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Quattro condanne per l'”Erika” assolto il comandante - Collegio ...

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ANNO XLVII - N. 1-2 - GENNAIO-FEBBRAIO 2008 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova”<br />

PRIME MISURE EFFETTIVE DOPO LA TRAGEDIA DELL’ALISCAFO SEGESTA<br />

Navigazione a rischio<br />

Cosa cambia nello Stretto<br />

Ritorna la proposta dei Capitani<br />

Ecco lo schema-base del progetto, elaborato<br />

fin dal 1980 dal <strong>Collegio</strong> nazionale Capitani<br />

L. C. e M., <strong>per</strong> una regolamentazione più<br />

sicura del traffico marittimo nello Stretto. Si<br />

tratta di dare <strong>il</strong> diritto di precedenza alle navi<br />

che <strong>per</strong>corrono la rotta Nord-Sud, Sud-Nord.<br />

Un sim<strong>il</strong>e schema, insieme al VTS sempre in<br />

funzione, come ha spiegato <strong>il</strong> com.te Mario<br />

A ROMA IL II CONVEGNO NAZIONALE<br />

DEL DIPORTO<br />

Veri comandanti<br />

sulla tolda<br />

dei su<strong>per</strong>yachts<br />

Il secondo convegno del Diporto, promosso dal <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C.<br />

e M., si svolgerà <strong>il</strong> prossimo 11 marzo a Roma, alle ore 10.00, presso la sede dell’IP.SE.MA<br />

in via S.Nicola da Tolentino 1/5. La giornata di studio verrà a<strong>per</strong>ta dal<br />

senatore Antonio Parlato, presidente dell’IP.SE.MA.; proseguirà <strong>il</strong> <strong>comandante</strong> Giorgio<br />

Blandina presidente del <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. e M. Interverranno dirigenti<br />

del Ministero Trasporti e del Comando Generale delle Capitanerie di Porto,<br />

rappresentanti nazionali dei Sindacati, delle Associazioni di categoria e del mondo<br />

della formazione.<br />

Ecco gli interventi in programma: contrammiraglio Felicio Angrisano - Comando<br />

Generale delle Capitanerie di Porto - La professionalizzazione del Diporto nell’interesse<br />

della sicurezza della navigazione; prof. Massolo - Accademia Marina<br />

Mercant<strong>il</strong>e - Aspetti e problematiche relative alla formazione dei futuri comandanti<br />

di yacht; avv. Giuseppe Perasso - Federazione del Mare - La cultura del cluster e la<br />

formazione marittima; prof. Elena Gaudio - <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani- Formazione<br />

professionale <strong>per</strong> <strong>il</strong> diporto in Italia e in Europa; amm. Mario Taramelli - Presidente<br />

AIAS - Regolamento di sicurezza su<strong>per</strong> yacht; dott.ssa Vanda Rebuffat - Divisione<br />

diporto ministero Trasporti - Modifica al DM 121 sui titoli professionali del<br />

diporto; dr. Massimo Revello - Presidente ISYBA - Contratto di noleggio e relative<br />

funzioni di comando in base all’Art. 172 bis del C.N.; dr. Beniamino Leone - Segretario<br />

nazionale FIT-CSL - Contratto Collettivo marittimi del diporto; Capt. Paolo Colombo<br />

- UCINA -Il Comandante del 21° secolo; Giuseppe Accardi - Presidente UNI-<br />

CA - Rapporto fra imprenditore e marittimo del diporto.<br />

Dal 28 febbraio al 3 marzo 2008, presso la Fiera di Roma, a pochi minuti dall’areoporto<br />

di Fiumicino, si è svolta la seconda edizione del Salone Nautico della<br />

Capitale. Alla Fiera quest’anno anche <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. e M. era<br />

presente con un propria zona espositiva, presso <strong>il</strong> Padiglione 13, Stand 18. L’anno<br />

scorso <strong>il</strong> Boat Show Roma è stato visitato da più di 100.000 <strong>per</strong>sone.<br />

Gandolfi, presidente onorario del <strong>Collegio</strong><br />

Capitani, potrebbe contribuire alla drastica<br />

diminuzione degli incidenti in zona. Fra tutte<br />

le soluzioni fino ad oggi avanzate, la proposta<br />

del <strong>Collegio</strong> è stata definita la più pratica<br />

e fac<strong>il</strong>mente realizzab<strong>il</strong>e, nella relazione tenuta<br />

dal com.te Sebastiano Pino, al convegno<br />

di Messina sulla sicurezza nello Stretto.<br />

Si è concluso con un successo<br />

(in termini di risparmio) a<br />

fine gennaio scorso <strong>il</strong> viaggio<br />

inaugurale della portacontainer<br />

Ms Beluga Sky Sa<strong>il</strong>s, salpata<br />

dalla Germania verso <strong>il</strong> Venezuela.<br />

La nave, che al tradizionale<br />

metodo di propulsione<br />

a motore affianca la vela, è approdata<br />

nel porto di Amburgo.<br />

Grazie alla forza del vento, nella<br />

sua lunga traversata oceanica<br />

la “Beluga” ha risparmiato <strong>il</strong><br />

20% del carburante, ovvero<br />

1.550 euro al giorno. Il sistema<br />

innovativo cui si è ricorsi consiste<br />

in un enorme kite (via di<br />

mezzo tra aqu<strong>il</strong>one e paracadute)<br />

grande come un campo di<br />

calcio, collegato alla nave tramite<br />

un cavo e gestito da un<br />

computer di bordo, così da<br />

sfruttare i venti d’alta quota. La<br />

società costruttrice sostiene<br />

che la nuova tecnologia potrà<br />

essere applicata anche a su<strong>per</strong>yachts<br />

e pescherecci.<br />

Di fronte all’impennata dei<br />

prezzi del petrolio, si cerca di<br />

correre ai ripari: la voce carburante<br />

incide fino al 60% sulle<br />

spese di una compagnia di navigazione.<br />

C’è chi prende drastici<br />

provvedimenti riducendo la<br />

Il sistema di sicurezza VTS<br />

in funzione 24 ore su 24 e<br />

l’istituzione di un’Autorità<br />

marittima della navigazione<br />

dello Stretto. C’è voluta un’altra<br />

tragedia come quella del<br />

Segesta, avvenuta un anno fa,<br />

<strong>per</strong> richiamare l’attenzione<br />

dei media e della politica nazionale.<br />

Il 15 gennaio scorso, a un<br />

anno esatto dall’incidente<br />

che ha visto una portacontainer<br />

centrare un traghetto veloce,<br />

provocando la morte di<br />

quattro marittimi, la città di<br />

Messina ha voluto commemorare<br />

i suoi morti. Il giorno<br />

succesivo, <strong>il</strong> Sindacato autonomo<br />

stato maggiore navi<br />

traghetto (Sasmant), insieme<br />

al <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani<br />

L.C. e M., ha organizzato <strong>il</strong><br />

convegno “Per uno Stretto<br />

più sicuro”. L’eco di quest’incontro<br />

ha spronato <strong>il</strong> governo<br />

ad intervenire. Il ministro<br />

dei Trasporti ha nominato <strong>il</strong><br />

coordinatore dell’Autorità<br />

marittima <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo di<br />

tale area. Lo schema proposto<br />

a suo tempo dal <strong>Collegio</strong><br />

nazionale Capitani risulta tutt’oggi<br />

<strong>il</strong> più valido.<br />

(A pag.2, servizi sul convegno<br />

e intervista al responsab<strong>il</strong>e<br />

della nuova autorità marittima)<br />

COME IL MONDO MARITTIMO REAGISCE AL RINCARO DEL BUNKER<br />

Str trategie egie a tutt tutto o risparmio<br />

La portacontainer MS Beluga nel suo primo viaggio, aiutata dalla forza del vento<br />

velocità delle navi, come hanno<br />

già fatto le maggiori compagnie<br />

di trasporto container del mondo,<br />

tra cui la giapponese Nyk,<br />

Maersk e tre compagnie della<br />

The New World Alliance.<br />

Lo scorso dicembre, presso la<br />

Far Eastern Freight Conference,<br />

che riunisce le compagnie container<br />

o<strong>per</strong>anti tra Asia ed Europa,<br />

è stato calcolato che, passando<br />

da 24 a 21 nodi di velocità,<br />

si arriva a un risparmio del<br />

30% sui costi sul carburante.<br />

Questa <strong>per</strong>centuale rimarreb-<br />

ASSEGNATO A UN GIOVANE INGEGNERE<br />

Osc scar<br />

nav navale ale<br />

La Royal Institution of Naval Architects, associazione professionale<br />

britannica degli ingegneri navali fondata a Londra<br />

nel 1860, è approdata a Genova <strong>per</strong> <strong>il</strong> secondo anno consecutivo,<br />

portando alla Facoltà di ingegneria navale un riconoscimento<br />

internazionale, degno di una fra le migliori accademie<br />

al mondo. Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi<br />

nell’elegante salone al piano nob<strong>il</strong>e di V<strong>il</strong>la Cambiaso, sede di<br />

ingegneria navale, Trevor Blakeley, chief executive della società<br />

inglese, uomo di consolidato self control, si è espresso<br />

con un vero e proprio encomio: “Non è certo un caso che a<br />

Genova -testuali parole- abbia sede la facoltà di ingegneria<br />

navale che, con i suoi 800 iscritti, è la prima al mondo, vero<br />

fiore all’occhiello di una città marittima che nella formazione<br />

universitaria rappresenta un centro di eccellenza europeo <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> settore dell’economia marittima e dei trasporti.”<br />

(Nella foto Guido Rambaldi, vincitore del premio; l’intervista<br />

a pag.11)<br />

be ferma tenendo conto che,<br />

<strong>per</strong> mantenere lo stesso livello<br />

di servizio, occorrerebbe aggiungere<br />

una nave ad ogni rotazione.<br />

La proposta è stata accolta<br />

con favore e <strong>il</strong> numero<br />

delle navi che fanno la spola tra<br />

Asia ed Europa è stato subito<br />

incrementato.<br />

Il presidente della Nippon<br />

Yusen Kaisha, gruppo armatoriale<br />

che conta 740 unità, oltre<br />

che maggiore compagnia giapponese<br />

nel settore container,<br />

ha detto che <strong>il</strong> prezzo del<br />

bunker è cresciuto in 5 anni da<br />

164 dollari <strong>per</strong> tonnellata a 500;<br />

secondo le stime del manager<br />

in un solo giorno una portacontainer<br />

consuma 200 tonnellate<br />

di combustib<strong>il</strong>e, ovvero<br />

100.000 dollari quotidiani. Le<br />

conclusioni sono d’obbligo:<br />

meglio diminuire la velocità,<br />

fare aspettare qualche giorno<br />

in più i clienti, piuttosto che ridurre<br />

i b<strong>il</strong>anci in rosso.<br />

Il presidente della NYK ha<br />

annunciato che <strong>il</strong> gruppo armatoriale<br />

da lui presieduto, insieme<br />

all’aff<strong>il</strong>iata Monohakobi Technology<br />

Institute e la società<br />

navalmeccanica Tsuneishi Holdings<br />

Corporation, avrebbe<br />

messo a punto “MT-Fast” un<br />

nuovo sistema <strong>per</strong> ridurre <strong>il</strong><br />

consumo di fuel delle navi fino<br />

al 4%. Si tratterebbe di un dispositivo<br />

da installare sullo scafo<br />

subito prima dell’elica, che<br />

regolando <strong>il</strong> flusso d’acqua intorno<br />

ad essa, ne migliorerebbe<br />

le prestazioni.<br />

Intanto <strong>il</strong> 28 febbraio scorso<br />

a Bruxelles è stata presentata<br />

“Victoria”, la nave più “pulita” del<br />

mondo, di proprietà del gruppo<br />

petrolifero BP.<br />

(Altri servizi a pag. 11 e 12)


2 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

A un anno da quella sera del<br />

15 gennaio 2007, quando si è<br />

consumata la tragedia dello<br />

stretto, Messina ha ricordato le<br />

quattro vittime della tremenda<br />

collisione fra <strong>il</strong> portacontainer<br />

“Susan Borchard” e l’aliscafo “Segesta<br />

Jet”. Come si ricorderà,<br />

nella collisione <strong>per</strong>sero la vita<br />

quattro dei sei membri dell’equipaggio<br />

del mezzo veloce<br />

delle Ferrovie dello Stato. Perirono<br />

tutti i marittimi che si trovavano<br />

nella plancia: <strong>il</strong> <strong>comandante</strong><br />

Sebastiano Mafodda, <strong>il</strong><br />

direttore di macchina Marcello<br />

Sposìto, <strong>il</strong> timoniere Palmiro<br />

Lauro e <strong>il</strong> motorista Domenico<br />

Zona.<br />

Alle 17.54 del 15 gennaio<br />

2008 - alla stessa ora della collisione<br />

- nel piazzale d’imbarco<br />

della Stazione Marittima di<br />

Messina, è stato inaugurato un<br />

monumento alla memoria delle<br />

quattro vittime del Segesta<br />

e dei caduti sul lavoro. Il giorno<br />

seguente <strong>il</strong> SASMaNT (Sindacato<br />

Autonomo Stato maggiore<br />

Navi Traghetto) ed <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong><br />

Nazionale Capitani L.C. e M.<br />

hanno organizzato <strong>il</strong> “Memorial<br />

Segesta”. La manifestazione che<br />

si è svolta nel Salone delle Bandiere<br />

di “Palazzo Zanca” - sede<br />

del Municipio di Messina, si è<br />

sv<strong>il</strong>uppata in un convegno dal<br />

titolo “Per uno Stretto più sicuro”<br />

ed una cerimonia di consegna<br />

delle borse di studio intitolate<br />

alla memoria delle vittime<br />

del Segesta.<br />

L’incontro, seguito da un folto<br />

pubblico, ha visto gli interventi<br />

del com.te Mario Gandolfi<br />

- presidente onorario del <strong>Collegio</strong><br />

Nazionale Capitani L. C. e<br />

M.; del dr. Massimo Provinciali -<br />

direttore generale <strong>per</strong> la Navigazione<br />

ed <strong>il</strong> trasporto marittimo<br />

e interno del ministero dei<br />

Trasporti, del contrammiraglio<br />

Pietro Bernardo - direttore marittimo<br />

della Sic<strong>il</strong>ia Orientale;<br />

del com.te Sebastiano Pino -<br />

presidente del SASMaNT.<br />

I rappresentanti del ministero<br />

dei Trasporti e del Comando<br />

generale della Guardia costiera<br />

hanno <strong>il</strong>lustrato le misure<br />

messe in atto <strong>per</strong> migliorare <strong>il</strong><br />

sistema di sicurezza dello Stretto<br />

di Messina. Tanto <strong>per</strong> cominciare,<br />

<strong>il</strong> VTS - che <strong>il</strong> giorno della<br />

collisione aveva cessato <strong>il</strong> sevizio<br />

alle ore 17 - oggi è in funzione<br />

<strong>per</strong> tutte le 24 ore, anche<br />

se ancora manca <strong>il</strong> decreto di<br />

attivazione formale a livello internazionale.<br />

Seconda ma non secondaria<br />

misura: con <strong>il</strong> decreto legge n.<br />

159 del 01.10.2007 è stata istituita<br />

l’Autorità marittima della<br />

navigazione dello Stretto.<br />

Questo nuovo organismo, su<strong>per</strong>ando<br />

i confini territoriali<br />

delle due Capitanerie di porto<br />

di Messina e Reggio Calabria,<br />

dovrebbe occuparsi della gestione<br />

di tutti gli aspetti legati<br />

alla sicurezza della navigazione<br />

nell’intera area dello Stretto di<br />

Messina, compresi i servizi tecnico-nautici.<br />

Poco o nulla invece è stato<br />

detto <strong>per</strong> <strong>il</strong> nuovo schema di<br />

separazione del traffico studiato<br />

dal ministero e in attesa di<br />

riconoscimento dell’IMO. Per<br />

cui rimane ancora in vigore la<br />

linea di separazione del traffico<br />

istituita dal decreto 8 maggio<br />

1985 (Regolamentazione del<br />

DOPO LA TRAGEDIA DEL SEGESTA UN CONVEGNO FA IL PUNTO A MESSINA<br />

Maggior sicurezza nello Stretto<br />

con un responsab<strong>il</strong>e unico<br />

Sula palco da sin. <strong>il</strong> prof. Giuseppe Vermiglio dell’università di Messina, Massimo<br />

Provinciali del ministero Trasporti, l’ammiraglio Pietro Bernardo, <strong>il</strong><br />

com.te Mario Gandolfi e <strong>il</strong> com.te Sebastiano Pino. Il salone delle Bandiere di Palazzo Zanca gremito.<br />

Il monumento che ricorda la strage: lo squarcio del Segesta esattamente riprodotto<br />

nella pietra.<br />

L’ISTITUTO COLLABORERÀ<br />

PER PREVENIRE INCIDENTI<br />

TRA SCILLA E CARIDDI<br />

L’Ipsema a fianco<br />

dell’autorità marittima<br />

L’Isituto di Previdenza <strong>per</strong> <strong>il</strong> Settore Marittimo avrà <strong>il</strong> compito di lavorare insieme<br />

alle Capitanerie di Porto <strong>per</strong> definire le nuove misure di sicurezza della navigazione<br />

nello Stretto di Messina.<br />

“Si tratterà degli stessi compiti che l’Istituto svolge già su tutti i mari -ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> presidente dell’IPSEMA Antonio Parlato- ovvero o<strong>per</strong>a di informazione,<br />

consulenza e assistenza in materia di prevenzione.”<br />

Negli ultimi dieci anni la grave carenza di sicurezza in questo braccio di mare<br />

sembra essersi aggravata anche a causa dell’aumento vertiginoso del traffico dovuto<br />

allo sv<strong>il</strong>uppo del porto mercant<strong>il</strong>e di Gioia Tauro, oltre che dagli attraversamenti<br />

orizzontali e verticali che si sono moltiplicati.<br />

“A maggior ragione -ha proseguito Parlato- veglieremo anche su questo tratto<br />

di mare dove un anno fa è avvenuto uno degli incidenti più spaventosi: la collisione<br />

tra l’aliscafo in servizio tra Reggio Calabria e Messina, <strong>il</strong> Segesta Jet, e <strong>il</strong> cargo Susan<br />

Borchard che costò la vita a quattro marittimi.”<br />

“Il governo con <strong>il</strong> ministro Bianchi da un lato, ma anche <strong>il</strong> Parlamento -ha detto<br />

Parlato- hanno ritenuto necessario un intervento normativo, che è quello contenuto<br />

nell’art. 8 della legge 29 novembre 2007. L’articolo in questione cita espressamente<br />

<strong>il</strong> nostro Istituto di Prevenzione, in vista del potenziamento del trasporto<br />

merci marittimo da e <strong>per</strong> la Sic<strong>il</strong>ia, anche con riferimento alle merci <strong>per</strong>icolose, <strong>per</strong><br />

la realizzazione di interventi di adeguamento dei servizi nei porti calabresi e sic<strong>il</strong>iani<br />

e dei relativi collegamenti intermodali, <strong>per</strong> <strong>il</strong> miglioramento della sicurezza.<br />

Il provvedimento citato stab<strong>il</strong>isce che dovremo lavorare insieme alle Capitanerie<br />

di Porto e fa riferimento preciso affinchè le misure da adottare siano connesse<br />

all’es<strong>per</strong>ienza codificata nei dati sui sinistri ed infortuni marittimi raccolti ed elaborati<br />

dall’Istituto”.<br />

“Sarà dunque compito dell’IPSEMA –conclude l’Avv. Parlato - preparare una sua<br />

analisi della dinamica e delle cause degli eventi che si sono verificati nello Stretto e<br />

che ha registrato nel tempo, al fine della successiva indicazione delle misure di prevenzione<br />

da adottare <strong>per</strong> <strong>il</strong> miglioramento della sicurezza della navigazione in quell’area”.<br />

L’orologio fermo nell’ora dell’incidente e la lapide coi nomi delle vittime. (Foto<br />

Annuario)<br />

A COLLOQUIO COL CAP. CIANCI,<br />

RESPONSABILE DELLA NUOVA<br />

AUTORITÀ DELLO STRETTO<br />

Un solo centro<br />

di sorveglianza<br />

Il coordinatore dell’Autorità marittima della navigazione dello Stretto di Messina<br />

è stato scelto dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi quando ormai la caduta<br />

del governo Prodi era cosa certa. Si tratta del capitano di vascello Angelino<br />

Cianci, dal 2007 Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Genova, che<br />

Bianchi ha nominato con decreto. Angelino Cianci è originario di Augusta, ha prestato<br />

servizio nell’Ufficio circondariale marittimo di Licata, quindi presso le Capitanerie<br />

di Porto di Mazara del Vallo, Catania, Augusta e Brindisi.<br />

Dagli uffici della Capitaneria di Porto genovesi, Cianci si è già recato a Messina<br />

<strong>per</strong> fare <strong>il</strong> punto della situazione.<br />

Che cosa sarà in pratica questa nuova figura di Autorità marittima della navigazione?<br />

“Dovrà essere creato -risponde- un unico centro direzionale che sovrintenda all’area<br />

dello Stretto, competenze che sono ancora in mano alle capitanerie di Messina<br />

e Reggio Calabria. E’ prematuro rispondere a questa domanda, posso solo dire<br />

con certezza che l’Autorità assumerà in proprio la funzione strumentale dell’area:<br />

quindi atti amministrativi sulla sicurezza, servizi tecnico-nautici, navigazione...”<br />

Appena di ritorno da Messina, come le è sembrata la situazione?<br />

“Stiamo valutando come si possa intervenire, sia dal punto di vista burocratico<br />

che tecnico. Non so ancora quale sarà la soluzione migliore che adotteremo <strong>per</strong><br />

regolamentare <strong>il</strong> traffico marittimo nel tratto dello Stretto. E’ già in vigore uno schema<br />

di separazione del traffico e in cammino una sua variazione che <strong>per</strong>ò deve ancora<br />

essere approvata.”<br />

La caduta del governo Prodi non aiuta ad accelerare i tempi, come invece si auspicherebbe.<br />

“No, purtroppo anch’io sono in itinere! Bisogna attendere obbligatoriamente i<br />

tempi tecnici necessari.”<br />

Il decreto di nomina cita in premessa che l’istituzione di tale Autorità andrà fatta<br />

“senza oneri aggiuntivi <strong>per</strong> la finanza pubblica” e fissa le coordinate geografiche<br />

dell’area che ricadrà sotto questa giurisdizione; le competenze di Cianci saranno<br />

definite dal prossimo ministro dei Trasporti.<br />

traffico marittimo nello Stretto di<br />

Messina) dall’allora ministro<br />

della Marina mercant<strong>il</strong>e Gianuario<br />

Carta. Si trattò di misure<br />

- provvisorie ed urgenti - prese<br />

sull’onda emotiva a seguito<br />

della collisione, avvenuta <strong>il</strong> 21<br />

marzo1985, fra le navi “Cast<strong>il</strong>lo<br />

de Monte Aragon” e “Patmos”<br />

che costò la vita a tre marittimi<br />

ed un grosso danno ambientale.<br />

Il presidente Gandolfi ha ricordato<br />

che <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> Nazionale<br />

Capitani fin dagli anni ’70 si<br />

è occupato dello Stretto di<br />

Messina, presentando all’allora<br />

ministero della Marina mercant<strong>il</strong>e<br />

lo studio di uno schema di<br />

separazione del traffico gestito<br />

da un sistema VTS. Il Com.te<br />

Sebastiano Pino ha ricordato<br />

che, all’indomani della tragedia<br />

del Segesta, <strong>il</strong> ministro dei Trasporti<br />

aveva istituito un comitato<br />

<strong>per</strong> migliorare <strong>il</strong> sistema di<br />

sicurezza nello Stretto di Messina.<br />

Bisogna prendere atto<br />

<strong>per</strong>ò che un anno è passato e<br />

quasi nulla è stato fatto. Anzi,<br />

<strong>per</strong> certi aspetti la situazione è<br />

peggiorata: le nuove tabelle di<br />

armamento sono state ridotte.<br />

Uno dei progetti di schema<br />

di separazione del traffico prevede<br />

l’istituzione di una rotatoria<br />

al centro dello Stretto dove<br />

dovrebbero convergere i traghetti<br />

e le imbarcazioni che attraversano<br />

trasversalmente lo<br />

Stretto. Tale soluzione desta<br />

notevoli <strong>per</strong>plessità e non convince.<br />

Si condivide invece pienamente<br />

la proposta del <strong>Collegio</strong><br />

che siano i traghetti e le imbarcazioni<br />

che attraversano lo<br />

schema a dare sempre e comunque<br />

la precedenza. Si eviterebbero<br />

situazioni critiche di<br />

incomprensioni e indecisioni<br />

gravi. Si tratterebbe in pratica<br />

di applicare, in maniera restrittiva,<br />

la regola 9 (canali stretti)<br />

del Colreg 72. La proposta di<br />

attraversamento in convoglio<br />

potrebbe invece comportare<br />

difficoltà di attuazione e aspetti<br />

negativi sul piano commerciale.<br />

Può essere molto efficace<br />

nelle situazioni di nebbia e<br />

scarsa visib<strong>il</strong>ità.<br />

Il Professore Giuseppe Vermiglio<br />

- ordinario di Diritto della<br />

Navigazione dell’Università di<br />

Messina e direttore del C.U.S.T.<br />

(Centro Universitario di Studi<br />

sui Trasporti)- ha concluso <strong>il</strong><br />

convegno, soffermandosi sul<br />

decreto di istituzione della<br />

nuova “Autorità marittima della<br />

navigazione nello Stretto di<br />

Messina”. Qualche <strong>per</strong>plessità<br />

sorge sulla clausola della legge<br />

“senza oneri aggiuntivi <strong>per</strong> la finanza<br />

pubblica” e su altri aspetti<br />

giuridici sulle competenze della<br />

nuova Autorità, che vanno a<br />

sovrapporsi a quelle che <strong>il</strong> codice<br />

della navigazione assegna<br />

alle Autorità marittime territoriali.<br />

Alla fine del Convegno sono<br />

state consegnate ai migliori<br />

studenti dell’Istituto Tecnico<br />

Nautico “Caio Du<strong>il</strong>io” di Messina<br />

le borse di studio intitolate<br />

alla memoria delle vittime del<br />

Segesta.<br />

Il <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani<br />

L.C. e M. ha premiato <strong>il</strong> miglior<br />

diplomato della sezione<br />

Capitani ed <strong>il</strong> miglior diplomato<br />

della sezione Macchinisti.<br />

SEBASTIANO PINO


GENNAIO-FEBBRAIO 2008 VITA E MARE 3<br />

Il 16 gennaio u.s. sono stati pubblicati<br />

sulla Gazzetta ufficiale due<br />

decreti del ministero dei Trasporti<br />

(possono essere scaricati dal sito<br />

www.gazzettaufficiale.it/ - gazzetta<br />

n.13 del 16/1/08), riguardanti<br />

la gente di mare.<br />

Il primo, del 30 novembre<br />

2007 stab<strong>il</strong>isce “Qualifiche e<br />

ab<strong>il</strong>itazioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore di co<strong>per</strong>ta<br />

e di macchina”; <strong>il</strong> secondo,<br />

17 dicembre 2007, “Programmi<br />

di esame <strong>per</strong> <strong>il</strong> conseguimento<br />

delle ab<strong>il</strong>itazioni <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> settore di co<strong>per</strong>ta e di macchina”<br />

interessa le nuove leve,<br />

introducendo la normativa <strong>per</strong><br />

l’accertamento delle qualifiche<br />

suggerita dalla STCW.<br />

In questa sede approfondiremo<br />

solamente <strong>il</strong> primo decreto<br />

citato (30/11), che stab<strong>il</strong>isce le<br />

ab<strong>il</strong>itazioni e le qualifiche della<br />

gente del mare. Il pregio di<br />

questo decreto sono le semplificazioni<br />

e la riduzione del <strong>per</strong>iodo<br />

da allievo a 12 mesi. Poiché<br />

fa riferimento all’art.123 del<br />

codice non è chiaro se sostituisce<br />

tutte le qualifiche, anche<br />

quelle minori. Scompare definitivamente<br />

<strong>il</strong> titolo di Capitano<br />

di lungo corso.<br />

Stando al decreto, <strong>per</strong> imbarcare<br />

da allievo non serve alcun<br />

corso di specializzazione, tranne<br />

quelli previsti <strong>per</strong> avere <strong>il</strong> libretto.<br />

A bordo è obbligatorio<br />

essere dotato del libretto di addestramento<br />

fornito dall’armatore<br />

e bastano 12 mesi di imbarco<br />

<strong>per</strong> fare gli esami <strong>per</strong> ufficiale<br />

di navigazione.<br />

L’Ufficiale di navigazione<br />

deve avere la qualifica di allievo<br />

di co<strong>per</strong>ta, aver effettuato<br />

12 mesi di navigazione, aver<br />

su<strong>per</strong>ato l’esame di idoneità<br />

previsto, aver fatto i corsi antincendio<br />

e antincendio avanzato,<br />

sopravvivenza e salvataggio, radar<br />

normale e radar A.R.P.A., First<br />

Aid, Global Maritime Distress<br />

and Safety System.<br />

L’Ufficiale di navigazione su<br />

navi che fanno viaggi costieri,<br />

deve avere un diploma di II ciclo,<br />

effettuato 36 mesi di navigazione,<br />

i corsi antincendio e<br />

antincendio avanzato, sopravvivenza<br />

e salvataggio, radar normale<br />

e radar A.R.P.A., First Aid,<br />

Global Maritime Distress and<br />

Safety System, su<strong>per</strong>ato l’esame<br />

di idoneità.<br />

Il 1° Ufficiale di co<strong>per</strong>ta su<br />

navi su<strong>per</strong>iori a 3000 GT deve<br />

avere la qualifica di Ufficiale di<br />

navigazione, effettuato 24 mesi<br />

di navigazione su navi da 3000<br />

GT, i corsi radar ARPA Bridge<br />

Team Work – Ricerca e Salvataggio<br />

e di Medical Care, l’esame di<br />

idoneità.<br />

Il 1° Ufficiale di co<strong>per</strong>ta su<br />

navi da 500 a 3000 GT, deve<br />

avere la qualifica di Ufficiale di<br />

navigazione, effettuato 12 mesi<br />

di navigazione su navi da 500 a<br />

3000GT, <strong>il</strong> corso radar ARPA Bridge<br />

Team Work – Ricerca e Salvataggio<br />

ed <strong>il</strong> Medical Care, l’esame<br />

di idoneità.<br />

Il Comandante su navi su<strong>per</strong>iori<br />

a 3000 GT , deve avere la<br />

qualifica di 1° Ufficiale, effettuato<br />

12 mesi di navigazione su<br />

navi su<strong>per</strong>iore ai 3000 GT oppure<br />

la qualifica di Comandante<br />

di navi da 500 a 3000 GT ed<br />

effettuato 24 mesi di navigazione<br />

su navi su<strong>per</strong>iori a 3000 GT<br />

di cui 12 da 1° Ufficiale.<br />

Il Comandante su navi da 500<br />

DUE PROVVEDIMENTI DEL MINISTERO TRASPORTI CHE FARANNO DISCUTERE<br />

Sarà soppresso <strong>il</strong> titolo<br />

di Capitano di lungo corso?<br />

a 3000 GT deve avere la qualifica<br />

di 1° ufficiale di navi da 500<br />

a 3000 GT, effettuato 24 mesi<br />

da 1° ufficiale su tali navi, oppure<br />

la qualifica di 1° Ufficiale<br />

di navi su<strong>per</strong>iori a 3000 GT, ed<br />

effettuato sei mesi con <strong>il</strong> grado.<br />

Il Comandante su navi che<br />

compiono viaggi costieri su<br />

navi inferiori ai 500 GT deve<br />

avere la qualifica di Ufficiale di<br />

navigazione <strong>per</strong> viaggi costieri,<br />

effettuato i corsi di GMDSS e<br />

Medical Care, 12 mesi da 1° Ufficiale<br />

su navi costiere inferiori<br />

alle 500 GT.<br />

Sabato 1° settembre us, <strong>il</strong><br />

programma LINEA BLU di RaiUno<br />

ha mandato in onda un servizio<br />

dedicato al Regno di Nettuno,<br />

un parco marino di recente<br />

istituito dal Ministero dell’Ambiente,<br />

del Territorio e del<br />

Mare.<br />

L’area marina protetta denominata<br />

Regno di Nettuno comprende<br />

gran parte delle acque<br />

che bagnano le isole di Ischia,<br />

Procida e Vivaro. Promuove<br />

una pesca sostenib<strong>il</strong>e, e un diporto<br />

nautico accorto e intelligente<br />

(<strong>il</strong> golfo di Napoli è più<br />

trafficato di quello di Hong<br />

Kong!). Si propone inoltre di<br />

proteggere le praterie di posidonia,<br />

in <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> <strong>il</strong> forte<br />

impatto antropico dovuto appunto<br />

al turismo di massa,<br />

nonché l’importante patrimonio<br />

di re<strong>per</strong>ti archeologici dell’età<br />

micenea presenti sui fondali.<br />

Verrà così a costituirsi una<br />

grande cintura verde attorno<br />

alle isole, con <strong>il</strong> 40% dell’area<br />

dedicato alla salvaguardia dei<br />

cetacei, in particolare dei delfini<br />

che vi stanziano o transitano.<br />

E’ stato necessario conc<strong>il</strong>iare<br />

le esigenze dei rappresentanti<br />

dei comuni di Ischia e Procida,<br />

spesso in contrasto, e soprattutto<br />

venire incontro ai pescatori<br />

che desiderano poter continuare<br />

a svolgere la propria<br />

attività.<br />

La sig.ra Donatella Bianchi, la<br />

giovane e br<strong>il</strong>lante conduttrice<br />

ha spiegato e <strong>il</strong>lustrato, con<br />

semplicità e dovizia di particolari,<br />

<strong>il</strong> Regno di Nettuno, suscitando<br />

vivo interesse nei telespettatori.<br />

Ampi servizi hanno<br />

descritto le caratteristiche del-<br />

Il Comune di guardia in co<strong>per</strong>ta,<br />

deve avere almeno 16<br />

anni, <strong>assolto</strong> l’obbligo scolastico,<br />

sei mesi di navigazione in<br />

addestramento come risulta<br />

dall’apposito libretto, <strong>il</strong> corso<br />

antincendio di base, <strong>il</strong> corso di<br />

sopravvivenza e salvataggio, <strong>il</strong><br />

corso PSSR ed <strong>il</strong> corso <strong>per</strong> <strong>il</strong> First<br />

aid, e l’esame di idoneità.<br />

L’Ufficiale di macchina deve<br />

avere la qualifica di allievo ufficiale<br />

di macchina, 12 mesi di<br />

navigazione acquisendo l’addestramento<br />

comprovato dal<br />

suo libretto, i corsi antincendio<br />

e antincendio avanzato, sopravvivenza<br />

e salvataggio first aid,<br />

su<strong>per</strong>ato l’esame di idoneità.<br />

Il Primo Ufficiale di macchina<br />

<strong>per</strong> motori su<strong>per</strong>iori a 3000 KW,<br />

deve avere la qualifica di Ufficiale<br />

di macchina, 24 mesi di<br />

navigazione su navi con motori<br />

di potenza su<strong>per</strong>iore ai 3000<br />

KW e su<strong>per</strong>ato l’esame di idoneità<br />

oppure aver <strong>il</strong> titolo di<br />

Direttore di macchina <strong>per</strong> motori<br />

da 750 a 3000 KW.<br />

Il Primo Ufficiale di macchina<br />

<strong>per</strong> motori da 750 a 3000 KW,<br />

deve avere la qualifica di Uffi-<br />

ciale di macchina, 12 mesi di<br />

navigazione in servizio di guardia<br />

su navi con motori fino a<br />

3000 KW, l’esame di idoneità<br />

previsto.<br />

Il Direttore di macchina <strong>per</strong><br />

motori su<strong>per</strong>iori a 3000 KW ,<br />

deve avere la qualifica di 1° Ufficiale<br />

di macchina, 18 mesi di<br />

navigazione di cui 12 da 1° Ufficiale<br />

di macchina su navi con<br />

motori su<strong>per</strong>iori ai 3000 KW<br />

oppure qualifica di Direttore di<br />

macchina <strong>per</strong> motori da 750 a<br />

3000 KW e 18 mesi di navigazione<br />

di cui 12 da 1° Ufficiale di<br />

IN TV L’AREA PROTETTA E L’ISTITUTO NAUTICO “FRANCESCO CARACCIOLO”<br />

macchina su navi con motori<br />

su<strong>per</strong>iori ai 3000 KW.<br />

Il Direttore di Macchina <strong>per</strong><br />

motori da 750 a 3000 KW deve<br />

avere la qualifica di Primo ufficiale<br />

di macchina <strong>per</strong> motori da 750<br />

a 3000 KW e 30 mesi di navigazione<br />

da Primo Ufficiale di macchina<br />

su navi con motori fino a<br />

3000 KW oppure qualifica di Primo<br />

Ufficiale di macchina <strong>per</strong><br />

motori su<strong>per</strong>iori a 3000 KW e<br />

nove mesi di navigazione da 1°<br />

Ufficiale di macchina su navi con<br />

motori su<strong>per</strong>iori ai 3000 KW.<br />

GENNARO MELILLO<br />

Linea Blu mette al remo<br />

la vecchia marineria di Procida<br />

Il com.te Salvatore Scotto di Sant<strong>il</strong>lo<br />

con Donatella Bianchi di Rai Uno<br />

Giovani allievi, anziani diplomati e professori sulla lancia a remi dell’Ist. nautico “F. Caracciolo”<br />

le due isole dal punto di vista<br />

dell’architettura abitativa, dei<br />

giardini, delle produzioni agricole<br />

e ittiche, e delle gastronomie<br />

locali.<br />

Intervistato dalla conduttrice<br />

l’architetto Franco Lista, già<br />

ispettore del ministero della<br />

Pubblica Istruzione, ha spiegato<br />

che Procida rappresenta un<br />

Elezioni nel compartimento<br />

di Napoli<br />

Sono in corso le procedure <strong>per</strong> le candidature nel compartimento<br />

di Napoli.<br />

Si invitano i soci che vogliono partecipare più attivamente<br />

alla vita del Compartimento a candidarsi, specie i più giovani.<br />

Con i sistemi di comunicazione che hanno rivoluzionato questo<br />

fine secolo, chiunque può essere contattato ovunque;<br />

quindi anche i naviganti possono contribuire all’attività del<br />

Compartimento. Importante è avere la voglia di farlo.<br />

Le cariche in competizione sono:<br />

Presidente – ci auguriamo di poter contare sulla volontà di<br />

una <strong>per</strong>sonalità del nostro settore, che con capacità e disponib<strong>il</strong>ità,<br />

<strong>per</strong> passione <strong>per</strong> la nostra professione, possa offrire<br />

un grosso contributo <strong>per</strong> esaltare e far rispettare <strong>il</strong> nostro<br />

mestiere.<br />

Due Vicepresidente delle sezioni co<strong>per</strong>ta e macchina – s<strong>per</strong>iamo<br />

di poter eleggere due fattivi appassionati che possano<br />

contribuire attivamente all’amministrazione del Compartimento.<br />

Sedici consiglieri delle sezioni co<strong>per</strong>ta e macchina. – Sedici<br />

amanti del mestiere e disponib<strong>il</strong>i ad attivarsi <strong>per</strong> tutta la categoria.<br />

<strong>Quattro</strong> sindaci delle sezioni co<strong>per</strong>ta e macchina – <strong>Quattro</strong><br />

probi capitani che siano disponib<strong>il</strong>i a controllare l’amministrazione<br />

economica e la rispondenza dei deliberati allo statuto.<br />

Chi non è socio ha l’opportunità di iscriversi al sodalizio,<br />

candidarsi e votare fino alla fine di marzo.<br />

Ora è <strong>il</strong> momento <strong>per</strong> fare qualcosa <strong>per</strong> tutti i naviganti.<br />

Rendetevi disponib<strong>il</strong>i. Ora è <strong>il</strong> momento di attivarsi <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong>.<br />

GENNARO MELILLO<br />

elemento geografico molto<br />

particolare del golfo di Napoli,<br />

con i suoi scarsi 4 km 2 su cui<br />

svetta <strong>il</strong> nucleo storico della<br />

Terra Murata, costruito con caratteristiche<br />

di fortificazione a<br />

difesa delle scorrerie barbaresche.<br />

Le case delle tre Marine<br />

(Sancio Cattolico, Corricella e<br />

Chiaolella) sono tuttora molto<br />

variopinte, <strong>per</strong>petuando la tradizione<br />

secondo cui i colori diversi<br />

<strong>per</strong>mettevano ai naviganti<br />

e ai pescatori di individuare<br />

dal mare la propria abitazione.<br />

Il servizio sull’Istituto Nautico<br />

“Francesco Caracciolo” ha<br />

mostrato la sede, le aule e <strong>il</strong><br />

Museo Navale, contenente un<br />

notevole patrimonio culturale<br />

e scientifico che tramanda ed<br />

esalta l’antichissima tradizione<br />

marinara dell’isola di Procida.<br />

Il vicepreside dell’Istituto,<br />

Cap. Luigi Maiorana, ha fatto <strong>il</strong><br />

punto di questa gloriosa istituzione,<br />

ha ricordato la nascita<br />

dell’istituto nel 1883 come “Regio<br />

Istituto Nautico” e la sua<br />

evoluzione nel tempo fino ai<br />

nostri giorni.<br />

Infine, Donatella Bianchi ha<br />

raccolto sulla lancia a remi dell’Istituto<br />

alcuni allievi giovani,<br />

professori, e anziani diplomati<br />

(alcuni già pensionati) e li ha<br />

portati a vogare nelle acque<br />

antistanti l’Istituto, sotto la guida<br />

del capovoga Maiorana.<br />

Sono stati intervistati i componenti<br />

della voga, dal più giovane<br />

al più anziano, <strong>il</strong> sottoscritto,<br />

che ha ricordato l’anno del<br />

suo diploma di aspirante DM,<br />

conseguito 60 anni orsono<br />

(1947), <strong>il</strong> primo anno dopo la<br />

guerra, quando <strong>per</strong> la prima<br />

volta vennero istituite le Commissioni<br />

esaminatrici esterne.<br />

La voga sulla lancia è stata<br />

una felice <strong>per</strong>formance, e siamo<br />

grati a LINEA BLU che ancora<br />

una volta hanno voluto<br />

dedicare uno spazio alla piccola<br />

ma preziosa isola di Procida.<br />

SALVATORE SCOTTO DI SANTILLO<br />

«DITELO AD A.MA.DI.»<br />

(Associazione Marittimi Diporto)<br />

L’A.MA.DI. comunica ai suoi Soci ed a chiunque fosse<br />

interessato che le nuove caselle di posta elettronica<br />

dell’Associazione sono le seguenti:<br />

info@amadi.org<br />

assmaridip@libero.it<br />

mentre sul sito www.amadi.org oltre alle consuete<br />

informazioni è attiva una nuova banca dati online che<br />

<strong>per</strong>metterà un migliore incontro fra la domanda e l’offerta di<br />

lavoro sulle unità da diporto.<br />

La Segreteria è a<strong>per</strong>ta ed a disposizione dei Soci tutti i giorni<br />

feriali dalle 09:00 alle 12:00 e nei pomeriggi di Martedì e<br />

Giovedì dalle 15:00 alle 17:00.<br />

A.MA.DI. Molo Langano – Porto Turistico Carlo Riva<br />

16035 Rapallo (Genova) tel/fax 0185 64620


4 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

IL 70 PER CENTO DELLE NAVI ITALIANE IN RITARDO NELL’APPLICAZIONE DELLE MISURE ANTITERRORISMO<br />

La sezione ligure piemontese<br />

dell’ATENA ha organizzato,<br />

presso l’Istituto Internazionale<br />

delle Comunicazioni a Genova<br />

un convegno dedicato al<br />

tema :”Security: verso una<br />

protezione globale del trasporto<br />

marittimo”<br />

Il prof. Carlo Podenzana<br />

Bonvino, presidente della<br />

Sezione ATENA nella sua introduzione<br />

al convegno ha<br />

ricordato la grande attenzione<br />

su questo argomento<br />

rivolta ai trasporti marittimi<br />

ed in particolare a quelli in<br />

ambito mediterraneo.<br />

Il primo relatore, l’ ing. Fabio<br />

Canesi, responsab<strong>il</strong>e <strong>per</strong><br />

l’Italia del Lloyd Register of<br />

Shipping ha ricordato come<br />

<strong>il</strong> Codice ISPS (International<br />

Ship and Port Security<br />

Code) nasca in ambito IMO<br />

come conseguenza degli attentati<br />

terroristici del 2001<br />

e che è diventato obbligatorio<br />

anche <strong>per</strong> gli Stati non<br />

firmatari con la sola eccezione<br />

<strong>per</strong> le navi al di sotto delle<br />

400 t.<br />

Di conseguenza ogni società<br />

armatrice deve ora sv<strong>il</strong>uppare<br />

un piano di gestione delle<br />

nave orientato alla security,<br />

piano ovviamente co<strong>per</strong>to da<br />

caratteristiche di riservatezza.<br />

Quindi le Società di classifica,<br />

come <strong>il</strong> Lloyd, si sono<br />

strutturate <strong>per</strong> svolgere<br />

azioni di controllo sia in fase<br />

preventiva che con controlli<br />

successivi a campione <strong>per</strong><br />

verificare che <strong>il</strong> piano sia effettivamente<br />

implementato<br />

dato che, nel campo della security,<br />

già nella verifica iniziale<br />

non vengono ammesse<br />

situazioni di non conformità.<br />

Nel successivo intervento l’<br />

ing. Enrico Storti, della Selex<br />

Sistemi Integrati ha presentato<br />

le caratteristiche del sistema<br />

THALOS che è stato recentemente<br />

proposto alla NATO e<br />

testato nelle acque di Taranto<br />

<strong>per</strong> verificarne la capacità di<br />

realizzare una Harbour Protection<br />

globale a fronte di minacce<br />

sia di su<strong>per</strong>ficie che subacquee<br />

ed aeree.<br />

La dimostrazione ha riscosso<br />

l’attenzione anche di altre<br />

Marine tanto da essere stata<br />

già ripetuta <strong>per</strong> <strong>il</strong> Ministero<br />

della difesa turco.<br />

Il cap. Roberto Ferrarini<br />

(direttore Marine O<strong>per</strong>ation<br />

della Costa Crociere) ha messo<br />

in evidenza la situazione<br />

della sua Compagnia come<br />

possib<strong>il</strong>e target <strong>per</strong> azioni terroristiche<br />

sia a bordo che in<br />

ambiente portuale dato l’ele-<br />

ORGANO UFFICIALE DEL COLLEGIO NAZIONALE CAPITANI L.C. E M.<br />

ENTE RICONOSCIUTO CON D.M. 14-1-93<br />

Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano - 16124 GENOVA<br />

Telefono: 010.247.27.46 - Cell. 333.819.11.41 - Fax 010.247.26.30<br />

C.C. postale N. 391169<br />

E-ma<strong>il</strong>: info@collegionazionalecapitani.it<br />

Autorizzazione Tribunale di Genova del 17-12-1964 - N. 6/64 di Registro<br />

CENTRO STAMPA: GRAFICA L.P. - Via Pastorino, 200 r. - 16162 Genova<br />

E-ma<strong>il</strong>: graficalp@graficalp.191.it<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e: BETTINA ARCURI<br />

La collaborazione è volontaria e gratuita.<br />

Le opinioni espresse negli articoli riflettono idee <strong>per</strong>sonali degli autori.<br />

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003<br />

(conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova”<br />

Associato<br />

all'Unione Stampa<br />

Periodica Italiana<br />

Come prevenire attacchi a bordo<br />

“Vita e Mare” viene inviato oltre ai Soci a Parlamentari,<br />

Segreterie dei Partiti politici, Autorità, Uffici stampa, Ministeri,<br />

Enti, Associazioni, Stampa ordinaria e specializzata,<br />

Organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori,<br />

Capitanerie di Porto, Enti portuali, Registri navali, Cantieristica,<br />

Marina M<strong>il</strong>itare, Scuole Nautiche.<br />

Atti di pirateria<br />

aumentati nel 2007<br />

Nel 2007 gli atti di pirateria sono aumentati del 10% rispetto<br />

all’anno precedente e sono diventati più violenti. Lo ha reso<br />

noto l’International Maritime Bureau (IMB), precisando che gli<br />

attacchi sono cresciuti sensib<strong>il</strong>mente in particolare nelle acque<br />

nigeriane e somale.<br />

Lo scorso anno gli attacchi alle navi sono stati 263 rispetto a<br />

239 nel 2006. Nel corso degli assalti sono stati feriti 64 membri<br />

degli equipaggi, contro 17 nel 2006. In Nigeria sono stati effettuati<br />

42 atti di pirateria rispetto ai 12 del 2006, mentre in Somalia<br />

sono stati 31 rispetto ai 10 del 2006. Sono invece sensib<strong>il</strong>mente<br />

diminuiti gli attacchi in Indonesia e negli stretti di<br />

Malacca e Singapore. Il maggior calo è stato registrato in Bangladesh,<br />

con solo 15 attacchi contro i 47 del 2006.<br />

LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PARIGI: ANCHE CHI NOLEGGIA CARRETTE È RESPONSABILE<br />

<strong>Quattro</strong> <strong>condanne</strong> <strong>per</strong> l’”Erika”<br />

<strong>assolto</strong> <strong>il</strong> <strong>comandante</strong><br />

E’ stato uno dei processi più<br />

lunghi e costosi della storia giudiziaria<br />

francese. Ci sono voluti<br />

più di sette anni di inchieste,<br />

quattro mesi di udienze e <strong>il</strong> tribunale<br />

ha impiegato sei mesi<br />

<strong>per</strong> arrivare alla sentenza, ma<br />

alla fine la corte di Parigi ha<br />

espresso <strong>il</strong> suo giudizio: sono<br />

quattro i resposab<strong>il</strong>i del naufragio<br />

della petroliera “Erika”, che<br />

nel ’99 causò una catastrofe<br />

ambientale lungo le coste francesi.<br />

La Total, che aveva noleggiato<br />

la nave, viene condannata<br />

<strong>per</strong> “imprudenza”; <strong>il</strong> Registro<br />

Navale Italiano, <strong>per</strong> avere rinnovato<br />

<strong>il</strong> certificato “malgrado<br />

<strong>il</strong> segno manifesto dello stato<br />

preoccupante delle strutture”;<br />

l’armatore Giuseppe Savarese e<br />

<strong>il</strong> gestore Antonio Pollara <strong>per</strong>chè<br />

“<strong>per</strong> ragioni di costi hanno<br />

deciso una diminuzione dei lavori”<br />

di manutenzione della<br />

nave nel 1998.<br />

Prosciolto da ogni responsab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>il</strong> <strong>comandante</strong>, l’indiano<br />

Karun Mathur, che la procura<br />

inizialmente aveva chiesto di<br />

condannare, <strong>per</strong> non aver segnalato<br />

<strong>il</strong> pessimo stato della<br />

nave e <strong>per</strong> avere commesso<br />

una serie di errori prima del<br />

naufragio “mettendo così in<br />

<strong>per</strong>icolo la vita altrui”. Prosciolti<br />

anche l’allora dirigente del<br />

Rina Giampiero Ponasso, i dirigenti<br />

della Selmont Mauro Clemente<br />

e Alessandro Ducci, i dipendenti<br />

della Prefettura di<br />

Le mani dei volontari a cercare di fermare la marea nera che invase le coste francesi nel 1999.<br />

Brest. Nessuna condanna <strong>per</strong> le<br />

due f<strong>il</strong>iali Total Gas & Power e<br />

Total Transport Corporation.<br />

I responsab<strong>il</strong>i del disastro<br />

dovranno versare in solido 192<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro alle parti civ<strong>il</strong>i,<br />

tra danni e interessi. Somma a<br />

cui si dovranno aggiungere le<br />

multe: la Total e <strong>il</strong> Rina dovranno<br />

pagare 375 m<strong>il</strong>a euro ciascuno,<br />

la multa massima prevista,<br />

e i due italiani condannati 75<br />

m<strong>il</strong>a euro ognuno.<br />

La novità nel sistema giudiziario<br />

francese è che <strong>per</strong> la prima<br />

volta viene riconosciuto <strong>il</strong><br />

diritto all’indennizzo <strong>per</strong> le vittime<br />

del disastro ambientale;<br />

inoltre col riconoscimento della<br />

responsab<strong>il</strong>ità di Total, cioè<br />

del noleggiatore, normalmente<br />

esclusa dalle normative internazionali,<br />

la sentenza è destinata<br />

a fare giurisprudenza.<br />

Il gruppo petrolifero ha annunciato<br />

di ricorrere in appello<br />

contro la sentenza. L’avvocato<br />

difensore Daniel Soulez-Larivière<br />

ritiene che <strong>il</strong> verdetto del<br />

tribunale parigino sia ingiustificato:<br />

accusato di aver provocato<br />

<strong>il</strong> naufragio della nave essendo<br />

stato imprudente nella<br />

sua scelta, <strong>il</strong> gruppo sarebbe<br />

stato tratto in inganno da certificati<br />

della nave che non corrispondevano<br />

alla realtà, mascherando<br />

<strong>il</strong> fatto che la struttura<br />

fosse gravemente deteriorata.<br />

«Total - ha sottolineato<br />

<strong>Collegio</strong> in crescita<br />

Nuovi “timonieri”<br />

Il cap. Pietro Martucci è <strong>il</strong> delegato <strong>per</strong> Civitavecchia e Fiumicino<br />

e responsab<strong>il</strong>e nazionale <strong>per</strong> le problematiche del diporto<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. e M.<br />

A Manfredonia è o<strong>per</strong>ante una nuova delegazione, guidata<br />

dal cap. Matteo Riccardi.<br />

Avvicendamento nella delegazione di Savona: <strong>il</strong> nuovo responsab<strong>il</strong>e<br />

si chiama cap. Mauro Cassaglia.<br />

Il com.te Nedo Ranalli ritorna a guidare la delegazione di Giulianova,<br />

mentre <strong>il</strong> com.te Nicola Spina rimane responsab<strong>il</strong>e della<br />

sede di S.Benedetto del Tronto.<br />

Il presidente nazionale, com.te Giorgio Blandina, dà <strong>il</strong> benvenuto<br />

ai nuovi collaboratori e augura a tutti buon lavoro, auspicando<br />

che entrino nello spirito innovativo intrapreso dal <strong>Collegio</strong><br />

negli ultimi anni e i cui risultati sono a tutti palesi.<br />

l’avvocato- non può sostituirsi<br />

alle società di controllo e di<br />

classificazione, all’armatore e<br />

allo Stato di bandiera. Questo<br />

non è <strong>il</strong> suo ruolo né la sua attività.<br />

Costringere gli ut<strong>il</strong>izzatori<br />

a diventare ispettori indebolisce<br />

potenzialmente la responsablità<br />

di coloro che ne hanno<br />

la competenza. Questa confusione<br />

potrebbe rendere lo shipping<br />

meno sicuro.»<br />

Indipendentemente da quale<br />

sarà <strong>il</strong> risultato della sentenza<br />

d’appello, la Total sarà costretta<br />

a pagare immediatamente<br />

gli indennizzi. La maggior<br />

parte andrà allo Stato francese<br />

e le quote minori alla miriade<br />

di associazioni ambientaliste<br />

ed enti locali, oltre che cittadini<br />

costituitisi parti civ<strong>il</strong>i (ben<br />

101 soggetti).<br />

L’ex candidata socialista all’Eliseo,<br />

Ségolène Royal, presidente<br />

del Poitou-Charentes,<br />

una delle regioni toccate dal<br />

disastro ecologico, si è detta<br />

molto soddisfatta: “E’ un avvertimento<br />

-ha commentato- <strong>per</strong><br />

quelle navi-carrette che solcano<br />

i nostri mari.” Le 20 m<strong>il</strong>a tonnellate<br />

di nafta che si liberarono<br />

dallo scafo spezzato in due<br />

dell’”Erika” devastarono 400<br />

ch<strong>il</strong>ometri di coste francesi, uccidendo<br />

150 m<strong>il</strong>a volat<strong>il</strong>i; i danni<br />

a turismo, commercio e pesca<br />

furono incalcolab<strong>il</strong>i . Per<br />

una volta non sarà applicab<strong>il</strong>e<br />

la pratica, assai diffusa, del “one<br />

ship, one owner”, <strong>per</strong> cui le società<br />

armatrici risultano spesso<br />

piccole e con un unico bene di<br />

proprietà, la nave. Questo <strong>per</strong><br />

evitare rivalse in caso di incidenti.<br />

Anche <strong>il</strong> Rina ha fatto sa<strong>per</strong>e<br />

che, pur rispettando la decisione<br />

del Tribunale, intenderà ricorrere<br />

in appello contro la sentenza,<br />

che sarà oggetto di studio<br />

approfondito. Dopo <strong>il</strong> naufragio<br />

dell’”Erika” tutte le società<br />

di classificazione riunite nell’IACS<br />

hanno rivisto i criteri di<br />

valutazione; contemporaneamente<br />

l’Unione Europea ha<br />

messo al bando le navi cisterna<br />

a scafo singolo, che non vengono<br />

più costruite. Già nel primo<br />

anno dopo l’incidente <strong>il</strong> Rina<br />

inasprì talmente i criteri di valutazione<br />

delle navi, da eliminare<br />

<strong>il</strong> 30% della flotta registrata.<br />

vato numero sia di passeggeri<br />

che di <strong>per</strong>sone di equipaggio<br />

ed i ben 47 porti di imbarco.<br />

Le es<strong>per</strong>ienze maturate negli<br />

anni (dirottamento dell’Ach<strong>il</strong>le<br />

Lauro -1986) hanno<br />

consentito di rispondere già<br />

nel 2001 alle nuove esigenze<br />

di security con un Gruppo di<br />

Lavoro istituito dal Gruppo<br />

Carnival che si avvale di un<br />

Ship Security Officer a bordo<br />

coadiuvato da <strong>per</strong>sonale opportunamente<br />

addestrato.<br />

Passando ai problemi di security<br />

relativi ai terminali portuali,<br />

l’ ing. Gian Franco Peiretti<br />

(Port Fac<strong>il</strong>ities Security<br />

Officer del Voltri Terminal Europe)<br />

ha sottolineato come, all’entrata<br />

in vigore, nel 2004,<br />

del nuovo regolamento, sia<br />

state di grande ut<strong>il</strong>ità l’approccio<br />

già adottato nell’abito<br />

della tradizionale safety.<br />

Nel nuovo contesto, comunque,<br />

assoluta priorità è<br />

stata assegnata al terminal internazionale<br />

con particolare<br />

riguardo ai container, al controllo<br />

degli accessi al terminal<br />

ed alla protezione del sistema<br />

informatico e dei dati di traffico.<br />

L’intervento conclusivo, affidato<br />

al (CP) Emanuele De<br />

Rosa del Comando generale<br />

delle Capitanerie di porto – VI<br />

Reparto Genova ha consentito<br />

di realizzare un quadro<br />

completo delle normative in<br />

atto e della situazione o<strong>per</strong>ativa<br />

dei controlli effettuati in<br />

Italia.<br />

Per rispondere alla direttiva<br />

UE sulla sicurezza nei porti, in<br />

campo nazionale si è costituita<br />

una organizzazione (CISM)<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo delle navi addette<br />

ai trasporti internazionali,<br />

delle Compagnia di navigazione<br />

e dei porti.<br />

Il CISM si basa su una struttura<br />

delle Capitanerie di Porto<br />

che dispone di 133 soggetti<br />

autorizzati (Duly Authorized<br />

Officers - DAO) <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo<br />

delle navi e di 53 DAO <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

controllo dei porti, a loro volta<br />

affiancati da assistenti <strong>per</strong><br />

una struttura considerata adeguata<br />

anche a livello europeo.<br />

L’attività cap<strong>il</strong>lare di controllo<br />

sv<strong>il</strong>uppata da questa struttura<br />

nel corso di tre anni ha<br />

evidenziato come ci sia ancora<br />

molto impegno da dedicare<br />

agli aspetti della security<br />

dato che si è r<strong>il</strong>evato come i<br />

piani di sicurezza delle navi<br />

italiane nel 70% dei casi non<br />

sono ancora adeguati.<br />

BRUNO DELLA LOGGIA<br />

LUTTO DEL COLLEGIO<br />

Maria Amelia<br />

Gandolfi<br />

E’ scomparsa, lasciando un<br />

vuoto incolmab<strong>il</strong>e in coloro che<br />

l’hanno conosciuta e apprezzata,<br />

Maria Amelia Gandolfi, moglie<br />

del Presidente onorario del<br />

<strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C.<br />

e M., <strong>comandante</strong> Mario Gandolfi.<br />

Il presidente del <strong>Collegio</strong><br />

com.te Giorgio Blandina insieme<br />

al <strong>Collegio</strong> tutto e alla redazione<br />

di Vita e Mare sono vicini<br />

con affetto al <strong>comandante</strong><br />

Gandolfi.


GENNAIO-FEBBRAIO 2008 VITA E MARE 5<br />

Costeranno 5,2 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro e saranno eseguiti tra apr<strong>il</strong>e<br />

e giugno prossimi dalla società<br />

olandese Smit Salvage, la<br />

stessa che ha recu<strong>per</strong>ato <strong>il</strong> sottomarino<br />

russo Kursk nel Mare<br />

di Barents. I lavori di definitiva<br />

bonifica della petroliera “Haven”<br />

esplosa e affondata al largo<br />

di Arenzano (Genova) nel<br />

1991, dureranno all’incirca cento<br />

giorni, tempo <strong>per</strong>mettendo.<br />

La commessa è stata affidata<br />

dal ministero dell’Ambiente,<br />

tramite della Protezione Civ<strong>il</strong>e,<br />

alla compagnia olandese, specializzata<br />

in recu<strong>per</strong>i e bonifiche<br />

di relitti. Lo scorso giugno<br />

la società si è aggiudicata la<br />

gara di appalto internazionale.<br />

Tutt’oggi piccole quantità di<br />

idrocarburi fuoriescono saltuariamente<br />

dal relitto principale, e<br />

sono presenti, in una vasta area<br />

di fondale dai confini indefiniti,<br />

numerose deposizioni di catrame.<br />

Si è reso così necessario un<br />

intervento di bonifica sul relitto<br />

principale, finanziato con i fondi<br />

del risarcimento trasferiti dal<br />

Ministero dell’Ambiente alla Regione<br />

Liguria, allo scopo di eliminare<br />

<strong>il</strong> rischio di fuoriuscita di<br />

idrocarburi e oli (combustib<strong>il</strong>i e<br />

lubrificanti) rimasti intrappolati<br />

nel relitto (nei serbatoi ne restano<br />

ancora100 tonnellate). La<br />

lenta ma inarrestab<strong>il</strong>e corrosione<br />

dei materiali e <strong>il</strong> cedimento<br />

delle strutture del troncone di<br />

nave sommerso potrebbe infatti<br />

aggravare la situazione.<br />

La bonifica richiederà circa<br />

100 giorni di lavoro, a seconda<br />

delle condizioni metereologiche.<br />

Un pontone gru verrà posizionato<br />

sopra <strong>il</strong> relitto e tenuto<br />

fermo da otto ancore. Sul<br />

pontone sarà installato un<br />

avanzatissimo impianto di immersione<br />

in saturazione con<br />

due campane <strong>per</strong> i sommozzatori,<br />

che raccoglieranno <strong>il</strong> combustib<strong>il</strong>e<br />

rimasto all’interno del<br />

relitto. Gli idrocarburi, oggi allo<br />

stato catramoso, verranno scaldati<br />

<strong>per</strong> renderli piu’ liquidi e<br />

fatti confluire nel cassero, da<br />

dove saranno poi aspirati in su<strong>per</strong>ficie.<br />

L’olio recu<strong>per</strong>ato verrà<br />

trasferito all’interno di apposite<br />

cisterne e portato a riva, <strong>per</strong><br />

essere poi consegnato a un idoneo<br />

impianto di smaltimento.<br />

Verranno inoltre ut<strong>il</strong>izzati un rimorchiatore<br />

di assistenza e un<br />

mezzo antinquinamento.<br />

L’intervento di bonifica sul<br />

relitto principale della “Haven”<br />

rappresenta un’importantissima<br />

es<strong>per</strong>ienza p<strong>il</strong>ota a livello<br />

mediterraneo e internazionale,<br />

in quanto si pone come modello<br />

<strong>per</strong> la messa in sicurezza di<br />

altri relitti. È la prima volta in<br />

assoluto che viene progettata<br />

la bonifica di un relitto nel Mare<br />

Nostrum.<br />

Il <strong>comandante</strong> della Capitaneria<br />

di Genova l’ammiraglio<br />

Ferdinando Lolli, che all’epoca<br />

faceva parte della unita’ di crisi<br />

del ministero, ricorda che lo<br />

scoppio dell’incendio provocò<br />

la morte di cinque marittimi, tra<br />

cui <strong>il</strong> <strong>comandante</strong> della nave.<br />

“Per fortuna -ha detto-mentre<br />

la “Haven bruciava prevalse la<br />

scelta di portarla su un fondale<br />

di 80 metri <strong>per</strong> consentire un<br />

successivo intervento dell’uomo,<br />

invece che nella fossa del<br />

Golfo del Leone a 1500 metri di<br />

profondità”.<br />

RELITTO HAVEN: DOPO 17 ANNI SI È DECISO DI INTERVENIRE<br />

La bonifica sottomarina<br />

agli olandesi del Kursk<br />

A COLLOQUIO CON PAOLO FADDA, PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DEL CAPOLUOGO SARDO<br />

Alleanza lleanza ccon<br />

ontainer tainer di CCagliari<br />

agliari<br />

con hub di Gioia Tauro e Taranto<br />

Paolo Fadda<br />

Paolo Fadda, docente del Dipartimento<br />

d’ingegneria del<br />

territorio dell’Università di Cagliari,<br />

ex assessore tecnico ai<br />

lavori pubblici della Regione<br />

Sardegna, 55 anni, da settembre<br />

scorso è presidente dell’Autorità<br />

portuale di Cagliari.<br />

Quale futuro si va delineando<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> Porto Canale cagliaritano?<br />

La sfida di un porto Hub container<br />

si gioca oggi sullo scenario<br />

internazionale, tanto più<br />

quanto esso si trovi posizionato<br />

all’interno del Mediterraneo. I<br />

grandi gestori del traffico transhipment<br />

stanno pianificando<br />

nel Mediterraneo la loro strategia<br />

dei prossimi vent’anni. Non<br />

ci sono soluzioni “politiche” in<br />

questo settore regolato totalmente<br />

dalla concorrenza e dalle<br />

capacità dei terminal di poter<br />

offrire servizi competitivi. In<br />

questo quadro mediterraneo<br />

non si può non fare i conti con i<br />

Paesi della costa sud nei quali <strong>il</strong><br />

costo del lavoro è almeno del<br />

30% inferiore alle nostre realtà<br />

europee. La nostra capacità dovrà<br />

essere quella di fare sistema<br />

fra porti Hub e di misurarci sulla<br />

capacità di offrire servizi complessivamente<br />

più economici<br />

sfruttando la posizione baricentrica<br />

rispetto ai mercati della distribuzione<br />

finale e lavorando<br />

sull’alta professionalità delle<br />

maestranze, la sicurezza e la velocità<br />

nel gestire le merci.<br />

La proposta presentata in<br />

sede governativa si fonda sommariamente<br />

su queste potenzialità<br />

del sistema Hub contai-<br />

1991: L’incendio della “Haven” lungo la<br />

costa ligure, di fronte ad Arenzano (GE)<br />

e <strong>il</strong> relitto che oggi giace sul fondale<br />

ner di Cagliari, Gioia Tauro e Taranto.<br />

Cosa ne pensa del nuovo<br />

testo di legge <strong>per</strong> la Riforma<br />

della legislazione sui porti?<br />

Contiene un elemento che<br />

considero essenziale <strong>per</strong> la<br />

competizione del nostro paese<br />

nello scenario dei traffici del<br />

Mediterraneo, e cioè quello<br />

della visione sistemica del ruolo<br />

dei porti. Mi piace qui riprendere<br />

<strong>il</strong> termine di “Porto Italia”<br />

ut<strong>il</strong>izzato dall’ex vice ministro<br />

Cesare De Piccoli: ad una rete<br />

Il porto di Cagliari<br />

di porti con ruolo di primo livello<br />

funzionale si interconnettono<br />

i sistemi regionali che<br />

o<strong>per</strong>ano autonomamente all’interno<br />

della strategia nazionale.<br />

Quali iniziative verranno intraprese<br />

a Cagliari in campo ambientale?<br />

Citerei, in ordine di stato<br />

d’avanzamento delle proposte,<br />

quelle della sicurezza del mare<br />

nel golfo di Cagliari ed all’interno<br />

degli specchi acquei del<br />

porto e della protezione dello<br />

RISERVATA AI SOCI DEL COLLEGIO<br />

Tessera di libero accesso<br />

nei porti nazionali<br />

La presidenza del <strong>Collegio</strong> nazionale capitani L.C. e M. ha<br />

fatto domanda presso <strong>il</strong> ministero dei Trasporti affinchè i propri<br />

soci abbiano la possib<strong>il</strong>ità di accedere liberamente ai porti<br />

nazionali.<br />

La risposta da parte dell’autorità competente è stata positiva,<br />

purchè i soci del <strong>Collegio</strong> presentino relativa domanda alle<br />

Autorità marittime locali.<br />

Ai fini della presentazione delle domande da parte di ciascun<br />

interessato, occorrerà la seguente documentazione:<br />

1) istanza in carta legale<br />

2) n. 3 foto di cui 1 autenticata<br />

3) Certificato del Casellario Giudiziario<br />

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla sede nazionale del<br />

<strong>Collegio</strong>, sita a Genova in vico dell’Agnello 2/7, tel. 010<br />

2472746, info@collegionazionalecapitani.it<br />

stesso mare dai r<strong>il</strong>asci abusivi di<br />

sostanze inquinanti.<br />

Il controllo e l’instradamento<br />

dei natanti, in un contesto nel<br />

quale <strong>il</strong> traffico è destinato ad<br />

aumentare, è un fattore fondamentale<br />

contro i rischi di danni<br />

o catastrofi ambientali a seguito<br />

di collisioni, come pure l’individuazione<br />

di coloro che<br />

commettono atti di pirateria<br />

con r<strong>il</strong>asci abusivi di oli minerali,<br />

loro derivati, od altro.<br />

Il miglioramento delle pratiche<br />

di gestione della merce all’interno<br />

del porto, la segnalazione<br />

ai trasportatori dell’ora<br />

precisa in cui possano muoversi<br />

i semirimorchi <strong>per</strong> trasferire le<br />

merci da e <strong>per</strong> le banchine, l’indicazione<br />

degli itinerari urbani<br />

da seguire al variare delle condizioni<br />

del traffico, <strong>il</strong> controllo<br />

dell’unità di carico rispetto ad<br />

eventuali manomissioni o atti<br />

di delinquenza/ terrorismo costituiscono<br />

una proposta di miglioramento<br />

della funzionalità<br />

del porto, molto importante<br />

anche ai fini ambientali, in particolare<br />

<strong>per</strong> la riduzione delle<br />

emissioni di gas inquinanti dovuti<br />

ai tempi di viaggio e sosta<br />

non ottimizzati.<br />

Per migliorare gli standard di<br />

sicurezza e di qualità cosa si intende<br />

intraprendere?<br />

La mia specifica es<strong>per</strong>ienza nel<br />

settore della formazione professionale.<br />

è derivata dall’attività di<br />

ricerca nel settore dei fattori<br />

umani e dallo studio delle specifiche<br />

mansioni svolte dagli o<strong>per</strong>atori<br />

gruisti e di ralla all’interno<br />

dei terminal container.<br />

Oggi è in fase di realizzazione,<br />

presso l’Università di Cagliari,<br />

un nuovo simulatore dinamico<br />

di gru portainer e transtainer,<br />

progettato specificatamente<br />

<strong>per</strong> svolgere sia attività di<br />

alta formazione che di ricerca<br />

nel campo dell’affaticamento<br />

degli o<strong>per</strong>atori.<br />

Cosa pensa a proposito di<br />

“vocazioni alla portualità” diverse<br />

tra i porti di Olbia- Golfo<br />

Aranci e Cagliari?<br />

L’affidab<strong>il</strong>ità non è collegab<strong>il</strong>e<br />

in senso stretto alla distanza<br />

di un porto isolano dalla terraferma,<br />

ma a ben altri fattori: efficienza,<br />

organizzazione gestionale<br />

dei terminal e dei contesti<br />

territoriali sui quali i diversi porti<br />

insistono. Altrimenti non sarebbe<br />

possib<strong>il</strong>e spiegare <strong>per</strong>ché<br />

in tempi passati alcuni segmenti<br />

di traffico quali i RO-RO,<br />

uscissero da Cagliari e non da<br />

Olbia come oggi.<br />

Ecco <strong>per</strong>ché diviene importante<br />

la specializzazione dei<br />

porti, in particolare <strong>per</strong> mantenere<br />

in efficienza specifiche offerte<br />

nei confronti di segmenti<br />

di mercato e non di altri, <strong>per</strong> rispondere<br />

efficacemente, come<br />

rete di porti, alle esigenze di<br />

una regione senza generare<br />

emergenze di altra natura.<br />

Quali sinergie sussistono tra<br />

porto, città e territorio?<br />

Posso dire che vi è principalmente<br />

un problema di comunicazione:<br />

la città vive <strong>il</strong> suo<br />

mare ed <strong>il</strong> suo fronte porto, e<br />

non parlo di quello turistico o<br />

crocieristico nei confronti del<br />

quale, di fatto, vi è contatto diretto<br />

fra cittadini e mare e crea<br />

una accettazione più o meno<br />

convinta, ma di quello industriale<br />

che spesso è vissuto dalla<br />

città in generale come un<br />

corpo estraneo.<br />

La comunicazione può fare la<br />

differenza; mi riferisco a quella<br />

buona che può colmare questo<br />

vuoto e questa intolleranza che<br />

ruota intorno proprio alla osservazione<br />

di “ tanti spazi sacrificati”<br />

che potrebbero essere<br />

ut<strong>il</strong>izzati in ben altro modo.<br />

NICOLA SILENTI


6 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

SORPRESE- E’ ARRIVATO DALLA CINA UN SUPERYACHT CHE COSTA MENO MA NON VUOLE NAVIGARE<br />

Carrette di lusso in offerta speciale<br />

E’ costato meno della metà<br />

al suo proprietario, un armatore<br />

italo-svizzero che preferisce<br />

mantenere l’anonimato,<br />

ma appena arrivato in Italia<br />

<strong>il</strong> su<strong>per</strong>yacht costruito in<br />

Cina, ha mostrato subito i<br />

suoi limiti.<br />

Doveva salpare <strong>per</strong> compiere<br />

<strong>il</strong> giro del mondo, battendo<br />

la bandiera delle Isole<br />

Caiman, come dire un simbolo<br />

della globalizzazione, proclamando<br />

ai quattro venti i<br />

vantaggi economici anche<br />

<strong>per</strong> su<strong>per</strong>-ricchi. Ma dopo<br />

una piccola crociera fino in<br />

Sardegna, al suo ritorno a Genova<br />

è stato fermato subito e<br />

ricondotto nei cantieri navali,<br />

questa volta rigorosamente<br />

italiani e quindi sicuri dal<br />

punto di vista professionale.<br />

“Etra” è <strong>il</strong> nome di un apparentemente<br />

lussuoso yacht di<br />

oltre 40 metri, dotato di cinque<br />

suite e due motori da<br />

2.580 cavalli ciascuno, commissionato<br />

da una società<br />

svizzera a un cantiere navale<br />

cinese nella Penisola di Penglai,<br />

a Nord-Est di Shangai.<br />

Qui, rispetto ai cantieri europei,<br />

i prezzi si sono più che dimezzati:<br />

lo yacht è costato<br />

“solo” 7 m<strong>il</strong>ioni di euro, mentre<br />

nel Vecchio Continente ne<br />

avrebbero chiesti almeno 18.<br />

Ma i problemi dello yacht,<br />

che è stato trasferito dalla<br />

Cina a Genova su un cargo<br />

(circa 700.000 euro la spesa di<br />

trasporto) sono cominciati da<br />

subito, ancor prima del varo:<br />

arrivato in Italia, stando a notizie<br />

non ufficiali ma di fonte<br />

competente, <strong>il</strong> comando di<br />

bordo non l’ha ritenuto affidab<strong>il</strong>e<br />

<strong>per</strong> navigare. A loro<br />

volta gli ingegneri che l’hanno<br />

esaminato avrebbero r<strong>il</strong>evato<br />

alcuni errori di calcolo<br />

nel corso di progettazione e<br />

costruzione. Risultato finale:<br />

“Etra” non ha un adeguato coefficiente<br />

di stab<strong>il</strong>ità, potrebbe<br />

sbandare e non rimettersi<br />

in assetto.<br />

Di certo la certificazione<br />

RINA non è stata concessa, se<br />

non <strong>per</strong> trasferire lo yacht<br />

fino a Viareggio, dove ora si<br />

trova, nel piazzale del cantiere<br />

Benetti-Azimut. Qui, dove<br />

le capacità delle maestranze<br />

italiane si pagano sicuramente<br />

più care, i lavori di messa<br />

in norma dell’unità dureranno<br />

addirittura due anni: pare<br />

siano previsti <strong>il</strong> rifacimento<br />

totale degli impianti sala<br />

macchina (circuiti nafta, olio,<br />

acqua, antincendio); l’asportazione<br />

del materiale cementizio<br />

posato sui vari ponti <strong>per</strong><br />

modellare i piani di calpestio;<br />

la sostituzione di tutto <strong>il</strong> teak<br />

in quanto quello installato è<br />

già marcito, <strong>per</strong>chè non stagionato<br />

adeguatamente; <strong>il</strong> rifacimento<br />

ex novo dell’impianto<br />

antincendio ed elettrico;<br />

l’aumento del bordo libero<br />

e... l’installazione di una<br />

nuova carena sull’attuale!<br />

B.A.<br />

“Etra” <strong>il</strong> su<strong>per</strong>yacht di costruzione cinese, nei cantieri a nord di Shangai; all’interno lusso e comodità dell’esclusivo salone riservato agli ospiti.<br />

LE REGOLE DI UTILIZZO DELLE UNITÀ DA DIPORTO: COSA MANCA AL NOSTRO PAESE PER ATTRARRE GLI ARMATORI<br />

Confronto sulla nautica<br />

tra Italia e Gran Bretagna<br />

AGENZIA DI RITAGLI E INFORMAZIONI<br />

DA GIORNALI E RIVISTE Direttore I. Frugiuele<br />

ECOSTAMPA ®<br />

L’ECO DELLA STAMPA<br />

MEDIA MONITOR S.P.A.<br />

VIA G. COMPAGNONI 28 - 20129 MILANO<br />

TEL. 02.7481131 R.A. - FAX 02.748113444<br />

CAS. POST. 12094<br />

L’ECO DELLA STAMPA REG. STAMPA TRIB. MILANO N. 6660 DEL 30.9.1964<br />

®<br />

ca i requisiti tecnici e di sicurezspettare, cioè norme sulla sicu- possesso di detti titoli, dalle<br />

za che dette unità da diporto rezza e sul mantenimento del spese <strong>per</strong> le pratiche ammini-<br />

devono obbligatoriamente mezzo; condizioni che devono strative richieste dallo stato di<br />

possedere e mantenere, ri- essere verificate <strong>per</strong>iodicamen- bandiera <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>azioni di<br />

mamnandone la definizione ad te da un Ente su<strong>per</strong>-partes che imbarco e sbarco, dai contributi<br />

un Regolamento specifico, <strong>per</strong> r<strong>il</strong>asci apposito certficato di previdenziali ed assistenziali. Le<br />

<strong>il</strong> momento non ancora emana- “idoneità dell’unità al servizio”. società armatrici che ut<strong>il</strong>izzano<br />

to. Il quadro normativo italiano Questo rappresenta un costo, unità da diporto battenti ban-<br />

è dunque incompleto.<br />

da cui deriva <strong>per</strong>ò <strong>il</strong> vantaggio diera italiana sono fortemente<br />

Massimo Revello<br />

Ogni società armatrice, <strong>per</strong><br />

o<strong>per</strong>are in un contesto di certezza<br />

e continuità o<strong>per</strong>ativa, ha<br />

l’esigenza di potersi avvalere di<br />

un quadro normativo definito,<br />

duraturo (non soggetto a<br />

continue modifichazioni) .<br />

Situ Situazione Situ azione it it italia it alia aliana alia na<br />

Il codice della navigazione da<br />

diporto (D.Leg.vo n. 171/2005,<br />

entrato in vigore <strong>il</strong> 15.10.2005)<br />

definisce la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare<br />

a fini commerciali, mediante<br />

contratti di locazione e di<br />

noleggio, le unità da diporto,<br />

specificando sommariamente<br />

le condizioni di carattere amministrativoi<br />

a cui devono attenersi.<br />

Nulla esprime, invece, cir-<br />

Situ Situ Situazione Situ Situ azione inglese<br />

inglese<br />

In Gran Bretagna è o<strong>per</strong>ativa<br />

da anni una normativa specifica,<br />

dedicata solo ed esclusivamente<br />

alle unità da diporto ut<strong>il</strong>izzate<br />

a fini commerciali mediante<br />

contratti di locazione e<br />

di noleggio. Innanzitutto, vengono<br />

chiaramente definiti i<br />

concetti di “navigazione da diporto<br />

commericale” e di “unità<br />

da diporto ut<strong>il</strong>izzate a fini commerciali,<br />

situazione ideale anche<br />

<strong>per</strong> le conseguenti certezze<br />

in materia fiscale. Le unità da<br />

diporto unt<strong>il</strong>izate <strong>per</strong> fini commericali<br />

non sono più definite<br />

“pleasure vessel”, bensì “small<br />

commercial vessel” (se di lunghezza<br />

= o < 24 metri) e “large<br />

commercial vessel” (se di lunghezza<br />

> 24 metri). Inoltre sono<br />

stati emanati 3 Regolamenti<br />

(Code of Practice):<br />

- Yellow Code: The Code of<br />

Practice for the Safety of<br />

small commercial motor vessels<br />

(L= o < 24 metri);<br />

- Blu Code: The Code of Practice<br />

for the Safety of small<br />

commercial sa<strong>il</strong>ing vessels<br />

(L= o < 24 metri);<br />

- LY2: The Large commercial<br />

Yacht Code (L > 24 metri).<br />

Asp Aspetti Asp etti t ttec<br />

t ec ecnic ec nic nici nic<br />

Per limitare la responsab<strong>il</strong>ità<br />

oggettiva verso i terzi (clienti<br />

di poter limitare la propria responsab<strong>il</strong>ità<br />

solo a situazioni di<br />

negligenza e/o colpa, oltre a<br />

garantire la validità delle co<strong>per</strong>ture<br />

assicurative e <strong>il</strong> decremento<br />

del costo delle stesse.<br />

Situ Situ Situazione Situ azione it it italia it it alia aliana aliana<br />

na<br />

Dall’entrata in vigore del<br />

nuovo Codice della navigazione<br />

da diporto (15.10.2005)<br />

non è ancora stato emanato <strong>il</strong><br />

Regolamento di sicurezza, attraverso<br />

cui dovrebbero essere<br />

definite le regole tecniche<br />

e di certificazione cui le unità<br />

da diporto ut<strong>il</strong>izzate a fini commerciali<br />

mediante contratti di<br />

locazione e di noleggio devono<br />

attenersi.<br />

Situazione inglese<br />

In Gran Bretagna è o<strong>per</strong>ativa<br />

da anni una normativa tecnica<br />

in materia <strong>per</strong> le unità da diporto<br />

(a vela e motore) ut<strong>il</strong>izzate a<br />

fini commerciali mediante contratti<br />

di ocazione e di noleggio<br />

L = o < 24 metri, con obbligo di<br />

r<strong>il</strong>ascio di “certificato di idoneità<br />

al servizio” a seguito di visita<br />

isettiva di Ente tecnico autorizzato.<br />

Equipag quipag quipaggi<br />

quipag gi<br />

Il costo che una società armatrice<br />

deve sopporare <strong>per</strong> imbarcare<br />

<strong>per</strong>sonale marittimo in<br />

possesso di titoli professionali<br />

imposti <strong>per</strong> legge onde coman-<br />

penalizzate rispetto a quelle<br />

che ut<strong>il</strong>izzano bandiera inglese:<br />

la differenza nel costo della<br />

voce “Equipaggio” può su<strong>per</strong>are<br />

<strong>il</strong> 30%.<br />

Regole egole it italia it alia aliane alia ne<br />

In base al Decreto n. 121/<br />

2005 (Regolamento recante<br />

l’istituzione e la disciplina dei<br />

titoli professionali del diporto)<br />

possono comandare unità da<br />

diporto a noleggio solo coloro<br />

che siano in possesso dei seguenti<br />

titoli:<br />

- <strong>comandante</strong> del diporto (<strong>per</strong><br />

unità di stazza = o < 3.000<br />

tonn.)<br />

- capitano del diporto (stazza<br />

< 500 tonnellate)<br />

- ufficiale del diporto (solo unità<br />

di lunghezza = o < 24 metri)<br />

Dall’emanazione del decreto<br />

meno di 100 marittimi italiani<br />

sono riusciti ad acquisire <strong>il</strong> titolo<br />

base, cioè “Ufficiale del diporto”.<br />

Pochi <strong>comandante</strong> e capiani<br />

del diporto sono disposti ad<br />

imbarcare al comando di unità<br />

di lunghezza = o < 24 metri<br />

(<strong>per</strong>derebbero <strong>il</strong> titolo).<br />

Il nuovo CCNL approvato dalle<br />

organizzazioni sindacali <strong>il</strong> 1<br />

agosto 2007 peggiora la situazione.<br />

Regole egole inglesi<br />

inglesi<br />

In base alla Marine Guidan-<br />

inclusi), ogni società armatrice<br />

auspica che nell’ordinamento<br />

dello stato di bandiera siano<br />

dare unità da diporto ut<strong>il</strong>izzate<br />

a fini commericiali mediante<br />

contratti di noleggio è influence<br />

Note- MNG 280 ed al suo allegato<br />

n.3 possono comandare<br />

unità da diporto a noleggio<br />

presenti regole tecniche da rizato dal numero di soggetti in battenti bandiera inglese:<br />

- MCA Yachtmaster Ocean<br />

(senza limiti di navigazione)<br />

- MCA Yachtmaster Offshore<br />

(fino a 150 miglia da un porto<br />

sicuro)<br />

- MCA Boatmaster Lcence (fino<br />

a 60 miglia da un porto)<br />

La prassi <strong>per</strong> ottenere i titoli<br />

è semplificata, così le procedure<br />

di arruolamento, i costi contributivi<br />

contenuti.<br />

Fisc isc iscalit isc alit alità alit<br />

Il regime fiscale dello stato di<br />

bandiera è un altro elemento<br />

che la società armatrice valuta<br />

nel mettere in esercizio un’unità.<br />

La situazione italiana è più<br />

complessa e incerta di quella<br />

della Gran Bretagna.<br />

Fisc isc isc iscalit isc alit alità alità<br />

à it italia it alia aliana alia na<br />

L’ut<strong>il</strong>izzo commerciale mediante<br />

contratti di locazione<br />

segue un regime fiscale differente<br />

rispetto al caso di noleggio.<br />

Questo crea difficoltà contab<strong>il</strong>i<br />

e o<strong>per</strong>ative.<br />

Fisc isc iscalit isc alit alità alit à inglese<br />

inglese<br />

In base alle norme inglesi<br />

non esistono distinzioni di sorta<br />

tra l’ut<strong>il</strong>izzo mediante contratto<br />

di locazione o di noleggio:<br />

l’unità è semplicemente<br />

considerata “commerciale”.<br />

Questa premessa rende più<br />

semplice la gestione contab<strong>il</strong>e<br />

di una società armatrice.<br />

Conclusioni<br />

onclusioni<br />

onclusioni<br />

Dovendo acquistare una unità<br />

da diporto da impiegare a<br />

fini commerciali con contratti di<br />

locazione e noleggio, sarà più<br />

conveniente immatricolare<br />

l’unità in Gran Bretagna e costituire<br />

una società di diritto inglese,<br />

a cui conferirne la proprietà<br />

e l’esercizio dell’attività<br />

commerciale.<br />

MASSIMO REVELLO


GENNAIO-FEBBRAIO 2008 VITA E MARE 7<br />

ABBONATI A<br />

La Redazione di «Vita e Mare», vista la notevole diffusione che <strong>il</strong> giornale<br />

del <strong>Collegio</strong> Capitani L.C. e M. va acquistando nell’ambito marittimo ma<br />

anche in spazi esterni alla Categoria, propone l’abbonamento <strong>per</strong><br />

20,00<br />

a<strong>per</strong>to a tutti i Lettori<br />

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Nome, Indirizzo e Codice d’Avviamento Postale possono essere fatte alla Redazione<br />

di «Vita e Mare» ovvero presso <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. e M.,<br />

Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano, 16124 Genova, oppure direttamente sul C.C. Postale<br />

391169, stesso indirizzo suindicato, con la chiara causale del versamento:<br />

ABBONAMENTO LETTORE<br />

ABBONAMENTO PER NEGOZIO CONVENZIONATO<br />

CORPO PILOTI<br />

DEL PORTO DI GENOVA<br />

AL SERVIZIO DELLO<br />

SHIPPING 24 ORE<br />

AL GIORNO<br />

CON QUALSIASI METEO<br />

SEDI<br />

MOLO GIANO<br />

TEL. 010.2461003-4-5<br />

FAX 010.2461114<br />

MULTEDO<br />

TEL. 010.6987542<br />

VOLTRI-TERMINAL<br />

TEL. 010.6135601<br />

In ascolto continuativo<br />

VHF sui canali 10 - 12<br />

GENOVA 16124 (GE) - Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano<br />

Telefono 010.247.27.46 -Fax 010.247.26.30<br />

NAPOLI 80133 (NA) - Calata Vittorio Veneto - Molo 42<br />

Palazzina 161 - (Porto di Napoli)<br />

Tel. 081.202.102 - Fax 081.563.60.18<br />

ANCONA 60121 (AN) - Com.te Stefano Antinori - Lungomare L. Vanvitelli, 18 -<br />

Tel. 071.227.04.91 - Cell. 335.644.21.03<br />

AREA FLEGREA - C.S.M. Salvatore Massa - via Privata Fabi, 14 - 80070<br />

Bacoli (NA) - Tel. 081.523.43.67<br />

AUGUSTA 96011 (SR) - Cap. Bartolomeo Trovato c/o Stella Maris - via Principe<br />

Umberto, 129 - Tel. 0931.98.35.97 - 338.229.89.59<br />

BARI 70126 (BA) - Prof. Gaetano Scattarelli - via Caldarola, 26/B - Tel.<br />

080.553.13.89 - Cellulare: 338.326.74.65<br />

BRINDISI 72100 (BR) - Cap. Freg. Cafaro Comm. Vincenzo c/o Stazione<br />

Marittima Tel. 0831.59.01.98 - 0347.487.71.76<br />

CAGLIARI - Cap. Cossu Bruno - Coordinatore <strong>per</strong> la Sardegna - via Metella B -<br />

09016 Iglesias (CA) - Tel: ab.0781-33452 - cell. 338 8141342<br />

Capo Delegazione C.A. (C.P.)a. S<strong>il</strong>enti Nicola, via Carbonazzi 10 - 09123<br />

Cagliari - Tel. 0368.60.59.83 - e-ma<strong>il</strong>: collegiocapitani.ca@tiscali.it<br />

CARLOFORTE 09014 (CA) - Com.te Cosimo Cesarale - via Aldo Moro, 3 - Tel.<br />

0781.85.41.83<br />

CATANIA 95126 - com.te Alfredo Cucinotta c/o Istituto Tec. Nautico - via Artale<br />

Alagona 99 - Tel. 348.511.87.12<br />

CIVITAVECCHIA - Dott. Arch. Costab<strong>il</strong>e Michele - via del Fornetto, 51 - 00149<br />

Roma (RM) - Tel. 06.55.30.05.65 - 338.633.77.22<br />

FORIO 80075 (NA) - Prof . Vittorio Penniello - via Tironi, 19 - Tel. 081.99.80.12<br />

FORLI’ 47100 (FO) - Cap. M. Borneto Luigi - via Ravegnana, 37/F - Tel.<br />

0543.26.924 - Cell. 340.337.96.04<br />

GAETA 04024 (LT) - Cap. Salvatore Cienzo - Cell. 328.313.36.56 - e-ma<strong>il</strong>:<br />

collegioapitani.ga@libero.it<br />

IMPERIA 18100 (IM) - Com.te Flavio Serafini c/o Museo Navale - piazza del<br />

Duomo, 11 - Tel. 0183.65.15.41<br />

ISCHIA PORTO 80077 (NA) - C.S.M. Gennaro Minicucci - via delle Terme, 49/m<br />

- Tel. 081.983.758 - Cell. 339.292.60.22<br />

ISOLA D’ELBA - Com.te Roberto Vitiello - via Pietri 143/B - 57034 Marina di<br />

Campo (LI) - Tel. 0565.977.821 - e-ma<strong>il</strong>: collegiocapitanielba@yahoo.it<br />

LICATA 92027 (AG) - C.L.C. Alessandro Bifarelli - Sede: via Adonnino, 5 - 92027<br />

Licata (AG) - Tel. 33.764.99.45; D.M. Gaetano Patti 349.367.05.46: D.M.<br />

Pasquale Albo 333.339.51.98 - e-ma<strong>il</strong>: chiefmate.ale@libero.it<br />

Concludiamo l’articolo<br />

comparso nel numero scorso<br />

“Visite e controlli <strong>per</strong> accertare<br />

lo stato di salute della<br />

nave”.<br />

Per la visita speciale di macchina,<br />

i requisiti rimangono invariati<br />

<strong>per</strong> ogni ciclo di cinque anni.<br />

Durante <strong>il</strong> ciclo quinquennale<br />

di visita speciale, le navi<br />

come petroliere, porta rinfuse,<br />

containers, carico generale devono<br />

essere soggette a:<br />

- Visite annuali scafo, macchina,<br />

automazione, gas inerte se<br />

petroliera.<br />

- Visita intermedia di scafo<br />

dopo 2 anni e mezzo dall’accreditamento<br />

della visita speciale<br />

precedente.<br />

- Visita caldaie, ogni 2 anni e<br />

mezzo<br />

- Visita Bacino, ogni 2 anni e<br />

mezzo<br />

- Visita asse porta elica, ogni<br />

5 anni<br />

- Visita speciale scafo, macchina,<br />

automazione e gas inerte,<br />

ogni 5 anni.<br />

I Registri di Classifica <strong>per</strong>mettono<br />

di eseguire le visite prima<br />

e dopo la data di scadenza, di<br />

ottenere in speciali circostanze<br />

delle estensioni della data di<br />

visita dovuta e di<br />

effettuare le visite speciali su<br />

base continuativa anziché al<br />

completamento del ciclo dei<br />

cinque anni.<br />

Per lo più è eseguita su base<br />

continuativa la visita speciale di<br />

macchina, poiché <strong>per</strong> la visita<br />

di scafo ci sono delle limitazioni<br />

dovute al tipo di nave.<br />

II regime di visite <strong>per</strong>mette di<br />

ispezionare la nave completamente<br />

ogni cinque anni.<br />

II <strong>per</strong>ito ha a disposizione <strong>per</strong><br />

ogni nave l’elenco particolare<br />

delle sistemazioni di scafo e<br />

delle parti di macchina, con indicata<br />

la data delle visite effettuate,<br />

<strong>per</strong> poter verificare<br />

IL RILASCIO DEL CERTIFICATO DI CLASSE<br />

Visite speciali ogni 5 anni<br />

che tutto sia stato ispezionato<br />

nel ciclo quinquennale.<br />

A completamento d’ogni visita<br />

<strong>il</strong> <strong>per</strong>ito emette un rapporto<br />

e raccomanda al suo ufficio<br />

principale di considerare la<br />

nave in classe se 1’esito è soddisfacente.<br />

In caso di deficienze che richiedono<br />

riparazioni o sostituzioni,<br />

<strong>il</strong> <strong>per</strong>ito può chiedere<br />

1’immediata rettifica o <strong>per</strong>metterne<br />

la risoluzione a data successiva,<br />

in questo secondo caso<br />

è emessa una raccomandazione<br />

di classe.<br />

II Perito agisce in maniera indipendente,<br />

le sue decisioni<br />

sono basate su elementi evi-<br />

LIVORNO 57127 (LI) - Cap. M. Gargiulo Baldassarre - via G. da Verazzano, 14<br />

- Tel. 0586.81.20.54<br />

MANFREDONIA 71043 (FG)- Cap. Matteo Riccardi c/o INSIDE- S. S. 89<br />

Garganica- Loc. MACCHIA- 71037 MONTE S.ANGELO (FG) - tel. 335<br />

7421908- e-ma<strong>il</strong>: m.riccardi@bolici.it<br />

MESSINA 98122 (ME) - Cap. Edoardo Ardizzone - via Romagnosi, 14 - Tel.<br />

090.43.688 - Cell. 328.208.21.54<br />

META DI SORRENTO 80062 (NA) - C.S.L.C. Esposito Salvatore - via Lamma,<br />

10 - Tel. 081.532.27.78 - Cell. 360.38.20.14<br />

MONTE DI PROCIDA 80070 (NA) - CLC Giovanni Mazzella Di Regnella - via<br />

Pedecone, IVª Traversa, n. 80 - Tel. 081.868.33.08 - Cell. 338.731.46.20<br />

NAPOLI 80133 (NA) - Capo delle Delegazioni del Compartimento di Napoli<br />

C.S.M. Antonio Strino - via Sedivola, 15 - 80059 Torre del Greco (Na) - Tel./<br />

Fax 081.8829161 - Cell. 338.848.74.08<br />

ORISTANO (OR) - Com.te Camedda Giovanni - Corso Vespucci, 51 - 09072<br />

Solanas di Cabras (OR) - Tel. 0783.29.07.79<br />

PALERMO 90133 (PA) - Capo delegazione “ad honorem” Com.te Giuseppe<br />

Caldarella - Capo delegazione o<strong>per</strong>ativo: Com.te Giuseppe Russo - via<br />

Sacco e Vanzetti, 13 - 90121 Palermo (PA) - ab. 091.47.74.72<br />

PIANO DI SORRENTO e SANT’AGNELLO - CLC Antonino Migliaccio - via<br />

Bosco, 15 - 80063 Piano di Sorrento (NA) - Tel. 081.808.38.19<br />

PIZZO 89812 (VV) - Com.te Giuseppe Tallo - via Nazionale contrada Mazzotta -<br />

Tel. 339.3899961<br />

PORTO EMPEDOCLE 92014 (AG) - C.M. Rosario Pizzati - via Firenze, 6 - Tel.<br />

0922.635.335 / 338.189.20.57<br />

PORTO ERCOLE MONTE ARGENTARIO - 58018 (GR) - C.S.L.C. Di Lorenzo<br />

Lucio - via Principe Umberto, 4 - Tel. 0564.833825<br />

POZZALLO 97016 (RG) - Cap. Giuseppe Galifi - via Canada 13/3 - Tel.<br />

0932.95.81.26 / 339.885.42.38<br />

PROCIDA 80079 (NA) - CLC Antonio Lubrano Lavadera - via Centane, 9 - Tel.<br />

081.896.79.49 - Cell. 333.633.59.51<br />

RAVENNA 48100 (RA) - Com.te Romeo Fabbretti - via Garibaldi, 23 - 48023<br />

Marina di Ravenna (RA) - Tel. 0544.53.17.83 - Cell. 338.954.44.20 - e-ma<strong>il</strong><br />

fabbronautica@msn.com<br />

RIPOSTO 95018 (CT) - Com.te Giuseppe Bellalba - via Archimede, 93 - Tel.<br />

349.123.64.33 - Fax 095.934.010<br />

ROMA - FIUMICINO - Cap. Enrico G. Giraudo c/o Studio Legale Avv. A. Lucchesi<br />

- via Puccini, 9 - 00187 Roma - Tel. 347.453.60.95 - E-ma<strong>il</strong>: e.giraudo@libero.it<br />

SASSARI 07100 (SS) Cap. Melis Lino - Corso G. Pascoli, 12 - Tel.<br />

079.26.79.000<br />

denti, le deficienze sono documentate<br />

e se possib<strong>il</strong>e anche<br />

fotografate.<br />

In aggiunta al suo bagaglio<br />

professionale <strong>il</strong> <strong>per</strong>ito è guidato<br />

nei suoi giudizi da dati ed<br />

informazioni sulla nave, contatti<br />

con <strong>il</strong> suo ufficio, procedure /<br />

istruzioni scritte <strong>per</strong> ogni tipo<br />

di visita e dal training continuo<br />

che i registri forniscono.<br />

II <strong>per</strong>ito può raccomandare la<br />

sospensione della classe stessa<br />

nel caso che le sue raccomandazioni<br />

<strong>per</strong> riparazioni immediate<br />

non siano state soddisfatte.<br />

II proprietario/armatore puo<br />

chiedere al Registro una “visita<br />

su<strong>per</strong>iore” nel caso che le deci-<br />

sioni del Perito non siano state<br />

accettate.<br />

La classe può essere cancellata<br />

dal Registro di classifica nel<br />

caso che le richieste del <strong>per</strong>ito<br />

non siano soddisfatte, se le visite<br />

dovute non siano effettuate<br />

o se non fossero state<br />

pagate le prestazioni effettuate.<br />

A completamento soddisfacente<br />

delle visite annuali e intermedie,<br />

<strong>il</strong> <strong>per</strong>ito vidima <strong>il</strong> certificato<br />

di classe nelle apposite<br />

caselle. Al completamento della<br />

visita speciale emette un<br />

nuovo certificato di classe valido<br />

<strong>per</strong> altri cinque anni.<br />

O.D.C. E M.G.<br />

UN MOMENTO DI MEDITAZIONE<br />

La moglie del navigante<br />

Il Signore era intento a creare<br />

un esemplare di moglie<br />

del navigante. Erano sei giorni<br />

che faceva straordinari attorno<br />

a quest’o<strong>per</strong>a quando<br />

un Angelo Gli si avvicino e Gli<br />

disse “Signore, mi sembri in<br />

difficoltà con questo lavoro.<br />

Cosa c’è che non va?”<br />

Il Signore rispose: “Hai visto<br />

l’ordinazione? Non si tratta di<br />

fare una moglie qualsiasi. E’<br />

stata richiesta una moglie di<br />

navigante: qualcosa di veramente<br />

eccezionale. Essa deve<br />

essere del tutto indipendente,<br />

sa<strong>per</strong> fare da madre e da<br />

padre nello stesso tempo, destreggiarsi<br />

in ogni emergenza<br />

senza l’aiuto di un manuale,<br />

affrontare senza scomporsi<br />

una gravidanza come una<br />

influenza; deve avere se paia<br />

di braccia”.<br />

”Sei paia di braccia? Impossib<strong>il</strong>e”<br />

disse l’angelo scuotendo<br />

<strong>il</strong> capo. “Non preoccuparti<br />

– continuo <strong>il</strong> Signore – farò<br />

altre mogli di marittimi che le<br />

saranno di aiuto e cli incoraggiamento;<br />

le darò un cuore<br />

grande senza uguali, capace<br />

di inorgoglirsi dei successi del<br />

marito, di dire “Comprendo”<br />

anche quando non riesce a<br />

farlo e “Ti voglio bene” anche<br />

nelle situazioni più disarmanti;<br />

un cuore forte, <strong>per</strong><br />

reggere al dolore del distacco<br />

e della separazione e <strong>per</strong><br />

resistere alla stanchezza e al<br />

su<strong>per</strong>lavoro”.<br />

L’angelo giro attorno all’esemplare<br />

di moglie del marittimo,<br />

la guardo da vicino e<br />

disse: “E’ bella ma e troppo<br />

frag<strong>il</strong>e”. “Può sembrare frag<strong>il</strong>e<br />

– replicò <strong>il</strong> Signore – ma in<br />

realtà e forte come un leone<br />

ed ha una resistenza incredib<strong>il</strong>e”.<br />

L’angelo si chinò sulla<br />

donna e noto qualcosa sulle<br />

sue guance: qualcosa non va<br />

in questo modello; sul volto<br />

c’è un’incrinatura”. Il Signore<br />

si mostrò risentito <strong>per</strong> la poca<br />

fiducia da parte dell’angelo:<br />

“Ciò che tu vedi non e un’incrinatura;<br />

sono lacrime”. “Lacrime!<br />

E <strong>per</strong> quale motivo?”<br />

chiese l’angelo. “Sono lacrime<br />

– rispose <strong>il</strong> Signore – di<br />

gioia., tristezza, dolore, delusione,<br />

solitudine, orgoglio e<br />

dedizione ai valori in cui lei ed<br />

<strong>il</strong> marito credono”. “Sei un genio,<br />

Signore!” esclamo l’angelo.<br />

Il Signore lo guardo imbarazzato<br />

e soggiunse: “Ma<br />

non le ho messe io quelle lacrime”.<br />

(da Anchor Magazine e Stella Maris)<br />

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - GIULIANOVA - MARTINSICURO - Com.te.<br />

Nicola Spina - via Elba, 3 - 63013 Grottamare (AP) - Tel. 0735.591236 -<br />

Cell. 339.62.00.940<br />

SAVONA 17100 (SV) - Cap. Mauro Cassaglia - Cell. 338.1450497<br />

SIRACUSA 96100 (SR) - Cap. Rosario Reale, Coordinatore <strong>per</strong> la Sic<strong>il</strong>ia e Capo<br />

Delegazione di Siracusa - Viale S. Panagia, 136 Pal. L - Tel. Cell. 339.785.57.93<br />

SORRENTO 80067 (NA) - ACLC Gargiulo S<strong>il</strong>vano - via San Francesco, 22 - Tel.<br />

081.878.21.03<br />

TORRE DEL GRECO 80059 (NA) - C.S.M. Strino Antonio - via Sedivola, 15 -<br />

Tel. 081.882.91.61 - Cell. 338.848.74.08<br />

TRAPANI 91100 (TP) - Capo Delegazione “ad honorem” Cap. Vincenzo Marino<br />

- Capo Delegazione O<strong>per</strong>ativo Com.te Andrea Allotta - via S. Anna 39 - Tel.<br />

0923.592224 - Cell. 347.4225863<br />

TRIESTE 34139 (TS) - Cap. Namer Gianfranco - via Forlanini, 137 - Tel. 040.91.25.17<br />

USTICA - Cap. Dott. Di Bartolo Vincenzo - via Stresa, 14 - 90100 Palermo - Tel.<br />

091.844.94.72 / 348.244.15.31<br />

VENEZIA - cap. Franco Prevato - via Aqu<strong>il</strong>eia 29 - 30020 Quarto d’Altino (VE) -<br />

Tel. 380.453.36.40<br />

VIAREGGIO 55049 (LU) - Cap. Prof. Luciano Ciomei - via Montramito 116/4 -<br />

Tel. 0584.317.02 - Cell. 328.013.80.65 - Ist. Nautico 0584.390.282<br />

VICO EQUENSE 80069 (NA) - C.M. Francesco de Gennaro - via Savarese, 16 -<br />

Tel. 081.802.82.19 - Cell. 339.478.19.63<br />

CESMA Confederation of European Shipmasters’ Associations -<br />

Wassenaarseweg 2 - 2596 CH THE HAGUE - THE NETHERLANDS - Tel.<br />

070.38.36.176 - Fax 070.38.35.911 - e-ma<strong>il</strong>: cesma-eu@introweb.nl<br />

Associazione «Assistenza Mare Italia» (A.M.I.) - via della<br />

Giuliana, 37 - 00195 Roma - Tel. 06.39.72.59.13 - Tel.-Fax 06.39.73.30.77<br />

A.MA.DI. - Molo Langano, Porto Carlo Riva - 16035 Rapallo (Ge) - Calata<br />

Andrea Doria, 1/e - Tel. 0185.64.620<br />

ASSOCIAZIONI ADERENTI<br />

Associazione Capitani Navigazione Interna (ACNI)<br />

Via Piazzale Flaim, 1 - 28921 Verbania Intra (VB)<br />

Associazione Marittima di Mutuo Soccorso tra<br />

Capitani "Casina dei Capitani"<br />

Via Municipio, 11 - Meta (NA)<br />

Associazione Ufficiali Tirrenia Navigazione<br />

Via Municipio, 11 - 80062 Meta (NA)


8 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

LE SCELTE DEL GRUPPO MAERSK:<br />

POSTI DI LAVORO A RISCHIO<br />

E MARITTIMI DANESI SOSTITUITI<br />

La compagnia di navigazione danese Maersk Line, leader mondiale<br />

nel settore del trasporto containerizzato, ha annunciato un<br />

piano di ristrutturazione delle proprie attività che prevede <strong>il</strong> taglio<br />

di 2.000-3.000 posti di lavoro su un totale di 25.000. La nuova<br />

strategia a lungo termine sarà portata a termine entro <strong>il</strong> prossimo<br />

apr<strong>il</strong>e: la struttura organizzativa della compagnia verrà ridotta<br />

da 14 a 11 regioni.<br />

Il gruppo armatoriale AP Moeller Maersk inoltre ha annunciato<br />

un ulteriore taglio di circa 200 posti di lavoro: saranno lasciati<br />

a casa chief steward e ratings di nazionalità danese imbarcati su<br />

navi portacontainer e navi cisterna battenti bandiera danese, <strong>per</strong><br />

essere sostituiti da equipaggi di altre nazionalità. Ritorno al profitto<br />

e concorrenzialità dei costi le motivazioni di tali scelte.<br />

CLASSIFICA DEI PRIMI DIECI PORTI<br />

CONTAINER NEL MONDO<br />

Nel 2007 Singapore si è confermato primo porto container<br />

mondiale con un traffico pari a circa 27,9 m<strong>il</strong>ioni di teu, con una<br />

crescita del 12,7% rispetto all’anno precedente. Il ministro dei<br />

Trasporti ha sottolineato come nel 2007 sia cresciuto l’intero cluster<br />

marittimo di Singapore, la cui flotta raggiunge i 39,6 m<strong>il</strong>ioni<br />

di tonnellate di stazza lorda, con un incremento del 13,8% rispetto<br />

alla fine del 2006.<br />

Al secondo posto nella classifica dei porti container mondiali<br />

figura Shanghai, che ha scavalcato Hong Kong, declassandolo<br />

in terza posizione.<br />

Al quarto posto Shenzen, al quinto Busan. Hanno guadagnato<br />

una posizione anche Rotterdam e Dubai, saliti rispettivamente<br />

al sesto e settimo posto a danno di Kaohsiung che ha <strong>per</strong>duto<br />

due posizioni, finendo all’ottavo posto. Seguono Amburgo e Qingdao,<br />

insediatosi al decimo posto scalzando dalla top ten <strong>il</strong> porto<br />

di Los Angeles.<br />

PORT OF ROTTERDAM AUTHORITY FA<br />

INCETTA DI FINANZIAMENTI<br />

In meno di un mese l’Authority olandese si è assicurata finanziamenti<br />

<strong>per</strong> due m<strong>il</strong>iardi di euro, destinati alla costruzione della<br />

nuova area portuale Maasvlakte 2 e di altre infrastrutture portuali.<br />

A pochi giorni dall’ottenimento di un primo prestito di 900<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro, l’Autorità portuale di Rotterdam si è assicurata<br />

un nuovo finanziamento di 450 m<strong>il</strong>ioni di euro grazie ad un accordo<br />

con un consorzio di istituti di credito costituito da ING,<br />

Fortis e Rabo. Una terza tranche che prevede altri 450 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro è stata concessa concesso dalla Bank Nederlandse Gemeenten<br />

(BNG). L’investimento complessivo previsto <strong>per</strong> la realizzazione<br />

dell’area Maasvlakte 2 è di tre m<strong>il</strong>iardi di euro.<br />

Nei prossimi cinque anni gli investimenti destinati allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del porto di Rotterdam ammonteranno a circa 12 m<strong>il</strong>iardi di euro.<br />

A RISCHIO IL MERCATO<br />

DELLE CROCIERE USA<br />

Una proposta avanzata dall’amministrazione doganale USA, circa<br />

la ridefinizione di una norma della legislazione marittima, potrebbe<br />

mettere in ginocchio l’industria crocieristica americana.<br />

A lanciare l’allarme è l’associazione delle autorità portuali<br />

(AAPA): la proposta di nuova interpretazione della normativa<br />

avanzata da U.S. Customs and Border Protection (CBP) riguarda<br />

le navi da crociera nazionali che scalano più di un porto statunitense<br />

e prevede che l’itinerario crocieristico effettuato da tali navi<br />

sia <strong>per</strong> almeno la metà o<strong>per</strong>ato in porti esteri, dove dovranno<br />

essere effettuate soste di almeno 48 ore in ciascun scalo.<br />

Il presidente e amministratore delegato dell’AAPA, Kurt Nagle<br />

ha spiegato che la proposta di revisione è stata definita «con l’intento<br />

di salvaguardare <strong>il</strong> lavoro di poche centinaia di marinai del<br />

settore mercant<strong>il</strong>e impiegati su navi da crociera di bandiera statunitense<br />

che o<strong>per</strong>ano nelle Hawaii» e che, <strong>per</strong>ò, «minaccia migliaia<br />

di lavoratori americani» impiegati a terra, negli hotel, nei<br />

ristoranti, nelle società di trasporto, presso i tour o<strong>per</strong>ator e nelle<br />

altre aziende collegate con <strong>il</strong> comparto crocieristico.<br />

Questo cambiamento potrebbe avere un impatto negativo sui<br />

programmi di vacanza di più di un m<strong>il</strong>ione di viaggiatori. Molte<br />

delle crociere infatti hanno una durata da tre a cinque giorni e<br />

quindi sono troppo brevi <strong>per</strong> rispettare la durata di scalo di 48 ore.<br />

GENOVA E NAPOLI:<br />

NEL 2007 TRAFFICI IN CRESCITA<br />

Nel 2007 <strong>il</strong> porto di Genova ha movimentato complessivamente<br />

58,6 m<strong>il</strong>ioni di tonnellate di merci, con una crescita del 4,1%<br />

rispetto all’anno precedente. I container movimentati hanno<br />

segnato <strong>il</strong> record, con un totale di 1.855.026 teu (+11,9%)<br />

L’aumento è stato generato dal traffico delle merci varie, che<br />

sono ammontate a 29,7 m<strong>il</strong>ioni di tonnellate (+12,0%), di cui 18,8<br />

m<strong>il</strong>ioni di merci containerizzate (+13,4%) e 10,9 m<strong>il</strong>ioni di merci<br />

convenzionali (+9,7%).<br />

Nel comparto passeggeri <strong>il</strong> traffico è stato di 3,2 m<strong>il</strong>ioni di unità<br />

(+3,5), di cui 2,7 m<strong>il</strong>ioni al terminal traghetti (+2,5%) e 520m<strong>il</strong>a<br />

al terminal crociere (+9,5%).<br />

Nel 2007 anche <strong>il</strong> traffico delle merci nel porto di Napoli è<br />

cresciuto del 3,7%, raggiungendo 21,5 m<strong>il</strong>ioni di tonnellate, con<br />

un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. Nel settore<br />

dei container sono stati movimentati 460.815 teu (+3,6%). Il<br />

traffico dei passeggeri ha raggiunto i nove m<strong>il</strong>ioni di unità,<br />

(+4,4%), di cui 1.151.345 crocieristi (+19%), 6.600.000 passeggeri<br />

nel traffico del Golfo di Napoli (+1,5%) e 1.150.000 nel traffico<br />

con le isole maggiori (+4,5%).<br />

FINCANTIERI: MEGAYACHT IN ARRIVO<br />

Due mega yacht di lusso sono stati ordinati a Fincantieri dal<br />

gruppo armatoriale francese CMA CGM. La commessa ha un valore<br />

di oltre 200 m<strong>il</strong>ioni di euro. Le due unità saranno lunghe<br />

140 metri e avranno 130 cabine ciascuno, di cui <strong>il</strong> 75% con balcone<br />

e saranno impiegate <strong>per</strong> attività crocieristiche, settore in<br />

cui <strong>il</strong> gruppo francese o<strong>per</strong>a con la f<strong>il</strong>iale Compagnie des Iles du<br />

Ponant di Marsiglia. La loro costruzione sarà ultimata nel 2010.<br />

ITALIA-CINA:<br />

SIGLATI 3 ACCORDI STRATEGICI<br />

Ha avuto esiti positivi la missione imprenditoriale a Shanghai<br />

organizzata dalla Confederazione Italiana Armatori e Rina, in<br />

collaborazione con l’Associazione Cina-Italia. Dal 21 al 23 gennaio<br />

scorsi una delegazione guidata dal presidente Nicola Coccia<br />

ha sottoscritto tre accordi strategici con la Shanghai Federation<br />

of Industrial Economics, la The Export-Import Bank of China<br />

e l’Università di Shanghai.<br />

Il primo accordo è preliminare ad intese con le associazioni<br />

dei cantieri navali cinesi e ha lo scopo di fornire un quadro generale<br />

di coo<strong>per</strong>azione tra armatori e cantieri cinesi. Il presidente<br />

della Confitarma, Nicola Coccia, ha sottolineato l’importanza<br />

della joint venture tra <strong>il</strong> RINA ed <strong>il</strong> Registro di Classifica Cinese.<br />

Questa società - ha osservato - supporterà i cantieri cinesi di seconda<br />

fascia nell’innalzamento degli standard di costruzione,<br />

affinché le nuove unità rispondano alle norme IACS. L’accordo<br />

con l’EXIM ha l’obiettivo di re<strong>per</strong>ire risorse finanziarie volte ad<br />

incentivare gli investimenti di armatori italiani in cantieri cinesi.<br />

L’intesa sottoscritta da Confitarma e RINA con la Shanghai Maritime<br />

University <strong>per</strong>metterà di conseguire un diploma specialistico<br />

intitolato “ship o<strong>per</strong>ation, safety and classification” al fine di<br />

formare <strong>per</strong>sonale es<strong>per</strong>to nella legislazione internazionale sulla<br />

sicurezza, protezione ambientale e regole di classificazione<br />

internazionale delle navi.<br />

TERMINAL BULGARI FINANZIATI<br />

DA FONDI GIAPPONESI<br />

Il ministro bulgaro agli Affari esteri, Iva<strong>il</strong>o Kalfin, dopo un incontro<br />

avuto con l’ambasciatore del Giappone Tsuneharu Takeda<br />

a Sofia, ha annunciato la costruzione di due nuovi terminal<br />

portuali in Bulgaria, grazie ai finanziamenti giapponesi. Saranno<br />

realizzati nei porti di Bourgas e Varna.<br />

La Japan Bank for International Coo<strong>per</strong>ation (JBIC) concederà<br />

un prestito di 238 m<strong>il</strong>ioni di euro; i due terminal saranno completati<br />

nel 2015.<br />

JOINT VENTURE PER IL PIÙ GRANDE<br />

TERMINAL PETROLIFERO DEI CARAIBI<br />

Il più grande impianto petrolifero di stoccaggio nei Caraibi con<br />

una capacità di oltre tre m<strong>il</strong>ioni di metri cubi, sarà ceduto dalla<br />

Petróleos de Venezuela. Sarà la società olandese Vopak, che ha<br />

siglato un accordo <strong>per</strong> costituire una joint venture con la società<br />

di private equity First Reserve Corporation, ad acquisirne la proprietà<br />

e la gestione. Il terminal petrolifero della Borco (Bahamas<br />

O<strong>il</strong> Refining Company International Ltd.) è situato a Freeport,<br />

nelle Bahamas. L’intesa prevede che Vopak acquisisca una quota<br />

del 20% dell’impianto.<br />

Il presidente della Vopak è convinto che la capacità del terminal<br />

potrà essere innalzata fino a cinque m<strong>il</strong>ioni di metri cubi: «Ritengo<br />

- ha detto - che abbia un enorme potenziale <strong>per</strong> servire<br />

un maggior numero di clienti, con particolare riferimento al vicino<br />

grande mercato <strong>per</strong> i prodotti petroliferi degli Stati Uniti».


GENNAIO-FEBBRAIO 2008 VITA E MARE 9<br />

Esiste fra <strong>il</strong> bacino dell’Egeo<br />

e <strong>il</strong> mar Jonio una sorta di balcone<br />

marittimo proteso dal Peloponneso<br />

verso l’isola di Candia<br />

o Creta. Si tratta del famoso<br />

e famigerato Capo Matapan,<br />

scenario di innumerevoli e<br />

spesso tragiche vicende che riguardano<br />

la storia della marineria.<br />

La curiosità geografica non<br />

soffre delusioni quando dedica<br />

la sua attenzione alle attrattive<br />

di Capo Matapan. Ne deriva<br />

anzi un gioco evocativo<br />

sott<strong>il</strong>e, se si pensa alla naturale<br />

continuità che caratterizza<br />

questo luogo nel passaggio<br />

obbligato dal Mediterraneo<br />

TRA LETTERATURA E STORIA- LE VICENDE DI UN MITO DELLA MARINERIA INTERNAZIONALE<br />

L’inquietante trappola di Capo Matapan<br />

occidentale al mar Nero. Frequentato<br />

da secoli da genti sim<strong>il</strong>i<br />

e diverse, amiche e nemiche,<br />

<strong>il</strong> Capo Matapan è testimone<br />

di una vicenda storica<br />

che ha dato risultati variab<strong>il</strong>i<br />

nei non sempre prevedib<strong>il</strong>i<br />

passaggi e transiti della storia,<br />

in una dinamica ultrasecolare.<br />

I fattori che hanno segnato la<br />

vicenda di questo tratto di<br />

mare appaiono sempre più visib<strong>il</strong>i<br />

in una più ampia prospettiva<br />

storica.<br />

Nel 1777 i Veneziani, nel<br />

nome e nel segno di San Marco,<br />

sorprendono e sconfiggono<br />

a Capo Matapan i loro nemici<br />

naturali, una squadra navale<br />

turca. L’im<strong>per</strong>o ottomano è già<br />

in dinamica offensiva: da qualche<br />

decennio cerca l’occasione<br />

di sfondare <strong>per</strong> risalire <strong>il</strong> mare<br />

Adriatico, magari con un conquistato<br />

“appoggio” sulle isole<br />

ioniche. Il successo sarebbe stato<br />

la premessa <strong>per</strong> riparare la<br />

più che cruenta disfatta di Vienna<br />

di molti anni avanti, rimasta<br />

invendicata. Istanbul sfidava<br />

Venezia sul mare <strong>per</strong> pagare<br />

una lontana sconfitta subita<br />

alle porte di Vienna, dove <strong>il</strong> geniale<br />

e gagliardo condottiero<br />

Eugenio di Savoia, teutonico e<br />

asburgico e non savoiardo, distrusse<br />

<strong>il</strong> più forte esercito turco<br />

che lasciò sul terreno circa<br />

centom<strong>il</strong>a morti. Ma la repubblica<br />

veneta riusciva a dominare<br />

tutta la lunga fascia di mare<br />

fino al Peloponneso con una<br />

flotta <strong>per</strong>manente, anche nel<br />

secolo della vittoria cristiana di<br />

Vienna, e opponeva alla Turchia<br />

una inesorab<strong>il</strong>e vig<strong>il</strong>anza delle<br />

isole, contando su due alleati<br />

sicuri, le repubbliche marinare<br />

di Trani in Puglia e di Ragusa in<br />

Dalmazia.<br />

Successivamente, nella stessa<br />

località, la battaglia navale fu<br />

ripetuta e di nuovo vinta da<br />

una squadra di San Marco: quasi<br />

da manuale. Trascorsero gli<br />

anni e <strong>il</strong> nome di Capo Matapan<br />

assunse carattere fatale.<br />

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Capo Matapan in una stampa del Seicento di Vincenzo Coronelli.<br />

Per qualche tempo fu oggetto<br />

di curiosità <strong>per</strong> la convinzione,<br />

rivelatasi poi errata, che fosse<br />

<strong>il</strong> punto più meridionale dell’Europa.<br />

Grecia e Turchia se ne<br />

spartirono con qualche difficoltà<br />

<strong>il</strong> controllo navale, anche sotto<br />

forma di “finta pirateria”, con<br />

relative conseguenze sul traffico<br />

marittimo.<br />

Giuseppe Garibaldi fece i<br />

suoi primi incontri di marinaio<br />

nelle immediate vicinanze del<br />

famoso Capo (M. Pisano, “Un<br />

sanremese nel Risorgimento”,<br />

Menabò Magazine). Di questi<br />

primi incontri con i pirati Garibaldi<br />

scrisse nelle proprie memorie<br />

e su invito della stampa<br />

britannica, nel 1873 (The Times<br />

e Cassel’s Magazine).<br />

Garibaldi, che era figlio d’arte,<br />

a soli sedici anni imbarcò sul<br />

brigantino Cortese comandato<br />

da un vecchio lupo di mare,<br />

Marco Antonio Semeria. Il Pisano<br />

precisa: “Altri cattivi incontri<br />

<strong>il</strong> Nizzardo ebbe una o due volte<br />

sulla nave comandata dal capitano<br />

Angelo Pesante, ma<br />

quelli del brigantino Cortese<br />

eccoli in sintesi: primo incontro<br />

presso capo Matapan. Semeria<br />

non resistette con le armi di<br />

bordo, nonostante <strong>il</strong> manifestato<br />

disappunto del sedicenne<br />

Garibaldi e di altri uomini dell’equipaggio.<br />

Semeria salvò<br />

equipaggio e nave depredati di<br />

carico, cibo, armi e vestiti. Fece<br />

rotta sulle isole Jonie Zante e<br />

Cefalonia, controllate da navi<br />

britanniche, dove i marinai si rifoc<strong>il</strong>larono<br />

alla meno peggio”.<br />

Ma quando si presentò un<br />

pirata notissimo e dal nome temuto,<br />

Tombasi, Semeria resistette,<br />

negò di avere armi e un<br />

buon carico e invitò <strong>il</strong> Tombasi<br />

a far controllare le stive. Il pirata<br />

greco alla fine desistette grazie<br />

alla comparsa di due unità<br />

britanniche.<br />

Dal 1825 al 1832 Garibaldi fu<br />

allievo prima e secondo poi sul<br />

brigantino Clorinda, capitano<br />

Giuseppe Simone Clarì, sulla<br />

stessa rotta del Costanza. Nelle<br />

acque delle isole Cicladi, incappò<br />

nell’agguato di tre navi<br />

pirate. Nello scontro Garibaldi,<br />

imbarcato come secondo, riportò<br />

una ferita alla mano destra.<br />

Nel 1826 fu secondo del<br />

capitano e amico Pesante sul<br />

brigantino Castana. La nave,<br />

che trasportava buona merce<br />

sul mar Nero, alzava bandiera<br />

russa con autorizzazione dello<br />

zar, interessato al passaggio<br />

delle merci in breve tempo. Lo<br />

zar garantiva rapida e sicura attività<br />

commerciale a sud delle<br />

isole Jonie e poi fino a destinazione.<br />

L’obiettivo principale<br />

dell’intervento russo era garantire<br />

un libero transito delle<br />

merci. L’ equ<strong>il</strong>ibrio fu sconvol-<br />

to nel 1914 con la guerra degli<br />

Im<strong>per</strong>i centrali, Germania e<br />

Austria-Ungheria, contro Russia,<br />

Gran Bretagna, Francia e<br />

stati minori. L’anno dopo, nel<br />

1915, andò a fuoco tutta l’Europa,<br />

anche <strong>il</strong> mare Mediterraneo.<br />

Gib<strong>il</strong>terra e Malta erano in<br />

mano agli inglesi e fu subito<br />

evidente l’importanza strategica<br />

di Capo Matapan. L’esercito<br />

italiano fu inviato su due fronti:<br />

quello trentino, vedi Valsugana,<br />

e quello dell’Isonzo, fiume<br />

intorno al quale o<strong>per</strong>ava<br />

un futuro coprotagonista della<br />

storia del Capo Matapan, Vittorio<br />

Locchi, tenente nella posta<br />

m<strong>il</strong>itare, frequentatore assiduo<br />

della prima linea schierata<br />

e inf<strong>il</strong>trata in direzione di<br />

Gorizia.<br />

Locchi vide e amò la città, al<br />

punto da dedicarle una poesia.<br />

Il poeta scrisse <strong>il</strong> lungo<br />

canto di amore e di pietà, intitolandolo<br />

“La Sagra di Santa<br />

Vittorio Locchi<br />

Gorizia”. A Venezia, prima di<br />

imbarcarsi sul mercant<strong>il</strong>e Minas<br />

e di partire con alcuni reggimenti<br />

nel convoglio con<br />

meta Salonicco, affidò alla<br />

scrittrice e amica Ada Negri<br />

una lettera con la poesia <strong>per</strong><br />

Ettore Cozzani, giornalista e<br />

sodale dell’editrice “L’Eroica”.<br />

Poi s<strong>il</strong>enzio <strong>per</strong> circa dieci<br />

giorni. Il 17 febbraio a circa<br />

novanta nodi da Capo Matapan<br />

due sommergib<strong>il</strong>i tedeschi<br />

puntarono <strong>il</strong> Minas, e lo<br />

affondarono. Dopo pochi<br />

giorni Cozzani stampò la “Sagra<br />

di Santa Gorizia”. Il tenente<br />

Locchi, che si era prodigato<br />

nel generoso ed eroico tentativo<br />

di salvare alcuni soldati,<br />

scomparve con la nave.<br />

Per la marina italiana, <strong>il</strong><br />

nome del Matapan resta infine<br />

legato a uno degli episodi<br />

più drammatici della seconda<br />

guerra mondiale. Nella notte<br />

<strong>il</strong> 27 e <strong>il</strong> 28 marzo 1941 la Regia<br />

Marina venne sconfitta<br />

dalla marina inglese, con la<br />

<strong>per</strong>dita di più di duem<strong>il</strong>a uomini.<br />

GIUSEPPE MARASCO


10 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

Per i versamenti delle quote associative e assicurative servirsi del C/C P. 391169<br />

intestato al COLLEGIO CAPITANI L.C. E M. - Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano - 16124<br />

Genova oppure contattare <strong>il</strong> Compartimento di Napoli e le Delegazioni.<br />

Ci pregiamo comunicarvi qui di seguito le quote associative <strong>per</strong> l'ANNO 2008<br />

quote che sono state già concordate con i Compartimenti:<br />

• “Una tantum” € 10,00<br />

• Aspiranti e Capitani € 70,00<br />

• Allievi € 35,00<br />

• Allievi Nautici € 30,00<br />

• Pensionati € 40,00<br />

• Soci Aderenti € 55,00<br />

• Soci Sostenitori € 100,00<br />

Assicurazione Licenza di P<strong>il</strong>otaggio<br />

D.A.S. s.p.a. - COMPAGNIA ASSICURATRICE<br />

GENOVA<br />

II premio di assicurazione della licenza di p<strong>il</strong>otaggio <strong>per</strong> l’anno assicurativo 19<br />

luglio 2008 - 18 luglio 2009 e di Euro 75,00.<br />

L’indennizzo <strong>per</strong> la <strong>per</strong>dita di proventi durante <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo di disoccupazione causato<br />

dalla sospensione della Licenza di P<strong>il</strong>otaggio, ordinata da una Autorità Competente,<br />

è stato portato a Euro 150,00 al giorno <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo non su<strong>per</strong>iore<br />

a 365 giorni.<br />

Nel caso di <strong>per</strong>dita della licenza di p<strong>il</strong>otaggio, stab<strong>il</strong>ita da una Autorità Competente,<br />

l’indennizzi e stato portato a Euro 54.000,00.<br />

Questa polizza copre anche le spese legali del p<strong>il</strong>ota imputab<strong>il</strong>e ad errori di<br />

navigazione e manovra a lui attribuib<strong>il</strong>i durante <strong>il</strong> suo servizio di p<strong>il</strong>otaggio.<br />

II <strong>per</strong>iodo di co<strong>per</strong>tura risulta dalle ore 24.00 del 19.07.2008 fino alle 24.00 del<br />

18.07.2009.<br />

Diportisti assicuratevi<br />

<strong>il</strong> titolo professionale<br />

II <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. & M. offre ai Comandanti Co<strong>per</strong>ta/Macchina<br />

e Ufficiali del Diporto l’opportunità di assicurare <strong>il</strong> titolo professionale<br />

come i colleghi del traffico.<br />

Coloro che sono in possesso dei titoli previsti della normativa possono farlo<br />

alle medesime condizioni dei colleghi del traffico.<br />

I diportisti possono essere imbarcati su: imbarcazioni/navi a motore/navi a<br />

vela immatricolate in Italia e/o estero, pari o su<strong>per</strong>iori a dieci metri di lunghezza,<br />

munite di Ruolo equipaggio.<br />

Gli interessati devono essere soci del <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. & M.<br />

Le quote sono:<br />

� iscrizione al <strong>Collegio</strong> Capitani Euro 70,00 annuali.<br />

� premi polizza<br />

Periodo Assic. Tit. It. Assic.Tit It+Est<br />

Dal 19.11.2007 al 18.07.2008 80,00 88,00<br />

Dal 19.032008 al 18.07.2008 65,00 78,00<br />

Dal 19.07.2008 al 18.07.2009 91,00 101,00<br />

L’indennizzo <strong>per</strong> la sospensione del titolo professionale e di Euro 4.500 al<br />

mese <strong>per</strong> un massimo di dodici mesi.<br />

L’indennizzo <strong>per</strong> la revoca del titolo professionale e di Euro 54.000.<br />

Se sostenute sono rimborsab<strong>il</strong>i le spese <strong>per</strong> la difesa sino a Euro 30.000.<br />

Per consultare la polizza e/o averne copia basta contattare una delle Delegazioni<br />

del <strong>Collegio</strong> sparse in tutti i porti d’Italia o telefonare nel giorni feriali<br />

dalle ore 09.00 -12.00 ad uno dei seguenti numeri:<br />

010.2472746 Genova; 081.202102 Napoli; 06.55300565<br />

Roma; cell. 333.8191141; cell. 338.6337722<br />

CAPITANI ASSICURATEVI LA PATENTE<br />

ATTENZIONE<br />

Rammentiamo ai Colleghi Assicurati ed a tutti gli<br />

altri interessati che la validità della polizza scade <strong>il</strong><br />

18 luglio 2008.<br />

È opportuno e saggio assicurare <strong>il</strong> titolo professionale<br />

specialmente oggi.<br />

Il pagamento della quota annua può essere eseguito<br />

<strong>per</strong> Genova sul c/c postale n. 00391169 intestato<br />

al <strong>Collegio</strong>.<br />

Per Napoli e Delegazioni contattando <strong>per</strong> informazioni<br />

ai rispettivi numeri telefonici.<br />

Gli interessati possono ottenere copia della polizza<br />

presso i suddetti indirizzi/numeri telefonici.<br />

RIFLESSIONI SULLA FORMAZIONE E SULLA NECESSITÀ DI NAVI SCUOLA PER LA MARINA MERCANTILE<br />

Il sogno di un un’Accademia ademia marittima<br />

del mondo unito<br />

L’obiettivo <strong>per</strong> cui mi batto,<br />

da semplice cittadina, è quello<br />

di istituire navi scuola <strong>per</strong><br />

la marina mercant<strong>il</strong>e: l’idea<br />

non è poi tanto nuova, ma<br />

solo abbandonata da anni.<br />

Potrebbero essere ut<strong>il</strong>i come<br />

foresteria <strong>per</strong> gli studenti, <strong>per</strong><br />

ampliare gli spazi degli Istituti<br />

nautici. Ne ho scritto alla<br />

Confitarma, al quotidiano della<br />

mia città in più riprese; ne<br />

ho parlato con un Ammiraglio<br />

del <strong>Collegio</strong> dei Capitani. Ho<br />

trovato ufficiali di marina che<br />

ne sarebbero entusiasti, <strong>per</strong>ché<br />

continuano a<br />

combattere con la scarsa professionalità<br />

degli equipaggi e<br />

sarebbero felicissimi di esserne<br />

gli istruttori a bordo. Ho<br />

chiesto a un dirigente di cantieri<br />

navali <strong>il</strong> <strong>per</strong>ché la Marina<br />

m<strong>il</strong>itare abbia tante navi scuola<br />

e quella mercant<strong>il</strong>e nessuna.<br />

Mi ha risposto: “Perché la<br />

Marina m<strong>il</strong>itare è organizzata<br />

e quella mercant<strong>il</strong>e no!” Una<br />

nave passeggeri, anche vecchia,<br />

potrebbe ospitare qualche<br />

migliaio di <strong>per</strong>sone: allievi<br />

e docenti, che avrebbero<br />

l’opportunità di conoscere sul<br />

posto la materia d’insegnamento<br />

e lo strumento con <strong>il</strong><br />

quale dovranno in seguito<br />

o<strong>per</strong>are. Potrebbe essere<br />

smontata e rimontata accuratamente<br />

in alcune sue parti e<br />

gli spazi interni comuni diverrebbero<br />

aule <strong>per</strong> l’insegna-<br />

mento. Una scuola convitto -<br />

albergo galleggiante senza alcuna<br />

modifica - <strong>per</strong> abituare i<br />

futuri diplomati o i neodiplomati<br />

al loro prossimo ambiente<br />

di lavoro. Un collegio itinerante,<br />

un’accademia del mondo<br />

unito marittima, da posizionare<br />

secondo necessità e<br />

ordini.<br />

Sotto la nuova presidenza<br />

dell’Autorità portuale di Trieste<br />

molto si sta muovendo,<br />

grazie anche alla buona volontà<br />

delle istituzioni, della<br />

velocità esecutiva e della collaborazione<br />

con i paesi limitrofi.<br />

Bisogna fare gli imprenditori!<br />

Bisogna imparare a scrivere,<br />

comunicare, progettare...<br />

Forse si potrebbe far nascere<br />

questa nave scuola<br />

proprio a Trieste.<br />

Sono stata ad osservare la<br />

Confitarma dal 2004 in poi,<br />

quando ha iniziato la sua<br />

campagna <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o<br />

della “cultura del mare” e<br />

l’espansione della flotta italiana.<br />

Certo, l’interesse economico<br />

era <strong>il</strong> motore propulsore,<br />

ma anche quello sociale di<br />

creare lavoro <strong>per</strong> <strong>il</strong> paese, ed i<br />

progressi ci sono stati! In compartecipazione<br />

pubblica e privata<br />

è stata creata l’Accademia<br />

di Genova e credo di Venezia,<br />

ora, forse, tenteranno<br />

qualcosa anche a Trieste, almeno<br />

me lo auguro. All’inaugurazione<br />

del Molo IV, nella<br />

primavera 2007, <strong>il</strong> presidente<br />

Nicola Coccia aveva parlato a<br />

lungo dell’importanza di Trieste<br />

come centro mediterraneo<br />

<strong>per</strong> i traffici marittimi, che<br />

saranno in futuro una fonte di<br />

lavoro <strong>per</strong> le giovani leve italiane.<br />

Per quanto concerne la navigazione,<br />

l’es<strong>per</strong>ienza effettiva<br />

è la sola che possa risolvere<br />

<strong>il</strong> problema della mancanza<br />

di professionalità. Da qui le<br />

mie riflessioni sulla necessità<br />

di una nave scuola mercant<strong>il</strong>e:<br />

uno spazio <strong>per</strong> la formazione<br />

di tutte le categorie di marittimi<br />

e di lavoratori specializzati<br />

appartenenti a regioni<br />

distanti fra loro, anche straniere,<br />

europee. Potrebbe risolvere<br />

tante difficoltà: quelle<br />

che gli studenti affrontano<br />

<strong>per</strong> soggiornare in città lontane,<br />

<strong>per</strong> mancanza di spazi e/<br />

o di possib<strong>il</strong>ità economiche<br />

<strong>per</strong> mantenersi; <strong>il</strong> problema<br />

della scarsità di mano<br />

d’o<strong>per</strong>a specializzata, nei<br />

cantieri navali grandi e piccoli.<br />

Fra pochi anni mancheranno<br />

nel mondo dai 30 ai<br />

35.000 ufficiali di stato maggiore;<br />

i lavoratori comuni non<br />

specializzati saranno in esubero<br />

di circa 160.000.<br />

L’Unione Europea sta pubblicando<br />

Bandi <strong>per</strong> l’assegnazione<br />

di sostanziosi finanziamenti<br />

a pioggia <strong>per</strong> la coo<strong>per</strong>azione<br />

economica e di ricer-<br />

ca. Da questi se ne possono<br />

selezionare alcuni destinati<br />

proprio al ramo trasporti,<br />

alla sua industria ed all’indotto.<br />

Dobbiamo solo informare<br />

su argomenti ancora<br />

poco conosciuti al grande<br />

pubblico. Solo “scovare” e formare<br />

giovani italiani e stranieri<br />

che non conoscono ancora<br />

le opportunità che <strong>il</strong><br />

mare offre. Solo sentire <strong>il</strong> rumore<br />

delle onde e respirare <strong>il</strong><br />

mare... E più ci si mette la “comunicazione”<br />

a farlo, in tutte<br />

le direzioni e le lingue, più<br />

s<strong>per</strong>anze ci sono! Coraggio!<br />

Alla mia ultima lettera al quotidiano<br />

cittadino ha fatto immediato<br />

riscontro un articolo<br />

che decantava le doti di un<br />

Comandante che ha fatto presto,<br />

prestissimo, a salire la scala<br />

gerarchica, seguendo l’iter<br />

in uso finora. Un vero genio!<br />

Ma di quanti geni disponiamo?<br />

Uno su trentam<strong>il</strong>a? O forse<br />

sarebbe meglio incominciare<br />

a pensare anche alla gente<br />

comune ed ai suoi sogni e progetti?<br />

Un impiego anche <strong>per</strong>iodico<br />

su una nave, oltre ad<br />

essere remunerativo, poiché<br />

non ci sono spese di mantenimento,<br />

ha anche <strong>il</strong> pregio di<br />

poter essere svolto in infinite<br />

attività terrestri ed un marittimo<br />

qualificato può essere “riciclato”<br />

in altrettante attività<br />

territoriali. Dunque?…<br />

LUCILLA CECHET<br />

ASSICURAZIONE DEL TITOLO PROFESSIONALE<br />

COMPAGNIA ASSICURATRICE<br />

D.A.S. s.p.a. - GENOVA<br />

Il <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani L.C. e M. dal 1960 offre ai propri Soci l’opportunità di assicurare <strong>il</strong><br />

titolo professionale dal rischio di sospensione e/o ritiro da parte dell’Autorità Marittima.<br />

Possono assicurarsi:<br />

“Tutti gli associati al <strong>Collegio</strong> nazionale Capitani di lungo corso e macchina, aventi titolo professionale<br />

in base al quale sono imbarcati su navi Italiane o Estere quali Comandanti, Direttori di<br />

Macchina, Ufficiali di Co<strong>per</strong>ta e di Macchina, Ispettori Armatoriali o in base al quale prestano Servizio<br />

di P<strong>il</strong>otaggio o di Rimorchio. Si precisa che possono essere associati al <strong>Collegio</strong> e quindi assicurati,<br />

anche i padroni Marittimi e i Meccanici navali e tutti gli associati al <strong>Collegio</strong> Nazionale Capitani<br />

di lungo corso e macchina in possesso della Patente nautica vela/motore senza limiti e della patente<br />

nautica <strong>per</strong> navi da diporto imbarcati quali Comandanti, Direttori di Macchina, Ufficiali di Co<strong>per</strong>ta,<br />

Ufficiali di Macchina, su imbarcazioni/navi a motore/vela immatricolati in Italia o all’Estero,<br />

pari o su<strong>per</strong>iori a dieci metri di lunghezza e munite di ruolo equipaggio”.<br />

����� L'indennizzo <strong>per</strong> la sospensione della patente è di € 4.500,00 <strong>per</strong> un mese di sospensione<br />

<strong>per</strong> un massimo di dodici mesi.<br />

����� L'indennizzo <strong>per</strong> <strong>il</strong> ritiro della patente è di € 54.000,00.<br />

Tutte le condizioni di polizza (inclusa l’assistenza legale, etc.) sono visib<strong>il</strong>i presso le sedi di Genova e Napoli ed<br />

in tutte le 44 Delegazioni sparse su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Vengono spedite a domic<strong>il</strong>io a semplice richiesta.<br />

Le quote dei premi da versare da parte dei nostri Soci che desiderano assicurarsi o rinnovare l'assicurazione <strong>per</strong><br />

l'anno assicurativo 2007-2008 sono le seguenti:<br />

PERIODO Assic. pat. italiana Assic. pat.it + est.<br />

dal 19-11-2007 al 19-07-2008 80,00 88,00<br />

dal 19-03-2008 al 18-07-2008 65,00 78,00<br />

dal 19-07-2008 al 18-07-2009 91,00 101,00<br />

Desideriamo ricordare ai Colleghi assicurati che:<br />

«L’assicurato è tenuto a comunicare tempestivamente al <strong>Collegio</strong> Capitani, <strong>per</strong> l’immediato inoltro alla Società<br />

assicuratrice, qualsiasi evento dal quale possa derivare un procedimento contemplato da questa polizza ...omissis...».<br />

Pertanto deve essere considerato essenziale, la notifica al <strong>Collegio</strong> <strong>per</strong> iscritto del sinistro, incluso l’invio dell’estratto<br />

del giornale nautico riguardante <strong>il</strong> fatto, dell’eventuale altro materiale <strong>per</strong>tinente, del nome del P&I ed<br />

eventualmente quello dell’avvocato che ha seguito la pratica sul nascere.<br />

Questo vale, ovviamente, in qualunque parte del mondo la nave si trovi.


GENNAIO-FEBBRAIO 2008 VITA E MARE 11<br />

INCONTRO DI CONFITARMA<br />

SULLE EMISSIONI INQUINANTI<br />

Pace possib<strong>il</strong>e<br />

tra economia<br />

e ambiente?<br />

Il tema dell’efficienza energetica<br />

e riduzione delle emissioni<br />

inquinanti delle navi è stato<br />

all’ordine del giorno in un<br />

convegno organizzato da Confitarma<br />

a Roma, <strong>il</strong><br />

30 gennaio scorso. O<strong>per</strong>atori<br />

del settore, es<strong>per</strong>ti, si sono<br />

confrontati al fine di riuscire a<br />

coniugare al meglio la salvaguardia<br />

dell’ambiente con la<br />

diminuzione dei consumi di<br />

combustib<strong>il</strong>e. Obiettivo che, da<br />

quando i prezzi del greggio<br />

sono schizzati in alto sull’onda<br />

delle tensioni Usa-Iran, sembra<br />

essere diventato prioritario anche<br />

<strong>per</strong> gli armatori.<br />

Dopo l’introduzione del Presidente<br />

di Confitarma Nicola<br />

Coccia, Andrea Molocchi, consulente<br />

tecnico, ha sottolineato<br />

l’importanza e l’efficienza del<br />

trasporto delle merci via mare,<br />

a patto che in un prossimo futuro<br />

si riescano a contenere le<br />

emissioni di CO2. I tassi di crescita<br />

del traffico marittimo (in<br />

tonn-km) continueranno a<br />

mantenersi su livelli elevati (5%<br />

all’anno), tuttavia questo è<br />

l’unico settore rimasto escluso<br />

dalle politiche di controllo dei<br />

gas serra. L’aumento del prezzo<br />

del petrolio sta stimolando<br />

la ricerca di soluzioni <strong>per</strong> migliorare<br />

l’efficienza energetica<br />

delle navi. Le norme comunitarie<br />

e nazionali sono di fatto<br />

già intervenute anche oltre<br />

quanto previsto da quelle internazionali,<br />

ma al momento<br />

non esiste ancora nessuna indicazione<br />

sulle modalità di<br />

coinvolgimento del settore<br />

marittimo nel quadro normativo<br />

generale. Sia in ambito<br />

comunitario che in sede IMO<br />

sono in atto iniziative di valutazione<br />

delle emissioni di CO2<br />

nei trasporti; le prossime decisioni<br />

dell’UE giocheranno un<br />

ruolo determinante in questo<br />

settore.<br />

Francesca Bondini del Rina<br />

nel suo intervento ha sottolineato<br />

l’importanza, ai fini di una<br />

gestione della nave sempre più<br />

efficiente, di rendere partecipe<br />

<strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale, curandone gli<br />

aspetti organizzativi e comportamentali.<br />

A tal fine è necessario<br />

definire procedure semplici<br />

e coinvolgenti, così come una<br />

formazione specifica può contribuire<br />

ad un più razionale ed<br />

efficiente ut<strong>il</strong>izzo dei servizi di<br />

bordo.<br />

Al convegno sono intervenuti<br />

anche Michele Maresca di<br />

ABB che ha sottolineato come<br />

la gestione integrata e l’architettura<br />

del sistema di automazione<br />

possano influire sulla riduzione<br />

dei consumi e Massimo<br />

Figari, del Dipartimento Ingegneria<br />

Navale dell’Università<br />

di Genova.<br />

Luca D’Annunzio di Fincantieri<br />

ha <strong>il</strong>lustrato i possib<strong>il</strong>i interventi<br />

migliorativi ottenib<strong>il</strong>i<br />

tramite <strong>il</strong> ricorso ad una automazione<br />

spinta, sottolineando<br />

anche l’importanza che <strong>il</strong> progetto<br />

di costruzione di una<br />

nave sia orientato all’efficienza<br />

energetica fin dalla fase iniziale.<br />

Al momento della progettazione<br />

occorre collaborazione<br />

tra armatore e cantiere, <strong>per</strong> ottenere<br />

i migliori risultati in termini<br />

di efficienza e risparmio<br />

energetico.<br />

Dal convegno è risultato infine<br />

che le condizioni <strong>per</strong> consumare<br />

meno combustib<strong>il</strong>e<br />

sono legate a vari fattori, tra i<br />

quali: velocità strettamente<br />

commisurata alle necessità del<br />

traffico, condizioni di pulizia<br />

della carena e dell’elica, corretto<br />

assetto della nave e, <strong>per</strong><br />

quanto riguarda l’apparato<br />

propulsivo, efficienza e mantenimento<br />

sempre sotto controllo,<br />

avvalendosi delle opportune<br />

misurazioni dei vari parametri<br />

del motore.<br />

PRESIDENZA NAZIONALE<br />

E COMPARTIMENTO DI GENOVA<br />

www.collegionazionalecapitani.it<br />

info@collegionazionalecapitani.it<br />

COMPARTIMENTO DI NAPOLI<br />

www.collegiocapitani.it<br />

e-ma<strong>il</strong>: info@collegiocapitani.it<br />

DELEGAZIONE DI SIRACUSA - AUGUSTA -<br />

PORTO EMPEDOCLE<br />

www.collegiodeicapitani.3000.it<br />

e-ma<strong>il</strong>: collegiocapitani@virg<strong>il</strong>io.it<br />

DELEGAZIONE DI POZZALLO<br />

www.cncpozzallo.com<br />

e-ma<strong>il</strong>: info@cncpozzallo.com<br />

«VITA E MARE»<br />

GENOVA INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:<br />

info@collegionazionalecapitani.it<br />

LA FACOLTÀ DI GENOVA DOVE I NEOLAURETATI VANNO LETTERALMENTE A RUBA<br />

Al Rambaldi degli scafi veloci<br />

l’Oscar di ingegneria navale<br />

“Any question?” è la frase con<br />

cui Guido Rambaldi, giovane<br />

ingegnere savonese neolauretao,<br />

ha chiuso la discussione in<br />

inglese <strong>per</strong> presentare la sua<br />

tesi, alla cerimonia di consegna<br />

dello “Student Naval Architect<br />

Award”, edizione 2007. “Ho detto<br />

un po’ provocatoriamente se<br />

c’era qualche domanda -ricorda<br />

con un sorriso- <strong>per</strong>chè lì in<br />

quella sede non avrei avuto<br />

nemmeno <strong>il</strong> tempo di rispondere:<br />

ho dovuto concentrare <strong>il</strong><br />

lavoro di sei mesi e mezzo in un<br />

discorso di 15 minuti scarsi!”<br />

A Guido Rambaldi è andato<br />

un riconoscimento internazionale,<br />

un sorta di Oscar della<br />

specialità, che soltanto da due<br />

anni viene messo in palio in Italia<br />

e in entrambe le annate attribuito<br />

alla Facoltà di Ingegneria<br />

Navale di Genova. In corsa<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> premio, istituito dalla britannica<br />

Royal Institution of Naval<br />

Architects, ogni anno sono<br />

30 università sparse in tutto <strong>il</strong><br />

mondo. Sotto la Lanterna la<br />

borsa di studio è stata resa possib<strong>il</strong>e<br />

grazie alla collaborazione<br />

della compagnia italiana<br />

D’Amico di Navigazione e del<br />

Registro Italiano Navale la cui<br />

direzione ha sede nel capoluogo<br />

ligure.<br />

“Seakeeping of planing crafts<br />

in regular and irregular head<br />

waves” è <strong>il</strong> titolo della tesi vincitrice,<br />

relatore prof. Dario Bruzzone.<br />

“Quel giorno, nella sede<br />

di V<strong>il</strong>la Cambiaso -racconta <strong>il</strong><br />

giovane ingegnere- ho parlato<br />

in inglese di fronte a Trevor<br />

Blakeley, chief executive della<br />

società britannica Royal Institution<br />

of Naval Architects, a Ce-<br />

sare D’Amico amministratore<br />

delegato dell’omonima società,<br />

a Ugo Salerno amministratore<br />

delegato del Rina italiano e ai<br />

miei professori.”<br />

Semplice omonimo del Rambaldi<br />

cinematografico, inventore<br />

di E.T., <strong>il</strong> giovane ingegnere<br />

non si dice sconvolto <strong>per</strong> questo<br />

Oscar.<br />

“Emozionato? Certo, ma forse<br />

lo ero di più quando ho dovuto<br />

incontrarmi faccia a faccia<br />

con Trevor Blakeley, poco prima<br />

della cerimonia; lì sì che ho dovuto<br />

fare i conti con la tradizionale<br />

flemma inglese: inut<strong>il</strong>e<br />

mostrarsi troppo sorridenti...”<br />

Di cosa si occupa nella sua<br />

tesi? “Ho applicato la cosiddetta<br />

‘Momentum theory’ agli scafi<br />

plananti veloci: ho lavorato in<br />

collaborazione col Cetena, <strong>per</strong><br />

capire, tradurre in formule matematiche<br />

e studiare le conseguenze<br />

reali dei moti e delle<br />

sollecitazioni sullo scafo. Tecnicamente<br />

la spinta che una sezione<br />

di scafo riceve è direttamente<br />

proporzionale alla massa<br />

di acqua che muove e alla<br />

velocità relativa tra scafo e acqua.<br />

E’ questa una teoria già affrontata<br />

in diversi campi dell’ingegneria<br />

navale, ma non ancora<br />

sugli scafi veloci: settore di<br />

applicazione che riguarda <strong>il</strong><br />

mercato degli yachts e quello<br />

m<strong>il</strong>itare.”<br />

Una volta laureato cosa fa un<br />

ingegnere navale? “Già due<br />

mesi prima di terminare gli studi<br />

ero stato assunto al Rina che<br />

ha sede a Genova (1.100 dipendenti<br />

nel mondo): ora mi occupo<br />

di calcoli strutturali.”<br />

Siete una delle poche facoltà<br />

in cui non esiste <strong>il</strong> termine<br />

disoccupazione? “Direi di sì:<br />

anche tutti i miei amici che si<br />

sono laureati con me nel settembre<br />

scorso sono stati assun-<br />

ti. La richiesta dal mondo del<br />

lavoro è una conferma dell’altissimo<br />

livello di questa facoltà.<br />

Un corso di studi appagante<br />

non solo dal punto di vista<br />

tecnico e professionale ma anche<br />

umano, visto <strong>il</strong> buon rapporto<br />

con i professori che viene<br />

mantenuto anche fuori dalle<br />

aule.”<br />

Progetti <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro? “Cammino<br />

sulla strada che mi ero<br />

prefisso: quello che faccio mi è<br />

sempre piaciuto. Ora dovrebbe<br />

partire un dottorato di ricerca<br />

in ingegneria navale: mi occu<strong>per</strong>ò<br />

di carichi alle strutture<br />

navali, tema collegato al mio<br />

attuale lavoro.”<br />

Unico cruccio? “Quel mese di<br />

vacanza estivo che quando ancora<br />

studiavo mi ha <strong>per</strong>messo<br />

di visitare un po’ di mondo e<br />

<strong>per</strong>fezionare le lingue straniere...<br />

ora mi mancherà.”<br />

b. a.<br />

Al polso l’orologio dei Capitani<br />

Vi presentiamo gli orologi<br />

del <strong>Collegio</strong> nazionale Capitani<br />

L. C. e M.<br />

Numerati, di meccanica<br />

svizzera, automatici,<br />

sono disponib<strong>il</strong>i con cinturino<br />

in pelle oppure in acciaio.<br />

Sul mercato <strong>il</strong> valore<br />

commerciale di un meccanico<br />

automatico è di 280-300 euro;<br />

grazie alle condizioni dirette<br />

di acquisto “ex fabrica” i soci<br />

del <strong>Collegio</strong> potranno<br />

acquistarlo al prezzo di 150<br />

euro.<br />

Chi fosse interessato può<br />

rivolgersi presso la sede<br />

nazionale di Genova,<br />

in vico dell’Agnello,<br />

tel. 010.247.27.46,<br />

e-ma<strong>il</strong><br />

info@collegionazionalecapitani.it<br />

Al centro Guido Rambaldi vincitore del premio circondato dai suoi professori e con Trevor Blakeley (quinto da sin.),<br />

l’armatore D’Amico, Ugo Salerno (Rina).


12 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2008<br />

ACCORDO ITALO-TUNISINO PER REGOLAMENTARE L’ECONOMIA ITTICA<br />

La pesca di frodo e la pirateria<br />

ittica rappresentano da anni un<br />

business plurim<strong>il</strong>iardario che minaccia<br />

i mari del globo: <strong>il</strong> volume<br />

complessivo mondiale della pesca<br />

di frodo osc<strong>il</strong>lerebbe dai due<br />

ai quindici m<strong>il</strong>iardi di dollari. Il<br />

merluzzo del Mare di Barents, <strong>il</strong><br />

tonno del Mediterraneo, l’aliotide<br />

del Sudafrica sono fra i pesci che<br />

alimentano questo mercato. Alcune<br />

delle specie “rubate” possono<br />

avere un valore commerciale altissimo:<br />

<strong>il</strong> merluzzo della Patagonia<br />

o <strong>il</strong> tonno blu possono costare rispettivamente<br />

fino a 10.000 e<br />

50.000 dollari l’uno, tanto che a<br />

volte <strong>il</strong> valore del pesce nella stiva<br />

su<strong>per</strong>a quello della nave.<br />

Il fulcro della pesca di frodo è<br />

l’Europa:<strong>il</strong> porto da dove passa<br />

tutto <strong>il</strong> pesce rubato è Las Palmas<br />

nelle Isole Canarie. Da qui <strong>il</strong> bottino<br />

viene smistato verso tutte le<br />

destinazioni; impossib<strong>il</strong>e rintracciare<br />

le rotte del contrabbando,<br />

<strong>per</strong>chè i trasbordi avvengono in<br />

alto mare. Il problema, praticamente<br />

sconosciuto fino alla fine<br />

della Guerra Fredda, è legato allo<br />

sconfinamento dalle proprie acque<br />

territoriali, diffic<strong>il</strong>issima la soluzione.<br />

In questo quadro di difficoltosa<br />

gestione delle aree marine, soprattutto<br />

quando si tratta di acque<br />

internazionali, come quelle<br />

tra la Sic<strong>il</strong>ia e la Tunisia, rientrano<br />

alcuni episodi riportati dalla cronaca<br />

riguardanti gli sconfinamenti<br />

veri o presunti dei pescherecci<br />

italiani in acque tunisine, gli inseguimenti,<br />

i colpi di mitraglia, i se-<br />

La prima università marittima<br />

dell’India è stata inaugurata lo<br />

scorso febbraio dal segretario<br />

generale dell’IMO Efthimios Mitropoulos<br />

e si pone come obiettivo<br />

di formare 15.000 marittimi<br />

nei prossimi 5 anni. Conosciuta<br />

come Academy of Maritime<br />

Education and Training<br />

(AMET), l’istituzione è stata<br />

fondata nel 1993 e ha ricevuto<br />

ufficialmente lo status di università<br />

nell’agosto dell’anno<br />

scorso.<br />

“Il grande potenziale umano<br />

dell’India – ha detto L. Vallatharai<br />

Director-general of Shipping<br />

– tornerà ut<strong>il</strong>e nel prossimo futuro:<br />

è previsto che nel 2010<br />

Proteggere la pesca<br />

da chi rapina <strong>il</strong> mare<br />

Pescherecci nel porto di Sciacca in Sic<strong>il</strong>ia.<br />

UNIVERSITÀ E NUOVE SCUOLE DI<br />

FORMAZIONE PER LO SHIPPING<br />

Anche ufficiali<br />

in arrivo<br />

dall’E. Oriente<br />

All’inagurazione dell’università indiana, <strong>il</strong> segretario generale dell’IMO E.<br />

Mitropoulos, al centro della foto<br />

CORSO IPSEMA SULLA SICUREZZA<br />

Troppi incidenti<br />

sui motopesca<br />

Un corso sulla legislazione previdenziale marittima e sulla sicurezza<br />

a bordo è stato promosso dall’Ipsema, nell’area compresa<br />

tra Sciacca, Mazara del Vallo, Chioggia, Fano e Pescara. L’iniziativa<br />

è dedicata ai pescatori, in Italia una forza lavoro importantissima,<br />

con 25.000 addetti; <strong>il</strong> nostro paese ha la prima flotta<br />

peschereccia del Mediterraneo. Purtroppo <strong>per</strong>ò quello della<br />

pesca è anche <strong>il</strong> settore che presenta <strong>il</strong> più alto tasso di infortuni<br />

mortali e gli ultimi dati in possesso dell’Istituto previdenziale<br />

indicano un incremento del fenomeno del 29% circa, con l’89%<br />

degli infortuni più gravi concentrati nella pesca costiera.<br />

Il corso che si rivolge a circa 300 pescatori, italiani e stranieri,<br />

si qualifica come es<strong>per</strong>ienza p<strong>il</strong>ota in materia di informazione<br />

sulla prevenzione e sulla protezione della salute e sicurezza<br />

marittima.<br />

mancheranno 46.000 marittimi<br />

alla flotta internazionale.”<br />

Negli stessi giorni a Giacarta<br />

Costa Crociere ha tagliato <strong>il</strong> nastro<br />

di una nuova scuola di formazione<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale alberghiero di<br />

bordo: ristorante, housekeeping,<br />

cucina, bar. In questo modo la<br />

compagnia prevede di formare<br />

1.300 nuovi assunti all’anno. Nei<br />

prossimi mesi del 2008 <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale<br />

di nazionalità indonesiana a<br />

bordo delle navi Costa passerà da<br />

1.200 a 2.500 dipendenti. Alla fine<br />

di ottobre 2007 la compagnia, che<br />

l’anno scorso ha investito 4 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro nella formazione, aveva<br />

inaugurato un’altra scuola a<br />

Man<strong>il</strong>a, nelle F<strong>il</strong>ippine.<br />

questri delle imbarcazioni italiane,<br />

l’arresto degli equipaggi... Ora<br />

è intervenuto un accordo che sigla<br />

un’importante collaborazione<br />

tra Italia e Tunisia, un protocollo<br />

d’intesa in materia di coo<strong>per</strong>azione<br />

ittica, siglato presso <strong>il</strong> Distretto<br />

produttivo della pesca di Mazara<br />

del Vallo.<br />

Il documento porta la firma del<br />

vice ministro tunisino dell’agricoltura<br />

e delle risorse idriche e della<br />

pesca Abderrazak Daaloul e dell’ex<br />

ministro delle Politiche Agricole<br />

con delega alla Pesca Paolo<br />

De Castro.<br />

Fra gli obiettivi la costruzione<br />

b<strong>il</strong>aterale del “Distretto del Mediterraneo”<br />

e la partecipazione<br />

tunisina all’Osservatorio della<br />

pesca. Il programma, che prevede<br />

un coinvolgimento in prima linea<br />

degli imprenditori del settore<br />

marittimo di entrambi i paesi,<br />

intende dare valore aggiunto alla<br />

f<strong>il</strong>iera ittico-industriale, puntando<br />

alla formazione di joint ventures<br />

allo scopo di creare nuove<br />

attività economiche, produttive<br />

e scientifiche, culturali. Si intende<br />

migliorare i sistemi di pesca,<br />

di conservazione, di trasformazione,<br />

di commercializzazione,<br />

naturalmente nel pieno rispetto<br />

dell’equ<strong>il</strong>ibrio della fauna marina.<br />

In entrambi i paesi contraenti si<br />

costruiranno nuovi cantieri navali,<br />

imprese, servizi tecnici, navi sicure<br />

che rispondano alle norme<br />

CEE, stab<strong>il</strong>imenti destinati allo<br />

stoccaggio, allo sbarco, al trattamento<br />

e alla trasformazione del<br />

pescato.<br />

SISTEMI COMPUTERIZZATI PER RIDURRE<br />

LE EMISSIONI INQUINANTI<br />

Ecco la nave<br />

più pulita<br />

del mondo<br />

Basse emissioni, elevata efficienza<br />

energetica: ormeggiata<br />

nel porto di Bruxelles, è stata<br />

presentata una nuova nave<br />

eco-compatib<strong>il</strong>e. “Victoria” è<br />

frutto dei progetti di ricerca finanziati<br />

dall’Unione europea<br />

“Creating”, “Hercules” e “Metaphu”.<br />

Si tratta di una chiatta<br />

di 1.330 tonnellate di stazza, di<br />

proprietà della British Petroleum<br />

(gestita dall’olandese Verenigde<br />

Tankrederij- Vt). Servirà<br />

al trasporto di lubrificanti <strong>per</strong><br />

motori marini tra i porti di Rotterdam<br />

e Anversa. Normalmente<br />

le emissioni di CO2 di un’imbarcazione<br />

sono 1/3 rispetto a<br />

quelle di un Tir, <strong>per</strong> via della<br />

maggiore efficienza energetica<br />

dei motori marini. “Victoria” migliora<br />

queste prestazioni: è stata<br />

equipaggiata con sistemi di<br />

riduzione delle emissioni, tra<br />

cui un f<strong>il</strong>tro antiparticolato e<br />

catalitico, motori alimentati con<br />

gasolio a basso tenore di zolfo<br />

(come quello di uso stradale),<br />

in più la nave possiede <strong>il</strong> sistema<br />

Advising tempomaat, grazie<br />

al quale un computer consiglia<br />

al p<strong>il</strong>ota la combinazione<br />

più efficiente di rotta e velocità.<br />

Il Nauticlean S system infine<br />

accoppia un f<strong>il</strong>tro antiparticolato<br />

e un catalizzatore catalitico<br />

selettivo, <strong>per</strong> rimuovere gli<br />

ossidi d’azoto. Secondo gli artefici<br />

del progetto, grazie a questi<br />

ritrovati gli ossidi di azoto verrebbero<br />

ridotti dell’86%, le polveri<br />

sott<strong>il</strong>i del 96% e <strong>il</strong> consumo<br />

di carburante dovrebbero calare<br />

del 5%; nella stessa <strong>per</strong>centuale<br />

verrebbero ridotte le emissioni<br />

di CO2, mentre le emissioni<br />

di ossidi di zolfo (SOX) dovrebbero<br />

calare del 99,5%.

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