Valle che vai, gusto che trovi
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IL PROGETTO ECOMUSEI DEL GUSTO<br />
Il progetto "Ecomusei del <strong>gusto</strong> - Una montagna di esperienze" è il frutto del lavoro di<br />
collaborazione tra quattro ecomusei – Ecomuseo della Segale, Ecomuseo Terra del<br />
Castelmagno, Ecomuseo dell’Alta <strong>Valle</strong> Maira e Ecomuseo della Pastorizia –, quattro soggetti<br />
gestori – Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime, Associazione La Cevitou,<br />
Comune di Celle di Macra e Unione Montana <strong>Valle</strong> Stura – e quattro territori in Provincia di<br />
Cuneo – Valli Gesso, Grana, Maira e Stura.<br />
L’idea progettuale è nata dalla necessità dei quattro ecomusei di aumentare il grado di<br />
collaborazione reciproca tra di essi e con gli operatori del territorio. Si è così immaginato di<br />
avviare un processo <strong>che</strong> promuovesse le strutture ecomuseali non direttamente, ma attraverso<br />
la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della cultura legata ad essi.<br />
Si è pensato di partire da uno dei denominatori comuni dei quattro ecomusei coinvolti, ossia i<br />
prodotti gastronomici rappresentativi degli ecomusei stessi (agnello Sambucano, segale,<br />
Castelmagno e acciughe). Essi vengono in questo contesto considerati degli "ambasciatori<br />
degli ecomusei" ai quali legare gli altri prodotti tipici del territorio allo scopo di creare un<br />
"paniere" delle produzioni locali dei quattro territori.<br />
Rafforzando il legame tra ecomusei e prodotti/produttori, e agendo in modo coordinato tra gli<br />
istituti ecomuseali, si vuole così trovare una sinergia in cui ognuno possa trarre vantaggio dal<br />
successo dell’altro, auspicando di far crescere la conoscenza dei prodotti tipici e, di<br />
conseguenza, incrementare il numero di visitatori e di fruitori.<br />
La realizzazione della presente raccolta si inserisce nel progetto come una delle azioni utilizzate<br />
per rafforzare la collaborazione tra ecomusei, operatori del territorio e comunità locali. La<br />
raccolta, infatti, è il risultato della condivisione di saperi relativi ai prodotti e ai piatti della<br />
tradizione, in alcuni casi rivisitati in chiave contemporanea, da parte di produttori, gestori di<br />
strutture ricettive, ristoratori ma an<strong>che</strong> di abitanti o frequentatori delle quattro valli montane.<br />
La raccolta non vuole essere né un ricettario né un manuale di cucina, ma un lavoro collettivo<br />
in cui i piatti e i prodotti sono un pretesto per iniziare una narrazione <strong>che</strong> parla di identità, di<br />
lavoro, di resistenza e di sostenibilità.<br />
Allo stesso modo, l’elenco delle strutture ricettive e ristorative, riportato in fondo alla<br />
pubblicazione, non è esaustivo rispetto alla ric<strong>che</strong>zza presente nelle valli, ma raccoglie tutti<br />
coloro <strong>che</strong> hanno accettato con passione e generosità di mettere a disposizione del progetto<br />
una parte del proprio sapere.<br />
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