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Magazine Avventista - 2022 - Speciale FSRT

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All’estremo opposto di Sansone, troviamo

Gedeone (cfr. Giudici 6). La sua chiamata

riflette una scelta deliberata da parte di Dio

di servirsi di un uomo inaspettato. È un uomo

semplice e umile, sorpreso dalla chiamata di

Dio. Un uomo che si nasconde e si definisce insignificante

e incapace.

Eppure, quel giorno Dio sceglie

un uomo che apparentemente

non ha nessuna

delle caratteristiche di un

uomo di guerra, di un

leader carismatico.

Il reclutamento dei 300

uomini, poi la scelta delle

“armi” (trombe e fiaccole)

e la strategia per attaccare

il campo madianita sono l’opposto

del buon senso e della logica

umana per una tale azione militare.

Gedeone è l’uomo delle azioni inaspettate e

incongrue. Alla fine lascia che Dio prenda il comando,

si sottomette alla strategia divina e si

impegna con mezzi limitati. Ma compie la stessa

missione: liberare Israele.

Prima, nei capitoli 4 e 5, scopriamo un trio multicolore

al servizio di questa missione:

Debora, Barac e Iael.

3 personaggi che alla fine formeranno

una squadra, ognuno

dei quali partecipa alla

missione in un modo molto

diverso.

Debora è la donna che detiene

l’autorità del giudice,

una profetessa professionista

che riceve il mandato divino.

È lei che delega a Barac l’impegno pratico

sul terreno. Lui è un esecutore, ma si rifiuta

di agire senza di lei. Barac non fa nulla da solo

(in Giudici 4:15, il testo specifica che “il Signore

mise in rotta, davanti a Barac, Sisera”). Anche

Sisera gli sfugge… e cade nelle mani di Iael, il

terzo componente del trio.

Iael è l’eroina di circostanza, che agisce da sola,

spontaneamente, senza istruzioni ufficiali.

Che squadra! 2 donne più coraggiose di un

capo militare, una leader che delega, un soldato

che non osa agire da solo, una donna

intraprendente, disposta… a compiere

la stessa missione.

L’ultimo del nostro quadro è

sconosciuto a tutto il gruppo.

Solo un versetto, incastrato

tra il grande Eud

e la profetessa Debora,

ci racconta la sua storia. Si

tratta di Samgar (cfr. Giudici

3:31).

Chi è? Il testo è enigmatico. Il suo

nome non sembra essere ebraico. La

sua origine, figlio di Anat, potrebbe collegarlo

alla dea pagana Anat.

Cosa fa? Samgar ha abbattuto questi filistei da

solo o come capo di un esercito o di un gruppo

di contadini?

La sua arma, un pungolo da buoi, era certamente

impressionante: un tale strumento poteva

misurare 2,5 m di lunghezza e fino

a 15 cm di circonferenza nel suo

punto più largo. La sua punta

affilata era usata per guidare

i buoi, l’altra estremità di una

piccola vanga di ferro per

pulire l’aratro.

Fu davvero efficace nell’abbattere

600 soldati filistei?

È bastato a compiere la stessa

missione…

Questi 4 giudici erano utili per gli stessi

obiettivi: liberare il popolo d’Israele dal

nemico, guarire e portare riposo, pace e

speranza quando erano “a terra”, e mostrare

che Dio è potente, presente e attivo.

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