La Pesca Mosca e Spinning Aprile-Maggio 2022
La Pesca Mosca e Spinning Aprile-Maggio 2022. Preview with Summary, News, four articles' beginning, next issue Contest adv. «La Pesca Mosca e Spinning» is the leading Italian magazine about fly fishing and lure fishing. Published two-monthly since 1997, it concerns techniques, tackles and itineraries in texts and photos of some of the most important fishing specialists.
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GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it]
Avendo avuto la fortuna e il piacere di pescare
nei miei vari viaggi esteri sia in Alaska
che in vari fiumi della British Columbia
(compresi fiumi e torrenti dell’isola di Vancouver),
penso spesso che lo spinning all’aspio
sia molto simile, per tecnica e per richiami,
a quello al salmone, specie impiegando
ondulanti di peso e forma differenti. Tanto da poter
considerare l’aspio il nostro ‘salmone dei poveri’… Così, la
mente mi proietta in quelle acque canadesi ricche di pesci in
risalita mentre nella realtà mi sto recando sul Po, dove gli
aspi, ben presenti su tutta l’asta fluviale nonché in diversi immissari,
vengono definiti ‘frecce d’argento’ per la loro livrea
che risalta nelle acque opalescenti del fiume. Ed è senza dubbio
spettacolare ed emozionante ferrare a debita distanza in
fiume un bell’aspio, pesce che riesce a trasmette una mangiata
netta, seguita da una lotta magari non estenuante ma pur
sempre divertente impiegando un’attrezzatura medio-leggera.
Attualmente sul Po si possono catturare aspi di 4-5 chili di
peso, ma esemplari sui 7-8 chili non sono certo un’utopia.
Per una volta, in tema di predatori alloctoni, bisogna riconoscere
che questo grosso e vorace ciprinide proveniente dall’Est
europeo, dai fianchi argentati e con il dorso scuro tendente
al verdastro, è riuscito ad attirare senza riserve molti lanciatori,
pronti anche a sfidare le intemperie invernali pur di incocciare
in un bell’esemplare. L’espansione dell’aspio ha così
contribuito a modificare gli equilibri del passato, quando a
essere insidiati con costanza, da primavera in poi, erano i cavedani,
oggi rarefatti proprio a causa di vari carnivori alloctoni
(non solo gli aspi, ma anche i luciperca e i siluri). Oggi,
dunque, il Po viene frequentato sia da noi spinningofili, sia da
pattuglie di moschisti con canne a due mani anche per l’interesse
destato dall’aspio. Inoltre, non destando interesse per le
sue carni, viene puntualmente liberato da tutti dopo la cattura,
rimanendo quindi nel fiume e divenendo più astuto e diffidente
che mai.
Venendo all’argomento specifico di questo articolo, sulla base
di numerose uscite di pesca da primavera sino a tutto inverno
sono giunto a ritenere che l’ondulante, nell’ottica dell’insidia
di aspi di bella stazza, abbia una serie di vantaggi non trascurabili.
In questa pesca si impiegano ondulanti lunghi e stretti,
ma anche più modelli ovali: il peso è sempre un fattore non
trascurabile in base all’impiego in flussi correntizi differenti e
lo stesso vale per le profondità che dovremo man mano sondare
in base alle postazioni raggiunte sulla riva. Considero
quindi questa tipologia di artificiali un vero e proprio asso
nella manica per raggiungere distanze di lancio apprezzabili,
il tutto unito a un costo tutto sommato abbastanza accessibile
rispetto ai tanto blasonati minnow, che proprio pescando
nelle acque velate del Po spesso rimangono incagliati a ostacoli
sul fondale, come a rami di alberi che giacciono sommersi
dopo qualche passaggio di piene improvvise, o a massi ed
altri intoppi. Non posso certo affermare che l’ondulante sia
un’esca semplice da utilizzare in corrente, ma con un po’ di
pratica saranno le abboccate ricevute a dirci se abbiamo fatto
tutto bene in pesca… Di norma lo lancio a monte per poi seguirlo
con la canna (adoro una lunghezza non inferiore agli 8
piedi, ma meglio ancora se ho una 9” lunga 2,70 m) in base alla
forza della corrente e alla profondità. A volte si ottiene una
mangiata rabbiosa a metà corsa dell’artificiale, altre volte a fine
passata, ma mi è anche capitato di ferrare l’aspio appena
l’esca cade in acqua, perché in fase di caduta e con pesci in
Un grosso esemplare allamato con l’Harmaja 85 mm di Rapala.
2/2022 • MOSCA e SPINNING • 23