Valle che vai, gusto che trovi

CIPOLLA
La cipolla (come il porro e l’aglio appartenente alla famiglia delle liliacee) riunisce in sé un’azione
antibatterica, antisettica, diuretica, lassativa, espettorante e queste caratteristiche l’hanno
vista apprezzata fin dai tempi più antichi, tanto da essere utilizzata come merce di scambio. Gli
Egizi la consumavano abbondantemente e ne è prova un’iscrizione rinvenuta sulla Piramide di
Cheope, in cui viene abbinata a aglio e ravanelli. In Grecia era consacrata alla dea Latona,
madre di Apollo, perché proprio una cipolla le aveva stimolato l’appetito durante la gravidanza.
Accanto agli indiscussi pregi, ricordiamo che la cipolla viene abbinata alla doppiezza e
all’ipocrisia, a causa dei suoi strati sovrapposti, mentre nel Medioevo veniva reputata cibo
della miseria. Ancora oggi, in molti utilizzano l’antichissima abitudine della lettura della cipolla
nella notte di Capodanno, per capire come saranno i mesi a venire: la si taglia in dodici spicchi,
su ognuno si versa un po’ di sale e si posiziona il tagliere fuori per tutta la notte. All’alba del
giorno dopo si ritirano dentro gli spicchi e in pochi minuti (perché il calore interno potrebbe
inficiare il ‘pronostico’) si procede con la lettura: gli spicchi sui quali il sale si è sciolto saranno i
mesi piovosi, viceversa gli spicchi sui quali il sale è rimasto integro, saranno quelli secchi.
CAVOLO
Il cavolo, originario dell’Europa centrale e settentrionale, è largamente diffuso in tutta Italia e
anche nelle nostre zone, nelle sue molteplici varianti: verza, cappuccio rosso e bianco, toscano,
broccolo, cavolfiore.
Questo ortaggio è ricchissimo di sali minerali (calcio, potassio, ferro, magnesio, fosforo) e di
vitamine (A, B1, B2, C, K, E). Attivo pure contro la tosse, la raucedine e il catarro, non a caso è
tradizionalmente definito come “il medico dei poveri”.
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