempre.
Come abbiamo già detto però, la cultura e la mentalità collettiva
hanno un ruolo basilare nel determinare il tipo di alimentazione
che una persona sceglie di avere o approvare.
Purtroppo la società in cui viviamo sembra essere disposta a
chiudere un occhio sulla qualità, mettendo invece al primo posto
la comodità e, soprattutto, i prezzi bassi.
Emblema di questo sono i fast food che hanno ormai colonizzato
il mondo occidentale, Italia compresa, e che hanno contribuito
in maniera rilevante ad aggravare il problema dell’obesità.
Questa patologia, però, non è influenzata unicamente da cosa
si mangia, ma anche dalle circostanze in cui si mangia (che
determinano spesso quanto si mangia). Viene facilmente sottovalutato
quanto certe abitudini apparentemente innocue possano
influire sulla nutrizione, eppure occorre fare attenzione.
Oggi come oggi molte attività a cui scegliamo di dedicarci nel
nostro tempo libero sono al pc, al cellulare o alla TV (guardare
film o serie tv in streaming, stare sui social network…).
Trascorrere molto tempo davanti agli schermi sembra portare
più facilmente ad abbuffarsi o a mangiare in modo disordinato
e malsano. A tutto ciò si aggiungono le strategie di marketing
che molto
spesso riescono a
farci apprezzare e
desiderare un prodotto
anche quando
questo non può
che danneggiare
la nostra salute.
Così parecchi junk
food ipercalorici,
poco nutrienti e
carichi di sostanze
artificiali diventano
qualcosa che vogliamo
assolutamente
comprare,
provare e - perché
no? - fotografare.
Su Instagram ormai si fa a gara a chi posta il piatto più appetitoso
e stuzzicante, senza badare certo ai valori nutritivi. Quindi
largo spazio al fritto, al grasso, all’ipercalorico e così via!
Insomma, il marketing sfrutta l’influenza che la società ha sulle
nostre abitudini per cambiarle e trasformarle in ciò che al mercato
è più utile, incurante degli effetti che questo può avere
sulla nostra salute - per non parlare di quella dei più piccoli.
Ma se i social network riescono ad avere una certa ascendenza
sugli utenti per via delle trovate pubblicitarie e commerciali, ne
riescono ad avere anche per via dei modelli irraggiungibili e
irrealizzabili che offrono.
I ragazzi, specie quelli molto giovani, si fanno facilmente
condizionare dagli ideali estetici che gli vengono inculcati e
quando questi sono assurdi ed impossibili da raggiungere generano
frustrazione e sfociano nel dismorfismo.
Miriadi di foto di ragazze dal fisico sinuoso o di ragazzi muscolosi
e slanciati portano a credere che non esistano altri tipi
di corpo che siano considerabili come belli, incoraggiando
dunque a rispecchiare quegli standard e ad attuare abitudini
alimentari malsane. Ed ecco che, in un modo diverso, la società
si dimostra ancora un fattore determinante nella costituzione
delle nostre abitudini alimentari.
In conclusione, non dovremmo sottovalutare l’influenza che
la cultura di massa può avere sulla nostra nutrizione, ma piuttosto
tornare ad avere una dieta meno fondata sulla moda
e più focalizzata sui benefici per l’organismo. È importante
educare all’alimentazione, così da poter compiere certe scelte
sui cibi in modo consapevole, non trascurando le gravi conseguenze
a cui i disturbi del comportamento alimentare possono
portare. L’Italia è sempre stata la prima della classe in
questo, non se ne dovrebbe dimenticare.
Martina Cogni
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Oltre 1 milione d
Una grande soddisfazione gli ultimi dati di ascolto di VOCI
DI MODA eventi & cultura, format televisivo giunto
all’ottavo anno di produzione che da mesi ha superato le
100 puntate. Oltre un milione i telespettatori che seguono
il dinamico programma prodotto da Sergio Manzoni e
Marcello Bertoni, rispettivamente conduttore e regista, al
vertice di uno staff di lavoro sempre più affiatato, con Elisa
Manzoni, che con disinvoltura e bravura affianca il conduttore,
Massimo Adriani, aiuto regista e cameraman, e i due
fotografi Emanuele Bonetti e Gilberto Colussi, quest’ultimo
anche grande esperto di riprese aeree.
Share che crescerà ancora, in quanto dopo lo switch off
iniziato lo scorso 8 marzo, LOMBARDIA TV, passata al Canale
80, sarà visibile in tutto il territorio italiano sul Canale
Nazionale 221 premendo il tasto rosso del telecomando.
Come sempre la trasmissione è visibile anche in streaming
in tempo reale tramite il sito www.lombardiatv.com
Sempre più apprezzati i servizi esterni, girati in Lombardia e
regioni limitrofe, nei quali vengono intervistati personaggi
interessanti e mostrate locations particolari, cercando di valorizzare
sempre il territorio e le tradizioni.
Costante la presenza all’interno del format di uno spazio
Venerdì
12
i telespettatori!
dedicato alla solidarietà, con particolare attenzione alla disabilità.
La produzione, impegnata anche in altri format,
ringrazia i telespettatori e gli inserzionisti e con grande
entusiasmo sta lavorando per creare contenuti e messaggi
sempre più importanti, cercando di arrivare nelle case e
negli smartphone con contenuti morali importanti, sempre
all’insegna della semplicità.
Ricordiamo che le puntate le potete anche rivedere nei canali
Voci di Moda su YouTube e Vimeo e potete anche seguire
le nostre pagine Instagram e Facebook di Voci di Moda.
ore 20.00
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Ultimi mesi
Continuano i grandi ascolti per il dinamico e piacevole format
tv IL SALOTTO DI TIZIANA, che ogni sabato sera ci
tiene compagnia alle ore 20 su LOMBARDIA TV (Canale
80), visibile ora anche in tutto il territorio nazionale sul
Canale Nazionale 221 premendo il tasto rosso del telecomando.
La conduttrice ufficiale Tiziana Saccomando,
coadiuvata da Sergio Manzoni, sotto la regia attenta di
Marcello Bertoni, è riuscita a creare una frizzante ora di
televisione, con ospiti sempre molto interessanti e con le
seguitissime pillole di moda e di cucina. Sempre attese infatti
le ricette fornite dalla rubrica “L’Assessore in Cucina”
e sempre apprezzate le variegate locations che il format televisivo
propone. Bellissima la voce di Noemi D’Agostino
e molto gradito l’intreccio del programma, nel quale uno
spazio importante è quello dedicato alla solidarietà. Puntata
importante a questo proposito quella in cui IL SALOTTO DI
TIZIANA ha donato diverse biciclette a Fortunato Pogna,
responsabile di ”Casa di Enzino – Comunità Exodus” di
Sonico in Val Camonica, struttura dedicata agli adulti con
problemi di tossicodipendenza e alcoldipendenza.
Quindi un plauso a tutto lo staff di questo azzeccato format
tv, che ancora una volta dimostra quanto la professionalità,
la passione ed il cuore sono elementi vincenti in questo settore
della comunicazione.
TIZIANA SACCOMANDO
E SERGIO MANZONI
NOEMI D'AGOSTINO
"ASSESSORE IN CUCINA" - TIZIANA CON SIMONE E MARTA
SOLIDARIETÀ PER IL POPOLO UCRAINO
UN AIUTO PER LA "CASA DI ENZINO"
Sabato ore 20.00
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IL PIACERE DEL BENESSERE
"Ho scelto di stare bene, ogni giorno."
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Via Crespi 16 - Tel. 035 244044
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Il Gatto e la Volpe
CHiUso
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RistoRante - PizzeRia - biRReRia
Conosciutissimo ed apprezzato locale di Melzo, con
due ampie sale climatizzate, all’insegna dell’ottima cucina, che
comprende carne e pesce. Ricchissima la lista delle pizze, apprezzate
per la bontà e la digeribilità. Gestito da 25 anni da
Gino Corvino con le figlie e la collaborazione di Mary
Meazzini, è spesso frequentato da molta gente dello spettacolo,
che, insieme alla vastissima clientela, ne apprezzano,
oltre che all’ottimo cibo, anche l’accoglienza e la cordialità.
A conferma della validità del locale, importante e di prestigio la
partecipazione al programma “Cotto e Mangiato” con Tessa Gelisio e
lo chef Andrea Mainardi
GRande
noVità
IL GATTO E LA VOLPE
è anche BIRRERIA !!!
Prima o dopo
il cinema vieni
a gustare le nostre
birre in bottiglia
e alla spina…
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ginocorvino@virgilio.it
L’intervista di...
Elisa Manzoni
YASSINE LASKAD
…la mia vita in un film!
Attore, regista e sceneggiatore. A soli 20 anni Yassine è già tutto questo!
Ma soprattutto è una persona semplice ed umile. Vive e lavora a
Lavagna di Comazzo (LO) e nel suo tempo libero si dedica alla sua più
grande passione, nata quando era piccolo…fare film amatoriali! Seguitissimo
su suoi canali social ha già realizzato tre progetti: il lungometraggio
“The Heist” e due cortometraggi “Fear” e “It”, quest’ultimo,
in uscita prossimamente, è una sua visione personale del famoso
libro di Stephen King.
Quale tra i tuoi lavori sei più fiero di aver fatto?
Sicuramente “The Heist” perché è il primo prodotto che ho fatto e da lì
è iniziato tutto. Sono molto fiero di questo lungometraggio perché se non
l'avessi fatto tutto ciò non sarebbe successo. Paradossalmente, anche se non
è ancora uscito, ti dico “It” perché è la prima volta in cui faccio tutto da solo
e sono al centro di tutto senza far fare niente ad altri. Sono io al 100% che
gestisco tutto, editando, scrivendo e facendo il regista.
Mi interessa molto anche il lavoro che fai con gli attori. Analizzate insieme
i personaggi? Fate il lavoro di analisi, ovvero quello che non si vede
del personaggio ma che l'autore/regista comunque devono sapere?
Io tendo a spiegare in generale com'è fatto il personaggio in base al carattere,
però do sempre un po’ di carta bianca, una sorta di libero arbitrio in cui gli
attori possono crearsi il carattere, le mimiche facciali e il modo di parlare. Non
entro al 100%, voglio far lavorare anche la fantasia degli attori.
Spesso tu lavori con lo stesso cast, segno che c’è una reciproca fiducia
fra te e gli attori. Con quale attore ti piacerebbe collaborare?
Sicuramente con un attore bravissimo con cui già faccio video cioè il mio
migliore amico Daniele Calise. Con lui lavorerò sempre, fino alla fine. E poi
Ryan Reynolds perché ha un modo di fare comicità che mi fa impazzire e io e
lui siamo un pochino simili di carattere.
La sala come collettivo di una comunità. In una realtà come la nostra
in cui le sale cinematografiche risentono sia della concorrenza delle
nuove piattaforme, come Netflix, sia della tragedia socio-economica,
come pensi che la sala possa tornare a costruire una comunità quindi
per te quanto è importante continuare ad andare al cinema e vivere
di cinema ?
Sono dell'idea che ormai siamo arrivati ad un punto in cui con il passare
degli anni tutte queste piattaforme saranno sempre più in sviluppo e si andrà
meno al cinema ma penso che uscire di casa, entrare in una sala cinematografica
ed incontrare altra gente è una cosa che ti appaga tantissimo. E’
un’altra emozione.
Ho notato che il tema
della paura è un filo conduttore
dei tuoi progetti.
Quanto è importante per te?
Cos’è per te la paura?
(ride) La mia paura più grande quando ero piccolo erano i clown. Fa ridere
ora il fatto di essermi appassionato proprio ad “It”. È una cosa implicita perché,
quelli che mi conoscono, sanno che sono un ragazzo molto paranoico
con ansie e paure. Non è una cosa che scelgo io di fare ma è il cervello che
me lo dice. Io sono convinto che il 90% delle paure che viviamo quotidianamente
non sono vere. Credo che le vere paure siano altre, quelle che purtroppo
capiamo veramente nei momenti in cui stiamo male, come morire di fame
o aver paura di perdere i propri cari.
Da dove trai spunto per i tuoi soggetti cinematografici e narrativi che
poi reinterpreti con il tuo stile?
Sono uno a cui piace molto fare omaggi ad opere che mi sono piaciute, ad
esempio libri, videogiochi e anche film che mi hanno segnato da quando son
piccolo e mi hanno trasmesso un’emozione. Prendo spunto da molte cose e
anche da quello che ho passato; infatti in “Fear” ci sono molti riferimenti in
cui dico cose che purtroppo, nel bene o nel male ho passato. E’ un modo per
raccontarmi, traggo ispirazione dalla mia vita ma anche da opere che non
c'entrano niente col mondo del cinema.
Preferisci fare l'attore o la tua passione rimane quella della scrittura?
Domanda bellissima ma molto difficile. Amo più fare l'attore perché si, scrivere
è bellissimo, sei da solo con le tue visioni, ma fare l'attore è un momento
stupendo. In quel preciso istante non sei te stesso e nella giornata puoi essere
un’altra persona totalmente diversa da te. In “Fear” ho interpretato un personaggio
pazzo, fuori di testa che è l’opposto di quello che sono io.
Chi è Yassine Laskad?
Sono un ragazzo che ha ancora tante cose da imparare e molta strada da
percorrere. Credo che nella vita bisogna sempre avere una passione ma soprattutto
un sogno da seguire. Lavoro come chiunque altro e quello che
guadagno lo spendo per questo scopo.
imyaass
Yassine Laskad
Yassine Laskad
Elisa Manzoni
19
per chiusura
attività
ULTIMI MESI
21
Invito alla lettura
CIRCE-MADELINE MILLER
Cari lettori il romanzo di cui voglio parlarvi oggi ha per me un valore particolare in quanto racchiude in sé ciò
che sin da ragazzina ha appassionato la mia mente e incuriosito la mia anima: La mitologia greca. Dai giorni
della mia infanzia, infatti, i miti greci hanno fatto parte delle mie giornate
e mi hanno
permesso di solcare le acque con Ulisse, di volare con Icaro e di superare
con Ercole tutte le prove a cui veniva sottoposto. Proprio per questo non ho
potuto che restare affascinata dalla volontà di Madeline Miller di raccontare
la maga narrata da Omero, sotto una nuova luce. Ci sembra di sapere
tutto della storia di Circe, colei che ama Odisseo e trasforma i suoi compa-
gni in maiali, eppure, esistono un prima e un dopo nella vita di questa fi-
gura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi
della tradizione classica e la Miller ce la racconta con un’attenzione particolare
alla complessa psiche di questo personaggio che, agli occhi di
molti, altro non che è che la figlia di Elios.
Nel libro viene descritta la storia di Circe, dalla sua nascita al suo esilio,
passando per la sua giovinezza, i suoi amori, i suoi dolori e le sue gioie.
È un romanzo che narra la crescita psicologica di una donna che nella
mitologia ha sempre rivestito un ruolo secondario mentre in queste righe
si prende tutto il palcoscenico. Circe è la protagonista indiscussa
di un’opera che vi farà riscoprire il mito secondo un’ottica nuova che
vi farà ricredere su molti aspetti, vi farà storcere il naso, battere il
cuore e trattenere il respiro. Nelle pagine scoprirete una donna piena
di paure e insicurezze che fa di esse il suo carburante per riscattarsi e
trovare il suo posto nel mondo.
PERSONE NORMALI- SALLY ROONEY
L’altro romanzo che mi sento di consigliarvi è Persone normali di Sally Rooney che mi ha conquistata da subito.
Ambientato in Irlanda, racconta la complessità delle relazioni tra due ragazzi dei nostri tempi che si trasformano
lentamente in giovani adulti. La prima cosa che mi ha colpito è la trama:
sono una a cui piacciono molto i romanzi di formazione con protagonisti
giovani, credo fortemente che la gioventù sia una fase della vita che me-
rita molta attenzione in letteratura e in questo romanzo potremmo rico-
noscere le nostre stesse storie o quelle dei nostri amici: le fragilità e le
paure e il timore di esprimere pienamente se stessi. Altra cosa che mi ha
convinto è la sua struttura narrativa. La Rooney ha scelto di raccontare
la storia dei due ragazzi con dei salti temporali di mesi e mesi da un
capitolo all’altro, in ogni capitolo troviamo flashback che ci racconta-
no i loro inizi e l’evolversi della relazione.
Infine la scrittura, Sally Rooney, definita dai più la miglior scrittrice
degli ultimi tempi, scrive in modo asciutto, essenziale. I suoi dialoghi
sono la cosa meglio riuscita, così veri e naturali da riuscire a farti
credere che quelle parole le avresti potute pronunciare anche tu.
Affronta temi universali in un linguaggio moderno, dinamico, spedito
e mai prosaico. Persone normali è un libro, per alcuni anche
di analisi personale, che ci racconta di quanto le solitudini che ci
portiamo dentro abbiano bisogno di essere condivise.
Angela Magnani
22
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FINO AL 31/03/2022 SOLO CON ROTTAMAZIONE E FINANZIAMENTO TAN 6,85% - TAEG 9,94%
Iniziativa valida fi no al 31/03/22 in caso di rottamazione di un veicolo usato con data di immatricolazione fi no al 29/02/2012 e di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi. Panda
1.0 70 cv Hybrid Euro 6d Listino 14.750€ (IPT e contributo PFU esclusi), promo 11.950€ oppure 9.950€ solo con fi nanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank. - Es. Finanziamento: Anticipo 0€ - durata 84 mesi,
84 rate mensili di 162,50€ (incl. spese incasso SEPA 3,5€/rata) salvo arrotondamento ultima rata. Importo Totale del Credito 10.589,00€ (incluso spese istruttoria 325€, bolli 16€, Identicode 235€, Polizza
Pneumatici 58€). Interessi 2.768,31€. Spese invio rendiconto cartaceo 3€/anno. Importo Totale Dovuto 13.667,31€ - TAN fi sso 6,85% - TAEG 9,94% Offerta FCA Bank soggetta ad approvazione. Documenti
precontrattuali/assicurativi in Concessionaria e sul sito FCA Bank (Sez. Trasparenza). Il Dealer opera, non in esclusiva per FCA Bank, quale segnalatore di clienti interessati all’acquisto dei suoi prodotti con
strumenti fi nanziari. Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionali. Immagini illustrative. Caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Consumo di carburante ciclo
misto Panda 1.0 70 cv Hybrid Euro 6d (l/100 km): 5,5 - 5,2; emissioni CO 2
(g/km): 124-119. Valori omologati in base al ciclo misto WLTP aggiornati al 28/02/22 e indicati a fi ni comparativi.
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